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LABORATORIO di

ARCHITETTURA
TECNICA
Progettazione e Accessibilità
La soddisfazione dei requisiti
Accessibilità e fruibilità per tutti
FRUIBILITA’

FRUIBILITA’=
Insieme delle condizioni relative
all’attitudine del sistema edilizio ad
essere adeguatamente usato dagli
utenti nello svolgimento delle attività.

Laboratorio di Architettura tecnica !2 Giampaolo Munafo’


FRUIBILITA’

FRUIZIONE DEGLI SPAZI


adeguati spazi a disposizione delle
attività.
Linee guida per il dimensionamento
funzionale spaziale.
Spazi minimi per le attività.
Condizioni di agio nello svolgimento
delle attività.

Laboratorio di Architettura tecnica !3 Giampaolo Munafo’


B.1. B.1.
PRESTAZIONI DEGLI
PRESTAZIONI ORGANISMI
DEGLI EDILIZI
ORGANISMI • FRUIBILITÀ
EDILIZI DEGLI
• FRUIBILITÀ SPAZISPAZI
DEGLI
1. 1.RIFERIMENTI ANTROPOMETRICI
RIFERIMENTI ANTROPOMETRICI
FRUIBILITA’
DATI ANTROPOMETRICI

FRUIZIONE DEGLI SPAZI


DATI ANTROPOMETRICI
FIG. B.1.1./1
FIG.DATI ANTROPOMETRICI
B.1.1./1 DI BASE DI BASE
DATI ANTROPOMETRICI

495 495 210 210


1905 1905 450 450 195 195
1770 1770 405 405 185 185 450 195
450 195
1640 1640 405 405 185 185
1785 1785 1790 1790 365 185
1665 365 185
1660 1660 1665
235 235 1540 1540
220 1540 1540 1675
220 1675
390 390 215 215 210 1560 1560
365 210 1440
365 205 205 1440
345 345 195 195 370 370 200
185 200
185 350 350
175 175 325 325
1575 1575 185 185
1460 1460 175 175
385 385 1345 1345 385 385 165 165
350 1475 1475
350 300 350 350 1365
315 315 300 315 1365
280 280 315 1260 1260
485 485
265 265 285 285
455 455 260 260
425 425 455 455 250 250
425 425
270 400 400
270
920 255 255
920 235 255 255
850 850 235
235 235
775 775 865 865 220 220
790 790
210 210 730 730
460 460 735 735 190 190 190 190
425 425 680 680 175 175 425 425 690 690 175 175
390 390 620 620 390 390 640 640 160 160
355 355 580 580

450 450 410 410


415 415 380 380
375 375 345 345
290 290 265 265
265 265 245 245
245 245 225 225
120 120 125 125
115 115 120 120
105 105 115 115

UOMO UOMO DONNA DONNA

Laboratorio di Architettura tecnica !4Età A Età B A C B D C E D F E G F H G J H K J Giampaolo


Kg K Kg Munafo’
1800 1800 155465 200155 225200 1460225 860
465 1460 790860 270790 1685
270 76.5
1685 76.5
a ogni materiale, ogni componente, ogni parte e ogni media; Nelle figure presentate i punti marcati con pallino nero
spazio – le condizioni di fruibilità, di benessere, di sicu- • la misura inferiore si riferisce a persone valutate sta- rappresentano schematicamente i punti di articolazione
rezza e di gestione e manutenzione degli ambienti pro- tisticamente di bassa statura. dei movimenti, mentre i tratti grossi interni alla figura
gettati. rappresentano gli assi della struttura ossea.
La «fruibilità degli spazi» – che qui si tratta – trova rife-
rimento progettuale e verifica nella conoscenza detta-
gliata dei dati antropometrici che si riportano, compren-
FRUIBILITA’
Vengono presentate separatamente le figure e i dati
relativi agli uomini, alle donne e ai bambini-ragazzi (fino
a 15 anni). Non si è invece fatta distinzione tra bambini
I dati relativi all’antropometria e alla cinosfera dei porta-
tori di handicap vengono presentati a parte, nel succes-
dendo in tali dati sia le dimensioni fisiche statisticamen- dei due sessi, inquanto le differenze di crescita, che sivo capitolo B.1.4. “Fruibilità dello spazio da parte di
te rilevanti (pari a circa il 95% della popolazione), sia le pure sussistono, appaiono di scarso rilievo. portatori di handicap”. E

FRUIZIONE DEGLI SPAZI


FIG. B.1.1./2 DIMENSIONAMENTO DEGLI ARREDI IN RELAZIONE ALLE ATTIVITÀ RICORRENTI – BAMBINI DA 5 A 15 ANNI

15°

MENSOLA

40°

C MIN. K
150

LAVAGNA

A G LAVORO

MIN.
280
Q R S
LAVANDINO E
K
P
15° D F
M
O

B H J
L

BAMBINI IN PIEDI BAMBINI SEDUTI

Laboratorio di Architettura tecnica !5 Giampaolo Munafo’


780 605
710 790
15 730 575
1105 660
1025 15PIANO ALTO

FRUIBILITA’
935 610
535
45
MANIGLIA
915 PIANO DELLA CUCINA 610
865 535

865

FRUIZIONE DEGLI SPAZI


815
SPECCHIO INTERO
790
15 730 45 VISIONE
660 LATERALE
25 40 15
610
94 535
210
60 LIMITE
DISTORSIONE
62 VISIONE
LIMITE VISIONE COLORI 610

1455 DONNA
BINOCULARE

1590 UOMO
535
30 -60
760
685 455 610 560 535
610 405 510 485 330
30 -60
SPECCHIO INTERO
62
45 VISIONE
760 LATERALE
405 40 610
380 VISIONE OCCHIO DESTRO 94
60
1590 50 LIMITE DI 94 LIMITE VISIONE SUPERIORE
30 30 210
1465 ABBAGLIAMENTO 50 60 LIMITE
1355 1475
1370
1360 DISTORSIONE
1445 40 1265 62 VISIONE
LIMITE VISIONE COLORI 45

1455 DONNA
1335 1345 40 BINOCULARE1270

1590 UOMO
1235 1240
UOMO 240
30 -60 1155 DONNA 215
35 LIMITI
610 0
560 535 VISIONE COLORI
1325
1225 510 485 330 1230 0
1135 UOMO 455
30 -60 1140
1055 40 DONNA 405
1055
965 15
890 62
695 975
650 895 760
405 830 610650
605 605
380 800 VISIONE OCCHIO DESTRO 94
675 TAVOLO 575
38 60
715 660 70
605
655
30600 50 LIMITE DI PER TASTIERA
PIANO LIMITELIMITE
VISIONE SUPERIORE
VISIONE INFERIORE
0 ABBAGLIAMENTO
550
50
635 610
1475
1360
470 40 1370 1265
425
1345 45
395 40 1270 UOMO 240
1240 430
400 1155 400 DONNA 215
365 35 LIMITI
0 VISIONE COLORI
1230
0
UOMO 455
1140
1055 40 DONNA 405
15

975
Laboratorio di695
Architettura tecnica 895
650 !6 650 Giampaolo Munafo’
4 contenente che
605 830
del contenuto, dell’involucro edilizio più che degli605invasi; ma anche un modesto, disarmato architetto,
NOZISRTRASUPTLETTUI
2440 1220

ELO PE
1015

B.1.1./4 FRUIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ – DIMENSIONI LENDI


MINIME DI INGOMBRO
G
RSI E SPAZI DI LAVORO
330
FRUIBILITA’
660
L
OG E T.TA
785

PR BIMPIANT
430 915
510 .4
L
PE
TURE

FRUIZIONE DEGLI SPAZI


ZIONE A CABINE, CAVEDI, AUTO, ECC.
CORSI, CORRIDOI, DISIMPEGNI, ECC
POSTI A SEDERE
660 B.STAZI B.5 .
685TU
STRUT E
580 455 PRE 635IS COMM

BN
OR4GA
. 915MIN. 2 PERSONE560 915 585 760 1725
.6.
760
1 PER. 9152 PER. 1270 3710PERSONE PER TTU
MIN.
535
815 865
MIN.
1980 1065
1 PER.
510 2 PER. 405
STRU
965 1700 22
R A
L PE
510 800
760 710 1015 2110 965
1700
1370 1120 2360
610 915
B.7. TU

C.RCIZIO
1930
T
330 660 STRU
1525 1420
.8.
ESE ESL’TISSRTUSRTUTIZ
1220 1450 1345 B U
1015 1220

430 45 -60
725
PROF .
B.9 TU
510
10 -15 445
T
STRU N
E I
RA
SPAZI MINIMI DI LAVORO : ISPEZIONE
685 180 A CABINE, CAVEDI, AUTO, ECC.
D.GETTA B.10 TU
UT
STR TO
.

RO UR
ingegnere, geometra e capomastro partecipa alla sfida di Porchestra IL CU
L

UTBT.11.TU
1725

510 710
1905405 ST R
1980 RUT ST
1700 MIN.
MIN. MIN. 2030

E.NTROL
1930 2030

840
1345
510 710
CO ENTA
1220
610 915
AMBI 1.1.
50 -60 965
725

10 -15 445 MAX. B. M


I
305 30 -35 5 -8 RIFER
N TR O
A

F . RIA5L
1015 TEB
2440
a eLaboratorio
capomastro partecipatecnica
1245 di Architettura alla sfida
2540 di orchestrare
!7 il territorio con interventi
2135 1250 significativi, Giampaolo Munafo’
MA
2030
N
FRUIBILITA’
FIG. B.1.2./1 RIFERIMENTI ANTROPOMETRICI – VINCOLI DI PASSAGGIO PER SCALE, RAMPE, TAPIS ROU
FRUIZIONE DEGLI SPAZI

55 L

75

135
passo = 72

MISURA MEDIA ALTEZZA LIBERA MINIMA POSIZIONE LARGHE


DI UN PASSO D'UOMO DA PEDATA A SOFFITTO MANCORRENTE SCALE A

Laboratorio di Architettura tecnica !8 Giampaolo Munafo’


FRUIBILITA’
FRUIZIONE DEGLI SPAZI
Vuol dire anche nessuna
discriminazione fra gli utenti nei limiti
delle possibilità delle strutture, ed in
funzione della molteplicità degli
utenti.

Laboratorio di Architettura tecnica !9 Giampaolo Munafo’


DESIGN FOR ALL
L’uomo non è standard: alto/basso,
bambino/anziano, con/senza occhiali,
colto/analfabeta, in bicicletta/sulla
sedia a rotelle, attento/distratto,
autoctono/straniero, ecc.

Laboratorio di Architettura tecnica !10 Giampaolo Munafo’


DESIGN FOR ALL
Il Design for All è l’approccio sociale
che proclama il diritto umano di tutti
all’inclusione e l’approccio progettuale
per conseguirla.

Laboratorio di Architettura tecnica !11 Giampaolo Munafo’


DESIGN FOR ALL
Progettare Design for All significa concepire
ambienti, sistemi, prodotti e servizi fruibili in
modo autonomo da parte di persone con
esigenze e abilità diversificate coinvolgendo
la diversità umana nel processo progettuale.
Le soluzioni DfA sono utilizzabili in modo
facile, comodo e gradevole dagli utenti senza
dover apportare modifiche in funzione delle
diverse abilità fisiche, sensoriali o cognitive e
senza dover rinunciare a un design
accattivante.
Laboratorio di Architettura tecnica !12 Giampaolo Munafo’
DESIGN FOR ALL
Questa progettazione inclusiva è intrinsecamente
olistica, perché l’uomo è un individuo fisicamente,
psicologicamente e socialmente complesso: per
rispondere alle sue esigenze non basta il progettista
(designer, architetto, grafico, ecc.), ma sono necessari
l’ergonomo, il marketer e gli esperti di discipline relative
allo specifico progetto (ad esempio il pediatra e lo
psicologo infantile nel caso di un campo giochi) nonché
una coerente consultazione con i potenziali fruitori in
ogni fase del processo: dalla stesura del brief alla
creazione di soluzione, perché un progetto DfA non si
sviluppa dal solo rapporto tra progettisti, consulenti e
committenti, ma si forma nel continuo confronto con
l’utenza potenziale.
Laboratorio di Architettura tecnica !13 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

LA NORMATIVA

L'accessibilità in Italia si fonda sulla Costituzione,


ma la normativa che disciplina l'accessibilità e
l'abbattimento delle barriere architettoniche in
materia organica è la Legge 13/89, che stabilisce i
termini e le modalità in cui deve essere garantita
l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare
attenzione ai luoghi pubblici.
Laboratorio di Architettura tecnica !14 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

Obiettivo dei primi decreti, come il D.P.R. n. 384/78


il cui campo di azione nonché le indicazioni
tecniche di riferimento sono contenute nella
circolare ministeriale L.L. P.P. n. 1669, è quello di
regolamentare le condizioni di vivibilità e sicurezza,
in ambiente pubblico.

Ciò che in particolare interessa la presente analisi è
la disciplina e la regolamentazione dei requisiti
ritenuti indispensabili per la sicurezza dei servizi
igienici riservati ai Disabili.

Laboratorio di Architettura tecnica !15 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

D.P.R. 384/78

Norme tecniche per le strutture pubbliche d'uso collettivo.

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI


Porte:
85 cm luce netta minima, la maniglia ad un'altezza di 90 cm

Corridoi e passaggi:
150 cm larghezza minima
Devono essere assenti variazioni di livello, che possono
essere superate mediante rampe.

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Fruibilità e Accessibilità

LOCALI IGIENICI

Dimensioni:
Minime dimensioni 180 cm X 180 cm

Porte:
85 cm luce netta minima
Apertura verso l'esterno
WC:
Posto nella parte opposta all'accesso.
L'asse della tazza deve essere posto ad una distanza
minima di 140 cm dalla parete laterale sinistra e ad una
distanza minima di 40 cm dalla parete laterale destra.

Laboratorio di Architettura tecnica !17 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
LOCALI IGIENICI
Lavabo:
Deve essere posto preferibilmente nella parete opposta a quella
cui è fissata la tazza WC
lateralmente all'accesso.
Il piano lavabo deve essere posto ad un'altezza di 80 cm dal
pavimento.
Il lavabo deve essere del tipo a mensola.
Le tubazioni di carico e scarico dell'acqua devono essere sotto
traccia per evitare ingombri sotto il lavabo.
La rubinetteria deve avere il comando a leva.

Specchio:
Deve essere posto sopra il lavabo in una zona compresa tra 90
cm e 170 cm d'altezza.

Laboratorio di Architettura tecnica !18 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità
Corrimano:

Il locale deve essere provvisto di un corrimano orizzontale
continuo fissato lungo l'intero perimetro del locale (escluso lo
spazio interessato dal lavabo e dalla porta).

Il corrimano deve essere fissato all'altezza di 80 cm dal
pavimento e ad una distanza di 5 cm dalla parete

Altro corrimano deve essere previsto all'altezza di 80 cm fissato
nel lato interno della porta per consentire l'apertura a spinta
verso l'esterno

Due corrimani verticali fissati al pavimento e al soffitto: il primo
deve essere posto, a sinistra (per chi entra) della tazza WC ad
una distanza dall'asse di 40 cm e dalla parete posteriore di 15
cm; il secondo, deve essere posto a destra (per chi entra) della
tazza WC a 30 cm dal bordo anteriore della tazza e di 15 cm
dalla parete laterale destra.
Laboratorio di Architettura tecnica !19 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

D.M. 236/89


Il decreto 236/89 introduce per la prima volta i concetti di
accessibilità, visibilità e adattabilità:sono criteri progettuali
che discriminano in maniera precisa il tipo di intervento a
seconda delle tipologie abitative.

ACCESSABILITA’

VISITABILITA’

ADATTABILITA’


Laboratorio di Architettura tecnica !20 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
ACCESSIBILITA'

Rappresenta il grado più alto di utilizzo dello spazio costruito.
Per accessibilità s'intende la possibilità, anche per persone
con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di
raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari, di
entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in
condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

La normativa prevede che debba essere garantita
l'accessibilità:

per i percorsi esterni e le parti comuni di tutti gli edifici e,
inoltre, che sia accessibile almeno il 5% degli alloggi di
edilizia residenziale sovvenzionata (con un minimo di un'unità
immobiliare per ogni intervento);

.....


Laboratorio di Architettura tecnica !21 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
(accessibilità)
......

per gli ambienti destinati ad attività sociali (come quelle
scolastiche, sanitarie, culturali, sportive);

per gli edifici sedi di aziende o imprese soggette alla
normativa sul collocamento obbligatorio;

Nelle strutture destinate ad attività sociali e limitatamente ai


servizi igienici, il requisito s'intende soddisfatto se almeno un
servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio, è accessibile
alla persona su sedia a rotelle.

Negli edifici sedi di aziende e imprese, invece, deve poter
essere accessibile almeno un servizio igienico per ogni
nucleo di servizi igienici previsto.

Laboratorio di Architettura tecnica !22 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

VISITABILITA'


Con questo termine si vuole indicare un più ridotto grado di
fruibilità dello spazio, limitando l'accessibilità ad alcune parti
dell'edificio (quelle di relazione e i locali igienici).

Ogni unità immobiliare, qualsiasi sia la sua destinazione
deve essere visitabile in particolare gli edifici residenziali (di
cui non sia già stata richiesta l'accessibilità).

Questo criterio si ritiene soddisfatto se:

una persona in carrozzina può raggiungere gli alloggi;
accedere alla zona soggiorno pranzo e ad un servizio
igienico.

Laboratorio di Architettura tecnica !23 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

VISITABILITA'

.......

Questo criterio si ritiene soddisfatto se:

......

Nei luoghi di lavoro;
servizio ed incontro sono visitabili gli spazi in cui il cittadino
entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

Nel locale igienico, la persona in carrozzina può arrivare in
prossimità del lavabo e del WC (anche senza
l'accostamento laterale per la tazza WC e frontale per il
lavabo).


Laboratorio di Architettura tecnica !24 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

ADATTABILITA'


Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel
tempo lo spazio costruito a costi limitati allo scopo di
renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da
parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o
sensoriale.

Questo criterio non stabilisce pertanto dei requisiti
dimensionali da attuare al momento, quanto la possibilità di
garantire in futuro la completa accessibilità.


Laboratorio di Architettura tecnica !25 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

ADATTABILITA'


..........

Detto criterio si applica a tutti gli edifici per i quali non sia già
richiesta l'accessibilità o la visitabilità.

Nei casi di adeguamento è consentita l'eliminazione del


bidet e la sostituzione della vasca con una doccia a
pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche
sostanziali del locale, uno spazio laterale di accostamento
alla tazza WC e di definire sufficienti spazi di manovra.

Laboratorio di Architettura tecnica !26 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:




Porte:

luce netta minima della porta di accesso di ogni edificio e di
ogni unità immobiliare deve essere di almeno cm 80;

quella delle altre porte deve essere di almeno cm 75,



l'altezza della maniglia deve essere compresa tra 85 e 96
cm (consigliata cm 90)


Laboratorio di Architettura tecnica !27 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:





Corridoi, percorsi:

larghezza minima 100 cm

non devono presentare variazioni di livello; in caso contrario
devono essere superate mediante rampe.

Si devono prevedere ogni 10 metri allargamenti atti a


consentire l'inversione di marcia e la larghezza del corridoio
deve comunque essere tale da garantire il facile accesso,
per una persona con sedia a rotelle, alle unità ambientali da
esso servite.

Laboratorio di Architettura tecnica !28 Giampaolo Munafo’


PORTATORE
PORTATORE DI
Fruibilità
DI HANDICAP
HANDICAP –– SEDIA
SEDIAA
e Accessibilità
A ROTELLE
ROTELLE

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:



FIG.
FIG.B.1.4./1
B.1.4./1SPAZI
SPAZIDI
DIMANOVRA
MANOVRACON
CONSEDIA
SEDIAAAROTELLE
ROTELLE (Art.8
(Art.8 DM
DM LLPP
LLPP 14
14 giugno1989,
giugno1989, n.236)
n.236)

INGOMBRODI
INGOMBRO DIROTAZIONE
ROTAZIONE AA360
360 INGOMBRODI
INGOMBRO DI SVOLTA
SVOLTA AA90
90
AMBITOPRIVO
AMBITO PRIVODI
DIOSTACOLI
OSTACOLI== MIN.
MIN.150
150CM
CM NELLOSTESSO
NELLO STESSOSENSO
SENSODI
DIMARCIA
MARCIA

90
90 80
80

50
50
70

50
70

50

140
140
90°
90°

90
90
110
110

150
150 170
170

INGOMBRODI
INGOMBRO DIROTAZIONE
ROTAZIONEAA90
90 INGOMBRODI
INGOMBRO DIROTAZIONE:
ROTAZIONE:AA180
180 (140
(140 xx 170)
170)
Laboratorio
IN di Architettura
INDIREZIONE
DIREZIONE OPPOSTAAL
OPPOSTA tecnica
ALSENSO
SENSODI
DIMARCIA
MARCIA !29 (INVERSIONE
(INVERSIONEDI
DIDIREZIONE
DIREZIONE)) Giampaolo Munafo’
110
110

Fruibilità e Accessibilità
150
150 170
170
ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:

INGOMBRO
INGOMBRO DIDI
ROTAZIONE
ROTAZIONEAA9090 INGOMBRO
INGOMBRO DIDI
ROTAZIONE: A 180
ROTAZIONE: A 180(140 x 170)
(140 x 170)
ININ
DIREZIONE
DIREZIONEOPPOSTA
OPPOSTAALAL
SENSO DIDI
SENSO MARCIA
MARCIA (INVERSIONE DIDI
(INVERSIONE DIREZIONE ) )
DIREZIONE

140
140

90°
90° 180°
180°

110
110

140
140
140
140
140
140

90°
90°
-
e
a
30
30

n
a
a
3030
110
110 170
170
a
-

e ininmodo
modoche
chesiano risolte
siano organicamente
risolte nella
organicamente poetica
nella poetica le le
e indicano le le
e indicano dimensioni di di
dimensioni ingombro statico,
ingombro gligli
statico, ambiti
ambiti
e
Laboratorio di Architettura
dell’edificio,
dell’edificio,evitando tecnica e eposticcia
evitandol’incongrua
l’incongrua applica-!30 di diingombro
posticciaapplica- ingombrodeideimovimenti
Giampaolo Munafo’
movimentie edi diaccessibilità
accessibilitàalle
allecose
cose
Fruibilità e Accessibilità
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI
FRUIBILITÀ DELLO SPAZIO DA PARTE DI PORTATORI DI HANDICAP

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:



➦ FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI DA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP MOTORI

FIG. B.1.4./4 DATI RELATIVI A PORTATORI DI HANDICAP MOTORI (legge 30 marzo 1971, n.118 – DM LLPP 14 giugno 1989, n.236)
RAMPE E PIATTAFORME

AMBITI DI MOVIMENTO SULLE RAMPE PROIEZIONE ORIZZONTALE

LA LARGHEZZA MINIMA DI UNA RAMPA DEVE ESSERE:


- DI 90 CM PER IL TRANSITO DI UNA PERSONA SU SEDIA A RUOTE
- DI 150 CM PER CONSENTIRE L'INCROCIO DI DUE PERSONE DILATAZIONE DELLA PIATTAFORMA
DI ROTAZIONE (VERSO DESTRA)
17,5
LARGHEZZA MIN. RAMPA

150
PIATTAFORMA DI ROTAZIONE
90

75

150
17,5

DILATAZIONE DELLA PIATTAFORMA


DI ROTAZIONE (VERSO SINISTRA)

200

AMBITI DI MOVIMENTO SULLE RAMPE AMBITI DI MOVIMENTO SULLE RAMPE


PROIEZIONE VERTICALE FRONTALE PROIEZIONE VERTICALE LATERALE

90

8 8
Laboratorio di Architettura tecnica MANCORRENTE ORDINARIO !31 Giampaolo Munafo’
1
PIATTAFORMA DI RO
LARG

17,5
Fruibilità e Accessibilità DILATAZIONE DELLA PIATTAFORMA
DI ROTAZIONE (VERSO SINISTRA)

200

AMBITI DI MOVIMENTO SULLE RAMPE AMBITI DI MOVIMENTO SULLE RAMPE

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI:



PROIEZIONE VERTICALE FRONTALE

90
PROIEZIONE VERTICALE LATERALE

8 8
MANCORRENTE ORDINARIO

MANCORRENTE DI TRAINO

90÷100
75
90÷100
90

75

SE A LATO DELLA RAMPA E' PRESENTE UN


PARAPETTO NON PIENO DEVE ESSERE
PREVISTO UN CORDOLO ALTO MIN. 10 CM
10

MAX. 8%
17,5 75 17,5
100

SVILUPPO LONGITUDINALE DELLE RAMPE - RIPIANI INTERMEDI - TORNANTI

90
CASO 'A' - RIPIANO ORIZZONTALE 150 x 150 CM
90

90
RAMPA RIPIANO TORNANTE

10,00 m 1,70 m 1,70 m


CASO 'B' - RIPIANO ORIZZONTALE TRASVERSALE 140 x 170 CM

OGNI 10 M DI LUNGHEZZA E IN PRESENZA DI


RAMPA RIPIANO INTERRUZIONI MEDIANTE PORTE, LA RAMPA
90

1,50 m
DEVE PREVEDERE UN RIPIANO ORIZZONTALE
DI DIMENSIONI MINIME PARI A:
- 150 x 150 CM (V. CASO 'B')
- O140 x170 CM IN SENSO TRASVERSALE ('B')
10,00 m 1,50 m - O 170 NEL SENSO DI MARCIA ('A')
OLTRE L'INGOMBRO DI EVENTUALI PORTE
CASO 'C' - RIPIANO ORIZZONTALE NEL SENSO DI MARCIA 170 CM
Laboratorio di Architettura tecnica !32 Giampaolo Munafo’
BILITÀ DEGLI SPAZI DISTRIBUZIONE

15
DI HANDICAP
Fruibilità e Accessibilità

210
ORI

ACCESSI E PERCORSI ORIZZONTALI e VERTICALI:



DM dei lavori pubblii 14 giugno 1989) CUCINE, ASCENSORI
150 cm

ACCESSIBILITÀ E AGIBILITÀ DEGLI ASCENSORI


ADEGUAMENTO DI EDIFICI ESISTENTI

DIMENSIONI MINIME CONSENTITE PER IN CASO DI ADEGUAMENTO DI EDIFICI ESISTENTI, OVE NON
ASCENSORI RESIDENZIALI E NON RESIDENZIALI
FRIGORIFERO SIA POSSIBILE L'INSTALLAZIONE DI CABINE DI DIMENSIONI
NON RESIDENZ.: 100 cm SUPERIORI, SONO CONSENTITE LE SEGUENTI DIMENSIONI
RESIDENZIALE: 95 cm - CABINA: PROFONDITÀ 120 CM, LARGHEZZA 80 CM
- PORTA: LUCE MIN. 75 CM, POSTA SUL LATO CORTO
- PIATTAFORMA: 140 x 140 CM
320
ONE SUL LAVELLO SEZIONE SUI FORNELLI NON RESIDENZ.: 140 cm SEZIONE LONGITUDINALE
RESIDENZIALE: 130 cm

LUCE D'EMERGENZA

BOTTONIERA min. 35 cm
PIANO DEL LAVELLO PIANO DI LAVORO PIANO DEI FORNELLI
50

CITOFONO
RUBINETTI CON ALTEZZA LIBERA
COMANDO A LEVA SOTTOSTANTE

MIN. 80 cm

140

110÷140 cm
110 cm
150 cm

PIATTAFORMA DI
DISTRIBUZIONE

90
80

80
70

70

110 60
150 cm
110 60

ADEGUAMENTO DI EDIFICI ESISTENTI


Laboratorio di Architettura tecnica
IN CASO DI ADEGUAMENTO DI EDIFICI ESISTENTI, OVE NON
!33 Giampaolo Munafo’
SIA POSSIBILE L'INSTALLAZIONE DI CABINE DI DIMENSIONI
Fruibilità e Accessibilità
SERVIZI IGIENICI
Criteri generali:
Devono essere garantite le manovre di una sedia a rotelle
necessarie per l'utilizzazione degli apparecchi sanitari.

Deve essere garantito lo spazio necessario per l'accostamento
laterale della sedia a rotelle alla tazza WC e, ove presenti, al
bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla
lavatrice.
Deve essere garantito lo spazio necessario per l'accostamento
frontale al lavabo che deve essere del tipo a mensola.
Devono essere dotati di opportuni corrimano e di un
campanello d'emergenza posto in prossimità della tazza e
della vasca.
Dare preferenza a rubinetti con manovra a leva.

Laboratorio di Architettura tecnica !34 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

MINIMI DIMENSIONALI CHE DEVONO ESSERE


RISPETTATI


Lo spazio necessario all'accostamento e al trasferimento
laterale della sedia a rotelle alla tazza WC e al bidet (dove
previsto), deve essere minimo di cm 100 dall'asse
dell'apparecchio sanitario.
Lo spazio necessario all'accostamento della sedia a rotelle
alla vasca deve essere minimo di cm 140 (lungo la vasca
stessa), con profondità minima di cm 80.
Lo spazio necessario all'accostamento frontale della sedia a
rotelle al lavabo deve essere minimo di cm 80 misurati dal
bordo anteriore.

Laboratorio di Architettura tecnica !35 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

MINIMI DIMENSIONALI CHE DEVONO ESSERE


RISPETTATI

......

WC e bidet:

Devono essere preferibilmente del tipo sospeso.
L'asse della tazza WC o del bidet deve essere posto ad una
distanza minima di cm 40 dalla parete laterale.
Il bordo anteriore deve essere posto a cm 75/180 dalla
parete posteriore.
Il piano superiore a cm 45/50 dal calpestio.
Qualora l'asse della tazza o bidet sia distante più di 40 cm
dalla parete, si deve prevedere, a cm 40 dall'asse
dell'apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per
consentire il trasferimento.

Laboratorio di Architettura tecnica !36 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

MINIMI DIMENSIONALI CHE DEVONO ESSERE RISPETTATI



......


Lavabi:

Il piano superiore deve essere posto a cm 80 dal piano di
calpestio
Deve essere sempre senza colonna con sifone
preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete

Doccia:

Deve essere a pavimento.

Deve essere dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono.


Laboratorio di Architettura tecnica !37 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
MINIMI DIMENSIONALI CHE DEVONO ESSERE RISPETTATI

......
Corrimano:

Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata
deve essere prevista l'attrezzabilità con maniglioni e
corrimano orizzontali e/o verticali in vicinanza degli
apparecchi: il tipo e le caratteristiche devono essere conformi
alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all'atto
dell'assegnazione dell'alloggio e posti in opera in tale
occasione.

Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è necessario
prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza
WC, posto ad altezza di cm 80 dal calpestio, e di diametro cm
3/4; se fissato a parete deve essere posto a cm 5 dallo
stesso.
Laboratorio di Architettura tecnica !38 Giampaolo Munafo’
Fruibilità e Accessibilità

Fruibilità

Laboratorio di Architettura tecnica !39 Giampaolo Munafo’


A.ZIONI
NO RALI D
Fruibilità e Accessibilità
TATORI DI HANDICAP MOTORI (Legge 30 maro 1971, n.118 – DM LLPP 14 giugno 1989, n.236) BAGNI GENE ETTAZ
PROG

ONA SU SEDIA A RUOTE ACCESSIBILITÀ DEL BAGNO B.STAZION


PRE
CASO CON VASCA UNITÀ MINIMA PER EDIFICI PUBBLICI - PIANTA
NISM
ns. 210) 180 ORGA
ns. 100)
Fruibilità
58 100

C.RCIZIO
40 5 100 40 40
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
ESE ESSION
PROF
LATERALE AL WATER

SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
D.GETTAZ
75

80
LATERALE AL WATER
100 CANNA VERTICALE
DI SOSTEGNO PRO TTURA
STRU

30
CAMPANELLO
ELETTRICO
PULSANTE
E.NTROLLO
180
ACQUA WATER
CO ENTAL
50

AMBI
CORRIMANO

100
F. TERIALI,
MA ONEN
RUBINETTO CON COMP
COMANDO A LEVA
85

G.ANISTIC
80

80 85 15 URB

SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
20

140
LATERALE ALLA VASCA
MANIGLIONE
(PROFONDITÀ)
INTERNO ED ESTERNO

SPAZIO DI ACCOSTAMENTO
FRONTALE AL LAVANDINO B.1. ILITÀ D
FRUIB
70

B.2. TURE P
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
T
STRU BILITÀ
LATERALE ALLA VASCA
Laboratorio di Architettura tecnica
(LUNGO LA VASCA) !40 Giampaolo Munafo’
O
LA M
Fruibilità e Accessibilità
Fruibilità

Laboratorio di Architettura tecnica !41 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità

Fruibilità

Laboratorio di Architettura tecnica !42 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
FIG. B.1.4./5 DATI RELATIVI A PORTATORI DI HANDICAP MOTORI (Legge 30 maro 1971, n.118 – DM LL

ACCESSIBILITÀ DEL BAGNO DA PERSONA SU SEDIA A RUOTE ACCES


UNITÀ COMPLETA PER ABITAZIONE - CASO CON VASCA UNITÀ M
min. 198 (cons. 210)
58 min. 82 (cons. 100) 58

Fruibilità 40 40
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
5

LATERALE AL WATER
100
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO

75

75
LATERALE AL WATER
100

180
50
60
300

85
75

80

80
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
20

20
140
LATERALE ALLA VASCA
(PROFONDITÀ)

SPAZIO DI ACCOSTAMENTO
FRONTALE AL LAVANDINO
70

70
SPAZIO D'ACCOSTAMENTO
LATERALE ALLA VASCA
(LUNGO LA VASCA)

ACCOSTAMENTO AGLI APPARECCHI VISITABI


Laboratorio di Architettura tecnica !43 Giampaolo Munafo’
- ACCOSTAMENTO AL WATER NEGLI AL
Fruibilità e Accessibilità

Fruibilità

Laboratorio di Architettura tecnica !44 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
➦ FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI DA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP MOTORI

FIG. B.1.4./6 DATI RELATIVI A PORTATORI DI HANDICAP MOTORI (Legge 30 marzo 1971, n.118 – DM dei lavori
Fruibilità di locali cucine
AGIBILITÀ DELLA CUCINA DA PARTE DI PERSONE SU SEDIA A RUOTE ACC
ESEMPIO IN LINEA - PIANTA
DIME
ASC
PIANO DI LAVORO PENSILE

30
110

200
FRIGORIFERO

60
300
ESEMPIO AD ANGOLO - PIANTA 195
Laboratorio di Architettura tecnica !45 Giampaolo Munafo’
PIANO DI LAVORO H. 80÷84
FRIGORIFERO

60
Fruibilità e Accessibilità
Fruibilità di locali cucine 300
ESEMPIO AD ANGOLO - PIANTA 195

PIANO DI LAVORO H. 80÷84


ALTEZZA LIBERA SOTTOSTANTE

210
FRIGORIFERO

320
Laboratorio di Architettura
SEZIONE tecnica
SUL LAVELLO !46 SEZIONE SUI FORNELLI Giampaolo Munafo’
D.P.G.R. 41/R del 29
luglio 2009

Costituito da 4 parti:

- Disposizioni generali
- Mobilità e sosta urbana
- Elementi progettuali delle costruzioni edilizie
- Locali pubblici e aperti al pubblico
Disposizioni generali
Art. 2 – Ambito di applicazione
1. Al fine di agevolare l'accesso, gli spostamenti interni e l'utilizzo delle parti comuni,
le presenti indicazioni tecniche si riferiscono:
a) agli edifici ed agli spazi pubblici e privati, permanenti o temporanei, di nuova
costruzione o soggetti a ristrutturazione edilizia, indipendentemente dalla loro
destinazione urbanistica;
b) agli edifici ed agli spazi pubblici e privati, permanenti o temporanei sottoposti
a interventi edilizi, ivi compresi i frazionamenti, almeno per la parte oggetto
dell’intervento stesso, indipendentemente dalla loro destinazione urbanistica;
c) agli edifici e spazi soggetti in tutto o in parte a mutamento di destinazione
se finalizzata all’uso pubblico.
2. Le indicazioni tecniche di cui al presente regolamento si applicano altresì:
a) alle strutture e agli impianti fissi connessi all'esercizio del trasporto pubblico
di persone;
b) alle strutture e agli impianti di servizio di uso pubblico, esterni o interni alle
costruzioni;
c) agli ambienti esterni naturali, privati aperti al pubblico o pubblici, quali
parchi, oasi, giardini, parchi archeologici, stabilimenti balneari e arenili liberamente
fruibili

Laboratorio di Architettura tecnica !48 Giampaolo Munafo’


Disposizioni generali
Art. 3 – Programmazione e pianificazione degli
assetti territoriali
Nell’ambito della programmazione e della pianificazione degli assetti
territoriali, attraverso il piano strutturale e gli atti di governo del territorio, i
comuni scelgono le aree destinate a servizi pubblici preferendo quelle
che assicurano la progettazione di edifici e spazi privi di barriere
architettoniche.

Gli articoli che seguono affrontano le diverse tematiche legate alla


fruibilità degli spazi sia interni che esterni e forniscono prescrizioni
specifiche sulla progettazione e il dimensionamento degli elementi
che li costituiscono, spesso più restrittive rispetto a quanto previsto
dalla normativa nazionale (L.13/89 e D.M. 236/89).

Laboratorio di Architettura tecnica !49 Giampaolo Munafo’


Mobilità e sosta urbana
Art. 4 – Definizioni
Ai fini del presente capo, sono considerate aree e percorsi pedonali esterni:

a) gli spazi riservati all’uso esclusivo dei pedoni in corrispondenza della


viabilità veicolare, degli attraversamenti stradali a raso o zebrati e di quelli a più
livelli con sottopassi o sovrappassi;

b) gli spazi riservati all’uso esclusivo dei pedoni nelle aree esterne di
pertinenza di edifici pubblici e privati ad uso pubblico, all’interno di spazi pubblici o
privati ad uso pubblico come piazze, giardini, parchi, portici.

Laboratorio di Architettura tecnica !50 Giampaolo Munafo’


Mobilità e sosta urbana
- AREE E PERCORSI PEDONALI
larghezza minima 1,50 m, ad eccezione di passaggi obbligati o restrinzioni
dovute a lavori in corso, per brevi tratti, di 0,9 m

- RAMPE
a) per rampe fino a 5 metri la pendenza massima ammessa è del 8%;
b) oltre i 5 metri la pendenza massima ammessa è del 5%.

- ATTRAVERSAMENTI STRADALI

- PAVIMENTAZIONI DELLE AREE E DEI PERCORSI

- PARCHEGGI
posti auto di larghezza non inferiore a 3,40 metri, nella misura minima di
uno ogni 30 o frazione di 30, riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di
persone disabili.

Laboratorio di Architettura tecnica !51 Giampaolo Munafo’


Elementi progettuali delle costruzioni edilizie

- ACCESSI ESTERNI AGLI EDIFICI


gli spazi, i varchi e le porte esterne di ingresso sono realizzati allo stesso
livello dei percorsi pedonali. Tali accessi presentano una larghezza utile di
passaggio di almeno 1,50 metri. Il piano di eventuali collegamenti verticali
è realizzato allo stesso livello dell'accesso.

- PORTE, FINESTRE E PARAPETTI


(dimensioni, meccanismi di apertura, maniglie, etc...)

- ATTRAVERSAMENTI STRADALI

- PAVIMENTAZIONE DELLE PARTI COMUNI


(caratteristiche, dislivello 2 cm, zerbini incassati nel pavimento, grigliati)

Laboratorio di Architettura tecnica !52 Giampaolo Munafo’


Elementi progettuali delle costruzioni edilizie

- LOCALI IGIENICI
In tutte le costruzioni e le strutture, ad esclusione di quelle ad uso
residenziale abitativo, al fine di consentire l'utilizzazione dei locali igienici
anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità fisiche, è
predisposto almeno un locale igienico accessibile mediante un percorso
continuo orizzontale o raccordato con rampe.
+ indicazioni su dimensioni porte, accostamento, sanitari, etc...

- ATTREZZATURE DI USO COMUNE: APPARECCHI ELETTRICI,


CASSETTE PER LA CORRISPONDENZA

- PIATTAFORME DI DISTRIBUZIONE, CORRIDOI, PASSAGGI

- SCALE, RAMPE, ASCENSORI, IMPIANTI ALTERNATIVI


SERVOASSISTITI

Laboratorio di Architettura tecnica !53 Giampaolo Munafo’


Locali pubblici e luoghi aperti al pubblico

- SALE E LUOGHI PER RIUNIONI, SPETTACOLI E RISTORAZIONE


Prestazioni minime:
a) è dotata di posti riservati per persone con ridotta capacità motoria, in
numero pari ad almeno 2 posti per ogni 400 o frazione di 400 posti, con un
minimo di 2;
b) è dotata, in numero pari ad almeno 2 posti per ogni 400 o frazione di
400 posti, con un minimo di 2, di spazi liberi riservati per le persone su
sedia a ruote, predisposti su pavimento orizzontale, con dimensioni tali da
garantire la manovra e lo stazionamento di una sedia a ruote;
c) è consentita l'accessibilità ad almeno un servizio igienico e, ove
previsti, al palco, al palcoscenico ed almeno ad un camerino spogliatoio
con relativo servizio igienico.

- ARREDI FISSI
(banconi, piani d'appoggio, attesa e transenne guida-persone, bussole,
meccanismi ad apertura temporizzata)

Laboratorio di Architettura tecnica !54 Giampaolo Munafo’


Locali pubblici e luoghi aperti al pubblico
- ATTREZZATURE PUBBLICHE (telefoni, cassette postali, bancomat, etc...)
Percorso di accesso orizzontale, altezza dei dispositivi, linguaggio Braille
e dispositivi audio-visivi)

- STRUTTURE BALNEARI IN CONCESSIONE E ARENILI LIBERAMENTE


FRUIBILI
Garantire:
a) la massima accessibilità e fruibilità degli impianti e dei servizi proposti anche in
funzione della balneazione e della partecipazione alle attività ricreative;
b) l'effettivo accesso al mare con la predisposizione di percorsi agevoli di
collegamento realizzati con elementi smontabili, posizionati tra le zone dei servizi e lo
spazio per le soste a mare e tra queste ultime e la battigia
Nelle aree demaniali marittime non concessionate, liberamente e gratuitamente
fruibili ai fini della balneazione, alle persone diversamente abili e con ridotte o impedite
capacità motorie e sensoriali sono garantiti almeno la visitabilità della spiaggia nonché
l’effettivo accesso al mare attraverso idonei percorsi, se non impedito da obbiettive
caratteristiche morfologiche e ambientali dei luoghi.

- STAZIONI E FERMATE DEI VEICOLI DESTINATI AL TRASPORTO PUBBLICO


URBANO

Laboratorio di Architettura tecnica !55 Giampaolo Munafo’


PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI
Fruibilità e Accessibilità
FRUIBILITÀ DELLO SPAZIO DA PARTE DI PORTATORI DI HANDICAP

Fruibilità : schemi di riferimento


➦ FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI DA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP MOTORI

FIG. B.1.4./7 SOLUZIONI TECNICHE CONFORMI – UNITÀ AMBIENTALI: SPAZI ANTISTANTI E RETROSTANTI LA PORTA
(DM LLPP 14 giugno 1989 n.236 – Art.8)

APERTURA CONTRO MARCIA


APERTURA A SINISTRA 110 75÷80 75÷80
45 75÷80 15 100 75÷80 20

100
100
135
260÷270
135÷140 195÷200

APERTURA CONTRO MARCIA


APERTURA A DESTRA

15 75÷80 45 20 75÷80 100 75÷80 75÷80 110

100

100
135

135÷140 195÷200 260÷270

APERTURA NEL SENSO DI MARCIA


APERTURA A DESTRA

10 75÷80 15 35 75÷80 20 20 75÷80 90

Laboratorio di Architettura tecnica !56 Giampaolo Munafo’


0

0
APERTURA CONTRO MARCIA
APERTURA A DESTRA

Fruibilità e Accessibilità
15 75÷80 45 20 75÷80 100 75÷80 75÷80 110

100

100
135
Fruibilità : schemi di riferimento
135÷140 195÷200 260÷270

APERTURA NEL SENSO DI MARCIA


APERTURA A DESTRA

10 75÷80 15 35 75÷80 20 20 75÷80 90

100

100
120
100÷105 130÷135 185÷190

APERTURA NEL SENSO DI MARCIA


APERTURA A SINISTRA

15 75÷80 10 20 75÷80 35 90 75÷80 20

100

100
120

100÷105 130÷135 185÷190

FIG. B.1.4./8 FRUIBILITÀ DELLE CAMERE DA LETTO NEL CASO DI "ADATTABILITÀ"

45

90
Laboratorio di Architettura tecnica !57 90
Giampaolo Munafo’

5
15 75÷80 10 20 75÷80 35 90 75÷80 20

Fruibilità e Accessibilità

100

100
120
Fruibilità : schemi di riferimento 100÷105 130÷135 185÷190

FIG. B.1.4./8 FRUIBILITÀ DELLE CAMERE DA LETTO NEL CASO DI "ADATTABILITÀ"

45

90
90

240

45
300

300

150
90

90 180 150 90 180 90

90
420 360 300

LETTO MATRIMONIALE LETTO MATRIMONIALE LETTO SINGOLO


CON SPAZIO DI MANOVRA LATERALE CON ACCESSO PER SEDIA A RUOTE CON SPAZIO DI MANOVRA LATERALE
AREA LIBERA DA INGOMBRI MA SENZA SPAZIO DI MANOVRA

Laboratorio di Architettura tecnica !58 Giampaolo Munafo’


PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • FRUIBILITÀ DEGLI SPAZI
FRUIBILITÀ DELLO SPAZIO DA PARTE DI PORTATORI DI HANDICAP
Fruibilità e Accessibilità
Fruibilità : schemi di riferimento
FIG. B.1.4./9 SOLUZIONI TECNICHE CONFORMI – UNITÀ AMBIENTALI – PERCORSI ORIZZONTALI (DM LLPP 14 giugno 1989 n. 236 – Art.9)

Laboratorio di Architettura tecnica !59 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
Fruibilità : schemi di riferimento

Laboratorio di Architettura tecnica !60 Giampaolo Munafo’


Fruibilità e Accessibilità
Fruibilità : schemi di riferimento

Laboratorio di Architettura tecnica !61 Giampaolo Munafo’

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