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E' morto Jack Hirschman, il

poeta rivoluzionario della


controcultura americana
23 Agosto 2021

Fu un rivoluzionario della poesia. Un accademico


destinato a raggiungere l'apice delle università americane
che decise di abbandonare tutto e condurre una vita da
proletario nel nome dell'ideale di giustizia sociale di Karl
Marx. Jack Hirschman, studioso e traduttore in nove
lingue, è morto a 87 anni nella sua casa di Union Street a
San Francisco. Fu uno dei più singolari protagonisti della
controcultura americana. L'annuncio della scomparsa lo
ha dato la seconda moglie, la poetessa e pittrice
anglosvedese Agneta Falk, sposata nel 1999.

Hirschman ha avuto una carriera editoriale che è durata


più di 50 anni, con l'attivo più di 100 volumi, di cui la metà
erano traduzioni; si era fatto conoscere anche come
attivista politico a favore dei poveri e degli emarginati. "La
cosa più importante come poeta è che ho lavorato per il
movimento comunista per 45 anni e la nuova classe di
poveri e senzatetto", disse in un'intervista del 2018.

Nato a New York, nel quartiere del Bronx, il 13 dicembre


1933, iniziò la carriera nel 1961 come professore di
letteratura inglese all'Università della California a Los
Angeles, avendo fra i suoi studenti Gary Gach, Steven
Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. Nel 1966 fu
licenziato perché promotore di una serie di proteste e
manifestazioni contro la guerra in Vietnam, attività
definite "contro lo Stato": una di queste fu l'attribuire la
"A", ossia il massimo dei voti, a tutti gli studenti per
evitare l'arruolamento.

Abbracciata l'ideologia marxista, nel 1980 si unisce al


Communist Labor Party e lavora come attivista culturale
con un gruppo di poeti fra cui Luis Rodriguez, Michael
Warr, Kimiko Hahn, Sarah Menefee, Bruno Gullì, fino al
volontario scioglimento del gruppo nel 1992, Nel 1994
diventa membro della League of Revolutionaries for a
New America e contribuisce al suo giornale "Peoplès
Tribune". Durante gli anni Ottanta ha diretto "Compages",
una rivista internazionale di traduzione di poesia
rivoluzionaria. E' stato fondatore del World Poetry
Movement e della Revolutionary Poets Brigade.

Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere i poemi lunghi


che chiama Arcanes, descritti come la trasformazione
dialettica materialistica di ciò che è spesso alchemico o
mistico. Gli Arcanes, anche quando toccano temi
personali (come nell'Arcano per suo figlio David, morto a
25 anni per un linfoma nel 1982), hanno sempre relazioni
con le trasformazioni politiche e sociali. In Italia ha
pubblicato con la Multimedia Edizioni le raccolte di poesia
"Soglia Infinita" (1993), "Arcani" (2000), "Volevo che voi
lo sapeste" (2004), "12 Arcani" (2004), "The Arcanes"
(2006), un imponente volume che raccoglie in lingua
inglese tutti gli Arcani scritti dal 1972 al 2006, "28 Arcani"
(2014), "L'Arcano del Vietnam" (2017).

Jack Hirschman è stato in contatto fin dalla metà degli


anni Cinquanta con i poeti della Beat Generation (alla
quale è stato a volte associato) dai quali però si
differenzia subito proprio per le sue posizioni politiche.
Pur amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob
Kaufman e di tutti gli altri poeti Beat, dissentiva da quella
che riteneva una rivoluzione "borghese", fatta di droghe e
misticismo orientale, mentre si sentiva più vicino
politicamente e culturalmente ai movimenti radicali
afroamericani (Black Panther Party e tra i poeti Amiri
Baraka).

Nella sua intensa opera di traduttore ha lavorato su autori


come Mayakovsky, Roque Dalton, Pier Paolo Pasolini,
Rocco Scotellaro, Paul Laraque, Paul Celan, Martin
Heidegger, Pablo Neruda, René Char, Stéphane Mallarmé,
Alexei Kruchenykh, Ismaël Aït Djafer, Alberto Masala,
Ferruccio Brugnaro. È stato anche curatore e traduttore
nel 1965 della prima importante antologia di Antonin
Artaud pubblicata negli Stati Uniti da City Lights Books.

Nel 1992 Jack Hirschman cominciò un tour in Italia,


dando origine ad un sodalizio con la Multimedia Edizioni e
la Casa della Poesia di Salerno, con il libro "Soglia
Infinita", tradotto ancora da Bruno Gullì. Hirschman è
stato tra i primi poeti di livello internazionale ad aderire al
progetto di Casa della poesia, di cui è uno dei più assidui
collaboratori e frequentatori, partecipando agli Incontri
internazionali di poesia che si sono svolti a Salerno,
Napoli, Baronissi, Amalfi, Pistoia, Trieste, Reggio Calabria,
Sarajevo.

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