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ITALIA

9 VITA 27 MAGGIO 2011

Scrittori romeni:
la sorpresa
del Salone di Torino
Expoloit di nuovi autori alla kermesse libraria

Scherzando, ma non troppo, i romeni la considerano la principale


tra le loro città «fuori dai confini della Romania». Di certo, Torino è
una città-laboratorio, non solo sul terreno dell’integrazione, ma an-
che su quello dello scambio tra culture. A Torino
c’è un consolato generale rumeno e operano decine
editoria di mediatori culturali che hanno permesso di affron-
tare la sfida della forte immigrazione conseguente
alla caduta del regime di Nicolae Ceausescu.
Sempre a Torino si pubblica un settimanale in
lingua e il Comune ha messo a disposizione un por-

Il Bangladesh vince tale che traduce in romeno le informazioni sulla vita pubblica della
città, oltre che un tg quotidiano. La città, poi, intrattiene rapporti
proficui di scambio con la Romania, soprattutto grazie all’università

un ticket per la Biennale che, nella sua facoltà di Lingue e letterature straniere, nel 1863 ha
ospitato la prima cattedra di lingua romena in Italia.
Non è dunque un caso che la Romania sia oramai da molti anni
Anche quest’anno l’artista Tamburella porta “gli ultimi” in Laguna presente, con un proprio stand, al Salone del Libro di Torino. Que-
st’anno l’Istituto romeno di cultura umanistica di Venezia e il Centro
nazionale del libro dell’Istituto cul-
di Lorenzo Maria Alvaro purgatorio: ha una crescita economica spa- turale romeno di Bucarest hanno or- In libreria:
ventosa ma anche una povertà incredibile». ganizzato un “altro” programma, de- Tre titoli
C’è chi per fare l’artista impicca fantocci E proprio partendo dall’esplorazione di que- dicato alla letteratura romena dei no- per scoprirli
agli alberi, chi tempesta teschi di diamanti e sto contrasto nasce questo insolito “Padiglio- stri giorni, con la presenza di più di
Norman Manea
chi seziona animali. Paolo W. Tamburella, in- ne nazionale”, non ufficiale, presso la Ger- 50 tra ricercatori e scrittori che co-
Rifugio magico
vece, si diverte a prendere un mappamondo vasuti Foundation. Il titolo della rassegna minciano a farsi conoscere anche nel
ed. Il Saggiatore
e rovistare dove non lo fa nessuno. Così, per quest’anno è “Illuminazioni”. «L’ho letto co- nostro Paese. Gabriela Adamesteanu,
il secondo anno, ha preso per mano un Paese me “illumi-nazioni”», spiega Tamburella, «un Vasile Ernu, Florina Ilis, Nora Iuga, Florina Ilis
al di fuori del circuito artistico e l’ha portato tema in continuità con il “Fare mondi” del Florin Lazarescu, Rasvan Popescu, La Crociata dei bambini
ed ISBN
all’Esposizione internazionale d’arte della 2010. Quello che faccio è provare a “illumi- Adina Rosetti, Doina Rusti, sono solo
Biennale di Venezia, inventandosi una sorta nare mondi”. La serie di installazioni che pro- alcuni degli autori ospitati nei 72 mq Gabriela Adameşteanu
di “fuori Biennale” sorprendente, creando un poniamo si chiama “Parabole”. Ognuno dei di uno stand apprezzatissimo, anche L’incontro
padiglione per chi non ha padiglione. «L’anno cinque artisti coinvolti, tutti di Dhaka, pro- dal punto di vista estetico, grazie alle ed. Nottetempo
scorso ho portato in Laguna le Iso- porrà un’installazione site-specific fotografie di Mircea Struteanu. Il 2011
le Comore; quest’anno, tocca al arte cercando di mettere in comune ri- verrà d’altronde ricordato come l’anno in cui i nuovi scrittori romeni
Bangladesh», spiega. flessioni provenienti da mondi cul- hanno finalmente rotto l’ultimo confine, arrivando in Italia con una
Nato a Roma nel 1973, Tambu- turalmente diversi su problemi in- serie impressionante di titoli. Si va da La sessantenne e il giovane di
rella è cresciuto artisticamente con vece comuni». Non un punto d’ar- Nora Iuga alle Relazioni morbose di Cecilia Stefanescu, editi dalla
la gallerista Annina Nosei tra Lon- rivo, dunque, ma l’inizio di una ri- giovane casa editrice fiorentina Nikita, da L’incontro di Gabriela
dra e New York ed è stato folgorato sulla via cerca. «È lo specchio del mio fare. Con le Adamesteanu (Nottetempo) alla Casta dei suicidi di Lucian Dan Teo-
di New Delhi. Ma perché sfidare il gotha del- realtà io instauro prima di tutto un rapporto, dorovici (Aisara). Dal classico Norman Manea col suo Rifugio magico
l’arte in modo così eclatante? «È ingombrante e mi piace avere stimoli diversi. Qui in studio (Il Saggiatore), fino alle proposte della catanese Bonanno (Rasvan
e faticoso pensare di essere gli unici. È l’apice da me oggi ci sono un somalo, due bengalesi, Popescu, Doina Rusti). Ma questo, ci racconta Dana Bleoca, dell’I-
della noia e della mancanza di curiosità, il due napoletani e un calabrese. Un melting stituto culturale di Bucarest, è solo l’inizio. Il 2012, infatti, vedrà la
contrario di essere artisti», dice. La Repub- pot che mi impoverisce dal punto di vista Romania ospite d’onore al Salone. Un’occasione in più per «ribadire
blica Popolare del Bangladesh è alla sua prima economico, ma è artisticamente esplosivo», un legame antico con Torino e l’Italia, nel segno di quel “piccolo,
apparizione. «Questo Paese è una sorta di conclude. grande mondo” chiamato “libro”». [Marco Dotti]

AAA... barcone usato regalasi


Un milione di euro per demolire le carrette del mare ammassate a Lampedusa. Ma c’è chi le vorrebbe in un museo

emergenza di Marina Moioli blicata il 3 maggio sulla Gazzetta Uf- tivo è cercare di liberare completa- l’assessore allo Sviluppo economi-
ficiale. «L’operazione di bonifica av- mente il porto nel giro di venti gior- co, Pietro Busetta. Anche l’associa-
I migranti arrivano e vanno, i verrà in tre fasi e a conti fatti verrà ni». L’operazione barconi non fini- zione Askavusa/Arci ha chiesto al
barconi restano. C’è infatti un pro- a costare un 20/30% in più. Da parte sce qui. Da smaltire a terra nei de- Comune un barcone per il piccolo
blema nel problema nell’emergen- nostra stiamo correndo per fare il positi temporanei ce ne sono altri Museo dei migranti allestito nella
za profughi a Lampedusa. È quello prima possibile», precisa Nicola 200. «Anche per queste abbiamo sede di via Verga: «Purtroppo non
delle centinaia di carrette del mare Dell’Acqua, il dirigente dell’Ufficio fatto un altro appalto e contiamo di abbiamo mai ricevuto risposta, anzi
ammassate nel porto e nei depositi Rischi naturali e antropici della Pro- riuscire a portarle via nell’arco del il sindaco ci ha copiato l’idea sban-
temporanei sull’isola, vicino al tezione Civile incaricato di coordi- mese successivo», assicura Dell’Ac- dierando l’intenzione di coinvolge-
campo da calcio e in una ex base nare il piano di sgombero. «Abbia- qua. Passata l’emergenza, l’ultimo re un architetto di fama in un pro-
militare. In tutto sono 240 e rap- mo già portato quattro barconi na- step sarà creare sull’isola un siste- getto analogo», denuncia l’artista
presentano una minaccia per l’atti- vigabili in alcuni grandi porti della ma ordinario per lo smaltimento, Giacomo Sferlazzo. In attesa di sa-
vità della pesca e per Sicilia», dice. «Ora si sta chiudendo attraverso un impianto di tritura- pere quale sarà l’archistar incarica-
il turismo. Un pro- la gara d’appalto indetta tra i nove zione del legno, per trasportare al- ta, un’unica certezza: uno dei bar-
blema così serio per armatori del Mediterraneo, di cui trove solo gli scarti. coni verrà donato come attrazione
il delicato ecosiste- due stranieri, dotati di navi Burk Le demolizioni non sembrano permanente alla nuova sezione del
ma della zona, che il Carrier con grosse gru per prendere però l’unica idea praticabile a Lam- Galata Museo del mare di Genova
governo ha stanziato tutte le barche in legno, compreso pedusa. «Venti barconi rimarranno dedicata all’emigrazione. L’inaugu-
un milione di euro quelle affondate, e portarle nei por- sull’isola per diventare una tappa razione è prevista per ottobre.
per rimuovere le im- ti come Marghera o Genova attrez- del “Percorso della memoria” tra la Info
barcazioni, con zati per il recupero del legno dalle base Loran, il centro accoglienza e Sul progetto del museo dell’associazione
un’ordinanza pub- demolizioni. Il nostro primo obiet- il molo Favaloro», ha annunciato Askavusa www.giovanilampedusa.it

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