il sangue circola
senza mai uscire
dai vasi sanguigni
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La classificazione delle arterie Arteriole:
• Hanno diametro ridotto
• Sono le ramificazioni
arteriose terminali che
alimentano i capillari
• Consistono solo di
endotelio coperto da
scarsa muscolatura liscia
• Regolano l’afflusso del
Arterie muscolari: sangue alla rete capillare
Arterie elastiche:
• Arterie di dimensioni medie • Sono in grado di alterare
• Arterie di diametro maggiore
• Contengono meno fibre la pressione sanguigna
• Sono situate in prossimità del
elastiche e più muscolatura tramite la variazione del
cuore (aorta e arterie polmonari)
loro calibro.
• Sono ricche di fibre elastiche liscia
• Hanno la capacità di • La loro vasocostrizione
• Hanno notevole capacità di
regolare il flusso sanguigno produce un aumento della
dilatazione all’arrivo di grandi
tramite la vasocostrizione e la pressione sanguigna, la
quantità di sangue dal cuore.
vasodilatazione. loro vasodilatazione una
riduzione.
Le metarteriole Metarteriola
• Le arteriole hanno un diametro di
100-50 µm e danno origine per
ramificazione alle arteriole
terminali di calibro inferiore ai 50
µm.
• Da queste originano infine
le metarteriole, del diametro di 10-
15 µm, che immettono il sangue nei
capillari.
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Continui Fenestrati Sinusoidi
I tipi di capillari
È possibile classificare i capillari in
base alla loro struttura e alla loro
localizzazione anatomica in :
• Capillari continui: Presentano cellule endoteliali interconnesse e una lamina basale continua,
permettono solo a ioni e piccole molecole di passare attraverso le fessure intercellulari.
Sono presenti nei muscoli, nel tessuto nervoso, nel connettivo.
• Capillari fenestrati: Hanno lamina basale continua ma endotelio provvisto di pori che
permettono scambi rapidi tra i capillari e i tessuti circostanti. Si trovano nelle ghiandole endocrine,
nel rene, nell'intestino, nel midollo osseo, nel fegato, nella milza.
• Capillari sinusoidi: Hanno cellule endoteliali separate da ampi spazi e lamina basale discontinua.
Consentono il passaggio dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle proteine del siero.
Si trovano principalmente nel fegato, midollo osseo e nella milza.
La distribuzione del sangue
nei capillari
è regolata
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Gli scambi nei capillari
•La lentezza del flusso ematico nei capillari consente
lo scambio di sostanze attraverso le loro pareti.
•L’acqua e i soluti fluiscono fuori dal capillare
sanguigno nel fluido interstiziale circostante,
effettuando la filtrazione.
•Se l’acqua e i soluti migrano dal fluido interstiziale
al capillare si parla di riassorbimento.
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Gli scambi tra il capillare e il tessuto
dipendono essenzialmente da due
fattori:
Pressione sanguigna
forza che il sangue esercita sulla parete
vasale, che tende a spingere il liquido
negli spazi interstiziali
Pressione osmotica
determinata dalle molecole proteiche
contenute nei vasi, che tende a
richiamare il liquido all’interno dei
capillari.
• Estremità arteriosa del capillare :
pressione sanguigna > pressione osmotica
si determina una forza filtrante, che
provoca la formazione di liquido
interstiziale
• Estremità venosa del capillare :
pressione sanguigna < pressione osmotica
si ha riassorbimento del liquido
interstiziale nel lume capillare
Gli scambi gassosi in un capillare periferico
O2 e CO2 diffondono a causa della differenza di pressione parziale
L’O₂ diffonde dal sangue arterioso al liquido interstiziale per differenza di pressione
(100 mmHg rispetto a 40 mmHg)
Il CO₂ passa dal liquido interstiziale nel sangue per gradiente di pressione opposto
(45 mmHg rispetto a 40 mmHg)
40 mmHg
100 mmHg
La struttura dei vasi venosi
Le venule
• raccolgono il sangue refluo dai capillari
• hanno struttura simile alle arteriole, ma
con lo strato intermedio scarsamente
sviluppato e la parete vasale più sottile a
parità di diametro
Le vene
• ricevono il sangue dalle venule e lo
riportano al cuore
• si distinguono dalle arterie per:
il minore spessore della tonaca media e il
minor contenuto di fibre elastiche
la maggiore ampiezza del lume interno
la presenza di valvole interne che
impediscono il reflusso di sangue
Il prelievo venoso
I prelievi ematici di solito sono venosi perché:
• le vene sono superficiali e visibili
attraverso la pelle
• al loro interno il sangue subisce un
notevole calo di pressione.
La classificazione funzionale delle vene