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Occhio a Campari e Fineco

di Gianluca Defendi

E’ stata una settimana positiva per la borsa italiana che ha compiuto un veloce
recupero ed è salita oltre un’importante area di resistenza. L’indice Ftse Mib si
è infatti appoggiato al solido sostegno grafico posto in area 25.600-25.550
punti e ha compiuto un veloce balzo in avanti. Il quadro tecnico di breve
termine sta quindi migliorando: il superamento di quota 26.500 fornirà
un’ulteriore dimostrazione di forza e può spingere i prezzi a 26.700 punti,
ultimo ostacolo da superare prima di un nuovo allungo verso la soglia
psicologica dei 27.000 punti. Solo il ritorno sotto 25.550 potrebbe annullare i
recenti progressi e fornire un primo segnale di debolezza, poi confermanto dal
cedimento del sostegno posto a 25.300 punti. Da un punto di vista grafico,
tuttavia, soltanto la rottura del supporto situato in area 25.000-24.950 punti
potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza.
Tre azioni da monitorare. Tra i titoli che presentano un quadro tecnico
costruttivo segnaliamo Campari, FinecoBank e Intesa SanPaolo. Il primo ha
effettuato un veloce balzo in avanti ed è salito oltre i 12,80 euro (facendo in
questo modo registrare i nuovi massimi storici). Il trend primario si conferma
quindi positivo e può spingere i prezzi verso la soglia psicologica dei 13 euro.
Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza:
un’eventuale correzione troverà infatti un valido sostegno in area 11,40-11,30
euro. Da seguire anche l’andamento di FinecoBank che ha strappato al rialzo
ed è salita oltre la resistenza grafica posta a 16,10-16,15 euro. L’analisi
quantitativa evidenzia un rafforzamento della pressione rialzista: un ulteriore
allungo avrà un primo target attorno a 16,85 e un secondo obiettivo in area
16,97-17 euro. Anche Intesa SanPaolo ha fornito ulteriori segnali di forza,
superando di slancio la barriera posta a 2,53 euro. Un nuovo allungo avrà un
primo target in area 2,60-2,6050 e un secondo obiettivo attorno a 2,6250.
Il quadro tecnico dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) è
sceso verso il supporto grafico posto a quota 1,1530 prima di tentare un timido
recupero. La struttura tecnica di breve termine rimane quindi precaria anche se
il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può favorire una fase
laterale di consolidamento. Un primo segnale di tenuta arriverà con il ritorno
sopra 1,1640 anche se un rimbalzo dovrà comunque affrontare una prima
barriera in area 1,1680-1,1690 e una seconda resistenza a quota 1,1750-
1,1760. Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà
pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Da un punto di vista
grafico, tuttavia, soltanto una discesa sotto 1,1530 potrebbe fornire un nuovo
segnale ribassista.
La salita del petrolio. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha compiuto un
ulteriore balzo in avanti ed è salito oltre gli 82 dollari. La struttura tecnica di
breve termine rimane quindi costruttiva (i principali indicatori direzionali si
trovano infatti in chiara posizione long) e solo il forte ipercomprato registrato
dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore allungo (che avrà un
primo target in area 83,35-83,50 dollari) e innescare una fisiologica pausa di
consolidamento. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di
tendenza: da un punto di vista grafico, infatti, soltanto una discesa sotto i 77
dollari potrebbe fornire un segnale di debolezza.
Il trend rialzista del bitcoin. Il bitcoin ($), dopo un veloce pullback verso i
54.000 dollari, ha compiuto un ulteriore balzo in avanti e si è portato a ridosso
dell’importante soglia psicologica dei 60.000$. Il trend di breve termine rimane
quindi positivo ed è confermato dalla posizione long dei principali indicatori
direzionali. Solo il forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può
impedire un ulteriore allungo (con target teorici in area 61.350-61.500 prima e
attorno a quota 62.800$ in un secondo momento) e innescare una fisiologica
pausa di consolidamento. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista
di tendenza: pericoloso solo il cedimento del sostegno posto in area 54.000-
53.500 dollari anche se un’eventuale correzione troverà comunque un valido
sostegno a quota 50.500-50.000$. (riproduzione riservata)

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