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Le proprietà nutrizionali e benefiche


dell’olio extravergine d’oliva

La nutraceutica
dell’olio evo
di Gabriella Butera e Anna Micalizzi

L’olio extravergine d’oliva, nelle ricette spesso abbreviato


come olio evo (o EVO), rappresenta uno degli alimenti
più antichi la cui preparazione consiste nella semplice
spremitura del frutto della pianta Olea europaea originaria
del medio Oriente. A partire dal 5000 a.C. e fino al 1400
a.C. circa, la coltivazione delle olive si è diffusa dal medio
Oriente fino a Creta, alla Siria, alla Palestina e a Israele, per
poi arrivare in tutti i paesi del Mediterraneo.
In questo ultimo secolo all’olio extravergine d’oliva sono
state attribuite in numero sempre crescente eccezionali
proprietà nutritive che accompagnate dall’alta digeribilità
e dalle comprovate proprietà salutistiche lo hanno eletto
alimento principe della dieta mediterranea.
In questo articolo discuteremo assieme come le nuove
tecnologie della chimica analitica ci aiutano a descrivere
le sue caratteristiche nutraceutiche in maniera sempre più
completa e approfondita.
La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

I primi studi sulle ampliare le conoscenze per comprendere, in


ogni loro aspetto, le eccezionali proprietà
proprietà nutraceutiche nutraceutiche dell’olio evo. Oggi la grande
mole di risultati, ottenuta da rigorosi studi
Le indagini sulle proprietà nutraceutiche scientifici, conferma i suoi importanti bene-
(vedi box) dell’olio extravergine d’oliva fici per la salute. Diverse proprietà sono ri-
cominciano alla fine degli anni Cinquanta, conducibili a specifici componenti dell’olio,
quando il biologo e fisiologo statunitense ma alcune delle più importanti derivano dal
Ancel Benjamin Keys (1904-2004) condusse consumo dell’alimento nella sua interezza.
uno studio comparativo dei regimi alimenta- L’olio extravergine d’oliva contrasta l’in-
ri in sette nazioni, intitolata semplicemente vecchiamento cellulare, esercita una mode-
“Seven Countries Study” (Stati Uniti, Italia, sta azione preventiva sull’insorgenza della
Olanda, Grecia, Finlandia, Giappone ed ex trombosi, inibisce la secrezione acida dello
Iugoslavia). Esso mise in luce che gli abitanti stomaco, stimola la secrezione pancreatica
dell’isola di Creta (Grecia) erano quelli con ed esercita un effetto colecistocinetico nel
Distribuzione dell’olivo nel baci- il più basso indice di mortalità per malattie drenaggio della bile. Inoltre è molto impor-
no del Mar Mediterraneo coronariche. Questo fenomeno venne mes- tante per la maturazione delle fibre nervose
so in relazione con l’utilizzo - praticamente di nuova formazione e nella crescita del-
Frutti in maturazione di Olea eu- esclusivo - dell’olio extravergine d’oliva per le ossa lunghe. Infine gli è stata attribuita
ropea L. una discreta attività antiinfiammatoria, ri-
[Immagine: H. Zell, Wikipedia la cottura e il condimento dei cibi, a discapito
Commons, 2010] degli altri oli di origine vegetale e del burro, conducibile a meccanismi che inibiscono
Frutti maturi di Olea europea L. ampiamente usati nelle diete di altre popola- la formazione di molecole con un’elevata
[Immagine: H. Zell, Wikipedia zioni come per esempio quella anglosassone. attività immunologica e infiammatoria.
Commons, 2011] Ciò indusse ricercatori di tutto il mondo ad

La nutraceutica
Il termine nutraceutica, derivato dalla fusione di “nutrizione” e “farmaceutica”, è sta-
to coniato nel 1989 dal Dr. Stephen L. DeFelice, fondatore e presidente della Founda-
tion of Innovation Medicine (New Jersey, Usa) e si riferiva originariamente allo studio
di alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana. Oggi la definizione
si riferisce a prodotti isolati e purificati dagli alimenti, solitamente venduti in forma
farmaceutica/erboristica, con provati benefici per l’organismo o proprietà protettive
contro l’insorgere di patologie croniche. Per estensione sono definiti nutraceutici quei
cibi che associano certe caratteristiche nutrizionali a comprovate proprietà terapeuti-
che di alcuni principi attivi in essi naturalmente contenuti.
Esempi di alimenti nutraceutici naturali sono l’olio extravergine d’oliva, grazie alla pre-
senza di grassi insaturi e polifenoli, diversi tipi di frutti rossi, come i gelsi, che conten-
gono antociani e polifenoli, i pomodori per il loro apporto di licopene. I polifenoli e le
vitamine di questi vegetali hanno una potente attività antiossidante che protegge le
nostre cellule dallo stress ossidativo dovuto ai radicali liberi. Esistono inoltre ortaggi ai
quali negli ultimi anni è stato riconosciuto un ruolo chiave nella prevenzione di alcuni
tipi di cancro; i più noti sono i membri della famiglia Cruciferae cui appartengono, tra
gli altri, cavoli, broccoli e cavoletti di Bruxelles.
Tra gli alimenti di origine animale è opportuno citare il salmone e il pesce azzurro
ricchi di acidi grassi omega-3 e omega-6. Questi ultimi vengono© definiti essenziali
poiché non possono essere sintetizzati dall’organismo e devono necessariamente es-
sere introdotti con la dieta.

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La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

Composizione e diverse, tra cui la consistenza e la digeri-


bilità che dipende strettamente dall’incom-
caratteristiche patibilità della loro natura idrofobica con

nutrizionali
Oggi per l’importanza commerciale che
ha assunto l’olio extravergine d’oliva e per
garantire al consumatore la sua qualità e i
benefici derivanti dal consumo, una serie di
rigorose norme ne regola la produzione e le
caratteristiche. l’ambiente digestivo. Soltanto gli acidi
Schema esemplificativo della Per essere definito tale, l’olio extravergine grassi a catena corta riescono ad essere as-
struttura di un ipotetico triglice- d’oliva deve essere estratto solo con mezzi similati, all’allungarsi della catena aumen-
ride. La parte cerchiata in rosso meccanici (spremitura) e non deve subire ta l’idrofobia e l’assorbimento intestinale
a sinistra è il glicerolo da cui manipolazioni o aggiunte di additivi chi- diminuisce.
si dipartono tre catene di acidi mici; in questo processo non deve essere L’acido grasso più abbondante nell’olio
grassi. Dall’alto in basso tro- soggetto a riscaldamento e il suo grado di extravergine d’oliva è l’acido oleico (mo-
viamo: acido palmitico, oleico e
α -linolenico. acidità “libera” non deve superare il valore noinsaturo) che rappresenta più del 70%
massimo di 0,8 g per 100 g di olio. Inoltre dell’intera frazione lipidica. Esso sembra
deve possedere alcuni requisiti di sapore e avere un ruolo importante nel contrastare
aroma a cui viene assegnato un punteggio l’insorgenza dell’ischemia cardiovascola-
re; studi recenti hanno messo in luce che un
basso livello di acido oleico nelle piastrine
circolanti è sempre associato a questa pato-
logia. Seguono, in percentuali decrescenti
di abbondanza, diversi acidi grassi saturi e
polinsaturi: l’acido palmitico, l’acido stea-
rico, l’acido linoleico e l’acido linolenico
(vedi tabella qui sotto). Questi due ultimi
acidi grassi appartengono rispettivamente
alla categoria degli acidi omega-6 e ome-
ga-3. Si tratta di composti che devono per-
tanto essere obbligatoriamente assunti con
la dieta, indispensabili per la produzione
di energia, la formazione delle membrane
cellulari e la sintesi di emoglobina. Inoltre,
Infiorescenza di olivo della specie ai sensi dell’allegato XII del regolamento influenzano l’aggregazione piastrinica, la
Olea europea L., Creta, Grecia. (CE) N. 640/2008 che riporta il metodo vasodilatazione, la costrizione delle arte-
[Immagine: H. Zell, Wikipedia del consiglio oleicolo internazionale per la rie coronariche e la pressione del sangue.
Commons, 2010] valutazione organolettica degli oli d’oliva Infine l’acido linoleico e l’acido linolenico
vergini. hanno un ruolo determinante per la funzio-
L’olio evo è costituito da due componen- ne delle prostaglandine, la produzione e il
ti: una a concentrazione decisamente più corretto equilibrio ormonale. La carenza di
elevata di natura lipidica apolare (circa il questi acidi produce astenia, pelle secca,
Principali acidi grassi dell’olio
extravergine d’oliva e loro dige- 99% del contenuto totale), l’altra di natura
deficit immunitario, ritardo della crescita,
ribilità polare è rappresentata principalmente da sterilità. L’alto contenuto in acidi grassi
tocoferoli, polifenoli, carote- monoinsaturi nell’olio extravergine d’oliva
Nome C:D*
Presenza Digeribilità noidi, clorofilla e alcoli. è la principale caratteristica che lo differen-
(%) (%) La frazione lipidica è costi- zia dagli altri grassi di origine vegetale.
Acido tuita da trigliceridi e steroli. Gli steroli rappresentano la seconda com-
C18:1 70-83 84
oleico I trigliceridi sono formati ponente lipidica dell’olio extravergine
Acido dall’unione di un alcool a tre d’oliva. Sono sintetizzati in natura a partire
C16:0 5,7-18,6 48 atomi di carbonio, il glicero- dallo squalene. Sono presenti in notevole
palmitico
Acido lo, e da acidi grassi in nume- quantità: da 110 a 265 mg per ogni 100
stearico
C18:0 0,5-4,0 20 ro variabile che differiscono g di olio. Oltre il 94-97% degli steroli è
per lunghezza e presenza o rappresentato da β-sitosterolo; altri stero-
Acido meno di doppi legami nella li peculiari dell’olio extravergine d’oliva
C18:2 3,5-20,0 90
linoleico
loro catena, in base alla quale sono campesterolo e stigmasterolo. La loro
Acido
C18:3 0,1-0,6 96 vengono definiti rispettiva- analisi è fondamentale per l’individuazio-
linolenico mente insaturi e saturi. Que- ne di frodi alimentari mediante tagli con
*: C:D indica il numero di atomi di carbonio seguito da quello dei sti possiedono caratteristiche oli diversi, la loro composizione permette
doppi legami, questi ultimi sono assenti negli acidi grassi saturi

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La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

dell’apoptosi, cioè della morte program-


Gli steroli peculiari dell’olio ex- mata della cellula. Negli ultimi anni è
travergine d’oliva: a) β- sitoste- stato evidenziato anche il ruolo protettivo
rolo, b) stigmasterolo, c) campe-
sterolo. a) dei fitosteroli nei confronti delle malattie
cardiovascolari, attraverso la riduzione
dell’assorbimento intestinale del coleste-
rolo. Infine, recentemente, è stata eviden-
ziata una funzione di stimolo da parte del
β-sitosterolo sul sistema immunitario, in
particolare sulla proliferazione dei linfoci-
b) ti, anche se ancora non è noto il meccani-
smo d’azione.
L’equilibrata composizione in acidi gras-
si e la presenza di sostanze antiossidanti
consentono all’olio extravergine d’oliva di
mantenere una buona stabilità.
c) I componenti minori dell’olio extravergine
d’oliva svolgono un ruolo molto importan-
te sia dal punto di vista nutraceutico che or-
ganolettico. Inoltre rappresentano un pre-
zioso riferimento analitico per il controllo
di eventuali sofisticazioni a carico del pro-
dotto. Il gruppo più importante in tal senso
è sicuramente quello dei polifenoli.
È stato dimostrato che la componente po-
lifenolica, in cui sono stati individuati al-
a) b) meno 36 composti, possiede importanti
proprietà antimicrobiche, antiossidanti e
antiinfiammatorie sia in vitro che in vivo,
motivo per cui questi composti sono di
grande interesse per la salute umana. La
struttura e la concentrazione delle singole
molecole dipendono da numerosi fattori
quali il tipo di cultivar, la regione in cui
gli alberi crescono, la tecnica agronomica
utilizzata, il livello di maturità delle oli-
c) d) ve al raccolto e la tecnica di produzione
dell’olio.
Un altro parametro importante, da prende-
re in considerazione per valutare gli aspetti
I composti fenolici dell’olio ex- di individuare l’aggiunta di olio di colza o salutari dei vari tipi di olio evo, è la bio-
travergine d’oliva più studiati in cartamo, mentre valori di
ambito nutraceutico: a) idrossiti- disponibilità di questi composti, ovvero il
β-sitosterolo inferiori a quelli caratteristici loro grado di assorbimento, metabolizza-
rosolo; b) tirosolo; c) oleocanta- sono solitamente indice di miscelazione
le; d) oleuropeina aglicone. zione, distribuzione a livello dei tessuti ed
[Da Cicerale et al., Current con oli di semi. eliminazione da parte del corpo umano. I
Opinion in Biotechnology, 2011. due composti fenolici dei quali è stato di-
23:1-7] mostrato un elevato livello di assorbimento
(40-94%) da parte dell’ organismo umano
Fitosteroli e polifenoli: sono l’idrossitirosolo e il tirosolo.
La stabilità di queste molecole come -
i paladini del benessere d’altra parte - quella degli acidi grassi, è
strettamente dipendente dalle condizioni
Studi sperimentali ed epidemiologici han- di conservazione dell’olio; quelle ottima-
no dimostrato che una dieta ricca di fito- li prevedono basse temperature e ridotta
steroli offre una buona protezione verso i esposizione alla luce e all’ossigeno. Il pe-
tumori del colon, del seno e della prostata. riodo di conservazione, entro il quale la
Numerose ipotesi sono state avanzate sul concentrazione dei polifenoli rimane stabi-
meccanismo d’azione di queste moleco- le, è stato stimato sui 12-18 mesi.
le nei confronti della proliferazione delle Molti di questi composti possiedono pro-
cellule tumorali. In particolare, l’azione prietà antimicrobiche, cioè inibiscono la
del β-sitosterolo sulle cellule neoplastiche crescita di determinati microorganismi. Tra
sembra manifestarsi mediante un aumento di essi troviamo la carbossimetil oleuro-

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La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

peina aglicone e l’oleocanthal. L’idrossiti- composti è incrementata da diversi agenti


rosolo e il tirosolo si sono rivelati potenti endogeni ed esogeni, quali l’infiammazio-
agenti in vitro contro numerosi ceppi bat- ne, lo stress psicofisico, il fumo di sigaretta,
terici responsabili di infezioni intestinali e le radiazioni ultraviolette in genere, l’ele-
respiratorie, quali E.coli 0157:H7, Liste- vato consumo di alcool, l’esposizione ad
ria monocytogenes, Salmonella enteriti- ambienti inquinati, l’attività fisica intensa,
dis ed Helicobacter pylori. La presenza di una dieta eccessivamente ricca di proteine
quest’ultimo patogeno è associata all’in- e di grassi animali e l’abuso di farmaci.
sorgenza dell’ulcera peptica e allo sviluppo L’organismo è fisiologicamente predispo-
del cancro allo stomaco. Pare che la loro sto per fare fronte all’azione nociva dei
azione sia sinergica, cioè che si abbia una radicali liberi, difendendosi con un proprio
maggiore efficacia antimicrobica del loro sistema anti-radicali. Questo prevede sia
insieme rispetto a quella delle singole mo- meccanismi enzimatici che l’intervento di
lecole. sostanze attive che possono essere intro-

ATTIVITÀ FENOLICA DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA


Attività Target
Helicobacter pylori, Escherichia coli, Clostridium perfringens,
Bacteroides spp, Streptococcus mutans, Staphylococcus aureus,
Antimicrobica Listeria monocytogenes, Yersinia spp, Salmonella enterica,
Enterococcus faecium, Enterococcus faecalis, Shigella sonnei,
Candida albicans
Attività antiossidante totale del plasma, GSH, GSH-Px, ossidazio-
Antiossidante ne delle cellule intestinali, renali e del sangue, ossidazione dei
grassi, OxLDL, ROS, F2- isoprostanes, GSSG
Caspasi-3, p53 (Ser15), NFκB, COX, INOS, TNFα, IL-1β, p90rsk,
Antiinfiammatoria
ERK1/2
Fonte: Cicerale et al., Current Opinion in Biotechnology, 2011. 23:1-7

Da molti anni si studiano la proprietà an- dotte con la dieta. Gli enzimi implicati in
tiossidanti esercitate dai polifenoli nei con- questo meccanismo sono la superossidodi-
fronti dei radicali liberi responsabili dello smutasi, la catalasi e il glutatione ridotto.
stress ossidativo a carico di importanti Tra le sostanze attive vi sono la vitamina
molecole biologiche. Questo è indotto da E, la vitamina C, i carotenoidi, i polifeno-
uno squilibrio fra la produzione di specie li e le antocianine. Quando la quantità di
chimiche altamente reattive, i radicali li- radicali liberi (indicati genericamente con
beri, e gli antiossidanti, le armi di difesa R•) prodotta è superiore a quella neutraliz-
della fisiologia umana. Questo processo zabile dal nostro sistema antiossidante, si
gioca un ruolo fondamentale nell’invec- innesta lo stress ossidativo a carico delle
chiamento ed è correlato all’insorgenza di cellule, che inizia con l’attacco da parte dei
malattie croniche, quali quelle malattie car- radicali liberi ai lipidi poliinsaturi presenti
diovascolari e il diabete. Il danno cellulare nelle membrane biologiche. Ciò determi-
inizia a livello della membrana lipidica, na l’avvio della perossidazione lipidica
per poi condurre ad un’alterata formazione (vedi box), un processo di deterioramento
dell’adenosintrifosfato (ATP, la molecola ossigeno-dipendente che porta alla distru-
di riserva energetica cellulare per eccel- zione delle membrane biologiche e alla
lenza), fino ad arrivare a modificazioni formazione di lipoproteine ossidate, con
del Dna. Il danneggiamento ossidativo produzione di perossidi lipidici e di sot-
di quest’ultimo è alla base della cance- toprodotti come le aldeidi. Queste ultime
rogenesi. molecole sono caratterizzate da elevate
Le specie reattive dell’ossigeno (HO•, stabilità e reattività che le rendono dannose
radicale idrossile; O2-, anione superos- verso altri costituenti presenti nella cellula,
sido; H2O2 , perossido di idrogeno; 1O2, come gli acidi nucleici e le proteine, alte-
ossigeno singoletto) hanno un ruolo rando così la funzionalità cellulare. Il prin-
fondamentale nell’insorgenza del dan- cipale prodotto della perossidazione degli
no tissutale. Quello prodotto in mag- acidi grassi polinsaturi è la malondialdei-
gior concentrazione è l’anione superos- de, CH2(CHO)2, in grado di reagire con la
sido, il quale reagisce con il perossido deossiadenosina e deossiguanina nel Dna,
di idrogeno H2O2 (acqua ossigenata) formando composti mutageni, precursori
per formare il potente radicale ossidrile della carcinogenesi.
(o idrossile), HO•. La formazione questi Diversi studi hanno dimostrato che nell’uo-

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La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

La perossidazione lipidica di olio extravergine d’oliva. Vi sono, inol-


tre, numerosi studi che sembrano mettere
I tre stadi della perossidazione lipidica e relativa inibizione ad opera degli agenti an- in luce anche un’attività antinfiammatoria
tiossidanti. da parte di questi composti (vedi tabella a
a) Nella fase di iniziazione un radicale libero (ROO•) agisce sul gruppo metilenico co- pagina precedente).
niugato ad un doppio legame nella catena dell’acido grasso insaturo (LH) staccando
un atomo di idrogeno; come conseguenza sull’ atomo di carbonio corrispondente si Altri componenti
forma un radicale (L•).
b) Nella fase di propagazione, i radicali L• reagiscono velocemente con l’ossigeno Tra i componenti polari dell’olio extraver-
molecolare O2, originando i radicali perossidici LOO• che, a loro volta, sottraggono gine d’oliva troviamo i tocoferoli e gli al-
un atomo di idrogeno ad un’altra molecola di acido grasso insaturo per formare un coli. I primi sono antiossidanti naturali che
idroperossido (LOOH) e un altro radicale L•. inibiscono il processo di irrancidimento
del prodotto. Sono presenti in diverse for-
c) In fase di terminazione, i radicali liberi prodotti durante il processo di perossidazio-
ne reagiscono tra loro a formare prodotti non radicalici (PNR) inattivi.
me; quella biologicamente più attiva, nota
come vitamina E, costituisce circa il 90%
d) È possibile inibire l’intero processo intervenendo nello stadio di propagazione con del totale. Gli alcoli presenti nell’olio sono
l’aggiunta di antiossidanti (IH) che vanno a reagire con i radicali perossidici LOO•, in- sia alifatici che triterpenici (i terpeni sono
terrompendo le catene radicaliche. Un antiossidante, in genere, agisce donando ato- derivati dell’isoprene, idrocarburo naturale
mi di idrogeno, con conseguente formazione di radicali liberi (I•) relativamente stabili. del metabolismo vegetale con cinque atomi
di carbonio e due doppi legami, con formu-
la bruta C5H8). Rivestono importanza ana-
litica per la distinzione dei prodotti ottenuti
mediante pressatura meccanica delle olive
da quelli estratti con solventi.
Una piccolissima frazione della compo-
nente minoritaria dell’olio extravergine
d’oliva è costituita da cere, aldeidi, esteri,
chetoni e pigmenti colorati. Alcuni di essi
sono composti coinvolti nella valutazione
organolettica del prodotto, in quanto ne in-
fluenzano la nota aromatica e l’aspetto.

Le frodi alimentari
La sofisticazione dell’olio extravergine
d’oliva rappresenta oggi una delle princi-
pali frodi alimentari a livello comunitario;
oltre a comportare ingenti perdite econo-
miche, espone i consumatori a gravi peri-
coli per la salute. Esiste tutta una serie di
mo l’assunzione di olio evo caratterizzato caratteristiche chimico-fisiche la cui dif-
da una concentrazione fenolica superiore ai formità dai valori di legge, rilevabili con
592 mg/kg, determina in vivo una diminu- opportune tecniche analitiche chimiche, è
zione del danno ossidativo al Dna superio- indice di sofisticazione.
re al 30%. Il regolamento (CE) n. 2568/91 e succes-
Importanti effetti antiossidanti sono stati sive modifiche, relativo alle caratteristiche
dimostrati anche nei confronti dei lipidi. degli oli d’oliva e di sansa d’oliva, indivi-
L’ossidazione delle lipoproteine a bassa dua i parametri da misurare e i metodi di
densità (LDL, low-density lipopotroteins, analisi ad essi attinenti, riportati nei vari
note anche come “colesterolo cattivo”, in allegati della normativa. Questi prevedono
contrasto con le HDL, high-density lipo- l’utilizzo di particolari tecniche analitiche,
proteins, il “colesterolo buono”) è conside- tra le quali le più utilizzate sono la spettro-
rata uno dei maggiori fattori di rischio per lo fotometria UV e l’analisi gascromatografi-
sviluppo di malattie cronico-degenerative ca. La prima permette di rilevare la presen-
come l’aterosclerosi. Sono stati individuati za di composti con due (dieni, come l’1,3
diversi meccanismi con i quali i polifenoli butadiene, C4-H6), tre (trieni) o più legami
legano le LDL, sottraendole all’ossidazio- doppi coniugati (cioè doppi legami tra car-
ne da parte dei radicali liberi; inoltre studi boni separati da uno singolo: -C=C-C=C-),
in vivo condotti sull’uomo hanno dimostra- valutando la K232 e K270, rispettivamente
to un decremento nell’ossidazione delle l’assorbanza alla lunghezza d’onda di 232
LDL associato all’incremento dei consumi e 270 nanometri che indica l’eventuale

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presenza di dieni e trie- produzione di prostaglandine. Queste ulti-


ni a seguito di ossidazione me regolano il tono muscolare delle pareti
o raffinazione dell’olio. Un altro arteriose, la pressione del sangue, le fun-
parametro da analizzare è il ΔK, l’entità zioni renali e giocano un ruolo importante
dell’assorbanza a 270 nm rispetto alla cur- contro i processi infiammatori. Inoltre gli
va di assorbanza UV, che risulta elevata acidi grassi trans causano alterazioni nelle
negli oli raffinati. dimensioni e nel numero delle cellule adi-
La spettrofotometria UV permette, quindi, pose, nella composizione degli altri acidi
di determinare se un olio d’oliva sia vergi- grassi e accrescono i livelli sierici delle
ne o provenga da un processo di raffinazio- LDL (il “colesterolo cattivo”).
Isomeria cis/trans delle moleco- ne. Nell’evo ottenuto dalla sola spremitura, La tecnica analitica utilizzata per indivi-
le organiche con doppi legami. i doppi legami degli acidi grassi insaturi duare la presenza di isomeri trans negli oli
Non essendo in grado di ruota- non sono mai vicini, ovvero non ci sono extravergine d’oliva è la gascromatografia,
re, il legame C=C presenta ge-
ometria piana. Nelle molecole doppi legami contigui; ma se si effettua un cui si fa ricorso per la determinazione di
organiche come il 2-butadiene processo di raffinazione si possono verifi- eventuali contraffazioni che si rivelano
qui rappresentato, o negli acidi care cambiamenti nella struttura dell’acido a carico di diversi componenti dell’olio.
grassi oggetto della nostra di- grasso. Per esempio nel processo di deaci- L’analisi degli acidi grassi (trasformati nei
scussione, possono formarsi due dificazione mediante l’aggiunta di idrossi- relativi esteri metilici) permette di ottenere
stereoisomeri, con caratteristiche do di sodio (la comune soda, NaOH) si può un cromatogramma con picchi ben visibili
chimico-fisiche talvolta molto di- verificare lo slittamento dei doppi legami. per tutti gli acidi grassi, anche per quelli
verse: quelli dove i due sostituen-
ti dell’idrogeno dei carboni 1 e 4
Nella decolorazione su terre attive di oli presenti in tracce. Ciò è molto importante
si trovano entrambi dallo stesso lampanti (acidità > 2,0%, inadatti al consu- perché un olio extravergine d’oliva presen-
lato del legame, detti “cis” (in mo umano) perossidati si ha la formazione ta un caratteristico profilo cromatografico
alto), e quelli dove sono sui lati di trieni coniugati e di composti chetoni- e la sua eventuale variazione è indice di
opposti, “trans” (in basso). ci, la cui curva di assorbanza presenta tre contraffazione del prodotto. Per esempio,
massimi a K270. Lo slittamento dei doppi la presenza di un picco associato all’acido
legami dovuto alla raffinazione comporta elaidinico dopo quello oleico è indice di un
un assorbimento caratteristico all’ultravio- olio prodotto non solo con spremitura mec-
letto: il parametro K270 presenta un picco in canica (un semplice processo fisico di pres-
presenza di olio rettificato per la presenza sione), ma anche tramite processi chimici
di dieni formatisi per slittamento dei doppi partendo da esterificati o da oli rettificati.
legami (olio di sansa e semi). L’individua- Al pari della spettrometria UV, anche
zione di caratteristici acidi grassi, quali il l’analisi gascromatografica degli steroli
linoleico e il linolenico, è molto importante permette l’individuazione di frodi alimen-
al fine di distinguere l’olio vergine da quel- tari dovute all’aggiunta di olio di colza o
lo raffinato, in quanto questi hanno assorbi- cartamo nell’olio extravergine d’oliva, così
menti caratteristici all’UV dovuti rispetti- come valori più bassi di β-sitosterolo indi-
vamente ai due e tre doppi legami presenti. cano la presenza di oli di semi.
Altri trattamenti non soltanto danno un Un altro parametro utile per scoprire even-
prodotto adulterato, ma anche deleterio per tuali frodi è il tenore di cere. Quando un
la salute umana. Nei trattamenti termici di olio d’oliva, venduto per extravergine,
deodorazione e di decolorazione con terre viene prodotto mediante processi di estra-
acidificate si verifica la conversione della zione delle sanse con esano (alcano line-
configurazione degli acidi grassi, con for- are con formula C6H14), si sciolgono nel
mazione di isomeri trans. solvente le cere presenti nelle bucce delle
Le conseguenze per la salute umana di chi olive che possono essere rilevate mediante
consuma un prodotto ricco di acidi grassi gascromatografia. Per evitare ciò, talvol-
trans sono molteplici e negative; tra le più ta si cerca di rimuoverle con acetone, ma
gravi vi è sicuramente l’alterazione delle questo processo rilascia sostanze caratte-
proprietà fisiologiche delle membrane cel- ristiche nell’olio, le quali possono essere
lulari, con conseguente compromissione individuate con questa tecnica analitica,
dei processi di trasporto e di fluidità. Non smascherando l’uso di questo trattamento
meno importante è la diminuzione di acidi vietato per legge.
grassi essenziali con effetti negativi sulla
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La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

Tecniche antifrode chio - molto usati nell’industria dolciaria


- è stato possibile differenziare tra quelli
innovative: ottenuti da cultivar differenti e, nell’ambito
della stessa varietà, sono stati riconosciuti
la rilassometria FFC-NMR oli ottenuti da piante coltivate in condizioni
pedoclimatiche differenti. La rilassometria
Per evidenziare le contraffazioni sempre FFC-NMR ha persino evidenziato diffe-
più sofisticate degli oli d’oliva, da anni si renze nella dinamica molecolare di oli di
studiano nuovi metodi analitici da affian- pistacchio ricavati da semi seccati con tec-
care a quelli ormai consolidati e previsti niche differenti: all’aria o in stufa, a diver-
dalla normativa comunitaria per la lotta se temperature.
alle frodi alimentari. Tra le tecniche più Tali risultati suggeriscono che le proprietà
innovative vi è la risonanza magnetica nu- dinamiche degli oli dipendono dalla visco-
cleare in rilassometria, la quale permette sità cinematica, la quale - a sua volta - è
di ottenere informazioni diverse e comple- associata alle dimensioni degli aggregati
mentari rispetto alla spettroscopia in riso- dei componenti di tale matrice alimentare.
nanza magnetica nucleare (NMR). Infatti, Queste ultime, infine, dipendono dalle tec-
mentre la prima permette di conoscere la niche di produzione, dalle cultivar e dalle
struttura delle molecole (vedi Green n. 20, condizioni pedoclimatiche.
pagg. 10-15 e n. 21, pagg. 32-37), la rilas- Sembra evidente, quindi, che la rilassome-
sometria NMR consente di conoscerne la tria FFC-NMR possa essere considerata
dinamica. Per esempio, studi condotti con uno strumento promettente per una rapida
tecniche di rilassometria a ciclo di campo ed efficace valutazione della qualità degli
(FFC-NMR, vedi box alla pagina succes- oli alimentari, con l’enorme vantaggio di
siva) su oli extravergine d’oliva hanno non richiedere lunghe e dispendiose proce-
individuato la presenza di aggregati supra- dure di estrazione e purificazione dei cam-
molecolari in cui i trigliceridi, i maggiori pioni, in quanto essi vengono analizzati
costituenti dell’olio extravergine d’oliva, tal quali. Inoltre, questa tecnica potrebbe
sono disposti in micelle inverse, legati tra diventare un importante strumento di con-
loro da deboli interazioni quali forze di van trollo nella verifica dei prodotti a marchio
der Waals e legami a idrogeno (vedi figu- garantito (DOP, IGP ecc.).
ra). Questi studi hanno messo in evidenza
come le code apolari degli acidi grassi sia- Potenziali applicazioni
no disposte verso l’esterno, mentre le teste
polari dei trigliceridi siano rivolte verso dell’olio evo
l’interno della micella e siano coinvolte in
legami a idrogeno con i componenti mino- Da quanto finora riportato, è evidente che la
ri dell’olio extravergine d’oliva di natura rilassometria FFC-NMR può essere molto
polare, quali i polifenoli, i carotenoidi e le importante per capire i processi di assorbi-
Struttura delle micelle inverse, ti- mento degli alimenti e il loro metabolismo
piche degli oli vegetali, e loro in- clorofille. Proprio quest’ultimo tipo di le-
game contribuisce significativamente alla nel corpo umano.
versione per effetto dell’addizio- Potremmo in qualche modo comparare
ne di acido acetico. A: aggregati stabilità della struttura supramolecolare.
supramolecolari di trigliceridi Questi risultati hanno aperto le porte a stu- la struttura supramolecolare dell’olio alla
organizzati in micelle inverse. B: di su altri oli vegetali, la cui struttura su- struttura terziaria della proteina? La struttu-
micelle di trigliceridi dopo addi- pramolecolare a micelle inverse è del tutto ra terziaria è la disposizione tridimensionale
zione di acido acetico. C: compo- simile a quella dell’olio d’oliva, nel tenta- nello spazio della catena polipeptidica. Sono
nenti idrofile (polari) degli oli.
tivo di trovare applicazioni di questa tec- le sequenze amminoacidiche a differenziare
[Immagine: Conte et al., Fre- una proteina dall’altra, ma un enzima non
senius Environmental Bulletin, nica nella lotta alle frodi alimentari e nella
valutazione della qualità degli alimenti. potrebbe mai svolgere la sua funzione se
2010, 19 (9b) 2077-2082, per non fosse disposto spazialmente in un deter-
gentile concessione degli autori] Per esempio, nel caso degli oli di pistac-
minato modo, non potrebbe mai accogliere

11 n.26 | Aprile 2012


La nutraceutica dell’olio evo I benefici dell’extravergine

Le basi teoriche dell’FFC-NMR to forma di piccolissime gocce in un altro


(fase esterna o disperdente), il tutto viene
La rilassometria a ciclo di campo, abbreviata in rilassometria FFC-NMR dall’anglosas- stabilizzato dall’aggiunta di opportuni ten-
sone fast field cycling NMR relaxometry, è una tecnica che ha trovato grande applica- sioattivi o emulsionanti.
zione nello studio della mobilità dei sistemi liquidi viscosi o confinati in mezzi porosi.
Esistono due tipi di emulsioni: il tipo “olio in
Le molecole che compongono i liquidi sono soggette a movimenti casuali influenzati acqua” (O/A), in cui vi è una fase continua
dalle interazioni intermolecolari con altre molecole nello stato liquido o con le super- idrosolubile ed una o più fasi liposolubili di-
fici dei mezzi porosi in fase solida. La distribuzione delle frequenze del movimento sperse, e il tipo “acqua in olio” (A/O) in cui la
delle molecole in fase liquida dipende dall’omogeneità e dalla forza con cui si modu- fase continua è liposolubile e la fase dispersa
lano le interazioni appena citate. Per esempio, un liquido confinato in pori di piccola è costituita da una o più fasi idrosolubili. Le
dimensione è più limitato nei movimenti di quello che si muove liberamente in spazi creme cosmetiche sono generalmente costi-
più ampi. Le distribuzioni dei campi magnetici (DCM) generati dalle fluttuazioni mo-
tuite da emulsioni A/O con una componente
lecolari sono responsabili della dispersione dei tempi di rilassamento longitudinale
(detto anche rilassamento spin-lattice o spin-reticolo, T1) che si verifica quando ogni
lipidica elevata, che le rende più affini all’olio
frequenza del DCM corrisponde alle frequenze di Larmor (ωL) dei nuclei osservati. per quanto riguarda la loro azione depuran-
te ed emolliente e, data la loro consistenza
Il liquido, sia in fase liquida che assorbito nei mezzi porosi, può interagire anche con si- cremosa, sono di più facile applicazione, e
stemi paramagnetici. La modulazione del campo magnetico dipolare locale generato forniscono una protezione più elevata grazie
dal paramagnetismo contribuisce ulteriormente al rilassamento spin-lattice. In parti- al carattere idrofobico. Alla luce di quanto
colare, se una molecola è immobilizzata il suo rilassamento longitudinale risulterà più
detto, appare evidente che in ambito cosme-
veloce rispetto a quello di una molecola analoga con un numero maggiore di gradi di
libertà traslazionali e rotazionali.
tico e farmaceutico l’utilizzo di emulsioni è
legato dall’esigenza di veicolare in un solo
prodotto sia molecole polari che apolari,
adattando nel contempo il pH alle condizioni
fisiologiche della pelle (4,5-5,5), mediante
aggiunta di acido lattico o acido citrico. Un
esempio sono le vitamine, oggi largamente
utilizzate nei prodotti cosmetici e farma-
ceutici. Tra quelle liposolubili, le più usate
sono le vitamine A, D, E e K; mentre l’aci-
do ascorbico, la riboflavina, il pantenolo, la
biotina, l’acido folico e la vitamina B12 sono
le più utilizzate tra quelle idrosolubili (vedi
Green n.18 pagg. 36-49).
Poiché mezzi a base lipidica sono più ido-
nei per la realizzazione di creme e pomate
ad uso cosmetico, grazie alla miglior azio-
ne depurante ed emolliente, potrebbe esse-
re molto interessante provare a introdurre
direttamente in oli con micelle invertite -
come l’olio di mandorla dolce o di altri semi
già largamente impiegati in ambito cosmeti-
co - i principi attivi di diversa natura, evitan-
il suo ligando se la sua struttura terziaria do così l’uso di tensioattivi o emulsionanti.
Tipico profilo FFC-NMR di un non fosse rispettata. Le micelle inverse for- Un altro esempio di sostanze idrosolubili
olio extra vergine di oliva. Si mate dai trigliceridi dell’olio evo, grazie che potrebbero essere introdotte in lozio-
riporta il valore della velocità alla loro particolare configurazione spazia- ni oleose, quali per esempio quelle per la
di rilassamento longitudinale le, potrebbero trovare un uso ipotetico come cura delle mani, sono i condensati di pro-
(ovvero dell’inverso del tempo
di rilassamento longitudinale) in
“contenitore” per veicolare sostanze polari teine (formati essenzialmente da miscele di
funzione dell’intensità del campo dentro una matrice lipidica. Si aprirebbero proteine e basi detergenti) che proteggono
magnetico applicato. L’interpo- nuovi scenari per applicazioni farmaceuti- la pelle dalle irritazioni dovute ad alcuni
lazione dei punti sperimentali che e cosmetiche; l’extravergine, alimento componenti di detersivi per stoviglie; essi
consente di ottenere il tempo di nutraceutico per eccellenza, potrebbe essere inoltre stimolano la pelle a ricostituire i
correlazione che viene definito addizionato con l’aggiunta di sostanze idro- tessuti e gli aminoacidi dello strato corneo
come il tempo necessario per la solubili importanti per la salute umana, au- e sono meno aggressivi sulla cute, non pre-
ri-orientazione molecolare (ov- mentando ancora le sue proprietà benefiche. sentando un potere fortemente sgrassante
vero il tempo necessario a che
una molecola ruoti di 1 rad o Naturalmente questa applicazione potrebbe come quello dei tensioattivi a base di sol-
percorra una distanza pari alla essere estesa anche ad altri oli alimentari e fati o solfonati.
sua lunghezza). trovare largo uso nel campo della cosme-
tica. Le creme, infatti, sono generalmente Gabriella Butera
costituite da emulsioni, ovvero miscele Anna Micalizzi
eterogenee di due liquidi immiscibili di cui Unità di Ricerca Palermo-2
uno (fase interna o dispersa) è disperso sot- Consorzio INCA

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