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NON MEDITARE
COME KRISHNAMURTI !
Introduzione pag. 3
Capitolo 1: Chi era Jiddu Krishnamurti ? pag. 5
Capitolo 2: Aforismi di J.D. pag. 11
Capitolo 3: Il Potere della Meditazione pag. 19
Bibliografia pag. 36
L’incontro avvenuto come al solito per caso (anche se non credo al caso)
grazie alle pagine di un illuminante libro - “La Forza della Meditazione”
di Daniel Goleman - che consiglio a chiunque si avvicini a tale pratica o a
chi si ritenga già un esperto, mi ha permesso di porre fine alla ricerca
della tecnica perfetta, la più facile da insegnare, la più efficace, la
migliore insomma per me e per gli altri con cui ne condivido l’esperienza.
Caro lettore, la tecnica per eccellenza non esiste, esistono però molte
strade che portano alla consapevolezza del meditare e una di queste è
quella proposta da Krishnamurti e che mi permetto di presentarti in forma
breve; se vorrai approfondire ti basterà scegliere nella bibliografia.
Stefano
Krishnamurti nacque in India nel 1895 e morì negli Stati Uniti nel 1986.
Tenne discorsi per tutta la vita in molte parti del mondo, parlando sia
ad un pubblico numeroso che con singole persone, inclusi scrittori,
scienziati, educatori e filosofi. Quando gli fu chiesto di descrivere
il cuore del suo insegnamento, disse:
“La verità è una terra senza sentieri. L’uomo non può arrivarci tramite
alcuna organizzazione, credo o dogma, preti o riti, e nemmeno
attraverso la conoscenza filosofica o una tecnica psicologica. Egli la
deve trovare attraverso lo specchio della relazione, attraverso la
comprensione dei contenuti della propria mente, attraverso l’osservazione
e non con analisi intellettuali o dissertazioni introspettive…”
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Jiddu Krishnamurti nacque in definitiva il giorno 11 maggio 1895 da una
devota famiglia di Madanapalle, una cittadina dell’Andhra Pradesh, in
India. Da ragazzo venne adottato dalla dottoressa Annie Besant, presidente
della Società Teosofica che aveva la sua sede internazionale a Madras
(India).
Nel 1929, però, Krishnamurti rinunciò al ruolo che gli era stato
assegnato e sciolse l’Ordine della Stella che contava migliaia di seguaci,
restituendo tutto il denaro e le proprietà che erano state donate per
questo lavoro. Da allora, per quasi sessant’anni, fino alla sua morte che
avvenne il 17 febbraio 1986, egli viaggiò in tutto il mondo parlando alla
gente della necessità di un radicale cambiamento degli esseri umani.
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Siamo ciò con cui ci siamo identificati: è di questo che siamo fatti, e senza
di questo non siamo.
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Nella meditazione la prima cosa di cui ci rendiamo conto è che non serve
cercare; infatti ciò che si cerca è predeterminato da ciò che si desidera; se
siete infelici, soli, disperati, cercherete la speranza, la compagnia,
qualcosa che vi sostenga, e la troverete, inevitabilmente.
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Non c'è alcuna via verso la verità, sia essa storica o religiosa. Non è da
esperire o da trovare nella dialettica, né da vedere in opinioni mutevoli e
credenze. Ti imbatti in essa quando la mente è libera da tutte le cose che
ha messo insieme.
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Se volete imparare qualcosa che riguardi una foglia, un fiore, una nuvola,
un tramonto o un essere umano, dovete guardarli con tutta l' intensità del
vostro cuore.
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Vita interiore che diventa vita comunitaria nella misura in cui ognuno da
“isola” esistenziale è prescelto a diventare parte del “continente” della vita.
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La meditazione è una delle più grandi arti della vita, forse la più
grande, e non la si può apprendere da nessuno. Questa è la sua bellezza.
Essa può avere luogo anche stando seduti in un bus o mentre si cammina
nei boschi pieni di luce o mentre si ascolta il canto degli uccelli e si guarda
in faccia la propria donna o il proprio figlio. È strano come la meditazione
diventa completa.
È come una goccia d’acqua. In quella goccia ci sono tutti i corsi d’acqua, i
grandi fiumi, i mari e le cascate. Quella goccia nutre la terra e l’uomo,
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Una vita giusta non la si ottiene seguendo una qualsiasi forma di moralità
sociale, ma con la libertà dall’invidia, dall’inimicizia, dall’avidità. La
libertà da questi sentimenti non la si ottiene con l’esercizio della mente
bensì prendendo coscienza di essi tramite l’auto-conoscenza. Se non si
conoscono le attività del proprio io, la meditazione diventa solo una specie
di eccitazione sensuale e quindi di poca importanza.
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Questo tipo di percezione è cosa del tutto diversa dal vedere un oggetto
senza chi lo vede, perché nella percezione della meditazione non c’è
nessun oggetto e quindi nessuna esperienza. La meditazione può avere
luogo quando gli occhi sono aperti e siamo circondati da oggetti di ogni
tipo. Ma questi non hanno alcuna importanza. Li vediamo ma non li
riconosciamo perché non ne abbiamo esperienza.
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La mente conscia o la mente inconscia non debbono aver parte in essa; non
devono neppure essere consapevoli dell'estensione e della bellezza della
meditazione. Nella totale attenzione della meditazione non c'è alcuna
conoscenza, alcun riconoscimento, né il ricordo di qualcosa che sia già
avvenuta. Il tempo e il pensiero sono totalmente cessati, poiché sono il
centro che limita la propria visione... la meditazione non è la semplice
esperienza di qualcosa al di là del pensiero e del sentimento di ogni giorno,
né la ricerca di visioni e beatitudini ...
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La sua benedizione non ti viene perché conduci una vita per così dire
sistematizzata o segui una particolare routine o morale. Viene solo quando
il tuo cuore è veramente aperto. Non aperto dalla chiave del pensiero, non
reso sicuro dall'intelletto, ma quando è aperto come il cielo senza nuvole;
allora viene senza che tu lo sappia, senza che tu la chiami. Ma non puoi
mai custodirla, possederla, adorarla. Se cercherai di farlo, non verrà più, ti
eviterà.
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• La Rivoluzione Interiore
• Riflessioni sull'Io
• La Ricerca della Felicità
• Educare alla Vita
• Così Parlò Krishnamurti
• Questa Luce in Se Stessi
• Ai Piedi del Maestro
• Liberarsi delle illusioni
• Taccuino
• L' Uomo alla Svolta
• Lettere alle Scuole
• La Pienezza della Vita
• Come Siamo
• Diario
• La Visione Profonda
• Dove il Tempo Finisce
• Domande e Risposte
• Verità e Realtà
• Libertà dal Conosciuto
• La Domanda Impossibile
• Di Fronte alla Vita
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