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N.07 MARZO 2004
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
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G I O V A N I

L’allenamento della resistenza


aerobica in ambito giovanile.
A cura di MAURO USCIDDA

Come, quando e perché allenare la resistenza aerobica nel settore giovanile.

Considerazioni.

Prima di affrontare qualsiasi discorso legato alla resistenza in ambito giovanile, è opportuno ricordare alcune fasi
caratterizzanti la crescita biologica del bambino/ragazzo che influenzano in maniera determinate qualsiasi schema o
proposta di lavoro che andremo a preparare o realizzare. Queste fasi devono sempre essere considerate ed analizzate, in
maniera adeguata non lasciando spazio all’improvvisazione o alla superficialità pur rimanendo sempre concentrati sul
nostro obbiettivo, ma proponendo lavori adeguati all’età e alla struttura fisica del bambino/ragazzo da allenare.

Giova ricordare che nel bambino, un progressivo allenamento della resistenza generale non possa iniziare prima dei 10
anni, in quanto prima di questa età l'organismo risponde allo sforzo continuato in maniera quantitativa, valere a dire
aumentando solo la frequenza cardiaca e respiratoria. Questo avviene perché sono ancora ridotte le capacità cardiache e
polmonari del bambino stesso.
Intorno ai 15 – 16 anni invece possiamo notare il massimo incremento naturale della resistenza, mentre a 17-18 anni si
raggiunge la massima capacità di resistenza.

La resistenza è intesa come quella capacità di mantenere inalterato nel tempo il livello della prestazione atletica
malgrado sia già stato compiuto un oneroso lavoro dal punto di vista atletico.
Nel calcio, il tipo di sforzo a cui è sottoposta l’atleta è di tipo anaerobico alattacido. Al momento della scelta delle
esercitazioni da proporre per l’allenamento della resistenza applicata al calcio, a mio modesto avviso non si può non
tener conto di questa importante indicazione e della varietà di stimoli che il moderno calciatore andrà ad affrontare
durante la gara. E sebbene l’allenamento della resis tenza generale di base nel calciatore, e una componente in ogni
modo utile da accrescere, è nell’allenamento della resistenza specifica che troviamo la vera strada da percorrere.

E’ indispensabile ricordare, come già accennato in precedenza, che una produttiva programmazione ciclica
dell’allenamento della resistenza, possa iniziare a dare dei buoni risultati intorno ai 15 anni di età, verificando all’inizio
della stagione la situazione fisica e morfologica del gruppo che si ha a disposizione con corrette misurazioni e visite
mediche, valutando e impostando il lavoro solo dopo una accurata analisi di partenza, che possa indicare le linee guida
da seguire durante la tutta la stagione..
E’ fondamentale proporre gli allenamenti dedicati alla resistenza all’inizio del ciclo settimanale (lunedì o martedì in
base al giorno in cui si è giocata la precedente gara) organizzando dei mesocicli mensili con rapporto di 3-1, ovvero
formati da 3 settimane di carico e una di scarico, proponendo le esercitazioni alla fine della seduta, ed effettuando alla
fine delle stesse adeguati esercizi di stretching e defaticamento.
I metodi di lavoro più adatti ad allenare la resistenza in maniera specifica sono il lavoro intermittente e gli allenamenti
di tipo situazionale che, soprattutto in ambito giovanile (dobbiamo formare nuovi giocatori) ricoprono una grande
importanza, perché, oltre a stimolare la componenti atletiche della prestazione allenano contemporaneamente alcune
abilità tecnico-tattiche.
Ad esempio una esercitazione di possesso palla in situazione di inferiorità numerica in spazi ristretti, o con limite di
tocchi variabili in aree di gioco deformate rispetto alla realtà, possiamo ricercare la coesione dell’elemento atletico con
quello tecnico e tattico, elementi questi che in partita non si presentano mai disgiunti uno dall’altro ma sempre
concatenati.

A mio avviso il lavoro intermittente classico presenta dei limiti rispetto alle esigenze che il calcio richiede, in quanto
non riproduce in maniera adeguata il tipo di sforzo che incontriamo in una partita di calcio.
E’ quindi opportuno apportare delle modifiche sia alla struttura del lavoro (spazi e stimoli) sia alla durata (tempi) di
questa metodologia allenante che possano cosi riprodurre e sviluppare in maniera più efficace e adeguata il tipo di
impegno fisico richiesto

Proposte.

Di seguito espongo alcune proposte allenanti da me utilizzate sulla resistenza, con alcuni circuiti speciali da me
realizzati per la categoria allievi, che, spero possano dare qualche spunto interessante per ampliare e modificare le idee e
le conoscenze di ognuno di voi.

CIRCUITO 1 - Partenza a gruppi di 5, in base alle capacità. - 2 serie da 6’ con rec. attivo di 5’ fra le serie.

Leggenda
c.l.= corsa lenta - sc.= scatto - c.i.= corsa all’ indietro
skip l.= skip laterale - camm.= camminata

40 mt c.l.

20 mt s.c.

15 mt c.l.
30 mt s.c.
5 mt skip l.

20 mt
skip l.
15 mt s.c. 10 mt 10 mt
s.c. c.i.

via
15 mt camm.

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Alternativa.
Possesso a pressione sul portatore di palla con limite di 2 tocchi.
L’esercitazione viene svolta in 2 quadrati (20 per 20 metri e 30 per 30 metri) da 2 squadre di 5 allievi.
Svolgimento: le due squadre si affrontano x 5’ nel quadrato più piccolo per poi spostarsi rapidamente, al segnale
dell’allenatore, nell’altro quadrato. Dopo 5’ di lavoro sono previsti 4’ di recupero passivo e nuovamente 5’ di
lavoro.

CIRCUITO 2 - Partenza a gruppi di 5, in base alle capacità. - 2 serie da 6’ con rec. attivo di 5’ fra le serie.

Leggenda
c.l.= corsa lenta - sc.= scatto - c.i.= corsa all’ indietro
skip l.= skip laterale - camm.= camminata

60 mt c.l.

10 mt
skip l. 20 mt s.c.

via
15 mt c.l.
40 mt s.c.

10 mt camm.
25 mt s.c.
15 mt c.l.
con slanci
di testa
20 mt
skip l.

10 mt c.i.

Alternativa.
Possesso a pressione sul portatore di palla con limite di 2 tocchi.
L’esercitazione viene svolta in 2 quadrati (25 per 25 metri e 40 per 40 metri) da 2 squadre di 5 allievi.
Svolgimento: le due squadre si affrontano x 5’ nel quadrato più piccolo per poi spostarsi rapidamente, al segnale
dell’allenatore, nell’altro quadrato. Dopo 5’ di lavoro sono previsti 4’ di recupero passivo e nuovamente 5’ di
lavoro.

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CIRCUITO 3 - Partenza a gruppi di 5, in base alle capacità. - 2 serie da 6’ con rec. attivo di 5’ fra le serie.

Leggenda
c.l.= corsa lenta - sc.= scatto - c.i.= corsa all’ indietro
skip l.= skip laterale - camm.= camminata

10 mt
skip l.
30 mt s.c.
10 mt
s.c.

10 mt
c.i. 30 mt c.l.
15 mt
20 mt s.c.
camm. 40 mt
15 mt c.l. s.c.
10 mt
20 mt c.l. skip l.
20 mt
s.c.
via 10 mt
skip l.

Alternativa.
Possesso a pressione sul portatore di palla con limite di 2 tocchi.
L’esercitazione viene svolta in 2 quadrati (15 per 15 metri e 25 per 25 metri) da 2 squadre di 5 allievi.
Svolgimento: le due squadre si affrontano x 5’ nel quadrato più piccolo per poi spostarsi rapidamente, al segnale
dell’allenatore, nell’altro quadrato. Dopo 5’ di lavoro sono previsti 4’ di recupero passivo e nuovamente 5’ di
lavoro.

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