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25 Ottobre 2021 I N P R I M O P I A N O n. 34
...dal 1928
ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA GENERALE DELLE ATTIVITÀ DEL CICLO ECONOMICO DEL SETTORE VITIVINICOLO
EDITRICE UNIONE ITALIANA VINI Sede: 20123 Milano, via San Vittore al Teatro 3, tel. 02 72 22 281, fax 02 86 62 26 Registrazione Tribunale di Milano n. 1132 del 10/02/1949 Tariffa R.O.C.: Poste italiane spa, spedizione
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Export vino
alla sfida ARRIVA
IL PINOT
RAMATO…
LA FILIERA TORNA
“IN PRESENZA”
...E IN
La versione “solo b2b” della manifestazione GIAPPONE
veronese supera bene la prova e lancia la IL ROSA
54a edizione di Vinitaly del prossimo aprile. NON
Produttori e filiera tornano a confrontarsi in presenza L’analisi SFONDA
e tra le imprese l’euforia di un anno eccezionale dell’Osservatorio
del vino (PER ORA)
rilancia il tema del valore del nostro export. La provocazione ITALIA: IMMAGINE A pagina 25
lanciata dall’Osservatorio del vino (presentato ufficialmente POPULAR,
AMBIZIONI
nella partnership con Vinitaly) centra una sensibilità diffusa. DA PREMIUM
Sul pricing non abbiamo nulla da temere dai francesi. Va trovato ALL’INTERNO
il modo di estendere le nostre “best practice” a quei vini non ancora
adeguatamente valorizzati all’estero. Se ne è parlato alla tavola
rotonda “Export vino Italia: come vincere la sfida del valore”
DNews
dove sono intervenuti Lamberto Frescobaldi, Stefano Zanette,
Massimo Tuzzi e Francesco Visani A PAGINA 2 A pagina 5
Il numero di OTTOBRE
BILANCI DELLE VENDEMMIE DI SPAGNA, FRANCIA E USA E ANALISI DEI TREND GLOBALI DI CONSUMO
oltre
UNA SPECIAL Oltre 12.000 operatori professionali, più di 2500 buyer
(circa il 22% del totale) e 60 nazioni rappresentate: questi
EDITION ALTAMENTE
12.000
operatori professionali,
QUALIFICATA:
VINCENTE
in sintesi i numeri dell’edizione speciale e straordinaria
di Vinitaly, terza ed ultima tappa italiana di collegamento
alla 54a edizione in programma dal 10 al 13 aprile 2022.
2.500
“Un risultato al di sopra delle nostre aspettative – dichiara
LA FORMULA il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -. Aziende,
più di buyer A TUTTO BUSINESS consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno
(circa il 22% del totale)
premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un
e 60
nazioni rappresentate
elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione
I
7 miliardi di euro del nostro export a un’opportunità preziosa per affrontare in modo Primo: essere “forti” sul mercato italiano
fine 2021, traguardo ambizioso verso diverso la sfida del valore e spingere verso un “Se un brand vuole essere forte sul mercato in-
cui ci stiamo avvicinando a passo ve- livello medio di pricing più elevato. Una sfida ternazionale - ha esordito Lamberto Frescobal-
loce, non bastano alla filiera del vino che possiamo vincere solo se saremo in grado di di, presidente della Marchesi Frescobaldi - deve
italiano, che in occasione della Vini- operare scelte coraggiose orientate alla qualità e essere forte sul mercato italiano, e porsi in luce
taly Special Edition, manifestazione svoltasi con alla sostenibilità. Le iniziative di supporto pub- davanti agli operatori. In questi ultimi decenni
successo nei giorni scorsi a Verona, ha esplorato blico sono chiaramente indispensabili, ma serve il made in Italy ha fatto passi da gigante, gra-
nuove vie per quella crescita in valore delle eti- anche una diversa capacità di proposta da parte zie soprattutto a stilisti e designer, ma anche
chette italiane ormai non più rinviabile. I due del mondo produttivo, che deve dimostrare il co- la cucina italiana nel mondo si è riposizionata
convegni di apertura della manifestazione vero- raggio di scelte, riorganizzando e semplificando dopo aver trasmesso un messaggio di elevata
nese (prova generale per l’annunciata 54ª edizio- l’offerta, così da migliorarne la visibilità e la ca- qualità: tale riposizionamento ha fatto da trai-
ne del prossimo aprile) hanno affrontato, seppur ratterizzazione territoriale”. no ai nostri brand e denominazioni d’origine,
da angolature diverse, lo snodo di una dimensio- che hanno in parte saputo riposizionarsi verso
ne di crescita del nostro sistema produttivo, che Le idee per vincere la sfida del valore l’alto e farsi riconoscere maggior valore. Anche
deve virare con decisione dalla quantità all’affer- nell’export la stampa specializzata internazionale ha inizia-
mazione, in termini di valore, della qualità rag- L’obiettivo di riposizionare il vino italiano nel to ad apprezzare tanti vini italiani, e ha dato un
giunta. mercato mondiale è ormai una priorità condi- notevole contribuito al loro riposizionamento.
Nel convegno inaugurale promosso da Unicredit, visa. “La crescita del valore negli ultimi anni è Devo aggiungere che probabilmente siamo stati
Lamberto Frescobaldi
dal titolo “Il vino nel nuovo rating delle filiere stata più rilevante rispetto a quella degli altri bravi anche noi produttori, ad essere metodici, a
agroalimentari”, è stato illustrato da Nomisma Paesi produttori – ha commentato il segretario migliorare la qualità dei nostri prodotti, e a viag-
un innovativo indice denominato “AGRI4in- generale di UIV, Paolo Castelletti -, ma siamo a giare molto per farli conoscere in tutto il mondo.
dexTM”, in grado di fornire il livello di strategi- metà del guado e i margini potenziali sono no- Mi riferisco senz’altro a Toscana e Piemonte ma
cità della filiera per il sistema agroalimentare tevoli, considerata la qualità del prodotto. Serve non solo: un caso tra tutti, sebbene non l’unico, è
italiano e il suo posizionamento competitivo, un cambio di passo sul fronte del posizionamen- stata la Sicilia che ha saputo crescere molto bene
da dove è emerso che, sebbene la filiera del vino to del brand e dell’identità del nostro vino; as- sui mercati internazionali anche grazie ai tanti
ottenga il punteggio più alto tra gli altri ambiti set raggiungibili attraverso politiche di settore imprenditori che hanno saputo adoperarsi, rac-
dell’agrifood in termini di strategicità e compe- lungimiranti e concertate con le imprese, con contare il loro territorio, e riposizionare i propri
titività, il vulnus di una non adeguata valorizza- un approccio meno individualistico alla promo- prodotti”.
zione della qualità raggiunta ne rappresenti uno zione, una maggior omogeneità nello standing
dei principali limiti e, contestualmente, obietti- elevato delle grandi denominazioni e un impor- Il cambio di paradigma del Prosecco
vi di crescita. tante lavoro identitario legato alle nuove ten- E a proposito di denominazioni che si sono sa-
Ma come affrontare questa sfida e portare il pri- denze, a partire dai vini green. Sul tema sarà fon- pute posizionare sul mercato, Dell’Orefice ha
cing medio del vino tricolore nei mercati inter- damentale completare il processo di definizione chiamato in causa Stefano Zanette, presidente
nazionali più vicino al livello effettivo di qualità della norma pubblica in materia di sostenibilità Consorzio Prosecco Doc, apprezzando come il
raggiunto dalle nostre produzioni? È stata la do- che porterà ad avere, primi in Europa, un logo di Prosecco abbia saputo occupare, nel mercato dei
manda attorno a cui si è sviluppato il dibattito Stato sui prodotti con certificazione sostenibile, vini spumanti, un segmento sino ad allora inesi-
sui dati presentati dell’Osservatorio del vino di sull’esempio neozelandese”. stente o quantomeno lasciato vuoto, e chiedendo
Unione Italiana Vini e Vinitaly (vedi articolo a Il cosiddetto italian style, universalmente con- al presidente, a fronte degli importanti volumi
pag. 5) nell’altra tavola rotonda dal titolo “Export Stefano Zanette siderato emblema di raffinatezza e qualità, non raggiunti dal Prosecco, se a livello di Consorzio si
vino Italia: come vincere la sfida del valore” svol- solo nei settori della moda e del design, deve ot- stia riflettendo sul problema del posizionamen-
tasi il giorno di apertura della manifestazione. tenere il giusto riconoscimento anche in ambi- to e del prezzo. “Si tratta di un tema che abbiamo
Sebbene l’Italia – come evidenziato da un’analisi to vinicolo. Una scommessa che si può vincere, trattato all’inizio di questo anno - ha dichiara-
compiuta da Ismea e UIV - sia il Paese che nel anzi, leggendo i dati dell’Osservatorio del vino to il presidente Zanette - in concomitanza con
tempo ha goduto di una valorizzazione maggio- che riportiamo di seguito, in alcuni casi è stata il superamento dei 500 milioni di bottiglia. La
re del prodotto sui mercati esteri, con listini qua- già vinta, ma solo da alcune etichette e in alcuni principale domanda che ci siamo posti è stata:
si triplicati rispetto a 25 anni fa (si è passato dal mercati, indicando però una direzione seguita da continuare a crescere coi volumi oppure dare un
1,3 euro al litro del 1997 ai 3 euro del 2020), si con- un numero crescente di produttori. Ma su quali senso a quanto stiamo facendo, puntando sulla
tinua ad essere sottovalorizzati rispetto ai vini siano questi “segreti” (o semplicemente ricette) valorizzazione? Come denominazione, e come
francesi nonostante la flessione del 15% registra- che hanno permesso ad alcune grandi etichet- è nostro compito, avevamo già provveduto alla
ta in questi ultimi anni dai vini transalpini che te di vini italiani di riposizionarsi ai livelli alti sospensione dei nuovi impianti, decisione tesa
ha visto scendere il loro prezzo medio a 4,2 euro della piramide dei prezzi e su come potrebbero al mantenimento dell’equilibrio tra domanda
al litro rispetto ai 5 euro del 2007 (mentre i vini diventare modello per altre produzioni se ne è e offerta. All’interno di una programmazione a
spagnoli sono cresciuti del 17% fermandosi però parlato nel corso della tavola rotonda promossa medio termine, della durata di sette anni circa,
a 1,3 euro/litro). dall’Osservatorio del vino, moderata da Giorgio intendiamo ora operare un cambio di paradig-
“Dobbiamo cogliere l’opportunità dello slancio Dell’Orefice, giornalista de Il Sole24Ore, che ha ma, mettendo in osservazione il mercato proprio
della ripartenza - ha dichiarato Ernesto Abbo- visto la partecipazione di importanti esponenti attraverso gli strumenti messi a disposizione
na, presidente UIV commentando questi dati di consorzi di tutela e aziende del settore, che dall’Osservatorio del vino, progetto di cui faccia-
- per riposizionare il vino italiano, soprattutto hanno analizzato passato e presente dell’export mo parte come Consorzio, e quindi analizzare per
in quella fascia di prodotto dove ancora soffria- di vino italiano avanzando proposte per un futu- capire le tendenze evolutive della richiesta del
mo una sotto-valorizzazione rispetto alla qua- ro che veda il vino italiano riconosciuto in valore consumatore. Il mercato cambia continuamente
lità raggiunta. Questa fase di riorganizzazione sui mercati internazionali, alla stregua degli al- ed è essenziale seguirlo costantemente senza ca-
dei mercati seguita allo stop pandemico ci offre tri prodotti del made in Italy. dere nell’errore di ‘credere di sapere’. A tale scopo
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
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unanime”. Per quanto riguarda la mappa dei Paesi presenti a Vinitaly prosegue - con operatori esteri provenienti proprio dalle aree in cui il
Special Edition, Europa (con i Paesi del Nord, Germania e Franca in vino italiano sta crescendo in maniera significativa. Ora puntiamo al
testa), Russia, Stati Uniti e Canada guidano la domanda di vino italiano 2022, per realizzare un grande 54° Vinitaly”. Tra le aree di interesse
in fiera, seguiti da Est Europa (Romania, Ucraina, Polonia, Bielorussia, di operatori e buyer, quelle dedicata al biologico e agli organic wine
Bulgaria e Repubblica Ceca), Regno Unito e Cina, che ha fatto il hanno registrato un’impennata dell’affluenza: le 42 aziende espositrici
suo ritorno proprio a Verona. “Una geografia - commenta Giovanni di questo segmento hanno visto riempirsi le agende di appuntamenti
Mantovani, direttore generale di Veronafiere – perfettamente b2b soprattutto con i rappresentanti di Nord Europa e Germania.
allineata con i dati di crescita registrati sui mercati internazionali. Sul fronte delle nuove tendenze, il calendario di masterclass della
Abbiamo mantenuto l’impegno dichiarato, ossia di una special edition Mixology ha registrato il tutto esaurito. Riscontro positivo anche per
altamente qualificata, grazie anche al supporto di Ice-Agenzia - Sol&Agrifood ed Enolitech, anch’essi in versione straordinaria.
“L’
importanza dei dati economici per conoscere le dinamiche
di mercato ed elaborare le strategie di sviluppo produttivo e
commerciale delle imprese è ormai una consapevolezza acquista
dagli imprenditori e dal management aziendale, così come, però, è altrettanto
nota la difficoltà di reperire, individuare, catalogare e saper leggere i dati di
mercato utili a supportare le strategie di impresa”. L’esordio di Paolo Castelletti,
segretario generale di UIV, alla presentazione dell’Osservatorio del vino –
nell’incontro dal titolo “Capire i mercati: nasce il nuovo Osservatorio del vino”
svoltosi nella giornata inaugurale della “special edition” - mette subito in chiaro
i punti di forza di questo nuovo strumento informatico realizzato in partnership
con Vinitaly e sviluppato a livello tecnico da Maxidata - Gruppo Zucchetti.
“Seppur molti dati siano disponibili su internet – ha proseguito Castelletti - la loro
accessibilità reale è fortemente limitata dalla difficoltà di individuare e accedere
alle fonti, conoscere date e modalità degli aggiornamenti, acquisire i dati e
metterli a confronto con altri per trarne chiavi di lettura utili dei trend di crescita
dei mercati. Da questa consapevolezza e dalla richiesta sempre più pressante
Mazzimo Tuzzi Francesco Visani
che ci arriva da parte delle aziende di strumenti in grado di aiutare i manager
di impresa a leggere e interpretare le tendenze di vendita e consumi, è nato il
più compatta rispetto a denominazioni storiche del prodotto. “Il fenomeno dei Supertuscan - ha nostro nuovo Osservatorio del vino, un articolato quanto semplice query system
che per decenni si sono posizionate al livello ‘ba- detto Visani - ci ha dato grandi soddisfazioni, che permette di interrogare e mettere in correlazione oltre 3 milioni di record
sic’ o ‘popular’ e sono ormai così collocate anche e lo abbiamo cavalcato per molti anni benché con i dati più importanti per il settore vitivinicolo - commercio mondiale (import-
nell’immaginario collettivo”. adesso risulti un po’ superato, motivo per cui export di tutti i Paesi, confezionato, BiB, sfuso e spumanti), potenziale (superfici
Certamente il Prosecco Doc, soprattutto nella da diverso tempo ci siamo posti la domanda su e produzioni mondiali, imbottigliamenti di tutte le Do-Ig italiane, giacenze mensili)
nuova tipologia rosé, può essere a tutti gli effetti come aumentare la penetrazione dei nostri vini. e prezzi del vino sfuso e uve (oltre 250 prodotti quotati settimanalmente e circa
500 nello storico dal 2010) – dell’ultimo decennio in un sistema facilmente
considerata una giovane denominazione. Occa- Per aumentare il valore di un prodotto si può cer-
consultabile e in continuo aggiornamento”.
sione per valorizzare l’intera denominazione? “Il care di aumentare la domanda oppure ripiegare
Prosecco rosé - ha risposto Zanette - ci sta dando verso la limitazione della disponibilità. Un me- UNO STRUMENTO STRATEGICO
grandi soddisfazioni: probabilmente quest’anno todo efficace per aumentare la domanda è sicu- Uno strumento informatico “che potremmo chiamare ‘osservatorio self-service’ –
saranno introdotte in commercio 70 milioni di ramente quello di allargare la base distributiva, evidenzia il segretario generale di UIV - a disposizione di tutti, imprese, istituzioni
bottiglie. Elemento positivo sia per il successo facendo in modo di centellinare la ripartizione opinion leader, giornalisti, che da oggi in poi saranno in grado da soli, dal
ottenuto in termini di quantità di bottiglie ven- del prodotto presso i clienti, dando sempre l’im- proprio desk, di fare analisi di mercato incrociando dati più diversi con un’unica
dute, sia per la qualità che questo prodotto sta pressione che non ve ne sia in abbondanza. Una dashboard dove oltre dieci anni di dati storici potranno essere visionati in pochi
riuscendo ad esprimere. Unico rammarico che recente occasione per allargare la base distri- clic. Con questo Osservatorio possiamo dire che in maniera agile e semplice tutti
abbiamo a livello di Consorzio è che il Prosecco butiva è stata la repentina crescita del mercato noi potremmo diventare analisti di mercato”.
La banca dati costruita nell’ultimo decennio dal Corriere Vinicolo - che veniva
rosé si poteva posizionare a un livello più alto, e cinese, dove i nostri cugini francesi e le denomi-
periodicamente presentata aggiornata nell’annuario Vino in Cifre, pubblicazione
in questo siamo riusciti solo in parte. In questi nazioni di Bordeaux in particolare, hanno sapu- che continuerà ad esistere, affiancandosi all’Osservatorio – diventa uno
casi, come dicevo prima, il Consorzio può adope- to ben lavorare per crescere sia in volumi, sia in strumento digitale che permetterà una consultazione più rapida e semplice della
rarsi per cercare di riposizionare il prodotto, ma valore. A testimonianza di come alcuni eventi, complessa mole di numeri acquisita dal nostro giornale arricchita dal prezioso
ci vuole anche uno sforzo da parte delle aziende, come l’ingresso nel mercato del vino della Cina, apporto delle indagini esclusive di Wine Intelligence sui trend di consumo a livello
un’aggiunta di valore immateriale che dipende possano veramente cambiare il destino di una globale e accessi privilegiati alle banche dati di Iwsr, il più prestigioso
soprattutto dall’impegno dei singoli marchi. Ma denominazione. Quello della valorizzazione del istituto di ricerca sul settore degli alcolici a livello internazionale, che
questa è per noi la sfida e progetto prioritario per vino è un lavoro che deve partire da lontano”, renderà disponibile una straordinaria mole di analisi e statistiche su
il prossimo futuro”. ha continuato Visani, incaricandosi di traccia- tutti i Paesi e i principali mercati internazionali.
re le conclusioni di quanto discusso. “Ci si deve “Saper leggere e interpretare i dati dei mercati rappresenta
un’essenziale fattore competitivo per lo sviluppo delle imprese
Saper dire di no concentrare sulla qualità del prodotto, quando
vitivinicole italiane - ha commentato Giovanni Mantovani
Di bollicina in bollicina, seppur posizionate in si aumentano le quantità, la qualità deve restare (nel tondo qui a sinistra), direttore generale di Veronafiere
ambiti molto distinti, si è passati a Massimo identica. Poi, confermo quanto detto da Fresco- intervenuto alla presentazione dell’Osservatorio -, motivo
Tuzzi, ceo Terra Moretti, rilevando che la Fran- baldi, e cioè che per essere forti all’estero bisogna per cui come Vinitaly abbiamo voluto subito sposare questo
ciacorta si pone su un segmento superiore ri- intanto essere forti in Italia, Chi viene in Italia progetto di Unione Italiana Vini nell’ottica di uno sviluppo
spetto a quello del Prosecco marcando, però, la e vuole trovare i vini buoni si basa anche e so- strategico, anche per il ruolo che oggi riveste Vinitaly di
necessità di aumentare i volumi esportati. “Da prattutto su quei vini che hanno già ottenuto af- piattaforma al servizio dell’internazionalizzazione delle imprese
osservatore che ha viaggiato in giro per il mon- fermazioni nel nostro Paese”. Infine, è necessario del vino. Come succede nelle migliori industrie del made in Italy – ha
do - ha risposto Tuzzi - penso che ci sia un vero saper operare a livello di capillarità distributiva, proseguito Mantovani – anche questo settore gioca sempre più la sua
e proprio fil rouge che unisce le aziende che rie- poiché per certi vini non è facile trovare chi sia partita del futuro su elementi come la puntuale lettura di numeri, dati, analisi in
grado di aiutare la comprensione e previsioni delle mosse evolutive degli scenari
scono a trasmettere il valore dei propri prodotti. disposto ad acquistarli. “Un fattore determinan-
competitivi che si svolgono sul mercato e l’orientamento della conseguente
Ricordo in proposito le parole di Robert Monda- te che è valso per il Solaia e penso valga per tutti comunicazione sui mercati esteri. E Vinitaly vuole essere partner di questa
vi: la forza per trasmettere valore risiede anche i grandi vini – ha concluso Visani - è quello di sfida, così come lo è stato in passato. Per questo abbiamo sposato il nuovo
nella capacità di dire di no. Un territorio che ‘saper vendere il vino giusto alla persona giusta’: Osservatorio realizzato con la nostra collaborazione: dotiamo il settore di uno
intenda mantenere il proprio posizionamento individuare i ristoranti giusti, con la carta giu- strumento in più per comprendere le potenzialità espresse e inespresse di un
deve evitare di ‘cadere in tentazione’ come po- sta, indirizzare la propria distribuzione in modo comparto fondamentale per l’economia, il turismo, il lavoro e che contribuisce più
teva capitare a noi e a tutti a inizio pandemia, coerente e, a volte, come detto da Massimo Tuzzi, di molti altri a rafforzare il brand Italia nel mondo”.
quando il mercato era praticamente fermo. Nel saper dire di no”.
WE NEVER STOP
I N N OVAT I N G
Anche oggi disegniamo il futuro
dell’enologia. Presentando un sistema
di pressatura rivoluzionario, gestito
da un software con intelligenza
artificiale, che permette ingresso
e uscita continui del prodotto. E, in
più, sistemi di riempimento isobarico
elettropneumatico e etichettatrici di
ultima generazione. Non smettiamo
di innovare.
w w w. d e l l a t o f f o l a . i t
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
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L’ANALISI DELL’OSSERVATORIO DEL VINO PRESENTATA ALLA TAVOLA ROTONDA SU EXPORT E VALORE
14% 16%
19% 15% 16%
22%
36%
42%
36%
61% 36%
45% 42%
48%
44% 61%
38%
48% 13%
38% 44%
36%
28%
Germania USA UK
13%
U
n’immagi- punti percentuali negli ultimi Cina – hanno quote di popular alti, il confronto con i princi- francesi, mentre gli italiani
ne Popular, dieci anni, a scapito della fa- attorno o superiori al 50%. Nu- pali competitors restituisce la sono al 6% (grafico 3).
cresciuta in- scia “basic”, sotto i 3 euro, che trita la schiera di mercati medi fotografia di un Paese che vive Identica la situazione in Giap-
dubbiamente nello stesso arco temporale si è che considerano i vini italiani una discrasia profonda tra la pone (grafico 4), altro Paese i
negli ultimi ridotta dal 48% al 28% (2,8 mi- fondamentalmente basic: tra passione e la conoscenza dei cui consumatori nutrono un
dieci anni, affrancandosi sem- lioni di ettolitri). Valori attorno questi, oltre a Irlanda, Austria, consumatori e quello che ef- profondo amore per l’Italia:
pre più dalla parte più bassa al 20% per la fascia 6-8,99 euro, Est Europa e Brasile, con punte fettivamente sono poi disposti eppure, dopo Cile e Spagna, che
dello scaffale, presidiata ormai quella “premium” (1,9 milio- oscillanti fra 35% e 50%, vanno a pagare per bere i nostri vini. vedono oltre l’80% della pro-
solo da cileni, spagnoli e suda- ni), anch’essi aumentati nel annoverati anche Belgio e Rus- In Canada, per esempio, la quo- pria offerta concentrato sotto
fricani. Ma ancora lontana da periodo considerato di un paio sia, quest’ultima con una quota ta di premium wines italiani è i 6 euro, all’Italia tocca il po-
livelli di riconoscimento di alto di punti ogni lustro, mentre at- di basic superiore al 45%. del 19%, inferiore non solo alla sizionamento “popular”, con
e altissimo livello che i mercati torno al 5% è il totale del nostro Francia (28% sul proprio totale metà dei vini in questa fascia
invece associano più frequen- vino che i mercati riconoscono Il confronto export), ma anche agli Usa, che contro solo il 25% dei francesi,
temente ad altri Paesi, come come “superpremium” o “luxu- con i competitors vedono il 44% dei propri vini che esportano per oltre il 55%
Francia, Nuova Zelanda ma an- ry”: un volume pari nel 2020 a Sui principali mercati, anche prezzati nella fascia 6-8,99 euro prodotti premium e il 10% di
che Stati Uniti e Australia, che poco meno di mezzo milione di su quelli dove i vini italiani e addirittura il 13% in quella su- superpremium, contro il 6%
hanno operato scelte di posi- ettolitri. hanno posizionamenti medio- perpremium, parificati a quelli italiano. Continua a pagina 7
zionamento coerenti nel tem- Siamo “popular” sul principale
po e tarate sui singoli mercati. mercato per il nostro export, gli
Nell’analisi dell’export presen- Usa, con il 61% di vini venduti
tata alla tavola rotonda dal ti- fra 3 e 6 euro, mentre siamo as-
3. EXPORT VERSO IL CANADA 4. EXPORT VERSO IL GIAPPONE
tolo “Export vino Italia: come solutamente “basic” in UK, con 0-2,99 3-5,99 6-8,99 >9 0-2,99 3-5,99 6-8,99 >9
vincere la sfida del valore”, oltre il 40% del totale sotto i 3
organizzata a Vinitaly Special euro al litro. E siamo un mix di 6%
13% 14%
Edition (vedi articolo alle pagine popular e basic sull’altro gran- 19% Spagna 48% 37% 13% 2%
precedenti), l’Osservatorio del de mercato di destinazione, la
28%
vino ha individuato nella fa- Germania, che vede l’80% con-
44%
scia 3-6 euro al litro – valore centrato sotto i 6 euro (grafico 2).
Francia 9% 25% 56% 10%
Fob export, definita appunto Sui mercati secondari, l’unico
“popular” – quella che oggi che riconosce un valore decisa- 63%
concentra quasi la metà delle mente premium ai vini tricolo- 48%
Cile 51% 33% 13% 3%
nostre vendite all’estero di vini ri è la vicina Svizzera (46% con- 33%
fermi confezionati: 4,7 milio- centrato tra 6 e9 euro), mentre
ni di ettolitri su un totale di tutti gli altri medio-grandi
10% 10% 12% Italia 16% 51% 27% 6%
10 milioni nel 2020 (grafico 1). – Paesi Bassi, Scandinavia,
Un valore cresciuto di oltre 10 Giappone, Francia, Canada e USA Francia Italia
CM
MY
CY
CMY
K
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
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Secondo i dati di
Francia 9% 25% 53% 13%
Wine Intelligence,
Segue da pagina 7 nel 2021 le donne
hanno superato per
Anche negli Stati Uniti (grafi- Australia 46% 36% 15% 3% la prima volta gli
co 5), il 61% dell’Italia in fascia uomini. Tra le Do,
popular non ha paragoni non al top come riconoscibilità
solo con la Francia (25%) ma
6. EXPORT VERSO USA VINI ROSSI DOP Brunello, Prosecco e i Chianti
nemmeno con i neozelandesi,
C’
che vedono il 46% fra 3 e 6 euro, 0-5,99 6-9,99 10-14,99 >15 è una pink revolution nel vino italiano, e non
ma un’eguale percentuale som- riguarda il prodotto nel bicchiere. Nel 2021
mando premium e superpre- per la prima volta le donne hanno superato
mium, contro solo il 26% dell’I- numericamente gli uomini tra i wine lover del Belpaese,
Toscana 12% 48% 33% 7% conquistando una quota pari al 55% dei consumatori
talia. Strabordante la Francia è
regolari, in netto aumento sul 49% dello scorso anno.
sulla fascia premium, con oltre
Lo storico sorpasso, documentato da Wine Intelligence
la metà delle proprie esporta- per l’Osservatorio UIV realizzato in collaborazione
Piemonte 9% 29% 49% 13%
zioni concentrata tra 6 e 9 euro con Vinitaly e presentato a Vinitaly Special Edition, è
a cui si aggiunge un altro 13% trainato in particolare dall’interesse delle consumatrici
in fascia superpremium. più giovani, tra i 18 e i 35 anni, che si dimostrano il
Eppure, andando nei dettagli Bordeaux 8% 33% 48% 11% segmento più coinvolto dalla categoria “wine”.
delle forniture in Usa, e apren- “La relazione femminile con il vino ha superato la sua
do il capitolo dei vini rossi a de- fase sperimentale – spiega Pierpaolo Penco, Italy
nominazione, quelli a più alto Borgogna 2% 18% 26% 54% country manager di Wine Intelligence –. Oggi le donne,
valore aggiunto sia per francesi e soprattutto le più giovani, si approcciano al vino con
una maturata consapevolezza. A questo si associa
che italiani, il posizionamen-
un trasversale aumento della conoscenza media del
to di prezzo non è così lonta- prodotto, che ha incoraggiato un incremento della
no (grafico 6): i piemontesi per spesa media sul mercato interno. Si tratta di una
esempio hanno una quota di Denominazioni-Brand dalla composizione eterogenea isce negli anni ma che si può dinamica che ha interessato tutti i canali di vendita e in
superpremium wines (10-14,99 In linea generale, su tutti i della filiera che le esprime. Più rompere d’incanto. particolare l’Horeca, forte dell’entusiasmo a rimbalzo
euro) assimilabile a Bordeaux, mercati – grandi e piccoli - i le denominazioni sono grandi, Se allora le nostre denomina- dopo le chiusure forzate durante la pandemia”.
attorno al 50%, così come pa- vini italiani sono sottoposi- più la concorrenza interna tra zioni sono e hanno funzione Secondo i dati dell’Osservatorio, aumenta l’awareness
rificata è la quota sul totale dei zionati rispetto ai principali aziende spinge a occupare tutti di brand, sarebbe lecito atten- dei consumatori regolari nei confronti delle
luxury (sopra 15 ero), attorno competitors, anche se è evi- gli spazi di prezzo, dal basic al dersi che si comportino da tali, denominazioni d’origine, con il Brunello di Montalcino
al 12%. Altissimo il tasso di su- dente che quando l’offerta si premium, fino al luxury. Fatto- ovvero individuino un’aspet- Docg in testa alla classifica per riconoscibilità. Sono
infatti 2 italiani su 3 a riconoscere il principe dei vini
perpremium wines sul merca- fa più coerente e meno disper- re che, oltre a ingenerare con- tativa ben precisa dei mercati
toscani; sul podio salgono anche il Prosecco
to americano anche per i rossi siva – caso Piemonte in Usa o fusione, ha finito per appiattire e si impegnino a soddisfarla Doc – che è anche il più consumato
toscani, con 1/3 del totale a cui Toscana in Cina, più vicini al il livello generale (di qui il posi- coerentemente. New Zealand/ – e il Chianti Docg. Chiudono
si aggiunge un 7% di luxury. modello Borgogna che non a zionamento “popular” del vino Sauvignon Blanc, Borgogna, la top 5 il Chianti Classico e il
Segno inequivocabile che più quello di Bordeaux – il mercato italiano), rendendo la vita sem- tanto per rimanere negli esem- Montepulciano d’Abruzzo Doc.
l’offerta è chiara e omogenea, è maggiormente disposto a ri- pre più difficile a quei marchi pi citati, sono denominazioni Dalle tendenze italiane a quelle
più il mercato è disposto a ri- conoscere valore aggiunto. che tentano di posizionarsi o territoriali che hanno lavorato globali: secondo Iwsr entro la fine
conoscere valore aggiunto: il Le cause della dispersione della restare nel segmento alto. proprio come brand, alzando dell’anno si prevede una ripresa degli
caso eclatante è quello dei rossi nostra offerta sono molteplici, Per ovviare a queste situazio- barricate a tutti quei tentativi acquisti di vino pari all’1,7%, con un forecast
di Borgogna, che concentrano ma una delle più profonde, che ni, molte illustri Dop italiane di allargamento verso il basso sul quadriennio 2021-2025 del +0.4%. Tra
i trend emergenti i ready to drink che, dopo
oltre la metà dell’export in Usa ne origina a cascata altre, è la hanno deciso di frazionarsi in dei posizionamenti di prezzo.
aver registrato un exploit del +26,4% già tra
nella fascia luxury, segnando carenza strutturale di grandi spicchi qualitativi sempre più Una strategia che in anni dif- il 2019 e 2020, promettono di chiudere in
uno spartiacque impressionan- brand, salvo ovviamente lu- piccoli (menzioni, sottozone, ficili può essere arduo perse- doppia cifra anche quest’anno (+26,6%),
te tra il loro modo di stare sul minose eccezioni: ma qui per separazioni con elevazioni a guire, ma che sul lungo periodo con un tasso di crescita quadriennale
mercato e quello dei cugini di “grandi” non si intende tanto Docg), con la speranza che que- paga. previsto del 10,2%.
Bordeaux, la cui offerta – mag- il profilo della riconoscibili- sti – a mo’ di argano – elevasse- Probabilmente, le nostre de-
giore a livello volumico – ha tà, quanto quello della mas- ro tutto il resto. nominazioni – architrave sui
finito per coprire più fasce di sa volumica. Gli australiani Gli esempi del recente passato – cui regge tutta l’impalcatura
mercato, con l’effetto di annac- non per nulla hanno coniato basati anche sui tassi di riven- dell’offerta vitivinicola na-
quare la purezza dell’immagine il termine “masstige wines” dicazione, molto bassi – hanno zionale - dovrebbero seguire
percepita dai consumatori. (mass+prestige) per definire dimostrato che difficilmente sempre più questi esempi di nee andrebbe a ricreare le con- è pari a 600.000 ettolitri annui
tutti quei vini che, andando queste operazioni hanno suc- coerenza, tanto più necessari dizioni di criticità di cui sopra. (grafico 8). Se togliamo dal conto
Il caso cinese in scia a Penfold’s sul mercato cesso, anzi spesso inducono nel caso in cui si intenda fare Più interessante sarebbe ragio- cileni e spagnoli, che occupano
Guardando la Cina, molti dog- cinese, hanno unito riconosci- ulteriore confusione presso i il salto dal segmento popular nare in ottica opposta, ovvero la fascia basic, tra i grandi for-
mi devono essere rivisti (grafico bilità/identità del marchio al consumatori. a quello premium, che le met- sulla razionalizzazione delle nitori restano Francia e Italia.
7): se è vero che la penetrazio- volume. Quello che invece rende un terebbe al riparo dalle oscilla- Dop molto grandi, con mag- Ma la vendemmia francese of-
ne dei prodotti francesi di alta Sopperiscono a questa carenza brand riconoscibile sempre e zioni repentine dei prezzi della giore travaso verso il segmento fre al nostro Paese l’occasione
e altissima gamma è pari al tutta italiana le denominazio- ovunque dal consumatore è la materia prima. Questo implica Igp per quelle produzioni che nell’occasione: quella di essere
40%, contro il 21% di quelli ita- ni, che sono il cappello sotto rispondenza tra la promessa delle scelte, anche drastiche, in non partecipassero a progetti il solo ad avere disponibilità di
liani, è altrettanto vero che su cui aziende piccole, medie (ma e l’offerta reale: difficilmente, tema di “accesso”, rivendicazio- di premiumizzazione. prodotto per continuare non
specifiche denominazioni di talvolta anche grandi laddo- quasi mai, brand aziendali oc- ne e proposizione al mercato L’opportunità che offre il mer- solo a presidiare il segmento
grande valore la reputazione ve sia necessario) trovano una cupano più fasce di prezzo con della denominazione, su cui le cato cinese potrebbe essere un popular, ma per tentare di fare
di cui godono gli italiani è pa- casa comune per rendersi rico- un solo prodotto. Quando vo- aziende devono convergere in banco di prova interessante l’upgrade sulla fascia premium.
ragonabile non solo a quella di noscibili sui mercati. Le deno- gliono presidiare spazi diversi maniera coerente. Ma anche sotto questo punto di vista. Il Questo proprio in virtù del fat-
Bordeaux, pionieri del merca- minazioni però mostrano un rispetto al “core business”, le sul mantra dell’accorpamento quantitativo di vino australia- to che i grandi vini italiani si
to, ma anche degli australiani, neo: hanno spesso uno solo dei aziende affiancano nuovi mar- delle Dop italiane ci sarebbe no prezzato sopra 6 euro al litro sono guadagnati una ricono-
che negli ultimi anni – prima termini dell’equazione austra- chi, che il consumatore il più da interrogarsi: se masse vo- che sta venendo a mancare sul scibilità molto elevata presso i
dell’embargo de facto – erano liana, il volume, e meno spesso delle volte non riesce a ricol- lumiche molto grandi raduna- mercato e che presumibilmen- consumatori cinesi, fattore che
riusciti a portare sopra l’80% quello del prestigio. Nelle stes- legare alla casa madre. Questo te in singole denominazioni te continuerà a mancare nel può costituire la base per co-
la quota di vini superpremium se Doc e Docg di grande valore, perché la fidelizzazione alla sono più difficili da gestire in prossimo triennio, secondo le struire un’offerta il più possibi-
e luxury esportati in Cina. I poi, convivono forbici di prezzo marca è un processo lungo e maniera omogenea, l’accorpa- stime elaborate dalla stessa in- le coerente con le aspettative e
vini rossi toscani Dop, quindi molto ampie, fattore dettato molto delicato, che si costru- mento di piccole Doc eteroge- dustria vitivinicola nazionale, la promessa indicata.
Brunello, Chianti Classico, No-
Continua a pagina 9
bile di Montepulciano, vedono
l’80% delle proprie vendite in
Cina concentrato nella fascia
6-14,99 euro/litro, contro il 78%
7. EXPORT VERSO CINA VINI ROSSI DOP 8. EXPORT VINO VERSO CINA PER PRICE POINT
dei vini bordolesi e il 71% degli
australiani. Di poco inferiore share % per price point 2020 milioni di litri - 2020
la quota dei piemontesi rossi,
<6 6-14,99 >15 61,3
come Barolo e Barbaresco, che
hanno tassi in questo segmen- <6 EUR/L >6 EUR/L
Toscana 50,9
to di prezzo del 73%. Se si sale di 6% 80% 14%
fascia, sconfinando nel luxury 42,2
puro, i vini toscani si rivelano Piemonte 16% 73% 11% 33,4
quelli con i tassi più alti (14%), 31,2
contro il 13% degli australiani
e l’11% di Bordeaux, che fa pari Borgogna 1% 47% 52%
19,3
con i rating dei piemontesi. 13,5
Inarrivabili anche qui, come
Bordeaux 11% 78% 11% 7,4
in America, i vini di Borgogna, 4,6 3,6
che vedono oltre la metà delle
proprie vendite sopra i 15 euro Australia 16% 71% 13%
Australia Francia Cile Spagna Italia
al litro.
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IL CORRIERE VINICOLO N. 34
10 25 Ottobre 2021 M E R C A T I M O N D I A L I
VENDEMMIA 2021
Sarà davvero “ripartenza”?
L’emisfero Sud ha chiuso la raccolta delle uve in positivo, gli Stati
L
imitandosi ai dati difficile – la Francia registrerà di vino dopo anni di riduzione,
di produzione, un calo così pesante da lascia- la Francia dal canto suo affron-
Uniti sembrano destinati a una sostanziale parità mentre Italia, comunque im- re alla Spagna il secondo posto ta un calo importante delle uve
Spagna e soprattutto Francia fanno i conti con importanti cali portanti, ci si po-
trebbe illudere di
assoluto. Quale che sia, alla fine,
la classifica dei quantitativi rea-
raccolte ed è la più a rischio da
un eventuale innalzamento dei
produttivi, ma la qualità appare comunque buona. Carenza di trovarsi di fronte a una sostan- lizzati, si cerca di guardare con prezzi (che infatti si cerca in
ziale uniformità. L’emisfero Sud ottimismo al futuro puntando tutti i modi di evitare), mentre
prodotto e aumento dei costi fissi incrementano i timori sulle ha registrato una decisa crescita sulla qualità, che dovrebbe co- gli Stati Uniti, con una lente di
dinamiche dei prezzi, che sembrano in rialzo, mentre si spera in delle produzioni mentre quel- munque rispondere a buoni li- ingrandimento sulla Califor-
lo Nord cali importanti, anche velli. nia, non prevedono movimenti
una vera e definitiva ripartenza dei consumi. L’analisi dell’Oiv, a doppia cifra. A ben guardare Quello che però tutti si chiedo- sui valori di mercato del vino.
con il capo delle statistiche Giorgio Del Grosso, è accompagnata però è proprio da quest’ultimo no è come si collocherà questa L’Italia – come abbiamo visto
che arrivano le maggiori quan- vendemmia nell’ambito della nei precedenti numeri del gior-
dai focus su Spagna, Francia e Stati Uniti. Il tutto – con i dati tità di vino, con tutti e quattro ripartenza dopo l’emergenza sa- nale - registra anch’essa una
sul nostro Paese di cui abbiamo parlato negli altri numeri del i primi Paesi produttori: Italia,
Francia, Spagna e Usa. Non ne-
nitaria che ha colpito il mondo
intero, a fasi e intensità alter-
diminuzione importante nella
produzione, con conseguente
giornale - da leggere alla luce delle ultime tendenze di consumo cessariamente in quest’ordine, ne, negli ultimi 18 mesi. Paesi tensione sulle dinamiche dei
che emergono dai dati di Wine Intelligence (Iwsr Group) per visto che forse – a causa delle
violente gelate primaverili e
come la Spagna salutano con
soddisfazione i primi segnali
prezzi e ipotesi di rialzi piutto-
sto concrete, ma arrivano anche
capire cosa ci si deve aspettare dal futuro una stagione comunque molto di ripresa dei consumi interni buone notizie dalla qualità delle
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M E R C A T I M O N D I A L I 25 Ottobre 2021 11
B
Giorgio Del asandosi sui dati della vendemmia per affrontare queste situazioni critiche?
Grosso, capo nell’emisfero Sud dei mesi scorsi e su L’attuale pandemia ha certamente avuto fino-
quelli previsionali della vendemmia ra un impatto notevole sul settore, e ciò è stata
dell’Ufficio dell’emisfero Nord, come si prospetta il da subito una fonte di preoccupazione per l’Oiv.
Statistiche mercato del vino nei mesi a venire? Tuttavia noi siamo anche convinti che sia gli
dell’Oiv, analizza Lo scorso aprile l’Oiv ha predisposto i dati ine- Stati che le aziende potranno superare questa
i primi dati sulla renti il mercato globale del vino nel 2020. Ana- crisi, soprattutto facendo tesoro delle lezioni im-
vendemmia e lizzando questi dati preliminari abbiamo potuto parate durante gli ultimi 18 mesi. La resilienza è
llustra i trend più osservare un calo nel consumo mondiale di vino stata il fattore strategico di successo per l’intero
(-3% rispetto al 2019) e un livello della produzio- settore, permettendogli di convivere con questi
significativi sul ne mondiale (+1% rispetto al 2019) solo legger- tempi difficili. La diversificazione dei mercati e
futuro nel settore mente al di sotto della sua media ventennale. Ciò dei canali di distribuzione è risultata una stra-
vino a livello sta a significare che nel 2020 c’è stato, verosimil- tegia efficace per la sopravvivenza di numerose
mondiale mente, un incremento degli stock di vino a livel- aziende. Inoltre, la digitalizzazione del settore
lo globale. A inizio novembre l’Oiv divulgherà le offre interessanti opportunità proprio e soprat-
prime stime sulla produzione mondiale di vino tutto in questi ambiti. Per esempio l’integrazio-
nel 2021. Da una prima lettura di questi dati, sti- ne dei servizi on-line e off-line potrebbe rappre-
miamo che il livello di produzione nell’emisfe- sentare una buona soluzione, come comprovato
ro meridionale sia in crescita di circa il 15% per dal boom dell’e-commerce che ha in qualche
l’anno in corso. Al contrario, nell’emisfero set- modo supplito alle vendite off-trade durante
tentrionale, a causa delle gelate dell’aprile 2020 il periodo di lockdown. In termini di export, le
in Francia, Italia e Spagna (che congiuntamen- aziende, e anche i distributori, dovrebbero essere
uve e dagli spazi che si stanno zare i consumatori. Sul come Giorgio te rappresentano oltre la metà della produzione pronti ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti
aprendo su alcuni mercati fino- farlo gli studiosi sono piuttosto Del Grosso totale mondiale), prevediamo quantitativi molto nei modelli commerciali globali, mutamenti do-
ra presidiati dai competitor. cauti e, nonostante il successo ridotti per l’annata in corso. A livello mondiale vuti all’inaspettata imposizione di tariffe e bar-
Altro tema non più rinviabile è delle nuove piattaforme online stimiamo, per il terzo anno di seguito, una pro- riere doganali (ne sono un chiaro esempio i dazi
quello del cambiamento clima- con streaming e la possibilità di duzione al di sotto della media. Sul fronte della imposti da Trump e le simili misure prese dalla
tico, che a un approccio superfi- realizzare eventi in diretta, con- domanda, con il graduale ritorno alla normalità Cina verso i vini australiani).
ciale riguarda solo l’ambito pro- tinuano a ritenere l’approccio e con la riapertura del canale Horeca, unitamen- A livello di Stati l’Oiv pensa che promuovere e
duttivo, con tutte le difficoltà multicanale il più utile. te alla parziale ripresa del turismo nella maggior incoraggiare la sostenibilità e la trasformazio-
in vigneto emerse con violenza I segnali positivi dunque ci parte delle regioni del mondo, ci aspettiamo un ne digitale del settore siano due punti cruciali, e
quest’anno, ma che in effetti co- sono, se sarà davvero la ven- netto recupero nel consumo mondiale di vino. come tali dovrebbero essere inclusi nell’agenda
mincia ad avere ricadute sulla demmia della ripartenza lo sa- In questo periodo dell’anno l’Oiv sta raccoglien- politica del settore del vino. Sono felice di con-
vita quotidiana e sul mercato. La premo solo nei prossimi mesi, do e analizzando i dati che provengono dagli Sta- statare che la maggioranza dei nostri Stati mem-
parola chiave diventa sempre di quando le preoccupanti dina- ti membri, le informazioni verranno divulgate bri condivide e supporta questi obiettivi. In con-
più “sostenibilità”, da comuni- miche di aumento delle materie in dettaglio durante la conferenza stampa on-li- clusione, il futuro del settore dipende dalle scelte
care anche in etichetta. Perché prime e dell’energia saranno, ne dell’OIV prevista per il 4 novembre prossimo. che facciamo oggigiorno. In questi tempi oscuri
la comunicazione rimane la forse, rientrate e magari i con- dove l’incertezza è la nuova normalità, la coo-
chiave fondamentale, come si sumi saranno definitivamente Quali sono i trend, fra produzione e consumo, perazione e collaborazione internazionale sono
legge nell’analisi di Wine In- tornati ai livelli pre-pandemia che lei ritiene siano fonte di maggiore necessarie per aiutare a guidare positivamente
telligence che pubblichiamo di grazie alle riaperture di tutte le preoccupazione, e quali strategie dovrebbero il settore e l’Oiv è pronto a offrire il proprio sup-
seguito, per reclutare e fideliz- attività. essere adottate - a livello di Stati e di aziende – porto e giocare il proprio ruolo.
DIRETTORE EDITORIALE REDAZIONE GRAFICA GIORGIO GORIA, cell. 346 7867907, g.goria@uiv.it
ERNESTO ABBONA ANNA VOLONTERIO a.volonterio@uiv.it ALESSANDRA BACIGALUPI, ALESSANDRA FARINA GIORDANO CHIESA, cell. 335 1817327, g.chiesa@uiv.it
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eccezionali raggiunti nel primo semestre 2021 Greg Livengood ha chiarito che per Chardonnay e Cabernet prima per i vini prodotti in
dall’export dei vini francesi fanno pensare iatti Company, fon- in California, che raggruppa Sauvignon? Usa, il mercato sarà pronto a
a un momento molto positivo sul mercato, data nel 1971, è il quasi il 90% dell’intera produ- Quest’anno le aspettative sulla ricevere questa possibile cre-
dimostrando come nonostante un mondo più grande broker zione di vino statunitense, la qualità sono molto alte. Il raccol- scita dei prezzi necessaria agli
cristallizzato dalla crisi sanitaria la produzione di vino sfuso e uve vendemmia appare nella media to è maturato con un leggero an- imprenditori per conservare
transalpina pare avere il vento in poppa in al mondo. La compagnia ha uf- sia da un punto di vista quanti- ticipo, e ciò ha inciso sulle rese, la propria marginalità?
ambito internazionale. Secondo l’ultimo rapporto fici in otto nazioni ed è in gra- tativo sia qualitativo. ma in generale la vendemmia è Come sottolineato preceden-
della Federazione degli esportatori di vini e do di offrire uno spaccato sul stata molto meno movimentata temente a proposito della Cali-
alcolici (Fevs), aggiornato a settembre 2021, la mercato globale del vino, con Quali sono le ultime stime rispetto all’anno scorso. fornia, è molto difficile che i ri-
Francia ha esportato 7,3 milioni di ettolitri di particolare attenzione agli Stati sulla vendemmia in Califor- venditori possano alzare i prezzi
vino per un fatturato di circa 5,2 miliardi di Uniti. Per questo abbiamo posto nia? Quali sono i fattori prin- Quali sono gli effetti attesi sullo scaffale. Addirittura abbia-
euro, con un aumento del 15% in volume e del alcune domande sulla vendem- cipali che hanno impattato sui prezzi delle uve e dei vini? mo notato come alcuni impor-
40% in valore rispetto ai primi 6 mesi del 2020, mia 2021 a Greg Livengood, pre- sui vigneti? Registrate movimenti verso tatori, all’interno dei brand con
mesi colpiti dalle misure di confinamento sidente di Ciatti Company, con In verità non pensiamo che il l’alto o li state comunque i quali lavorano, preferiscano
dovute alla pandemia da Covid-19. I dati un focus sulla situazione in Ca- raccolto sarà inferiore a quello aspettando? Il mercato sarà interrompere alcune linee di
evidenziano inoltre un aumento significativo lifornia e su come il mercato po- dell’anno scorso. Le rese oggi, disposto ad accettarli dopo un prodotto nel momento in cui
delle spedizioni rispetto al primo semestre 2019, trà evolvere. Le conseguenze de- specialmente nella Central Val- anno difficile come il 2020? si accorgono che non sono più
con incrementi del 15% in volume e del 9% in gli incendi che hanno colpito la ley del Sud, sono più contenute In realtà non prevediamo una economicamente sostenibili a
valore. La sospensione dei dazi voluti da Trump California e tutta la costa Ovest rispetto all’anno passato, però sensibile crescita dei prezzi dei lungo termine.
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
14 25 Ottobre 2021 M E R C A T I M O N D I A L I
La composizione demografica
dei consumatori abituali di vino in USA e UK
è molto cambiata negli ultimi 10 anni
N
ei mercati maturi non si verificano spesso sbalzi diminuita, arrivando al 30% dei consumatori mensili di vino negli
improvvisi nel consumo di vino. In alcuni Paesi, Stati Uniti e al 50% nel Regno Unito.
2 anni, segnati dalla pandemia come Germania, Svezia e Regno Unito, nel 2020 il In entrambi i Paesi, la popolazione adulta complessiva nel decen-
di Covid-19, è cruciale per chi consumo di vino è tuttavia aumentato, invertendo
il precedente declino a lungo termine o le tendenze
nio tra il 2010 e il 2020 è cresciuta in modo che l’effetto netto sul
numero effettivo di bevitori di vino risulti relativamente piccolo.
si occupa di marketing. statiche di consumo. La categoria vino ha beneficiato sicuramen- Tuttavia, la composizione demografica di questi consumatori è
te di uno spostamento facilitato verso un consumo domestico, ma cambiata notevolmente negli ultimi 10 anni. Se negli Usa, nel 2010,
In particolare, sembra che questa indubbiamente c’erano anche altri fattori in gioco. Si prevede che il 32% dei bevitori abituali di vino aveva almeno 55 anni (mentre il
bevanda stia perdendo presa questi picchi nel consumo a volume rallentino o tornino ai prece- 28% aveva un’età compresa tra i 21 ei 34 anni), nel 2020 gli over 55
denti trend a lungo termine in futuro, ma come evolverà il compor- rappresentano quasi la metà di tutti i consumatori mensili. Il mo-
sui giovani adulti. Quali strumenti tamento dei consumatori? dello del Regno Unito è ancora più estremo, con le persone di età
possono essere più validi per Questa grande spinta verificata in una serie di mercati chiave del
vino nel 2020 ha mascherato una tendenza demografica molto più
compresa tra 18 e 34 anni che scendono dal 24% al 14% dei normali
bevitori di vino mentre gli over 55 sono aumentati dal 37% al 56%
influenzare i target più giovani profonda tra i bevitori. La ricerca sui consumatori di Wine Intelli- (vedi grafico 1).
e indirizzare le loro scelte? L’analisi gence, una divisione del Gruppo IWSR, mostra che la categoria vino
in mercati chiave come gli Stati Uniti e il Regno Unito sta infatti
All’interno di quel segmento di popolazione, i cambiamenti sem-
brano ancora più drammatici. Oggi, un tipico giovane adulto di età
delle tendenze più recenti secondo diventando sempre più dipendente dai consumatori più anziani compresa tra 21 e 34 anni negli Stati Uniti ha circa la metà delle pro-
Wine Intelligence, una divisione (quelli sopra i 55 anni), mentre gli adulti più giovani nell’età lega-
le per bere (LDA) si stanno, almeno in parte, spostando verso altre
babilità di bere vino mensilmente rispetto al 2010. Nel Regno Unito
la situazione è molto simile.
del Gruppo IWSR categorie di bevande alcoliche o del tutto fuori dallo spazio alcolico. Ci sono alcune circostanze attenuanti che devono essere prese in
Una tendenza, questa, che le anticipazioni sulle recenti analisi sui considerazione. Le popolazioni di entrambi i Paesi sono aumentate
consumatori italiani, di prossima pubblicazione, vanno a confer- nel corso del decennio e una parte di questa crescita è dovuta al fat-
mare anche sul mercato domestico. to che le persone vivono più a lungo. Se, quindi, ci si deve aspettare
una crescente importanza delle coorti più anziane, il vino è sempre
I CONSUMATORI ABITUALI DI VINO IN USA stato popolare tra i consumatori più attempati, poiché diventa una
E UK STANNO INVECCHIANDO bevanda maggiormente preferita quando i consumatori raggiun-
Nel 2010, il tasso di incidenza complessivo dei consumatori mensili gono i 40 anni. Tuttavia, questa recente tendenza non può essere
di vino (ovvero la misura in cui la popolazione di un determinato spiegata solo con l’invecchiamento generale della popolazione.
Oggi chi beve vino è più coinvolto e tende a spendere di più. Paese beve vino) tra gli adulti statunitensi era di circa il 33%. Ciò Inoltre, è un trend che non si replica in tutti i mercati. La popola-
I giovani consumatori in UK - nei segmenti Generatione Treaters significa che 1 americano su 3, di età pari o superiore a 21 anni, be- zione canadese di bevitori di vino, ad esempio, sta effettivamente
e Social Newbies, che coinvolgono i più giovani - rappresentano veva vino mensilmente. Il tasso di incidenza corrispondente tra gli crescendo tra i giovani adulti, mentre in Australia sta diminuendo
infatti il 20% dei consumatori abituali di vino, ma il 47% di tutti adulti del Regno Unito (di età pari o superiore a 18 anni) era del 52%. leggermente in tutte le fasce d’età. Il mercato che più rispecchia il
quelli che spendono nel vino nel Regno Unito Alla fine del 2020 in entrambi i mercati, l’incidenza era leggermente trend Regno Unito/Stati Uniti è quello svedese, dove il gruppo più
numeroso di bevitori è quello degli over 55,
così come in Italia.
Grafico 2. UK wine drinker segmentation
Younger (LDA) wine drinkers in the UK I GIOVANI ADULTI: UN GRUPPO
- in the Generation Treaters & Social Newbie segments Adventurous Explorers DI CONSUMATORI
-account for 20% of regular wine drinkers but 47% of all SEMPRE PIÙ POLARIZZATO
spend on wine in the UK Generation Treaters Oggi, secondo Wine Intelligence, chi beve
Population, share of wine volume and share of spend
vino mensilmente è più coinvolto nel vino,
Mature Treaters spende di più e beve più spesso dei giovani
on wine amongst regular wine drinkers in the UK
del decennio precedente. Nei suoi model-
By UK Portraits: Wine Intelligence wine drinker usage & attitude Social Newbies li di segmentazione dei consumatori “US
(U&A) segmentation
Portraits” e “UK Portraits”, recentemente
Senior Bargain Hunters aggiornati, i segmenti che coinvolgono le
Base = All UK regular wine drinkers / LDA = Legal drinking age
classi più giovani (noti come Generation
Source: Wine Intelligence UK Portraits 2021/ Wine Intelligence, Kitchen Casuals Treaters e Social Newbies, vedi grafico 2)
Vinitrac® UK 2020 + January and March 2021, (n=5,004) UK regular hanno mostrato cambiamenti significati-
wine drinkers Share of total Share of total Share of total vi nel loro comportamento rispetto ai pre-
UK regular volume of value of cedenti. Sebbene molti dimostrino livelli
Copyright 2021 – Wine Intelligence – Not to be reproduced or resold without
permission from Wine Intelligence, a division of the IWSR Group
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Comitato nazionale vini
LE NOMINE DEL PROSSIMO TRIENNIO, ATTILIO SCIENZA PRESIDENTE
È stato firmato dal ministro Stefano Patuanelli il decreto di nomina dei componenti del Comitato nazionale vini Dop e Igp per il prossimo triennio; nuovo presidente è Attilio Scienza.
19 i membri, scelti tra esperti e rappresentanti di enti e organizzazioni di categoria e professionali della filiera vitivinicola: Michele Alessi, Andrea Rossi e Luca Lauro Marco in
rappresentanza del Ministero delle Politiche agricole; Michele Zanardo (già presidente del Comitato per il precedente triennio), Graziana Grassini e Gianluigi Biestro in qualità di
esperti in campo tecnico-scientifico-legislativo; Francesco Asaro e Igor Gladich in rappresentanza e in qualità di coordinatori delle Regioni e delle Province Autonome; Rosanna
Zari, esperta nel settore vitivinicolo di qualità in rappresentanza dell’Ordine degli agronomi; Giuseppe Salvini, in rappresentanza delle Camere di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura; Paolo Brogioni, in rappresentanza dell’Associazione enologi enotecnici italiani; Alberto Mazzoni, in rappresentanza dei Consorzi di tutela; Francesco
Ferreri, Palma Esposito e Martina Bernardi in rappresentanza delle organizzazioni agricole; Valentina Sourin e Stefano Sequino in rappresentanza delle organizzazioni di
tutela delle cantine sociali e cooperative agricole; Gabriele Castelli e Paolo Castelletti in rappresentanza delle organizzazioni degli industriali vinicoli.
TRE GIORNI DI CONFRONTO SUL FUTURO DEL VINO AL “FORUM IN MASSERIA 2021”
PROMOSSO DAL GIORNALISTA BRUNO VESPA. IL PUNTO SUL MERCATO DEL LAVORO
“C
moci per vedere concretamente mantenere presidio sociale e
gli interventi che si possono stabilità occupazionale della
hiediamo allo
Stato strumen-
Ruffini, direttore Agenzia del-
le Entrate. Dopo gli interventi
C’è bisogno di elasticità
e formazione
Imprenditori, fare per aiutare le imprese di
questo settore a crescere. La
mano d’opera nelle realtà ru-
rali. Quindi credo davvero che
ti più elastici
e semplici per
“tecnici” di Ramazza e Ruffini
su tematiche d’attualità affe-
Per creare occupazione stabi-
le e radicata nei territori, che
ministri, politici produzione vinicola, rispetto ad la risposta fondamentale alle
gestire il tema renti la situazione nazionale vuol dire economia ma anche e rappresentanti altri settori dell’agricoltura, si è
collocata nella fascia alta del-
domande che sono state poste
è quella di rimettere il tema del
del lavoro e, poi, controllare che
vengano usati adeguatamente”.
del mercato del lavoro, Ernesto
Abbona ha toccato aspetti ri-
valore sociale per le aree rurali,
l’azienda vitivinicola – come in delle istituzioni la produzione con attenzione
specifica ai temi della sicurez-
territorio al centro della pro-
grammazione”. R.F.
Lo ha affermato Ernesto Abbo-
na, presidente di Unione Ita-
guardanti specificatamente il
mondo vitivinicolo. “Il nostro
genere le Pmi del nostro Paese
– oggi hanno bisogno di inter-
a confronto per
liana Vini, durante l’incontro
su “Pnrr e mercato del lavoro:
settore – ha detto, il presidente
di Unione Italiana Vini – può
venti pubblici in due ambiti:
agilità burocratica e formazio-
dibattere aspetti
opportunità e sfide a partire offrire una risposta importan- ne professionale. “La politica di criticità,
dal settore vitivinicolo”, tenu-
tosi di recente a Manduria (Ta-
te al tema della disoccupazio-
ne ma ha delle peculiarità che
deve aiutarci a rendere più
agile, snella e semplice la mes- problematiche
ranto), presso la “Masseria Li
Reni”. L’appuntamento ha rap-
non possono essere trascurate
o ignorate. Quando parliamo
sa in regola dei lavoratori oc-
casionali/stagionali così come
e prospettive
presentato il secondo dei quat- di manodopera, parliamo sem- facilitare l’ingresso dei giovani nazionali alla
tro panel, tutti condotti da Bru- pre di manodopera specializ- nelle nostre imprese – ha pro-
no Vespa, promossi nell’ambito zata. Alle nostre imprese ser- seguito Ernesto Abbona –. Il luce dell’attuale
del “Forum in Masseria 2021”
sul tema “Economia e vino”
vono operatori che, tra i filari
oltre che in cantina, abbiano
nostro è un settore di piccole e
medie imprese che riescono ad
situazione
(vedi box), iniziativa che ha vi-
sto la partecipazione dei mini-
competenza, preparazione ed
esperienza delle diverse fasi
andare avanti grazie al ricorso
al lavoro occasionale ma non
economica post
stri del Lavoro e delle politiche di lavoro. E questo ancora di possono sostenere il peso buro- Covid e delle
sociali, Andrea Orlando, dello
Sviluppo economico, Giancarlo
più oggi con la viticoltura di
precisione, che presuppone
cratico della normativa attuale
né dell’elevato costo del lavoro. azioni necessarie
Giorgetti, della Pubblica ammi-
nistrazione Renato Brunetta,
l’utilizzo e la corretta gestione
di apparecchiature sofistica-
Sono convinto che intervenire
sul cuneo fiscale potrà aiutare
per una piena
oltre a Michele Emiliano, pre- te che richiedono conoscenze molte aziende a crescere di- ripartenza. FORUM IN MASSERIA 2021:
sidente della Regione Puglia, specifiche non sempre facili mensionalmente contenendo ECONOMIA E VINO
coinvolti in dibattiti su aspetti da acquisire”. Personale prepa- il ricorso a lavoratori esterni Quattro i focus IN PRIMO PIANO
diversi di criticità, problema-
tiche e prospettive nazionali
rato che vale anche nel caso di
lavoro stagionale, ad esempio,
(contoterzi, cooperative) che
se risolvono il problema con- tematici dedicati “Forum in Masseria 2021” incentrato sul tema “Economia e vino”
alla luce dell’attuale situazione
economica post Covid con par-
la potatura o la vendemmia.
“Sono due operazioni – ha sot-
tingente di portare avanti le
lavorazioni non permettono la
all’economia del si è sviluppato, nell’arco di due giorni, attraverso quattro panel,
tutti condotti da Bruno Vespa in stile “Porta a Porta” e “animati”
ticolare riferimento alle aree di tolineato Ernesto Abbona - che costruzione di quel rapporto tra made in Italy, da relatori di alto spessore. L’obiettivo dell’articolata iniziativa è
stato quello di dibattere diversi aspetti di criticità, problematiche
intervento del Piano Nazionale richiedono grande attenzione imprenditore e lavoratore che
di Ripresa e Resilienza e alle ec- e preparazione perché si ha la rappresenta un valore aggiun- alle strategie e prospettive nazionali alla luce dell’attuale situazione economica
post Covid e delle azioni necessarie per una piena ripartenza.
cellenze del made in Italy come
driver per la ripartenza.
responsabilità di decine di mi-
gliaia di piante la cui capacità
to per le imprese. E se a questo
ci aggiungiamo la crescente e
per valorizzare Oltre al panel dedicato a “Pnrr e mercato del lavoro: opportunità
e sfide a partire dal settore vitivinicolo”, di cui abbiamo scritto
Le esigenze specifiche
produttiva dipende da come
vengono potate e trattate du-
ormai diffusa disaffezione de-
gli italiani verso questo tipo di
il patrimonio nell’articolo, gli altri hanno riguardato: “L’economia del made
in Italy”, in cui ci si è interrogati su come valorizzare al meglio
del settore rante la raccolta. Per questo lavori in vigna - seppur conti- enogastronomico il potenziale Italia e rilanciare l’economia alla luce del Pnrr;
Protagonisti, insieme al pre-
sidente Ernesto Abbona, del
motivo in tempi di pandemia
avevamo chiesto espressa-
nuano a crescere le aziende ge-
stite da giovani imprenditori e italiano, alle “Quali strategie per valorizzare il patrimonio enogastronomico
italiano?” focalizzato sulle possibilità di intercettare i viaggiatori
confronto-tavola rotonda an-
che il ministro del Lavoro e
mente i corridoi verdi: solo
così avremmo potuto riavere
il ricambio generazionale porta
le giovani generazioni alla gui-
filiere sostenibili in cerca di esperienze enoturistiche, a partire anche dall’analisi
dei “nuovi” comportamenti e orientamenti dei turisti; “Filiere
delle politiche sociali, Andrea
Orlando, Marilisa Allegrini, ad
quelle persone qualificate che
fino all’anno precedente ave-
da delle aziende fondate dalle
famiglie – è chiara l’urgenza di
e al mercato del sostenibili: l’onda verde dell’agricoltura italiana”, che ha fatto il
punto sulla sostenibilità nella filiera agroalimentare, oggi sempre
del Gruppo Allegrini, Ales- vano curato i nostri vigneti e attivare misure in grado di in- lavoro più importante, e su come le tecnologie possono fornire un valido
contributo in termini di innovazione e sostenibilità ambientale.
sandro Ramazza, presidente che conoscevano le corrette centivare il ritorno al lavoro in
Assolavoro, ed Ernesto Maria tecniche da impiegare”. campagna da parte dei giovani
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
20 25 Ottobre 2021 I M P R E S E I N P R I M O P I A N O
Spedizioni in sicurezza
per lo Champagne
che sposa la street art
L’
e-commerce, esploso con il “custom” di champagne di alto livello,anche abbi-
primo lockdown pandemico, nate (primo caso in assoluto nel settore del vino)
è diventato un canale strate- a Nft (Non Fungible Tokens), cioè opere d’arte
gico per le vendite di vino in digitali crittografate che offrono una protezione
Italia e nel mondo. Secondo dalle imitazioni con un approccio di blockchain.
le stime di Nomisma, nel I semestre 2020 nel Per la sua attività di e-commerce l’autore si affida
nostro Paese il vino venduto online ha fatto re- a MBE: “L’aspetto logistico per l’espansione di un
gistrare un giro d’affari di 75,5 milioni di euro, il e-commerce è fondamentale. Se non fosse stato
doppio rispetto al 2019. E i dati confermano che per Mail Boxes Etc., che si occupa di spedire ogni
questa abitudine proseguirà anche nei prossimi mia singola bottiglia, una alla volta, non avrei
anni. Il “wine e-commerce”, dunque, rappresenta potuto portare la mia arte all’estero. Trattandosi
un’opportunità sempre più importante di svilup- di un prodotto di lusso, punto ad una soluzione
po delle vendite non solo in Italia, ma anche e di alto livello, a me interessa che il prodotto ar-
soprattutto all’estero, e molti produttori di vino rivi sano e salvo, ben imballato, in tempi veloci, e
stanno puntando ad allargare i confini del pro- che il servizio sia rapido e affidabile. Ho esposto
prio business proprio sfruttando il canale digita- in modo chiaro le mie esigenze e i miei obietti-
le. Bisogna però tenere presente che intrapren- vi a MBE, e il team mi dà un servizio pazzesco:
dere tale attività richiede molta competenza, un sono tutti bravissimi, sempre sul pezzo”. A livello
adeguato supporto informatico e una logistica pratico funziona così: Teo prenota una presa sul
efficace. Mail Boxes Etc. copre tutti questi aspet- portale MBE Online, i loro addetti si recano nel
ti attraverso il proprio servizio, espressamente suo studio per prelevare la bottiglia (già imballa-
dedicato, MBE Wine, sviluppato per rispondere ta secondo regole ben precise), la portano in ma-
alle particolari esigenze del settore, soprattutto gazzino e si occupano della preparazione di tutti i
in relazione alla sicurezza e al rispetto delle nor- documenti che occorrono per la spedizione. “Noi
mative vigenti, sia in Italia che ci accertiamo in primo luogo che il collo sia ade-
all’estero. Il servizio va oltre la
semplice spedizione, gesten-
Vendere vino online significa espandere guatamente imballato e non ci siano rumori di
vetro che urta provenienti dall’interno della con-
do tutta una serie di impor- i confini del proprio business, ma richiede una fezione - precisa Daniele Simone -. Normalmente
tanti aspetti operativi per
chi deve vendere vino online, grande attenzione a tutta una serie di aspetti il servizio di imballaggio viene effettuato dagli
specialisti Mail Boxes Etc. che utilizzano mate-
compresa la realizzazione del
sito e-commerce. Che si trat-
che necessitano di essere gestiti in maniera riali speciali e tecniche esclusive; in questo caso
l'imballaggio viene gestito direttamente da Teo
ti di produttori vinicoli, adeguata. Mail Boxes Etc. ha sviluppato secondo procedure precise concordate con MBE”.
grossisti, titolari di
enoteche, ristoratori, il servizio MBE Wine, espressamente dedicato Proteggere il valore
sommelier o sempli-
cemente appassio-
alla spedizione di vino e in grado di rispondere “Se è vero che una buona spedizione inizia da un
imballaggio di qualità accuratamente eseguito e
nati che hanno la alle esigenze dell’e-commerce. Come per l’artista che i Centri MBE sono esperti nelle tecniche
necessità di spedire
vino e spumante
Teo KayKay, che esporta in tutto il mondo di imballaggio atte a proteggere da urti
e sbalzi termici le preziose bottiglie, la
per vendita o uso le sue preziose bottiglie decorate a mano possibilità di uno smarrimento o un
personale, i Cen- danneggiamento delle bottiglie du-
tri MBE (di cui Daniele Simone, rante una spedizione, magari a lungo
ben 560 in Italia & SalesNetwork Development
Director di MBE Italia raggio, non si può escludere al 100%”,
con insegna Mail sottolinea il referente di MBE, spiegan-
Boxes Etc., uno do che Mail Boxes Etc. propone il ser-
dei diversi marchi sotto cui opera il Gruppo MBE diamanti, ma anche veri e propri graffiti riportati Teo KayKay, artista vizio MBE SafeValue per proteggere il
Worldwide) si prendono cura dell’intera gestio- sulle bottiglie) sono gli stessi che l'artista disegna degli champagne valore dei prodotti durante tutto il
ne: dal ritiro su richiesta all’imballaggio con da oltre 25 anni sui muri, rimanendo fedele alla customizzati con
processo di spedizione. È una so-
tecnica “street art”,
tecniche e materiali specialistici, dalla gestione tecnica e allo stile dei graffiti, e impiegando pure con una bottiglia luzione “tutto in uno” che com-
della documentazione ed eventuali pratiche do- gli stessi strumenti come gli spray e i marker (che di Taittinger Comtes prende imballaggio, spedizione
ganali al tracciamento della spedizione fino a oggi, ci tiene a sottolineare, acquista solo da azien- De Champagne e copertura del valore del bene
destinazione. “I nostri centri si occupano di tut- de con sistemi di gestione ambientale certificati). 2007 da 6 litri, la più dal momento del ritiro fino alla
grande al mondo
te le procedure legate alla logistica delle vendite “Il passaggio da treni e muri allo champagne è che sia mai stata consegna al destinatario finale.
online sui mercati esteri in modo che chi produ- avvenuto quattro anni fa - racconta -. Ospite a una disegnata a mano. In caso di rottura o smarri-
ce vino non debba preoccuparsi di nulla - spiega cena da amici, mi è venuta voglia di personaliz- La spedizione ha mento delle bottiglie spedite,
Daniele Simone, Network Development & Sales zare la bottiglia che avevo acquistato da portare richiesto un imballo viene rimborsato il valore reale
Director di MBE Italia -. Ci occupiamo noi della in regalo. È piaciuta molto, e tutti gli ospiti della protettivo speciale
delle bottiglie e anche il costo
generazione dei documenti doganali obbligatori serata mi hanno incoraggiato a farne altre. Ho ini- di imballaggio e spedizione.
per le spedizioni extra Cee. In particolare, se la ziato a postare su Instagram le foto delle mie bot- “Per bottiglie di vino di pregio
destinazione è negli Stati Uniti, MBE Wine pre- tiglie di champagne decorate e da lì in poi è stata unire i servizi MBE SafeValue e
vede la spedizione di vino per uso personale con una ascesa continua, tanto che adesso qualcuno MBE Wine rappresenta una scel-
la gestione completa delle tasse e dei dazi doga- inizia a riconoscermi in giro, e questo mi fa sor- ta imprescindibile per delegare a
nali e la notifica dell'importazione del vino come ridere e un po’ anche imbarazzare”. Dunque, tutto dei professionisti la gestione totale
richiesto dalla Food and Drug Administration”. nasce dall’unione di due grandi passioni di Teo, del processo di consegna in modalità
la street art e lo champagne, due mondi tanto di- protetta - aggiunge Daniele Simone
Fondamentale l’aspetto logistico versi che il loro accostamento risulta quasi spiaz- -. Nel caso di Teo KayKay è stata at-
Se per i vini di prestigio garantire la massima zante. Oggi, tuttavia, sono diverse le case vinicole tivata MBE SafeValue Art, una so-
protezione diventa imperativo, immaginiamoci e le maison di champagne che apprezzano l’idea e luzione specifica per oggetti d’arte,
quando, oltre al contenuto, anche il contenitore è si rivolgono all’artista commissionandogli colle- gioielli, pezzi d’antiquariato e da col-
prezioso e unico, una vera e propria opera d’arte. zioni in edizione limitata, fra le quali l’ultima in lezione, che copre il valore delle ope-
Ci riferiamo alle bottiglie di champagne decora- ordine di tempo consiste in 50 bottiglie di “Giulio re d’arte in caso di perdita e, qualora
te a mano (ed esportate in tutto il mondo) dallo Ferrari Teo KayKay x Signorvino”. si evidenziasse un danneggiamento,
street artist milanese Teo KayKay, nome d’arte Il vero boom è avvenuto l’anno scorso con l’aper- prevede anche il rimborso delle spese
ispirato allo slang americano, dove la doppia K sta tura del suo shop online, attraverso il quale Teo di restauro e del deprezzamento dell’o-
per “ok, molto bene”. I motivi grafici (stelle, cuori, KayKay vende in tutto il mondo le sue bottiglie pera”. C.R.
N. 6 - A N N O 4 - MENSILE OTTOBRE 2021
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n. 34 del 25 ottobre 2021
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IL CORRIERE VINICOLO
DNews
2
“I giovani pensano, progettano eccellenze vinicole italiane. Se- o siti produtti- turismo agroalimentare ad esso
e lavorano in chiave green. Dalla condo un sondaggio che abbia- vi condotti da legato, inteso come motore di
vigna alla cantina, passando dal- mo realizzato tra i nostri soci, persone che sviluppo e sostegno a un com-
la scelta del packaging a quella il 94% dei giovani imprenditori hanno affron- parto agricolo strategico per la
dei trasporti fino ai servizi of- vinicoli ritiene che la sosteni- tato o stanno nostra economia metropolitana
ferti in azienda, sono sempre bilità possa rappresentare un affrontando e per il nostro paesaggio. Valo-
di più le iniziative delle nuove fattore decisivo per la competi- situazioni di rizzare un territorio più ampio
generazioni sviluppate in ottica tività, e quasi 7 intervistati su 10 disagio econo- risponde agli obiettivi che ci
sostenibile con azioni specifi- scelgono i fornitori in base alla mico -sociale siamo posti nell’ottica di un mi-
che e mirate al raggiungimento sostenibilità delle loro proposte. (63%)”. glior governo dei flussi e di una
di obiettivi quanto più rispettosi Abbiamo rilevato che l’83% delle narrazione allargata dell’area
dell’ambiente”. Lo ha detto Vio- aziende hanno progetti o piani Innovazione, metropolitana, che dalla città
lante Gardini Cinelli Colombini, sul tema della sostenibilità, già giovani d’arte porta a immergersi nelle
presidente di Agivi – l’Associa- ultimati o in corso di realizza- e ambiente colline più belle al mondo, come
zione dei giovani imprenditori zione in 8 casi su 10”. “Innovazione, riconosciuto anche dall’Unesco”.
vitivinicoli italiani under 40 di “La sostenibilità rappresenta giovani e ambiente sono gli ele- Per Claudia del Duca, rappre-
Unione Italiana Vini –, interve- un importante driver di scelta ma anche che possa contribuire menti cardine della transizione sentante dell’Associazione na-
nuta al convegno su “La nuova soprattutto per le nuove gene- a salvaguardare le usanze della ecologica che sta interessando zionale Le Donne del Vino: “La
generazione del vino e sosteni- razioni che, in viaggio, tendono comunità visitata, e rappresen- anche il mondo del vino - ha nostra associazione porta avanti
bilità - next generation”, orga- a adottare comportamenti con- tano il 74% i giovani che cre- detto l’assessora all’Ambiente, una visione sempre più legata
nizzato dalla stessa associazione soni evitando sprechi di cibo dono che possa essere fonte di agricoltura urbana e turismo alla sostenibilità sia in cantina
in occasione della settimana di e rispettando l’ambiente – ha occupazione e reddito nei terri- del Comune di Firenze, Cecilia che intorno alla filiera. Le nuo-
eventi che hanno preceduto il spiegato Roberta Garibaldi, pro- tori interessati. I Millennials si Del Re -. Un modo sostenibile di ve generazioni di giovani donne
G20-Agricoltura a Firenze. L’ap- fessore universitario e autore dimostrano quindi particolar- approcciarsi a un settore econo- stanno trasformando le proprie
puntamento ha messo a fuoco del Rapporto sul Turismo Eno- mente attenti al sociale: sono mico che non è solo produzio- aziende in strutture sempre
risorse e potenzialità del trino- gastronomico Italiano –. I turisti più propensi a visitare un’azien- ne e commercializzazione, ma più attente alla salvaguardia
mio giovani, vino e propensione Millennials, inoltre, sono piena- da se adotta politiche etiche nel- innanzitutto un modo di rela- dell’ambiente”. In questa dire-
green. “Per i giovani – ha prose- mente consci di cosa significa la gestione (70%) o ha in essere zionarsi al territorio e di valo- zione anche l’intervento di Ema-
guito la presidente – la sosteni- turismo sostenibile nelle sue progetti di aiuto verso le cate- rizzare il paesaggio. È da questo nuela Tamburini, presidente del
bilità riveste ora un ruolo pre- differenti sfaccettature ambien- gorie svantaggiate (70%). Infine, percorso che sta arrivando una Movimento turismo del vino
dominante in tutte le attività tale, sociale ed economica: il dichiarano che sceglierebbero spinta verso un modello di im- Toscana: “Ogni anno in Tosca-
svolte, un driver fondamentale 77% ritiene non solo che sia una più volentieri tour che diano presa e di futuro più consapevo- na riceviamo migliaia di eno-
per promuovere al meglio le pratica rispettosa dell’ambiente, l’opportunità di visitare negozi le e rispettoso del territorio e al turisti, ma è grazie a iniziative
Comune di Firenze e Donne del Vino parlano di enoturismo con la Toscana nel ruolo di capofila
IL CORRIERE VINICOLO
3
DNews
E PARLA AL FEMMINILE
numeri, con particolare atten-
zione a un target di riferimento
sempre più giovane. Con Vigneti
Nata nel 1989, Agivi è
aperti, un evento nato durante l’Associazione giovani
la pandemia sfruttando gli spa- imprenditori vinicoli
zi aperti delle nostre cantine, italiani tra i 18 e i 40 anni
abbiamo avuto modo di raccon- che lavorano all’interno di
un’azienda vinicola o che
tare ai millennials il concetto di La prima ricerca su vetro leggero e ri- “L’incontro ha preso in esame i due aspetti impor-
esercitano attività legate sparmi energetici è stata presentata lo tanti ma poco conosciuti dell’impatto ambientale del
sostenibilità attraverso un’espe- ai prodotti vitivinicoli: scorso 13 settembre a Palazzo Vecchio a vino: il vetro leggero delle bottiglie e l’efficientamento
rienza in vigna e a contatto con una squadra che riunisce Firenze, nell’ambito del convegno “Vino, energetico con il premio Enea-Federesco”, spiega la
la natura. Un appuntamento che quasi 100 giovani leve sostenibilità ed energia”, svoltosi in oc- presidente delle Donne del Vino, Donatella Cinelli Co-
ha avuto anche un forte impatto del comparto vino made casione della rassegna “Territori, cultura lombini. “Emerge con chiarezza dalla ricerca come,
a livello di comunicazione e di in Italy. Educazione, e arte del vino a Palazzo Vecchio”, con- per le Donne del Vino, il rispetto ambientale sia un
ritorno in termini di presenze”.
promozione e fare sistema L’incontro, dotto dalla giornalista Barbara Amoroso. Ad aprire ‘prerequisito’ e che l’associazione sia percepita
sono le key word e la
Sul fronte dell’Horeca, il som- mission dell’associazione, promosso dalle l’incontro l’assessora all’Ambiente del Comune di
Firenze, Cecilia Del Re, in veste di padrona di casa.
come un aggregatore virtuoso degli sforzi individuali.
Sforzi che sono ben visibili - continua la presidente
melier dell’Enoteca Pinchiorri
e wineteller, Davide d’Alterio,
tre asset strategici per il
cambio generazionale del
Donne del Vino Sono poi intervenuti: Gennaro Giliberti, dirigente re-
sponsabile Giunta regionale della Regione Toscana,
-: il 51% ha la certificazione Bio o sta per ottenerla. Il
33% usa bottiglie leggere (sotto i 500 grammi per i
ha commentato: “L’ospite della mondo del vino. e dal Comune Direzione Agricoltura e sviluppo rurale, e Federico
Rossi Ferrini, responsabile Area vitivinicola e agri-
vini fermi e gli 830 per gli spumanti) sull’intera gam-
ma e il 40% su almeno la metà dei vini. Incrociando
ristorazione moderna, sempre
(agivi.unioneitalianavini.it)
di Firenze, coltura di Chiantibanca, da sempre vicina al mondo i dati è quindi emerso un approccio alla sostenibilità
più giovane, è particolarmen-
te interessato ai dettagli e alle
ha anticipato agricolo, che ha parlato del ruolo del credito nella
transizione ecologica.
a 360°, dal vigneto al confezionamento del prodotto
finito, sia per le aziende biologiche che convenziona-
storie dei vini. Il sommelier i temi del G20- li”. La crescita della sensibilità è evidente nel 20%
che ha introdotto il vetro leggero sui vini fini (sopra i
gioca così un ruolo importante
nella promozione delle aziende
Agricoltura 10 euro franco cantina) negli ultimi 3 anni. Altro dato
incoraggiante è la reazione positiva, di fronte a que-
vinicole che lavorano in modo sta scelta, del 37% degli importatori esteri e soprat-
sostenibile dato che svolge il tutto in Canada e Scandinavia. Se consideriamo che
il 40% dei rispondenti esporta oltre la metà del suo
primo passo nella comunicazio-
vino si tratta di un dato decisamente incoraggiante.
ne tra chi la sostenibilità la fa Meno buona la risposta dei buyer italiani che per il
e chi la sostiene”. Spazio anche 28% hanno reagito negativamente con solo il 14%
al ruolo della comunicazione (sale al 16% per gli enotecari) che hanno approvato
la decisione su bottiglie più “ambientaliste” ma meno
social nella riflessione del wine
blogger e divulgatore enologico
Il progetto vetro leggero appariscenti. Infine uno sguardo sui combustibili più
usati: nell’ordine sono metano 35,7%, Gpl 25,5% e
con canale instagram @italian. Il progetto sul vetro leggero è stato ideato da Paola Rastelli, sommelier e Donna gasolio 13,3%.
wines, Stefano Quaglierini: “Le del Vino, e si è sviluppato con un sondaggio a cui hanno risposto 108 Donne
potenzialità della sostenibilità del Vino produttrici. Mira a fotografare la situazione attuale e ad accrescere la
si ampliano nell’ambito social, sensibilità sul peso delle bottiglie visto che la produzione di ogni chilogrammo
un’opportunità da cogliere per di vetro equivale a un’emissione di 2,7 chilogrammi di CO2. Le risposte al
questionario e a precedenti interviste con le socie sono state analizzate da Marta
raccontarsi nel modo migliore”,
Galli, della celebre famiglia dell’Amarone Le Ragose e dottoranda all’Università
ha commentato il wineinfluen- del Sacro Cuore di Milano.
cer.
È “LOCALE E NATURALE”
lità’ in campo, nella produzione agroalimentare e nel turismo. Occorre ENOTURISMO TRA POTENZIALITÀ E REALTA
Premio Enea-Federesco
ora lavorare sulla formazione e sull’accoglienza”. Anche Giuseppe Festa dell’Università di Salerno, estensore del XVII “Donne di Classe A”
Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze sull’internazionalizzazio- Rapporto sul Turismo del Vino per le Città del Vino, evidenzia la forbice
ne, ha evidenziato come “la produzione enologica toscana è sempre più fra le potenzialità dell’enoturismo e la sua attuale realtà: “Per tornare ai
orientata alla qualità e alla biodiversità. Buy Wine 2021 ha aperto cana- 15 milioni di visite nelle cantine italiane, registrate nel 2019, bisognerà Il tema dell’efficientamento energetico è stato al
li verso il mondo a 150 aziende con 886 etichette Doc/Docg/Igt fra di aspettare ancora due anni. Ma per arrivarci serve un piano straordinario centro del Premio Enea-Federesco “Donne di Classe
esse la certificazione biologica è in crescita esponenziale”. di promozione nazionale del turismo del vino che tenga conto dei ca- A” a 6 cantine guidate da imprenditrici italiane, che
nali digitali”. Una scommessa da vincere dunque nella quale la Tosca- hanno scelto di investire in efficienza energetica per
TURISMO DEL VINO IN ITALIA: STORIA, NORMATIVA na deve giocare il ruolo di capofila: “La regione italiana considerata più aumentare la loro competitività, risparmiando energia
E BUONE PRATICHE attrattiva per l’enoturista italiano è di gran lunga la Toscana (52,69%), e creando le condizioni per una crescita sostenibile
Ma per trasformare il vino in locomotore della ripartenza nelle aree in- che risulta la regione più attrattiva anche per l’enoturista straniero, con della loro impresa, in linea con le sfide dell’Agenda
terne c’è bisogno di formare gli addetti e qui entra in gioco il manuale valori anche più alti (60,22%), soprattutto in ragione del fascino di quel 2030. Ilaria Bertini, direttore del Dipartimento Unità
“Turismo del Vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche”, scrit- contesto storico-artistico-culturale”. efficienza energetica dell’Enea, ha consegnato insieme
to a quattro mani da Donatella Cinelli Colombini e dal senatore Dario I dati che arrivano da Mediobanca, Sace e Ipsos, mostrano inoltre la for- a Claudio Ferrari, presidente Federesco, la targa
Stefàno. Quest’ultimo è autore della prima normativa sulla wine ho- za attrattiva delle imprese del vino. Gli italiani in visita nelle cantine sono “Cantina dell’anno” a José Rallo di Donnafugata. “La
spitality delle cantine italiane. Ecco che proprio il problema normativo passati dal 29 al 36% del totale in un solo anno. La loro propensione allo scelta di Enea - afferma Ilaria Bertini - vuole premiare
è la prima emergenza: “A tutt’oggi solo 5 regioni, e la Toscana è stata shopping di bottiglie è aumentata di 7 punti percentuali riducendo il calo la capacità e l’impegno, tutto femminile, di guardare
la prima – ha detto Stefàno -, che hanno recepito il decreto ministe- degli incassi delle cantine collegato alla mancanza dei turisti stranieri. al futuro non solo con un’attenzione al profitto ma
riale del marzo 2019 e consentono alle imprese del vino di accogliere A confermare la volontà di giocare questo ruolo da “primo della clas- soprattutto con una cura all’ambiente e alla qualità
i visitatori in piena ottemperanza delle leggi”. “Un ritardo che non aiuta se”, arrivano tre esempi di best practices: l’assessore Alberto Tirelli del
dei prodotti, introducendo l’efficienza energetica in un
in un momento in cui, viceversa, le occasioni da cogliere sono tante”, Comune di Siena con le “Cantine bike friendly”, Emanuela Tamburini
settore prioritario per quanto riguarda la sostenibilità”.
ha aggiunto Donatella Cinelli Colombini, qui in veste di ideatrice della presidente Movimento del Turismo del Vino Toscana con “Vigneti aper-
Il premio “Donne di Classe A” nasce dalla campagna per
giornata Cantine Aperte. “Le novità di quest’anno sono il boom di richie- ti” ed Elena Roppa marketing manager e Donna del Vino con il progetto
l’efficientamento energetico promossa dal Ministero
ste di esperienze in cantina e la diffusione di una ‘wine hospitality ultra “Camper friendly”.
dello Sviluppo economico. È stato istituito da Enea
premium’ che in Italia sfiora i 100 euro a persona e in Usa arriva a 500 Tanti progetti e grandi aspettative e un solo “male oscuro” per le canti-
dollari. A questo si aggiunge un miglior uso di internet da parte delle ne turistiche italiane che offrono più o meno tutte la stessa cosa: visite in collaborazione con Federesco, rappresentato dal
cantine italiane, che hanno imparato a censire e profilare i loro visita- con spiegazioni sul processo produttivo e piccola degustazione. Un pro- presidente Claudio Ferrari e dalla fondatrice delle
tori e i loro followers mettendo le basi dell’e-commerce aziendale. Se blema serio che rischia di allontanare i veri wine lovers. Un segmento Donne del Vino Elisabetta Tognana. Le altre Donne del
consideriamo che il prezzo medio cui vendono via Internet i produtto- alto spendente attratto «più dal dove che dal come» nasce il vino e che Vino premiate sono: Elena Fucci (Azienda Elena Fucci),
ri di Napa è 66,5 dollari a bottiglia per un totale, nell’intera regione, di amerà sempre di più i produttori capaci di dare un contributo alle comu- Ilaria D’Eusanio (Chiusa Grande), Vincenza Alessio
1,7 miliardi, è evidente che gli spazi di espansione per le cantine italiane nità locali e interpretare le tradizioni e la natura con rispetto e creatività Librandi (Librandi), Anna Brisotto (San Simone), Laura
sono immensi”. distintiva. Angelini (La Pietra del Focolare).
IL CORRIERE VINICOLO
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DNews
I Vigneti storici
di questa iniziativa. Le Donne del Vino della delegazione Toscana hanno offerto
le “bottiglie celebrative”, bottiglie sulle quali è stata applicata un'etichetta speciale
in ricordo di questa grande manifestazione.
Un grazie particolare anche alle socie Produttrici di tutta Italia che hanno reso unici
i momenti conviviali di degustazione con i loro vini. Un gesto significativo che,
IL CORRIERE VINICOLO
DNews
5
PROGETTO D-VINO
IL VINO DIVENTI MATERIA DI STUDIO
NEGLI ISTITUTI TURISTICI
E ALBERGHIERI ITALIANI
Introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti solo come destinatarie delle visite didattiche perché In un’Italia dove l’agroalimentare è sempre più im-
Turistici e Alberghieri di tutta Italia. È la proposta che hanno al loro interno produttrici, ristoratrici, enote- portante per il turismo non è possibile continuare a
parte dall’Associazione nazionale Le Donne del Vino, carie, sommelier, comunicatrici, esperte di marke- insegnare solo arte, territori e geografia turistica (66
lanciata a Firenze in occasione degli eventi organiz- ting, e sono quindi in grado di proporre agli studenti ore per 3 anni) ai futuri manager dell’incoming.
zati in preparazione al G20-Agricoltura. “Nella logica un’esperienza diretta di tutta la filiera produttiva del
dei grandi progetti europei come il Farm to Fork e la vino. Nel sogno di tutti c’è una nuova generazione di I vantaggi per i futuri manager
Next generation, crediamo nel vino come accelera- manager che continui la sua formazione anche dopo della ristorazione e del turismo
tore di cambiamento sostenibile e accorciatore della il ciclo scolastico, facendo della conoscenza del vino Una formazione più aderente ai bisogni dei comparti
distanza fra città e campagna” dice la presidente Do- e dell’agroalimentare un punto di forza del proprio produttivi in cui gli studenti si preparano a entrare
natella Cinelli Colombini. profilo professionale. avvantaggia tutti e principalmente i ragazzi stessi,
Le Donne del Vino si faranno carico della sperimen- aprendo loro maggiori prospettive lavorative.
tazione di questi insegnamenti in tre regioni pilota: Perché insegnare il vino negli Istituti In generale innalza il livello dell’offerta turistica e
Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia. Uno o due istitu- Turistici e Alberghieri funziona come un acceleratore per i territori del vino
ti per ogni regione, già in questo anno scolastico. La Attualmente alcuni presidi di Scuole Alberghiere che hanno bisogno di personale formato nell’intera
sperimentazione si allargherà in tutta Italia nell’an- hanno già attivato i corsi sul vino mentre nessun filiera che produce, commercializza e somministra
Progetto D-Vino: la proposta nualità 2022/2023. Poi, tutti auspicano che la ne- Istituto Turistico ha insegnamenti di questo tipo.
Nella realtà invece, i futuri responsabili delle sale dei
il nettare di Bacco. Persone che siano in grado di
accrescere la conoscenza e l’apprezzamento di
cessità della formazione sul vino diventi largamente
parte dalle Donne del Vino diffusa e centinaia di Istituti Alberghieri e Turistici ristoranti così come i futuri manager di uffici turisti- vino di qualità soprattutto fra i visitatori stranieri e
che si faranno carico della introducano tale insegnamento. Il Progetto D-Vino è
coordinato da tre associate: Roberta Urso (Sicilia),
ci, agenzie di viaggio o alberghi hanno bisogno delle
nozioni base sul vino e sui territori del vino. Infatti il
soprattutto relativamente alle denominazioni meno
conosciute.
sperimentazione di questi Antonietta Mazzeo (Emilia Romagna) e Roberta La- vino costituisce circa un terzo dei ricavi dei ristoran- In ultimo, ma aspetto non meno importante, la for-
insegnamenti in tre regioni nero (Piemonte).
“Facciamo un appello - aggiunge Cinelli Colombini
ti. Sul fronte turistico vediamo che l’enogastronomia
è la prima attrattiva dei viaggiatori stranieri diretti in
mazione a cui le Donne del Vino intendono dare l’av-
vio, ha lo scopo di favorire il consumo responsabile
pilota: Emilia Romagna, - alle associazioni di sommelier, assaggiatori, diplo- Italia e anzi un visitatore su quattro è mosso prin- fra i giovani. Intende creare degli ambasciatori della
Piemonte e Sicilia. L'appello mati Wset, dottori in scienze gastronomiche perché
preparino i docenti necessari a insegnare a centinaia
cipalmente da quella. Il 62% dei cataloghi dei tour
operator contiene un’offerta enogastronomica. Ci
cultura enologica in grado di influenzare i coetanei in
una logica di peer education. Infatti, anche se l’as-
ai sommelier: “Preparate di classi in ogni regione italiana”. sono circa 10.000 cantine attrezzate per la wine ho- saggio del vino sarà riservato solo ai maggiorenni,
centinaia di docenti” Dopo i due anni della fase sperimentale, le 950 Donne
del Vino intendono rimanere nel progetto formativo
spitality in costante ricerca di personale e circa altre
20.000 imprese del vino aperte al pubblico.
una parte importante della formazione sarà finaliz-
zata al contrasto dell’abuso e del binge drinking.
È DONNA
niste”. La giornalista, scrittrice e
Vigne e cantine
divulgatrice di settore Laura Do-
nadoni ha proposto l’introduzione
rimangono roccaforti
di corsi contro la violenza di gene-
maschili. Il gender gap
re presentando l’esempio america- si restringe ma persiste
no: “Rendere obbligatorio per tutti così come episodi di
i dipendenti un corso di educazio- abusi. Presentati a
Donne sempre più ai vertici ancora molta strada da fare”, ha ne anti sessismo e anti violenza wine2wine i primi risultati
delle aziende vitivinicole nei ruoli introdotto Elena Casprini, ricer- – ha precisato -. In California per dell’indagine sul gender
della comunicazione, marketing e catrice dell’Università di Siena esempio è obbligatorio per tutte gap nel vino in Italia
accoglienza, ma se nasce un figlio, che, insieme al professor Lorenzo le aziende sopra i 5 dipendenti e si condotta dall’Università
sono costrette a chiedere il part Zanni, ha condotto l’indagine su può frequentare online, dà accesso di Siena, in collaborazione
time perché mancano gli asili un panel di imprese selezionate a un attestato valido per due anni. con Le Donne del Vino
nido che consentano di conciliare su base nazionale che, in sintesi, Usare un linguaggio inclusivo
e Unione Italiana Vini
il lavoro con le esigenze della fa- fa emergere almeno tre risultati e promuovere azioni di flessibi-
miglia. Sono ancora numerosi gli principali. “Il primo – evidenzia delle donne ha abbandonato o ha Incoraggiare lità delle mansioni e degli orari non può che passare da un pun-
episodi di intimidazioni e abusi Casprini - riguarda le competenze richiesto il part-time a seguito del- un cambiamento culturale di lavoro che agevolino le donne tuale monitoraggio di indicatori
sul luogo di lavoro: manca una po- e i ruoli svolti in azienda: mentre la nascita di un figlio. Questo dato Al fine di incoraggiare il cam- nell'avanzamento di carriera e etico-sociali: "Il 16 luglio 2020 con
litica che aiuti le donne a denun- solo il 10% è occupata nella produ- si associa a diversità nei contratti biamento culturale all’interno del- nella cura della famiglia o dei figli: il Decreto Rilancio è stata appro-
ciare. È quanto emerge da un’in- zione e nei vigneti, quasi l’80% è (nelle donne c’è più precariato) e le aziende vitivinicole italiane, la Smart working, possibilità di baby vata la norma nazionale per il
dagine sul gender gap nel mondo coinvolta in funzioni commercia- a difformità salariali penalizzanti presidente delle Donne del Vino, sitter on site, servizio di trasporto miglioramento della sostenibilità
del vino, condotta dall’Università le-comunicazione-marketing e con la progressione della carriera. Donatella Cinelli Colombini, ha da e per l'asilo o la scuola, flessibili- nelle varie fasi del processo produt-
di Siena in collaborazione con Le agriturismo-ristorazione. In altre L’indagine rivela altresì che man- avanzato alcune proposte: “Man- tà dei turni”. Sua l’idea di introdur- tivo del settore vitivinicolo, come
Donne del Vino e Unione Italiana parole, le donne sono protagoni- cano asili nido e scuole dell’infan- tenere gli attuali vantaggi per le re il premio Bicchiere Rosa per le l’insieme delle regole produttive e
Vini, presentata a wine2wine, il ste dell’attuale fase di ‘terziariz- zia, sia pubblici che privati, nei aziende agricole a conduzione aziende che hanno protocolli vir- di buone pratiche definite con uno
forum del wine business italiano zazione’ del mondo del vino che pressi delle aziende e come il costo femminile – ha detto -, introdurre tuosi per la parità di genere. specifico disciplinare di produzio-
di Verona ideato da Stevie Kim, oggi appare critica di fronte alle di tali servizi non sia compatibile delle agevolazioni e punteggi nel- Valentina Ellero (UIV) ha ri- ne. In attesa dei requisiti completi
durante la sessione “Il futuro del nuove sfide del mercato. Perché? coi redditi agricoli. Infine, un’ulti- le graduatorie per le imprese che cordato i dati presentati a Vinitaly e di linee guida applicative, Unione
vino è donna. Primi risultati di Le donne sono più empatiche e ma evidenza riguarda gli episodi hanno lo stesso salario medio e Special Edition da Wine Intelligen- Italiana Vini, forte dell’esperienza
un’indagine sul gender gap delle collaborano di più rispetto agli di intimidazioni, abusi e violenze la stessa progressione di carriera ce e dall’Osservatorio UIV-Unione decennale in tema di sostenibili-
aziende del vino in Italia”. uomini: sono creative e cercano che hanno interessato le donne. per gli uomini e le donne. Infine, Italiana Vini: "Nel 2021 per la pri- tà, presenta in anteprima le tema-
“Negli ultimi anni, il setto- di creare rapporti di fiducia, anche Negli ultimi 3 anni, nel 6,9% delle serve un sostegno economico per ma volta, fra i consumatori italiani tiche che verranno trattate nella
re del vino italiano registra una se non sempre è facile, specie nei aziende intervistate, si sono regi- i comuni rurali che decidono di di vino, le donne hanno superato futura normativa, consapevole che
progressiva ‘femminilizzazione’ confronti di dipendenti di genera- strati episodi di intimidazioni e supportare la genitorialità, non numericamente gli uomini: sono la strada verso una effettiva parità
dei vertici aziendali, ma volen- zioni diverse”. abusi: un dato sicuramente sot- solo con strutture, ma anche con il 55% dei bevitori regolari, in netto di genere non può che passare da
do rispondere alla domanda se Il secondo risultato riguarda il tostimato considerando che molti servizi. Scelte costose, per le pic- aumento rispetto al 49% del 2020". un puntuale monitoraggio di in-
persiste in Italia un problema rapporto vita privata-lavoro: “Ne- episodi non vengono segnalati ai cole amministrazioni dei distretti Ha poi parlato di sostenibilità e di dicatori etico-sociali, coerenti con
di ‘gender gap’ emerge che c’è gli ultimi 3 anni (2018-2020), il 7,6% vertici dell’azienda”. enologici, che salvaguardano, ac- come un’effettiva parità di genere Agenda 2030".
IL CORRIERE VINICOLO
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DNews
LE RICETTE
DEL VINO
› SABRINA DI BRAZZÀ - AZIENDA AGRICOLA BORC DA VILA
ABBINA MALVASIA ISTRIANA DOC BORC DA VILA
ALLE GERLE DI FRICO
La freschezza e l’acidità fissa della Malvasia sgrassa il palato dalla
componente del formaggio, ingrediente principale delle Gerle di frico.
Le uve della Malvasia Istriana provengono da un vitigno che è stato
messo a dimora più di 50 anni fa. Le uve vengono vendemmiate molto
mature, così le note organolettiche si possono esprimere al meglio: al
naso sono tipiche di pepe e non sono mai stucchevoli e monocorde,
Piemonte ma lasciano a chi lo assapora una notevole gamma di note aromatiche
che spaziano dalla frutta alle spezie. Grazie al tipo di vinificazione si
ottiene una Malvasia di ottimo corpo.
› EMANUELA NOVELLO - PREDIOMAGNO
ABBINA V.S.Q. BRUT ROSÈ METODO MARTINOTTI
PREDIOMAGNO A PALLINE DI MAGRO (MA NON TANTO)
IL PRIMO RICETTARIO
Ruchè in purezza. Il Brut Rosè metodo Martinotti di Prediomagno,
alla vista con il suo colore rosa tenue, all’olfatto con i sentori di
petali di rosa succeduti da frutti bianchi e rossi persistenti, al gusto CHE PARTE DAL VINO Emilia Romagna
con il sapore fresco, fruttato con invitanti note agrumate, ben si
accompagna con le palline di magro, che lasciano al palato delicate
PER ARRIVARE AL CIBO
risultanze della parte più vellutata dei formaggi.
“Le ricette del vino” sono una raccolta di vini e tradizioni
culinarie che fanno conoscere, anzi fanno entrare
in quel patrimonio di saperi e sapori che caratterizza le tante
“patrie locali” di cui è ricca l’Italia. Sul sito dell’Associazione
(www.ledonnedelvino.com) ogni settimana potrete trovare
nuovi abbinamenti e le ricette complete dei piatti tipici di ogni
regione raccontati dalle Donne del Vino
Friuli-Venezia Giulia
› SILVIA MANDINI - MOSSI 1558
ABBINA CONTRO TEMPO ORTRUGO DEI COLLI PIACENTINI DOC
SPUMANTE BRUT MOSSI 1558 A BORTELLINA
100% Ortrugo. La tradizione enogastronomica piacentina ama i vini
frizzanti: le loro bollicine sono perfette per “sgrassare” e preparare
il palato ad un’altra ghiottoneria. La bortellina (burtleina), cotta
nello strutto o nell’olio e abbinata a salumi e formaggi, si abbina
perfettamente alla spuma frizzante e fresca del Contro Tempo,
Spumante Metodo Martinotti prodotto con Ortrugo in purezza, uva a
bacca bianca diffusa unicamente sulle colline piacentine.
Lombardia
› PAOLA LONGO - ENOTECA LONGO
ABBINA PINOT NERO OLTREPO PAVESE DOC
AI MONDEGHILI, POLPETTE DI MILANO
› NICOLETTA MADRIGALI - TENUTA SANTA CECILIA
ABBINA PIGNOLETTO SUPERIORE DOCG COLLI BOLOGNESI
Il Pinot nero, con la sua freschezza, è il perfetto contributo alla pulizia
BIANCOSPINO TENUTA SANTA CECILIA AL RAGÙ BOLOGNESE
della bocca dopo aver gustato i Mondeghili. La sua rotondità renderà
Biancospino Pignoletto Superiore Docg Biologico. Pignoletto in
questo piatto un’esperienza piacevolissima. Un vitigno, che trova la
purezza. Ho scelto il Ragù classico bolognese perché è l’essenza della
sua terra d’elezione in Borgogna, perfetto connubio con un piatto
nostra cucina, è un insieme di ingredienti semplici che con l’aggiunta di
della tradizione lombarda.
mezzo bicchiere di vino Pignoletto e 3 ore di cottura si trasforma in un
capolavoro di bontà. Ovviamente il ragù abbinato alle tagliatelle è un
regalo sempre apprezzato dai nostri ospiti.
IL CORRIERE VINICOLO
7
DNews
Lazio
› GIULIA MANCINI - GIORNALISTA
ABBINA FRASCATI DOC ALLE UBRIACHELLE
(CIAMBELLE AL VINO)
Le ubriachelle, popolari ciambelle al vino, sono un esempio di
pasticceria secca diffusa in tutta la regione, sia come dolce da
forno sia come preparazione casalinga. Impiegando il vino nella
preparazione come uno degli ingredienti se ne caratterizza il sapore
e il colore, a fine pasto accompagnato a un bicchiere del vino stesso
diventa un caratteristico modo per gustare con un piacere dolce,
friabile e fragrante il vino.
IN PILLOLE
NON TUTTI
SANNO CHE...
MICHELA LUCA FISCHETTI - FISCHETTI
ABBINA MUSCAMENTO ETNA ROSATO SICILIA DOC 2019
ALLA PASTA CA ‘NNOCCA (PASTA ALLA CATANESE) Donne del Vino
Nerello cappuccio 80% e Nerello mascalese 20%. Il Muscamento Etna
Doc rosato si sposa bene con questo piatto della tradizione catanese, della Lombardia
caratterizzato dal pesce azzurro e dal sugo di pomodoro: l’acidità
del pomodoro e la dolcezza delle verdure come il finocchio e i piselli e Istituto dei Ciechi
esaltano la nota elegante e sapida dell’unione
del Nerello mascalese al Nerello cappuccio. di Milano
UNA DEGUSTAZIONE
“SPECIALE E DIVERSA”
Sicilia
IL CORRIERE VINICOLO
DNews
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Camilla Lunelli
Roberta Garibaldi Travel Association e del Board of Advisors del World Gastronomy
Institute, Roberta Garibaldi, che si occupa anche di ricerca,
NOMINATA AD DI ENIT,
formazione e di progetti di sviluppo territoriale relativamente al
AGENZIA NAZIONALE turismo enogastronomico, ha di recente ricevuto l'incarico, dal
DEL TURISMO ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ad amministratrice
delegata di Enit, Agenzia Nazionale del Turismo. “Sono onorata e
Professore universitario, autore del orgogliosa di questa nomina - commenta Roberta Garibaldi -, è
Rapporto sul Turismo una sfida entusiasmante , che parte dalla valorizzazione di un
Enogastronomico Italiano e territorio unico al mondo e dei suoi patrimoni. L'obiettivo, come
presidente dell’Associazione recita Enit, è offrire un'immagine unitaria dell'offerta turistica
Italiana Turismo nazionale che rappresenta l'essenza del nostro Paese.
Enogastronomico, oltre che Innovazione, cultura e benessere saranno concetti fondamentali
membro del Board of per poter rendere il turismo un traino per l’intero settore e
Directors della World Food un’opportunità per il rilancio dell’Italia”.
IL CORRIERE VINICOLO
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PINOT GRIGIO
L’
annata 2021 rappresenta per il grigio ramato ag-
RAMATO,
Pinot grigio “ramato” delle Ve- giunge un altro
nezie il debutto sul mercato. stile alla gamma:
La pubblicazione sulla Gazzet- questa diversità mi
ta ufficiale della prima modi- piace e la trovo utile
fica al Disciplinare di produzione della Doc il 9 in termini di mar-
giugno scorso ha infatti sancito, senza mettere keting a patto che
un’opportunità
mano alla base ampelografica, l’esistenza della si producano vini
tipologia denominata “rosato” o “ramato” - que- di qualità che spun-
sto è il colore su cui la denominazione si sta tino prezzi più alti.
orientando - e quindi l’opportunità di dichiarar- Credo molto negli
lo in etichetta (vedi box dedicato al colore). WALTER SPELLER aspetti ‘tradiziona-
da cogliere
Se la tipologia esiste storicamente - ottenuta per li’ del vino italia-
vinificazione con le bucce della sua uva “grigia” no, perché questo
e tuttora prodotta in quantitativi modesti - di lo distingue da quello francese e penso che su
fatto il Pinot grigio conosciuto nel mondo è vini- questo ci sia da puntare. Vinificare il Pinot grigio
ficato in bianco e di questo il 43% è prodotto dal- in bianco è stato geniale perché è diventato un
la Doc delle Venezie, che rappresenta l’85% della gran successo, ma oggi è necessario chiarire cosa
produzione italiana di Pinot grigio. La declina- è esattamente il Pinot grigio ramato delle Vene-
zione della “nuova” tipologia punta, ovviamente, di CLEMENTINA PALESE zie, spiegando bene come viene prodotto e il suo
ad accrescere il numero di bottiglie prodotte e profilo più da rosso che da bianco”.
vendute senza erodere le posizioni del bianco. Si “Con questa tipologia si aprono molte possibilità
apre dunque il sipario sui mercati futuri del Pi- – ipotizza Speller -, se verrà considerato come un
not grigio ramato-rosato e sull’accoglienza che gli sarà riservata. ‘natural wine’ o un ‘orange wine’ potrà collocarsi nella nicchia dei
Mercati, molto differenti tra loro, su cui al momento si possono vini ‘naturali’ con prodotti di alta qualità, ma per questo ci vor-
soltanto fare delle previsioni sentendo l’opinione di operatori di- rà tempo. Credo sia più facile che venga percepito come rosato,
versi per esperienza e punto di osservazione. Emerge chiaramente tipologia che va molto, collocandosi sugli stessi livelli di prezzo
l’urgenza di azioni incisive di comunicazione e marketing per far degli altri vini della categoria. Senza una strategia di marketing
comprendere l’identità precisa del Pinot grigio ramato-rosato e, a per spiegare la natura di questo vino, gli inglesi potrebbero infatti
monte, l’obbligo da parte della produzione di puntare a un livello pensare facilmente che si tratti di frutto di un assemblaggio di
qualitativo, e quindi di prezzo, adeguato. bianco e rosso. Credo che il Pinot grigio rosato sia vincente in ter-
mini commerciali, ma che sia sul mercato Uk che su quello Usa
LO SCENARIO ATTUALE abbia necessità di costruirsi una buona credibilità”.
“Nessuno oggi può dire a ragion veduta quale sarà il mercato del
Pinot grigio ramato così come disegnato nella modifica del di- USA: IN LINEA CON LE TENDENZE
sciplinare”, commenta Carlo Repetto, dell’Agenzia Vini Repet- E TRASCINATO DAL BIANCO
to e past president di Med.&A., l’Associazione Nazionale Agenti Negli Usa la versione ramata è conosciuta da tempo, tuttavia
d’Affari in Mediazione e Agenti di Commercio. “Questa versione il driver sarà il bianco per il quale le prospettive appaiono più
ha sempre avuto un mercato importante in Gran Bretagna come che buone e senza preoccupazioni per l’incremento di prezzo. “Il
Pinot grigio Igt - continua Repetto - anche se in quantitativi ben Pinot Grigio continua ad essere un vino ricercato e conosciuto
inferiori a quelli del bianco. Dal riconoscimento della Doc Pinot continua a pagina 25
grigio delle Venezie nel 2017 gli acquisti di imbottigliatori ingle-
si, o di operatori che imbottigliano per questo
mercato, si sono spostati sul Pinot grigio ro-
sato Igt Provincia di Pavia, che ha regolamen-
tato dettagliatamente la produzione. Conside-
“RAMATO” È IL COLORE DALLA TRADIZIONE
rando le ridotte differenze di prezzo tra Igt e
Doc registrate l’anno scorso, l’ottima chiusura La prima ricerca a livello mondiale sul colore del Pinot grigio raccontata da Albino Armani,
per i vini delle altre annate e l’interesse che si presidente del Consorzio delle Venezie, e Diego Tomasi, del Centro Ricerca Viticoltura
registra per la nuova, pur non avendo al mo- ed Enologia (CREA-VE) di Conegliano
mento un riferimento certo per il prezzo, si
può ragionevolmente attendersi che in Uk si
I
l Pinot grigio delle Venezie, vino-vitigno legato a doppio CREA-VE e finanziato dalla Regione Veneto, è quello di studiare
verifichi un ‘ritorno’ sul Pinot grigio ramato filo al Nordest italiano sin dalla fine dell’800, ha sancito e confrontare le proprietà ampelografiche di 17 cloni di Pinot
Doc delle Venezie”. l’esistenza del suo colore tradizionale con una modifica grigio provenienti da diversi areali produttivi di Italia, Francia,
CARLO REPETTO Mentre scriviamo, le contrattazioni stanno del disciplinare, pubblicata in Gazzetta ufficiale (9 Germania e Serbia. Forma e compattezza del grappolo, forma
partendo e solo più avanti si potranno avere giugno 2021). Le bottiglie della tipologia storica, dell’acino, spessore della buccia, proprietà coloranti (quantità
riscontri concreti circa l’effettiva accoglien- ottenuta dalla vinificazione con le bucce, potranno di polifenoli e antociani), resistenza alla Botrytis, sono tutte
za commerciale del nuovo prodotto. Tuttavia la scarsa produzione riportare in etichetta i termini “ramato” o “rosato”. informazioni qualitative fondamentali per la progettazione del
La scelta si orienterà sul termine ramato “perché è nuovo vigneto e per la gestione dei processi di vinificazione,
di uva di questa vendemmia nelle aree francesi vocate ai rosé po- il più appropriato per raccontare e descrivere quella in particolare nelle fasi di ammostamento e macerazione. Lo
trebbe aprire spazi di manovra per i prodotti italiani in una fascia che è la versione tradizionale del Pinot grigio nel studio di grande interesse scientifico e divulgativo, su due
di mercato nella norma saldamente presidiata. In Francia, infat- Nord-Est”, spiega Albino Armani, presidente del annate, permetterà non solo di selezionare attraverso l’analisi
ti, mancherà una quota di produzione della Côte de Provence e di Consorzio delle Venezie, che rappresenta gli dei diversi campioni e delle micro-vinificazioni i cloni di Pinot
altre zone che tradizionalmente occupano la maggior parte degli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio grigio migliori per la produzione di vini da uve macerate, ma
scaffali dedicati ai rosati nella Gdo europea, il che potrebbe tra- Doc di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della anche di definire una vera e propria “identità del colore”. “Si
Provincia Autonoma di Trento, una delle tratta della prima ricerca a livello mondiale sul colore del Pinot
sformarsi in una opportunità per il Pinot grigio ramato e non solo.
aree a vitigno unico più estese al mondo. “La Grigio - sottolinea il presidente del Consorzio -. Finora su questa
modifica del disciplinare circa la tipologia di una varietà così importante per l’Italia non era stata fatto alcuno
GRAN BRETAGNA: TRA OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ colore - racconta Armani - è stata sostenuta dai studio del genere. A breve sarà pronto un approfondimento sui
Sul mercato della Gran Bretagna c’è da augurarsi un effetto trasci- dati di una sperimentazione di due anni così come risultati ottenuti che chiarirà ulteriormente le tipologie di colore
namento sulla scia dei “blush” che negli ultimi anni, però, non ave- richiesto dal Ministero. Nel 2017, agli albori della e le lunghezze d’onda che ne definiscono l’intensità colorante,
vano un posizionamento adeguato alle aspettative attuali riposte nostra Doc, abbiamo avviato uno studio, guidato per darne conto alle aziende e indirizzare il loro lavoro. Insomma
sul “nuovo ramato” delle Venezie. Tuttavia, anche qui, non man- da Diego Tomasi del Centro Ricerca Viticoltura abbiamo già lavorato e continueremo a farlo”.
ed Enologia (CREA-VE) di Conegliano, Il riferimento è all’allargamento della ricerca ad altri aspetti.
cano le criticità. “In un mercato come quello Uk - osserva Walter mirato al colore del Pinot grigio. La nostra “Abbiamo allestito un altro impianto sperimentale - racconta a
Speller, corrispondente in Italia per Jancis Robinson - in cui il attenzione verso questa tipologia, storica questo proposito Diego Tomasi - con lo scopo di confrontare
Pinot grigio è spinto essenzialmente dalla Gdo, che ricerca tradi- per il Pinot grigio, esula dalla moda del 13 diversi portinnesti tutti innestati con Pinot grigio. Il
zionalmente il prezzo basso, c’è da considerare l’impatto dell’au- mercato del momento. Crediamo siano cambiamento climatico, delle tecniche agronomiche, dei
mento di prezzo dell’imbottigliato, atteso a seguito di quello dello necessarie basi scientifiche, dal punto di caratteri dinamici del suolo e delle attese qualitative, obbligano
sfuso, cresciuto grazie alla riduzione della produzione e al blocco vista viticolo ed enologico, per caratterizzare ad una attenta e forse diversa scelta del portinnesto. Le verifiche
precisamente il profilo da condividere con la filiera”. fisiologiche e di espressione genica, dovrebbero portare in
degli impianti. Inoltre, il mercato inglese è abituato a pensare in Lo scopo dell’attuale progetto, condotto dal poche stagioni a nuovi consigli per il viticoltore”.
termini di terroir e fatica a percepire la Doc ‘delle Venezie’ come
una garanzia di qualità, come in effetti ritengo che sia. Il Pinot
ALBINO ARMANI
TOMORROW WON’T WAIT
FOR YOU TO BE READY
Be first.
Faster decision-making creates the difference.
segue da pagina 23
da moltissimi americani di tutti livelli, di ogni età e di qualsiasi Viens, wine marketing consultant basato lungamente a Hong
gruppo socio-economico”, afferma Susannah Gold, fondatrice del Kong - non c’è un mercato per questi vini, come d’altra parte per
Vigneto communications nonché giornalista, blogger, esperta di i bianchi, per cui è veramente difficile entrare in un segmento di
vino italiano, Vinitaly Italian Ambassador. “Il ramato – continua mercato così piccolo. Tuttavia c’è una potenzialità individuabile
la Gold - incontrerà sicuramente diversi trend che sosterranno nella tendenza in Cina, come d’altra parte negli Usa, a preferire
la sua accoglienza nel mercato, ovvero la crescita della categoria vini aromatici, freschi facili da capire, come il Sauvignon. Caratte-
‘rosé’, l’interesse per gli ‘orange wine’ e i vitigni autoctoni come ristiche queste ultime due proprie anche del Pinot grigio. Ritengo
SUSANNAH GOLD massima espressione di un territorio, ma anche l’apprezzamen- che i vini rosa abbiano chance e che la crescita dei loro consu-
to di vini a gradazione alcolica moderata. Trovo sia un momen- mi non sia dettata da una moda, ma sia destinata a durare. Molti
to perfetto per il suo debutto sul mercato”. L’apertura di credito conoscitori di vino in Asia mi hanno confessato che preferiscono
verso il successo della versione ramata-rosa del Pinot grigio sul bianchi e rosati ai rossi”.
mercato statunitense si legge anche nelle previsioni di Randall
Restiano, beverage director at Eataly Flatiron in New York City. IL FUTURO: QUALITÀ, COMUNICAZIONE
“Il Pinot grigio ha una lunga e robusta storia negli Stati Uniti ed E POSIZIONAMENTO
è stato l’amore di molti per anni e anni, ma ho sempre temuto In generale dalle osservazioni fin qui riportate, emerge la neces-
per la durata di questo successo - racconta Restiano -. Il Pinot sità di azioni molto forti di comunicazione e marketing a soste-
J.C. VIENS
grigio ha molte sfumature e il ramato ha carattere e profondità gno dell’ingresso del Pinot grigio ramato “con il piede giusto” sui
differenti rispetto ai ‘semplici’ vini rosa esportati in grandissi- diversi mercati. L’elevata qualità dei vini dovrebbe essere garan-
mi quantitativi. È un vino pieno di sentimento, contemplativo di tita, come si legge nel disciplinare, dall’esperto utilizzo, da parte
per sé e adatto ad abbinamenti gastronomici interessanti. Dove il degli operatori, delle attuali tecniche enologiche per fissare quel
Pinot grigio è un violino solista, il Pinot grigio ramato è l’intera bel colore ramato o rosato che garantisce maggiore cromaticità,
orchestra”. ma soprattutto per esaltare il peculiare corredo aromatico/gusta-
tivo che contraddistingue queste tipologie di Pinot grigio delle
GERMANIA: NATURALITÀ E QUALITÀ, Venezie. In particolare sul mercato Uk, di fatto l’unico già esi-
GLI ASSI NELLA MANICA stente, su cui l’idea del blush c’è ma è “approssimativa” sarà
In Germania, diversamente che negli Usa, “il Pinot grigio non necessaria una ricollocazione, una messa a punto sia
sembra attraversare un momento di crescita - osserva Veronika sul racconto sia sulle pratiche enologiche per rimar-
RANDALL RESTIANO Crecelius, corrispondente responsabile per l’Italia della rivista care le caratteristiche del Pinot grigio ramato delle
tedesca specializzata Weinwirtschaft - ma ritengo che, come Venezie alla luce delle modifiche del disciplinare.
nel caso del Prosecco rosé, la versione rosa potrebbe stimolare il “È vero a parte l’Inghilterra gli altri mercati sono
mercato. Certamente la tipologia rosa è, come dire, più ‘naturale’, ‘assenti’ - commenta Albino Armani, presidente
nel senso che è più consono all’attitudine della varietà rispetto del Consorzio delle Venezie - ma i segnali che arri-
VERONIKA CRECELIUS al bianco. I consumatori oggi non collegano il Pinot grigio al co- vano dagli Stati Uniti sono positivi e ci aspettiamo
lore rosato, non lo conoscono. Tuttavia in Germania i vini rosati un bel successo in futuro a condizione che riusciamo
italiani stanno crescendo ancora, ma più lentamente, e il Chia- a spiegare, a comunicare di cosa si tratta. Il Pinot grigio
retto di Bardolino è il più forte e il più accetta- ramato non potrà essere svilito e appiattito, sia per qualità sia
to. Credo che il Pinot grigio ramato dovrà per prezzo, sulla tipologia ‘generalista’ dei blush, considerando
farsi spazio in alternativa ad altri vini tutto il lavoro serio che il nuovo disciplinare impone. E non
puntando su buoni livelli qualitativi. sarà facile perché il prezzo è sempre la priorità dei buyer”.
Non ho la sfera di cristallo e non Una qualità fondata su uve sanissime, quasi al 100% rac-
oso una previsione sul suo succes- colte a mano, con una macerazione lunga e una capacità
so. Sicuramente potrà funzionare gestionale enologica alta il cui racconto sta prendendo
se saranno intraprese azioni di forma e sarà comunicato nei prossimi mesi.
informazione e degustazione in “Dovremo agire sull’innalzamento del percepito - con-
Germania e su altri mercati come tinua Armani - e di conseguenza del prezzo attraverso
quello statunitense dove il Pinot una comunicazione adeguata il cui ruolo è fondamenta-
grigio ha avuto grande successo, ma le, pena il non raggiungimento del successo del progetto.
è conosciutissimo solo come bianco. Senza una premiumizzazione sarà difficile aderire alle rego-
Circa tendenze e andamento dei prez- le stringenti orientate all’innalzamento della qualità poste dal
zi, il Focus Italia dell’Iri sulle vendite nel- disciplinare che la filiera stessa ha voluto, visto che produrre
la Gdo tedesca, aggiornato alla 4° settimana di Pinot grigio ramato è più difficile che produrlo in bianco”.
agosto, indica un aumento dei vini rosati del 16,6% L’obiettivo è l’espansione della produzione, in modo che
in volume, a fronte di un calo dei bianchi del 11,7%. questa tipologia vada ad aggiungersi e non a sostituirsi ai
Superiore la crescita in valore, pari al 22,4%, se- consumi della versione in bianco. “Per questo deve essere
gnale molto positivo e in linea con il generale au- aiutato con una comunicazione ad hoc - conclude Arma-
mento dei prezzi dei vini in Germania”. ni - che non vada a cannibalizzare le quote già esistenti.
Le azioni che stiamo facendo sul nostro principale mer-
ASIA: MISSION IMPOSSIBLE? cato per il Pinot grigio bianco, quello degli Stati Uniti,
In Asia generalmente si beve rosso e quindi è stanno avendo successo. Le testate giornalistiche han-
difficile immaginare che il Pinot grigio ra- no cominciato a parlarne comprendendo che dietro
mato possa diventare molto popolare. I vini a quanto comunichiamo c’è sostanza. Spero che il
di colore ramato sono associati ai vini ma- Pinot grigio ramato possa accrescere la produzione
cerati, che rappresentano su questi merca- attuale facendo salire ulteriormente le vendite che
ti una nicchia molto piccola. “Per la mia rispetto all’anno scorso sono aumentate del 5-6%”.
esperienza in Asia e in Cina - afferma J.C. Clementina Palese
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per metodo di vinificazione e per il tono del co-
lore. I clienti accettano i vini rosati senza alcun
a maggior parte dei giapponesi pregiudizio negativo. Nel passato, alcuni clienti
attende con gioia la fioritura dei affermavano che i rosati erano esclusivamente
ciliegi in primavera, che con il IPPEI YOSHIDA dolci, ma oggi questo tipo di commento è sem-
presidente di Tuscany Corporation
loro colore rosa pallido, potreb- pre meno diffuso. Certo molti consumatori co-
bero essere ottimi partner per munque vogliono bere un calice di vino rosso,
promuovere i vini rosati in Giappone. Etichette comunque prima che si dirigano verso il rosso
numerose quanto differenti, provenienti da mol- “Dato che sul versante della proposta commer- noi raccomandiamo loro diversi tipi di rosato. Io
teplici regioni. Tuttavia, anche se non esistono ciale non ci sono operatori attivi nel promuovere sarei ben felice che essi bevessero due differenti
dati puntuali circa le vendite di rosé nella Terra i rosati, i consumatori non possono avere un’im- calici di rosato prima dei rossi”.
del Sol levante e nonostante il trend di crescita magine positiva di questi prodotti - afferma Fuji- Una ampia gamma di offerta e vendite sostenute
di questi vini nel mondo, in Giappone la loro mori -. Ad esempio, alcuni appassionati, specie durante tutte le stagioni sono fattori parimenti
quota di mercato è ancora molto piccola. quelli un po’ in là con gli anni, che hanno cono- importanti. Ippei Yoshida di Tuscany, che gesti-
“Il problema è che i venditori pensano che i rosé sciuto i tempi in cui erano largamente importati sce oltre 160 referenze di vini rosati on-line, ha
in Giappone non abbiano mercato”, afferma i rosati dolci, pensano che questi vini debbano cercato di offrirli durante l’intero arco dell’anno
Makoto Fujimori, ceo di Charpenté, che opera essere tutti dolci e siano prodotti economici. fin dall’apertura nel 2001. “Molti importatori in
in diversi locali di “Vinosity wine bar & restau- In questa fascia di consumatori è praticamen- Giappone puntano sulla promozione del rosé al
rants”, la maggior parte ubicati a Tokyo. “Chie- te impossibile modificare l’immagine dei rosati tempo della fioritura dei ciliegi - afferma Yoshi-
diamo agli importatori di fornirci una lista di mentre i giovani, che non hanno questo tipo di da -. Sembra, tuttavia, che essi non importino un
vini rosati, ma questi rispondono che ci sono ben retaggio culturale, al momento non riescono a volume sufficiente a sostenere la vendita duran-
MAKOTO FUJIMORI
poche etichette disponibili, perché i rosé non si ceo di Charpenté farsi un’immagine corretta di questa tipologia”. te tutto l’arco dell’anno; noi, per alcune referen-
vendono bene”. Ippei Yoshida, presidente di Tuscany Corpo- ze, acquistiamo quantità importanti prima che
Commento analogo anche da parte degli im- ration, un retailer che vende vini italiani uni- lo stock degli importatori si esaurisca, così che
portatori stessi. “I venditori non promuovono camente on-line, ha espresso un punto di vista possiamo alimentare le nostre vendite durante
attivamente le vendite dei vini rosati,” afferma interessante sull’argomento. “In Europa, cenare l’anno intero”. Come risultato di tutte queste at-
Yuki Yoshida, un importatore di WineInStyle. all’aperto è molto popolare e forse la bellezza del tività, “gli amanti del rosé si rivolgono al nostro
“Noi cerchiamo di offrire vini rosati a ristoratori colore rosa attrae altre persone e le spinge a bere shop, perché offriamo una grande varietà di que-
e dettaglianti, ma non sono interessati a questa i vini rosati - ha detto -. In Giappone è assai più sti vini”, sentenzia Yoshida.
proposta semplicemente perché, ci rispondono, raro mangiare all’aperto, per cui le opportunità
questi vini non si vendono. In una lista di vini al di vedere la bellezza del colore di un rosé al di Esplorare nuovi target
calice nei ristoranti sono sempre incluse diver- fuori dei locali sono molto più limitate”. Forse Proporre vini rosati ai consumatori che assag-
se etichette di vini rossi e bianchi, ma una sola questa è un’altra ragione per cui i consumatori giano vini solo saltuariamente può portare a un
di vino rosato. Nei negozi al dettaglio, lo spazio giapponesi non possono avere un’immagine at- incremento nella domanda di rosé. Un target
sullo scaffale per i rosati è assolutamente limita- traente dei rosati. Dall’altro lato, esistono tanti e specifico, in questo senso, è rappresentato dalle
to. Non esiste, da parte dei dealer, la cultura della potenti competitor sul mercato. È pertanto natu- giovani generazioni. Mercian Corporation, pro-
vendita del vino rosé”. rale che i consumatori preferiscano bere birra o duttore e importatore di vino leader in Giappo-
Cercando di capire perché si pensa che i vini bevande ready to drink, di cui hanno un’imma- ne, pone enfasi sulla proposta verso le giovani
rosati siano difficili da vendere, abbiamo senti- gine chiara, piuttosto che vini rosati, che non co- generazioni perché esse sono libere dal pregiu-
to diversi operatori del settore. “Il motivo è che noscono molto bene. dizio sui vini rosati. La priorità è quella di offri-
i venditori non capiscono l’appeal del rosé - ci Se i consumatori non scelgono vini rosé, come re a questi giovani un’opportunità di assaggiare
ha detto Fujimori -, i vini rosati hanno invece un risultato i venditori risultano essere molto poco vini rosati, per cui Mercian Corporation propone
enorme potere attrattivo e sono carichi di poten- YUKI YOSHIDA attivi nella loro promozione. Questo è il circo- cocktail basati sui rosé ai ristoranti. “Noi ritenia-
zialità. Possono ben accompagnarsi a una am- importatore di WineInStyle lo vizioso in cui si trovano i rosati in Giappone. mo che possiamo reclutare nuovi consumatori
pia varietà di cibi, hanno un colore affascinante Come si può interrompere questa spirale? Le te- attraverso questa attività e continueremo a im-
e sono facilmente abbinabili a molti dei piatti stimonianze di alcuni retailer e ristoratori, con pegnarci su questo fronte”, afferma Saori Ikeya,
preferiti dai giapponesi quali prosciutto, salsic- una lunga esperienza nei vini rosati, ci hanno group manager di Sales Promotion Group presso
ce, crostacei, salmone e pietanze fritte. Possiamo fornito alcuni spunti che tratteggiano possibili il settore vendite.
godere di una bottiglia di rosé dall’inizio fino alla vie di uscita. Mercian ha portato avanti una “campagna pro-
fine del pasto. All’inizio, un bicchiere di rosé ben mozionale Instagram sui vini rosati” durante la
fresco può essere apprezzato alla stregua di un Spingere i consumatori primavera e l’estate del 2018 e nella primavera
buon bianco, mentre alla fine un calice di rosé I venditori giapponesi con una consolidata espe- del 2019. I consumatori si sono recati nei risto-
a temperatura ambiente può essere goduto alla rienza nella vendita dei vini rosati tentano di ranti che partecipavano alla campagna, hanno
pari di un calice di rosso, potendo accompagnare spingere i consumatori a bere questi vini. Una scelto fra i vini rosati pubblicizzati e hanno po-
bene anche piatti a base di carne. Inoltre un ro- raccomandazione, una proposta decisa da parte stato su Instagram foto che ritraevano se stessi
sato può essere una piacevole compagnia anche del venditore, è quindi indispensabile. “I con- mentre degustavano i vini rosati e i piatti del lo-
nelle cene all’aperto. In aggiunta, il rosé può es- sumatori che possono scegliere un rosato auto- cale. Mercian ha chiesto ai ristoratori aderenti di
sere sicuramente apprezzato durante tutto l’arco nomamente, senza alcuna spiegazione da parte promuovere la campagna prioritariamente fra le
dell’anno. In primavera, un rosato al momen- nostra, sono solo il 10-20% del totale - afferma donne di età compresa fra i 20 e i 40 anni. “In to-
to della fioritura dei ciliegi, in estate, un rosato Mitsuru Ishida, shop master di Vinosity Magis, tale, sono stati 1.200 i ristoranti che hanno par-
quando si è in vacanza. Natale rappresenta la un wine bar & restaurant gestito da Charpenté tecipato alla campagna”, afferma Ikeya. Durante
stagione ideale per un spumante rosé, mentre il -. La maggior parte dei nostri clienti ordina un la campagna della primavera del 2018 (marzo e
giorno di San Valentino lo si può apprezzare con rosé solo dopo aver ascoltato le nostre illustra- aprile), la vendita di rosé nei locali è cresciuta del
una persona speciale. Insomma, i rosati sono zioni del prodotto”. I dipendenti di Vinosity Ma- 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno prece-
assolutamente pieni di charme, ma purtroppo gis, situato presso Kanda, un’area residenziale e dente.
molti ristoranti non li offrono nella loro lista MITSURU ISHIDA business a Tokyo, hanno dichiarato di essere in-
vini al calice”. shop master di Vinosity Magis teressati ai vini rosati fin dalla prima apertura continua a pagina 29
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e delle aziende che saranno tra i protagonisti in fiera nel 2022.
Nella pagina qui a fianco l’elenco completo degli espositori che hanno
già confermato la loro partecipazione al prossimo SIMEI. Testi
a cura delle aziende. Aggiornamento iscrizioni al 15 ottobre 2021
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spirito di squadra, integrazione e flessibilità fra i vari reparti
produttivi garantiscono tempi di produzione e consegna Il vino in lattina è una realtà. Forse non ancora in Italia, dove questo segmento è agli albori, ma
veloci e hanno consentito il raggiungimento del miliardo e se rivolgiamo lo sguardo al Nord Europa, all’Australia e all’America, il “canned wine” è in forte
400 milioni di tappi venduti nel mondo. Fiore all’occhiello è crescita. Secondo i dati del Wine-In-Can, istituto di ricerca Usa che si occupa del fenomeno,
la linea Starvin, chiusura in alluminio per il mercato del vino nel 2020 le vendite di vino in lattina hanno superato i 200 milioni di dollari, compiendo un balzo
che si distingue per praticità di apertura e chiusura e per del 69%. Nel nostro Paese, d’altra parte, crescono gli imbottigliatori che si rivolgono a questa
la facilità di personalizzazione. Federfin ha sviluppato tre opportunità. Sono decine di milioni i litri di vino italiano che ogni anno vengono messi in lattina,
tipologie di sottotappi per garantire la giusta pressurizzazione destinati principalmente al mercato estero. Gai, da sempre vicina alle richieste del mercato, anche
dei vini; in particolare, offre un sottotappo in grado di essere a quelle più innovative, ha raccolto la sfida, cercando di coniugare la sua tradizionale qualità
utilizzato sia per vini fermi che frizzanti particolarmente dell’imbottigliamento all’efficienza richiesta dal settore. L’azienda di Ceresole d’Alba può oggi
efficace e indicato per garantire le massime performance offrire una nuova gamma di soluzioni destinate alla birra e al vino in lattina. Si tratta di monoblocchi
di “frizzantezza ed ermeticità”. Numerose cantine hanno a ciclo completo da 1.000 a 12.000 lattine l’ora, capaci lavorare con estrema precisione, affidabilità
spostato l’attenzione sul “frizzante” e appare sempre più e rispetto della materia prima vini fermi o frizzanti, ma anche prodotti innovativi come vini
marcata la strategia del marketing di focalizzarsi su un aromatizzati, low alcool o blend. I vantaggi del vino in lattina sono molti. L’alluminio (appositamente
prodotto particolareggiato e curato a livello di immagine trattato) è un materiale di comprovata qualità, che non altera il vino, minimizza l’ossidazione ed
enfatizzato dalle tecniche di stampa offset, hotfoil e serigrafia. è facile da stoccare, protegge il prodotto dalla luce. Riduce drasticamente gli sforzi di logistica
Ai 20.000 mq del comparto produttivo, è stato aggiunto e il peso dei trasporti, abbassando di un terzo le emissioni di CO2. Soprattutto, la lattina sembra
un reparto da 5.000 mq dedicato alla personalizzazione di incontrare il gusto dei nuovi consumatori, che non percepiscono alcuna alterazione qualitativa e
colore, grazie a macchinari specializzati anche per la gestione nel 74% dei casi (dati Wine-In-Can) si dicono propensi all’acquisto. La lattina appare, infine, una
di piccoli quantitativi. Info: www.federfintech.com soluzione decisamente più apprezzata rispetto a bottiglie in PET e bag-in-box.
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tramite vuoto, le quali permettono di decestonare le bottiglie da gabbioni mercato globale come uno dei più conosciuti produttori di
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varietali e il profilo sensoriale il vino. Una buona gestione del- Oenococcus oeni e dei sistemi tanomyces, all’origine di po-
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consentono un migliore mantenimento della pressione di
CO2 nel tempo. Il controllo dell’ossigeno è la seconda proprietà
sviluppate innovativa del Mytik Diam 10. I parametri della quantità di O2
rilasciata dal tappo - che noi chiamiamo Oir (Oxygen Initial
appositamente per Release) - sono definiti nella ricetta di fabbricazione a un livello
molto inferiore rispetto ai tappi tradizionali e sono omogenei
lo Champagne da da un tappo all’altro. Questo permette all’enologo di conoscere
e scegliere il rilascio di O2 al “dégorgement”. Infine, Mytik Diam
invecchiamento 10 presenta un Otr (Oxygen Transfer Rate = apporto di O2)
molto basso per una migliore evoluzione del vino in bottiglia.
sensibili all’ossidazione, come gli Champagne rosé o le mezze
bottiglie. La gamma Mytik Diam: Mytik Diam 10 è un tappo
Tali caratteristiche tecniche sono particolarmente adatte per con tutte le garanzie della gamma Diam Bouchage: sicurezza
i produttori che intendono proporre vini “metodo classico” organolettica, omogeneità e controllo dell’ossigeno e va a
da invecchiamento o vini spumanti con pochi o niente solfiti. completare la gamma di tappi per Vini Spumanti dell’azienda
Mytik Diam 10 offre inoltre molti vantaggi ai vini di natura più (con Mytik Diam Classic e Mytik Diam Spumante).
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annivin® Premium è il partner ideale per bii, incrementa la protezione dall’ossidazione e
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sostanze tanniche e astringenti, la tostatura del di ringiovanimento. Tannivin® Amarena: esalta
legno prima dell’estrazione sviluppa alte quanti- le note fruttate, stabilizza il potenziale di ossido
tà di polisaccaridi. È facilmente solubile in acqua riduzione dei vini rossi, rimuove toni indeside-
e vino. Note tostate di caffè, caramello, cacao sono rati proveniente da composti solforati. Nei vini
sottilmente supportate nei vini, aromi di legno. ormai stanchi potenzia le note futtate di frutti
Tannivin®Allier ExtraFine: senza interferire con rossi freschi, apportando delle note che rendono
la tipicità del vostro vino, incrementa la strut- i vini beverini e li ringiovanisce. Esalta e conser-
tura e il profilo aromatico, i vini sono bilanciati va quindi alcune sostanze aromatiche come i
con buon corpo e acidità, l’aspetto sensoriale in monotepenoli, β-ionone, β-damascenone mole-
bocca è intensificato e ben supportato. Rende i cole naturalmente presenti nel vino responsabi-
vini dolci e setosi. Esalta gli aromi di vaniglia. li della sensazione di fruttato. Maschera gli alcol
Tannivin® Amalfi: mix di tannini idrolizza- superiori.
LAFFORT ITALIA
L
a permanenza nei vini delle cellule di lievito secondarie alla fermentazione alcolica può avere,
in note e determinate condizioni, rilevanti effetti positivi sotto il profilo qualitativo. Essi sono
collegati alle molteplici componenti liberate naturalmente nei vini a partire dalle cellule di
S.cerevisiae a seguito dei fenomeni spontanei di autolisi che avvengono in esse successivamente alla
cessazione delle loro attività metaboliche. Con il progredire degli studi in questo ambito ad opera di
Virginie Moine e del Prof. Denis Dubourdieu, si è arrivati a un processo idoneo per l’ottenimento, su
larga scala, del MannostabTM, estratto concentrato e purificato di mannoproteine attive nei confronti
della stabilità dei sali di potassio dell’acido tartarico. In questo modo uno degli aspetti maggiormente
caratterizzanti i vini sottoposti all’élevage sur lies, l’acquisizione della stabilità tartarica, diviene
ottenibile o incrementabile con l’utilizzo di un prodotto enologico che apporta nel vino le medesime
componenti naturali estratte nel vino nel corso delle tradizionali operazioni di affinamento. Forte del
suo più che ventennale e originale savoir-faire nel campo delle mannoproteine, Laffort® ha quindi
messo a punto tutta una serie di prodotti enologici che ampliano le possibilità di applicazione di
differenti frazioni mannoproteiche da lievito a beneficio della qualità globale dei vini. Si è pervenuti così
alla messa a punto di Mannofeel®, efficace nell’ampliare la gamma delle sensazioni espresse dai vini a
livello organolettico, accrescendone in più a tutto tondo la stabilità, e di Mannospark®, formulazione
specifica per il miglioramento delle dimensioni delle bollicine e dello spessore del collarino, per una
spuma armoniosa, elegante e persistente e una globale stabilità nei vini effervescenti.
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
A Z I E N D E I N F O R M A N O 25 Ottobre 2021 35
VINVENTIONS
U
na linea completa di chiusure per il vino che non solo
elimina i difetti legati al tappo, ma sostiene lo sviluppo
MAXIDATA sostenibile promuovendo il riciclaggio della plastica?
Stiamo parlando della nuova Nomacorc Blue Line di Vinventions,
Puntare sulla leader mondiale nelle soluzioni di chiusure per l’industria
vinicola con 2,8 miliardi di tappi venduti nel 2020. La Nomacorc
ripartenza con Blue Line è una nuova serie di tappi di cui il 50% della materia
prima è ottenuto dal riciclaggio della plastica, perché oggi, la
digitalizzazione dei plastica è una risorsa rinnovabile. Questo materiale riciclato
che entra nella composizione di questi tappi è certificato ISCC+.
M
axidata, software house specializzata performante. Anche grazie alle iniziative gover- Blue Line si aggiunge alla
nello sviluppo di soluzioni gestionali native che agevolano i progetti di Industria 4.0, prima gamma con zero
per l’enologia, accompagna numero- questo futuro è sempre più vicino. Ecco perché impronta di carbonio a base
se realtà nel loro percorso di digitalizzazione e alcune soluzioni sono state pensate proprio per di bio-polimeri di canna da
ottimizzazione dei processi aziendali. La lunga andare in questa direzione. Tra le ultime novità, zucchero lanciata nel 2013:
esperienza al servizio del settore vitivinicolo ha la possibilità di interfacciamento del gestiona- la Nomacorc Green Line. Le
permesso di creare strumenti che siano davve- le uve2k.Blue a soluzioni MES (Manufacturing chiusure Nomacorc soddisfano
ro specifici per le peculiari esigenze degli ope- Execution System), per portare a un livello su- le aspettative di sostenibilità
ratori, anche grazie al costante dialogo con i periore la pianificazione e la gestione dei pro- dei viticoltori e garantiscono
propri clienti. Questo permette di soddisfare le cessi produttivi, favorendo l’integrazione tra sempre prestazioni
reali esigenze delle aziende e di creare un rap- gestionale, macchine ed impianti. Le possibilità ineguagliabili, zero Tca e una
porto di fiducia e collaborazione. La volontà di che si aprono in tema automatizzazione ed effi- precisa gestione dell’ossigeno.
Maxidata di contribuire alla crescita dei propri cientamento sono molte. Oltre a ciò, non si può Una bottiglia di vino tappata
clienti, non si limita a questo: un grande lavoro non citare l’opportunità offerta dalla tecnologia con Nomacorc è la garanzia per
di ricerca e sviluppo consente altresì di valutare Cloud Computing che consente di operare su il consumatore di bere il frutto
e fornire soluzioni innovative, con l’obiettivo di uve2k.Blue dovunque ci si trovi ed in qualsiasi del lavoro in cantina senza
aiutare le aziende vitivinicole a proiettarsi ver- momento, favorendo l’operatività in mobilità e alcune deviazioni, sempre nel
so un futuro sempre più integrato, efficiente e lo smartworking. rispetto dell’ambiente.
presenta il:
Codice della Vite
e del Vino Edizione 2021
22 & 23 Nov 2021
Amsterdam RAI
Hall 2 & 3
www.worldbulkwine.com
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
M E R C A T I 25 Ottobre 2021 37
www.osservatoriodelvino.it
FINALMENTE
UN TERMOMETRO
DEL MERCATO
Bilancio lusinghiero per il primo anno di attività:
rilevate giornalmente le quotazioni di una trentina di prodotti.
Castelletti: “Chiarezza e tempestività unica base per arginare
le speculazioni”. Verlicchi: “Dall’anno prossimo amplieremo
la base delle uve, grande interesse anche dall’estero”
“U
no strumento che ha centrato tutti distributori per la prima volta hanno potuto seguire in tempo
i suoi obiettivi: l’Osservatorio prezzi reale la crescita o la decrescita dei prezzi nelle varie regioni: un
uve, lanciato da Unione Italiana Vini e vero e proprio termometro che gli ha indicato giorno per giorno la
Med.&A. a inizio vendemmia, ha avuto temperatura esatta del mercato”.
l’effetto di fare chiarezza sul mercato Sono state circa una trentina le uve quotate: particolare
e di dare agli operatori le coordinate esatte di dove stessero attenzione in questo primo anno alle regioni Veneto, Friuli
andando le quotazioni giorno per giorno”. Commenta così il Venezia Giulia, Romagna, Lazio, Abruzzo e Puglia, quest’ultima
bilancio del primo anno di attività del sistema di rilevazione dei con le due piazze principali di Barletta e San Severo- Andrea VERLICCHI
Tutti i dati
prezzi delle uve Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Torremaggiore, oltre alle quotazioni dell’Airen e del Tempranillo
del settore Italiana Vini. Un sistema inserito all’interno della piattaforma spagnoli. “Ma già abbiamo avuto richieste di ampliamento
in un clic Osservatorio del Vino (osservatoriodelvino.it), dove sono già della base osservativa – aggiunge Verlicchi – in quanto le
presenti le quotazioni settimanali di oltre 250 vini e mosti e che visualizzazioni del portale – grazie anche alla diffusione sui canali
Osservatorio del Vino di Unione è diventato a tutti gli effetti il “mercato virtuale” più importante social come Linkedin – hanno acceso grande interesse anche
Italiana Vini è una potente d’Italia. all’estero, dove fra l’altro su alcuni mercati ci è stato richiesto di
e innovativa piattaforma “Abbiamo proposto a UIV di lanciare questa iniziativa a gennaio – poter avere un servizio simile”.
informatica che mette a aggiunge Andrea Verlicchi, presidente di Med.&A., l’associazione “E’ stata un’esperienza assolutamente positiva – conclude il
disposizione – attraverso un
nazionale dei broker e agenti d’affari aderente a UIV – perché nel segretario generale UIV, Castelletti – che ripeteremo ogni anno
articolato quanto semplice
query system – tutti i dati
nostro settore si è sempre sentita la mancanza di uno strumento all’interno della nostra piattaforma Osservatorio e che va nella
più importanti per il settore che individuasse puntualmente i prezzi delle uve nel momento direzione auspicata da tutto il settore di avere non solo maggiori
vitivinicolo. La piattaforma è in cui si formano. Questa carenza ha ingenerato poca chiarezza informazioni, ma soprattutto affidabili e tempestive, in grado di
strutturata su tre database: e direi opacità in qualche caso, a detrimento di tutto il settore. ripulire il mercato da tendenze speculative al ribasso o al rialzo
commercio mondiale Oggi, grazie all’attività dei nostri mediatori, che ringrazio per lo che sono sempre in agguato, in particolar modo in vendemmie
(import-export di tutti i Paesi, sforzo che hanno profuso quotidianamente da fine agosto alla come quella di quest’anno, con una produzione fortemente sotto
confezionato, BiB, sfuso prima settimana di ottobre, i viticoltori, le aziende ma anche i la media”.
e spumanti), potenziale
(superfici e produzioni mondiali,
imbottigliamenti di tutte le
Do-Ig italiane, giacenze mensili)
e prezzi del vino sfuso e uve
(oltre 250 prodotti quotati
settimanalmente e circa 500 PREZZI MEDI SETTIMANALI DELLE UVE
nello storico dal 2010).
La piattaforma consente di Euro/kg (iva incl.) Settimana
visualizzare i dati in formato PRODOTTO 1 2 3 4 5 6 7 Media generale Var. fine/inizio
tabellare, estrarre Excel, Atte al taglio di Prosecco Doc (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0,65 0%
produrre calcoli primari Glera atta a Prosecco Doc in purezza (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 1,23 1,29 1,34 1,35 1,35 1,31 9%
(variazioni %, Cagr %) e di Pinot nero atto a Prosecco Rosé Doc (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 1,17 1,20 1,20 1,20 1,20 1,19 3%
elaborare ed esportare grafici
Glera Veneto e Trevenezie IGP (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,48 0,48 0,48 0,44 0,39 0,45 -18%
dinamici.
Pinot grigio delle Venezie DOP (Veneto Occidentale) 0,59 0,59 0,63 0,63 0,63 0,61 7%
Il sistema è accessibile su
Pinot grigio Friuli e Friuli Grave DOP (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,67 0,69 0,73 0,74 0,74 0,71 9%
abbonamento, con pacchetti
Pinot grigio Venezia e delle Venezie DOP (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,67 0,69 0,73 0,74 0,74 0,71 10%
personalizzabili, che prevedono
Chardonnay Trevenezie IGP (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,58 0,58 0,58 0,58 0,58 0,58 0%
l’acquisto anche di una sola
Ribolla Venezia Giulia IGP (Veneto Orientale/Friuli Venezia Giulia) 0,48 0,48 0,48 0,48 0,48 0,48 0%
banca dati. Fino a fine anno
Garganega Veneto e generica (Veneto Occidentale) 0,36 0,36 0,36 0,36 0%
sono previste offerte speciali.È
Bianca generica (Romagna) 0,39 0,40 0,39 0,39 0,39 -1%
prevista la possibilità di
effettuare un free trial di 48 Bianca generica (Lazio) 0,32 0,32 0,32 0,32 0,32 0%
ore, per esplorare tutte le Pinot grigio Lazio IGP (Lazio) 0,59 0,59 0,59 0,59 0,59 0,59 0%
funzionalità del sistema. Chardonnay Lazio IGP (Lazio) 0,59 0,59 0,59 0,59 0,59 0,59 0%
Osservatorio del Vino è un Bianca generica (Puglia Barletta) 0,34 0,31 0,33 0,32 0,30 0,29 0,31 -14%
progetto di Unione Italiana Vini Bianca generica (Puglia S. Severo-Torremaggiore) 0,30 0,30 0,30 0,31 0,31 0,30 0,30 1%
in collaborazione con Vinitaly, Rossa generica (Puglia Barletta) 0,31 0,35 0,33 0,35 0,34 0,33 0,32 0,33 4%
sviluppato a livello informatico Sangiovese Puglia IGP (Puglia Barletta) 0,33 0,37 0,35 0,37 0,36 0,36 0,36 0,35 8%
da Maxidata-Gruppo Zucchetti. Trebbiano Puglia IGP (Puglia Barletta) 0,36 0,33 0,35 0,34 0,32 0,32 0,33 -11%
Trebbiano Puglia IGP (Puglia S. Severo-Torremaggiore) 0,32 0,32 0,32 0,33 0,33 0,33 0,32 3%
Primitivo Puglia IGP (Puglia) 1,19 1,23 1,23 1,23 1,23 1,22 3%
PER MAGGIORI Primitivo Salento IGP (Puglia) 1,26 1,28 1,28 1,28 1,28 1,27 1%
INFORMAZIONI, Mosto flottato refrigerato bianco da uve Trebbiano (Abruzzo)* 4,65 4,56 4,51 4,56 4,55 4,55 4,56 -2%
osservatoriodelvino.it
* quotazioni in Fehling peso x 0,6, Iva esclusa
segreteria.osservatoriodelvino@uiv.it
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
38 25 Ottobre 2021 P I A Z Z A A F F A R I
P I E M O N T E F R I U L I - V E N E Z I A G I U L I A
MERCATI
Piemonte Cortese 2020 0,65 0,75
Venezia G./Treven. Pinot bianco 12 - 12,5 0,85 0,95
Piemonte Grignolino 2020 1,00 1,10
Venezia G./Trevenezie Pinot nero 12 - 12,5 1,20 1,30
Venezia G./Trevenezie Refosco 12 - 12,5 0,75 0,85
VINICOLI
Asti Mosto (kg)
Venezia G./Trevenezie Sauvignon 12 - 12,5 1,00 1,50
Mosto uve aromatiche
2021 nq nq Venezia G./Trevenezie Verduzzo 12 - 12,5 0,70 0,80
Moscato DOP
L O M B A R D I A
QUOTAZIONI E ANDAMENTI Vino Dop annata 2021 (litro) Vino Igp annata 2021 (ettogrado)
DEL VINO SFUSO Oltrepò Pavese Barbera 12 0,90 1,05 Provincia di Mantova Lambrusco 11,5 nq nq
NOTA: in corrispondenza delle colonne variazioni % la cella vuota indica Oltrepò Pavese Malvasia 11,5 nq nq Vino Igp annata 2021 (litro)
che non ci sono state variazioni rispetto alla rilevazione della settimana precedente. Oltrepò Pavese Moscato 1,15 1,20 Provincia di Pavia Barbera 11,5 0,85 0,95
Oltrepò Pavese Pinot grigio 0,90 1,00 Provincia di Pavia Chardonnay 11,5 0,90 1,00
O. Pavese Pinot nero vinif. bianco 11,5 1,15 1,30 Provincia di Pavia Croatina 12 0,90 1,05
O. Pavese Pinot nero vinif. rosso 12 1,15 1,30 Provincia di Pavia Pinot grigio 0,90 1,00
Oltrepò Pavese Riesling 11,5 - 12,5 0,90 1,00 Provincia di Pavia Pinot nero
12 1,10 1,30
vinificato rosso
Oltrepò Pavese Sangue di
11,5 nq nq
Giuda-Buttafuoco
rilevazioni a cura di MED.&A.
E M I L I A R O M A G N A U M B R I A
Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino Dop annata 2020 (litro)
Rossissimo desolforato 11,5-12,5 8,80 9,20 Bianco 9,5-11,0 4,90 5,10 Orvieto 12 0,70 0,80
Rossissimo desolforato Bianco termocondiz. 10,5-12 5,20 5,50 Orvieto Classico 12 0,75 0,85
11-12,5 nq nq
mezzo colore Bianco term. base spum. 9-10 5,30 5,50
Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino Igp annata 2020 (ettogrado)
Vino Igp annata 2021 (ettogrado) Rosso 11-12 5,00 5,50 Umbria bianco 11-12 4,50 5,00
Emilia Lambrusco 10,5-11,5 nq nq Vino Dop annata 2021 (litro) Umbria rosso 12-12,5 5,00 5,60
Emilia Lambrusco bianco 10,5-11,5 nq nq Romagna Sangiovese 12-13 nq nq
Romagna Trebbiano 11,5-12,5 0,65 0,70 Vino Igp annata 2020 (litro)
Vino Igp annata 2021 (litro) Umbria Chardonnay 12-12,5 0,80 0,90
Emilia Malvasia 0,80 0,90 Vino Igp annata 2021 (ettogrado) Umbria Grechetto 12 0,80 0,90
Rubicone Chardonnay/Pinot 11-12,5 6,20 6,70 Umbria Pinot grigio 12 0,80 0,90
Vino Igp annata 2021 (prezzi grado distillazione+zuccheri) Rubicone Merlot 11,5-12,5 6,00 6,50
Emilia Lambrusco Rubicone Sangiovese 11-12,5 0,65 0,75
nq nq
bianco frizzantato
Rubicone Trebbiano 11-11,5 5,40 5,70
Emilia Lambrusco
nq nq
rosso frizzantato
Mosto annata 2021 (Fehling peso x 0.6)
Mosto annata 2021 (Fehling peso x 0.6) Mosto muto 4,80 5,00
Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino Igp annata 2021 (litro) Mosto annata 2021 (gr. Bé q.le)
Bianco 10,5-12 3,80 4,00 Puglia Chardonnay 11-12 0,75 0,80 Mosto muto rosso Lambrusco
12-13 5,30 5,80
vino comune
Bianco termovinificato 10,5-12 4,30 4,50 Puglia Pinot bianco 11-12,5 0,70 0,75
Rosso 10,5-12 4,20 4,60 Puglia Pinot grigio 11,5-12,5 0,90 1,00
Mosto annata 2021 (gr. rifr. x 0.6 x q.le)
Rosso da Lambrusco 12,5-13,5 6,00 6,50 Puglia Primitivo 13-15 1,50 1,70
MCR 65-67 4,00 -2,4% 4,20 -4,5%
Rosso da Montepulciano 11-12 nq nq Puglia Primitivo rosato 11,5-13 1,35 1,45
Puglia Lambr. frizzantato 10-11 nq nq Mosto concentrato bianco 33-35 4,40 4,60
Puglia Malvasia bianca 12-12,5 4,80 5,20 Mosto concentrato rosso 33-35 4,80 5,00
Puglia rosato 11-12,5 4,60 4,80 Mosto muto bianco 10-11 3,30 3,50
Puglia Sangiovese 11-11,5 4,80 5,20 Mosto muto rosso 11-12 3,40 3,70
Puglia Trebbiano 11-12 4,60 4,80
Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino Igp annata 2021 (litro) (segue) Vino Igp annata 2021 (litro)
Rosso 12-13 5,00 5,50 Salento Cabernet 13-14 nq nq Salento Primitivo 14-15 1,60 1,80
Salento Chardonnay 13-13,5 1,00 1,10 Salento rosato 13-14 nq nq
Vino comune annata 2021 (litro) Salento Fiano 13-13,5 1,00 1,10 Tarantino Merlot 13-14 1,20 -7,7% 1,40 -6,7%
Rosso strutturato 14-16 nq nq Salento Malvasia nera 12-14,5 1,15 -8,0% 1,40 -6,7%
Salento Negroamaro 12-13,5 nq nq
Vino Dop annata 2021 (litro)
Primitivo di Manduria 14-15 2,80 3,00
Salice Salentino 13-14 nq nq
IL CORRIERE VINICOLO N. 34
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V E N E T O T R E N T I N O - A L T O A D I G E
VERONA TREVISO
Vino comune (ettogrado) Vino Dop annata 2021 (litro) Vino Dop (litro)
Bianco 2020 9,5-12 5,20 5,80 Delle Venezie bianco 12 0,80 0,90 Lago di Caldaro 2020 1,60 1,85
Rosso 2020 11-12,5 nq nq Piave Cabernet 12-12,5 0,90 1,00 Teroldego Rotaliano 2020 1,80 2,00
Piave Merlot 11,5-12 0,85 0,95 Trentino Cabernet Sauvignon 2020 1,65 2,10
Vino Dop (ettogrado)
Pinot grigio delle Venezie 10-12 1,10 1,20 Trentino Chardonnay 2021 1,70 2,00
Garda Bianco 2020 11,5-12,5 nq nq
Pinot nero atto taglio Trentino Lagrein 2020 1,80 2,20
Soave 2020 11-12,5 nq nq 1,85 2,00
Prosecco rosé
Trentino Lagrein rosato Kretzer 2020 1,60 1,80
Vino Dop (litro) Prosecco Valdobbiadene
9-10 8,50 9,50 Trentino Marzemino 2020 1,45 1,80
Cartizze Docg
2016 nq nq Trentino Merlot 2020 1,25 1,70
Amarone e Recioto Prosecco Conegliano
2017 nq nq 9,5-10 2,70 2,80
Valdobbiadene Rive Docg Trentino Moscato 2020 1,90 2,10
della Valpolicella
2018 8,80 9,00 Prosecco Conegliano Trentino Müller Thurgau 2020 1,40 1,65
9-10 2,65 2,75
Valdobbiadene Docg
2016 nq nq Trentino Nosiola 2020 1,60 1,95
Amarone e Recioto della Prosecco Asolo Docg 9,5-10 2,20 2,30
2017 nq nq Trentino Pinot bianco 2021 1,80 2,15
Valpolicella Classico
Prosecco Doc 9-10 1,95 2,05
2018 8,80 9,20 Trentino Pinot grigio 2020 1,85 2,10
Venezia Pinot grigio 11-12 1,10 1,20 Trentino Pinot nero 2020 2,70 3,50
Bardolino 2021 0,95 1,00
Bardolino Chiaretto 2021 1,00 1,05 Trentino Riesling 2020 1,90 2,25
Vino Igp annata 2021 (ettogrado)
Bardolino Classico 2021 1,05 1,10 Trentino Sauvignon 2020 2,20 3,00
Cabernet Franc 10-12 6,80 7,50
Custoza 2020 nq nq Trentino Sorni bianco 2020 1,60 1,95
Cabernet Sauvignon 10-12 6,50 7,00
Delle Venezie bianco 2021 12 0,80 0,90 Trentino Sorni rosso 2020 1,80 2,00
Chardonnay 10-12 6,30 7,00
Garda Chardonnay 2020 nq nq Trentino Traminer 2020 3,60 4,10
Glera 9,5-10 5,80 6,20
Garda Garganega 2020 11,8 nq nq Trento 2021 2,20 2,50
Marca Trevigiana Tai 10,5-12 6,20 7,00
Garda Pinot grigio 2020 11-12,5 nq nq Trento Pinot nero base spumante 2021 2,80 3,20
Marca Trevigiana/Veneto/
Lugana 2020 2,90 3,10 10-11 5,00 5,50 Valdadige Schiava 2020 1,45 1,65
Trevenezie rosso
Lugana 2021 2,90 3,20 Merlot 10-12 5,80 6,20
Pinot grigio d.Venezie 2021 12-12,5 1,10 1,15 Pinot bianco 10-12 6,50 7,00 Vino Igp (litro)
Soave Classico 2020 12,5-13 nq nq Raboso rosato 9,5 - 10,5 7,00 7,50 Vigneti Dolomiti Chardonnay 2020 nq nq
Valdadige Pinot grigio 2020 11-12 nq nq Raboso rosso 9,5 - 10,5 7,00 7,50 Vigneti Dolomiti Merlot 2020 0,80 1,00
Valpolicella 2021 1,60 1,75 Refosco 10-12 6,50 7,00 Vigneti Dolomiti Müller Thurgau 2020 1,00 1,20
Valpolicella atto Ripasso 2019 3,00 3,20 Sauvignon 10-12 7,50 10,00 Vigneti Dolomiti Pinot grigio 2020 1,40 1,90
2019 nq nq Veneto/Trevenezie bianco 10-11 5,50 6,00 Vigneti Dolomiti Schiava 2020 1,30 1,50
Valpolicella Classico
2020 nq nq Vigneti Dolomiti Teroldego Novello 2021 1,90 2,10
Verduzzo 10 - 11 6,20 6,50
Valpol. Cl. atto Ripasso 2019 3,00 3,20
M A R C H E T O S C A N A L A Z I O
A B R U Z Z O - M O L I S E S I C I L I A
Vino comune (ettogrado) Vino comune annata 2021 (ettogrado) Vino Igp annata 2021 (litro)
Bianco 2021 10-11,5 4,00 4,10 Bianco 10,5-12 3,70 3,90 Cabernet 13-14,5 nq nq
Bianco termocondiz. 2021 9,5-13,5 4,40 4,80 Bianco termocondizionato 12-12,5 4,20 4,50 Chardonnay 12,5-13,5 0,95 1,05
Cannonau di Sardegna 13-14 2,00 2,30 VERONA: Severino Carlo Repetto Federico Repetto (L’Agenzia Vini Repetto & C. srl) SICILIA
(L’Agenzia Vini Repetto & C. srl) LAZIO E UMBRIA Andrea Verlicchi (Impex srl)
Monica di Sardegna 13-14,5 1,00 1,30
TREVISO: Fabrizio Gava (Quotavini srl) Enrico e Bernardo Brecci (Brecci srl) SARDEGNA
Nuragus di Cagliari 12-13 0,90 1,10
TRENTINO-ALTO ADIGE MARCHE Andrea Verlicchi (Impex srl)
Vermentino di Sardegna 12-13 1,50 1,70 Fabrizio Gava (Quotavini srl) Emidio Fazzini
SISTEMI DI DOSAGGIO
INNOTEC.
PROGETTATI A MISURA
DELLE TUE ESIGENZE.
SISTEMI DI DOSAGGIO
AD ALTA PORTATA
SISTEMI DI DOSAGGIO
A BASSA PORTATA