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AMORE E PSICHE

Psiche è una ragazza molto bella, ma molto sfortunata, la dea Venere, infatti, invidiosa della
bellezza di Psiche vuole vendetta; vuole che l’uomo più brutto e gretto della terra si innamori
di lei, Amore il figlio di Venere, nonché il Cupido a lato che tutti conosciamo cerca di scoccare
una freccia nel cuore di quest’uomo , ma manca il bersaglio. Amore è innamorato
perdutamente di Psiche, Venere invece la odia, le tende un tranello e la fa cadere in un sonno
eterno. Amore risveglierà Psiche con un bacio. E’ proprio questo bacio e questo soggetto
mitologico che Antonio Canova decide di immortalare nella sua scultura più nota: Amore e
Psiche, una scultura che incarna un’ideale di perfezione nell’arte. Canova nasce nel 1757 in
provincia di Treviso e si trasferisce ventiduenne a Roma, ma la sua fama lo porterà anche
fuori dai confini dell’Italia, infatti Canova incarna un nuovo ideale artistico che si sta
formando in tutta Europa, quello del neoclassicismo : il neoclassicismo si ispira all’antichità
e nello specifico, all’antichità greca e romana, per ritrovare un ideale di purezza e di armonia
delle forme. Siamo in un periodi storico di grandi ritrovamenti archelogici: è il periodo in cui
vengono scoperti gli antichi siti di Pompei ed Ercolano e nascono le prime campagne di scavi
archeologici . Gli intellettuali di tutta Europa settentrionale guardano all’Italia e alla Grecia
come mete dei loro viaggi..Per gli artisti neoclassici l’arte classica rappresenta la
semplificazione delle forme contro l’esagerazione e lo sfarzo e la teatralità del Barocco e del
Rococò. Nell’arte neoclassica armonia della composizione e compostezza sono all’ordine del
giorno contro tutti gli eccessi. Amore e Psiche è un esempio perfetto di armonia compositiva:
le labbra dei due innamorati sono rappresentati un attimo prima di toccarsi; attorno al
momento centrale del bacio le braccia di Amore e Psiche formano un doppio anello, i loro
corpi compongono una struttura piramidale armonizzata dalle ali di Amore, il tutto in nome
della leggerezza di insieme. Le due figure in marmo sembrano quasi pronte a spiccare il volo
e le superfici sono lavorate in modo da esaltarne la lucentezza . L’arte di Canova faceva
impazzire tutti, dal poeta inglese John Kids ai principi di Russia, ma soprattutto divenne
l’ossessione di Napoleone che volle Canova come suo ritrattista ufficiale. Da prima Canove
disse no , Napoleone non gli stava simpatico anche per via delle sue espoliazioni, cioè i furti
delle opere d’arte che aveva compiuto nel corso delle sue conquiste militari in Italia, ma Papa
Pio VII temendo un incidente politico con la Francia convinse Canova ad accettare l’incarico.
Canova non nascose neanche a Napoleone la sua antipatia, ma realizzò per lui una serie di
opere incluso un ritratto a figura intera della sorella di Napoleone : Paolina, raffigurata in
perfetta stile neoclassico come una venere vincitrice.

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