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in effetti, se confrontato con i nostri tempi e con la visione del mondo odierna, è così.
Tuttavia bisogna considerarlo anche come un’epoca di fioritura culturale che ha
condotto vero l’Umanesimo e il Rinascimento; in particolare occorre fare una divisione
tra Alto e Basso Medioevo, dato che questi due periodi sono caratterizzati da profonde
differenze.
Con la caduta dell'Impero Romano la cultura antica va principalmente perduta o
relegata in monasteri per la copiatura e le città preesistenti vengono abbandonate o si
spopolano. Questa epoca è chiamata alto medioevo e termina nell'anno mille. La
concezione del mondo, statica e immutabile, è fortemente dominata dalla Chiesa,
unica depositaria del sapere antico, per questo la cultura altomedievale e la
letteratura sono fortemente segnate dal cristianesimo, gli stessi padri della letteratura
medievale sono religiosi e tentano di integrare la letteratura pagana, le forme e il
sapere antico con la religione per formare una letteratura nuova. Questa letteratura si
divide in due filoni, chi pensa che la ragione sia essenziale per ricercare Dio e
comprendere il suo piano, mentre altri che sostengono la perdita della ragione e logica
come unica strada per comprendere e raggiungere Dio. Tutta la letteratura fino al
rinascimento è dominata dall'allegoria, ovvero l'uso delle parole non per il loro
significato ma per simboli che sono legati alle suddette parole. Questa concezione è
così forte che l'uomo medievale arriva ad inventare animali basandosi sulla parola
solamente poiché essa esiste. Questo porta alla creazione di libri e di raccolte di storie
che parlano delle proprietà benefiche o malefiche di pietre e gemme solamente
basandosi sul loro nome e sui simboli che si potevano nascondere dietro di essa
(bestiari e lapidari). I libri sono rari e per gran parte dell’alto medioevo monopolio
ecclesiastico, tuttavia, con la rinascita dell’anno mille e l’avvento delle università
tornano a circolare i libri, rimanendo costosissimi per la mancanza di materiale e per la
scrittura a mano, ricompare la punteggiatura da tempo scomparsa e i libri diventano
non solo un oggetto pratico ma anche un simbolo sociale di ricchezza e sapere, al
contempo diventando più piccoli e maneggevoli, adatti a spostamenti e frequenti
consulti. Nel corso del basso medioevo gli intellettuali diventeranno una élite
inaccessibile ai più e relegando il sapere ad una classe aristocratica.
La cultura altomedievale ha numerosi punti di riferimento e correnti di pensiero
allegorie
la visione delle cose dell’uomo medievale era pervasa di simboli e allegorie,
ovvero i significati e collegamenti nascosti dietro ad oggetti e animali, avevano
più gradi di complessità e comprensione:
letterale, allegorico, morale, anagogico. Un chiaro utilizzo di questa visione
allegorica e fortemente incentrata sull’uso e significato delle parole sono le
raccolte di descrizioni di animali e minerali che erano diffuse nel medioevo,
chiamate rispettivamente bestiari e lapidari, essi descrivono le proprietà
magiche degli oggetti e a volte animali fantastici che non esistevano, poiché
essi utilizzando le parole già esistenti inventavano animali basandosi su tutti i
rimandi e significati del termine.
razionalismo
corrente di pensiero guidata da Tommaso d’Acquino che tramite il pensiero
filosofico interpretava il mondo e cercava collegamenti con dio seguendo la
logica e la ragione
misticismo
corrente di pensiero opposta a quella di Tommaso d’Acquino e guidata da san
bonaventura, secondo il quale la ragione andava abbandonata completamente
e ci si doveva alienare dal mondo secolare per raggiungere il contatto con dio
universalismo
l’uomo medievale vedeva il mondo e la società come uno schema universale
rigido e immutabile in cui esistevano solo due figure chiave, l’imperatore per il
potere temporale, e il papa per il potere spirituale. La società è divisa in tre
classi: i religiosi, i combattenti, i lavoratori
enciclopedismo
nell’alto medioevo un uomo si poteva considerare dotto se aveva una
conoscenza molto vasta di tutti gli argomenti, anche se lacunosa. Gli
intellettuali del medioevo scoprono le cose attraverso le parole e il loro
significato. Infatti in questo periodo Isidoro di Siviglia realizza un opera
enciclopedica chiamata Etymologiae che indaga l’origine delle parole e i loro
significati simbolici. Tuttavia, questo modo di scoprire il mondo favoriva le arti
della dialettica e del ben parlare (trivio) e metteva in secondo piano le discipline
propriamente scientifiche (quadrivio).