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idea di teatro come parola o sisterna.

è decisa-
mentecorreflo pensarequesti scritti uome<<la
controstoria di un teatro vissuto, pensato e
giocato semprc fuori dalle scsne s dalle con*
venzioni [...], come una rívoluzione culturale
che, ora più di allora. sfuggealle cronacheuf-
ficiali, si dirama dal basso, non costruisce
muri, rna apre spazi e infine, produce poesia,
anche se non in forma di parole> {cosi recita
la quarta di copertina).
Non stupisceche il curatoredel librr: sia Marco
Dotti, studiosogià noto per importanti contri-
huti su Artaud e il [Ìorpo senz'organi, su
Louis-FerdinandCéline, Jean Genet e M:rcel
Jouhandeau,osscrvatorcattcnto di quella scrit-
l"urauhe costantcmcntcflioriesce dalla pagina
per farsi corpo,scena,oltre i confini dei generi,
Tanto più rilevantc apparc questo bagaglio di
studi puiché inevitabilmentè riverbera nella
pregnanteintroduziorrca Travestimenti,dzl ti-
tolo I nervi dell'acrobala, che, oltre a costruire
una cornice entro cui posizion'areI'eterogenea
JeeN CocrEAtJ, TtaveslimenÍi, a cura di selezionedi anicoli successivi,+osliluisce in se
Marco Dotti, Milano, Edizioni Medusa, stessa parfe integrante del testo, articolandosi
2007,pp.124 in una scrítturadcnsama assolulamentepreci-
sa, puntuale nel convergerein una traiettoria
Gli scritti raccolti in questobreve e irnportan- crJerentepur abbracciandoa volo d'uccello un
te volume segnalanoun percorsoprecisonel- insiemedi sollesitneioniche vanno ben oltre l'-
I'opcra di JeanCocteau,muovendosiai mar- operain questione.
gini dei lavori più corposi dell'autoreper co- Non tutti gli scritti raccolti da Dotti sono ope-
struire un quadro di frammenti, deliberata, ra di Jean Cocteau. Il volurne è scandito da
mente giustappostie allo stessotempo inti- quaîtro titoli - il Rovesr:íoclella scena, Un i-
tniimenleconnessitra loro, riconducibili ad u- sÍinto di poesia, Un'altra lingua del coro e
na comunÈ base di pensiero e ispirazione. Prima dellufine -, chc individuano altrettante
Travestimenli non e un litrro sul teatro di sezioni di natura tematica, che tuttavia come
Coctcau:è un tliscorsocomplessoe mai siste- in un sistema di vasi comunicanti continua-
matico sulla f-ortissimafbscinazioneche i[ poe- mÈnte rimandano l'una all'altra, senza una
ta franceseha nutrito per lo spettacoloe la precisa demarcazione. L'ultima sezione è
sua potenza fantasmagorica.È un libro sul- compostada articoli dedicatia JeanCocteauda
l'incanto.suìlamelamorfosi.sulla potenzade[- quattro autoîi str€ttamentecomessi con ia sua
I'afto e sulla o-scenitàdelta morte: su ciò che poetica, quali Yukio Mishima (estirnatoreclel-
da sempreè sostanzadcl tcatro e su cio che ol- looperadell'autore francesee da essaprofonda-
lrepassail teatro stcsso,pcr divcnire puramen- mente influenzato),Marcel Jouhandeaue Jean
te "mezzo di poesia". Lontano dall'eleganza Genet{colleghi e amici fratemi di Cocteau)e
dí Arphée (.1926),La Vaix humaine (1930), Francis Steegmullcr(suo hiograt'o).E in un
Les parenîs ten'ibles (1938), Iontanoda ogni certo qual rnodo la sczionc sembrachiudere il

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