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Richard Sennett
L’UOMO ARTIGIANO
Universale Economica Feltrinelli, 2012
L’autore Sociologo presso London School of Economics e New York University, allievo di Hannah Arendt
Tra i suoi Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione, Feltrinelli 2012
saggi
L’uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale, Feltrinelli 2000
Autorità. Subordinazione e insubordinazione: l’ambiguo vincolo tra il forte e il debole, Mondadori 2006
Se spiamo dalla finestra In un laboratorio L’orchestra nel Conservatorio
nella bottega di un scientifico una giovane cittadino sta facendo le prove di
falegname, vediamo un tecnica osserva accigliata un concerto con un direttore
uomo di una certa età sei cavie morte, riverse sul venuto da fuori; il direttore
circondato dai suoi bancone, con la pancia lavora ossessivamente sulla
apprendisti e dai suoi arnesi. aperta da un’incisione. È sezione degli archi, fa ripetere
L’ordine regna sovrano: parti preoccupata perché innumerevoli volte alcune
di sedia impilate secondo il l’iniezione che ha praticato battute per ottenere la perfetta
tipo, l’odore fresco di trucioli alle cavie non ha dato i sincronizzazione del movimento
riempie il locale, il risultati previsti; degli archetti. I musicisti sono
falegname è chino sul si sta chiedendo se ha stanchi, ma anche euforici,
bancone, intento a incidere sbagliato lei nell’eseguire perché sentono che il suono
con precisione le forme per l’operazione o se è prodotto è sempre più compatto.
un intarsio. sbagliato il procedimento. L’amministratore è preoccupato;
se il direttore va avanti in questo
IL FALEGNAME IL TECNICO DI modo, finisce che
LABORATORIO l’amministrazione dovrà pagare
gli straordinari agli orchestrali,
un problema che non sfiora
minimamente il direttore.
IL DIRETTORE
TRE ARTIGIANI D’ORCHESTRA
A LORO STA A CUORE IL LAVORO BEN FATTO
PER SE STESSO
CHE COSA SIGNIFICA UN LAVORO «BEN FATTO»,
«FATTO A REGOLA D’ARTE»?
IMPEGNO MORALE
Contratto
implicito
di fiducia
con la AUCTORITAS
famiglia
Abilità Moralità
Abilità
tecniche personale
DEL
MAESTRO
Credibilità
sociale
I mecenati I mecenati degli artisti rinascimentali e il mercato delle loro opere subirono
una trasformazione nella misura in cui la società di corte si affermò come
principale committente delle opere rispetto alle entità comunali. I mecenati
avevano un rapporto personale con i maestri delle botteghe d’arte; molto
spesso non comprendevano però ciò che gli artisti cercavano di realizzare, ma
si arrogavano l’autorità di giudicare il valore delle loro opere
L’artista Nell’esecuzione del proprio lavoro l’artista era originale, mancava però
di una protezione collettiva contro quei giudizi, derivante dall’essere
membro di una comunità. La sola difesa contro le interferenze dei
mecenati era la protesta. L’orafo più illustre del rinascimento,
Benvenuto Cellini, affronta questi temi nella sua autobiografia.
La questione rinvia ad un interrogativo estremamente attuale: chi è
idoneo a giudicare l’originalità di un prodotto? L’autore o il
consumatore?
Un ulteriore elemento di novità rispetto alla società medievale era il
rilievo attribuito all’artista: le corporazioni medievali tendevano a non
sottolineare le differenze individuali tra le botteghe e il loro sforzo era
diretto ad evidenziare in senso protezionistico il luogo dove era stato
fabbricato il vaso o il tessuto, più che l’artigiano che lo aveva prodotto.
Per la cultura rinascimentale diventò di prioritaria importanza per la
vendita dei prodotti indicare il nome del fabbricante.
L’autorità del maestro all’interno della bottega non subisce invece
mutamenti culturali di rilievo rispetto al medioevo: il maestro stabilisce
le condizioni di lavoro che altri eseguono sotto la sua direzione.
L’artista rinascimentale può essere considerato il primo uomo moderno:
attivo, tormentato, sollecitato a guardarsi dentro, in cerca di un rifugio nella sua
autonomia creativa
Giorgio Vasari
Vite dei più eccellenti pittori, scultori et architetti, 1568
Uno dei primi testi che tratteggia in modo accurato la vita professionale degli artisti. Le
vite descritte dal Vasari riguardano artisti che evolvono interiormente, che produssero
le loro opere a dispetto di tutti gli ostacoli, artisti la cui urgenza creativa è autonoma. Le
opere d’arte sono la prova di una vita interiore nutrita a anche a fronte di
incomprensioni.
Gli artisti rinascimentali scoprirono come l’originalità non fornisce una
base sociale all’autonomia
La storia del laboratorio ci propone in sintesi alcune riflessioni su che cosa contribuisca a
creare forti vincoli tra coloro che ci lavorano. Gli ingredienti principali nel Medioevo sono
stati la religione e il rito. Un’epoca successiva e più secolarizzata ha sostituito quegli
ingredienti con l’originalità, uno stato che in concreto non coincide con l’autonomia. Un
tratto peculiare delle sensibilità moderna era il conflitto che suscitava negli artisti l’idea
di sottomettersi all’autorità.
L’umanista Étienne de La Boétie (Discorso sulla servitù volontaria) fu uno dei primi a
mettere in discussione la sottomissione all’autorità sia con l’ammirazione sia con
l’imitazione. A suo avviso le persone hanno un diritto naturale alla libertà.
ILLUMINISMO E RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
L’introduzione delle macchine nella storia economica e sociale del lavoro manuale
specializzato rappresentò il più grande dilemma per l’uomo artigiano degli inizi dell’età
moderna.
Tessitori, fornai e artigiani dei metalli accolsero nuovi strumenti di lavoro ma l’avvento
delle macchine nel diciottesimo secolo non fece che acuire il disagio dell’abbondanza,
che generò nuove riflessioni e preoccupazioni intorno al pericolo della seduzione
materiale.
Diderot, impegnandosi in prima persona in attività di artigianato, scoprì che non era
in grado di capire intellettualmente ciò che non era capace di fare bene nella pratica
L’ARTIGIANO ROMANTICO
Nella metà del diciannovesimo secolo, con il consolidarsi del sistema economico
moderno, la speranza illuministica che l’artigiano potesse trovare un posto di rispetto
nell’ordine industriale andò svanendo.
L’innovazione tecnologica mise l’uomo artigiano, con la sua alta competenza tecnica,
davanti a due prospettive: la dequalificazione o la disoccupazione
• I datori di lavoro
• La manodopera non qualificata
• Le macchine
LE ABILITÀ SPEZZETTATE
Il divorzio tra la mano e la testa
L’ATTUALE SOCIETA’ POST-MODERNA E’ CARATTERIZZATA DA UN’ECONOMIA
BASATA SULLE ABILITA’ TECNICHE, MA COSA DEFINISCE IL COSTRUTTO DI ABILITA’?
CONTROLLO COINVOLGIMENTO
Il falegname
Il falegname limerà un funzionale reprimerà Per l’artigiano
giunto finché i due l’impulso di assolutista ciascuna
pezzi si tengono preoccuparsi per imperfezione è un
perfettamente senza ciascun dettaglio, fallimento
bisogno di viti. sapendo che i piccoli
difetti possono essere
_______________
corretti con qualche Per l’artigiano
Obiettivo pratico l’ossessione
vite nascosta.
Portare a termine un per la perfezione
Obiettivo produce un sicuro
lavoro ben fatto
Finire il pezzo perché fallimento
possa essere usato
E’ FUORVIANTE UTILIZZARE IL COSTRUTTO DI TALENTO INNATO, NON EDUCATO
APPRENDIMENTO RIPETITIVO
ADDESTRATIVO ?
NOIOSO
PRATICA
CONTROPRODUCENTE
ESERCIZIO
INUTILE
Analisi di caso
Il sistema CAD negli studi di architettura