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Il piano di produzione, i mestieri, gli strumenti

VIDEO MAKING
TUTORIAL SCHOOL
Obiettivo della lezione: conoscere gli elementi base di preparazione di una video
intervista
L’intervista
I mestieri sul set

Il produttore

Il regista

(L’intervistatore)


Il direttore della fotografia (DOP)

Gli operatori
• Il fonico

Gli assistenti di produzione
Il produttore

PRE-PRODUZIONE


Stabilisce gli obbiettivi della produzione

Si occupa del piano economico del progetto

Sceglie le figure professionali da ingaggiare
per la produzione

Definisce le modalità e le tempistiche del
lavoro sul set e della post-produzione

Si interfaccia con gli autori e con i membri
della crew per gli aspetti organizzativi delle
riprese

PRE-PRODUZIONE


Dirige e monitora i lavori del set
Il piano di
produzione

TEMPO


OBIETTIVI
PERSONE

SOLDI
Il calendario di
produzione

PRE-PRODUZIONE

PRODUZIONE

POST-PRODUZIONE

DISTRIBUZIONE
(L’intervistatore)

PRE-PRODUZIONE


Prepara l’intervista concordando i propri
obbiettivi con la produzione

PRODUZIONE

• Conduce l’intervista rivolgendo le domande


all’intervistato

Approfondisce temi e argomenti con
l’intervistato, prestando attenzione anche a
quelli che possono emergere nel corso
dell’intervista

POST-PRODUZIONE


Partecipa all’editing dell’intervista come
autore
Il regista

PRE-PRODUZIONE


Definisce la linea creativa e la trasmette alla
produzione

PRODUZIONE

• Dirige il lavoro del direttore della fotografia



Dirige l’azione di ciascuna scena

POST-PRODUZIONE


Dirige il montaggio durante la post-
produzione
Il direttore della
fotografia
PRE-PRODUZIONE


Decide quale cinepresa, quali ottiche e quali
filtri usare per ogni scena e per ogni
inquadratura, confrontandosi con il regista e
con la produzione in base agli standard in
vigore

Decide le inquadrature

PRODUZIONE


Dispone le cineprese e le luci per ogni scena
e per ogni inquadratura: stabilisce
l’angolazione, la diffusione, il colore e
l’intensità delle luci

Supervisiona il lavoro degli operatori
L’operatore / gli
operatori
PRE-PRODUZIONE

PRODUZIONE


Manovra la cinepresa/le cineprese

Esegue la messa a fuoco, l’esposizione, il
gain e il bilanciamento del bianco di ogni
ripresa

Esegue la registrazione del video nei
formati decisi con la produzione

POST-PRODUZIONE

Trasmette il girato alla post-produzione
Il fonico
PRE-PRODUZIONE

Sceglie le attrezzature di registrazione del
suono da utilizzare per ogni scena insieme
al regista e alla produzione, in base agli
standard in vigore

PRODUZIONE

Dispone e controlla i microfoni e il mixer

Registra e monitora il suono

POST-PRODUZIONE

Trasmette il materiale registrato alla post-
produzione
Gli assistenti di
produzione
PRE-PRODUZIONE

PRODUZIONE


Completano la crew prendendovi parte nel
loro settore di competenza
• Svolgono vari compiti trasversali ma precisi
per facilitare il lavoro del loro settore di
competenza

Imparano dai loro capi!

POST-PRODUZIONE
LE LUCI LA CINEPRESA IL REPART

Gli strumenti
Le luci


Intensità

Angolazione

Diffusione

Distribuzione

Colore

Movimento
Distribuzione della
L’equazione dell’esposizione:
luce in un’intervista
Intensità

Al raddoppiarsi della distanza dalla sorgente, l’intensità luminosa diminuisce secondo


la legge dell’inverso del quadrato.
Angolazione
L’equazione dell’esposizione:
Diffusione
L’equazione dell’esposizione:
Distribuzione
L’equazione dell’esposizione:
Colore
L’equazione dell’esposizione:
Movimento
L’equazione dell’esposizione:
L’illuminazione del
L’equazione dell’esposizione:
volto
LUCE

MEZZOTONO
LUCE
OMBRA OMBRA

MEZZOTONO
LUCE LUCE MEZZOTONO
OMBRA
OMBRA OMBRA

MEZZOTONO
Illuminazione del
L’equazione dell’esposizione: volto e
intensità luminosa

X
LE LUCI SUL SET
INTENSITÀ, ANGOLAZIONE, DIFFUSIONE DELLA FONTE LUMINOSA E
TEMPERATURA COLORE

ESERCIZIO 1
La cinepresa


Ottiche e lunghezza focale

Inquadratura

Profondità di campo e messa a fuoco

Esposizione

Sensibilità di registrazione

Bilanciamento del colore

Risoluzione
Ottiche e angolo di
L’equazione dell’esposizione:
visione
Angolo di visione di smartphone
e tablet

La maggior parte degli smartphone e dei tablet hanno un’ottica di circa 25-30 mm
per un angolo di visione di circa 90 gradi
Profondità di campo e
messa a fuoco
La profondità di campo è la profondità fisica
(misurata in metri) dell’area ‘a fuoco’ della
scena ripresa.
È data dal rapporto tra la lunghezza focale e
l’apertura.
In generale, una focale corta e un’apertura
stretta producono una profondità di campo
lunga, mentre una focale lunga e un’apertura
larga producono una profondità di campo
corta.
Una volta decisa la profondità di campo si
provvede a mettere a fuoco il soggetto
dell’immagine usando la ghiera di messa a
fuoco.
Sub-pixels e LIDAR in
smartphone e tablet

Nella fotocamera di uno smartphone la lunghezza focale non è sufficiente a gestire la profondità di
campo, per questo si utilizzano dei sub-pixel nel sensore, o più recentemente la tecnologia LIDAR, che
permettono di calcolare la distanza della fonte della luce riflessa.
L’inquadratura

Un’inquadratura è il punto di vista di chi


racconta la storia. Consiste in un punto di vista
fisso o mobile ripreso da una cinepresa, che
insieme al montaggio serve a creare lo spazio
della storia.
In generale, per creare lo spazio della storia si
mostra lo stesso, di più e di meno di quel che
vedrebbe un normale osservatore della scena.
I fattori principali sono la distanza della
cinepresa dal soggetto e l’angolazione.
CAMPO - CONTROCAMPO
La regola dei terzi

Un’inquadratura è un punto di vista fisso o


mobile ripreso da una cinepresa, che insieme
al montaggio serve per creare lo spazio della
storia.
In generale, per creare lo spazio della storia si
mostra lo stesso, di più e di meno di quel che
vedrebbe un normale osservatore della scena.
I fattori principali sono la distanza della
cinepresa dal soggetto e l’angolazione.
Registrare la luminosità
L’esposizione

Riguarda la quantità di luce che può entrare


nell’obiettivo e raggiungere il sensore della
cinepresa
È determinata da due valori in rapporto tra
loro: l’apertura e il tempo di esposizione.
L’apertura

L’apertura corrisponde alla posizione del


diaframma o iris, un meccanismo usato
per regolare la quantità di luce che entra
nell’obiettivo, come succede con l’iride per
l’occhio umano.
Nella maggioranza degli smartphone e nei
tablet questo è un valore fisso che di solito
corrisponde a f/1.8.
L’apertura negli smartphone e
nei tablet

Alcuni smartphone e tablet utilizzano una


tecnologia ad anelli chimici che replicano il
funzionamento del diaframma tradizionale.
Il tempo di esposizione

Il tempo di esposizione (misurato in secondi e


frazioni di secondo) è determinato dalla durata
del tempo in cui l’otturatore è aperto per
esporre il sensore alla luce.
Si stabilisce in rapporto al numero di
fotogrammi al secondo (fps).
Solitamente si imposta un valore di 1/50 a 25
fotogrammi al secondo per una resa naturale
dei movimenti.
Il tempo di esposizione negli smartphone
e nei tablet

Il tempo di esposizione negli smartphone si ottiene accendendo e spegnendo il sensore


con la frequenza desiderata.
Tempo di esposizione lungo
Esposizione

Riguarda la quantità di luce che può entrare


nell’obiettivo e colpire il sensore della
cinepresa
È determinata da due valori in rapporto tra
loro: l’apertura e il tempo di esposizione.
0 Stop 1:1
Si misura in STOP, il raddoppiamento o la 1 Stop 1:2
divisione in due di un’intensità luminosa. 2 Stop 1:4
3 Stop 1:8
L’intera scala degli stop di una cinepresa 4 Stop 1:16
definisce la sua gamma dinamica.
5 Stop 1:32
6 Stop 1:64
7 Stop 1:128
8 Stop 1:256
9 Stop 1:512
10 Stop 1:1024
11 Stop 1:2048
12 Stop 1:4096
Il sensore
SLIDE SUL SENSORE
Sensibilità di
registrazione (ISO)

L’ISO (o gain, guadagno) controlla la


sensibilità di registrazione della luce del
sensore.
Aumentando l’ISO di uno STOP si
raddoppia la risposta del sensore alla luce
che entra nella cinepresa.
Solitamente ogni cinepresa ha un ISO
‘nativo’, che produce l’immagine
migliore.
L’equazione dell’esposizione:

2
N L×S
=
t K

N = apertura    t  = tempo di otturazione    L  = Luminanza    S  = ISO    K  = 12, 5

L = K (N2/t) / S
S= K (N2/t) / L
Registrare il colore
Schema di
Bayer

Una griglia di piccolissimi filtri


di colore rosso, verde e blu
(RGB) è disposta sopra il
sensore che registra
l’immagine.
Questa griglia è chiamata
Schema di Bayer dal nome del
suo inventore.
Demosaicizzazione |
PRIMA

L’immagine RAW è l’immagine così


come è catturata direttamente dal sensore,
prima di qualsiasi elaborazione.
Demosaicizzazione |
DOPO

Qui vediamo la stessa immagine dopo un


procedimento detto di
“demosaicizzazione”. È uno di più di
quaranta procedimenti che devono essere
eseguiti per determinare il colore di un
pixel.
La profondità di colore

È il risultato della combinazione del


procedimento di demosaicizzazione rispetto
al valore di luminosità dei canali R, G e B.
Temperatura e tinta

Il bilanciamento del bianco è il procedimento


che permette di eliminare dominanti di colore
indesiderate e di ottenere una rappresentazione
corretta dei colori neutri rifacendosi alla
temperatura colore della luce dell’ambiente
di ripresa.
Nella grande maggioranza dei casi questa
operazione viene eseguita in automatico
(bilanciamento automatico).
È comunque importante conoscere la
temperatura colore (misurata in Kelvin) e
l’indice di resa cromatica della luce
dell’ambiente di ripresa.
Bilanciamento del
bianco (WB)
Gli ISO misurano la sensibilità di
registrazione della cinepresa.
Anche gli ISO si misurano in STOP.
Aumentando gli ISO di uno STOP si
raddoppia la risposta del sensore alla luce che
entra nella cinepresa.
Solitamente ogni cinepresa ha un ISO ‘nativo’,
che produce l’immagine migliore.
Bilanciamento del
bianco (WB)

Il bilanciamento del bianco è il procedimento che permette di eliminare dominanti di colore


indesiderate e di ottenere una rappresentazione corretta dei colori neutri ricreando la temperatura
colore (misurata in Kelvin) della luce dell’ambiente di ripresa.
È comunque importante conoscere la temperatura colore e l’indice di resa cromatica della luce
dell’ambiente di ripresa.
Color checker

Gli ISO misurano la sensibilità di


registrazione della cinepresa.
Anche gli ISO si misurano in STOP.
Aumentando gli ISO di uno STOP si
raddoppia la risposta del sensore alla luce che
entra nella cinepresa.
Solitamente ogni cinepresa ha un ISO ‘nativo’,
che produce l’immagine migliore.
La risoluzione

La risoluzione
Il codec
LA CINEPRESA SUL SET
INQUADRATURA E MESSA A FUOCO
APERTURA, VELOCITÀ DI ESPOSIZIONE E ISO
TEMPERATURA COLORE DI REGISTRAZIONE
COMPRESSIONE VIDEO

ESERCIZIO 2
Registrare l’audio
I microfoni


Area di ripresa e allineamento

Volume di registrazione

Gain

Compressione
Posizione del
microfono
Il microfono deve essere posizionato il più
vicino possibile alla fonte del suono che
vogliamo registrare, per due motivi:
come per l’intensità luminosa, il volume di un
suono si dissipa secondo la legge del quadrato
inverso;
avvicinando il microfono alla fonte del suono
si ottimizza la resa de dettagli di registrazione
del suono.
Volume del suono e
dell’audio
I decibel (dB) vengono usati per descrivere
differenze o cambi di volume di un suono.
Misuriamo i cambi di volume di suono in un
ambiente in dB SPL (Sound Pressure Level),
una scala logaritmica con un valore minimo di
0.
Il volume di una registrazione digitale viene
misurato in dB FS (Full Scale), una scala
logaritmica con un valore massimo di 0 e con
una gamma dinamica di 144dB FS (120
effettivi).
Volume del suono e
dell’audio
Frequenza del suono

La frequenza è la velocità di oscillazione di


un suono e viene misurata in Hertz (Hz).
Un suono con una frequenza bassa è un
suono grave mentre un suono con una
frequenza alta è acuto.
La gamma delle frequenze udibili dall’uomo è
compresa tra 20Hz e 20000 Hz, e corrisponde
alla gamma di frequenze che si possono
registrare.
Frequenza del suono
Gain

Il gain (guadagno) permette di amplificare la


saturazione di un segnale analogico prima che
sia convertito in un segnale digitale.

Usato in combinazione con il volume della


sorgente permette di ottenere una registrazione
ottimale.
Risoluzione dell’audio

La risoluzione dell’audio dipende dalla


campionatura del segnale elettronico creato a
partire da un’onda analogica, e dipende dalla
frequenza di campionamento e dalla
profondità di bit.

Frequenza di campionamento
La frequenza di campionamento si misura in
oscillazioni al secondo. La sua unità di misura
è il kHz.
Gli standard per l’audio video sono 44.1, 48,
96 e 192 kHz al secondo.
Profondità di bit
Corrisponde al numero dei valori di ampiezza
che ciascun campionamento può avere.
IL MICROFONO SUL SET
AREA DI RIPRESA E ALLINEAMENTO DEL SUONO
VOLUME E GAIN
COMPRESSIONE AUDIO

ESERCIZIO 3
RECAP
INTENSITÀ, ANGOLAZIONE, DIFFUSIONE DELLA FONTE LUMINOSA E TEMPERATURA COLORE
INQUADRATURA E MESSA A FUOCO
APERTURA, VELOCITÀ DI ESPOSIZIONE E ISO
TEMPERATURA COLORE DI REGISTRAZIONE
COMPRESSIONE VIDEO
AREA DI RIPRESA E ALLINEAMENTO DEL SUONO
VOLUME E GAIN
COMPRESSIONE AUDIO
RECAP
INTENSITÀ, ANGOLAZIONE, DIFFUSIONE DELLA FONTE LUMINOSA: 350 O 700 LUX SUL VOLTO, ANG TBD,
DIFFUSIONE BASSA, SFRUTTARE LUCE NATURALE
TEMPERATURA COLORE FONTE LUMINOSA: 3200/5600K
INQUADRATURA E MESSA A FUOCO: PRIMO PIANO, DISTANZA 3M CIRCA, DOF 20CM
APERTURA, VELOCITÀ DI ESPOSIZIONE, ISO: F/1.8, 1/50 SEC, 100 O 200 ISO
TEMPERATURA COLORE DI REGISTRAZIONE: 3200/5600 K
COMPRESSIONE VIDEO, FRAME RATE, RISOLUZIONE, BITRATE, CODEC: 1080P, 20MBPS, .MP4
AREA DI RIPRESA E ALLINEAMENTO DEL SUONO: IL PIÙ VICINO POSSIBILE DALL’ALTO
VOLUME E GAIN: PICCO A -6DB
COMPRESSIONE AUDIO, SAMPLING, BITRATE, CODEC: 48KHZ, 24 BIT, WAV

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