destinato a raggiungere l'apice delle università americane che decise di abbandonare tutto e condurre una vita da proletario nel nome dell'ideale di giustizia sociale di Karl Marx. Jack Hirschman, studioso e traduttore in nove lingue, è morto a 87 anni nella sua casa di Union Street a San Francisco. Fu uno dei più singolari protagonisti della controcultura americana. L'annuncio della scomparsa lo ha dato la seconda moglie, la poetessa e pittrice anglosvedese Agneta Falk, sposata nel 1999.
Hirschman ha avuto una carriera editoriale che è durata
più di 50 anni, con l'attivo più di 100 volumi, di cui la metà erano traduzioni; si era fatto conoscere anche come attivista politico a favore dei poveri e degli emarginati. "La cosa più importante come poeta è che ho lavorato per il movimento comunista per 45 anni e la nuova classe di poveri e senzatetto", disse in un'intervista del 2018.
Nato a New York, nel quartiere del Bronx, il 13 dicembre
1933, iniziò la carriera nel 1961 come professore di letteratura inglese all'Università della California a Los Angeles, avendo fra i suoi studenti Gary Gach, Steven Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. Nel 1966 fu licenziato perché promotore di una serie di proteste e manifestazioni contro la guerra in Vietnam, attività definite "contro lo Stato": una di queste fu l'attribuire la "A", ossia il massimo dei voti, a tutti gli studenti per evitare l'arruolamento.
Abbracciata l'ideologia marxista, nel 1980 si unisce al
Communist Labor Party e lavora come attivista culturale con un gruppo di poeti fra cui Luis Rodriguez, Michael Warr, Kimiko Hahn, Sarah Menefee, Bruno Gullì, fino al volontario scioglimento del gruppo nel 1992, Nel 1994 diventa membro della League of Revolutionaries for a New America e contribuisce al suo giornale "Peoplès Tribune". Durante gli anni Ottanta ha diretto "Compages", una rivista internazionale di traduzione di poesia rivoluzionaria. E' stato fondatore del World Poetry Movement e della Revolutionary Poets Brigade.
Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere i poemi lunghi
che chiama Arcanes, descritti come la trasformazione dialettica materialistica di ciò che è spesso alchemico o mistico. Gli Arcanes, anche quando toccano temi personali (come nell'Arcano per suo figlio David, morto a 25 anni per un linfoma nel 1982), hanno sempre relazioni con le trasformazioni politiche e sociali. In Italia ha pubblicato con la Multimedia Edizioni le raccolte di poesia "Soglia Infinita" (1993), "Arcani" (2000), "Volevo che voi lo sapeste" (2004), "12 Arcani" (2004), "The Arcanes" (2006), un imponente volume che raccoglie in lingua inglese tutti gli Arcani scritti dal 1972 al 2006, "28 Arcani" (2014), "L'Arcano del Vietnam" (2017).
Jack Hirschman è stato in contatto fin dalla metà degli
anni Cinquanta con i poeti della Beat Generation (alla quale è stato a volte associato) dai quali però si differenzia subito proprio per le sue posizioni politiche. Pur amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Kaufman e di tutti gli altri poeti Beat, dissentiva da quella che riteneva una rivoluzione "borghese", fatta di droghe e misticismo orientale, mentre si sentiva più vicino politicamente e culturalmente ai movimenti radicali afroamericani (Black Panther Party e tra i poeti Amiri Baraka).
Nella sua intensa opera di traduttore ha lavorato su autori
come Mayakovsky, Roque Dalton, Pier Paolo Pasolini, Rocco Scotellaro, Paul Laraque, Paul Celan, Martin Heidegger, Pablo Neruda, René Char, Stéphane Mallarmé, Alexei Kruchenykh, Ismaël Aït Djafer, Alberto Masala, Ferruccio Brugnaro. È stato anche curatore e traduttore nel 1965 della prima importante antologia di Antonin Artaud pubblicata negli Stati Uniti da City Lights Books.
Nel 1992 Jack Hirschman cominciò un tour in Italia,
dando origine ad un sodalizio con la Multimedia Edizioni e la Casa della Poesia di Salerno, con il libro "Soglia Infinita", tradotto ancora da Bruno Gullì. Hirschman è stato tra i primi poeti di livello internazionale ad aderire al progetto di Casa della poesia, di cui è uno dei più assidui collaboratori e frequentatori, partecipando agli Incontri internazionali di poesia che si sono svolti a Salerno, Napoli, Baronissi, Amalfi, Pistoia, Trieste, Reggio Calabria, Sarajevo.