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VITA

29 LUGLIO 2011

di Dario Borso

Il poeta marchigiano Massimo Ferretti figura nellultima Garzantina-Letteratura come una delle voci liriche pi toccanti del secondo Novecento. Eppure autore di un solo librino di poesie, Allergia. Se lera fatto stampare a sue spese da una tipografia di Jesi nella primavera del 55 e laveva subito spedito a pochi, tra cui Pier Paolo Pasolini, allora redattore della rivista Officina. PPP gli risponde il 2 dicembre, con una proposta: Uscire su Officina significa essere visti da tutti i principali lettori italiani, mentre uscire da Schwarz un handicap, perch ha pubblicato un pacco di inutili libri vanitosi.
Pur avendo nel frattempo firmato con Schwarz, Ferretti ci sta, sicch nel marzo 56 sul n. 5 di Officina compaiono sei poesie da Allergia, pi la parte finale di unancor calda Ode a Pier Paolo Pasolini. E a sanzionare lesordio, PPP aggiunge un saggetto suo dove Ferretti appare come rappresentante del neo-sperimentalismo tout court, espressionistico (mentre Zanzotto di quello ermetico e Sanguineti di quello politico). La corrispondenza continua poi per un anno intero: PPP ritiene il giovane un fantastico mistero, Ferretti risponde che il suo unico mistero unendocardite reumatica; PPP insinua qualche critica (estetizzi, ti compiaci del maledettismo), Ferretti ribatte (non recito nessuna parte da maledetto: non mi importa niente della poesia, anzi la odio: voglio solo un po di pace) e chiede se a Roma potr fare lattore; PPP reagisce durissimo (Non fare il superuomo, il solito poetastro rompicoglioni, dilettante e presuntuoso) esortandolo a continuare gli studi, salvo smorzare successivamente i toni (Ho esagerato un po nel fare il filisteo). Cos si giunge allaprile 57, quando Ferretti sul n. 8 di Officina legge Al di l della speranza, replica di Franco Fortini a Una polemica in versi uscita sul numero precedente, dove un PPP avverso ai comunisti si era per la prima volta professato frequentatore esperto di uomini venduti /nei pi scuri mercati della vita, da cui riportare attestati muti /dallegria in cuore a una citt nemica. Ferretti, cui era evidentemente sfuggita Una polemica, rimane stupito da due passaggi fortiniani. Il primo stigmatizza PPP: Nei vicoli biechi /e teneri ti sciogli, dellafosa /notte di Roma, e poi torni e ti rechi /intatto al verso. Quella libert /che ti perdoni, ad altri tu la togli /e del nulla sei complice e del male /del tuo popolo. A corte, poi,

Il poeta dei contrasti


Strano fenomeno Massimo Ferretti, marchigiano del 1935. Una produzione risicatissima - la raccolta di liriche Allergia (del 1955) e due romanzi (Rodrigo, 1963 e Il gazzarra, 1965) sono bastati per metterlo al centro del dibattito culturale. Cos come la sua grave malattia, lendocardite reumatica, non gli ha impedito una vita molto movimentata.

esperenze

il racconto
ti vale /leggere come lanima disciogli /nei tuoi poemi in nitide querele, /fra chi, come te, sa. Il secondo attacca lOde senza nominarne lautore, in odio a chi vanta nel verso tuo la Vita /miele dei morti e del peccato. La reazione di Ferretti si fissa in 78 versi intesi come Appendice allOde e titolati La canzone del filisteo. Io non sapevo lincipit, seguito da una specie di aggravante: proprio io, lesperto di cose sessuali. Non il moralista dunque, ma il ragazzo che tiene alluscita dal cinema un comizio di due ore /per spiegare tutti i segni fallici della Bambola di carne di Ernst Lubitsch... E poi via, pi seriamente: Non giudico la forza del tuo male ma nella luce del tuo destino umano ho perduto per sempre la mia fede, la fede di credere nel mondo ignorando il dolore di difendermi dal cupo tarlo della diffidenza che avvelena i palpiti pi puri. E se togliamo al canto la purezza nellet del romanzo funzionale, che possiamo pretendere dai versi che scriviamo per il mondo e li leggiamo solo noi, facendoci le corna e le moine, troppo orgogliosi per sentirci in gruppo e troppo vili per restare soli? E per averti cantato dentro un grido di chi ha patito tanto da avere fiducia nel dolore, ho dovuto subire linvettiva dei versi esangui dun ideologo contrito: io il miele me lo mangio sopra il pane, e i miei peccati li sconto in questo mondo dove nacquero e dove resteranno implorati alla sacra maest della Natura e a lei ridati con grata devozione. Ma allonest non posso rinunciare, alla forza di essere me stesso nella chiarezza e nelle confusioni nella paura e nel coraggio estremo nella furia e nelle debolezze; non posso rinunciare alla potenza di distinguere la vita dalla morte, il bene immoto dal male sempre vivo. PPP intanto sta approntando per il nuovo numero di Officina unantologia di quattro giovani poeti neosperimentali: Arbasino, Pagliarani, Sanguineti e il Nostro, di cui mostra di apprezzare assai due poesie nuove, nonostante lo stranissimo biglietto di accompagnamento, da imputare a chissamai quale orgoglio maledetto-provinciale... finch a met giugno riceve La canzone, che subito gira agli altri redattori: Ecco le ragioni del turbamento di Ferretti: ve le spedisco perch mio padre curioso e legge tutta la mia corrispondenza. Una copia rimase per a Jesi, riesumata ora dal fratello Fabrizio che ringrazio. Andr, spero, a Lautore riabilitazione parziale di Massimo, Dario Borso tacciato di omofobia da PPP nel Allievo di Dal Pra, inse1963 in Il sogno della ragione, e da gna Storia della filosofia Walter Siti quarantanni dopo in alla Statale di Milano. nota a un Meridiano Mondadori. Ha tradotto Microliti e Ingiustamente, ch Ferretti, a Oscurato di Paul Celan. differenza di Fortini, accettava Ha curato e tradotto, di lomosessualit, anche se a Arno Schmidt, Paesagdifferenza di PPP ne rifiutava il gio lacustre con Pochahontas (Zandonai). mercimonio.

Storia di Massimo Ferretti poeta, amico di PPP

Caro Pier Paolo, lomosessualit non sia mercimonio

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