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Questo episodio racconta l’ultima vicenda dei due amanti , che vede la morte di una dei due,

Clorinda. La donna, cercando di sottrarsi a una battaglia, vuole approfittare dell’oscurità della notte
per far perdere le sue tracce. Nessuno la nota. Nessuno tranne Tancredi, il quale, convinto che si
tratti di un nemico, si lancia al suo inseguimento, deciso a combatterlo. In poco tempo la raggiunge
e, incapace di riconoscere l'amata sotto dell’armatura e quell'oscurità così pesanti, la sfida a duello.
La loro eroica battaglia inizia. Colpi di spade, strette quasi mortali e ferite si susseguono l’un l’un
l’altro, ma nessuna di esse riesce ad essere fatale. Ma sono le ferite, i colpi all’orgoglio ad alimentare
lo scontro. Più uno veniva colpito, più l’orgoglio lo spingeva a controbattere, nel tentativo di risanare
i tagli lasciati da quell' ingannevole sentimento. Il combattimento continua fino alla prime luci
dell'alba, quando i due, sfiancati ed esausti, si fermano per pochi minuti. Il primo a parlare è
Tancredi. Consapevole dall’eroicità delle loro gesta, desidera conoscere l’identità del suo sfidante, in
modo che, indipendentemente da come andranno le cose, uno dei due potrà raccontare la loro
storia, conferendo ad essi stessi i loro meriti. Clorinda rifiuta si svelarsi e questo suo gesto manda
sulle furie il suo amato. In un impeto di rabbia egli le si avvicina e la trafigge con la spada,
insanguinando le sue vesti. La ragazza, ormai in punto di morte, pronuncia un’ultima richiesta, quella
di essere battezzata. È proprio quando l’uomo si avvicinerà a lei per battezzarla con l’acqua del
fiume, che si renderà conto del terribile errore appena compiuto. Ma purtroppo il destino è già
segnato, le ferite sono troppo profonde per essere risanate. La donna se ne va lentamente,
delicatamente, il cuore ricolmo di una nuova luce cristiana, ma lasciando un terribile vuoto nel cuore
dell'amato.

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