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"Mappe traumatiche. Sguardi multidisciplinari e interventi di ascolto al minore nel
contesto civile e penale". Si intitola così il convegno organizzato dalla Società
italiana per lo studio dello stress traumatico che si terrà dal 10 al 12 marzo
prossimi in modalità online
ROMA - "Mappe traumatiche. Sguardi multidisciplinari e interventi di ascolto al minore
nel contesto civile e penale". Si intitola così il convegno organizzato dalla Società italiana
per lo studio dello stress traumatico (Sisst), che si terrà dal 10 al 12 marzo prossimi in
modalità online.
Il convegno, si legge sul programma dell'evento, ha l'obiettivo di sostenere e facilitare
una cultura trauma-orientata negli ambiti in cui i bambini e gli adolescenti, che vivono in
situazioni sfavorevoli, sono ascoltati da professionisti diversi. L'approccio
trauma-orientato, di cui la Sisst si è fatta promotrice negli anni in Italia, è un modello di
politiche socio-sanitarie che mira ad adottare una visione di salute pubblica
nell'intercettazione, prevenzione e cura del trauma psicologico, centrandosi su azioni
sistemiche che riguardano tutti gli attori coinvolti nella presa in carico individuale e
organizzativa dei bambini, degli adolescenti e dei professionisti stessi. Le cosiddette
'evidence based practice' orientate al trauma sono fondamentali, altresì, per prevenire
ritraumatizzazioni indotte dal sistema stesso e per diminuire il rischio di conseguenze a
lungo termine per bambini e adolescenti esposti a eventi traumatici, siano essi vittime o
autori di reato.
Il cuore del convegno saranno le giornate dal 10 al 12 marzo, durante le quali si
approfondirà lo stato dell'arte dell'approccio 'trauma-informed' nel contesto italiano
attraverso il contributo di molti professionisti: psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali,
avvocati, magistrati, neuropsichiatri infantili. Tra le novità, i 'Knowledge cafè', un'attività
di gruppo pensata per condividere esperienze tra i partecipanti. Il 10 marzo si parlerà di
'Strategie di policy trauma-orientate' e la sera si terrà un incontro con Paola Morosini sul
ruolo della farmacologia nell'intervento con minori vittime di trauma. La giornata dell'11
marzo sarà dedicata all'ascolto del minore nel contesto penale. Alla sera, Saverio
Tommasi dialogherà con i presenti sul tema 'Il giornalista di fronte al minore che ha
vissuto eventi sfavorevoli'.
Nella terza e ultima giornata, il 12 marzo, il focus sarà dedicato all'ascolto del minore nel
contesto civile. Le giornate si chiuderanno con una sintesi interattiva sulle mappe
tracciate per proteggere e sostenere i bambini, gli adolescenti e le famiglie che hanno
incontrato esperienze sfavorevoli. Nel mese di maggio, infine, ci sarà una sintesi dei
lavori del convegno con un dialogo di approfondimento dal titolo 'Il cammino
trauma-orientato nelle politiche di ascolto al minore: lo snodo della fiducia epistemica'.
"Ci siamo resi conto che si parla molto di ascolto del minore, eppure nei contesti
giudiziari civili e penali, dove il minore può essere sia vittima che autore di reato, oppure
nelle separazioni, in Italia non c'è una 'visione sistemica trauma orientata' che permetta
un dialogo istituzionale attraverso questo linguaggio comune tra avvocati, assistenti
sociali, psicologi e psichiatri infantili", spiega all'agenzia Dire Vittoria Ardino, docente di

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Psicologia delle emergenze e del trauma presso l'Università di Urbino 'Carlo Bo' e
presidente Sisst. "Riflettiamo su questo con giornate dedicate a policy 'trauma orientate',
una su ambito civile e una su ambito penale. Il programma del convegno- precisa
Ardino- si basa su due scelte: coinvolgere di più i partecipanti attraverso la formula dei
cosiddetti knowledge caffè, durante i quali potranno dire la loro e fare una sintesi post
convegno. Inoltre, come comitato scientifico, raccoglieremo tutti gli spunti emersi nel
convegno e ragioneremo sul tema della fiducia sistemica, nel senso che il bambino che
ha fiducia nel sistema di cura diventa più resiliente. Interverranno Julian Ford, uno dei
massimi esperti internazionali del trauma nello sviluppo, e altri colleghi italiani che
ragioneranno su come il sistema 'trauma oriented' nei servizi di tutela dei minori
garantisca traiettorie di resilienza per i bimbi che purtroppo si sono trovati coinvolti".

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