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Negli anni il pazzo è chi (NON) parla con il

pupazzo

JL: “Allora Maria, che mi dici di questo corso di


patchwork che c’è sulla piattaforma?”
Maria: “Ma non lo so, non è che mi convinca
tantissimo?”
JL: “Maria, come non ti convince tantissimo? È un corso
certificato cioè il docente ha una certificazione sul
patchwork, una roba incredibile, mostruosa!”
Maria: “Giulio.”
JL: “Eh, dimmi.”
Maria: “Posso dirti una roba”
JL: “Eh certo.”
Maria: “A me non me ne frega una mazza delle
certificazioni.”
JL: “Oh cavolo!”
Ecco, questo imbarazzante siparietto che mette questo
video tra i peggiori che abbia mai pubblicato è solo per
insegnarti una tecnica che personalmente trovo
utilissima quando penso alle strategie del mio business,
e che credo che anche la tua mente imprenditoriale
dovrebbe conoscere.

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La strategia è quella che gli americani chiamano “Avatar
Creation”.
Che non c’entra una mazza col film Avatar
naturalmente.
In pratica, la strategia è quella di creare un “amico
immaginario”, che rappresenti il tuo cliente ideale.
(oddio, ma lo sto dicendo DAVVERO?)
Questo amico immaginario però devi studiarlo bene,
nei dettagli.
Devi pensare a quanti anni ha? A cosa gli piace? A come
parla? A qual ‘è il suo SLANG tecnico?
Ma soprattutto, e queste sono le cose più importanti, a
quali sono i suoi più grandi problemi e frustrazioni?
JL: “Maria, qual è il tuo più grande problema?”
Maria: “Eh, nei video vengo male.”
Insomma, devi chiederti: che cosa cerca quest’amico
immaginario che gli altri non offrono e che magari tu
puoi offrire?
Ora, per quanto possa sembrare una follia (beh, e forse
in effetti è una follia), sappi che creare questo
personaggio, dargli un nome, come nel caso di Maria e
un’identità, è davvero un esercizio prezioso per la tua
attività.

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Ogni volta che scriverai un pezzo di marketing o che
farai una qualsiasi comunicazione, una email, un video,
qualsiasi cosa, parlerai a questa persona.
Ti assicuro che viene molto molto più facile rivolgersi ad
un “avatar” piuttosto che sforzarsi di parlare “al tuo
target”, pensando in modo astratto a cosa vogliono i
tuoi clienti.
Ora, forse ti chiederai: “ma come faccio io a sapere cosa
vogliono i miei clienti?”
Beh, la soluzione è quella di fare una piccola analisi di
mercato su chi ti segue.
Io uso periodicamente la tecnica del sondaggio.
In pratica, molto candidamente, chiedo ai miei clienti
proprio le domande che ti ho detto sopra, i loro
problemi, le loro esigenze, a chi si rivolgono sul
mercato, ecc.
E per farlo uso WUFOO, un tool di cui già ti ho parlato in
passato.
Chiedo proprio: “Qual è la tua più grande frustrazione?
Quanti anni hai? Chi conosci nel mercato?”
E così via.
Insomma, questa tecnica di mettere un volto, delle
caratteristiche e un nome al tuo target ti semplifica di
molto la vita quando devi comunicare.

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Prova e vedrai.
JL: ”Maria, che dici, ho esagerato questa volta?”
Maria: “Beh, vedi un po’ tu.”

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