Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Genere: è un documentario
Anno: 2015
Paese: USA
TRAMA
Malala Yousafzai ha undici anni, vive in
Pakistan e ha due fratelli, uno più
grande e uno più piccolo. Col padre ha
un bellissimo rapporto e insieme
affermano di essere un’anima sola in due corpi. Sua mamma iniziò ad andare a
scuola a soli cinque anni, essendo l’unica femmina si sentì però subito a
disagio; quindi, scambiò i libri con del cibo e da lì finì la sua istruzione. A
Malala piace ridere, giocare, ascoltare la musica, scherzare, fare shopping e
soprattutto andare a scuola e studiare. Ma tutto ciò non piace ai talebani,
infatti di sera si accertava che le porte e le finestre fossero tutte chiuse in
modo tale che i talebani non entrassero. Questo gruppo di talebani distrusse
più di quattrocento scuole e i bambini non volevano più andarci per paura di
morire. Incomincia così a scrivere un blog per la BBC. Lei lotta per la libertà,
per l’istruzione femminile e per i diritti umani. Non può mancare la vendetta
talebana. Nell’ottobre del 2012, ormai Malala ha quindici anni e rimane vittima
di un attentato mentre torna a casa da scuola. Tre proiettili le colpiscono la
testa e ne rimase gravemente ferita. La portarono subito a Birmingham, nel
Regno Unito, dove venne operata delicatamente al cervello che le venne in
parte ricostruito. Dopo l’intervento Malala riscontrò tali conseguenze: non riuscì
più a chiudere bene una palpebra, a muovere una parte del viso e non sentì
più bene da un orecchio. Nessuno credeva che Malala sopravvivesse. Dopo la
guarigione, la ragazza continuò con ancora più determinazione la sua battaglia
per i diritti femminili e insieme al padre creò il fondo Malala: un’organizzazione
che si batte in tutto il mondo per il diritto delle ragazze all‘istruzione. Nel 2014
diventa la più giovane vincitrice di tutti i tempi, a solo diciassette anni riceve il
premio Nobel per la pace, per aver lottato contro la sopraffazione dei bambini e
dei giovani per il diritto all’istruzione. Malala fu la voce per sessantasei milioni
di ragazze che purtroppo ancora oggi in un paio di paesi non possono andare a
scuola. In un discorso afferma: “Un bambino, un insegnante, un libro e una
penna possono cambiare il mondo”. Malala vive attualmente a Birmingham
insieme alla famiglia e continua i suoi studi nella High School for Girls.
LA SCENA PIÙ COINVOLGENTE è quando
La scena più coinvolgente è stata quando le hanno sparato e i medici dissero ai
genitori: “Malala potrebbe sopravvivere ma non sarà più la stessa”. Malala
dopo la guarigione ribadì con tanto coraggio: “Pensavano che con qualche
proiettile ci mettessero a tacere, ma io sono sempre la stessa.” E continuò a
lottare con più forza senza un minimo di timore.
GIUDIZIO PERSONALE
COMMENTO
Antuono Anna