VENERDÌ — 3 DICEMBRE 2021 – IL RESTO DEL CARLINO
URBINO E PROVINCIA
“L’ultima carta“
di Tiziano Mancini
presentata in Regione
Presentato ieri a Palazzo delle
Marche di Ancona il romanzo
“L’ultima carta“ dello scrittore e
giornalista Tiziano Mancini, edi-
to nella Collana dei Quaderni
del Consiglio. Un’originale «gui-
da romanzata» alla città ducale,
percorsa lungo un itinerario nel
quale il noir e l’amore si intrec-
ciano alle bellezze di Urbino. Al-
la presentazione, l’autore, il Pre-
sidente del Consiglio regionale,
Dino Latini e il consigliere Micae-
la Vitri, responsabile della Colla-
na editoriale. «Un vero e proprio
“marketing territoriale“» lo ha
definito Latini «che riesce a valo-
rizzare il territorio». Per Micaela
Vitri, «rappresenta il ruolo della
Collana cioè la promozione dei
luoghi, della cultura e dei talenti
marchigiani» anche grazie alla
copertina di Luca Polidori.
La Casellati sarà a Urbino giovedì 9
Il presidente del Senato verrà in città, dopo la visita rinviata, per la chiusura della mostra su Carlo Bo
URBINO
Sarà Maria Elisabetta Alberti Ca-
sellati a chiudere l’esposizione
«Carlo Bo e Urbino: 1951-2001».
Dopo la visita prevista lo scorso
mese e poi rimandata, il presi-
dente del Senato ha riprogram-
mato il proprio viaggio in città
per giovedì 9, ultimo giorno del-
la mostra dedicata allo storico
magnifico rettore dell’Universi-
tà di Urbino, visitabile alla Galle-
ria Albani.
Soddisfatto che alla fine si sia
riusciti a concretizzare la visita
è Giorgio Tabanelli, curatore
dell’esposizione, che guiderà
Casellati attraverso i cimeli pre-
senti nella galleria: «Un inciden-
te di percorso ha impedito che
la presidente venisse a Urbino il
19 novembre, ma alla fine abbia-
mo comunque potuto organiz-
zare l’incontro, in una data diver-
sa», racconta. Nel frattempo, la
mostra ha ricevuto l’apprezza-
mento anche di un’altra istituzio-
ne, il presidente della Repubbli-
A destra, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, con Draghi
ca: «Sergio Mattarella ha manife-
stato la propria adesione omag-
giando l’iniziativa con una me-
daglia della Presidenza. È un ri-
conoscimento importante, che
onora la figura e l’opera di Bo,
personaggio del Novecento
che ha avuto un grande ruolo
non soltanto nella letteratura,
ma anche nell’organizzazione di
istituzioni culturali: prima
all’Università di Urbino, poi a Mi-
lano, dove ha insegnato per 12
anni all’Università Bocconi e,
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con Silvio Baridon, ha dato vita
alla prima Scuola italiana di tra-
duttori e fondato l’Università
IULM. La medaglia è stata espo-
sta nella prima teca della mo-
stra, accanto alla lettera presi-
denziale, essendo una forma di
sostegno istituzionale di presti-
gio». Già in passato, il presiden-
te Mattarella aveva assegnato
dei riconoscimenti a mostre or-
ganizzate da Tabanelli, per
esempio «quando abbiamo ri-
cordato il poeta, docente e se-
natore a vita fiorentino Mario Lu-
zi nella biblioteca del Senato, as-
sieme al magnifico rettore Vil-
berto Stocchi, o quando abbia-
mo promosso due esposizioni
nella biblioteca della Camera
per celebrare Fernanda Pivano
e Luigi Santucci, amici di Carlo
Bo». Per quest’occasione, la pre-
sidente Casellati ha anche parte-
cipato al ricordo dello storico
rettore di Uniurb, contribuendo
alla prefazione di un saggio che
lo stesso Tabanelli ha scritto
«cercando di ricostruire la vita e
l’opera di Bo. È un’opera corale,
in cui sono i tanti personaggi
amici a raccontarne e commen-
tare la vita, oltre che Bo stesso.
Il volume rientrerà nella collana
“Quaderni del Consiglio regio-
nale“ delle Marche e probabil-
mente sarà pubblicato a genna-
io. Contestualmente alla mo-
stra, è già uscito un primo estrat-
to, con prefazione di Casellati e
di Ilvo Diamanti. L’opera sarà
lunga cento pagine e prenderà
il titolo de “L’umanesimo cristia-
no di Carlo Bo“».
n. p.
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