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PSICOLOGIA

COGNITIVA E DELLO SVILUPPO

melissa.scagnelli@unive.it

La memoria
•  Insieme di processi che compongono la
capacità di ricordare, cioè di riaFvare le
conoscenze apprese in precedenza.
•  Insieme vasto variegato e complesso di
fenomeni (Moderato, 2019)
Tipologie di memoria
•  A breve termine e a lungo termine
•  Memoria di lavoro
•  Procedurale e dichiaraQva
•  Autobiografica e semanQca
•  Metamemoria
Ripassiamo
•  Ricordate quesQ numeri
5-7-2-4-6-1
•  Qual è il vostro numero di telefono?
•  Ripetete quesQ numeri dal più piccolo al più
grande
5-7-2-4-6-1
•  In che anno è stata scoperta l’America?
•  Che cosa hai fa^o sabato?
•  Domani puoi portarmi il manuale di psicologia?

La metamemoria…
Che strategie avete u-lizzato per riuscire a
ricordarvi i numeri e i nomi?
Metamemoria
•  È la capacità di osservare il nostro stesso
comportamento di memoria e discriminare le
diverse situazioni in cui è avvenuto.
•  Capacità di ragionare sulla propria memoria,
comprendere le proprietà della nostra stessa
capacità di ricordare
Memoria ed emozioni
•  Congruenza dell’umore: efficienza dei processi
mnemonici è influenzata da corrispondenza tra
umore esistente e tono affeFvo del materiale da
ricordare. Persona felice trova più a^raenQ e
salienQ sQmoli piacevoli e quindi presta più
a^enzione
•  Dipendenza dallo stato: più facile rievocare i
ricordi immagazzianQ durante un parQcolare
stato emoQvo quando si prova nuovamente
quello stato
La memoria nello sviluppo
Si riscontrano differenze nelle competenze di
memoria nel corso dello sviluppo, in parQcolare
per quanto riguarda le capacità di uQlizzare
strategie per la memorizzazione e conseguente
rievocazione
Sviluppo della memoria a breve termine

•  Test su span di memoria: numero di elemenQ non


relaQ tra loro e presentaQ rapidamente
•  Ci sono differenze affidabili nello spam dipese da
età (Schneider et al., 2009)
•  Usata nei test di intelligenza
•  Indagate nei neonaQ con procedure dei tempi di
osservazione
•  QuanQtà di informazioni visive che i neonaQ
tengono in mente aumenta nel primo anno di
vita
•  Si riscontrano maggiori differenze con la crescita
nella memoria strategica rispe^o a quella
automaQca
•  Perlmu^er (1988) disQngue fra:
–  Conoscenza epistemica (conoscenza del mondo)
–  Conoscenza operaQva (insieme di procedure, abilità e
strategie di memoria)
–  Conoscenza metacogniQva (conoscenza sul
funzionamento del sistema di memoria)
•  I bambini molto piccoli hanno prestazioni più
scarse nei compiQ di memoria che dipendono da
conoscenza epistemica e metacogniQva
•  La memorizzazione è più facile se correlata a
esperienze personali
Il ruolo dell’esperienza
•  Ciò che i bambini sanno degli elemenQ che sono staQ presentaQ loro
casualmente e che devono ricordare influenza span di memoria
•  Esperimento Michelene Chi (1978) studenQ post laurea e bambini di 10
anni (giocatori esperQ di scacchi)
•  Due compiQ di memoria:
–  span di cifre
–  Venivano mostrate delle pedine di scacchi su una scacchiera, successivamente
veniva chiesto loro di posizionarle nella stessa posizione
•  I bambini danno prestazione inferiore a test span di cifre, ma hanno fa^o
meglio nella prova degli scacchi
•  Bambini sono più abili in domini specifici, se non sono esperQ i più grandi
vanno meglio dei più piccoli, ma se sono esperQ la conoscenza di quel
dominio facilita l’elaborazione di quel dominio rapidamente
Sviluppo e uso di strategie
•  Strategie fanno riferimento all’insieme di aFvità
cogniQve e comportamentali appropriate al compito
so^o il controllo intenzionale e consapevole del
sogge^o che si rivelano uQli per migliorare il ricordo
–  Uso intenzionale
–  EffeFvo aiuto prodo^o da tale uso
•  Si riQene che con lo sviluppo aumenQ l’efficienza di
elaborazione
–  Abilità di codifica che influenza l’accessibilità di ogni
conce^o
–  Organizzazione automaQca degli sQmoli cioè capacità di
aFvare prontamente specifiche relazioni tra gli evenQ
–  Facilità di uQlizzo di strategie mnesQche
•  Le strategie hanno rivesQto un ruolo centrale nell’analisi dello sviluppo
della memoria,
•  Deficit di mediazione: a causa del quale i bambini non sono in grado di
usare una strategia anche quando è loro mostrata
•  Deficit di produzione: I bambini non riescono a usare spontaneamente una
strategia anche se migliorano le prestazioni e la strategia è loro insegnata
•  Deficit di uQlizzazione: fase di transizione durante la quale anche se il
bambino usa spontaneamente la strategia non ne trae beneficio o ne trae
un beneficio minore rispe^o ai bambini più grandi
•  Da anni ‘80 indagine dei fa^ori in grado di
–  Influenzare l’uso spontaneo della strategia
–  Migliorare la prestazione per mezzo di training
–  Facilitare la generalizzazione nell’uso della strategia
•  Si arriva a considerare lo sviluppo della memoria come un processo di
ada^amento descrivibile in base a un modello interaFvo che considera
come fa^ori determinanQ:
–  Prestazione mnemonica
–  Contesto ambientale
–  Stato del sogge^o
–  Livello di sviluppo
–  Differenze individuali
Le strategie
•  I bambini piccoli sanno me^ere in a^o
strategie
•  Le usano meno e in modo meno efficiente
•  Esempio ricordarsi nomi dei compagni: sia il
gruppo che ricordava disposizione che ordine
casuale riusciva (ruolo della conoscenza dei
compagni)
Differenza uQlizzo e produzione
•  Bambini dai 18 ai 36 mesi usano strategie per
ricordarsi dove è nascosto pupazzo
indicandolo guardando il nascondiglio
•  Se si insegnano strategie le possono imparare
•  Differenze nell’uso spontaneo di strategie, ma
se si dà la strategia sanno poi applicarla in
modo efficace
•  Non sempre la riuQlizzano però
Ricerca
Bambini di 9 anni
1.  Studia le parole come vuoi e ricordale
nell’ordine così come Q vengono
2.  Prova a raggrupparle in categorie
3.  Nuova lista di parole
Si rileva che i bambini inizialmente non usano
strategie, vanno meglio con la strategia non la
riuQlizzano
Probabilmente richiede risorse cogniQve.
•  Siegler i bambini usano strategie mulQple e variabili
•  Tu^e a disposizione
•  Cambiano a seconda dell’età e del Qpo di compito
•  Esempio addizioni: contare con dita, parQre dal
numero più grande, recupero di faF
•  Modello di scelta della strategia adaFva: I bambini
possiedono un’ampia varietà di strategie che
competono nel momento in cui si è di fronte a un
problema, a volte ne prevalgono alcune a volte altre
•  Esempio delle onde: crescendo si scelgono quelle più
complesse, ma a volte quelle già conosciute
Come insegnare strategie
•  Insegnate poche strategie alla volta in modo intensivo ed esteso.
Meglio insegnare solo una strategia alla volta finchè viene appresa
•  Fornite esempi e spiegate ogni nuova strategia
•  Fate nuovamente esempi e rispiegate la strategia in modalità
sensibili a aspeF non compresi
•  Spiegate quando e dove usare le strategie
•  Fate fare praQca usando le strategie in più compiQ possibili
•  Incoraggiate gli studenQ a monitorare l’uso delle strategie,
ricordando quando usare le strategie
•  MoQvate all’uso della strategia
•  EnfaQzzate l’elaborazione riflessiva (Pressley & Woloshyn, 1995)
•  MolQ ricercatori sostengono che l’imitazione differita è la prima forma di
memoria
•  I bambini piccoli tendono a rievocare più facilmente evenQ che avvengono
in contesQ famigliari
•  Organizzano le rouQne famigliari in script
•  Ricordano più facilmente gli script
•  2 anni e mezzo: interrogaQ su esperienza del campeggio si focalizzavano
su esperienze di rouQne
•  Crescendo ricordano informazioni più specifiche e aQpiche sopra^u^o se
si discostano
•  Svantaggio: non ricordano molte delle cose aQpiche
•  Ruolo chiave dei genitori nella costruzione del ricordo autobiografico
•  Bambini con genitori che supportano il ricordo coinvolgendoli in racconQ
ricordano maggiormente anche a distanza di 1 o 2 anni
Uso di strategie
•  RipeQzione
•  3-4 anni istruzione: ricorda il nome dei gioca^oli, li
osservano e li nominano ma raramente li ripetono mentre
7 e 10 anni lo fanno
•  Più grandi ripetono in modo diverso
•  Dai 5 agli 8 anni chiesto di ricordare lista di parole
presentate una alla volta essi ripetono ogni parola una alla
volta invece 12 anni si affidano a ripeQzione aFva o
cumulaQva per esempio agigungendo una parola alla volta
e ripetendole tu^e insieme nuovamente
•  Strategia del raggruppamento: 7 anni lo fanno se restano
visibili gli item, mentre 12 anni riescono anche se item non
visibili
•  Organizzazione e categorizzazione: strategia
migliore
•  Fino 9 10 anni non si notano differenze nella
rievocazione spontanea delle due liste
Barca, parQta, unghia cappo^o, erba, naso,
maQta, cane,tazza, fiore
E ancora…
Coltello, maglie^a, auto, forche^a, barca,
pantaloni, calza, camion, cucchiaio, pia^o

Rievocazione
•  Rievocazione libera e rievocazione con
suggerimenQ
•  Bambini riescono bene con suggerimenQ, più
difficile rievocazione libera
•  Possono essere istruiQ ad usare strategie di
ripeQzione, organizzazione e recupero, ma
messi di fronte a compiQ nuovi non le usano
Il ruolo del contesto
•  Se i palloni scoppiassero, il suono non potrebbe arrivare, perchè il
tu^o sarebbe troppo distante dal piano giusto, la finestra chiusa
impedirebbe anch’essa l’arrivo del suono perchè la maggior parte
degli edifici tende ad essere bene isolato. Poichè tu^a l’operazione
dipende dalla stabilità della corrente una ro^ura a metà del filo
provocherebbe pure problemi.
Naturalmente l’individuo potrebbe gridare, ma la voce umana non
è abbastanza forte da trasme^ersi così lontano. Un altro problema
è rappresentato dal fa^o che può rompersi una corda dello
strumento e allora il messaggio resterebbe privo di
accompagnamento musicale. È chiaro che la condizione migliore
comporterebbe una minore distanza: allora ci sarebbero da temere
meno problemi. Con il conta^o faccia a faccia si potrebbero
limitare al minimo le difficoltà
•  PROVATE A SCRIVERE TUTTO CIÒ CHE RICORDATE
RIPROVATE ORA
Se i palloni scoppiassero, il suono non potrebbe arrivare,
perchè il tu^o sarebbe troppo distante dal piano giusto, la
finestra chiusa impedirebbe anch’essa l’arrivo del suono
perchè la maggior parte degli edifici tende ad essere bene
isolato. Poichè tu^a l’operazione dipende dalla stabilità
della corrente una ro^ura a metà del filo provocherebbe
pure problemi.
Naturalmente l’individuo potrebbe gridare, ma la voce
umana non è abbastanza forte da trasme^ersi così
lontano. Un altro problema è rappresentato dal fa^o che
può rompersi una corda dello strumento e allora il
messaggio resterebbe privo di accompagnamento
musicale. È chiaro che la condizione migliore
comporterebbe una minore distanza: allora ci sarebbero
da temere meno problemi. Con il conta^o faccia a faccia si
potrebbero limitare al minimo le difficoltà

(esempio ripreso da ricerca Bransford & Johnson)


Memoria intenzionale
•  Se sappiamo che ci verrà chiesto di ricordare
quanto presentato ci impegneremo per farlo.
•  Codifica e ripeQzione sono esempi di ciò
•  Apparentemente I bambini più piccoli non
me^ono in a^o strategie per memoria
intenzionale
•  Problema di memoria, di moQvazione o di
difficoltà del compito?
•  Esperimento con bambini di 2-3 anni
•  Si raccontava la storia di un cagnolino gioca^olo che veniva nascosto so^o
una serie di contenitori rovesciaQ.
•  Nel bel mezzo del racconto, al termine di una frase “allora il cagnolino si
nascose so^o la casa…”, lo sperimentatore si fermava diceva che per finire
la storia gli serviva un altro gioca^olo, usciva dicendo ad alcuni bambini di
ricordare dove era nascosto il cagnolino per potere finire la storia al suo
ritorno ad altri diceva solo di aspe^are.
•  I bambini di 3 anni a cui avevano chiesto di ricordare me^evano in a^o
strategie: indicavano contenitore cagnolino annuendo, mentre indicavano
gli altri contenitori facendo cenno di no con la testa, altri tenevano la
mano sul contenitore fino al ritorno dello sperimentatore
•  Tali aFvità erano assenQ nei bambini di 2 e 3 a cui veniva solo de^o di
aspe^are
•  Ruolo della difficoltà del compito
La metamemoria
•  Metodo delle interviste
•  3-4 anni hanno idea che alcune cose sono più facili da ricordare
rispe^o ad altre
•  Bambini prescolari sanno che ricordare tanQ elemenQ più difficile di
ricordarne pochi
•  Sopravvalutano quanto riescono a ricordare e conoscono poco su
oblio
•  Prima dei 7 anni faQcano a riportare la ripeQzione e
l’organizzazione come strategie uQli
•  Quando capiscono che è importante categorizzare non sanno dire il
perchè
•  7-9 anni ripetere e categorizzare è più efficace di osservare gli item
e denominarli
•  11 anni inziano a usarla spontanamente come strategia
•  Non sempre necessaria metamemoria per memoria
•  Ruolo dell’esperienza
•  Esempio storia sul calcio: le conoscenze pregresse
influenzano il ricordo
•  Confronto bambini di 8, 10, 12 anni esperQ e non esperQ
•  I bambini più esperQ ricordano più de^agli
•  La rievocazione della storia era influenzata maggiormente
dalle conoscenze rispe^o alle loro abilità intelleFve
generali
•  Gli esperQ ricordano più informazioni della loro area di
esperienza
Memoria e cultura
•  Culture diverse supportano e incoraggiano
strategie di memoria diverse (Mistry, 1997)
•  RipeQzione e organizzazione vengono
ampiamente usate nelle società
industrializzate, sono Qpiche della scuola.
Il ruolo della scolarizzazione
•  MolQ test di memoria richiedono di ricordare una serie
di informazioni parziali e sconnesse, per esempio
elenchi di parole isolate
•  Tali compiQ risultano difficili per persone non
scolarizzate
•  Tu^avia le stesse persone in compiQ di rievocazione
della localizzazione degli oggeF e dei racconQ
tramandaQ oralmente danno prestazioni molto migliori
•  Ricordare parole e numeri sconnessi senza significato
può essere un’esperienza insolita al di fuori della
scuola
•  Le differenze nella memoria per la disposizione spaziale o
per i racconQ organizzaQ sono minime o, in alcuni casi, a
favore dei membri di comunità in cui è considerato
importante l’orientamento spaziale
•  Esperimento con bambini Maya
•  Osservavano sperimentatore disporre 20 oggeF famigliari
in miniatura in un modello rappresentante una ci^à
delimitata da montagne, un lago una strada, case e alberi
•  Dopo vengono rimossi e rimessi insieme agli 80 oggeF da
cui erano traF,
•  viene chiesto di ricostruire la scena
•  I bambini Maya eseguivano il compito meglio dei bambini
americani
•  I bambini americani tendevano ad usare la strategia del
ripetere le informazioni, ma tale strategia non è efficace in
quesQ compiQ (Rogoff, 2004)
Contributo Tendenze di sviluppo

Capacità di memoria di lavoro I bambini più grandi hanno una capacità di elaborazione di informazioni maggiore dei
bambini più piccoli

Strategie di memoria I bambini più grandi usano strategie di memoria più efficaci per cdificare,
immagazzinare e recuperare l’informazione

Metamemoria I bambini più grandi sanno di più circa I processi di memoria e questo perme^e loro di
scegliere maggiormente le strategie più appropriate per il compito che stanno
eseguendo e di monitorare con cura i progressi

Conoscenze di base I bambini più grandi hanno più conoscenze in generale e le loro maggiori conoscenze
di base aumentano abilità di apprendere

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