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De brevitate vitae, 1, 1 - 4

Maior pars mortalium, Pauline, de naturae malignitate conqueritur,

quod in exiguum aevi gignimur,

quod haec tam velociter, tam rapide datinobis temporis spatia decurrant, adeo

ut exceptis

admodum paucis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat.

TRADUZIONE:

[1] La maggior parte dei mortali, o Paolino, si lamenta della scarsa generosità

della natura, perché siamo generatiper una breve esistenza, perché questi

intervalli di tempo a noi concesso scorrerebbero così velocemente, così

precipitosamente, tanto che, esclusi molto pochi, gli altri la vita li abbandona

proprio nel preparativo della vita.


(4) Ita est: non accipimus brevem vitam sed facimus nec inopes eius sed prodigi

sumus.

Sicut amplae et regiae opes ubi ad malum dominum pervenerunt, momento

dissipantur, at quamvis

modicae, si bono custodi traditae sunt, usu crescunt, ita aetas nostra bene

disponentimultum patet

TRADUZIONE:

È così: non riceviamo breve la vita, ma la rendiamo, e non siamo poveri di essa,

ma prodighi. Come le ricchezze grandi e regali, quando sono giunte ad un cattivo

padrone, in breve si dissipano, e invece, per quanto modeste, se sono state

affidate a un buon custode, crescono con l'utilizzo, così la nostra esistenza per chi

la gestisce bene è molto ampia.


Epistulae ad Lucilium, 1

Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus quod adhuc aut auferebatur aut

subripiebatur aut excidebat collige et serva. Persuade tibi hoc sic esse ut scribo:

quaedam tempora eripiuntur nobis, quaedam subducuntur, quaedam effluunt.

Turpissima tamen est iactura quae per neglegentiam fit. Et si volueris attendere,

magna pars vitae elabitur male agentibus, maxima nihil agentibus, tota vita aliud

agentibus.

Quem mihi dabis qui aliquod pretium tempori ponat, qui diem aestimet, qui

intellegat se cotidie mori?

In hoc enim fallimur, quod mortem prospicimus: magna pars eius iam praeterit;

quidquid aetatis retro est mors tenet.


Fac ergo, mi Lucili, quod facere te scribis, omnes horas complectere;

sic fiet ut minus ex crastino pendeas, si hodierno manum inieceris.

Dum differtur vita transcurrit. Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum

nostrum est;

TRADUZIONE:

Fai così, mio Lucilio: rivendicatia te stesso, e il tempo che finora o veniva portato

via o veniva sottratto o andava perduto raccoglilo e mettilo in disparte. Convinciti

che le cose stanno così come scrivo: alcuni momentici vengono portativia, alcuni

vengono sottratti, alcuni scorrono via. Tuttavia il danno più sconveniente è quello

che si verifica per negligenza. E se vorrai badarci, una grande parte della vita

scorre mentre ci comportiamo male, la massima parte mentre non facciamo

nulla, tutta la vita mentre facciamo altro. Chi mi potrai indicare che assegni

qualche prezzo al tempo, che valutila giornata, che si renda conto di morire ogni

giorno? In questo infattici sbagliamo, per il fatto che la morte la consideriamo

come evento futuro: gran parte di essa è già passata; tutta l'esistenza che sta alle

nostre spalle la tiene la morte. Fai dunque, mio Lucilio, quello che scrivi di fare,

afferra tuttii momenti; così accadrà che tu dipenda meno dal domani, se porrai

mano all'oggi. Mentre si rinvia la vita scorre via. Tutte le cose, Lucilio, sono degli

altri, soltanto il tempo è nostro;

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