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Saggio breve di ambito tecnico-scientifico

Che cosa significa riciclare? Il riciclo non è altro che un’operazione con la quale, terminato un ciclo
di lavorazione, una parte delle materie prime di partenza, non ancora, o solo parzialmente,
trasformate, viene rimessa nel ciclo di lavorazione nello stadio iniziale.
In pochissimo tempo la produzione dei rifiuti è aumentata superando addirittura la media e oggi si
pone la seguente domanda: E’ meglio smaltire definitivamente o procedere al riciclaggio dei
rifiuti?

Di fronte a tale quesito ultimamente la seconda soluzione è stata particolarmente presa in


considerazione, in quanto questa attività, è indispensabile per aiutare il nostro pianeta, poiché
riduce il consumo di materie prime, l’utilizzo di energia e l’ emissione di gas serra. I materiali
riciclabili sono tutti i rifiuti che possono essere riutilizzati per produrre nuovi oggetti uguali allo
scarto oppure riutilizzati per produrre nuovi materiali.

Come sottolinea Claudia Brunori in Tecnologie per il riciclo/recupero sostenibile dei rifiuti secondo
le stime dell’UNEP, il riciclaggio dei rifiuti è uno dei settori più importanti in termini di potenzialità
di sviluppo di occupazione; è stato stimato infatti che il settore del riciclo crea un numero 10 volte
maggiore di posti di lavoro rispetto ai settori dello smaltimento e dell’incenerimento. Inoltre i
rifiuti costituiscono una enorme riserva di risorse che, se opportunamente gestita e valorizzata,
può garantire un approvvigionamento sostenibile e continuo negli anni di materiali ed energia.
Franco Giannini, nel suo l’esercito italiano e la crisi dei rifiuti in Campania, in nulla si butta, tutto si
ricicla, sostiene che la plastica nessuno la distruggerà mai, però è possibile recuperarla
ricavandone un guadagno, infatti oggi il rifiuto è diventato una risorsa e viene scavato perché
conviene recuperarlo, per tanto esso è una ricchezza preziosissima.
Il riciclo della plastica consiste nella produzione di una nuova “materia prima” che si ottiene
attraverso la rilavorazione dei rifiuti in plastica, selezionati per tipologia ed in alcuni casi addirittura
per colore, inoltre è importante per ridurre l’accumulo nell’ ambiente di sostanze non
biodegradabili, come dà notizia la famosa rivista The Millionaire.
Negli ultimi anni la raccolta dell’umido si è rilevata particolarmente importante nei termini in cui il
recupero della frazione organica è arrivato al 42%, ogni anno solo nel capoluogo lombardo
vengono raccolte 120.000 tonnellate di rifiuti organici, quest’ultimi sono anche molto utili poiché
si trasformano in compost, un fertilizzante naturale ricco di nutrienti per la terra.
Optare per il compost significa anche eliminare o eventualmente ridurre l’impiego di altri prodotti
con un notevole risparmio dal punto di vista economico, come riporta Alice Dutto dai rifiuti
organici al compost, la filiera virtuosa del riciclo.

D’altra parte alcuni materiali non possono essere sottoposti ad operazioni di riciclaggio poiché è
molto meglio incenerirli o depositarli in discarica.
È importante l’incenerimento dei rifiuti perché consente una riduzione del volume dei rifiuti di
circa il 90% ma anche una diminuzione di emissione in discarica dei cosiddetti gas serra e
grazie al processo di termovalorizzazione dei rifiuti si ottiene anche un calore che è recuperato per
la produzione di energia elettrica ed energia termica come ricorda la rivista The Millionaire.
Quando si parla di plastica viene naturale pensare al suo smaltimento perché è molto utilizzata e
gran parte di essa non è sottoposta al riciclaggio, inoltre questa è fatta di carbonio e idrogeno
e il suo potere calorifico è circa 10000 kcal/kg quindi una plastica è combustibile, ed è dieci volte
meglio del carbone e per la plastica si dovrebbe parlare di combustione, ma lo stesso concetto
riguarda anche il tabacco, come afferma il Professor di chimica dell’università di Bologna Enzo
Brunotti nella lezione numero 18 del 28 Maggio.

saggio breve ambito tecnico-scientifico 9/03/17 Beatrice Boschi 4°B RIM


È giusto affermare che per la plastica si dovrebbe parlare di combustione, però è anche vero che
quest’ultima non si distrugge mai completamente, ma si frammenta in parti più piccole a causa
dell’azione fisica operata dai movimenti del mare e dell’abrasione per contatto con il fondale.
Sulla combustione del tabacco è corretto affermare invece che essa genera più di 4000 sostanze
chimiche, molte delle quali nocive, tossiche e cancerogene, come sottolinea Alessandra
Pontremolesi in Marine Litter: un mare di rifiuti.

La logica alla base del consumo responsabile che impegna i cittadini è l’impegno a ridurre gli
sprechi e a trasformare gli scarti in risorse al fine di vivere meglio.

saggio breve ambito tecnico-scientifico 9/03/17 Beatrice Boschi 4°B RIM

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