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+ VAB
V
A +
V B O 0
C t
VA VB -
-V
VC
VBC
-
V
+
VA 0 t
V
- -
-V
0
t VCA
VB V
V 0 +
t
0 -V
-
t
VC Vf,A
V 2V/3
0 +
0 t - t
-2V/3
2 t 0 2 t
0
Fig.XI.43 - Tensioni dei punti A, B e C Fig.XI.44 - Tensioni concatenate di uscita di un
rispetto al riferimento (tensioni VSI ad onda rettangolare.
di fase dell'inverter) Tensione di fase di armatura.
143
V
V
VA (2 k 1) sin [(2k 1) t ]
2
k 1
V
V
VB (2 k 1) sin [(2k 1) ( t 2 / 3)] (1)
2
k 1
V
V
VC (2 k 1) sin [(2k 1) ( t 4 / 3)]
2
k 1
VA, B VA VB
VB ,C VB VC (2)
VC , A VC VA
V f , A (VA, B VC , A ) / 3
V f ,C (VC , A VB,C ) / 3
VO (VA VB VC ) / 3 (4)
V
VO V3 k sin (3 k t ) (5)
2
k 1
cioè VO ha valor medio pari alla metà della tensione continua di alimentazione
dell'inverter e contiene le sole armoniche di ordine multiplo di 3 (con la modulazione
144 Convertitori statici per azionamenti in alternata
PWM esaminata più avanti è, però, possibile ottenere tensioni di fase VA, VB, VC prive
in origine delle componenti di terza armonica e multiple).
La forma d'onda della tensione concatenata è identica a quella di corrente nel CSI
ideale (cfr. fig.XI.23): si ottiene con una commutazione ogni 60° e la tensione assume
solo i tre valori V, 0 e -V.
Si parla in questo caso di inverter ad onda rettangolare (o "six-step inverter") e la
frequenza di commutazione di
ciascun componente è uguale a i
quella dell'onda di uscita. La forma
d'onda della corrente di fase del
motore è del tipo riportato in 0
t
fig.XI.45, visibilmente meno ricca di
armoniche rispetto al caso di
alimentazione con CSI, seppur
fortemente distorta. Fig.XI.45 - Andamento della corrente di fase di un
motore asincrono alimentato da VSI ad
Per la natura induttiva del motore, onda rettangolare.
infatti, si ha il filtraggio delle
armoniche di corrente, il cui contenuto complessivo risulta ridotto rispetto a quello
della tensione. Vi è da osservare, però, che, mentre rispetto a tutte le armoniche
superiori il motore si presenta quasi in corto circuito (gli scorrimenti armonici
assumono valori sk1), non altrettanto si verifica per la fondamentale, perché lo
scorrimento s1 è dell'ordine di qualche centesimo. Per una fissata frequenza dell'onda
di tensione e del valore della tensione continua V, l'armonica fondamentale di corrente
ha ampiezza legata alla coppia di carico e, in regime continuativo, può variare dal
valore nominale I1,n a quello a vuoto I1,0, mentre le altre armoniche sono praticamente
insensibili alle condizioni di carico (cfr. espressioni X.46 degli scorrimenti armonici
sk). Più è bassa la coppia di carico e più il contenuto armonico di corrente ha un peso
maggiore rispetto alla fondamentale e, di conseguenza, il funzionamento risulta più
irregolare. Un esempio è in fig.XI.46, in cui sono riportati lo spettro e la forma d'onda
della corrente di armatura di un assegnato motore in condizioni di carico nominale (b)
e a vuoto (c) con alimentazione da VSI ad onda rettangolare (a). I due spettri di
corrente sono espressi in valori relativi e sono entrambi riferiti alla corrente nominale
I1,n.
145
vf (t) V k /V1
1 1
0
t
(a)
57
.2 11 49
0 k
i(t) I k /I1,n
1
1
0
t
(b) 5
7
.2 11
49
0 k
I k /I1,n
i(t) 1
1
0 (c) 5
t .2 7
11 49
0 k
Fig.XI.46 - Andamento temporale e spettro della tensione (a) e della corrente di fase di un
motore asincrono alimentato da VSI a onda rettangolare in condizioni di carico
nominale (b) e a vuoto(c).
In fig.XI.47 sono anche riportati gli oscillogrammi della corrente di fase rilevati
sperimentalmente su un motore 7.5 kW, 4 poli, 50 Hz, in condizioni di carico
nominale (b) e a vuoto (c).
Il valore della tensione continua V deve essere scelto congruentemente con quello
nominale del motore. L'ampiezza delle diverse armoniche dello sviluppo in serie di
Fourier dell'onda di tensione sono legate a V attraverso le relazioni:
i(t) i(t)
(b) (c)
0 0
t t
Fig.XI.47 - Oscillogrammi sperimentali della corrente di fase di un motore asincrono alimentato da VSI a
onda rettangolare in condizioni di carico nominale (b) e a vuoto(c). Motore 4 poli ,50 Hz, 380 V, 7.5 kW.
146 Convertitori statici per azionamenti in alternata
2V
VM , k [cos (k / 6) cos(5 k / 6)] (6)
k
2 3
VM ,1 V 1.1 V
cioè è circa il 10% più grande della tensione continua (il valore efficace della prima
armonica risulta pari a 0.78 V).
Per variare la tensione di alimentazione del motore (armonica fondamentale) in un
inverter 6-step è, quindi, necessario variare il valore di tensione continua.
Un primo metodo di variazione della tensione a cui ci si può riferire è quello della
modulazione di ampiezza, consistente nel variare il livello V della tensione continua.
Questa tecnica comporta una serie di inconvenienti:
- necessità di disporre di un raddrizzatore controllato come primo stadio del
convertitore (o di un raddrizzatore a diodi con chopper in cascata);
- lentezza nell'adeguamento dinamico del valore di V dovuto alla presenza del filtro
capacitivo;
- contenuto armonico costante della tensione di uscita in tutto il campo di frequenza
con elevati valori delle armoniche di ordine basso; da ciò deriva un contenuto
armonico della corrente di armatura del motore molto più elevato a basse
frequenze di funzionamento;
- elevate distorsioni delle correnti assorbite dalla rete per la presenza di un
raddrizzatore controllato.
147
VA
Fig.XI.48
Esempio di tensione di fase
0 2 t dell'inverter "affettata" in
maniera speculare rispetto a .
Nel corso degli anni sono state proposte diverse tecniche di modulazione di tipo
PWM con numerose varianti, tra le quali si possono ricordare la modulazione a
pulsazione costante e quella a pulsazione sinusoidale.
2
0 t Fig.XI.49
Esempio di tensione concate-
-V nata nel caso di modulazione a
pulsazione costante.
' "
V
V2 V
v*(t)
VM
V1
0 t1 t2 t
Se con ' si indica l'intervallo in cui la tensione vale +V (o -V) e con '' quello in
cui vale 0, e si considerano due intervalli nell'intorno dei due istanti t1 e t2
genericamente scelti, la durata di ' deve essere tale che:
'1
V1 VM sin(2 f t1 ) V
'2
V2 VM sin(2 f t2 ) V
Con una tecnica di modulazione di questo tipo si genera, cioè, un'onda di tensione
a media mobile sinusoidale.
Dal punto di vista pratico, la modulazione sinusoidale può essere realizzata con
impiego sia di tecniche analogiche -come il ben noto metodo della sottooscillazione,
mutuato dal campo delle comunicazioni elettriche- sia numeriche, con ricorso a
microcontrollori digitali.
Tc =1/fc
AP
AM
T
0
t
VA
V
0
T/2 T t
Fig.XI.51- Modulazione della tensione di fase dell'inverter col metodo della sotto-
oscillazione triangolare-sinusoidale. Esempio con rf = 9, rA = 0.8, =0.
3
VM ,1 V rA (7)
2
Si parla al contrario e di sovramodulazione quando rA>1.
Dalla fig.XI.51 si rileva agevolmente la differente larghezza degli impulsi di
tensione nel periodo T. La tensione concatenata di uscita dell'inverter assume la forma
del tipo di quella (b) in fig.XI.52, in cui è anche riportata la caratteristica tensione di
fase (c) del motore connesso a stella.
Un vantaggio dell'impiego di tale tipo di tecnica PWM consiste nell'ottenimento di
una tensione con composizione armonica tale da determinare nel motore correnti poco
distorte, a condizione che il rapporto sia sufficientemente elevato. E', infatti, possibile
verificare che lo spettro di tensione si presenta "a grappoli" intorno alle frequenze k fc
VA
V
(a)
0
T/2 T t
Vconcatenata
V
0 (b)
t
-V
Vfase
2V/3
0 (c)
T t
Fig.XI.52 - Andamento della tensione di fase del convertitore, della tensione concatenata di
uscita e della tensione di fase di un motore alimentato con inverter VSI-PWM
con sottooscillazione e con rf = 9, rA =0.8, =0.
153
Vk /V1 Ik /I1,n
1 1 1 1
(a) (b)
.4 .4
5
5
.2 7 11 .2 7
11
101 101
0 k
0 k
Vk /V1 Ik /I1,n
1 1 1 1
(c) (d)
.4 .4
7 11 7
.2 .2 11
101 101
0 k 0 k
Fig.XI.53 - Spettri di tensione e corrente di armatura per inverter ad onda rettangolare (a, b) e con
modulazione PWM mediante sottooscillazione con rf =9, rA =.8 (c, d). Le correnti sono
relative ad un motore 4 poli, 380 V, 50 Hz, 7.5 kW a velocità nominale.
VA
V
0
t
T/2 T
Vconcatenata
V
0
t
-V
Vfase
2V/3
0
t
Fig.XI.55 - Andamento della tensione di fase del convertitore, della tensione concatenata
di uscita e della tensione di fase di un motore alimentato con inverter VSI-
PWM con sottooscillazione e con rf =21, rA =.8, = 0.
Miglioramenti apprezzabili si possono conseguire, ad esempio, già con rf =21. Le
forme d'onda di tensione sono riportate in fig.XI.55, mentre gli spettri armonici della
tensione e della corrente di armatura sono in fig.XI.56, con riferimento alle stesse
Vk /V1 Ik /I1,n
1 1 1 1
.4 41 43 .4
19 23
.2 .2 19 23
97 101 41 43
97 101
0 0
k k
Fig.XI.56 - Spettri di tensione e corrente di armatura per inverter VSI-PWM con rf =21, rA =0.8.
Le correnti sono relative allo stesso motore di fig.XI.53.
155
i(t)
condizioni di funzionamento delle figure
precedenti.
Con l'eliminazione delle componenti
0 t armoniche di tensione fino a quella di
ordine 17, la corrente di armatura
presenta uno spettro notevolmente più
'appiattito' rispetto ai casi precedenti e, di
Fig.XI.57 - Andamento temporale della corrente conseguenza, la sua forma d'onda
con inverter VSI-PWM con r=21.
(fig.XI.57) comincia ad apparire prossima
ad una sinusoide.
Con rf abbastanza elevato (rf >9) si verifica che l'armonica fondamentale della
tensione di fase modulata ha ampiezza pari a:
V
V1 rA , (7')
2
Vk /V1 Ik /I1,n
1 1 1 1
.4 .4
97 101
.2 .2
97 101
0 k 0 k
Fig.XI.58 - Spettri di tensione e corrente di armatura per inverter VSI-PWM con rf =99.
Le correnti sono relative allo stesso motore di fig.XI.52.
Un ulteriore esempio con un valore di rf molto più elevato (rf =99) è riportato
nelle figure XI.58 e 59, analoghe alle precedenti, alle quali si può associare
l'andamento temporale della corrente (fig.XI.60), praticamente sinusoidale, come
ovvia conseguenza dello spettro privo delle armoniche di ordine k<97.
156 Convertitori statici per azionamenti in alternata
VA
V
0
t
Vconcatenata
V
0
t
-V
Vfase
2V/3
0
t
Fig.XI.59 - Andamento della tensione di fase del convertitore, della tensione concatenata di
uscita e della tensione di fase di un motore alimentato con inverter VSI-PWM con
sottooscillazione e con rf =99.
i(t)
0
t
Fig.XI.60
Andamento temporale della corrente con
inverter VSI-PWM con rf =99.
Dall'analisi dei casi esaminati è evidente che il rapporto rf deve essere il più alto
possibile.
157
XI.6.6.b - Sovramodulazione
AM
AP
0
T t
VA
V
0 t
T/2 T
alimentazione dell'inverter), cioè 4 / 1.27 volte più piccola di quella con inverter
ad onda rettangolare (cfr. fig.XI.62). Con la sola modulazione lineare, non è cioè
possibile regolare la tensione di uscita dell'inverter in accordo con la frequenza, per
elevati valori di quest'ultima.
Con la sovramodulazione, inoltre, non sono più valide la (7) e la (7') e, quindi, non
è più lineare la relazione che lega l'ampiezza della fondamentale di tensione V1
all'indice di modulazione rA.
0 T
t
VA
0
T/2 T t
Fig.XI.63 - Sottoscillazione con modulante deformata di 3a armonica.
raddrizzatore, in questo caso a diodi, va collegato alla rete tramite delle induttanze di
Raddrizzatore Inverter
V
M
C
3
della corrente in ogni fase dell’inverter, indipendentemente dai valori di tensione indotta
Per commutazione di un ramo si intende il passaggio della conduzione da uno dei due
turn off, prima del segale di accensione si attende un tempo morto utile ad evitare
Per quanto riguarda il tipo di componenti controllati comunemente impiegati nei V.S.I.,
mentre nelle prime versioni erano utilizzati i tiristori, che richiedono onerosi circuiti di
desiderata, fattore che influisce direttamente sulla risposta del sistema di controllo.
Im
v3 v2
010 110
v4 v0 v7 v1 Re
011 000 111 100
001 101
v5 v6
9
I. – Funzionamento ideale di un V.S.I.
sono otto gli stati di conduzione possibili, tra cui vi sono sei stati attivi, rappresentabili
Avendo assunto che in ogni fase dell’inverter conduca solo il ramo superiore o inferiore,
valori relativi va, vb e vc) a seconda che conduca il ramo inferiore o superiore.
1
V1 (2V A VB VC )
3
1
V2 (2VB V A VC )
3
1
V3 (2VC V A VB )
3
E’ facile allora verificare che il componente simmetrico della tensione di fase del
motore:
2
vs (v1 v2 exp j 2 / 3 v3 exp j 4 / 3 )
3
10
non varia se si calcola con riferimento alle tensioni di fase dell’ inverter:
2 2
vs (V A VB exp j 2 / 3 VC exp j 4 / 3 ) Ve (v A v B exp j 2 / 3 vC exp j 4 / 3 ) (I.1)
3 3
Dalla I.1 si evince che il componente simmetrico in uscita dall’ inverter e’ nullo se
VA,VB e VC sono tutti e tre pari a Ve o a 0, mentre negli altri casi risulta:
2
| v s | Ve
3
Inoltre l’argomento dei vettori attivi vk e’ deducibile dalla seguente relazione:
argv k (k 1)
3
I. – Modulazione vettoriale del V.S.I.
L’ inverter V.S.I. non e’ dunque in grado di fornire valori arbitrari di tensione, come in
generale richiesto dal sistema di controllo che governa l’azionamento. Questo problema
fornisce la tensione di riferimento vs*, che non puo’ essere prodotto dall’ inverter.
Tuttavia si puo’ fare in modo che il componente simmetrico fornito dal V.S.I., mediato
su Tc, coincida con vs*. A tale scopo si consideri la stella di vettori vk relativi ai diversi
stati di conduzione dell’inverter: questi vettori dividono il piano complesso in sei settori
11
angolari di ampiezza /6. Siano allora vj e vj+1 i componenti simmetrici di tensione che
tk
v s dt v j dt
tk
v j1 dt
t k Ts
0 dt
t k Ts Ts
v s v j v j 1
maniera tale da fornire in successione le tensioni vj, vj+1 e v0 o v7, che corrispondono ai
due stati passivi del convertitore. In particolare, qualora risultasse < 0 e’ necessario
* ; *
questo proposito e’ facile verificare che con questa tecnica e’ possibile simulare tutti i
componenti simmetrici il cui estremo cade all’ interno dell’esagono regolare i cui lati si
12
successive di conduzione siano adiacenti, ovvero differiscano rispetto allo stato di
l’applicazione della tensione nulla tra i vettori v0 e v7 in questi due intervalli e scegliere
quale dei due vettori vj e vj+1 fornire per primo, tenendo anche in conto l’ultimo vettore
v2, con =0. Ebbene supponendo che l’inverter si trovi inizialmente nella
l’inverter si fosse trovato nella configurazione 111, allora sarebbe stato necessario
optare per la successione v7, v2, v1 e v0. Con questa tecnica di modulazione, escludendo
i casi in cui = 0, ciascun dispositivo commuta una volta all’interno del periodo di
13
j dipari
tk
v0 v j v j1 v7 v j1 v j v0 tk+Ts
4 2 2 2 2 2 4
j pari
4 2 2 2 2 2 4
14