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Cosa vedere ad Anghiari: il

borgo toscano della


“Battaglia” e della
“Scampanata”
Anghiari, in Provincia di Arezzo, è uno dei Borghi più belli d’Italia. Divenuto
celebre per aver ospitato l’omonima battaglia, Anghiari è uno di quei paesini che,
se non si trovasse in Toscana a dover competere con gli incanti e la fama di
Firenze, Siena e Pisa, sarebbe considerato una meta turistica d’eccellenza.

Quando le rotte del turismo di massa si focalizzano esclusivamente sulla


Toscana delle città d’arte più celebri, sulla “Toscana da cartolina”, quello che
resta tagliato fuori (ingiustamente) è una Toscana più “semplice”, autentica e
intrigante, che per secoli antiche mura in pietra hanno preservato dalla forza
distruttiva della modernità.

Anghiari è un borgo che ti conquista per la sua genuinità. Gli piace lasciarsi
guardare, ma non per vanità o presunzione. E’ come un menestrello che brama
l’attenzione del pubblico perché ha una storia da raccontare e chi si ferma ad
ascoltarla, questa storia sempre nuova e sempre uguale, probabilmente, tornerà a
casa traendone qualche insegnamento.

Toscana nascosta: il borgo di Anghiari


“Sei mai stata ad Anghiari?”

E’ con questa domanda che inizia il mio viaggio alla scoperta di Anghiari.
Un’amica mi convince a visitare il piccolo borgo toscano, di cui io ricordavo di
aver letto un accenno preparando un esame di Storia dell’Arte.

La vallata sottostante fu, difatti, teatro della Battaglia di Anghiari (1440), che
vide fronteggiarsi le truppe fiorentine e quelle milanesi.

Lo scontro meno sanguinoso del Medioevo italiano, terminato con un morto


(caduto da cavallo) e con la vittoria di Firenze, determinò l’arresto delle pretese
territoriali dei Lombardi su un’ampia porzione della Bassa Toscana e
rappresentò, quindi, un passaggio importante nella Storia di questi luoghi.

La Battaglia di Anghiari fu epocale per i Fiorentini che, per celebrare la loro


vittoria sui Milanesi, nel 1503 diedero incarico a Leonardo da Vinci di
realizzare un affresco sulla parete destra del Salone dei Cinquecento di Palazzo
Vecchio a Firenze. La grandiosa opera di Leonardo dedicata alla Battaglia di
Anghiari è andata, purtroppo, perduta. Ne restano solo riproduzioni e schizzi
realizzati dagli artisti (tra cui Rubens) che poterono ammirarla prima che venisse
coperta dai successivi lavori di decorazione del Salone dei Cinquecento, operati
dal Vasari tra il 1555 e il 1572.

Man mano che ci si avvicina in auto al borgo di Anghiari, i cartelli turistici


ricordano che si sta attraversando quella che ancora viene chiama la “Piana della
Battaglia”. Poi, finalmente, si intravede il profilo del paesino, arroccato su un
piccolo promontorio e racchiuso da imponenti mura in pietra.
Il borgo di Anghiari, Toscana

Anghiari ha un aspetto deliziosamente medievale.

Le mura di cinta duecentesche riportano alla mente un passato fatto di


incursioni nemiche e aggressioni dall’esterno.

I vicoletti ispirano il visitatore a perdersi in un intricato andirivieni di salite e


discese.

Le abitazioni in mattoncini e le strade lastricate fanno sembrare che il tempo,


ad Anghiari, si sia fermato al Medioevo, se non fosse per i panni stesi al sole sui
balconcini, le antenne paraboliche sui tetti e i vasi di fiori sui davanzali.

Scorcio del centro storico di Anghiari (Toscana)

Passeggiando per Anghiari, Toscana


Un angolo nascosto del centro storico di Anghiari, Toscana

Visitare Anghiari: tutte le cose da fare e


vedere
Mentre passeggi per i vicoli di Anghiari, fermati qualche istante ad ammirare la
veduta panoramica sulla Piana della Battaglia, lasciando vagare lo sguardo
fino ad intravedere Sansepolcro.

Viale panoramico affacciato sulla “Piana della Battaglia”, Anghiari

La “Piana della Battaglia” vista da Anghiari

Se hai la fortuna di essere accompagnato da un Anghiarese nel tuo giro turistico,


lui non perderà l’occasione per raccontarti, con quel gusto tutto toscano per la
canzonatura e le burla, della rivalità secolare tra Anghiari e Sansepolcro.

La campanilistica inimicizia si originò dal furto del “Catorcio” (una serratura


medievale) da parte dei Sansepolcrini ai danni degli Anghiaresi. Anche se,
successivamente, il “Catorcio” venne riportato ad Anghiari, l’affronto subìto non
venne dimenticato e la contesa alimentò per secoli il risentimento tra gli abitanti
dei due paesi. Oggi il “Catorcio di Anghiari” è custodito nel Palazzo della
Battaglia, un museo dedicato alla storico scontro avvenuto nella valle su cui
Anghiari si affaccia.

Oltre al Palazzo della Battaglia, ad Anghiari è possibile visitare il Museo


Statale di Palazzo Taglieschi che conserva importanti opere d’arte, tra cui
spiccano una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia e numerose
opere in ceramica realizzate dai Della Robbia.

Vicolo di Anghiari

Passeggiando tra i vicoletti di Anghiari


I tetti di Anghiari

Il percorso tra i vicoletti del centro storico di Anghiari ti condurrà ai Giardini


del Vicario, in Piazza Garibaldi e alla Torre dell’orologio (detta “Campano”)
che, dall’alto, domina il borgo. Supererai salite impervie e discese
d’impressionante pendenza.

Incrocerai gli angoli nascosti più suggestivi del borgo. Scoprirai passaggi
coperti e sotterranei, dove sono stati riportati alla luce un antico pozzo e una
cisterna medievale.

I Giardini del Vicario, Anghiari

Piazza Garibaldi, Anghiari


Il “Campano” di Anghiari

Anghiari sotterranea: una cisterna medievale rinvenuta di recente


Architetture medievali ad Anghiari

Anghiari medievale: passaggi coperti

Lasciati guidare dal caso e perditi nella bellezza del centro storico di Anghiari,
che saprà riservarti sorprese ad ogni passo.

In un silenzioso vicoletto, per esempio, si trova il Museo della Misericordia,


dedicato divulgazione dell’attività sociale secolare della Confraternita della
Misericordia.

Quella della Misericordia è una delle antiche “Compagnie” medievali di


Anghiari. La Compagnia (o Confraternita) dello Spirito Santo, poi divenuta
Compagnia della Misericordia, venne fondata nel 1564 con lo scopo di
seppellire i morti e prendersi cura di poveri, malati e infermi.
Antica ambulanza esposta nel Museo della Misericordia, Anghiari

Lettighe e barelle, Museo della Misericordia, Anghiari

Museo della Misericordia, Anghiari

Tra i particolari cimeli esposti nel Museo della Misericordia ci sono le antiche
attrezzature sanitarie utilizzate presso l’Ospedale della Misericordia, aperto
nel 1870 per volere della confraternita.

Una visita singolare, che permette di vedere da vicino ambulanze, lettighe,


barelle e strumenti chirurgici di fine Ottocento.

Resta ancora un po’ di tempo per prendere un gelato e ristorarsi per qualche
minuto. C’è un bar molto invitante proprio sotto al Teatro dei Ricomposti.
Proseguendo verso la salita che passa dietro al teatro si raggiunge un parchetto dal
quale potrai godere di una veduta spettacolare che abbraccia tutto il borgo di
Anghiari.
Il borgo di Anghiari, Toscana

Il Teatro dei Ricomposti, Anghiari

La Scampanata di Anghiari
Nel mese di Maggio, ogni 5 anni, ad Anghiari si celebra un rito che affonda le
sue radici in epoche lontanissime (si presuppone, addirittura, che la tradizione sia
nata in epoca romana). Di certo si sa che la prima menzione documentata della
Scampanata di Anghiari risale al 1626. In un manoscritto firmato da Lorenzo
Taglieschi si racconta di tale Basilio Morgalanti, noto dormiglione, che un
giorno fu caricato su un asino, condotto per le vie del paesino e deriso da una folla
urlante.

Con cadenza quinquennale, a Maggio, ogni Martedì, Giovedì e Domenica, gli


iscritti alla Scampanata devono presentarsi obbligatoriamente nella piazza
principale di Anghiari entro le 6 di mattina. I malcapitati ritardatari vengono
prelevati dalla propria abitazione, caricati su un carretto addobbato, condotti per
le vie del borgo e sottoposti al lancio di farina, uova e quant’altro. Il tutto
circondati da una fragorosa folla accorsa per assistere alla derisione pubblica
dello sventurato.

Tradizioni similari sono state riscontrate in diverse parti d’Europa. La


Scampanata di Anghiari si inserisce quindi, seppur con i suoi tratti peculiari, nel
ricco filone dei rituali del charivari, che comportano l’umiliazione pubblica di
un soggetto che si è sottratto a determinate regole del vivere sociale attraverso la
conduzione forzata del “colpevole” tra gli schiamazzi e le risa della folla.

Cose da vedere ad Anghiari

La Piana della Battaglia


Il Palazzo della Battaglia
Il Palazzo Pretorio
Il Museo Statale di Palazzo Taglieschi
Il Museo della Misericordia
Il Teatro dei Ricomposti
I Giardini del Vicario
Piazza Garibaldi
Il Cassero
La Torre dell’orologio (o “Campano”)

Eventi da non perdere ad Anghiari

Gli eventi più famosi che si tengono ad Anghiari sono la già citata Scampanata
(ogni 5 anni nel mese di Maggio) e la Tovaglia a quadri, un evento a metà tra
teatro e sagra, in programma nel mese di Agosto.

Ogni terza Domenica dei mesi dispari ad Anghiari si tiene il mercatino


dell’antiquariato.

Mercatino dell’antiquariato ad Anghiari


Mercatino dell’antiquariato ad Anghiari

Mercatino dell’antiquariato ad Anghiari


Mercatino dell’antiquariato ad Anghiari

***

Un ringraziamento a Lorenzo che per un giorno ha vestito i panni di un provetto


cicerone per farci scoprire le bellezze della “sua” Anghiari.

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