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IL SEICENTO

Il seicento è un secolo di aspri conflitti e grandi trasformazioni. E' in questo secolo che si
vedopno a pieno gli effetti di riforma e controriforma cattolica. Sul piano politico la guerra dei
Trent'anni segna l'ascesa della Francia come potenza egemone in Europa e il dominio indiretto
della Spagna sull'Italia sin dal trattato di Cateau-Cambrèsis del 1559. In questo secolo verrano
messi in crisi i valori e i concetti legati al classicismo e verrano messi in discussione per la
proposta di nuove funzioni innovative. Un'esempio eclatante è la condanna di Galileo che segna
la fine della libertà e l'inizio della condanna e della censura che vede protagonista il controllo
della Chiesa di Roma e della Spagna. Nei paesi protestasti invece il principio di tolleranza
religiosa è affermato dalla pace di Westfalia del 1684 che sancisce la tutela dei diritti
dell'individuo alla base della concezione moderna dello stato.
Il seicento è anche il secolo delle scoperte scientifiche e della nascita del metodo scientifico
sperimentale alla base della medicina moderna. La più grande scopera di Galileo che
successivamnete ha dovuto smentire, come abbiamo detto prima, per una questione di censura
poichè la terra secondo le sacre scritture è posta al centro dell'universo. Si scopre quindi un idea
di universo eliocentrico a differenza di quello geocentrico. In conclusione l'età barocca è lo
scontro tra due visioni del mondo, quella Rinascimentale tradizionale e quella del mondo come
pensiero scientifico, dinamico e aperto all'innovazione.

Per quanto rigurda l'Italia abbiamo un crollo economico dovuto alle nuove conquiste territoriali e
alle nuove colonie americane e delle Indie, le quali avevano fatto spostare l'asse del commercio
marittimo dal mediterraneo all'Atlantico facendo in modo di basarsi sull'acquisto di proprietà
agricole. Molti erano i contadini privi di terra che scatevano rivolte che venivano soppresse dallo
stato contro le masse. In special modo dai territori italiani controllati dalla Spagna.

La situazione culturale in italia invece dobbiamo suddivideral in decenni, fino al 1630\40


abbiamo la poesia e la cultura barocca mentre dopo il 1640 si assottiglia l'autonomia degli stati
italiani dall'autorità religiosa e dalla libertà umana.
la perdite economica dell'italia presenta un calo a livello della vita culturale in la corte è fusa con
l'apparato burocratico dello stato. Il letterario infatti è deviato dalla figura dell'artista che elogia il
principe e tramite architetture e dipinti. Ciò favorisce la crescita degli intellettuali chierici che
godono di una maggiore stabilità sociale. All'interno delle corti, gli intellettuali, fondarono le
accademie configurate come piccole corti dotate di un loro cerimoniale composto da un gurppo
di stretti intellettuali. Le accademie offrono un un luogo di conforto e comunicazione. La più
famosa è l'Accademia della Crusca sorta a Firenze nel 1582 con lo scopo di separare la "farina"
della buona lingua da quella passiva (farina e pane) nacque anche il vocabolario dell'Accademia
della Crusca pubblicato nel 1612 ed è la prima opera di questo tipo comparsa in Italia.

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