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Pg 25/11/21
Il paesaggio è illuminato
dal sole che, però, non è
rappresentato nel
dipinto. La luce sembra
arrivare dall’alto e si
diffonde sul paesaggio. Il
dipinto assume, così, un
aspetto appiattito,
bidimensionale.
● Confronto
Queste tre opere, nonostante rappresentino lo stesso soggetto, presentano differenze significative.
Innanzitutto nella forma è evidente come in Cézanne ci sia una forte geometricità, la natura si
schematizza, si quantifica attraverso coni, cilindri e cubi, fattore che conferisce una certa staticità alla
sua opera. Van Gogh, invece, forza e piega la realtà al proprio desiderio espressivo; infine in Seurat
l’opera è complessivamente statica, nella composizione non c’è alcun accenno né di movimento né di
sentimento: da più importanza al colore.
La tecnica è in tutte e tre le opere innovativa: innanzitutto notiamo come in Seurat sia presente una
scomposizione ottica del colore, questo non è compatto, costituito da pennellate, ma l’artista ci da
l’impressione di un colore uniforme con numerosi puntini di colori puri tra loro ravvicinati. Mentre in
Van Gogh si possono individuare pennellate ben evidenti e marcate, che esprimono in maniera
significativa quelle che lui stesso chiama “le terribili passioni degli uomini”; Cézanne invece dipinge
attraverso delle macchie di colore, fa dunque corrispondere determinati toni di colore su una
superficie piatta ad una percezione di realtà a più piani: lontananza, plasticità e vuoto sono ricreati dai
colori.