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II desiderio di essere compresi da un vasto pubblico porta i letterati dei tempo a porsi I'esigenza di una lingua unica.

La solu-
zione e offerta dai linguista veneziano Pietro Bembo (1470-1 547) il quale, sostenendo la superiorità dei fiorentino parlato di
Petrarca e Boccaccio sugli altri dialetti, stabilirà uno standard per I'italiano scritto nelle sue Prose de/la volgar língua, dei 1525.
Da questo momento tale teoria e accolta e illatino diventa la "seconda" lingua, usata in ambienti molto ristretti. Tre sono i grandi
esponenti dei la letteratura italiana dei Cinquecento: Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e Niccolà Machiavelli.

Ludovico Ariosto (1474 -1533)


Elementi biografici
Nasce a Reggio Emilia. Da giovane studia legge, senza, perà, diventare avvocato. Quando il padre muore, lasciandolo a capo
di una numerosa famiglia, cerca un'occupazione. Viene assunto dai Cardinale Ippolito d'Este a Ferrara, per il quale espesso
in missione presso vari sovrani. Successivamente entra ai servizio dei duca Alfonso d'Este che lo manda come governatore in
Gariagnana, sull'Appennino tosco-emiliano. AI suo ritorno a Ferrara, con i suoi risparmi acquista una casetta sulla cui facciata
mette una tabella con scritto: ((Piccola,ma adatta a me))e qui passa il resto della vita come ha sempre sognato: con la moglie
e con il figlio, coltivando I'orto e scrivendo il suo capolavoro.

Lopera
Ariosto scrive numerose poesie e commedie, tra cui la piu famosa e la
Lena, una storia d'amore con equivoci e colpi di scena sul modello dei
latini Terenzio e Plauto. Compone inoltre Satire, in cui paria di sé e dei suoi
tempi con ironia. Senz'altro il suo capolavoro e un poema cavalleresco,
l'Orlando Furioso (1516), opera che l'Ariosto impiega dieci anni a
scrivere e altri sedici per sistemare. Benché I'opera caratterizzi il Ri-
nascimento, non tutti all'epoca ne capiscono la bellezza, tanto che il
Cardinale Ippolito, a cui e dedicata, paria delle vicende raccontate nel
poema come di ({corbellerie)) (cioe cose ridicole e stupide). L'Orlando
Furioso diventa comunque uno dei grandi successi letterari dei secolo.
Ariosto continua la narrazione dell' Orlando Innamorato, partendo dai
punto esatto in cui Boiardo si interrompe. Immagina straordinarie
avventure che fa vivere a Orlando, innamorato di Angelica, la bella
musulmana promessa in dono ai miglior combattente cristiano. Quando
Orlando scopre che lei si e sposata con un altro, sconvolt044 dalla gelosia,
impazzisce. Ariosto trasforma uomini in alberi, fa volare nel cielo cavalli
che diventano ippogrifi e salgono sulla luna... La sua abilità consiste nella
Ludovico Ariosto in un ritratto di Tiziano
capacità di intrecciare imprese eccezionali, fantasie e stravaganze45 in
una trama complessa e sempre avvincente. Infatti il poeta riesce a
dominare gli avvenimenti, che interrompe nei momenti piu interessanti per
continuarne la narrazione successivamente, come un abile scrittore di

gialli. 11"Furioso" e solo apparentemente un mondo fantastico; il poema


riflette le idee dei poeta per il quale la realtà e "folle"; I'uomo invano
cerca di dominare I'imprevisto, la "fortuna" e le sue passioni. La mo-
dernità dell'opera ariostesca nasce proprio dall'ironia con cui lo scrittore
osserva, sorridendo, le debolezze umane.

Un'edlzione deWOrlando furioso


L'I talia e

Lartista
Nei primi versi il poeta riassume brevemente I'argomento dei onne, i cavallier, l'arme, gli amori,
i
suo capolavoro: canta le donne, cavalieri, le armi, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese ia canto,
che fura aI tempo che passara i Mori
le azioni nobili e le imprese valorose che avvengono quando
imusulmani d'Africa attraversano lo stretto di Gibilterra e cau- d'Mrica il mare, e in Francia nocquer tanto [... ]
sano molti danni alia Francia. (Canto 1, VV. 1-4)

Angelica, dopo aver fatto strage di cuori46, mentre corre nella


Quivi a Medora fu per la donzella
foresta vede un giovane soldato musulmano, Medoro, grave- la piaga in breve a sanità ritratta:
mente ferito. Quanto piu cura la ferita di IUI~tanto piu nel cuore ma in minor tempo si senti maggiore
della donna se ne apre un'altra: quella dell'amore! piaga di questa avere ella nel core. [... ]
Quando Orlando arriva nei luoghi in cui e nato I'amore tra i (Canto XIX v. 27)
due, sconvolto dalla gelosia, impazzisce. li cugino Astolfo sale
allora sulla Luna per recuperare la ragione di Orlando e qui Le lacrime ed i sospiri degli amanti,
trova un "deposito" di cià che si perde in terra: le lacrime e i 1'inutil tempo che si perde a giuoco,
sospiri degli amanti, il tempo passa to inutilmente giocando, e e l'ozio d' uomini ignoranti,
i
il dolce "far niente" degli uomini senza cultura, progetti inu- vani disegni che non han mai loco [... ]
tili che non vengono mai realizzati. (CantoXXXlV, v. 75)

Niccoló Machiavelli (1469 -1527)


Elementi biografici

Nasce a Firenze da un avvoeato fiorentino. Studente di Legge lui


stesso, ai tribunali preferisee lo studio dei elassiei e della storia.
Appena i Mediei sono eaeeiati da Firenze, diventa segretario della
Repubbliea fiorentina, ehe lo manda in missione dai duea Cesare
Borgia, iI Valentino, figlio dei papa Alessandro VI, ehe gli ispirerà il
suo eapolavoro. Viene poi nominato Caneelliere dei la Milizia, una
sorta di ministro dei la Difesa. Nel 1512 tornano i Mediei a Firenze

e Machiavelli, sospettato di eongiura anti-medieea, viene rinehiuso


in eareere. Quando ne esee, si ritira in esili047 a San Caseiano, a

poehi ehilometri da Firenze, nella sua casa di eampagna.


Dopo una giornata nei eampi, come lui stesso diee, ((venuta la sera,
mi spoglio della veste piena di fango (eioê ((mi tolgo gli abiti da
lavoro))) e metto i panni reali)) dello scrittore. Sperando di poter
rientrare a Firenze, dedica il Principe ai nipote di Lorenzo de'
Mediei. E eos), quando, eaeeiati i Mediei, risale ai potere la Re-
pubbliea fiorentina, diventa vana48 la speranza di ri prendere il suo
posto in quanto ê eonsiderata persona sospetta per i suoi rapporti
eon i Mediei. Muore poverissimo a 58 anni.
Nicco/à Machiave//i
L'opera
Nel ritiro di San Casciano Machiavelli scrive diverse opere, tra altro essere umano, deve saper sfruttare virtu e fortuna: deve
cui i Discorsi sopra la deca di Tito Livio, in cui analizza varie saper scegliere e agire nel modo giusto e ai momento giusto.
forme di governo, ritenendo la repubblica la forma migliore; Piu che farsi amare, deve farsi temere, ricordando che il solo
segue il trattato Del/'arte della guerra, in cui insiste nella valore da difendere ê lo Stato, unica istituzione che assicura il
necessità di sostituire alie milizie mercenarie49 un esercito vivere civile. Le azioni di un politico, percià, non vanno valutate
nazionale. Tra le opere piu originali, vanno inoltre citate anche secondo una legge religiosa e morale, ma solo in rapporto ali'
una novella, Belfagor arcidiavolo o II Demonio che prese "utile" che ne deriva alio Stato. Machiavelli porta ad esempio
moglie e una commedia, la Mandragola. II suo capolavoro resta Cesare Borgia che, pur di consolidare52 il suo potere, non
comunque il Principe (1 51 3). E un trattato in 26 capitoli, de- aveva esitato ad uccidere i suoi avversari53.
dicato ai nipote di Lorenzo de' Medici, in cui Machiavelli dà Siccome Machiavelli parte sempre dall'analisi di situazioni reali
consigli sull'esercizio dei potere. e sostiene che la politica ê guidata soltanto dai principio
Considerando che la storia ê dominata dai caso e che I'uomo dell'utilità e della
per sua natura ê malvagi050 e ingrat051, il principe, piu di ogni praticità ed ê dei
IL PRI~CIPr DI
tutto autonoma dal- K\,,!-;\l

la morale, viene
considerato il crea-
Povero Diav%!
tore della scienza
Belfagor e un diavolo inviato sulla terra con il
politica moderna.
compito di accertare se e vero che le donne e le
mogli sono la rovina degli uomini e dei mariti.
Belfagor prende l' aspetto di un bel giovane, scende
sulla terra e si sposa con una ragazza.
Alla fine per colpa della moglie e dei parenti di lei,
si trova in un tale mare di guai che preferisce
ritornare all'Inferno.
Edizione clnquecentesca dei Principe di Machiaveiii

L'artista
La massima piu famosa che sintetizza il pensiero di
J Machiavelli e: ((i! fine giustifica i mezzi)).Lo scrittore
Nelle azioni di tutti li uomini, e massime de' principi, [oo. infatti sostiene che tutti gli uomini danno im-
si guarda al fine. Facci dunque uno principe di vincere e portanza solo ai risultati. Se un principe riesce a
mantenere lo Stato: e' mezzi saranno sempre iudicati conquistare e a mantenere uno Stato, i mezzi da lui
onorevoli, e da ciascuno laudati; perché el vulgo ne va usati saranno sempre giudicati onorevoli54e da tutti
preso con quello che pare e con lo evento della cosa. [. oo] lodati, perché i! popolo si lascia affascinare dalle
(Capo XVIII)
apparenze e dai successo in un'impresa.

[o.. ] perché uno uomo che voglia fare in tutte le parte


Ed ecco un consiglio utile a tutti e soprattutto a un
professione di buono, conviene rovini infra tanti che non
principe: Se un uomo vuole sempre essere buono,
sono buoni. Onde e necessario a uno principe, volendosi
sicuramente andrà in rovina fra tanti che non sono
mantenere, imparare a poter essere non buono, et usado e
buoni. Per questo motivo e ((necessario)), a un
non usare secondo la necessitào [ooo]
(Capo XV) principe che vuole mantenere il potere, imparare a
essere buono o non buono, secondo le necessità.

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Torquato Tasso (1-544 'i 1595)
Elementi biografici
Napoletano d'origine, ê considerato il poeta maggiore dei secondo Cinquecento, il
cosiddetto periodo della Controriforma. Come altri scrittori della sua epoca, inizia gli
studi legali, che perà abbandona per gli studi letterari. Viene COSI accolto alia corte dei
Signori di Ferrara.
Qui, il Duca Alfonso gli assegna una pensione e gli permette di portare in scena I'Aminta
- una favola pastorale55 che avrà grande successo - e di scrivere la Gerusalemme
Líberata (1565-75). Appena I'opera ê terminata, perà, il poeta comincia a essere
tormentato da una profonda crisi, nata dai timore di non aver rispettato i principi
religiosi. La crisi si trasforma in squilibrio mentale e in mania di persecuzione. Per
questo motivo ê rinchiuso per ben sette anni in un manicomio. Quando ne esce, co- Torquato Tasso
mincia a vagare da una corte all'altra e a Roma si ammala gravemente. Qui muore
improvvisamente mentre si prepara alia sua incoronazione56 poetica in Campidoglio.

L' opera
Ê autore di opere di vario genere (rime, tragedie, commedie, loni: I'uno storico-epico con azioni di guerra, I'altro, quello ro-
drammi pastorali, ecc.) in prosa e poesia, tra cui Rinaldo mantico, composto da episodi in cui affioran059 passioni e
(1562), un poema epico-cavalleresco scritto a diciotto anni, in sentimenti gentili. Le componenti dei poema sono quelle dei
cui fonde5? il filone romanzesco con quello eroico, preludend058 suo tempo: argomento basato su eventi reali, tendenza a me-
ai suo capolavoro. L'argomento si ispira alia Prima Crociata ravigliare, il moralismo dell'arte. La caratteristica dell'opera ê
(1096-99) che si conclude con la liberazione di Gerusalemme la passionalità che ci dà momenti di rara bellezza poetica che
da parte dei Crociati guidati da Goffredo di Buglione. Due i fi- si alterna a momenti di retorica e a versi un po' troppo enfatici.

L'artista

Tra i personaggi femminili e'e Armida, la maga saraeena60, ehe impiega Questa bellezza mia sarà mercede
tutte le arti magiehe e la sua bellezza per trattenere Rinaldo, di cui e del troncator de l' essecrabil testa.
innamorata. II paladino cristiano, gentile ma irremovibile 61, parte. O miei famosi amanti, ecco si chiede
Armida giura di vendiearsi: sposerà ehi le porterà la testa di Rinaldo. difficil SI da voi ma impresa onesta.
In fondo agli amanti ehiede solo un'impresa onesta! [00'] (Canto XVI, strofa 66)

Un altro personaggio femminile e C/orinda, la donna paga na guerriera, Ma ecco omai l' ora fatale e giunta
che l' viver di Clorinda aI suo fin deve.
di cui il timido Tancredi, eroe cristiano, e innamorato. La donna viene
per sbaglio uecisa proprio da lui ehe le eonfieea62 la spada 63, avida di Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
sangue, nel bel seno.
che vi s'immerge e l' sangue avido beve ..
[... ] (Canto XII, strofa 63)

Tancredi vuole battezzare eon I'aequa il guerriero mortalmente ferito. remar sentlla man, mentre la fronte
Si sente tremare le mani, mentre libera dall'elm064 il viso ehe ancora
non conosciuta ancor sciolse e scoprlo.
non aveva seoperto. Vede lei, C/o rin da, la rieonosee e resta senza La vide, la conobbe, e resto senza
parole e immobile. Ahi vista! Ahi conoseenza! e voce e moto. Ahi vista! Ahi
conoscenza!
Edizioni Edilingua
[... ] (Canto XII, strofa 67)

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