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PAESE :Italia AUTORE :Giuseppe Coco

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24 febbraio 2022 - Edizione Campania

RapportoCoesione

I DIVARI
E I LUOGHI
COMUNI
di GiuseppeCoco vengonocostantemente
ripetuti in Italia. Il primoe
a scorsasettimana più evidenteèchela
la Commissione

L
diseguaglianzaterritoriale
Europeaha in Italia sia un unicum in
licenziato l’ottavo Europa.Si trattadi un
Rapportosulla grandefalso.In realtà le
Coesione.Si tratta di un diseguaglianzesonoanche
documento chela più pronunciate in tutti gli
Commissioneproduce altri grandi paesi ( i più
periodicamente,l’ultimo è piccoli ovviamentenon
del 2017,chetracciail fanno testoè normaleche
quadro della siano menodiseguali).
diseguaglianzaregionale in continuaapagina 10
Europae dei risultati della
politica di coesionenel
contrastarla.I principali
risultati non sonocerto
sorprendenti. Le regioni
europeeconvergonomolto
menoche20 annifa e
soprattuttola convergenza
sembrariguardare
esclusivamentealcune
delle regioni di Statidi
nuovaadesione,doveil
motoredella convergenza
stessasembrala
delocalizzazione
dell’industria peri minori
costi del lavoro e la L’editoriale
maggiore facilità di fare
businesspiuttosto che le I VERI DIVARI
politiche di coesione.In
ogni casoper alcuni paesi E I LUOGHI COMUNI
comeUngheria e Polonia i
trasferimenti della politica di GiuseppeCoco
di coesione,grandirispetto SEGUEDALLA PRIMA
al loro Pil, sono
sicuramentestati
hesi tratti delladiseguaglianzain

C
importanti perrealizzare
infrastruttureche termini di Pil pro capiteo di
altrimenti avrebbero competitività regionalela
faticato a esserefinanziate. dispersionedelle regioni italiane
Il rapporto però,comegià non è maggioredi quella di Franciae
quelli precedenti, Germania( ancor menodi quella del
smentisceampiamente RegnoUnito, non ricompresoin questa
alcuni luoghicomuniche relazioneperovvimotivi). Il secondo

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PAESE :Italia AUTORE :Giuseppe Coco
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24 febbraio 2022 - Edizione Campania

luogo comuneè chel’Italia sarebbedivisa GiuseppeTravaglini dell’Universitàdi


tra un nord prospero e dinamico, tra le Urbinol’accumulazionedi capitalenetta,
areepiù progredite d’Europa,eduna zona pubblica e privata,negli ultimi 10anni è
tra le più arretrate. Questa negativa.Il declino del Mezzogiornoin
rappresentazioneeraveraforse30 annifa. questoquadro è solo la manifestazione
La realtàoggi è chele diseguaglianze estremadi unaincapacitàsistemica.Chi si
italiane sonosimili a quelle degli altri illude di superarlocon unadose extradi
paesi,ma con le zone progredite che sono spesapubblicasenzacambiarele vecchie
appena sopra la mediaeuropeaa 27, careabitudini, si preparia unabrutta
comprendendonellamedia anchepaesi sorpresa.Ma in realtàforsenon sarà
comela Romaniae laBulgaria. Soloper nemmenouna gran sorpresa.A leggere
capirci,il Pil pro capitedelle regioni più molti commenti si hala chiara
sviluppatedella Germaniao della regione impressionechela spesasiail vero scopo
di Parigiè più del doppiodella media non un mezzo.Il pericolo insito nel Pnrr in
europea.La verarappresentazionedella effetti è cheessovengainterpretato come
situazioneitaliana è quindi quelladi un un semplicerilassamentodel vincolo e
paesein forte arretramentocomplessivo, non una occasioneper cambiare.
tanto è veroche dal 2000la perditadi © RIPRODUZIONE RISERVATA

competitività relativaè analogapertuttele


areedel paese.Le regioni che anzi
arretrano di più,in termini di Pil pro-
capite, sonoalcunedel Centro e del Nord
Ovest.A questopropositoil Rapporto
elaboraun indice basatosu unaideadi
alcuni accademici,tra cui l’italiana Simona
Iammarino, chetenta di misurarequanto
una regionesia in unatrappoladello
sviluppo: unatrappoladello sviluppo si
configura quandonon cresce( abbastanza)
produttività, impiego e valore aggiunto. Di
fattola trappolasi verificasia
alternativamenteper degli svantaggidi
costo,o perchéinsufficientemente
innovativi o pococompetitivi, adesempio
perscarsaqualitàdel capitale umano.La
stampaha enfatizzatocomequasitutte le
regioni meridionali sianoin effetti nella
trappoladello sviluppo, ma pochissimi
hanno notatochetra le regioni sviluppate,
il rapporto include molte regioni del
Centroe Nord Italia in questacategoria.
Questoquadrosi ripete sostanzialmente
pertutti gli indicatori, i più disparati,dalla
percentualedi laureati a quella di cittadini
chenon hannomai usatoun computer,
alla qualitàdel governo,alla corruzione
( queste ultime percepite).Il Nord èa
malapenanella mediaeuropea,spesso
sotto,il Sudregolarmentetra le regioni
peggioperformanti. Esistequindi ormai
una questionemeridionale all’interno e
comecorollario di unaquestione italiana.
Èil quadrodi unpaeseche ha
sistematicamentedisinvestito per 20 anni,
preferendoadesempiotra le postedi una
spesapubblica non certopiccolain
aggregato,sempre quellepiù
improduttive. Secondodati elaboratida

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