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Estensioni della nozione di integrale

Luigi Greco
Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie
dell’Informazione
Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Anno Accademico 2020/2021

Luigi Greco: Metodi 20/21 1/131


Funzioni integrabili e sommabili

Integrale a valor principale

Criteri di sommabilità

Sommabilità per funzioni di più variabili

Cenni sull’integrale di Lebesgue

Calcolo degli integrali definiti

Luigi Greco: Metodi 20/21 2/131


Funzioni integrabili e sommabili
Estendiamo la teoria dell’integrazione, a partire dal caso delle
funzioni continue su intervalli compatti.

Luigi Greco: Metodi 20/21 3/131


Funzioni integrabili e sommabili
Estendiamo la teoria dell’integrazione, a partire dal caso delle
funzioni continue su intervalli compatti.

Vogliamo rimuovere l’ipotesi di compattezza.

Luigi Greco: Metodi 20/21 3/131


Funzioni integrabili e sommabili
Estendiamo la teoria dell’integrazione, a partire dal caso delle
funzioni continue su intervalli compatti.

Vogliamo rimuovere l’ipotesi di compattezza.

Il primo caso che consideriamo è quello di una funzione continua


su un intervallo non compatto perché non limitato superiormente o
inferiormente, o limitato ma privato di un estremo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 3/131


Funzioni integrabili e sommabili
Estendiamo la teoria dell’integrazione, a partire dal caso delle
funzioni continue su intervalli compatti.

Vogliamo rimuovere l’ipotesi di compattezza.

Il primo caso che consideriamo è quello di una funzione continua


su un intervallo non compatto perché non limitato superiormente o
inferiormente, o limitato ma privato di un estremo.

Sia dunque f continua in [a, b[, dove −∞ < a < b ≤ +∞.

Luigi Greco: Metodi 20/21 3/131


Funzioni integrabili e sommabili
Estendiamo la teoria dell’integrazione, a partire dal caso delle
funzioni continue su intervalli compatti.

Vogliamo rimuovere l’ipotesi di compattezza.

Il primo caso che consideriamo è quello di una funzione continua


su un intervallo non compatto perché non limitato superiormente o
inferiormente, o limitato ma privato di un estremo.

Sia dunque f continua in [a, b[, dove −∞ < a < b ≤ +∞.

Per ogni T ∈ ]a, b[, f è continua sull’intervallo compatto [a, T ] ed


ha quindi significato l’integrale
Z T
f (t) dt . (1)
a

Luigi Greco: Metodi 20/21 3/131


Funzioni integrabili e sommabili

Esaminiamo tale espressione come funzione di T , per T → b−.

Luigi Greco: Metodi 20/21 4/131


Funzioni integrabili e sommabili

Esaminiamo tale espressione come funzione di T , per T → b−.


Definizione
La funzione f si dice integrabile in [a, b[ se l’integrale in (1)
converge per T → b−.

Luigi Greco: Metodi 20/21 4/131


Funzioni integrabili e sommabili

Esaminiamo tale espressione come funzione di T , per T → b−.


Definizione
La funzione f si dice integrabile in [a, b[ se l’integrale in (1)
converge per T → b−. In tal caso, poniamo
Z b Z T
f (t) dt = lim f (t) dt . (2)
a T →b− a

Luigi Greco: Metodi 20/21 4/131


Funzioni integrabili e sommabili

Esaminiamo tale espressione come funzione di T , per T → b−.


Definizione
La funzione f si dice integrabile in [a, b[ se l’integrale in (1)
converge per T → b−. In tal caso, poniamo
Z b Z T
f (t) dt = lim f (t) dt . (2)
a T →b− a

La funzione f si dice sommabile in [a, b[ se il modulo |f | è


integrabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 4/131


Funzioni integrabili e sommabili
Notiamo che l’espressione
Z T
|f (t)| dt , (3)
a
analoga a (1), ma con |f | in luogo di f , è funzione crescente di T ,
quindi regolare in b: la condizione di sommabilità consiste dunque
nella finitezza del limite.

Luigi Greco: Metodi 20/21 5/131


Funzioni integrabili e sommabili
Notiamo che l’espressione
Z T
|f (t)| dt , (3)
a
analoga a (1), ma con |f | in luogo di f , è funzione crescente di T ,
quindi regolare in b: la condizione di sommabilità consiste dunque
nella finitezza del limite.

Analogamente si ragiona nel caso che f sia continua in un


intervallo del tipo ]a, b]. Esaminiamo l’espressione
Z b
f (t) dt , (4)
S
definita per S ∈ ]a, b[, al tendere di S → a+; f è integrabile se
l’espressione converge, e in tal caso l’integrale su ]a, b] è per
definizione pari al limite. Similmente per la sommabilità.
Luigi Greco: Metodi 20/21 5/131
Lemma
Una funzione sommabile è integrabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 6/131


Lemma
Una funzione sommabile è integrabile.

Basta esaminare il caso f reale, continua in [a, b[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 6/131


Lemma
Una funzione sommabile è integrabile.

Basta esaminare il caso f reale, continua in [a, b[.


Definiamo la parte positiva e la parte negativa di f :
(
 f (t) + |f (t)| f (t) , se f (t) ≥ 0
f+ (t) = max f (t), 0 = =
2 0 , se f (t) < 0
(
 f (t) − |f (t)| 0 , se f (t) ≥ 0
f− (t) = min f (t), 0 = =
2 f (t) , se f (t) < 0
(5)

Luigi Greco: Metodi 20/21 6/131


Lemma
Una funzione sommabile è integrabile.

Basta esaminare il caso f reale, continua in [a, b[.


Definiamo la parte positiva e la parte negativa di f :
(
 f (t) + |f (t)| f (t) , se f (t) ≥ 0
f+ (t) = max f (t), 0 = =
2 0 , se f (t) < 0
(
 f (t) − |f (t)| 0 , se f (t) ≥ 0
f− (t) = min f (t), 0 = =
2 f (t) , se f (t) < 0
(5)

f f+ f−

Luigi Greco: Metodi 20/21 6/131


Funzioni integrabili e sommabili
È chiaro che
f− ≤ 0 ≤ f+ , f = f+ + f− , |f | = f+ − f− ,

Luigi Greco: Metodi 20/21 7/131


Funzioni integrabili e sommabili
È chiaro che
f− ≤ 0 ≤ f+ , f = f+ + f− , |f | = f+ − f− ,
dunque
−|f | ≤ f− ≤ 0 ≤ f+ ≤ |f |

Luigi Greco: Metodi 20/21 7/131


Funzioni integrabili e sommabili
È chiaro che
f− ≤ 0 ≤ f+ , f = f+ + f− , |f | = f+ − f− ,
dunque
−|f | ≤ f− ≤ 0 ≤ f+ ≤ |f |
e quindi
Z T Z T Z T Z T
− |f (t)| dt ≤ f− (t) dt ≤ f+ (t) dt ≤ |f (t)| dt .
a a a a

Luigi Greco: Metodi 20/21 7/131


Funzioni integrabili e sommabili
È chiaro che
f− ≤ 0 ≤ f+ , f = f+ + f− , |f | = f+ − f− ,
dunque
−|f | ≤ f− ≤ 0 ≤ f+ ≤ |f |
e quindi
Z T Z T Z T Z T
− |f (t)| dt ≤ f− (t) dt ≤ f+ (t) dt ≤ |f (t)| dt .
a a a a
Notiamo che l’integrale di f+ è crescente e quello di f− è
decrescente, quindi sono entrambi regolari e, se f è sommabile,
convergono.

Luigi Greco: Metodi 20/21 7/131


Funzioni integrabili e sommabili
È chiaro che
f− ≤ 0 ≤ f+ , f = f+ + f− , |f | = f+ − f− ,
dunque
−|f | ≤ f− ≤ 0 ≤ f+ ≤ |f |
e quindi
Z T Z T Z T Z T
− |f (t)| dt ≤ f− (t) dt ≤ f+ (t) dt ≤ |f (t)| dt .
a a a a
Notiamo che l’integrale di f+ è crescente e quello di f− è
decrescente, quindi sono entrambi regolari e, se f è sommabile,
convergono. Pertanto risulta convergente pure
Z T Z T Z T
f (t) dt = f− (t) dt + f+ (t) dt ,
a a a
vale cioè la tesi.
Luigi Greco: Metodi 20/21 7/131
Funzioni integrabili e sommabili

Il risultato del lemma precedente non si inverte, esistono infatti


funzioni integrabili, ma non sommabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 8/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il risultato del lemma precedente non si inverte, esistono infatti


funzioni integrabili, ma non sommabili.

Una tale funzione si dice semplicemente integrabile e si parla di


integrale improprio.

Luigi Greco: Metodi 20/21 8/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il risultato del lemma precedente non si inverte, esistono infatti


funzioni integrabili, ma non sommabili.

Una tale funzione si dice semplicemente integrabile e si parla di


integrale improprio.

Consideriamo la funzione
sin t
f (t) =
t
sull’intervallo [0, +∞[. In 0 la funzione non è definita, ma si
prolunga per continuità assegnandole il valore 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 8/131


Funzioni integrabili e sommabili

Tracciamo i diagrammi di f e |f |:

Luigi Greco: Metodi 20/21 9/131


Funzioni integrabili e sommabili

Tracciamo i diagrammi di f e |f |:

sin t
t

area da sommare area da sottrarre


sin t

t

area da sommare

Luigi Greco: Metodi 20/21 9/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il diagramma di f oscilla intorno all’asse delle ascisse.

Luigi Greco: Metodi 20/21 10/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il diagramma di f oscilla intorno all’asse delle ascisse.

Intuitivamente, l’integrale di f su [0, +∞[ è somma delle aree dei


rettangoloidi relativi a f aventi per basi gli intervalli
[k π, (k + 1) π], k = 0, 1, 2, . . ..

Luigi Greco: Metodi 20/21 10/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il diagramma di f oscilla intorno all’asse delle ascisse.

Intuitivamente, l’integrale di f su [0, +∞[ è somma delle aree dei


rettangoloidi relativi a f aventi per basi gli intervalli
[k π, (k + 1) π], k = 0, 1, 2, . . ..

Tali aree vanno però prese con segno: quelle dei rettangoloidi al
disopra dell’asse vanno sommate, quelle dei rettangoloidi al disotto
dell’asse vanno sottratte.

Luigi Greco: Metodi 20/21 10/131


Funzioni integrabili e sommabili

Il diagramma di f oscilla intorno all’asse delle ascisse.

Intuitivamente, l’integrale di f su [0, +∞[ è somma delle aree dei


rettangoloidi relativi a f aventi per basi gli intervalli
[k π, (k + 1) π], k = 0, 1, 2, . . ..

Tali aree vanno però prese con segno: quelle dei rettangoloidi al
disopra dell’asse vanno sommate, quelle dei rettangoloidi al disotto
dell’asse vanno sottratte.

In questa operazione c’è una compensazione per la quale l’integrale


è finito (converge), cioè f è integrabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 10/131


Funzioni integrabili e sommabili

D’altra parte, il diagramma di |f | si ottiene da quello di f


ribaltandone le porzioni al disotto dell’asse.

Luigi Greco: Metodi 20/21 11/131


Funzioni integrabili e sommabili

D’altra parte, il diagramma di |f | si ottiene da quello di f


ribaltandone le porzioni al disotto dell’asse.

Quindi l’integrale di |f | su [0, +∞[ si ottiene sommando le aree dei


rettangoloidi, tutte con segno positivo, senza alcuna
compensazione, per cui l’integrale è infinito (diverge), dunque f
non è sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 11/131


Funzioni integrabili e sommabili

D’altra parte, il diagramma di |f | si ottiene da quello di f


ribaltandone le porzioni al disotto dell’asse.

Quindi l’integrale di |f | su [0, +∞[ si ottiene sommando le aree dei


rettangoloidi, tutte con segno positivo, senza alcuna
compensazione, per cui l’integrale è infinito (diverge), dunque f
non è sommabile.

In definitiva, f è semplicemente integrabile su [0, +∞[ e


Z +∞
sin t
dt
0 t

è un integrale improprio.

Luigi Greco: Metodi 20/21 11/131


Funzioni integrabili e sommabili

Proseguiamo nell’estensione della nozione di integrale e


consideriamo il caso di una funzione f continua su un intervallo del
tipo ]a, b[, con −∞ ≤ a < b ≤ +∞.

Luigi Greco: Metodi 20/21 12/131


Funzioni integrabili e sommabili

Proseguiamo nell’estensione della nozione di integrale e


consideriamo il caso di una funzione f continua su un intervallo del
tipo ]a, b[, con −∞ ≤ a < b ≤ +∞.

Scegliamo c ∈ ]a, b[ e studiamo f su ciascuno degli intervalli ]a, c]


e [c, b[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 12/131


Funzioni integrabili e sommabili

Proseguiamo nell’estensione della nozione di integrale e


consideriamo il caso di una funzione f continua su un intervallo del
tipo ]a, b[, con −∞ ≤ a < b ≤ +∞.

Scegliamo c ∈ ]a, b[ e studiamo f su ciascuno degli intervalli ]a, c]


e [c, b[.

Ad entrambi manca un solo estremo e quindi essi sono del tipo


considerato prima.

Luigi Greco: Metodi 20/21 12/131


Funzioni integrabili e sommabili

Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile su
entrambi gli intervalli ]a, c] e [c, b[ (nel senso della definizione
precedente).

Luigi Greco: Metodi 20/21 13/131


Funzioni integrabili e sommabili

Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile su
entrambi gli intervalli ]a, c] e [c, b[ (nel senso della definizione
precedente). In tal caso, poniamo
Z b Z c Z b
f (t) dt = f (t) dt + f (t) dt . (6)
a a c

Luigi Greco: Metodi 20/21 13/131


Funzioni integrabili e sommabili

Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile su
entrambi gli intervalli ]a, c] e [c, b[ (nel senso della definizione
precedente). In tal caso, poniamo
Z b Z c Z b
f (t) dt = f (t) dt + f (t) dt . (6)
a a c

Anche in questo caso, diremo f sommabile se |f | è integrabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 13/131


Funzioni integrabili e sommabili

I due integrali a secondo membro della (6) sono intesi come limiti:
se f è integrabile in ]a, b[, definiamo l’integrale ponendo
Z b Z c Z T
f (t) dt = lim f (t) dt + lim f (t) dt ,
a S→a+ S T →b− c

dove i limiti devono esistere finiti entrambi, separatamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 14/131


Funzioni integrabili e sommabili

I due integrali a secondo membro della (6) sono intesi come limiti:
se f è integrabile in ]a, b[, definiamo l’integrale ponendo
Z b Z c Z T
f (t) dt = lim f (t) dt + lim f (t) dt ,
a S→a+ S T →b− c

dove i limiti devono esistere finiti entrambi, separatamente.

Notiamo che la definizione non dipende da c: vale a dire che per


ogni altra scelta di un punto c 0 ∈ ]a, b[, né la condizione di
integrabilità, né il valore dell’integrale cambiano.

Luigi Greco: Metodi 20/21 14/131


Funzioni integrabili e sommabili

Infatti abbiamo
Z c0 Z c Z c0
f (t) dt = f (t) dt + f (t) dt ,
S S c
Z T Z T Z c0
f (t) dt = f (t) dt − f (t) dt .
c0 c c

Luigi Greco: Metodi 20/21 15/131


Funzioni integrabili e sommabili
Infine, consideriamo il caso di f continua in un intervallo ]a, b[
privato di un numero finito di punti interni c1 < · · · < cn . Poniamo
c0 = a e cn+1 = b, quindi

c0 < c1 < · · · < cn < cn+1 ,

ed esaminiamo f su ciascuno degli intervalli ]ci , ci+1 [.

Luigi Greco: Metodi 20/21 16/131


Funzioni integrabili e sommabili
Infine, consideriamo il caso di f continua in un intervallo ]a, b[
privato di un numero finito di punti interni c1 < · · · < cn . Poniamo
c0 = a e cn+1 = b, quindi

c0 < c1 < · · · < cn < cn+1 ,

ed esaminiamo f su ciascuno degli intervalli ]ci , ci+1 [.


Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile in
ogni intervallo ]ci , ci+1 [, i = 0, 1, . . . , n.

Luigi Greco: Metodi 20/21 16/131


Funzioni integrabili e sommabili
Infine, consideriamo il caso di f continua in un intervallo ]a, b[
privato di un numero finito di punti interni c1 < · · · < cn . Poniamo
c0 = a e cn+1 = b, quindi

c0 < c1 < · · · < cn < cn+1 ,

ed esaminiamo f su ciascuno degli intervalli ]ci , ci+1 [.


Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile in
ogni intervallo ]ci , ci+1 [, i = 0, 1, . . . , n. In tal caso, poniamo
Z b n Z
X ci+1
f (t) dt = f (t) dt . (7)
a i=0 ci

Luigi Greco: Metodi 20/21 16/131


Funzioni integrabili e sommabili
Infine, consideriamo il caso di f continua in un intervallo ]a, b[
privato di un numero finito di punti interni c1 < · · · < cn . Poniamo
c0 = a e cn+1 = b, quindi

c0 < c1 < · · · < cn < cn+1 ,

ed esaminiamo f su ciascuno degli intervalli ]ci , ci+1 [.


Definizione
Diciamo che f è integrabile in ]a, b[ se essa risulta integrabile in
ogni intervallo ]ci , ci+1 [, i = 0, 1, . . . , n. In tal caso, poniamo
Z b n Z
X ci+1
f (t) dt = f (t) dt . (7)
a i=0 ci

Diciamo f sommabile se |f | è integrabile.


Luigi Greco: Metodi 20/21 16/131
Funzioni integrabili e sommabili

Osservazione
L’integrale non cambia modificando l’integrando f in un numero
finito di punti.

Luigi Greco: Metodi 20/21 17/131


Funzioni integrabili e sommabili

Osservazione
L’integrale non cambia modificando l’integrando f in un numero
finito di punti.

Precisamente, sia f integrabile in (a, b) e sia g definita in (a, b)


tale che g (t) = f (t) salvo che in un numero finito di punti.

Luigi Greco: Metodi 20/21 17/131


Funzioni integrabili e sommabili

Osservazione
L’integrale non cambia modificando l’integrando f in un numero
finito di punti.

Precisamente, sia f integrabile in (a, b) e sia g definita in (a, b)


tale che g (t) = f (t) salvo che in un numero finito di punti.

In queste ipotesi, pure g è integrabile e risulta


Z b Z b
g (t) dt = f (t) dt .
a a

Luigi Greco: Metodi 20/21 17/131


Integrale a valor principale

Diamo ora una nozione di integrale più debole di quella introdotta


per le funzioni integrabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 18/131


Integrale a valor principale

Diamo ora una nozione di integrale più debole di quella introdotta


per le funzioni integrabili.
Definizione
Sia f continua nell’intervallo [a, b], escluso un punto interno
c ∈ ]a, b[. L’espressione
Z c−ε Z b Z
f (t) dt + f (t) dt = f (t) dt (8)
a c+ε [a,b]−]c−ε,c+ε[

è definita per ε > 0 abbastanza piccolo. Diremo che l’integrale di f


esiste nel senso del valor principale se l’espressione in (8) converge
per ε → 0+.

Luigi Greco: Metodi 20/21 18/131


Integrale a valor principale

Definizione (continuazione)
In tal caso, il limite si dice integrale di f su [a, b] nel senso del
Rb
valor principale e si indica con v.p. a f (t) dt.

Luigi Greco: Metodi 20/21 19/131


Integrale a valor principale

Definizione (continuazione)
In tal caso, il limite si dice integrale di f su [a, b] nel senso del
Rb
valor principale e si indica con v.p. a f (t) dt.

In altri termini, poniamo


Z b Z c−ε Z b 
v.p. f (t) dt = lim f (t) dt + f (t) dt .
a ε→0+ a c+ε

Luigi Greco: Metodi 20/21 19/131


Integrale a valor principale

Definizione (continuazione)
Sia ora f continua in R = ]−∞, +∞[. Diremo che l’integrale di f
su R esiste nel senso del valor principale se l’espressione
Z R
f (t) dt (9)
−R

converge per R → +∞.

Luigi Greco: Metodi 20/21 20/131


Integrale a valor principale

Definizione (continuazione)
Sia ora f continua in R = ]−∞, +∞[. Diremo che l’integrale di f
su R esiste nel senso del valor principale se l’espressione
Z R
f (t) dt (9)
−R

converge per R → +∞.

In tal caso poniamo


Z +∞ Z R
v.p. f (t) dt = lim f (t) dt .
−∞ R→+∞ −R

Luigi Greco: Metodi 20/21 20/131


Integrale a valor principale

Osservazione
Per definizione, f è integrabile in [a, b] se è integrabile in [a, c[ e in
]c, b].

Luigi Greco: Metodi 20/21 21/131


Integrale a valor principale

Osservazione
Per definizione, f è integrabile in [a, b] se è integrabile in [a, c[ e in
]c, b].

Dunque per ε → 0+ entrambi gli integrali che figurano a primo


membro in (8) sono convergenti.

Luigi Greco: Metodi 20/21 21/131


Integrale a valor principale

Osservazione
Per definizione, f è integrabile in [a, b] se è integrabile in [a, c[ e in
]c, b].

Dunque per ε → 0+ entrambi gli integrali che figurano a primo


membro in (8) sono convergenti.

Tale risulta pure la somma, quindi l’integrale di f esiste nel senso


del valor principale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 21/131


Integrale a valor principale

Osservazione
Per definizione, f è integrabile in [a, b] se è integrabile in [a, c[ e in
]c, b].

Dunque per ε → 0+ entrambi gli integrali che figurano a primo


membro in (8) sono convergenti.

Tale risulta pure la somma, quindi l’integrale di f esiste nel senso


del valor principale.

Chiaramente (nel caso di convergenza, il limite della somma è la


somma dei limiti) i valori dell’integrale secondo le due nozioni
coincidono.

Luigi Greco: Metodi 20/21 21/131


Integrale a valor principale
Osservazione (continuazione)
D’altra parte, può accadere che separatamente i due integrali a
primo membro in (8) non convergano, mentre converge la somma,
cioè l’integrale esiste nel senso del valor principale, ma non del
senso dell’integrabilità.

Luigi Greco: Metodi 20/21 22/131


Integrale a valor principale
Osservazione (continuazione)
D’altra parte, può accadere che separatamente i due integrali a
primo membro in (8) non convergano, mentre converge la somma,
cioè l’integrale esiste nel senso del valor principale, ma non del
senso dell’integrabilità.

Ad esempio, questo accade per la funzione f (t) = 1/t


sull’intervallo [−1, 1]. Osserviamo che f è continua in
[−1, 1] − {0} ed è dispari, quindi ∀ε ∈ ]0, 1[
Z −ε Z 1
1 1
dt + dt = 0
−1 t ε t
e Z 1
1
v.p. dt = 0 .
−1 t
Luigi Greco: Metodi 20/21 22/131
Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
È chiaro che 1/t non è integrabile, poiché ciascuno degli integrali
diverge:
Z 1
1 ε→0+
dt = − log ε −−−−−−→ +∞
ε t
e, similmente, l’altro diverge negativamente (l’espressione (8) si
presenta in forma indeterminata ∞ − ∞).

Luigi Greco: Metodi 20/21 23/131


Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
Analoghe considerazioni valgono nel caso dell’intervallo
]−∞, +∞[. La funzione f è integrabile in ]−∞, +∞[ se lo è in
[0, +∞[ e in ]−∞, 0], cioè se le due espressioni
Z R Z 0
f (t) dt , f (t) dt , (10)
0 −R

convergono separatamente per R → +∞.

Luigi Greco: Metodi 20/21 24/131


Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
Analoghe considerazioni valgono nel caso dell’intervallo
]−∞, +∞[. La funzione f è integrabile in ]−∞, +∞[ se lo è in
[0, +∞[ e in ]−∞, 0], cioè se le due espressioni
Z R Z 0
f (t) dt , f (t) dt , (10)
0 −R

convergono separatamente per R → +∞.

L’integrale in (9) è la loro somma e quindi converge anch’esso.

Luigi Greco: Metodi 20/21 24/131


Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
Analoghe considerazioni valgono nel caso dell’intervallo
]−∞, +∞[. La funzione f è integrabile in ]−∞, +∞[ se lo è in
[0, +∞[ e in ]−∞, 0], cioè se le due espressioni
Z R Z 0
f (t) dt , f (t) dt , (10)
0 −R

convergono separatamente per R → +∞.

L’integrale in (9) è la loro somma e quindi converge anch’esso.

D’altra parte, l’integrale in (9) può risultare convergente anche


senza che convergano gli integrali (10).

Luigi Greco: Metodi 20/21 24/131


Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
Questo accade ad esempio per la funzione f (t) = t/(t 2 + 1): essa
non è integrabile in [0, +∞[ né in ]−∞, 0] poiché
Z R Z 0
t t
lim 2
dt = +∞ , lim dt = −∞ ,
R→+∞ 0 t +1 R→+∞ −R t2 +1

Luigi Greco: Metodi 20/21 25/131


Integrale a valor principale

Osservazione (continuazione)
Questo accade ad esempio per la funzione f (t) = t/(t 2 + 1): essa
non è integrabile in [0, +∞[ né in ]−∞, 0] poiché
Z R Z 0
t t
lim 2
dt = +∞ , lim dt = −∞ ,
R→+∞ 0 t +1 R→+∞ −R t2 +1
RR t
mentre (per la simmetria) ∀R > 0 risulta −R t 2 +1 dt = 0 e quindi
Z +∞
t
v.p. dt = 0 .
−∞ t2 +1

Luigi Greco: Metodi 20/21 25/131


Criteri di sommabilità

In generale, studiare l’integrabilità o la sommabilità di una funzione


in base alla definizione può essere molto laborioso.

Luigi Greco: Metodi 20/21 26/131


Criteri di sommabilità

In generale, studiare l’integrabilità o la sommabilità di una funzione


in base alla definizione può essere molto laborioso.

Formuliamo ora alcune condizioni sufficienti ad assicurare la


sommabilità (o la non sommabilità) di una funzione, che non
richiedono di valutarne esplicitamente l’integrale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 26/131


Criteri di sommabilità

In generale, studiare l’integrabilità o la sommabilità di una funzione


in base alla definizione può essere molto laborioso.

Formuliamo ora alcune condizioni sufficienti ad assicurare la


sommabilità (o la non sommabilità) di una funzione, che non
richiedono di valutarne esplicitamente l’integrale.

Come abbiamo visto, queste permettono di mostrare anche


l’integrabilità.

Luigi Greco: Metodi 20/21 26/131


Criteri di sommabilità

In generale, studiare l’integrabilità o la sommabilità di una funzione


in base alla definizione può essere molto laborioso.

Formuliamo ora alcune condizioni sufficienti ad assicurare la


sommabilità (o la non sommabilità) di una funzione, che non
richiedono di valutarne esplicitamente l’integrale.

Come abbiamo visto, queste permettono di mostrare anche


l’integrabilità.

Possiamo chiaramente limitarci a considerare funzioni non-negative.

Luigi Greco: Metodi 20/21 26/131


Criteri di sommabilità

Stabiliremo i nostri criteri di sommabilità e di non sommabilità


procedendo per confronto, in base alla ovvia osservazione seguente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 27/131


Criteri di sommabilità

Stabiliremo i nostri criteri di sommabilità e di non sommabilità


procedendo per confronto, in base alla ovvia osservazione seguente.

Se 0 ≤ f ≤ g , valgono le implicazioni:

Luigi Greco: Metodi 20/21 27/131


Criteri di sommabilità

Stabiliremo i nostri criteri di sommabilità e di non sommabilità


procedendo per confronto, in base alla ovvia osservazione seguente.

Se 0 ≤ f ≤ g , valgono le implicazioni:

g sommabile ⇒ f sommabile;

f non sommabile ⇒ g non sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 27/131


Criteri di sommabilità

Stabiliremo i nostri criteri di sommabilità e di non sommabilità


procedendo per confronto, in base alla ovvia osservazione seguente.

Se 0 ≤ f ≤ g , valgono le implicazioni:

g sommabile ⇒ f sommabile;

f non sommabile ⇒ g non sommabile.

Osservazione
È chiara l’analogia con il caso delle serie a termini non-negativi.

Luigi Greco: Metodi 20/21 27/131


Criteri di sommabilità

Considereremo dunque una classe di funzioni per le quali la


sommabilità si studia facilmente in base alla definizione e con
queste confronteremo la generica funzione assegnata.

Luigi Greco: Metodi 20/21 28/131


Criteri di sommabilità

Considereremo dunque una classe di funzioni per le quali la


sommabilità si studia facilmente in base alla definizione e con
queste confronteremo la generica funzione assegnata.

Ci limiteremo al caso di una funzione continua in un intervallo del


tipo [a, b[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 28/131


Criteri di sommabilità

Considereremo dunque una classe di funzioni per le quali la


sommabilità si studia facilmente in base alla definizione e con
queste confronteremo la generica funzione assegnata.

Ci limiteremo al caso di una funzione continua in un intervallo del


tipo [a, b[.

La classe di funzioni che considereremo è quella delle potenze. Nel


caso dell’intervallo [a, b[ limitato (cioè b ∈ R), consideriamo la
funzione
1
g (t) = , (11)
(b − t)α
e determiniamo i valori di α > 0 per cui essa è sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 28/131


Criteri di sommabilità
Notiamo che la funzione diverge in b. Per α 6= 1, abbiamo
Z T  t=T
1 1 1
dt = −
a (b − t)α 1 − α (b − t)α−1 t=a

(b − a)1−α − (b − T )1−α
=
1−α
e quindi l’integrale diverge per α > 1 e converge per α < 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 29/131


Criteri di sommabilità
Notiamo che la funzione diverge in b. Per α 6= 1, abbiamo
Z T  t=T
1 1 1
dt = −
a (b − t)α 1 − α (b − t)α−1 t=a

(b − a)1−α − (b − T )1−α
=
1−α
e quindi l’integrale diverge per α > 1 e converge per α < 1.

Per α = 1, abbiamo:
T
b − T T →b−
Z
1
dt = − log −−−−−−→ +∞ .
a b−t b−a

Luigi Greco: Metodi 20/21 29/131


Criteri di sommabilità
Notiamo che la funzione diverge in b. Per α 6= 1, abbiamo
Z T  t=T
1 1 1
dt = −
a (b − t)α 1 − α (b − t)α−1 t=a

(b − a)1−α − (b − T )1−α
=
1−α
e quindi l’integrale diverge per α > 1 e converge per α < 1.

Per α = 1, abbiamo:
T
b − T T →b−
Z
1
dt = − log −−−−−−→ +∞ .
a b−t b−a

In definitiva, g è sommabile se e solo se α < 1.


Luigi Greco: Metodi 20/21 29/131
Criteri di sommabilità
Ricaviamo facilmente il seguente criterio di sommabilità, o non
sommabilità.

Luigi Greco: Metodi 20/21 30/131


Criteri di sommabilità
Ricaviamo facilmente il seguente criterio di sommabilità, o non
sommabilità.
Proposizione

Sia f ≥ 0 continua in [a, b[. Se esistono K > 0 e α < 1 tali che


risulti
K
f (t) ≤
(b − t)α
in un intorno sinistro di b, la funzione è sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 30/131


Criteri di sommabilità
Ricaviamo facilmente il seguente criterio di sommabilità, o non
sommabilità.
Proposizione

Sia f ≥ 0 continua in [a, b[. Se esistono K > 0 e α < 1 tali che


risulti
K
f (t) ≤
(b − t)α
in un intorno sinistro di b, la funzione è sommabile.

Se risulta
K
f (t) ≥
b−t
in un intorno sinistro di b, con K > 0, la funzione f non è
sommabile.
Luigi Greco: Metodi 20/21 30/131
Criteri di sommabilità

Esaminiamo ora il caso di un intervallo non limitato, per semplicità


[1, +∞[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 31/131


Criteri di sommabilità

Esaminiamo ora il caso di un intervallo non limitato, per semplicità


[1, +∞[.

Determiniamo per quali α > 0 la funzione


1
g (t) = (12)

è sommabile. Notiamo che la funzione è infinitesima a +∞. Per
α 6= 1, abbiamo
Z T
1 T 1−α − 1
α
dt = ,
1 t 1−α
quindi l’integrale diverge se α < 1 e converge per α > 1.
L’integrale diverge anche per α = 1. Dunque la funzione g è
sommabile se e solo se α > 1.
Luigi Greco: Metodi 20/21 31/131
Criteri di sommabilità

Ne ricaviamo subito il seguente criterio.

Luigi Greco: Metodi 20/21 32/131


Criteri di sommabilità

Ne ricaviamo subito il seguente criterio.


Proposizione
Sia f ≥ 0 continua in [1, +∞[. Se esistono K > 0 e α > 1 tali che
risulti
K
f (t) ≤ α
t
per t abbastanza grande, la funzione è sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 32/131


Criteri di sommabilità

Ne ricaviamo subito il seguente criterio.


Proposizione
Sia f ≥ 0 continua in [1, +∞[. Se esistono K > 0 e α > 1 tali che
risulti
K
f (t) ≤ α
t
per t abbastanza grande, la funzione è sommabile.

Se risulta
K
f (t) ≥
t
per t abbastanza grande, con K > 0, la funzione f non è
sommabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 32/131


Criteri di sommabilità

È opportuno illustrare graficamente le considerazioni svolte.

Luigi Greco: Metodi 20/21 33/131


Criteri di sommabilità

È opportuno illustrare graficamente le considerazioni svolte.

Consideriamo prima l’intervallo limitato [a, b[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 33/131


Criteri di sommabilità

È opportuno illustrare graficamente le considerazioni svolte.

Consideriamo prima l’intervallo limitato [a, b[.

L’espressione che definisce g in (11) è crescente con α (per la


precisione, questo vale per ogni t fissato se l’intervallo ha ampiezza
non superiore a 1, come è lecito supporre essendo i nostri
ragionamenti significativi per t vicino a b).

Luigi Greco: Metodi 20/21 33/131


Criteri di sommabilità

Geometricamente, la sommabilità di g significa che il rettangoloide


ad essa relativo ha area finita e questo accade se il diagramma non
sale troppo rapidamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 34/131


Criteri di sommabilità

Geometricamente, la sommabilità di g significa che il rettangoloide


ad essa relativo ha area finita e questo accade se il diagramma non
sale troppo rapidamente.

Se f diverge, la disuguaglianza
K
f (t) ≤
(b − t)α

del lemma si enuncia dicendo che f è infinita in b di ordine non


superiore a α.

Luigi Greco: Metodi 20/21 34/131


Criteri di sommabilità

Consideriamo ora l’intervallo non limitato [1, +∞[.

Luigi Greco: Metodi 20/21 35/131


Criteri di sommabilità

Consideriamo ora l’intervallo non limitato [1, +∞[.

L’espressione (12) che definisce g in questo caso è decrescente con


α.

Luigi Greco: Metodi 20/21 35/131


Criteri di sommabilità

Consideriamo ora l’intervallo non limitato [1, +∞[.

L’espressione (12) che definisce g in questo caso è decrescente con


α.

Il rettangoloide relativo a g ha area finita se il diagramma della


funzione si schiaccia sull’asse delle ascisse abbastanza rapidamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 35/131


Criteri di sommabilità

Consideriamo ora l’intervallo non limitato [1, +∞[.

L’espressione (12) che definisce g in questo caso è decrescente con


α.

Il rettangoloide relativo a g ha area finita se il diagramma della


funzione si schiaccia sull’asse delle ascisse abbastanza rapidamente.

La disuguaglianza
K
f (t) ≤

si enuncia dicendo che f è infinitesima a +∞ di ordine non
inferiore a α.

Luigi Greco: Metodi 20/21 35/131


Criteri di sommabilità

α=2 1
g(t) =
(2 − t)α
α=1

1
α= 2

1
g(t) =

1 1
1
α= 2
α=1 α=2
1 2 1

Luigi Greco: Metodi 20/21 36/131


Criteri di sommabilità

Esempio
La funzione
et
t 7→ √
1 − t2
è sommabile in (−1, 1), essendo infinita in entrambi gli estremi di
ordine 1/2: basta scrivere

et 1 1
√ = et · √ ·√ .
1−t 2 1−t 1+t

Luigi Greco: Metodi 20/21 37/131


Criteri di sommabilità

Esempio
La funzione
et
t 7→ √
1 − t2
è sommabile in (−1, 1), essendo infinita in entrambi gli estremi di
ordine 1/2: basta scrivere

et 1 1
√ = et · √ ·√ .
1−t 2 1−t 1+t
La funzione
2
t 7→ e −t
è sommabile in R, in quanto infinitesima di ordine infinitamente
grande a ∓∞.
Luigi Greco: Metodi 20/21 37/131
Criteri di sommabilità

Esempio
Studiamo la sommabilità su [0, π] della funzione

1
f (t) =
a + b cos t
al variare di a, b ∈ R non entrambi nulli.

Luigi Greco: Metodi 20/21 38/131


Criteri di sommabilità

Esempio
Studiamo la sommabilità su [0, π] della funzione

1
f (t) =
a + b cos t
al variare di a, b ∈ R non entrambi nulli.

Se |a| > |b| il denominatore non si annulla e f è continua, quindi


sommabile su [0, π].

Luigi Greco: Metodi 20/21 38/131


Criteri di sommabilità

Esempio
Studiamo la sommabilità su [0, π] della funzione

1
f (t) =
a + b cos t
al variare di a, b ∈ R non entrambi nulli.

Se |a| > |b| il denominatore non si annulla e f è continua, quindi


sommabile su [0, π].

Supponiamo ora |a| ≤ |b|, quindi b 6= 0, e mostriamo che f non è


sommabile facendo vedere che essa è infinita di ordine maggiore o
uguale a 1 in un punto.

Luigi Greco: Metodi 20/21 38/131


Criteri di sommabilità

Esempio (continuazione)
Poiché risulta a/b ∈ [−1, 1], esiste t0 ∈ [0, π] tale che
cos t0 = −a/b.

Luigi Greco: Metodi 20/21 39/131


Criteri di sommabilità

Esempio (continuazione)
Poiché risulta a/b ∈ [−1, 1], esiste t0 ∈ [0, π] tale che
cos t0 = −a/b. Ne segue

1 t − t0 1
lim |(t−t0 )f (t)| = lim
= ∈ [1/|b|, +∞] ,
t→t0 |b| t→t 0 cos t − cos t0
|b sin t0 |

Luigi Greco: Metodi 20/21 39/131


Criteri di sommabilità

Esempio (continuazione)
Poiché risulta a/b ∈ [−1, 1], esiste t0 ∈ [0, π] tale che
cos t0 = −a/b. Ne segue

1 t − t0 1
lim |(t−t0 )f (t)| = lim
= ∈ [1/|b|, +∞] ,
t→t0 |b| t→t 0 cos t − cos t0
|b sin t0 |

avendo posto 1/| sin t0 | = +∞ se sin t0 = 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 39/131


Criteri di sommabilità

Esempio (continuazione)
Poiché risulta a/b ∈ [−1, 1], esiste t0 ∈ [0, π] tale che
cos t0 = −a/b. Ne segue

1 t − t0 1
lim |(t−t0 )f (t)| = lim
= ∈ [1/|b|, +∞] ,
t→t0 |b| t→t 0 cos t − cos t0
|b sin t0 |

avendo posto 1/| sin t0 | = +∞ se sin t0 = 0.

Scelto k ∈ ]0, 1/|b|[, risulta

k
|f (t)| >
|t − t0 |

per |t − t0 | > 0 abbastanza piccolo, quindi f non è sommabile.


Luigi Greco: Metodi 20/21 39/131
Criteri di sommabilità

Esempio
Analogamente, si verifica che
1
g (t) = ,
a + b cos t + c sin t
con a, b, c ∈ R non tutti nulli, è sommabile su [0, 2π] se e solo se

a2 > b 2 + c 2 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 40/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Esaminiamo il caso delle funzioni di due variabili; considerazioni


analoghe si possono fare nel caso generale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 41/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Esaminiamo il caso delle funzioni di due variabili; considerazioni


analoghe si possono fare nel caso generale.

Nel seguito, quando parleremo di insiemi misurabili, intenderemo


misurabili secondo Peano-Jordan.

Luigi Greco: Metodi 20/21 41/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Esaminiamo il caso delle funzioni di due variabili; considerazioni


analoghe si possono fare nel caso generale.

Nel seguito, quando parleremo di insiemi misurabili, intenderemo


misurabili secondo Peano-Jordan.

Sia f una funzione continua in un insieme misurabile X non


compatto. Indichiamo con K (X ) la classe degli insiemi compatti
misurabili contenuti in X . Dunque, per ogni K ∈ K (X ) ha
significato l’integrale ZZ
|f | dx dy . (13)
K

Luigi Greco: Metodi 20/21 41/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Diremo che f è sommabile in X se l’insieme numerico descritto


dall’integrale (13) al variare di K ∈ K (X ) è limitato.

Luigi Greco: Metodi 20/21 42/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Diremo che f è sommabile in X se l’insieme numerico descritto


dall’integrale (13) al variare di K ∈ K (X ) è limitato.

Sia f sommabile in X . Se f ≥ 0, definiamo l’integrale ponendo


ZZ ZZ
f dx dy = sup f dx dy . (14)
X K ∈K (X ) K

Luigi Greco: Metodi 20/21 42/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Se f è reale, la decomponiamo nella somma della sua parte positiva e


della sua parte negativa, f = f+ + f− e poniamo
ZZ ZZ ZZ
f dx dy = f+ dx dy − (−f− ) dx dy , (15)
X X X

Luigi Greco: Metodi 20/21 43/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Se f è reale, la decomponiamo nella somma della sua parte positiva e


della sua parte negativa, f = f+ + f− e poniamo
ZZ ZZ ZZ
f dx dy = f+ dx dy − (−f− ) dx dy , (15)
X X X

dove gli integrali a secondo membro sono di funzioni non-negative


e sono intesi nel senso della (14).

Luigi Greco: Metodi 20/21 43/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

Se f è reale, la decomponiamo nella somma della sua parte positiva e


della sua parte negativa, f = f+ + f− e poniamo
ZZ ZZ ZZ
f dx dy = f+ dx dy − (−f− ) dx dy , (15)
X X X

dove gli integrali a secondo membro sono di funzioni non-negative


e sono intesi nel senso della (14).

Per f = u + jv complessa, poniamo


ZZ ZZ ZZ
f dx dy = u dx dy + j v dx dy .
X X X

Luigi Greco: Metodi 20/21 43/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Non è necessario considerare tutti gli elementi di K (X ). Diremo
che la successione (Kn )n di elementi di K (X ) è invadente X se
gode delle proprietà:
è crescente, cioè risulta Kn ⊆ Kn+1 , ∀n ∈ N;
per ogni K ∈ K (X ), esiste n ∈ N tale che K ⊆ Kn .

Luigi Greco: Metodi 20/21 44/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Non è necessario considerare tutti gli elementi di K (X ). Diremo
che la successione (Kn )n di elementi di K (X ) è invadente X se
gode delle proprietà:
è crescente, cioè risulta Kn ⊆ Kn+1 , ∀n ∈ N;
per ogni K ∈ K (X ), esiste n ∈ N tale che K ⊆ Kn .

Lemma
La funzione f è sommabile se e solo se il limite
ZZ
lim |f | dx dy
n Kn

è finito.

Luigi Greco: Metodi 20/21 44/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Non è necessario considerare tutti gli elementi di K (X ). Diremo
che la successione (Kn )n di elementi di K (X ) è invadente X se
gode delle proprietà:
è crescente, cioè risulta Kn ⊆ Kn+1 , ∀n ∈ N;
per ogni K ∈ K (X ), esiste n ∈ N tale che K ⊆ Kn .

Lemma
La funzione f è sommabile se e solo se il limite
ZZ
lim |f | dx dy
n Kn

è finito. In caso di sommabilità, risulta


ZZ ZZ
f dx dy = lim f dx dy .
X n Kn

Luigi Greco: Metodi 20/21 44/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Applicando il lemma, verifichiamo che la funzione
2 −y 2
f (x, y ) = e −x
è sommabile in R2 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 45/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Applicando il lemma, verifichiamo che la funzione
2 −y 2
f (x, y ) = e −x
è sommabile in R2 .
Scegliamo come domini invadenti i cerchi chiusi di centro l’origine:
Cn = { (x, y ) : x 2 + y 2 ≤ n2 } , n ∈ N.

Luigi Greco: Metodi 20/21 45/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Applicando il lemma, verifichiamo che la funzione
2 −y 2
f (x, y ) = e −x
è sommabile in R2 .
Scegliamo come domini invadenti i cerchi chiusi di centro l’origine:
Cn = { (x, y ) : x 2 + y 2 ≤ n2 } , n ∈ N.
Su ogni cerchio l’integrale di f si calcola facilmente passando a
coordinate polari:
ZZ Z n
−x 2 −y 2 2 2
e dx dy = 2 π e −ρ ρ dρ = π (1 − e −n ) .
Cn 0

Luigi Greco: Metodi 20/21 45/131


Sommabilità per funzioni di più variabili
Applicando il lemma, verifichiamo che la funzione
2 −y 2
f (x, y ) = e −x
è sommabile in R2 .
Scegliamo come domini invadenti i cerchi chiusi di centro l’origine:
Cn = { (x, y ) : x 2 + y 2 ≤ n2 } , n ∈ N.
Su ogni cerchio l’integrale di f si calcola facilmente passando a
coordinate polari:
ZZ Z n
−x 2 −y 2 2 2
e dx dy = 2 π e −ρ ρ dρ = π (1 − e −n ) .
Cn 0
Pertanto, passando al limite per n → +∞, troviamo f sommabile e
ZZ
2 2
e −x −y dx dy = π . (16)
R2
Luigi Greco: Metodi 20/21 45/131
Sommabilità per funzioni di più variabili

D’altra parte, come domini invadenti possiamo anche scegliere i


quadrati
Qn = [−n, n] × [−n, n] , n ∈ N.

Luigi Greco: Metodi 20/21 46/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

D’altra parte, come domini invadenti possiamo anche scegliere i


quadrati
Qn = [−n, n] × [−n, n] , n ∈ N.
L’integrale di f su Qn si scrive come prodotto di due integrali
semplici:
ZZ Z n Z n Z n 2
−x 2 −y 2 −x 2 −y 2 −x 2
e dx dy = e dx e dy = e dx .
Qn −n −n −n

Luigi Greco: Metodi 20/21 46/131


Sommabilità per funzioni di più variabili

D’altra parte, come domini invadenti possiamo anche scegliere i


quadrati
Qn = [−n, n] × [−n, n] , n ∈ N.
L’integrale di f su Qn si scrive come prodotto di due integrali
semplici:
ZZ Z n Z n Z n 2
−x 2 −y 2 −x 2 −y 2 −x 2
e dx dy = e dx e dy = e dx .
Qn −n −n −n

Passando al limite e confrontando con (16), troviamo infine


Z +∞
2 √
e −x dx = π . (17)
−∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 46/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
Ci limitiamo ad alcuni cenni, sottolineando l’esigenza di una teoria
dell’integrazione più generale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 47/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
Ci limitiamo ad alcuni cenni, sottolineando l’esigenza di una teoria
dell’integrazione più generale.

Uno dei problemi fondamentali dell’analisi è quello del passaggio al


limite sotto il segno di integrale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 47/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
Ci limitiamo ad alcuni cenni, sottolineando l’esigenza di una teoria
dell’integrazione più generale.

Uno dei problemi fondamentali dell’analisi è quello del passaggio al


limite sotto il segno di integrale.

Nella sua formulazione più semplice, il problema è il seguente.


Siano fn , n ∈ N, e f definite nell’intervallo (a, b) e supponiamo che

f (x) = lim fn (x) , per x ∈ (a, b) .


n

Luigi Greco: Metodi 20/21 47/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
Ci limitiamo ad alcuni cenni, sottolineando l’esigenza di una teoria
dell’integrazione più generale.

Uno dei problemi fondamentali dell’analisi è quello del passaggio al


limite sotto il segno di integrale.

Nella sua formulazione più semplice, il problema è il seguente.


Siano fn , n ∈ N, e f definite nell’intervallo (a, b) e supponiamo che

f (x) = lim fn (x) , per x ∈ (a, b) .


n

In queste ipotesi, vogliamo ottenere


Z b Z b
f (x) dx = lim fn (x) dx . (18)
a n a

Luigi Greco: Metodi 20/21 47/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

L’uguaglianza si può riscrivere


Z b Z b
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx ,
a n n a

che giustifica la terminologia usata.

Luigi Greco: Metodi 20/21 48/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

L’uguaglianza si può riscrivere


Z b Z b
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx ,
a n n a

che giustifica la terminologia usata.

Essendo la somma di una serie convergente il limite della


successione delle somme parziali, anche il problema di integrare
termine a termine una serie rientra in quello di passaggio al limite
sotto il segno di integrale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 48/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

L’uguaglianza si può riscrivere


Z b Z b
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx ,
a n n a

che giustifica la terminologia usata.

Essendo la somma di una serie convergente il limite della


successione delle somme parziali, anche il problema di integrare
termine a termine una serie rientra in quello di passaggio al limite
sotto il segno di integrale.

Pure quello di derivare sotto il segno di integrale, essendo la


derivata il limite del rapporto incrementale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 48/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Prima di porre il problema della validità dell’uguaglianza (18),


bisogna vedere se il primo membro ha significato, cioè la teoria
dell’integrazione nota è applicabile alla funzione f .

Luigi Greco: Metodi 20/21 49/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Prima di porre il problema della validità dell’uguaglianza (18),


bisogna vedere se il primo membro ha significato, cioè la teoria
dell’integrazione nota è applicabile alla funzione f .

È chiaro che supponiamo integrabile ogni fn , ma può accadere che


il limite puntuale f sia, ad esempio, discontinua in ogni punto
dell’intervallo (a, b), quindi tale funzione non rientra nella teoria da
noi esposta.

Luigi Greco: Metodi 20/21 49/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Prima di porre il problema della validità dell’uguaglianza (18),


bisogna vedere se il primo membro ha significato, cioè la teoria
dell’integrazione nota è applicabile alla funzione f .

È chiaro che supponiamo integrabile ogni fn , ma può accadere che


il limite puntuale f sia, ad esempio, discontinua in ogni punto
dell’intervallo (a, b), quindi tale funzione non rientra nella teoria da
noi esposta.

Non rientra in generale neppure nella teoria dell’integrazione


secondo Riemann.

Luigi Greco: Metodi 20/21 49/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Prima di porre il problema della validità dell’uguaglianza (18),


bisogna vedere se il primo membro ha significato, cioè la teoria
dell’integrazione nota è applicabile alla funzione f .

È chiaro che supponiamo integrabile ogni fn , ma può accadere che


il limite puntuale f sia, ad esempio, discontinua in ogni punto
dell’intervallo (a, b), quindi tale funzione non rientra nella teoria da
noi esposta.

Non rientra in generale neppure nella teoria dell’integrazione


secondo Riemann.

Le ipotesi che si fanno usualmente sul tipo di convergenza delle fn


verso f servono soprattutto ad assicurare che f sia integrabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 49/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per ottenere risultati generali di passaggio al limite sotto il segno


di integrale, occorre poter considerare classi più ampie di funzioni.

Luigi Greco: Metodi 20/21 50/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per ottenere risultati generali di passaggio al limite sotto il segno


di integrale, occorre poter considerare classi più ampie di funzioni.

Le funzioni di cui tratta la teoria della misura di Lebesgue si


chiamano funzioni misurabili (secondo Lebesgue).

Luigi Greco: Metodi 20/21 50/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per ottenere risultati generali di passaggio al limite sotto il segno


di integrale, occorre poter considerare classi più ampie di funzioni.

Le funzioni di cui tratta la teoria della misura di Lebesgue si


chiamano funzioni misurabili (secondo Lebesgue).

Esse costituiscono una classe estremamente ampia; diventa


delicato dare un esempio di funzione non misurabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 50/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per ottenere risultati generali di passaggio al limite sotto il segno


di integrale, occorre poter considerare classi più ampie di funzioni.

Le funzioni di cui tratta la teoria della misura di Lebesgue si


chiamano funzioni misurabili (secondo Lebesgue).

Esse costituiscono una classe estremamente ampia; diventa


delicato dare un esempio di funzione non misurabile.

Tale classe è chiusa rispetto alla convergenza puntuale di


successioni.

Luigi Greco: Metodi 20/21 50/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

D’altra parte, le funzioni con cui avremo a che fare saranno nella
maggior parte dei casi del tipo considerato sin qui, avranno cioè un
numero finito di puti di discontinuità, o, se definite in intervalli non
limitati, avranno un numero finito di discontinuità in ogni
sottointervallo limitato.

Luigi Greco: Metodi 20/21 51/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

D’altra parte, le funzioni con cui avremo a che fare saranno nella
maggior parte dei casi del tipo considerato sin qui, avranno cioè un
numero finito di puti di discontinuità, o, se definite in intervalli non
limitati, avranno un numero finito di discontinuità in ogni
sottointervallo limitato.

Più in generale, supporemo che ogni funzione considerata sia di


questo tipo, una volta modificata opportunamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 51/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Definizione
Un insieme E ⊂ R ha misura nulla secondo Lebesgue se per ogni
ε > 0, esiste una successione (finita o numerabile) di intervalli
]an , bn [ che ricoprono E e tali che la somma delle ampiezze sia
minore di ε:
[ X
]an , bn [ ⊇ E , (bn − an ) < ε .
n n

Gli insiemi di misura nulla si dicono anche trascurabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 52/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Definizione (continuazione)
Si dice che una proprietà P è verificata quasi ovunque (q.o.)
nell’insieme X ⊆ R se esiste un sottoinsieme trascurabile E ⊂ X
tale che P valga in X \ E . In altri termini, l’insieme

{ x ∈ X : P è falsa in x }

ha misura nulla.

Luigi Greco: Metodi 20/21 53/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Chiaramente, ogni insieme finito o numerabile è trascurabile; in


particolare, Q è trascurabile.

Luigi Greco: Metodi 20/21 54/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Chiaramente, ogni insieme finito o numerabile è trascurabile; in


particolare, Q è trascurabile.

Esistono insiemi trascurabili più che numerabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 54/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Chiaramente, ogni insieme finito o numerabile è trascurabile; in


particolare, Q è trascurabile.

Esistono insiemi trascurabili più che numerabili.

Vediamo qualche esempio di proprietà verificata q.o.:

Luigi Greco: Metodi 20/21 54/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Chiaramente, ogni insieme finito o numerabile è trascurabile; in


particolare, Q è trascurabile.

Esistono insiemi trascurabili più che numerabili.

Vediamo qualche esempio di proprietà verificata q.o.:

risulta x 2 > 0 per q.o. x ∈ R;

Luigi Greco: Metodi 20/21 54/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Chiaramente, ogni insieme finito o numerabile è trascurabile; in


particolare, Q è trascurabile.

Esistono insiemi trascurabili più che numerabili.

Vediamo qualche esempio di proprietà verificata q.o.:

risulta x 2 > 0 per q.o. x ∈ R;

la successione di funzioni fn (x) = x n converge q.o. nell’intervallo


[0, 1] alla funzione f ≡ 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 54/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
La teoria dell’integrazione di Lebesgue non distingue tra funzioni
coincidenti quasi ovunque (quello che accade negli insiemi di
misura nulla è ininfluente: per tal motivo, essi sono detti
trascurabili).

Luigi Greco: Metodi 20/21 55/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
La teoria dell’integrazione di Lebesgue non distingue tra funzioni
coincidenti quasi ovunque (quello che accade negli insiemi di
misura nulla è ininfluente: per tal motivo, essi sono detti
trascurabili).

Questo è analogo all’osservazione fatta per le funzioni integrabili,


secondo cui l’integrale non cambia modificando l’integrando in un
numero finito di punti.

Luigi Greco: Metodi 20/21 55/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
La teoria dell’integrazione di Lebesgue non distingue tra funzioni
coincidenti quasi ovunque (quello che accade negli insiemi di
misura nulla è ininfluente: per tal motivo, essi sono detti
trascurabili).

Questo è analogo all’osservazione fatta per le funzioni integrabili,


secondo cui l’integrale non cambia modificando l’integrando in un
numero finito di punti.

Consideriamo ad esempio la seguente funzione di Dirichlet, definita


nell’intervallo [0, 1]:

Luigi Greco: Metodi 20/21 55/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue
La teoria dell’integrazione di Lebesgue non distingue tra funzioni
coincidenti quasi ovunque (quello che accade negli insiemi di
misura nulla è ininfluente: per tal motivo, essi sono detti
trascurabili).

Questo è analogo all’osservazione fatta per le funzioni integrabili,


secondo cui l’integrale non cambia modificando l’integrando in un
numero finito di punti.

Consideriamo ad esempio la seguente funzione di Dirichlet, definita


nell’intervallo [0, 1]:
(
1 , se x ∈ Q ∩ [0, 1];
f (x) =
0 , se x ∈ [0, 1] \ Q .

Luigi Greco: Metodi 20/21 55/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

La funzione f è discontinua in ogni punto dell’intervallo [0, 1], ma


risulta
f (x) = 0 q.o.

Luigi Greco: Metodi 20/21 56/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

La funzione f è discontinua in ogni punto dell’intervallo [0, 1], ma


risulta
f (x) = 0 q.o.
quindi modificandola in un insieme trascurabile otteniamo la
funzione identicamente nulla:

Luigi Greco: Metodi 20/21 56/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

La funzione f è discontinua in ogni punto dell’intervallo [0, 1], ma


risulta
f (x) = 0 q.o.
quindi modificandola in un insieme trascurabile otteniamo la
funzione identicamente nulla:

ai fini dell’integrazione, f può essere sostituita con quest’ultima.

Luigi Greco: Metodi 20/21 56/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Nel seguito, supporremo che ogni funzione considerata possa


essere modificata su un insieme trascurabile in modo da rientrare
nella teoria dell’integrazione da noi esposta, cioè abbia su ogni
intervallo limitato un numero finito di discontinuità.

Luigi Greco: Metodi 20/21 57/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Nel seguito, supporremo che ogni funzione considerata possa


essere modificata su un insieme trascurabile in modo da rientrare
nella teoria dell’integrazione da noi esposta, cioè abbia su ogni
intervallo limitato un numero finito di discontinuità.

Questo consente anche di considerare funzioni definite q.o., poiché


queste possono essere prolungate in maniera arbitraria sui
sottoinsiemi trascurabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 57/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Diamo ora alcuni risultati fondamentali della teoria


dell’integrazione secondo Lebesgue.

Luigi Greco: Metodi 20/21 58/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Diamo ora alcuni risultati fondamentali della teoria


dell’integrazione secondo Lebesgue.

Ci occupiamo innanzitutto del passaggio al limite sotto il segno di


integrale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 58/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (di Lebesgue della convergenza dominata)

Siano fn , n ∈ N, funzioni sommabili in X e convergenti q.o. a f in


X . Supponiamo inoltre che esista g sommabile in X e verificante

|fn (x)| ≤ g (x) , per q.o. x ∈ X , per ogni n ∈ N. (19)

In queste ipotesi, la funzione f è sommabile in X ed è lecito il


passaggio al limite sotto il segno di integrale
Z Z
f (x) dx = lim fn (x) dx .
X n X

Luigi Greco: Metodi 20/21 59/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (di Lebesgue della convergenza dominata)

Siano fn , n ∈ N, funzioni sommabili in X e convergenti q.o. a f in


X . Supponiamo inoltre che esista g sommabile in X e verificante

|fn (x)| ≤ g (x) , per q.o. x ∈ X , per ogni n ∈ N. (19)

In queste ipotesi, la funzione f è sommabile in X ed è lecito il


passaggio al limite sotto il segno di integrale
Z Z
f (x) dx = lim fn (x) dx .
X n X

La condizione (19), cioè che le fn siano maggiorate da una stessa


funzione sommabile, dà il nome al teorema.
Luigi Greco: Metodi 20/21 59/131
Cenni sull’integrale di Lebesgue

Esempio
Risulta Z +∞
dx
lim = 1.
n 0 1 + xn

Luigi Greco: Metodi 20/21 60/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Esempio
Risulta Z +∞
dx
lim = 1.
n 0 1 + xn
Infatti, posto
1
fn (x) = ,
1 + xn

Luigi Greco: Metodi 20/21 60/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Esempio
Risulta Z +∞
dx
lim = 1.
n 0 1 + xn
Infatti, posto
1
fn (x) = ,
1 + xn
risulta 
1 ,
 se 0 ≤ x < 1 ,
lim fn (x) = 21 , per x = 1 ,
n 
0, se x > 1 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 60/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Esempio (continuazione)
Inoltre 
1 ,
 se 0 ≤ x ≤ 1 ,
g (x) = 1
 , se x > 1 .
1 + x2

è una maggiorante sommabile delle fn (per n ≥ 2).

Luigi Greco: Metodi 20/21 61/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Esempio (continuazione)
Inoltre 
1 ,
 se 0 ≤ x ≤ 1 ,
g (x) = 1
 , se x > 1 .
1 + x2

è una maggiorante sommabile delle fn (per n ≥ 2).

Per ottenere la maggiorazione, basta tenere presenti le proprietà di


monotonia dell’esponenziale n 7→ x n , per x ∈ [0, +∞[ fissato, e
dedurre che n 7→ fn (x) è crescente per x ∈ [0, 1] e decrescente per
x ∈ ]1, +∞[. In particolare, (per n ≥ 2)

0 < fn (x) ≤ f2 (x) per x > 1 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 61/131


1
f2 f3 f4
1
2

Luigi Greco: Metodi 20/21 62/131


1
f2 f3 f4
1
2

1
f2 f3 f4
1 g
2

Luigi Greco: Metodi 20/21 62/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Ci occupiamo ora delle formule di riduzione.

Luigi Greco: Metodi 20/21 63/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Ci occupiamo ora delle formule di riduzione.

Ci limitiamo al caso delle funzioni di due variabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 63/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Ci occupiamo ora delle formule di riduzione.

Ci limitiamo al caso delle funzioni di due variabili.

Nel caso generale si possono svolgere considerazioni analoghe.

Luigi Greco: Metodi 20/21 63/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (di Fubini)


Sia f = f (x, y ) una funzione sommabile in R2 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 64/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (di Fubini)


Sia f = f (x, y ) una funzione sommabile in R2 .

Per q.o. y ∈ R, la funzione x 7→ f (x, y ) è sommabile in R e la


funzione Z
y 7→ f (x, y ) dx
R
è sommabile in R.

Luigi Greco: Metodi 20/21 64/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (di Fubini)


Sia f = f (x, y ) una funzione sommabile in R2 .

Per q.o. y ∈ R, la funzione x 7→ f (x, y ) è sommabile in R e la


funzione Z
y 7→ f (x, y ) dx
R
è sommabile in R.

Per q.o. x ∈ R, la funzione y 7→ f (x, y ) è sommabile in R e la


funzione Z
x 7→ f (x, y ) dy
R
è sommabile in R.
Luigi Greco: Metodi 20/21 64/131
Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (continuazione)
Inoltre risulta
ZZ Z Z Z Z
f (x, y ) dx dy = dy f (x, y ) dx = dx f (x, y ) dy .
R2 R R R R
(20)

Luigi Greco: Metodi 20/21 65/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Teorema (continuazione)
Inoltre risulta
ZZ Z Z Z Z
f (x, y ) dx dy = dy f (x, y ) dx = dx f (x, y ) dy .
R2 R R R R
(20)

In particolare, l’uguaglianza tra il secondo e il terzo membro


significa che è possibile invertire l’ordine di integrazione.

Luigi Greco: Metodi 20/21 65/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Il seguente teorema fornisce un criterio di sommabilità.

Luigi Greco: Metodi 20/21 66/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Il seguente teorema fornisce un criterio di sommabilità.


Teorema (di Tonelli)

Se uno dei due integrali iterati


Z Z Z Z
dy |f (x, y )| dx , dx |f (x, y )| dy , (21)
R R R R

è finito, la funzione f = f (x, y ) è sommabile in R2 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 66/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Il seguente teorema fornisce un criterio di sommabilità.


Teorema (di Tonelli)

Se uno dei due integrali iterati


Z Z Z Z
dy |f (x, y )| dx , dx |f (x, y )| dy , (21)
R R R R

è finito, la funzione f = f (x, y ) è sommabile in R2 .

Frequentemente, si usa il teorema di Tonelli per assicurare la


condizione di sommabilità di f , in modo da applicare poi il teorema
di Fubini.

Luigi Greco: Metodi 20/21 66/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Una applicazione importante dei teoremi di Fubini e Tonelli


riguarda la definizione del prodotto di convoluzione (o
semplicemente convoluzione) tra due funzioni sommabili.

Luigi Greco: Metodi 20/21 67/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Una applicazione importante dei teoremi di Fubini e Tonelli


riguarda la definizione del prodotto di convoluzione (o
semplicemente convoluzione) tra due funzioni sommabili.
Definizione
Date le funzioni g e h sommabili in R, si chiama convoluzione di g
per h la funzione g ∗ h sommabile in R definita ponendo
Z +∞
g ∗ h(x) = g (y ) h(x − y ) dy , per q.o. x ∈ R . (22)
−∞

(Osservare l’analogia con la definizione della convoluzione tra


successioni.)

Luigi Greco: Metodi 20/21 67/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per giustificare la definizione precedente, osserviamo che la


funzione f (x, y ) = g (y ) h(x − y ) è sommabile in R2 per il teorema
di Tonelli, in quanto, ponendo t = x − y ,
Z +∞ Z +∞ Z +∞ Z +∞
dy |g (y ) h(x−y )| dx = |g (y )| dy |h(t)| dt < +∞
−∞ −∞ −∞ −∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 68/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Per giustificare la definizione precedente, osserviamo che la


funzione f (x, y ) = g (y ) h(x − y ) è sommabile in R2 per il teorema
di Tonelli, in quanto, ponendo t = x − y ,
Z +∞ Z +∞ Z +∞ Z +∞
dy |g (y ) h(x−y )| dx = |g (y )| dy |h(t)| dt < +∞
−∞ −∞ −∞ −∞

Il teorema di Fubini garantisce allora la possibilità di definire la


funzione g ∗ h mediante la (22) e la sua sommabilità. Inoltre,
invertendo l’ordine di integrazione,
Z +∞ Z +∞ Z +∞
g ∗ h(x) dx = g (y ) dy h(x) dx . (23)
−∞ −∞ −∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 68/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Osservazione
Il prodotto di convoluzione è associativo e commutativo, cioè, se f ,
g e h sono sommabili, risulta

(f ∗ g ) ∗ h = f ∗ (g ∗ h) , f ∗g =g ∗f .

Luigi Greco: Metodi 20/21 69/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Osservazione
Il prodotto di convoluzione è associativo e commutativo, cioè, se f ,
g e h sono sommabili, risulta

(f ∗ g ) ∗ h = f ∗ (g ∗ h) , f ∗g =g ∗f .

Osservazione
Si mostra che risulta

f (−x) ∗ g (−x) = (f ∗ g )(−x) . (24)

Luigi Greco: Metodi 20/21 69/131


Cenni sull’integrale di Lebesgue

Osservazione
Il prodotto di convoluzione è associativo e commutativo, cioè, se f ,
g e h sono sommabili, risulta

(f ∗ g ) ∗ h = f ∗ (g ∗ h) , f ∗g =g ∗f .

Osservazione
Si mostra che risulta

f (−x) ∗ g (−x) = (f ∗ g )(−x) . (24)

In particolare, (24) implica che f ∗ g è pari se f e g sono entrambe


funzioni pari o funzioni dispari.

Luigi Greco: Metodi 20/21 69/131


Calcolo degli integrali definiti

Vediamo ora come calcolare alcuni integrali definiti mediante la


teoria dei residui.

Luigi Greco: Metodi 20/21 70/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Consideriamo integrali del tipo
Z 2π
R(cos ϑ, sin ϑ) dϑ , (25)
0

Luigi Greco: Metodi 20/21 71/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Consideriamo integrali del tipo
Z 2π
R(cos ϑ, sin ϑ) dϑ , (25)
0

essendo R(X , Y ) una funzione razionale delle due variabili reali X


e Y , continua sulla circonferenza di equazione X 2 + Y 2 = 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 71/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Consideriamo integrali del tipo
Z 2π
R(cos ϑ, sin ϑ) dϑ , (25)
0

essendo R(X , Y ) una funzione razionale delle due variabili reali X


e Y , continua sulla circonferenza di equazione X 2 + Y 2 = 1.

Valendo la relazione fondamentale cos2 ϑ + sin2 ϑ = 1, la funzione


integranda in (25) è continua.

Luigi Greco: Metodi 20/21 71/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Consideriamo integrali del tipo
Z 2π
R(cos ϑ, sin ϑ) dϑ , (25)
0

essendo R(X , Y ) una funzione razionale delle due variabili reali X


e Y , continua sulla circonferenza di equazione X 2 + Y 2 = 1.

Valendo la relazione fondamentale cos2 ϑ + sin2 ϑ = 1, la funzione


integranda in (25) è continua.

Ricordando le espressioni di cos ϑ e sin ϑ mediante la formula di


Eulero e ponendo z = e jϑ , scriviamo
z + 1/z z − 1/z
cos ϑ = , sin ϑ = .
2 2j
Luigi Greco: Metodi 20/21 71/131
Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Inoltre
1 dz
dz = j e jϑ dϑ ⇒ dϑ =
j z
e, al variare di ϑ in [0, 2 π], z descrive (in verso antiorario) la
circonferenza unitaria Γ nel piano complesso.

Luigi Greco: Metodi 20/21 72/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno
Inoltre
1 dz
dz = j e jϑ dϑ ⇒ dϑ =
j z
e, al variare di ϑ in [0, 2 π], z descrive (in verso antiorario) la
circonferenza unitaria Γ nel piano complesso.

Pertanto, l’integrale (25) si trasforma nel seguente


 
z + 1/z z − 1/z dz
Z
1
R , ,
j Γ 2 2j z

che è del tipo Z


1
R1 (z) dz
j Γ
per un’opportuna funzione razionale R1 , e può essere calcolato
mediante il I teorema dei residui.
Luigi Greco: Metodi 20/21 72/131
Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Troviamo pertanto
Z 2π
R(cos ϑ, sin ϑ) dϑ = 2 π R[z1 ] + · · · + R[zn ] ,

0

essendo chiaramente R[z1 ], . . . , R[zn ] i residui di R1 nei suoi poli


che cadono internamente a Γ, cioè di modulo minore di 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 73/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

z1 Γ

z2
1

zn

Luigi Greco: Metodi 20/21 74/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio
Consideriamo ad esempio l’integrale
Z π
1 − 2 cos ϑ
dϑ .
−π 5 − 4 cos ϑ

Luigi Greco: Metodi 20/21 75/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio
Consideriamo ad esempio l’integrale
Z π
1 − 2 cos ϑ
dϑ .
−π 5 − 4 cos ϑ

Procedendo come indicato, giungiamo all’integrale

1 − (z + 1/z) dz z2 − z + 1
Z Z
1 1
= dz .
j Γ 5 − 2 (z + 1/z) z j Γ z (2 z 2 − 5 z + 2)

Luigi Greco: Metodi 20/21 75/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio (continuazione)
Le singolarità dell’integrando che cadono internamente al cerchio
unitario sono 0 e 1/2, con residui

z 2 − z + 1 z 2 − z + 1

1 1
R[0] = 2
= , R[1/2] = =−
2 z − 5 z + 2 z=0 2
z (4 z − 5) z=1/2
2

e quindi l’integrale è nullo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 76/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio
Calcoliamo l’integrale

cos2 x
Z
I = dx .
0 2 + cos x

Effettuando la sostituzione z = e jx come indicato, l’integrale si


trasforma in
z 4 + 2z 2 + 1
Z
1
I = dz
2j Γ z 2 (z 2 + 4z + 1)
il cui integrando è stato già studiato.

Luigi Greco: Metodi 20/21 77/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio (continuazione)
Per quanto visto, l’integrale vale

 
8
I = π(R[0] + R[−2 + 3]) = π −4 + √ .
3

Luigi Greco: Metodi 20/21 78/131


Integrali di funzioni razionali di coseno e seno

Esempio (continuazione)
Per quanto visto, l’integrale vale

 
8
I = π(R[0] + R[−2 + 3]) = π −4 + √ .
3
Per il II teorema dei residui risulta
√ √
R[0] + R[−2 + 3] = −R[−2 − 3] − R[∞]

e il secondo membro si calcola più facilmente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 78/131


Integrali di funzioni razionali

Ci occupiamo ora di integrali di funzioni razionali del tipo


Z +∞
P(x)
dx , (26)
−∞ Q(x)

con P e Q polinomi primi tra loro.

Luigi Greco: Metodi 20/21 79/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Cominciamo dal caso in cui P e Q verificano le seguenti ipotesi:


(a) Q è privo di zeri reali, cioè Q(x) 6= 0, ∀x ∈ R;
(b) grado Q ≥ grado P + 2.

Luigi Greco: Metodi 20/21 80/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Cominciamo dal caso in cui P e Q verificano le seguenti ipotesi:


(a) Q è privo di zeri reali, cioè Q(x) 6= 0, ∀x ∈ R;
(b) grado Q ≥ grado P + 2.
L’ipotesi (a) assicura che l’integrando R = P/Q in (26) è
continuo in R, mentre (b) assicura che esso è infinitesimo a ∓∞ di
ordine almeno 2.

Luigi Greco: Metodi 20/21 80/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Cominciamo dal caso in cui P e Q verificano le seguenti ipotesi:


(a) Q è privo di zeri reali, cioè Q(x) 6= 0, ∀x ∈ R;
(b) grado Q ≥ grado P + 2.
L’ipotesi (a) assicura che l’integrando R = P/Q in (26) è
continuo in R, mentre (b) assicura che esso è infinitesimo a ∓∞ di
ordine almeno 2.

Pertanto l’integrale converge assolutamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 80/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Cominciamo dal caso in cui P e Q verificano le seguenti ipotesi:


(a) Q è privo di zeri reali, cioè Q(x) 6= 0, ∀x ∈ R;
(b) grado Q ≥ grado P + 2.
L’ipotesi (a) assicura che l’integrando R = P/Q in (26) è
continuo in R, mentre (b) assicura che esso è infinitesimo a ∓∞ di
ordine almeno 2.

Pertanto l’integrale converge assolutamente.

Cominciamo con un semplice esempio:


Z +∞
1
4
dx . (27)
−∞ 1 + x

Luigi Greco: Metodi 20/21 80/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Scelto r > 1, consideriamo il semicerchio D di centro 0, raggio r


formato dai punti z con Im z ≥ 0, e la funzione
1
R(z) = .
1 + z4

Luigi Greco: Metodi 20/21 81/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Scelto r > 1, consideriamo il semicerchio D di centro 0, raggio r


formato dai punti z con Im z ≥ 0, e la funzione
1
R(z) = .
1 + z4

Le
√ singolarità sono le soluzioni dell’equazione z 4 = −1, vale a dire
π π
4
−1, cioè zk = e j 4 +jk 2 , k = 0, 1, 2, 3.

Luigi Greco: Metodi 20/21 81/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Scelto r > 1, consideriamo il semicerchio D di centro 0, raggio r


formato dai punti z con Im z ≥ 0, e la funzione
1
R(z) = .
1 + z4

Le
√ singolarità sono le soluzioni dell’equazione z 4 = −1, vale a dire
π π
4
−1, cioè zk = e j 4 +jk 2 , k = 0, 1, 2, 3.
π
Quelle che cadono nel semipiano Im z > 0 sono z0 = e j 4 e
3
z1 = e j 4 π .

Luigi Greco: Metodi 20/21 81/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Γr

3 π
z1 = e 4 πj z0 = e 4 j

−r r

Luigi Greco: Metodi 20/21 82/131


Integrali di funzioni razionali

Applicando il I teorema dei residui, troviamo dunque


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .

(28)
−r Γr

Luigi Greco: Metodi 20/21 83/131


Integrali di funzioni razionali

Applicando il I teorema dei residui, troviamo dunque


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .

(28)
−r Γr

Nel primo membro, il primo integrale per r → +∞ converge


all’integrale cercato.

Luigi Greco: Metodi 20/21 83/131


Integrali di funzioni razionali

Applicando il I teorema dei residui, troviamo dunque


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .

(28)
−r Γr

Nel primo membro, il primo integrale per r → +∞ converge


all’integrale cercato.

Il secondo integrale è infinitesimo, in quanto per r > 1 abbiamo


Z
1 ≤ πr .


4
dz r4 − 1

Γr 1 + z

Luigi Greco: Metodi 20/21 83/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Quindi effettuando il passaggio al limite per r → +∞ da (28)


ricaviamo Z +∞
dx 
4
= 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .
−∞ 1 + x

Luigi Greco: Metodi 20/21 84/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Quindi effettuando il passaggio al limite per r → +∞ da (28)


ricaviamo Z +∞
dx 
4
= 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .
−∞ 1 + x

Inoltre, ricordando che zk4 = −1, abbiamo

1 zk zk
R[zk ] = = =−
4 zk3 4 zk4 4

Luigi Greco: Metodi 20/21 84/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Quindi effettuando il passaggio al limite per r → +∞ da (28)


ricaviamo Z +∞
dx 
4
= 2 π j R[z0 ] + R[z1 ] .
−∞ 1 + x

Inoltre, ricordando che zk4 = −1, abbiamo

1 zk zk
R[zk ] = = =−
4 zk3 4 zk4 4

e infine
Z +∞  
dx z0 + z1 π 1 j 1 j π
4
= −2 π j =− j √ +√ −√ +√ =√
−∞ 1+x 4 2 2 2 2 2 2

Luigi Greco: Metodi 20/21 84/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Nel caso generale dell’integrale (26) si procede alla stessa maniera.

Luigi Greco: Metodi 20/21 85/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Nel caso generale dell’integrale (26) si procede alla stessa maniera.

Le singolarità della funzione

P(z)
R(z) =
Q(z)

sono gli zeri del denominatore e non cadono sull’asse reale, per
l’ipotesi (a).

Luigi Greco: Metodi 20/21 85/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Nel caso generale dell’integrale (26) si procede alla stessa maniera.

Le singolarità della funzione

P(z)
R(z) =
Q(z)

sono gli zeri del denominatore e non cadono sull’asse reale, per
l’ipotesi (a).

Scegliamo il semicerchio D di raggio r abbastanza grande in modo


che le (eventuali) singolarità con coefficiente dell’immaginario
positivo, diciamole z1 , . . . , zn , cadano internamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 85/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Γr
z2

z1
zn
D

−r r

Luigi Greco: Metodi 20/21 86/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Applicando il I teorema dei residui, otteniamo quindi


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .

(29)
−r Γr

Luigi Greco: Metodi 20/21 87/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Applicando il I teorema dei residui, otteniamo quindi


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .

(29)
−r Γr

Per r → +∞ il primo integrale converge all’integrale cercato (26).

Luigi Greco: Metodi 20/21 87/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Applicando il I teorema dei residui, otteniamo quindi


Z r Z
R(x) dx + R(z) dz = 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .

(29)
−r Γr

Per r → +∞ il primo integrale converge all’integrale cercato (26).

In virtù dell’ipotesi (b), l’integrale su Γr è infinitesimo; essendo la


funzione z 2 R(z) convergente per z → ∞, essa è limitata, cioè
|z 2 R(z)| ≤ M, per |z| abbastanza grande, quindi

z 2 R(z)
Z Z
R(z) dz =
M M r →+∞
2
dz ≤ π r 2 = π −−−−−−→ 0 .

Γr

Γr z r r

Luigi Greco: Metodi 20/21 87/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Pertanto, passando al limite in (29), otteniamo la formula


Z +∞
R(x) dx = 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .

(30)
−∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 88/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio
Calcoliamo Z +∞
1
dx . (31)
−∞ (1 + x 2 )2

Luigi Greco: Metodi 20/21 89/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio
Calcoliamo Z +∞
1
dx . (31)
−∞ (1 + x 2 )2
La funzione
1
R(z) =
(1 + z 2 )2
ha nel semipiano Im z ≥ 0 il polo doppio j.

Luigi Greco: Metodi 20/21 89/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio
Calcoliamo Z +∞
1
dx . (31)
−∞ (1 + x 2 )2
La funzione
1
R(z) =
(1 + z 2 )2
ha nel semipiano Im z ≥ 0 il polo doppio j.

Inoltre, essendo 1 + z 2 = (z − j) (z + j), abbiamo



1 −2 −2 1
R[ j] = D = = = .
(z + j)2 z=j (z + j)3 z=j −8j 4j

Luigi Greco: Metodi 20/21 89/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio (continuazione)
Pertanto
Z +∞
1 1 π
2 2
dx = 2πj R[ j] = 2πj = .
−∞ (1 + x ) 4j 2

Luigi Greco: Metodi 20/21 90/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio (continuazione)
Pertanto
Z +∞
1 1 π
2 2
dx = 2πj R[ j] = 2πj = .
−∞ (1 + x ) 4j 2

Notiamo che, per la formula di Hermite abbiamo


 
1 1 1 x
= +D
(1 + x 2 )2 2 1 + x2 1 + x2

Luigi Greco: Metodi 20/21 90/131


Integrali di funzioni razionali: sommabilità

Esempio (continuazione)
Pertanto
Z +∞
1 1 π
2 2
dx = 2πj R[ j] = 2πj = .
−∞ (1 + x ) 4j 2

Notiamo che, per la formula di Hermite abbiamo


 
1 1 1 x
= +D
(1 + x 2 )2 2 1 + x2 1 + x2

e l’integrale si calcola subito:


Z +∞  +∞
1 1 x 1
2 2
dx = arctan x + 2
= (π + 0) .
−∞ (1 + x ) 2 1 + x −∞ 2

Luigi Greco: Metodi 20/21 90/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Indeboliamo le ipotesi fatte in precedenza. Precisamente,


sostituiamo le condizioni (a) e (b) con le più deboli:
(a’) gli (eventuali) zeri reali di Q sono semplici;
(b’) grado Q ≥ grado P + 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 91/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Indeboliamo le ipotesi fatte in precedenza. Precisamente,


sostituiamo le condizioni (a) e (b) con le più deboli:
(a’) gli (eventuali) zeri reali di Q sono semplici;
(b’) grado Q ≥ grado P + 1.

Se le condizioni (a) e (b) non valgono entrambe, l’integrale (26)


non è assolutamente convergente, ma sotto le ipotesi (a’), (b’)
esso esiste nel senso del valor principale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 91/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Consideriamo per semplicità il caso in cui Q abbia un unico zero


reale x1 , che per ipotesi è semplice.

Luigi Greco: Metodi 20/21 92/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Consideriamo per semplicità il caso in cui Q abbia un unico zero


reale x1 , che per ipotesi è semplice.

Il ragionamento seguito precedentemente deve essere modificato,


sia perché se D è un semicerchio, (per r grande) sul diametro che
fa parte della frontiera cadrà la singolarità x1 , sia perché il
passaggio al limite per l’integrale esteso a Γr è meno immediato se
la condizione (b’) sostituisce (b).

Luigi Greco: Metodi 20/21 92/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Consideriamo per semplicità il caso in cui Q abbia un unico zero


reale x1 , che per ipotesi è semplice.

Il ragionamento seguito precedentemente deve essere modificato,


sia perché se D è un semicerchio, (per r grande) sul diametro che
fa parte della frontiera cadrà la singolarità x1 , sia perché il
passaggio al limite per l’integrale esteso a Γr è meno immediato se
la condizione (b’) sostituisce (b).

La prima difficoltà si supera scegliendo come dominio D il


semicerchio di centro 0 e raggio r formato dai punti del semipiano
dei numeri z con Im z ≥ 0, privato dei punti del cerchio aperto di
centro x1 e raggio ε che gli appartengono.

Luigi Greco: Metodi 20/21 92/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Γr
z2

z1
zn
−γε D

−r x1 −ε x1 x1 +ε r

Luigi Greco: Metodi 20/21 93/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Per r > 0 sufficientemente grande e ε > 0 sufficientemente piccolo,


tutte le (eventuali) singolarità di

P(z)
R(z) =
Q(z)

con coefficiente dell’immaginario positivo sono interne a D.

Luigi Greco: Metodi 20/21 94/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Per r > 0 sufficientemente grande e ε > 0 sufficientemente piccolo,


tutte le (eventuali) singolarità di

P(z)
R(z) =
Q(z)

con coefficiente dell’immaginario positivo sono interne a D.

R è olomorfa sulla frontiera di D, che è composta dai segmenti di


estremi −r , x1 − ε e x1 + ε, r dell’asse reale, dalla
semicirconferenza Γr e dalla semicirconferenza γε di centro x1 ,
raggio ε, formata dai punti z con Im z ≥ 0 e percorsa da x1 − ε a
x1 + ε.

Luigi Greco: Metodi 20/21 94/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Applicando il I teorema dei residui, troviamo quindi


Z x1 −ε Z Z r Z
R(x) dx + R(z) dz + R(x) dx + R(z) dz
−r −γε x1 +ε Γr

= 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .
(32)

Luigi Greco: Metodi 20/21 95/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Applicando il I teorema dei residui, troviamo quindi


Z x1 −ε Z Z r Z
R(x) dx + R(z) dz + R(x) dx + R(z) dz
−r −γε x1 +ε Γr

= 2 π j R[z1 ] + · · · + R[zn ] .
(32)
La somma dei due integrali estesi ad intervalli dell’asse reale tende,
per r → +∞ e ε → 0+, all’integrale (26) inteso nel senso del valor
principale:
Z x1 −ε Z r r →+∞ , ε→0+
Z +∞
R(x) dx+ R(x) dx −−−−−−−−−−−−→ v.p. R(x) dx .
−r x1 +ε −∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 95/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Esaminiamo i due integrali estesi alle semicirconferenze, nel
passaggio al limite.

Luigi Greco: Metodi 20/21 96/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Esaminiamo i due integrali estesi alle semicirconferenze, nel
passaggio al limite.

Come già osservato, se grado Q = grado P + 1 lo studio del limite


dell’integrale esteso a Γr richiede un ragionamento più preciso di
quello fatto precedentemente, che era basato sull’ipotesi (b).

Luigi Greco: Metodi 20/21 96/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Esaminiamo i due integrali estesi alle semicirconferenze, nel
passaggio al limite.

Come già osservato, se grado Q = grado P + 1 lo studio del limite


dell’integrale esteso a Γr richiede un ragionamento più preciso di
quello fatto precedentemente, che era basato sull’ipotesi (b).

Inoltre, lo studio dell’integrale esteso a γε è una difficoltà nuova.

Luigi Greco: Metodi 20/21 96/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Esaminiamo i due integrali estesi alle semicirconferenze, nel
passaggio al limite.

Come già osservato, se grado Q = grado P + 1 lo studio del limite


dell’integrale esteso a Γr richiede un ragionamento più preciso di
quello fatto precedentemente, che era basato sull’ipotesi (b).

Inoltre, lo studio dell’integrale esteso a γε è una difficoltà nuova.

Vediamo ora due risultati che ci permetteranno di effettuare i


passaggi al limite.

Luigi Greco: Metodi 20/21 96/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Esaminiamo i due integrali estesi alle semicirconferenze, nel
passaggio al limite.

Come già osservato, se grado Q = grado P + 1 lo studio del limite


dell’integrale esteso a Γr richiede un ragionamento più preciso di
quello fatto precedentemente, che era basato sull’ipotesi (b).

Inoltre, lo studio dell’integrale esteso a γε è una difficoltà nuova.

Vediamo ora due risultati che ci permetteranno di effettuare i


passaggi al limite.

Fissato z0 ∈ C, consideriamo l’angolo A di vertice z0 e delimitato


dalle semirette uscenti da z0 di anomalie ϑ0 e ϑ1 , dove
0 < ϑ1 − ϑ0 ≤ 2π:
A = { z ∈ C : ϑ0 ≤ arg(z − z0 ) ≤ ϑ1 } .
Luigi Greco: Metodi 20/21 96/131
Integrali di funzioni razionali: valor principale

ϑ1
ϑ0
z0

Luigi Greco: Metodi 20/21 97/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del grande cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con |z − z0 | ≥ r0 , per un
r0 > 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 98/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del grande cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con |z − z0 | ≥ r0 , per un
r0 > 0.

Se z f (z) converge per z → ∞, (z ∈ A), posto

` = lim z f (z)
z→∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 98/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del grande cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con |z − z0 | ≥ r0 , per un
r0 > 0.

Se z f (z) converge per z → ∞, (z ∈ A), posto

` = lim z f (z)
z→∞

ed indicato con Γr l’arco di circonferenza di centro z0 e raggio


r > r0 contenuto in A, risulta
Z
lim f (z) dz = j ` (ϑ1 − ϑ0 ) .
r →+∞ Γ
r

Luigi Greco: Metodi 20/21 98/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del piccolo cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con 0 < |z − z0 | ≤ ε0 , per
un ε0 > 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 99/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del piccolo cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con 0 < |z − z0 | ≤ ε0 , per
un ε0 > 0.

Se (z − z0 ) f (z) converge per z → z0 , (z ∈ A), posto

` = lim (z − z0 ) f (z)
z→z0

Luigi Greco: Metodi 20/21 99/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Lemma (del piccolo cerchio)


Sia f definita e continua nei punti di A con 0 < |z − z0 | ≤ ε0 , per
un ε0 > 0.

Se (z − z0 ) f (z) converge per z → z0 , (z ∈ A), posto

` = lim (z − z0 ) f (z)
z→z0

ed indicato con γε l’arco di circonferenza di centro z0 e raggio


ε < ε0 contenuto in A, risulta
Z
lim f (z) dz = j ` (ϑ1 − ϑ0 ) .
ε→0+ γε

Luigi Greco: Metodi 20/21 99/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Nei due enunciati, gli archi Γr e γε sono percorsi in verso
antiorario, cioè nel verso indotto da quello positivo sulle
circonferenze di centro z0 di cui essi fanno parte.

Luigi Greco: Metodi 20/21 100/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Nei due enunciati, gli archi Γr e γε sono percorsi in verso
antiorario, cioè nel verso indotto da quello positivo sulle
circonferenze di centro z0 di cui essi fanno parte.

Torniamo al calcolo dell’integrale (26).

Luigi Greco: Metodi 20/21 100/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Nei due enunciati, gli archi Γr e γε sono percorsi in verso
antiorario, cioè nel verso indotto da quello positivo sulle
circonferenze di centro z0 di cui essi fanno parte.

Torniamo al calcolo dell’integrale (26).

Per passare al limite nell’integrale esteso a Γr in (32), usiamo il


lemma del grande cerchio con f = R, z0 = 0, ϑ0 = 0, ϑ1 = π,
quindi l’angolo A è il semipiano rappresentato da y = Im z ≥ 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 100/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Nei due enunciati, gli archi Γr e γε sono percorsi in verso
antiorario, cioè nel verso indotto da quello positivo sulle
circonferenze di centro z0 di cui essi fanno parte.

Torniamo al calcolo dell’integrale (26).

Per passare al limite nell’integrale esteso a Γr in (32), usiamo il


lemma del grande cerchio con f = R, z0 = 0, ϑ0 = 0, ϑ1 = π,
quindi l’angolo A è il semipiano rappresentato da y = Im z ≥ 0.

Nell’ipotesi (b’), z R(z) converge per z → ∞ e come è noto risulta


` = lim z R(z) = −R[∞] .
z→∞

Luigi Greco: Metodi 20/21 100/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale
Nei due enunciati, gli archi Γr e γε sono percorsi in verso
antiorario, cioè nel verso indotto da quello positivo sulle
circonferenze di centro z0 di cui essi fanno parte.

Torniamo al calcolo dell’integrale (26).

Per passare al limite nell’integrale esteso a Γr in (32), usiamo il


lemma del grande cerchio con f = R, z0 = 0, ϑ0 = 0, ϑ1 = π,
quindi l’angolo A è il semipiano rappresentato da y = Im z ≥ 0.

Nell’ipotesi (b’), z R(z) converge per z → ∞ e come è noto risulta


` = lim z R(z) = −R[∞] .
z→∞

Pertanto Z
lim R(z) dz = −πj R[∞] .
r →+∞ Γ
r

Luigi Greco: Metodi 20/21 100/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Per passare al limite nell’integrale esteso a γε , usiamo il lemma del


piccolo cerchio con f = R, z0 = x1 , ϑ0 = 0, ϑ1 = π.

Luigi Greco: Metodi 20/21 101/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Per passare al limite nell’integrale esteso a γε , usiamo il lemma del


piccolo cerchio con f = R, z0 = x1 , ϑ0 = 0, ϑ1 = π.

Nell’ipotesi (a’), x1 è polo semplice di R e risulta

` = lim (z − x1 ) R(z) = R[x1 ] .


z→x1

Luigi Greco: Metodi 20/21 101/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Per passare al limite nell’integrale esteso a γε , usiamo il lemma del


piccolo cerchio con f = R, z0 = x1 , ϑ0 = 0, ϑ1 = π.

Nell’ipotesi (a’), x1 è polo semplice di R e risulta

` = lim (z − x1 ) R(z) = R[x1 ] .


z→x1

Pertanto Z
lim R(z) dz = −πj R[x1 ] .
ε→0+ −γε

Luigi Greco: Metodi 20/21 101/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

In definitiva, passando al limite in (32), otteniamo


Z +∞
R(x) dx = 2 π j R[z1 ]+· · ·+R[zn ] +π j R[x1 ]+π j R[∞] .

v.p.
−∞
(33)

Luigi Greco: Metodi 20/21 102/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

In definitiva, passando al limite in (32), otteniamo


Z +∞
R(x) dx = 2 π j R[z1 ]+· · ·+R[zn ] +π j R[x1 ]+π j R[∞] .

v.p.
−∞
(33)
Nel caso generale, dette x1 , . . . , xm le singolarità reali di
R = P/Q, che sono tutte poli semplici, e z1 , . . . , zn le singolarità
con coefficiente dell’immaginario positivo, la formula (33) si
generalizza come segue
Z +∞ n
X m
X
v.p. R(x) dx = 2 π j R[zk ] + π j R[xk ] + π j R[∞] .
−∞ k=1 k=1
(34)

Luigi Greco: Metodi 20/21 102/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Esempio
Le singolarità della funzione
1
R(z) =
1 + z3
√ π 2
sono i punti zk = 3
−1 = e j 3 +j 3 πk , k = 0, 1, 2.

Luigi Greco: Metodi 20/21 103/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Esempio
Le singolarità della funzione
1
R(z) =
1 + z3
√ π 2
sono i punti zk = 3
−1 = e j 3 +j 3 πk , k = 0, 1, 2.

Di queste, z0 = 12 + j 23 ha coefficiente dell’immaginario positivo,
z1 = −1 è reale e z2 = z0 ha coefficiente dell’immaginario negativo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 103/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Esempio (continuazione)
Inoltre R[∞] = 0 e, poiché zk3 = −1,

1 zk zk
R[zk ] = = =− .
3 zk2 3 zk3 3

Luigi Greco: Metodi 20/21 104/131


Integrali di funzioni razionali: valor principale

Esempio (continuazione)
Inoltre R[∞] = 0 e, poiché zk3 = −1,

1 zk zk
R[zk ] = = =− .
3 zk2 3 zk3 3

Pertanto dalla formula (34) otteniamo


Z +∞
1 z0 −1 π √ π
v.p. 3
dx = −2 π j −π j = (−j + 3+j) = √ .
−∞ 1 + x 3 3 3 3

Luigi Greco: Metodi 20/21 104/131


Osservazioni
Se R è funzione pari, abbiamo
Z +∞
1 +∞
Z
R(x) dx = R(x) dx
0 2 −∞
e l’ultimo integrale è del tipo (26).

Luigi Greco: Metodi 20/21 105/131


Osservazioni
Se R è funzione pari, abbiamo
Z +∞
1 +∞
Z
R(x) dx = R(x) dx
0 2 −∞
e l’ultimo integrale è del tipo (26).

Consideriamo ora l’integrale


Z +∞
R(x n ) dx , (35)
0

dove n ≥ 2.

Luigi Greco: Metodi 20/21 105/131


Osservazioni
Se R è funzione pari, abbiamo
Z +∞
1 +∞
Z
R(x) dx = R(x) dx
0 2 −∞
e l’ultimo integrale è del tipo (26).

Consideriamo ora l’integrale


Z +∞
R(x n ) dx , (35)
0

dove n ≥ 2.

Notiamo che per n = 2 ricadiamo nel caso precedente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 105/131


Osservazioni
Se R è funzione pari, abbiamo
Z +∞
1 +∞
Z
R(x) dx = R(x) dx
0 2 −∞
e l’ultimo integrale è del tipo (26).

Consideriamo ora l’integrale


Z +∞
R(x n ) dx , (35)
0

dove n ≥ 2.

Notiamo che per n = 2 ricadiamo nel caso precedente.

Supponiamo per semplicità che la funzione razionale R non abbia


singolarità sul semiasse reale non-negativo.
Luigi Greco: Metodi 20/21 105/131
Osservazioni

Consideriamo come dominio D il settore circolare formato dai



punti z del cerchio di centro 0 e raggio r > 0 con 0 ≤ arg z ≤ n .

Luigi Greco: Metodi 20/21 106/131


Osservazioni

Consideriamo come dominio D il settore circolare formato dai



punti z del cerchio di centro 0 e raggio r > 0 con 0 ≤ arg z ≤ n .

2π Γr
re n j

2π D
n

Luigi Greco: Metodi 20/21 106/131


Osservazioni

Applichiamo il I teorema dei residui.

Luigi Greco: Metodi 20/21 107/131


Osservazioni

Applichiamo il I teorema dei residui.



A tal fine, osserviamo che sul raggio di estremi r e j n , 0 risulta

z = z(t) = e j n t,

con t che varia da r a 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 107/131


Osservazioni

Applichiamo il I teorema dei residui.



A tal fine, osserviamo che sul raggio di estremi r e j n , 0 risulta

z = z(t) = e j n t,

con t che varia da r a 0.

Pertanto z n = t n e
Z r Z Z r m
j 2π
X
R(x ) dx +
n
R(z ) dz − e
n n R(t ) dt = 2 π j
n
Rf [zk ] ,
0 Γr 0 k=1
(36)
dove z1 , . . . , zm sono le singolarità di R(z n ) interne a D, cioè con
argomento compreso tra 0 e 2π n .
Luigi Greco: Metodi 20/21 107/131
Osservazioni

Il primo e l’ultimo integrale coincidono e per r → +∞ convergono


all’integrale cercato (35), mentre l’integrale esteso a Γr è
infinitesimo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 108/131


Osservazioni

Il primo e l’ultimo integrale coincidono e per r → +∞ convergono


all’integrale cercato (35), mentre l’integrale esteso a Γr è
infinitesimo.

Pertanto da (36) ricaviamo


Z +∞ m m
2πj X
−j πn π X
R(x ) dx =
n
Rf [zk ] = − e Rf [zk ] .
0 1 − ej

n sin πn
k=1 k=1
(37)

Luigi Greco: Metodi 20/21 108/131


Osservazioni

Esempio
Le singolarità della funzione
1
f (z) =
1 + zn
π 2π
sono i poli semplici zk = e j n +j n
k
, k = 0, . . . , n − 1, e risulta
1 zk zk
R[zk ] = n−1
=
n z n =− n .
n zk k

Luigi Greco: Metodi 20/21 109/131


Osservazioni

Esempio
Le singolarità della funzione
1
f (z) =
1 + zn
π 2π
sono i poli semplici zk = e j n +j n
k
, k = 0, . . . , n − 1, e risulta
1 zk zk
R[zk ] = n−1
=
n z n =− n .
n zk k


L’unica singolarità con argomento tra 0 e n è z0 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 109/131


Osservazioni

Esempio (continuazione)
Pertanto la (37) ci dà
π
!
+∞
ej n
Z
1 π π π/n
dx = − e −j n − = . (38)
0 1+x n sin πn n sin(π/n)

Luigi Greco: Metodi 20/21 110/131


Osservazioni

Esempio (continuazione)
Pertanto la (37) ci dà
π
!
+∞
ej n
Z
1 π π π/n
dx = − e −j n − = . (38)
0 1+x n sin πn n sin(π/n)

Notiamo che risulta


π/n
lim = 1,
n sin(π/n)
in accordo con quanto trovato passando al limite sotto il segno di
integrale mediante il teorema di Lebesgue.

Luigi Greco: Metodi 20/21 110/131


Altri integrali

Ci occupiamo ora di integrali del tipo


Z +∞
P(x) jαx
e dx , (39)
−∞ Q(x)

con α ∈ R. Per α = 0 l’integrale si riduce a quello già


considerato (26), quindi supporremo α 6= 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 111/131


Altri integrali

Ci occupiamo ora di integrali del tipo


Z +∞
P(x) jαx
e dx , (39)
−∞ Q(x)

con α ∈ R. Per α = 0 l’integrale si riduce a quello già


considerato (26), quindi supporremo α 6= 0.

Osserviamo che, se P e Q hanno coefficienti reali, la parte reale e


il coefficiente dell’immaginario di (39) sono rispettivamente
Z +∞ Z +∞
P(x) P(x)
cos αx dx , sin αx dx . (40)
−∞ Q(x) −∞ Q(x)

Luigi Greco: Metodi 20/21 111/131


Altri integrali

Notiamo che le proprietà di sommabilità della funzione integranda


sono le stesse di R = P/Q, poiché

| e jαx | = 1 , ∀x ∈ R .

Luigi Greco: Metodi 20/21 112/131


Altri integrali

Notiamo che le proprietà di sommabilità della funzione integranda


sono le stesse di R = P/Q, poiché

| e jαx | = 1 , ∀x ∈ R .

Quindi, se valgono le ipotesi (a) e (b), l’integrale converge


assolutamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 112/131


Altri integrali

Notiamo che le proprietà di sommabilità della funzione integranda


sono le stesse di R = P/Q, poiché

| e jαx | = 1 , ∀x ∈ R .

Quindi, se valgono le ipotesi (a) e (b), l’integrale converge


assolutamente.

Se vale (a) e grado Q = grado P + 1, l’integrale converge


semplicemente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 112/131


Altri integrali

Notiamo che le proprietà di sommabilità della funzione integranda


sono le stesse di R = P/Q, poiché

| e jαx | = 1 , ∀x ∈ R .

Quindi, se valgono le ipotesi (a) e (b), l’integrale converge


assolutamente.

Se vale (a) e grado Q = grado P + 1, l’integrale converge


semplicemente.

Se Q ha zeri reali semplici, l’integrale va inteso nel senso del valor


principale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 112/131


Altri integrali

Cosideriamo il caso α > 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 113/131


Altri integrali

Cosideriamo il caso α > 0.

Poiché se Im z ≥ 0, risulta | e jαz | ≤ 1, se vale l’ipotesi (b) come


prima l’integrale esteso a Γr è infinitesimo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 113/131


Altri integrali

Cosideriamo il caso α > 0.

Poiché se Im z ≥ 0, risulta | e jαz | ≤ 1, se vale l’ipotesi (b) come


prima l’integrale esteso a Γr è infinitesimo.

D’altra parte, se grado Q = grado P + 1, il lemma del grande


cerchio non è sufficiente per passare al limite nell’integrale su Γr ,
poiché l’espressione
z R(z) e jαz
non ammette limite per z → ∞, Im z ≥ 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 113/131


Altri integrali

In questo caso usiamo invece il seguente.


Lemma (di Jordan)

Sia g definita e continua nei punti z ∈ C con Im z ≥ 0 e |z| ≥ r0 ,


per un r0 > 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 114/131


Altri integrali

In questo caso usiamo invece il seguente.


Lemma (di Jordan)

Sia g definita e continua nei punti z ∈ C con Im z ≥ 0 e |z| ≥ r0 ,


per un r0 > 0.

Se
lim g (z) = 0
z→∞

e α > 0, risulta
Z
lim g (z) e jαz dz = 0 . (41)
r →+∞ Γ
r

Luigi Greco: Metodi 20/21 114/131


Altri integrali

Otteniamo cosı̀ la formula


Z +∞ n m
P(x) jαx X X
v.p. e dx = 2 π j R[zk ] + π j R[xk ] , (42)
−∞ Q(x) k=1 k=1

dove z1 , . . . , zn sono gli zeri di Q con coefficiente dell’immaginario


positivo, x1 , . . . , xm sono gli zeri reali (tutti semplici) e i residui a
secondo membro sono relativi alla funzione
P(z)
z 7→ e jαz .
Q(z)

Luigi Greco: Metodi 20/21 115/131


Altri integrali
Esempio
Calcoliamo
+∞
ejx
Z
I = dx .
−∞ x 2 + 14 x + 50

Luigi Greco: Metodi 20/21 116/131


Altri integrali
Esempio
Calcoliamo
+∞
ejx
Z
I = dx .
−∞ x 2 + 14 x + 50
Gli zeri del trinomio a denominatore nell’integrando sono −7 ± j
complessi coniugati non reali, quindi l’integrando è continuo in R.

Luigi Greco: Metodi 20/21 116/131


Altri integrali
Esempio
Calcoliamo
+∞
ejx
Z
I = dx .
−∞ x 2 + 14 x + 50
Gli zeri del trinomio a denominatore nell’integrando sono −7 ± j
complessi coniugati non reali, quindi l’integrando è continuo in R.

Inoltre esso è infinitesimo di ordine 2 per x → ±∞, quindi


l’integrale converge assolutamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 116/131


Altri integrali
Esempio
Calcoliamo
+∞
ejx
Z
I = dx .
−∞ x 2 + 14 x + 50
Gli zeri del trinomio a denominatore nell’integrando sono −7 ± j
complessi coniugati non reali, quindi l’integrando è continuo in R.

Inoltre esso è infinitesimo di ordine 2 per x → ±∞, quindi


l’integrale converge assolutamente.

Come caso particolare della formula (42), abbiamo


I = 2 π j R[−7 + j], il residuo essendo relativo alla funzione

ejz
f (z) = .
z 2 + 14 z + 50
Luigi Greco: Metodi 20/21 116/131
Altri integrali

Esempio (continuazione)
Essa ha in −7 + j un polo semplice, quindi

e j z e −7 j−1

R[−7 + j] = =
2 z + 14 z=−7+j 2j

e dunque
Z +∞
ejx π
2
dx = π e −7 j−1 = (cos 7 − j sin 7) .
−∞ x + 14 x + 50 e

Luigi Greco: Metodi 20/21 117/131


Altri integrali

Esempio
Calcoliamo Z +∞
sin x
dx .
0 x

Luigi Greco: Metodi 20/21 118/131


Altri integrali

Esempio
Calcoliamo Z +∞
sin x
dx .
0 x
Ricordiamo che l’integrale converge semplicemente, ma non
assolutamente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 118/131


Altri integrali

Esempio
Calcoliamo Z +∞
sin x
dx .
0 x
Ricordiamo che l’integrale converge semplicemente, ma non
assolutamente.

Inoltre, essendo l’integrando funzione pari, abbiamo


Z +∞
1 +∞ sin x
Z
sin x
dx = dx .
0 x 2 −∞ x

Luigi Greco: Metodi 20/21 118/131


Altri integrali

Esempio (continuazione)
Consideriamo dunque la funzione ausiliaria

e jz
f (z) = .
z

Luigi Greco: Metodi 20/21 119/131


Altri integrali

Esempio (continuazione)
Consideriamo dunque la funzione ausiliaria

e jz
f (z) = .
z
Per z = x ∈ R, Im f (x) coincide con la funzione integranda.

Luigi Greco: Metodi 20/21 119/131


Altri integrali

Esempio (continuazione)
Consideriamo dunque la funzione ausiliaria

e jz
f (z) = .
z
Per z = x ∈ R, Im f (x) coincide con la funzione integranda.

Pertanto, l’integrale cercato sarà il coefficiente dell’immaginario


dell’integrale Z +∞ jx
e
v.p. dx .
−∞ x
Tale integrale è inteso nel senso del valor principale, poiché la
funzione integranda f (z) ha in 0 un polo semplice.

Luigi Greco: Metodi 20/21 119/131


Altri integrali

Esempio (continuazione)
Il residuo vale 1 e la formula (42) fornisce
+∞
e jx
Z
v.p. dx = π j (43)
−∞ x

e quindi, prendendo il coefficiente dell’immaginario in entrambi i


membri, troviamo Z +∞
sin x π
dx = .
0 x 2

Luigi Greco: Metodi 20/21 120/131


Altri integrali

Osservazione
Passando alle parti reali in (43), otteniamo
Z +∞
cos x
v.p. dx = 0 ,
−∞ x

che è ovvia, poiché l’integrando è funzione dispari.

Luigi Greco: Metodi 20/21 121/131


Altri integrali

Osservazione
Passando alle parti reali in (43), otteniamo
Z +∞
cos x
v.p. dx = 0 ,
−∞ x

che è ovvia, poiché l’integrando è funzione dispari.

Osservazioni elementari di questo tipo possono aiutare a


controllare i calcoli.

Luigi Greco: Metodi 20/21 121/131


Altri integrali

Osservazione
La funzione Z x
sin t
Si(x) = dt
0 t
si chiama seno integrale, o seno campionatore.

Luigi Greco: Metodi 20/21 122/131


Altri integrali

Osservazione
La funzione Z x
sin t
Si(x) = dt
0 t
si chiama seno integrale, o seno campionatore.

Evidentemente è una funzione dispari, il cui diagramma è


π
asintotico a destra alla retta orizzontale di equazione y = 2 ed è
tracciato in figura.

Luigi Greco: Metodi 20/21 122/131


π
2

π 2π 3π 4π 5π 6π

Luigi Greco: Metodi 20/21 123/131


Altri integrali

Il caso α < 0 può essere ricondotto al precedente mutando x in


−x, o può essere trattato ragionando in maniera analoga,
considerando però domini del tipo

−r r
D

Γr

Luigi Greco: Metodi 20/21 124/131


Altri integrali

Il lemma di Jordan si modifica subito per mostrare che nel caso


α < 0 l’integrale esteso alla semicirconferenza Γr considerata ora è
infinitesimo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 125/131


Altri integrali

Il lemma di Jordan si modifica subito per mostrare che nel caso


α < 0 l’integrale esteso alla semicirconferenza Γr considerata ora è
infinitesimo.

In tal modo, la formula (42) si modifica come segue:


Z +∞ n m
P(x) jαx X X
v.p. e dx = −2 π j R[zk ] − π j R[xk ] , (44)
−∞ Q(x)
k=1 k=1

dove però questa volta z1 , . . . , zk sono gli zeri di Q con coefficiente


dell’immaginario negativo.

Luigi Greco: Metodi 20/21 125/131


Altri integrali
Consideriamo ora l’integrale
Z σ+j∞
P(z) αz
e dz , (45)
σ−j∞ Q(z)

dove σ, α ∈ R, α 6= 0.

Luigi Greco: Metodi 20/21 126/131


Altri integrali
Consideriamo ora l’integrale
Z σ+j∞
P(z) αz
e dz , (45)
σ−j∞ Q(z)

dove σ, α ∈ R, α 6= 0.

L’integrale è esteso alla retta verticale di equazione Re z = σ,


orientata dal basso verso l’alto.

Luigi Greco: Metodi 20/21 126/131


Altri integrali

Facciamo le seguenti ipotesi:


(a”) Q non ha zeri con parte reale uguale a σ;
(b’) grado Q ≥ grado P + 1.

Luigi Greco: Metodi 20/21 127/131


Altri integrali

Facciamo le seguenti ipotesi:


(a”) Q non ha zeri con parte reale uguale a σ;
(b’) grado Q ≥ grado P + 1.
L’integrale è (almeno) semplicemente convergente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 127/131


Altri integrali

Facciamo le seguenti ipotesi:


(a”) Q non ha zeri con parte reale uguale a σ;
(b’) grado Q ≥ grado P + 1.
L’integrale è (almeno) semplicemente convergente.

Notiamo che se α > 0 l’esponenziale e αz è limitato per


x = Re z ≤ σ, essendo | e αz | = e αx ≤ e ασ , mentre se α < 0
risulta limitato per x = Re z ≥ σ.

Luigi Greco: Metodi 20/21 127/131


Altri integrali

Consideriamo i domini

α>0 α<0

σ σ

Luigi Greco: Metodi 20/21 128/131


Altri integrali

Consideriamo i domini

α>0 α<0

σ σ

Con opportune versioni del lemma di Jordan per mostrare che gli
integrali sulle semicirconferenze sono infinitesimi al divergere del
raggio, otteniamo le formule seguenti, analoghe alle (42) e (44).

Luigi Greco: Metodi 20/21 128/131


Altri integrali

Per α > 0:
Z σ+j∞ n
P(z) αz X
e dz = 2 π j R[zk ] , (46)
σ−j∞ Q(z)
k=1

dove z1 , . . . , zn sono gli zeri di Q con parte reale minore di σ. I


residui sono relativi alla funzione z 7→ e αz P(z)/Q(z).

Luigi Greco: Metodi 20/21 129/131


Altri integrali

Per α > 0:
Z σ+j∞ n
P(z) αz X
e dz = 2 π j R[zk ] , (46)
σ−j∞ Q(z)
k=1

dove z1 , . . . , zn sono gli zeri di Q con parte reale minore di σ. I


residui sono relativi alla funzione z 7→ e αz P(z)/Q(z).

Per α < 0:
Z σ+j∞ n
P(z) αz X
e dz = −2 π j R[zk ] , (47)
σ−j∞ Q(z)
k=1

dove z1 , . . . , zn sono gli zeri di Q con parte reale maggiore di σ.

Luigi Greco: Metodi 20/21 129/131


Altri integrali

Il procedimento si estende, con ovvie modifiche, al caso in cui Q


ha zeri semplici con parte reale uguale a σ; l’integrale dovrà essere
inteso nel senso del valor principale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 130/131


Altri integrali

Il procedimento si estende, con ovvie modifiche, al caso in cui Q


ha zeri semplici con parte reale uguale a σ; l’integrale dovrà essere
inteso nel senso del valor principale.

È possibile analogamente trattare il caso α = 0, usando il lemma


del grande cerchio.

Luigi Greco: Metodi 20/21 130/131


Altri integrali

Il procedimento si estende, con ovvie modifiche, al caso in cui Q


ha zeri semplici con parte reale uguale a σ; l’integrale dovrà essere
inteso nel senso del valor principale.

È possibile analogamente trattare il caso α = 0, usando il lemma


del grande cerchio.

Ad esempio, se vale (a”) e grado Q ≥ grado P + 2, l’integrale


Z σ+j∞
P(z)
dz
σ−j∞ Q(z)

è assolutamente convergente.

Luigi Greco: Metodi 20/21 130/131


Altri integrali
Inoltre risulta R[∞] = 0, quindi per il II teorema dei residui i
secondi membri di (46) e (47) coincidono (dove chiaramente i
residui sono relativi alla funzione P/Q); il valore comune è quello
dell’integrale.

Luigi Greco: Metodi 20/21 131/131


Altri integrali
Inoltre risulta R[∞] = 0, quindi per il II teorema dei residui i
secondi membri di (46) e (47) coincidono (dove chiaramente i
residui sono relativi alla funzione P/Q); il valore comune è quello
dell’integrale.

Esempio
Sia σ > 0. Abbiamo
Z σ+j∞
e αz

0, se α ≤ 0 ;
dz = 
σ−j∞ 1 + z
2 2 π j R[ j] + R[−j] = 2 π j sin α , se α ≥ 0 .

Luigi Greco: Metodi 20/21 131/131


Altri integrali
Inoltre risulta R[∞] = 0, quindi per il II teorema dei residui i
secondi membri di (46) e (47) coincidono (dove chiaramente i
residui sono relativi alla funzione P/Q); il valore comune è quello
dell’integrale.

Esempio
Sia σ > 0. Abbiamo
Z σ+j∞
e αz

0, se α ≤ 0 ;
dz = 
σ−j∞ 1 + z
2 2 π j R[ j] + R[−j] = 2 π j sin α , se α ≥ 0 .

Invero, le singolarità dell’integrando sono i poli semplici ±j e

e αz e ±jα

R[±j] = = ± .
2z z=±j 2j
Luigi Greco: Metodi 20/21 131/131

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