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Il
nocciolo ha fuso il contenitore d’acciaio
29 marzo 2011 alle 07:41 da maria | Categorie: Nucleare
Egli dice che vorrebbe tanto sbagliarsi, ma che i dati relativi al reattore 2 resi pubblici dalle
autorità giapponesi e dalla Tepco (la società che gestisce l’impianto) conducono diritti al
meltdown.
Ossia, con ogni probabilità il calore del nocciolo in fusione, che comprende le sbarre di
combustibile nucleare chiuse in un involucro di zirconio, ha perforato il contenitore del reattore
e ora almeno in parte si trova – una sorta di lava – sul pavimento di cemento che ha già
sopportato terremoto ed esplosioni.
Se anche fosse rimasto integro, il pavimento non è comunque progettato per resistere a una
temperatura così alta.
Significa che non c’è più alcuna barriera impermeabile fra l’ambiente e il materiale nel quale
sono in corso reazioni nucleari con conseguente elevatissimo rilascio di radioattività. Peraltro lo
aveva già fatto supporre il plutonio trovato accanto alla centrale. L‘oceano Pacifico è a due
passi, veramente a due passi dal nocciolo in meltdown.