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La cellula è l’unità strutturale e funzionale più piccola degli organismi viventi. All’interno
dell’organismo, essa si organizza in livelli più complessi.
Cellule dello stesso tipo si organizzano insieme per formare un tessuto → a loro volta,
i tessuti si organizzano in livelli più complessi per formare l’organo → gli organi si
organizzano per formare apparati e sistemi.
Le cellule presenti nel nostro organismo sono 10 14 ≅ 100 miliardi divise in circa 200
tipi. In base a caratteristiche funzionali e strutturali possiamo raggrupparle in 4
categorie:
Cellule nervose: fanno parte del sistema nervoso e sono costituite dall’assone e
i dendriti;
Cellule muscolari: fanno parte dei muscoli (cellule muscolo scheletrico, cellule
muscolari lisce, cellule del muscolo cardiaco);
Cellule epiteliali: costituiscono i tessuti epiteliali → protezione e scambi tra
ambiente interno ed esterno;
Cellule del tessuto connettivo: (cellule del sangue, cellule delle ossa, fibroblasti)
il tessuto connettivo è un tessuto di supporto e trasporto.
Ci sono tante funzioni comuni a tutte le cellule e che riescono a fare grazie alla loro
struttura.
4. Mitocondri: organuli deputati alla sintesi di ATP (nelle cellule muscolari sono
molto abbondanti).
5. Lisosomi: sono organuli che contengono circa 50 enzimi digestivi differenti. Tali
enzimi permettono alle cellule di demolire completamente qualunque
macromolecola dell’organismo.
6. Ribosomi
Schekman: scoprì dei geni che codificano per delle proteine coinvolte nel traffico
vescicolare che si trovano all’interno delle pareti delle vescicole.
Rothman: scoprì un complesso di proteine che si trova nella membrana del
target che deve essere raggiunto dalla vescicola. Quindi il “bersaglio” presenta
delle proteine complementari a quelle contenute all’interno della vescicola →
solo se avviene il riconoscimento proteine-proteine la vescicola raggiunge il
luogo giusto
Sudhof: osservò che affinché possa avvenire la fusione della vescicola con
l’organello o la membrana cellulare è necessario l’intervento del calcio →
controlla la fusione
L’ordine di grandezza della cellula è quello dei micrometri. Le dimensioni di ogni cellula
possono variare ma comunque sono sempre di quest’ordine di grandezza.
Generalmente un individuo adulto contiene circa il 60% di acqua mentre nei bambini
questa % è un po’ più alta e negli anziani un po’ più bassa.
Le concentrazioni degli ioni nel liquido interstiziale (extracellulare) e nel plasma sono
uguali mentre vi sono differenze con l’interno della cellula. La diversità di questa
distribuzione è necessaria alla sopravvivenza della cellula. Le concentrazioni sono
uguali sia all’interno e sia all’esterno della cellula quando la cellula è morta.
Le concentrazioni degli ioni nel liquido interstiziale e nel plasma sono uguali perché il
capillare è fatto da un solo strato sottile di cellule endoteliali in cui tra una cellula e
l’altra ci sono degli spazi che rendono la parete del vaso fenestrata che permette il
passaggio degli ioni quindi si raggiunge una condizione di equilibrio tra plasma e il
liquido interstiziale per cui gli ioni hanno la stessa concentrazione (l’endotelio è
finistrato quindi è abbastanza grande da far passare lo stesso numero di ioni). Per le
proteine non vale questa cosa perché esse sono macromolecole e hanno dimensioni
maggiori rispetto ad uno ione e quindi non riescono a passare attraverso lo strato di
cellule endoteliali.
Le concentrazioni degli ioni all’interno della cellula e nel liquido interstiziale sono
diverse perché la cellula presenta la membrana plasmatica che ha la funzione di
racchiudere il compartimento cellulare e separarlo dall’ambiente esterno e in più non
permette l’incontrollata diffusione degli ioni ma tutto ciò che viene scambiato è regolato
dalla cellula stessa. Affinché la cellula possa funzionare è necessario che le
concentrazioni siano diverse.
LA MEMBRANA PLASMATICA
Non è stato possibile osservare la membrana plasmatica fino alla scoperta del
microscopio elettronico perché le dimensioni della membrana sono nell’ordine di
grandezza del nanometro, ma comunque si era capito che vi era un qualcosa che
racchiudeva la cellula attraverso osservazioni dirette:
Queste osservazioni fecero capire che la cellula era racchiusa in un involucro, ovvero
la membrana plasmatica. Al microscopio elettronico la membrana plasmatica appare
come una doppia linea nera che in realtà è il doppio strato fosfolipidico.
LIPIDI → componenti principali delle membrane. Presentano una testa polare idrofila e
una coda apolare idrofoba costituita da acidi grassi. Gli acidi grassi possono essere
saturi o insaturi: quando nella coda sono presenti acidi grassi saturi (con doppio
legame) si verifica un piegamento della struttura e questo può avere delle
conseguenze nell’impacchettamento del doppio strato fosfolipidico.
PROTEINE → al microscopio elettronico appaiono come tanti granuli. Si è scoperto
che si trattava di proteine inserendo delle proteasi (enzimi che degradano le proteine)
in quanto più passava il tempo e più questi granuli diminuivano. Le proteine possono
essere:
- proteine periferiche = si trovano solo sul lato esterno o solo sul lato interno.
- proteine integrali = attraversano il doppio strato lipidico o completamente oppure
solo una parte.
- glicoproteine = alcune proteine esterne che si aggregano ai carboidrati.
CARBOIDRATI → si trovano nella parte più esterna della membrana e possono essere
associati a proteine formando le glicoproteine oppure ai lipidi formando i glicolipidi. I
carboidrati occupano vari ruoli:
Esempio: si prende un cilindro da 1 l di cui: 1⁄2 l sarà acqua e 1⁄2 l sarà olio.
Si inserisce il soluto, cioè la molecola di cui vogliamo determinare la solubilità, nel
cilindro con acqua e olio e si agita il tutto. Dopodiché si misura la quantità del soluto
nell’olio e nell’acqua il cui rapporto sarà uguale a K.
Se il soluto è andato tutto nell’olio vuol dire che è una molecola completamente
solubile, quindi avrà un K alto → questa molecola attraverserà facilmente le membrane
biologiche.
Quindi se la sostanza è apolare si scioglie nell’olio: se è polare, si scioglie nell’acqua.