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DEL SISTEMA NERVOSO:
Il sistema nervoso può essere diviso in due parti anatomiche:
SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC)
SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP)
Il SNC è composto da ENCEFALO (nella scatola cranica) e MIDOLLO SPINALE (nella colonna vertebrale). Esso è il nostro
hardware, elabora le informazioni che provengono dagli organi sensoriali e dai visceri attraverso il SNP. Il SNC elabora
queste informazioni sensoriali e prende decisioni sulle azioni appropriate. Sia encefalo che midollo sono composti da
cellule nervose. Il SNC è protetto dalla tecca cranica e dalla colonna vertebrale ed inoltre è rivestito dalle MENINGI,
tessuto che si interpone tra l’osso ed il tessuto nervoso:
DURA MADRE
MEMBRANA ARACNOIDEA
PIA MADRE
Tra a membrana aracnoidea e la pia
madre vi è uno spazio, definito
SPAZIO SUBARACNOIDEO, che
contiene un liquido, detto LIQUOR
CEREBROSPINALE o
CEFALORACHIDIANO, che funge da
cuscinetto per assorbire colpi e da
barriera. Lo spazio aracnoideo che
contiene tale liquido non si trova
solo all’esterno del SNC ma continua
all’interno, in delle cavità, definite
SISTEMA VENTRICOLARE, con la
stessa funzione.
Il SNP è tutto ciò che è tessuto nervoso ma che sta al di fuori di encefalo e midollo spinale: sono tutti quei nervi che
mettono in comunicazione il SNC con la periferia:
NERVI CRANICI: innervano la testa
NERVI SPINALI: innervano dal collo in giù
GANGLI PERIFERICI.
Esso è formato da cellule nervose che garantiscono la comunicazione tra SNC e organi dell’intero organismo. Si divide
in due branche:
BRANCA AFFERENTE: dalla periferia al SNC
BRANCA EFFERENTE: da SNC alla periferia
Le cellule nervose della divisione afferente trasmettono le informazioni sensoriali provenienti dagli organi al SNC:
o SENSIBILITA` SOMATICHE (tatto e sensibilità cutanea fondamentalmente)
o ORGANI DI SENSO SPECIALE (vista, gusto, olfatto, udito, senso dell’equilibrio)
o INFORMAZIONI VISCERALI (pienezza gastrica, pressione e pH del sangue)
Le cellule nervose della divisione efferente trasmettono le informazioni dal SNC agli organi periferici (ORGANI
EFFETTORI). Esse sono strutture nervose al di fuori del SNC. Gli organi effettori sono:
MUSCOLI (scheletrico, cardiaco, liscio)
GHIANDOLE
La divisione efferente si divide in:
SISTEMA NERVOSO SOMATICO (volontario)
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (involontario)
Via afferente: vie in
entrata
Via efferente: vie in
uscita
TERMINI PER LA LOCALIZZAZIONE ANATOMICA NEL SISTEMA NERVOSO
ANTERIORE = testa
POSTERIORE = coda
LATERALE = verso i lati
MEDIALE = verso la linea mediana o nevrasse
DORSALE = parte che sta verso il dorso della struttura nervosa
VENTRALE = parte che sta verso il ventre della struttura nervosa
ROSTRALE = verso il naso (in alto)
CAUDALE = verso la coda (in basso)
IPSILATERALE = stesso lato
CONTROLATERALE = lato opposto
SEZIONE CORONALE = parallela alla superficie del viso
SEZIONE SAGITTALE = parallela alla superficie della guancia
SEZIONE ORIZZONTALE = parallela al pavimento Periferico: nervi, composti da tessuto nervoso che raggiungono la
periferia per funzioni sensoriali o motorie.
SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
È tutto quel tessuto nervoso (assoni o cellule) che sta al di fuori del SNC. il SNP è costituito dagli aggregati di neuroni
che danno origine ai nervi periferici. La sezione somatica del SNP fornisce al SNC informazioni sensitive sullo stato dei
muscoli, sulla posizione degli arti e sull’ambiente esterno. Comprende due divisioni:
BRANCA AFFERENTE: strutture nervose che trasportano l’informazione dalla periferia verso il centro
BRANCA EFFERENTE: strutture nervose che trasportano l’informazione dal centro verso la periferia
Comprende:
1) I neuroni sensitivi localizzati nei gangli delle radici dorsali del midollo spinale e dei gangli annessi ai nervi cranici
che innervano cute, muscoli ed articolazioni.
2) I motoneuroni somatici, che innervano i muscoli scheletrici, possiedono assoni che proiettano alla periferia.
il SNP è composto de NERVI strutture che mettono in comunicazione il SNC con la periferia. I nervi si dividono in:
NERVI SPINALI: sono tutti quei nervi che innervano, sia per branca afferente che efferente dal collo in giù
NERVI CRANICI: sono tutti quei nervi che innervano, sia per branca afferente che efferente la testa
Essi spediscono fibre sensitive nel SNC e fibre motorie fuori da esso. Permettono la comunicazione in ingresso
(informazione afferente‐sensitiva) ed in uscita (informazione efferente‐effettrice) tra cervello/midollo spinale ed il
resto del corpo (muscoli, sensori, ghiandole).
NERVI SPINALI:
I nervi spinali sono nervi misti, cioè al loro interno ci sono sia delle fibre afferenti che delle fibre efferenti, sia fibre
sensoriali sia fibre effettrici‐motorie. I nervi spinali sono formati dall’unione delle radici dorsali del midollo spinale, che
contengono i corpi cellulari degli assoni entranti (afferenze sensoriali), con le radici ventrali, che contengono gli assoni
uscenti (efferenze motorie)
Tutto ciò che sta al di fuori del midollo spinale è SNP, che è costituito sia da:
FIBRE SENSORIALI (assoni che trasportano verso il midollo spinale le informazioni sensoriali: da centro a periferia)
FIBRE MOTORIE (il motoneurone si trovano all’interno del midollo spinale, il suo assone esce dal midollo spinale e
si unisce con la fibra sensoriale e forma il nervo spinale: da periferia a centro)
SISTEMA AFFERENTE
SISTEMA EFFERENTE SOMATICO
NB: quando parliamo di fibre del sistema nervoso
intendiamo gli assoni
NERVI CRANICI:
Innervano il cranio. Sono 12 paia di nervi
(12 a destra e 12 a sinistra) connessi alla
superficie ventrale del cervello. La
maggior parte di essi svolge funzioni
sensoriali e motorie per la regione della
testa e del collo. Le fibre in blu sono fibre
afferenti‐sensoriali, mentre le fibre in
rosso sono fibre efferenti‐somatiche.
NERVO OTTICO: solo sensoriale,
responsabile della visione. NERVO
TRIGEMINO: nervo misto, per lo più
sensoriale, responsabile della sensibilità
somatica di quasi tutta la faccia, ma ha
anche una componente motoria. NERVO
FACCIALE: responsabile della contrazione
volontaria della muscolatura della faccia.
NERVO UDITIVO: responsabile dell’udito e
del senso di equilibrio. NERVO VAGO:
regola le funzioni degli organi della cavità
toracica e addominale. I nervi cranici
ricevono informazioni somatosensoriali dalla testa e dal collo, informazioni gustative dalla lingua, informazioni uditive
e vestibolari (relative all’equilibrio) dalle orecchie, informazioni visive dagli occhi e informazioni olfattive dal naso.
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Questa vista laterale indica le sette componenti principali
del SNC (a destra) ed i cinque diversi livelli segmentali
della colonna vertebrale che racchiudono il midollo
spinale (a sinistra). In nervi spinali o segmentali che
originano dal midollo spinale passano attraverso i forami o
aperture nella colonna spinale per innervare gran parte
del corpo. Le sette componenti principali sono:
1) EMISFERI CEREBRALI
2) DIENCEFALO PROSENCEFALO
3) CERVELLETTO
4) MESENCEFALI
5) P0NTE TRONCO ENCEFALICO
6) BULBO
7) MIDOLLO SPINALE
Il SNC è una struttura bilaterale ed essenzialmente simmetrica formata da sette parti principali
L’ENCEFALO si suddivide in:
TRONCO DELL’ENCEFALO
PROSENCEFALO: composto da emisfero destro e sinistro e zona grigia che è il DIENCEFALO (contiene grossi
nuclei = ammassi di sostanza grigia).
CERVELLETTO: fondamentale per il controllo motorio
MIDOLLO SPINALE
MIDOLLO SPINALE: è una struttura tubulare formata da tessuto nervoso (corpi cellulari ed assoni).
Ci sono due tessuti con colore diverso:
SOSTANZA GRIGIA: corpi cellulari di neuroni
SOSTANZA BIANCA: assoni
Il midollo spinale è protetto dalla colonna vertebrale. Il midollo spinale rappresenta la parte più caudale, riceve ed
analizza le informazioni sensitive provenienti dalla cute, dalle articolazioni, dai muscoli degli arti e del tronco e
controlla i movimenti di arti e tronco (contiene i motoneuroni che mediano i movimenti volontari e riflessi). Tutte
queste informazioni entrano nel SNC a livello del midollo spinale.
La COLONNA VERTEBRALE
protegge il midollo spinale. È
composta da 24 singole vertebre
poste nella regione cervicale
(collo), toracica, lombare
(fondoschiena) e sacrale coccigea.
La parte esterna del midollo spinale
consiste di sostanza bianca, vale a
dire fibre assonali ricoperte di
mielina che trasportano
l’informazione verso l’alto (parti
caudali del midollo o al cervello) o
verso il basso. La porzione centrale
del midollo spinale consiste idi
sostanza grigia, vale a dire i corpi
cellulari dei neuroni spinali.
Sostanza bianca e sostanza grigia
sono avvolte dalle meningi,
analogamente a quanto accade nel
cervello.
La colonna vertebrale non è un tubo chiuso, altrimenti il midollo spinale non potrebbe comunicare con la periferia ma
ci sono dei fori, detti FORAMI VERTEBRALI da cui escono i nervi spinali.
Il midollo spinale comprende:
COMPONENTE CERVICALE (da C1 a C8): controlla parte superiore.
COMPONENTE TORACICA (da T1 a T12): controlla la parte intermedia.
COMPONENTE LOMBARE: controlla la parte inferiore.
COMPONENTE SACRALE
Il midollo spinale è caratterizzato da un’organizzazione di tipo segmentale (31 nervi spinali):
Essi sono nervi periferici che si formano a seguito della fusione delle radici dorsali e ventrali
Le radici dorsali ritrasmettono al midollo spinale le informazioni provenienti dai muscoli, dalla cute e dai visceri
Le radici ventrali contengono gli assoni motori che innervano i muscoli
Nel midollo spinale sia le cellule sensitive, che ricevono informazioni dalla periferia, che i motoneuroni, che
controllano gruppi muscolari specifici sono disposti in maniera ordinata.
Oltre a questi raggruppamenti cellulari il midollo spinale contiene vie ascendenti attraverso le quali le
informazioni sensitive raggiungono il cervello e vie discendenti che convogliano i comandi motori dal cervello ai
motoneuroni
La colonna vertebrale protegge il midollo spinale.
Il midollo spinale non ha solo la
funzione di ricezione ma anche
una funzione nelle vie efferenti.
Qui si trovano i motoneuroni
che sono neuroni il cui assone
abbandona il SNC per andare ad
innervare le fibre muscolari in
periferia ed attuare la
contrazione muscolare. Il
midollo spinale è una struttura
organizzata semplice.
All’esterno c’è la parte di
sostanza bianca che contiene
assoni sia a funzione afferente che efferente, mentre all’interno c’è la ZONA A H di sostanza grigia, che contiene i
corpi cellulari di neuroni. Nella zona a H ho una ZONA DORSALE o POSTERIORE ed una ZONA VENTRALE o
ANTERIORE. Riconosciamo le CORNA DORSALI, dove ho i neuroni sensoriali le CORNA VENTRALI, dove ho i neuroni
motori. Dai neuroni sensoriali il segnale è trasportato verso l’encefalo (vie ascendenti), dai neuroni motori il segnale è
trasportato verso la periferia (vie discendenti). Una via non può essere contemporaneamente ascendente e
discendente ma solo una delle due, poiché il segnale elettrico è unidirezionale. Le fibre sensoriali che provengono
dalla periferia entrano dalla RADICE DORSALE, mentre gli assoni dei motoneuroni che vanno ad innervare le fibre
muscolari escono dalla RADICE VENTRALE. Dall’unione delle due radici si forma il NERVO SPINALE, che è un nervo
misto perché è formato dall’unione di assoni delle fibre sensoriali ed assoni delle fibre motorie
Il midollo spinale continua rostralmente nel TRONCO DELL’ENCEFALO (più complicato del midollo spinale, man mano
che si sale diventa tutto più complicato) nel quale decorrono le informazioni che vanno e vengono dal midollo spinale
e dal cervello, esso contiene anche numerosi raggruppamenti distinti di cellule nervose che sono i nuclei dei nervi
cranici. Il tronco dell’encefalo contiene tre parti (in ordine crescente di distanza dal midollo spinale):
o BULBO: sta direttamente sopra il midollo spinale
o PONTE: sopra al bulbo, trasporta informazioni relative al movimento che provengono dagli emisferi cerebrali e
sono destinate al cervelletto
o MESENCEFALO: rostralmente al ponte, controlla molte funzioni sensitive e motorie ivi compresi i movimenti
oculari.
Il tronco dell’encefalo svolge per i nervi cranici la stessa funzione che svolge il midollo spinale per i nervi spinali.
Contiene della sostanza grigia dove ci sono cellule sensoriali e cellule motorie con una funzione analoga alle cellule del
midollo spinale. Il tronco dell’encefalo è fondamentale per l’innervazione dei nervi cranici ma ci sono anche altre
strutture importanti (regolazione del sonno, controllo della respirazione...)
Nel tronco dell’encefalo ho nuclei che ricevono info dai nervi cranici e le trasmettono ai muscoli. I nuclei non sono
organizzati in maniera specifica ma ci sono vari raggruppamenti nucleari tutti più separati, sostanza bianca e sostanza
grigia sono organizzate in modo più complicato rispetto a quelle nel midollo spinale.
Dietro al ponte c’è il cervelletto che è connesso alla restante parte del sistema centrale attraverso i PEDUNCOLI
CEREBELLARI (contengono sostanza bianca), che mettono in comunicazione il cervelletto con tutto il resto. Nel
mesencefalo c’è u nucleo che si chiama SOSTANZA NERA, nucleo fondamentale per il controllo motorio (la malattia di
Parkinson è dovuta alla morte di questa parte). Il cervelletto è formato da sostanza bianca e da sostanza grigia ed è la
struttura implicata soprattutto nel movimento e nella funzione motoria, controlla la coordinazione del movimento. È
in connessione con le altre strutture del SNC attraverso i peduncoli cerebellari dentro i quali viaggiano fibre afferenti
che efferenti.
PROENCEFALO
Il proencefalo è formato da:
- TELENCEFALO
- DIENCEFALO: parte caudale, avvolto dal telencefalo, cioè emisferi cerebrali.
DIENCEFALO
Il diencefalo si trova rostralmente al mesencefalo, contiene diverse strutture. La prima è il TALAMO: sono 2, uno a
destra ed uno a sinistra e sono due uova di sostanza grigia a loro volta formate da tanti sottonuclei. Il talamo ha
tantissime funzioni del SNC. il talamo elabora quasi tutte le informazioni sensoriali e motorie che vengono ritrasmesse
alla corteccia cerebrale. L’altra è l’IPOTALAMO ed anche qui c’è sostanza grigia. Regola le funzioni del sistema nervoso
autonomo, del sistema endocrino e le funzioni viscerali.
Il talamo distribuisce e regola la maggior parte del flusso d’informazione da e alla corteccia. È un grosso NUCLEO DI
RELAY che riceve tutte le informazioni sensoriali, che poi dal talamo vengono ridistribuite. È diviso in parecchi nuclei. I
nuclei sensoriali proiettano in corteccia segnali sensoriali dalla periferia. I nuclei motori proiettano segnali motori
provenienti da cervelletto, gangli della base e aree cerebrali motorie. Altri nuclei (reticolari) proiettano diffusamente a
tutta la corteccia e sono implicai nei ritmi sonno‐veglia e nella vigilanza.
L’ipotalamo regola il sistema nervoso autonomo e diverse funzioni vegetative. Controlla il sistema endocrino mediante
la regolazione dell’ipofisi e modula i comportamenti istintuali specie‐specifici. Anch’esso è formato da tanti nuclei
diversi. L’ipotalamo è in stretta correlazione con la GHIANDOLA IPOFISIARIA (che produce ormoni in quanto
ghiandola), che è una ghiandola fondamentale perché controlla altre ghiandole.
TELENCEFALO
Il telencefalo è formato dagli EMISFERI CEREBRALI (corteccia cerebrale, la sostanza bianca sottostante (costituita in
buona parte da fibre mieliniche e cellule gliali)) e da 3 strutture localizzate in profondità:
IPPOCAMPO
NUCLEO DELL’AMIGDALA
GANGLI (NUCLEI) DELLA BASE
EMISFERI CEREBRALI
gli emisferi cerebrali sono due:
EMISFERO CEREBRALE DESTRO
EMISFERO CEREBRALE SINISTRO
Essi sono separati da una scissura, detta SCISSURA INTEREMISFERICA. I due emisferi sono formati da sostanza grigia e
da sostanza bianca. La parte esterna è tutta sostanza grigia, con diversi strati, ognuno dei quali ha funzioni differenti.
Sotto la sostanza grigia vi è la sostanza bianca che contiene sia assoni di neuroni il cui corpo cellulare si trova nella
corteccia cerebrale e discendono ad inviare comandi motori sia vari assoni di neuroni che danno luogo a delle vie
ascendenti. L’emisfero destro e l’emisfero sinistro sono in larga misura immagini speculari l’uno dell’altro. Sono molto
simili ma non identici. Per la visione, l’udito, le sensibilità somatiche ed il controllo motorio sono speculari, ma per
altre funzioni sono diversi. Per esempio per il linguaggio: il linguaggio è una funzione lateralizzata, ovvero le aree che
sono importanti per la comprensione delle parole e per l’espressione verbale si trovano a livello dell’emisfero sinistro
in quasi tutti gli individui, poiché per quasi tutti l’emisfero sinistro è quello dominante (anche per i mancini).
L’emisfero destro invece controlla la parte emotiva del linguaggio (comprende la connotazione emotiva di un
linguaggio e dà una connotazione emotiva al nostro linguaggio). L’emisfero di destra controlla l’emicorpo sinistro
mentre l’emisfero di sinistra controlla l’emicorpo destro.
La superficie della CORTECCIA CEREBRALE è caratterizzata dalla presenza di numerose fissure
(SOLCHI/CIRCONVOLUZIONI) che delimitano le regioni di forma convessa (GIRI). La posizione dei solchi più profonde è
costante nei diversi soggetti. Riconosciamo sulla corteccia cerebrale delle scissure un po’ più evidenti che ci
permettono di distinguere diverse aree dell’emisfero cerebrale. Infatti una caratteristica degli emisferi cerebrali è che
li possiamo suddividere in lobi che a loro volta vengono divisi in LOBI ognuna delle quali ha una funzione. I solchi più
grandi vengono usati per dividere la corteccia in 4 lobi:
LOBO FRONTALE
LOBO TEMPORALE
LOBO PARIETALE
LOBO OCCIPITALE
Il SOLCO CENTRALE o SCISSURA DI ROLANDO decorre lungo la superficie laterale del nostro emisfero dall’alto verso il
basso. La parte di cervello che sta davanti la scissura di Rolando è il lobo frontale (in concomitanza con l’osso frontale
della scatola cranica), la parte di cervello che sta dietro la scissura di Rolando è il lobo parietale (in concomitanza con
l’osso parietale della scatola cranica). La parte più posteriore del cervello è il lobo occipitale, mentre la parte più
ventrale dell’emisfero cerebrale è detta lobo temporale. Il SOLCO LATERALE ci permette di distinguere il lobo
occipitale ed il lobo temporale.
I 4 lobi hanno funzioni completamente diverse:
LOBO FRONTALE: responsabile del movimento, dà origine a vie discendenti che siano in grado di dar luogo alla
contrazione muscolare. in particolar modo la CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA (in verde) è l’area dove si trovan
quei neuroni che danno origine a queste vie discendenti. La parte più anteriore del lobo frontale è detta
CORTECCIA ASSOCIATIVA PREFRONTALE, importante per l’ideazione del movimento ma anche per tutte le
funzioni cognitive (attenzione, memoria di lavoro…).
LOBO PARIETALE: riconosciamo l’AREA SENSORIALE PRIMARIA e l’AREA SENSORIALE SECONDARIA.
Per le sensibilità noi abbiamo sensibilità somatiche, vista, gusto, udito, olfatto… e tutte queste proiettano ad una loro
area specifica di corteccia che viene definita AREA UNIMODALE, poiché c’è un’area che riceve solo le sensibilità
somatiche, una che riceve solo le sensibilità visive, una che riceve solo le sensibilità uditive e così via. Però queste
devono essere integrate tra loro quindi ci sono una serie di AREE ASSOCIATIVE POLIMODALI che mettono insieme le
diverse forme di sensibilità.
LOBO OCCIPITALE: riconosciamo la CORTECCIA VISIVA PRIMARIA
NB: quando vediamo scritto primario significa che quelle aree ricevono solo quella modalità sensoriale, quelle
secondarie, associative e così via integrano le diverse modalità sensoriali.
LOBO TEMPORALE: riconosciamo la CORTECCIA UDITIVA PRIMARIA
L’organizzazione della corteccia cerebrale è caratterizzata da due importanti peculiarità:
1. Ciascun emisfero è in rapporto con i processi sensitivi e motori della parte opposta o controlaterale del corpo
2. Gli emisferi cerebrali sebbene appaiano simili, non hanno tuttavia una struttura del tutto simmetrica né sono
interamente equivalenti dal punto di vista funzionale
Molte aree della corteccia cerebrale sono implicate nell’elaborazione di informazioni sensoriali o comandi motori.
Queste aree vengono dette sensoriali o motorie primarie, secondarie o terziarie a seconda del livello di elaborazione
dell’informazione. Ad esempio la corteccia motoria primaria media i movimenti volontari di arti e viene detta primaria
in quanto proietta direttamente al midollo spinale a livello del quale si attivano i motoneuroni somatici.
AREE FUNZIONALI DEL CERVELLO
IPPOCAMPO
L’IPPOCAMPO (in verde) è una struttura
fatto a cavalluccio marino. È un giro
formato da sostanza grigia e da sostanza
bianca. È situata nella parte mediale del
lobo temporale. L’ippocampo è l’area della
memoria, cioè è un’area in cui i nostri
ricordi vengono consolidati. Qui avvengono
fenomeni di plasticità nervosa che
permettono di ricordare nel tempo (nella
malattia di Alzheimer l’ippocampo è più
piccolo).
AMIGDALA
L’AMIGDALA è una struttura in stretta relazione con l’ippocampo, è il nucleo
fondamentale per le emozioni (nel riconoscere le emozioni e
nell’esprimerle). Essa è anche in connessione col sistema nervoso autonomo
ed endocrino (esempio: pelle d’oca)
GANGLI (NUCLEI) DELLA BASE
I gangli della base (telencefalo) svolgono funzioni cognitivo‐
motorie in cooperazione con la corteccia frontale. I gangli
della base sono una serie di nuclei sottocorticali. Si
distinguono:
NUCLEO CAUDATO
GLOBO PALLIDO
PUTAMEN
Con gangli o nuclei della base si indicano nuclei vicini alla
base del cervello quindi vicino al talamo, coinvolti anch’essi
nel controllo motorio. Esi sono in stretta cooperazione con
regioni frontali corticali e sono responsabili della fluidità del
movimento e della transizione tra diversi piani motori.
Sezione coronale del cervello:
GENERALITA` SUL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (SISTEMA EFFERENTE AUTONOMO)
Il SISTEMA NERVOSO AUTONOMO è un sistema efferente che regola, fuori dal controllo della volontà, il
funzionamento di muscoli cardiaci e lisci (vasi sanguigni, peli, occhi, cuore, bronchi, sistema digerente, vescica,
genitali…) come anche di ghiandole endocrine (midollare, surrenale) ed esocrine (salivari, lacrimali, sudoripare). Esso
regola le variazioni termiche, cardiovascolari, bronchiali, metaboliche ed endocrine che accompagnano gli stati
emozionali (ansia, paura, rabbia, stupore, amore, eccitazione sessuale…) e adottano nell’organismo ai contesti di
esplorazione, interazione sociale, concentrazione, sforzo fisico, dolore. Freddo/caldo, attacco, difesa, fuga, riposo,
riproduzione… Il sistema nervoso autonomo agisce sia in via “riflessa” dopo stimoli adeguati (es: costrizione della
pupilla alla luce) sia su comandi di centri integratori troncoencefalici, ipotalamici, limbici e neocorticali che sono
responsabili del comportamento finalizzato e della regolazione della temperatura, della sete, della fame, della
minzione, del respiro, delle funzioni cardiorespiratorie e della riproduzione.
Il sistema nervoso autonomo è formato da:
SISTEMA SIMPATICO
SISTEMA PARASIMPATICO
Il sistema parasimpatico si compone di una DIVISIONE SIMPATICA ed una DIVISIONE PARASIMPATICA che hanno
effetti tipicamente contrapposti sugli organi innervati. Le divisioni simpatica e parasimpatica sono formate da due
fibre effettrici in serie, una FIBRA PRE‐GANGLIARE COLINERGICA nel SNC (midollo, troncoencefalo) e una FIBRA POST‐
GANGLIARE COLINERGICA o NORADRENARGICA nel SNP.
FIBRE SIMPATICHE: le fibre pre‐gangliari colinergiche originano nel MIDOLLO TORACICO e LOMBARE e si connettono a
fibre post‐gangliari colinergiche (solo ghiandole sudoripare e muscoli lisci dei vasi dei muscoli scheletrici) o
noradrenergiche, localizzate nei gangli paravertebrali o nei plessi celiaco e mesenterico. La midollare surrenale è un
ganglio simpatico specializzato che riversa nel circolo adrenalina (80 %) e noradrenalina con effetti generalizzati.
FIBRE PARASIMPATICHE: le fibre pre‐gangliari colinergiche originano nei nuclei dei nervi cranici troncoencefalici (III
oculomotore, VII facciale, IX glossofaringeo, X vago) o nel midollo sacrale e si connettono a fibre post‐gangliari
colinergiche localizzate in gangli vicini o dentro l’organo innervato.
SISTEMA VENTRICOLARE
Abbiamo visto che le meningi si dividono in 3 strati
che circondano il nostro SNC. Al di sotto della
membrana aracnoidea c’è lo spazio subaracnoideo
dove si trova il liquor cefalorachidiano. Questo
spazio subaracnoideo continua all’interno del SNC
con delle strutture cave che contengono questo
liquido e ciò viene chiamato SISTEMA
VENTRICOLARE, che sono cavità interconnesse
piene di liquido cefalorachidiano a livello profondo
sia nel proencefalo che nel tronco dell’encefalo. I
ventricoli sono cavità interconnesse piene di liquido
cerebrospinale. Abbiamo due VENTRICOLI LATERALI
uno a destra e uno a sinistra che sono in
comunicazione col TERZO VENTRICOLO che si trova
medialmente, circondato dai due talami e si
continua col QUARTO VENTRICOLO che è nel tronco
dell’encefalo. La funzione è di sostegno e
protezione.