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SCHEDA DEL FILM

Regista: Davis Guggenheim

Genere: è un documentario

Anno: 2015

Paese: USA

Durata: dura circa 84 minuti

TRAMA
Malala Yousafzai ha undici anni, vive in
Pakistan e ha due fratelli, uno più
grande e uno più piccolo. Col padre ha
un bellissimo rapporto e insieme
affermano di essere un’anima sola in due corpi. Sua mamma iniziò ad andare a
scuola a soli cinque anni, essendo l’unica femmina si sentì però subito a
disagio; quindi, scambiò i libri con del cibo e da lì finì la sua istruzione. A
Malala piace ridere, giocare, ascoltare la musica, scherzare, fare shopping e
soprattutto andare a scuola e studiare. Ma tutto ciò non piace ai talebani,
infatti di sera si accertava che le porte e le finestre fossero tutte chiuse in
modo tale che i talebani non entrassero. Questo gruppo di talebani distrusse
più di quattrocento scuole e i bambini non volevano più andarci per paura di
morire. Incomincia così a scrivere un blog per la BBC. Lei lotta per la libertà,
per l’istruzione femminile e per i diritti umani. Non può mancare la vendetta
talebana. Nell’ottobre del 2012, ormai Malala ha quindici anni e rimane vittima
di un attentato mentre torna a casa da scuola. Tre proiettili le colpiscono la
testa e ne rimase gravemente ferita. La portarono subito a Birmingham, nel
Regno Unito, dove venne operata delicatamente al cervello che le venne in
parte ricostruito. Dopo l’intervento Malala riscontrò tali conseguenze: non riuscì
più a chiudere bene una palpebra, a muovere una parte del viso e non sentì
più bene da un orecchio. Nessuno credeva che Malala sopravvivesse. Dopo la
guarigione, la ragazza continuò con ancora più determinazione la sua battaglia
per i diritti femminili e insieme al padre creò il fondo Malala: un’organizzazione
che si batte in tutto il mondo per il diritto delle ragazze all‘istruzione. Nel 2014
diventa la più giovane vincitrice di tutti i tempi, a solo diciassette anni riceve il
premio Nobel per la pace, per aver lottato contro la sopraffazione dei bambini e
dei giovani per il diritto all’istruzione. Malala fu la voce per sessantasei milioni
di ragazze che purtroppo ancora oggi in un paio di paesi non possono andare a
scuola. In un discorso afferma: “Un bambino, un insegnante, un libro e una
penna possono cambiare il mondo”. Malala vive attualmente a Birmingham
insieme alla famiglia e continua i suoi studi nella High School for Girls.
LA SCENA PIÙ COINVOLGENTE è quando
La scena più coinvolgente è stata quando le hanno sparato e i medici dissero ai
genitori: “Malala potrebbe sopravvivere ma non sarà più la stessa”. Malala
dopo la guarigione ribadì con tanto coraggio: “Pensavano che con qualche
proiettile ci mettessero a tacere, ma io sono sempre la stessa.” E continuò a
lottare con più forza senza un minimo di timore.

GIUDIZIO PERSONALE

COMMENTO

Il film mi è piaciuto (veramente) molto, inizialmente pensavo fosse un racconto


“secco” o annoiante come tutti gli altri documentari, ma dopo un po' l’ho
trovato così interessante che non riuscivo a distogliere lo sguardo o la
concentrazione. Fa capire anche tante cose, per esempio che dovremmo essere
felici di poter andare a scuola e di avere il diritto di imparare qualcosa. Un
diritto che non tutti hanno e noi spesso lo prendiamo come “tortura” ma ne
dovremmo essere solo contenti e ringraziare anche gli insegnanti che ogni
giorno ci insegnano cose nuove che ci aiuteranno nel corso della vita. Lo
ammetto, anch’io prima di vedere questo film/venire a conoscenza di questa
storia non andavo volentieri a scuola, non mi impegnavo, … Ora invece voglio
dare il mio meglio e vado fiera di poter andare a scuola e di imparare cose
nuove.

Antuono Anna

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