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1° Lezione

Stravinskij non ha né padri né figli. Quest’anno sono


I 50 anni dalla morte. Lui ha voluto essere sepolto a
Venezia. Nato a San Pietroburgo cresciuto tra
Svizzera, Stati Uniti e morto a New York.

Disegnato nel 1920 da Pablo Picasso


Mani conserte, I gemelli, il nodo della cravatta è
trattenuto da una spilla, il fazzoletto esce dal
taschino. Il gilet è abbottonato fino all’ultima asola, I capelli pettinati con la scriminatura.
Un’immagine di un dandy, un uomo elegante. È il tratto marcato del Picasso cubista. Gli occhiali
nelle foto sono semplici, nel disegno sono dei pince nez. Una lente, nel disegno è il doppio
dell’altra. Le labbra sono sporgenti, anche le orecchie e il
naso, sono febbrili.

1920 Stravinskij abita a Parigi ma le parti del suo corpo,


occhi, naso e orecchie, che devono sentire e percepire I suoni
del mondo, sono tese e dilatate. Picasso ha capito che dietro
l’eleganza formale di questo 38enne già famoso c’è
un’inquietudine febbrile strepitosa. Picasso lo sapeva perché
aveva assistito ai grandi primi successi di S.

Nasce e cresce a San Pietroburgo. “Quando mi trovo a Roma


mi rammento spesso della mia città natale”. L’architettura e
il colore di Pietroburgo sono italiani, non solo per imitazione, grazie ai
lavori di Quarenghi e Trezzini Pietroburgo è inventata, infatti non
esiste una storia prima di essa. Gli zar scelgono di creare una città dalle
paludi, dai terreni acquitrinosi. Creano una seconda capitale tutta
spostata all’interno del territorio russo verso l’Europa. Trezzini fece il
Palazzo d’Estate.

“Città che deve avere qualche nesso culturale con l’indirizzo della mia
vita successiva” Caterina ha voluto S.Pietroburgo. I palazzi principali
erano italiani non solo nel disegno ma anche nei marmi. L’ambiente
visivo e culturale di fronte alla quale S. cresce spiega il suo amore per
l’Italia e la sua volontà di venire sepolto a Venezia.

Salto avanti…
S. cresce e inizia a studiare musica, si trasferisce a Parigi con la
Compagnia dei Balletti Russi. Compagnia accompagnata da un
impresario Sergeij…. Successi di S. sconvolgenti, I critici non trovano le parole per raccontarlo.
Trittico dei balletti: L’uccello di fuoco, Vetruska, L’essac du Breton. Questo trittico segna il periodo
in cui S. segna l’interesse. Fauve, secondo I francesi, da “selvaggio”. C’è un riferimento dei pittori
che portavano sulle tele dei soggetti accesi, delle belve. I critici trovano questo aggettivo per lui. S.
irrompe come un selvaggio.

Primavera russa, violenta.


“Pattinare sulla Neva, era uno dei massimi piaceri infantili”. Il ghiaccio era spesso più di mezzo
metro e si immagini gli schianti che produceva fendendosi in quell’ora del disgelo primaverile. Il
disgelo era tale che quasi non si riusciva a parlare” Questa è l’immagine della potenza della natura.
Stare 4 mesi al buio con un chiarore, e non il sole. Sentire questi rumori, il frangersi dei blocchi di
ghiaccio in tutta la città.

Lo zar immergeva una croce d’argento in un focon una grande catena, si immergevano e si dicevano
preghiere. Era uno spettacolo suggestivo.

1913 debutto agli Champs Elysées con Scene dalla Russia pagana

Europa viene dall’800, secolo del progresso e dell’industria.


Proust racconta l’importanza della memoria. Nella nostra psiche ci sono altri territori mistici:
Salome. Elettra pochi anni dopo è mossa dal desiderio di vendetta.

Parlare di Russia pagana significa parlare di qualcosa di arcaico.

Si è tentato di riprodurre lo spettacolo in costume del 1913, la più scandalosa di tutta la storia della
musica.
Le sacre du Printemps al teatro Marinskij di S.P. Nel 2008 è stato riproposto lo spettacolo originale,
questa operazione si chiama Filologia, questa va presa sul serio e allo stesso tempo prenderne le
distanze. Anche se lo spettacolo è filologicamente corretto, cosa è cambaito? Siamo cambiati noi.
Non siamo più il pubblico del 1913 che assiste a qualcosa di insolito, noi siamo di un secolo dopo e
sappiamo cosa è successo.

https://www.youtube.com/watch?v=h-3wI3Upvpw

Il direttore è l’unico in grado di tirare fuori questo modo barbarico, fauve. Facciamo fatica a pensare
che questo spettacolo abbia potuto dare scandalo. Costumi russi.
S. dice che un giorno in modo inatteso intravide nell’immaginazione lo spettacolo di un grande rito
sacro pagano. I vecchi saggi seduti in cerchio osservano la danza di morte di una vergine che loro
stanno sacrificano per il dio della primavera. Questo argomento del propiziarsi le divinità è molto
diffuso in tutte le culture.
Ottavino, tre flauti, flauto contralto, quattro oboi, un corno inglese, clarinetto piccolo, tre clarinetti
con uno basso. Il fagotto ha un suono evocativo, sta per succedere qualcosa. Controfagotto, otto
corni, trombe, tromboni, timpani, piatti, tamburello, archi...ecc Un’orchestra immensa.

Parte prima- adorazione della terra


Introduzione
2 – gli auguri primaverili, danze delle adolescenti
3 – gioco del rapimento
4 – danze primaverili
5 – gioco tribù rivali, corteo del saggio
6 – danza della terra

Seconda parte – Il sacrificio


Introduzione
1- Cerchi misteriosi
2- glorificazione dell’eletta
3- evocazione degli antenati
4-azione rituale antenati
5- il sacrificio dell’eletta

Debussy, nonostante il suo atteggiamento ambiguo: “è una musica negra”


Emerge il pagano, l’inconscio, l’arcaico, tutto ciò che l’Europa sembra aver rimosso. Ma non si può
rimuovere questa parte importante emotiva di richiami. Rimani sconvolto quando te lo metto
accanto alle orecchie, non può essere sedato.
L’aspetto russo. La potenza della natura, la primavera che rompe il rigore dell’inverno, del gelo, del
ghiaccio e dell’assenza di vita. Il richiamo di una civiltà contadina. Il cerchio dei saggi avviene non
nelle fabbriche russe ma nella russia pagana e contadina, ancora diffusa come realtà.
Il rapporto musica-danza. Due linguaggi. Stravinskij era pronto con il suo linguaggio, I coreografi
non lo erano.
L’evoluzione del gusto. Impariamo a non dare nulla di definitivo, mai giudizi definitivi, non
sentenziare. Bisogna scrivere ciò che si capisce e non si capisce, ciò che sembra riuscito e ciò che ci
lascia perplessi.
Il tema centrale è il sacrificio femminile, dell’adolescente eletta per rinnovare il patto tra la terra che
nutre e I contadini che la coltivano e non vogliono morire di fame.

Pina Basuch
Una grande contemporanea interpreta il tema centrale
3.40 esempio di drammaturgia musicale, come un romanzo o una pièce teatrale la musica ha una
sua drammaturgia. Il quadre è fermoo, la statua o l’architettura. La musica dura nel tempo, un
tempo inventato, ci sono molti tempi, quello determinato, relativo (circa, dipende), fisiologico
(fame, sete, sonno). Il tempo più importante di tutti è un altro, quello psicologico, come noi
percepiamo le cose e le restituiamo. Ed è diverso per ognuno di noi. La musica lavora su questo
tempo, sul tempo della percezione. È difficile tradurre un’impressione musicale in parole.
Tecnicamente come possono succedere cose in musica e creare delle atmosfere.
3.10 torna il fagotto, l’azione si ferma, il ritmo accelera. Effetto Pizzicato, gli strumenti ad arco non
suonano e non toccano le corde con l’archetto ma pizzicato con le dita. E dopo il pizzicato colpo di
percussione e cambio del ritmo. Il pizzicato non può durare troppo ma ti fa capire che sta per
succedere qualcosa. Il colpo di scena va preparato e queste sono le risorse della drammaturgia
musicale. Tutti devono andare insieme al gesto del direttore e bisogna seguire gli strumenti gravi
che insistono sul suono martellante.

“Nella sagra della primavera non sono stato guidato da sistemi di sorta, quando penso aglia ltri
compositori di quel tempo […] la loro musica mi sembra più teorica ed è sorretta da una grande
tradizione. Nel comporre il Sacre io avevo solo l’aiuto del mio orecchio uditivo e scrivevo ciò che
udivo.”

Non è facile ascoltare questo da dove ti viene, I ricordi dell’infanzia, il ghiaccio che si spaccava
sulla Neva, tuttò ciò va formalizzato. La musica qui è formata da un principio formale, ossia una
storia con un inizio ed una fine. Le scene della Russia pagana, arcaica, rituale e contadina sono
traghettate nell’Europa moderna. Il suo essere artista ha prodotto questo.

Pina bauch si concentra sulla ragazza, la fanciulla che sposa la terra, esce dalla terra. Pina fa una
guerra dei sessi. Non ci sono scene originali del 1913. Ogni interprete interpreta a proprio modo.
Pina ha evidenziato il rapporto della donna con la terra elo scontro coi sessi.
Bèjart ci dice che cos’è la primavera se non l’immensa e primitiva forza che giace sotto la coperta
dell’inverno e improvvisamente la spezza e illumina il mondo della piante, degli umani e degli
animali. Abbiamo qui una dimensione panica

Stravinskij ci racconta la ciclicità di questo, riconduce la presunzione umana in un percorso naturale


ed eterno. Oggi la musica di S. non ci sconvolge più di tanto.

Bejart
Drammaturgia di una coreografia
Le donne entrano tardi L’uomo si fa animale, uccello, si fa seme per ridare la vita. La danza finisce
in un’unione. Movimento pelvico delle donne che ha fatto storia nella danza, è il movimento della
vita. Bejart ha ribaltato tutti, parla di donne dopo. Storicamente informata la scenografia.
Interpretazione da un punto di vista femminile in Pina Bausch, una più panica in Bejart che si
conclude con la vita e non con la morte o il sacrificio. Ci ricorda la lotta degli animali per affermare
il maschio alpha negli scontri. Tutto questo in primavera quando riparte la stagione degli amori.

Stravinskij ha vissuto fino al 71, dopo un risultato simile come si può andare avanti. E’ un punto di
arrivo? Forse sì, nella sua prima parte di vita. Lui spera di tornare in Russia ma c’è la rivoluzione
bolscevica, allora va in Svizzera e crea l’Histoire du soldat, una storia universale di un soldato che
riceve una licenza per andare a trovare la sua donna e la mamma ma nel cammino trova il diavolo.

1920 Pulcinella

S. è una sorta di camaleonte che cambia colore ma resta lo stesso. Noi abbiamo aprlato del
significato simbolico, ma S- ci dirà che la musica non ha nulla da esprimere al di fuori di se stessa, è
un linguaggio fine a se stesso. Tutto ciò che scriviamo a proposito della musica non riguarda la
musica, essa ha un linguaggio compiuto e non necessita una traduzione in altro linguaggio. La
musica arriva ad un punto dove la parola non può arrivare.
S. dice rivendica l’autonomia formale di una tecnica e di un linguaggio che ha la mucisa, la musica
non è materica, sensuale.

Chi tiene il coltello dalla parte del manico è sempre la musica che detta i tempi e i ritmi. La musica
è un’arte che dura nel tempo, tempo di azione e dilatazione, meditazione.

Riflessione: Ricordi e commenti di Adelphi


Cronache della mia Vita

S. quindi va in Svizzera e dopo fa un viaggio a Napoli.

24/04/2021

Charles Ferdinand Ramouz, parla de L’histoire du Soldat e dice che è nata più tardi da condizioni
contingenti.

1918. Nessuno sapeva quando sarebbe finita la guerra. I balletti avevano sospeso le attività, i teatri
erano inattivi.
Questo lavoro doveva essere un buon affare. Non è partita da preoccupazioni estetiche, non ha
nulla di manifesto, fare un’opera facile da allestire che ci riguardasse. Scene essenziali, pochi
personaggi.

L’histoire du soldat opera di circostanze. Gli spettatori non hanno compreso questo aspetto.

Cronache della mia vita: fine del 1917, guerra, Italia in guerra dal 15. 17 guerra mondiale, stati
uniti entrano. Aveva avuto anche due lutti in famiglia e aveva una situazione economica difficile.
La riv bolscevica aveva da poco trionfato lo rese ancora più povero.

Cercarono il soggetto nei racconti russi, come quelli di Asanev Interessati al soldato disertore e al
diavolo che gli toglie l’anima. Cerca ancora nel folklore l’ispirazione.

Ascolto frammento
Sono 7 strumenti. C’è anche la batteria.
18-19-20 epidemia spagnola. Scritta in francese, al pubblico di altre nazionalità dovrai proporla con
una traduzione. La difficoltà è che non è possibile fare una traduzione letteraria deve essere una
traduzione ritmica, rispettare gli accenti per le scansioni.

Una musica complessa, non facile, richiede dei professionisti. Ramouz all’inizio la voleva semplice
ma era un’idea destinata al fallimento. Siamo nel 17-18 negli USA già c’è il jazz. Boulez ci dice che
Stravinskij è stato ispirato agli strumenti anche per il jazz, contrabasso, ma anche una questione di
ritmo. La disposizione della band è simile a quella dei musicisti jass. Le corde sono gli strumenti ad
arco. Valore delle percussioni.

Inizio di un nuovo periodo: Neoclassicismo


Stravinskij si rivolge al passato, al periodo classico della musica. Ha forse esaurito la sua vena
creativa? Guardarsi all’indietro e guardarsi allo specchio, ha bisogno di nuovi stimoli? Il periodo
fauve è stato così entusiasmante che ora deve abbeverarsi ad altre fonti.
Va in Italia e incontra Picasso. Arrivano a Napoli e vanno in cerca di altri manoscritti di Pergolesi.
Non c’era la preoccupazione della filologia prima, plagi ecc a stravinskij vengono dati una serie di
manoscritti di Pergolesi, ma in realtà sono anche di altri autori. Lui deve guardare verso nuovi
orizzonti.

1920 maggio debutto all’Opera di Parigi. Orchestra importante tre voci che cantano: soprano tenore
e basso.
Storia: Ambito napoletano, scene disegnate da Picasso, soggetto ricavato da un canovaccio.
Pulcinella si traveste da mago e sostituisce il suo sosia.

Coregorafia di un coreografo nato in olanda.


Partitura divisa in numeri. Ouverture iniziale, poi c’è una serenata cantata dal tenore. Musica e
danza, un insieme che Stravinskij già cercava ne L’histoire du Soldat. Musicisti, ballerini cantanti e
attori.
A metà sembra che Stravinskij torna se stesso. Pulcinella poi sembra morto. Elemento che disturba
l’ordine costituito .

Canovaccio della Commedia Italiana, musica di base 700 napoletano.


Il compositore Roman Vlad, rumeno, fu il primo a scrivere un libro su Stravinskij in Italia.

Riflessione sul concetto di autorialità. Dov’è il vero Stravinskij. Costante un collante tra i tre lavori
di Stravinskij.

Tirare fuori una cosa in italiano con il ritmo, parliamo del diavolo restiamo sul soggetto. Plasmare
una sonorità tra una lingua e l’altro lasciando il ritmo della musica.

1921
La carriera di un Libertino

1951
6 anni fine della guerra
tasso di fertilità: 2,25

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