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Vangelo di Giovanni l’espressione “il Figlio di Giuseppe” ricorre in due passi

importanti dal punto di vista strutturale: 1,45 (al centro


del primo segmento della sezione, nell’incontro tra
1. La struttura di Gv Filippo e Natanaele) e 6,42 (al centro del discorso sul
Pane di vita).

La prima parte è il libro dei segni (1,19-12,36). - 7,1-12,50: “Chi è il Cristo che viene alla sua ora?”;
La prima parte è seguita l’ora del Cristo è densa di significato nel cap. 7,
- da una considerazione teologica sulla fede/incredulità; specialmente nel centro (vv. 14-30), e tale rimane fino
- e dall’appello di Gesù a credere in lui (12,37-43.44-50). alla fine della prima parte.

La seconda parte presenta l’«ora» in cui si compie ciò che i segni significano: La prima parte è unificata dalla professione di fede della Samaritana, in Samaria
la glorificazione del Figlio che ama fino all’estremo e comunica lo Spirito (13,1- (cap. 4), e dalla professione di fede del cieco in Gerusalemme (cap. 9), espulso dai capi
20,29). religiosi di Israele, ma accolto nel vero Israele da Gesù.
La seconda parte termina con una finale (20,30-31, di tenore
programmatico), seguita Anche la seconda parte (13-20) è composta da due sezioni:
da un epilogo che mostra la comunità nuova dei fratelli che
hanno creduto alla Parola e continuano la stessa missione del - 13-17: “Il Figlio glorificato”: il centro è il duplice richiamo al
Figlio nel mondo (21,1-25). comandamento dell’amore reciproco (15,12-17). L’ultima cena
interpreta la Pasqua di Gesù (passione, morte e risurrezione);

- 18-21: “Il Cristo consegnato”: il centro è il momento della morte di


La più importante cesura interna è collocata alla fine del cap. 12, con i temi della Cristo (19,23-42). La Pasqua di Gesù rivela il senso dell’ultima cena.
missione di Gesù e della sua ora. Con il cap. 13 inizia una nuova sezione.
Vi è una mutazione di temi tra i capp. 1-12 e 13-20: I racconti della Pasqua sono incentrati sull’agape reciproca (15,12-17) e sul
- i miracoli/segni che accompagnavano la predicazione di Gesù compimento (telos) dell’amore realizzato nella morte di Gesù in croce (19,28-30). Tutto
scompaiono negli questo nasce dal rapporto intrinseco tra credere e amare.
ultimi giorni;
- l’insegnamento muta, privilegiando il registro consolatorio.
La struttura di Gv secondo Y. Simoens (ho aggiunto le feste):
In sintesi, questi sono gli estremi riconosciuti da tutti:
1,1-18 Prologo;
1,19-12,50 prima parte: i segni;
13,1-20,31 seconda parte: la Pasqua di Gesù, la sua «ora»;
21,1-25 la seconda finale.

All’interno di queste due grandi parti la strutturazione varia a seconda degli autori.

Y. Simoens (1997) propone di chiamare il primo libro (1,19-12,50) “La vita di


Gesù”, e il secondo (13,1-20,31) “La morte e glorificazione di Gesù”.
Sempre secodo questo autore, la prima parte è, a sua volta, divisa in due sezioni:

- 1,19-6,71: “Chi è Gesù, il Figlio di Giuseppe?”;


Un’altra proposta di strutturazione si concentra sulle 6 feste litugiche che
1,19-6,71: chi è 7,1-12,50: vhi è il 13,1-17,26: il Figlio 18,1-21,25: il scandiscono il calendario giovanneo:
Gesù, il Figlio di Cristo che viene glorificato Cristo consegnato 1- la prima Pasqua (cap. 2);
Giuseppe? alla sua ora? 2- la «festa» di sabato (Pentecoste?) (cap. 5);
3- la seconda Pasqua (cap. 6);
1,19-2,12: 7,1-53: festa delle 13,1-38: 18,1-27: 4- la festa delle Capanne (cap. 7);
- Giovanni Battista: Capanne - l’ora-agape - “Io sono” 5- la festa della Dedicazione del tempio (cap. 10);
“non sono” - Gesù e i suoi - lavanda dei piedi - uno per il popolo 6- la terza Pasqua (cap. 12).
- primi discepoli: “Il fratelli - elezione, Scrittura, - Pietro: “non
Figlio di Giuseppe” - il Cristo, l’ora “Io sono” sono” Queste unità narrative presentano alcune costanti: nell’ambito di ogni festa è
(1,45) - glorificazione - Giuda, presente un miracolo, o «segno»; l’insegnamento di Gesù è presentato con tematiche che
- Cana: segni glorificazione manifestano una certa evoluzione organica; a questo insegnamento gli interlocutori di Gesù
rispondono con una reazione caratteristica:
2,13-4,3a: 14,1-31: luogo della 18,28-19,22: luoghi - festa;
Gerusalemme- 8,1-59: accenni a partenza e ritorno dell’uscita di Gesù - segno;
Giudea, prima una partenza di - rivelazione/insegnamento;
Pasqua Gesù (8,14): - reazione.
giudizio 15,1-16,3: 19,23-42:
- comandamento di - compimento
4,3b-45: Samaria 9,1-10,39: Gesù: agape dell’agape Prologo: Il Logos: storia ed eternità (1,1-18).
- la Samaritana e il Gerusalemme
suo rapporto con il - il cieco nato e il
popolo suo rapporto con il Prima parte: il libro dei segni (1-12)
- adorazione popolo
- adorazione (9,38) 16,4-33: l’ora della
- 10,22: festa della partenza 20,1-31: i giorni in 1,19-4,54: Primo ciclo di rivelazione: la prima settimana, da Cana a Cana
Dedicazone del cui Gesù sta e
4,46-5,47: Cana- tempio viene, prima Festa: la prima Pasqua, nel tempio purificato.
Gerusalemme, festa 17,1-26: conclusione - Pasqua:
di sabato 10,40-12,11: - glorificazione, - liberazione;
(Pentecoste?) - Lazzaro di Betania l’ora 21,1-25: - primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (21 marzo);
- figlio della - pesca, pesci - vita, rinascita;
6,1-71: perdizione - triplice domanda, - festa pastorale e agricola (Azzimi).
- “Era vicina la 12,12-50: - Scrittura triplice risposta
Pasqua” - festa a - gloria, agape - discepolo amato Segni: i due miracoli di Cana:
- pani-pesci Gerusalemme: terza - seconda - trasformazione dell’acqua in vino alle nozze
- Cafarnao Pasqua conclusione (a Pasqua si legge il Cantico dei Cantici);
- Pane vivo, “il - l’ora, - guarigione del figlio del funzionario regio.
Figlio di Giuseppe” glorificazione del
- Cafarnao Cristo, esaltazione Rivelazione: Gesù viene presentato come realizzatore dell’ordine rinnovato
- discepoli, Dodici, - credere, non (l’Agnello di Dio, il vino nuovo, la purificazione del tempio, la rinascita dall’alto, il culto
Pietro, Giuda credere in Spirito e verità). Gesù si manifesta a una comunità credente.
La reazione degli interlocutori di Gesù è costituita da atteggiamenti positivi (i
discepoli, Nicodemo, la Samaritana, il funzionario regio), anche se iniziano già le 7,1-10,21: Quarto ciclo: Gesù, fonte dell’acqua e luce del mondo
opposizioni.
- Festa delle Capanne (Tabernacoli, sukkot):
- in autunno, al termine del raccolto (sett-ott);
- si vive in capanne per 7 giorni (Lv 23,42-43), per commemorare la
Cap. 5: Secondo ciclo: dipendenza di Gesù dal Padre permanenza
di Israele nel deserto in attesa della terra promessa
Festa: Sabato (Pentecoste, shavuot?). (pellegrinaggio);
- Sabato: - cerimonia dell’aspersione dell’acqua attinta da Siloe per implorare la
- opera della creazione, in principio (Gn 2,2-3; Es 20,8-11); pioggia
- riposo, armonia, tempo per Dio; autunnale;
- liberazione dall’Egitto (Dt 5,12-15). - e l’illuminazione della città con 4 lampioni a olio ai 4 lati del tempio.
- Pentecoste?:
- festa della mietitura, festa delle primizie; Segni: guarigione del cieco nato mediante l’acqua della piscina di Siloe (cap. 9).
- sette setimane dopo Pasqua (cinquantesimo giorno);
- dono della Legge sul Sinai; Rivelazione: il senso dell’agire di Gesù, la sua origine, i suoi rapporti con il Padre
- alleanza, 10 parole (Es 20,1-17; Dt 5,6-22); e lo Spirito: «Chi ha sete venga a me» (in riferimento allo Spirito; 7,37). Viene rivelata la
- il comandamento dell’amore. missione di Gesù: come luce (cap. 8 e 9) e Pastore (cap. 10). Gesù, luce del mondo, dona
l’acqua viva.
Segni: guarigione di un malato presso la piscina di Betzaetà. È questo il cuore del Vangelo, dove si raggiunge l’autorivelazione più elevata di
Gesù: «Quando innalzerete il Figlio dell' uomo, allora conoscerete che Io sono e che non
Rivelazione: Gesù rivela la sua unione con il Padre. Dipendenza assoluta di Gesù faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo» (8,28). Gesù,
dal Padre. luce del mondo, illumina i ciechi che si riconoscono tali, e acceca quelli che pretendono di
vedere.
La reazione degli interlocutori è polemica: rifiutano di accogliere colui che è
venuto nel nome del Padre. Inizia qui il rifiuto progressivo di Gesù da parte delle autorità Reazione: cresce l’odio contro Gesù da parte dei capi e dei giudei, convinti di
giudaiche. La messianicità di Gesù va vista in un’ottica di superamento delle categorie «vedere». Fa eccezione il comportamento coraggioso del cieco guarito.
giudaiche (cf. il Prologo: preesistenza del Logos).

10,22-11,54: Quinto ciclo: Gesù inviato e santificato per la missione


Cap. 6: Terzo ciclo: Gesù pane di vita
Festa della Dedicazione del tempio (Channukah):
Festa: seconda Pasqua. - Giuda Maccabeo riconsacra il tempio
dopo la profanazione di Antìoco IV Epìfane (164 a.C.);
Segni: - festa delle luci: 8 giorni:
- la moltiplicazione dei pani (Gesù imbandisce il banchetto escatologico); ogni giorno si accende una luce sulla menorah (candelabro);
- il cammino sulle acque (anticipazione del corpo glorioso del Risorto). - preghiera recitata in occasione di questa festa:
«Noi accendiamo queste luci per commemorare i miracoli, le
Rivelazione: discorso eucaristico (Gesù pane di vita). Il modello cristologico è il meraviglie, i trionfi e le vittorie che hai operato per mezzo dei
«Figlio dell’uomo», preesistente e disceso dal Cielo, che compie la sua missione di donare tuoi santi sacerdoti in favore dei nostri padri in quei giorni, in
la vita e poi torna in Cielo. questo tempo».

Reazione: rifiuto anche da parte dei discepoli, rimangono i Dodici. Segni: risurrezione di Lazzaro.
Rivelazione: pretesa, da parte di Gesù, di essere Figlio di Dio; egli è «la Ma questo rientra nel misterioso piano salvifico di Dio:
risurrezione e la vita». Gesù inviato e santificato per la missione.
Es 14,4Io renderò ostinato il cuore del faraone, ed egli li inseguirà; io
Reazione: prevalgono gli aspetti negativi, fino alla decisione del sinedrio di dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli
uccidere Gesù. Fanno eccezione le sorelle e gli amici di Lazzaro. Egiziani sapranno che io sono il Signore! (cf. Es 14,8).
Il motivo superficiale della morte di Gesù: il pericolo politico di un’insurrezione
provocata dal suo riconoscimento come Messia; Mt 13,10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro
il motivo profondo: «Profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione, e non per parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i
la nazione soltanto, ma anche per radunare insieme nell'unità i figli dispersi di Dio» misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha,
(11,51-52). verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche
quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando
non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie
11,55-12,50: Sesto ciclo: il Padre glorifica Gesù, fallimento dei segni per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15Perché
Festa: terza Pasqua. il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di
orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non
Segni: ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si
- l’unzione di Betania; convertano e io li guarisca! (cf. Mc 4,12; Lc 8,10).
- l’ingresso in Gerusalemme del Re di Israele;
- la ricerca di Gesù da parte di alcuni greci. Mt 6,13e non abbandonarci (lett.: in(tro)durre, eisenègkes/eivsene,gkh|j)
alla tentazione, ma liberaci dal male. (cf. Lc 11,4).
Rivelazione: viene rivelata la dignità messianica di Gesù, il suo trionfo
escatologico. Non si vuole qui affermare che Dio desidera la caduta del fedele (Gc 1,13-15:
Al centro vi è la Parola del Padre: “13Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere
tentato al male ed egli non tenta nessuno. 14Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie
12,27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? passioni”), bensì che gli eventi rimangono saldamente sotto il controllo di Dio, anche
Padre, salvami da quest’ora? quando gli uomini decidono, in piena libertà, di opporsi all’azione di Dio.
Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora!
28Padre, glorifica il tuo nome». Reazione: è talmente negativa che i capi decidono di uccidere anche Lazzaro.
Venne allora una voce dal cielo:
«L’ho glorificato e lo glorificherò ancora! (12,27-28).

12,37-50 è un sommario che suggerisce il senso di quanto è stato detto


nei primi 12 capitoli. In contrasto con il trionfo escatologico di Cristo, vi è la
constatazione del completo fallimento dei segni; non hanno portato alla fede:
Seconda parte: il libro della gloria e il ritorno al Padre (13-20)
12,37Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro,
non credevano in lui, […]
39Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: 13,1-20,31: Settimo ciclo: la realizzazione dell’«ora»/glorificazione di Gesù
40Ha reso ciechi i loro occhi
e duro il loro cuore, Festa: la Pasqua dei giudei diviene la Pasqua di Gesù, immolato con gli agnelli
perché non vedano con gli occhi pasquali.
e non comprendano con il cuore
e non si convertano, e io li guarisca! (12,37.39-40). Segni:
- la parte iniziale presenta un segno preparatorio, la lavanda dei piedi
(cap. 13), che dà in chiave simbolica l’interpretazione della missione di Gesù 3) Il ritorno di Gesù tra i suoi come Signore crocifisso e risorto (20)
giunta a compimento;
- il segno più grande è Gesù «innalzato». Rivelazione. La testimonianza sulla veridicità della risurrezione, e il dono dello Spirito
e della missione agli Undici.
Rivelazione: la vediamo più avanti, in dettaglio.

Reazione: gli avversari di Gesù ne perseguono la morte; prevale però il dialogo di Epilogo (cap. 21)
Gesù con i discepoli, i quali giungono alla fede piena.
Festa: rimane il contesto della Pasqua.

Il settimo ciclo si articola in tre sezioni: Segni: apparizione del Risorto a 7 discepoli dopo una pesca infruttuosa.

1) l’ultimo discorso di Gesù (13-17); Rivelazione: il destino di Pietro e del discepolo amato: temi ecclesiologici.
2) il racconto della passione, racchiuso tra due giardini (18-19); L’ultima parola di Gesù è un invito alla sequela.
3) il ritorno di Gesù tra i suoi come Signore crocifisso e risorto (20).
Reazione: Pietro è l’interlocutore di Gesù, e il suo atteggiamento culmina nelle
risposte d’amore a Gesù.

1) L’ultimo discorso di Gesù ai suoi nel momento della sua «ora» (13-17)

Rivelazione. Il tema principale è l’«ora» del compimento e dell’amore, che rivela la


gloria di Dio. I discorsi d’addio, concentrati sul futuro, dopo la dipartita di Gesù; l’unione
di Gesù con il Padre e con lo Spirito si completerà nell’unione con i suoi discepoli:

- cap. 13: lavanda dei piedi; annuncio del tradimento di Giuda; «ora il Figlio
dell’uomo è stato glorificato»; il comandamento nuovo;
- cap. 14: promessa dello Spirito Paraclito;
- cap. 15: similitudine della vite e dei tralci;
raccomandazioni di Gesù sull’amore tra i discepoli (cap. 15);
- cap. 16: persecuzioni e intervento futuro del Paraclito;
- cap. 17: la preghiera sacerdotale, in cui Gesù chiede la glorificazione del Figlio e
del
Padre, la «vita» per gli uomini e l’unità di tutti nel Padre e nel Figlio.

2) Il racconto della passione, racchiuso tra due giardini (18-19)

Rivelazione. La conclusione della lotta tra Gesù e il mondo non viene narrata come
una tragedia, ma come un cammino regale, dal Getsemani al trono della croce.
Al centro vi è il processo davanti a Pilato,
e al centro del centro vi è la scena della flagellazione e della presentazione di Gesù
come Re, con la corona di spine e il manto scarlatto (19,1-3).
Gesù rende testimonianza alla verità, e compie fino in fondo la volontà salvifica del
Padre.
Prima Lettera di Giovanni
Le 7 trombe (8,2-11,19)
Il nucleo centrale tematico è una trattazione organica sulla comunione con - visione introduttiva (8,2-6)
- suono delle 7 trombe (8,7-11,19)
Dio.
Le 7 coppe (12,1-22,5)
- visioni introduttive (trittico dei segni) (12,1-15,8)
- versamento delle 7 coppe (16,1-21)
Prologo (1,1-4) - visioni complementari al settenario (17,1-22,5)
1) Prima esposizione dei criteri della comunione (1,5-2,28)
Epilogo liturgico (22,6-21)
1. Camminare nella luce liberi dal peccato (1,5-2,2)
2. Osservare il comandamento dell’amore (2,3-11)
3. La fede contrapposta agli anticristi (2,12-28)
2) Seconda esposizione dei criteri della comunione (2,29-4,6)
1. Praticare la giustizia e non peccare (2,29-3,10)
2. Praticare la carità (3,11-24)
3. Il discernimento degli spiriti, per la fede in Gesù (4,1-6)
3) Terza esposizione dei criteri della comunione (4,7-5,12)
(omessa la rinuncia al peccato)
1. L’amore viene da Dio e si radica nella fede (4,7-21)
2. La fede, fondamento della carità (5,1-12)
Epilogo (5,13-21)
Apocalisse

1. La struttura dell’Ap

L’Ap si presenta, pertanto, così articolata:

Prologo liturgico (1,1-8)

Prima parte: i messaggi del Cristo risorto (1,9-3,22)

- visione introduttiva (1,9-20)


- i messaggi alle 7 chiese (2,1-3,22)

Seconda parte: i 3 settenari (4,1-22,5)

I 7 sigilli (4,1-8,1)
- visione introduttiva (4,1-5,14)
- apertura dei 7 sigilli (6,1-8,1)
storia di Israele (ad es.: teofania al Sinai [Es 24]; presa di Gerico). Il settenario delle trombe
presenta quindi il tema dell’intervento salvifico di Dio nell’antica alleanza, in una dinamica
caratterizzata dagli angeli, buoni e cattivi. Le prime 5 trombe presentano i danni arrecati
all’umanità dal mondo demoniaco (8,7-9,12); la sesta tromba esprime l’azione di Dio
nell’economia anticotestamentaria (9,13-11,14), fino al vertice del settenario, il
Prima parte: i messaggi del Cristo risorto (1,9-3,22). Dopo un breve prologo (1,1-3) e un compimento del mistero di Dio (11,15-19).
dialogo liturgico introduttivo (1,4-8), il narratore Giovanni racconta l’esperienza che ha
dato origine al libro: l’incontro con il Cristo risorto (1,9-20). Il Signore affida al profeta Le 7 coppe (12,1-22,5). Il terzo settenario viene preceduto dal trittico dei segni (12,1-
l’incarico di trasmettere dei messaggi a 7 comunità cristiane dell’Asia Minore. Riunita per 15,8): attraverso 3 segni (la donna vestita di sole, la bestia, gli angeli con le 7 coppe) si
la celebrazione della domenica, la chiesa vive la presenza del Signore. ripropone il mistero dell’intervento definitivo di Dio nella storia umana per risolvere il
drammatico conflitto con le forze del male. Il settenario delle coppe (16,1-21) costituisce il
centro della sezione conclusiva dell’Ap, e simboleggia l’evento catastrofico decisivo, che
"O Cristo glorioso! Potenza implacabile come il mondo e calda come la vita; segna la sconfitta dell’avversario e il trionfo di Dio.

o Tu la cui fronte è di neve, gli occhi di fuoco, i piedi più scintillanti dell'oro in fusione; L’ultima parte del libro (17,1-22,5) manifesta le conseguenze positive e negative
dell’intervento divino decisivo. L’attenzione teologica è concentrata, anziché sull’intero
arco della storia della salvezza, su un unico evento: il compimento definitivo della storia.
Tu le cui mani imprigionano le stelle; La sezione è caratterizzata da due figure femminili che fondono insieme i tratti della donna
e della città: Babilonia, la prostituta, e Gerusalemme, la sposa. Il passaggio dalla prima alla
Tu che sei il Primo e l'Ultimo, il Vivente, il Morto e il Risorto; seconda mostra gli effetti dell’opera redentrice di Cristo.

Tu che raccogli nella Tua esuberante unità tutti i fascini, tutti i gusti, tutte le forze, tutti gli
stati; Struttura dell’Apocalisse
(un’altra proposta)
sei Colui che il mio essere invocava con una aspirazione vasta quanto l'universo;

Catastrofi cosmiche e terrestri


Tu sei veramente il mio Signore e il mio Dio"
Il martirio e il combattimento escatologico
P. Teilhard de Chardin
La vittoria finale di Cristo

I 7 sigilli (4,1-8,1). All’inizio del cap. 4 il quadro cambia: Giovanni viene convocato in
cielo per assistere a una scena simbolica: contempla il Creatore assiso su un trono, mentre 1) Le due liturgie introduttive: terrena e celeste (1,1-5,14)
regge un libro sigillato con 7 sigilli. Nessuno può aprire il libro, se non l’Agnello
immolato, Cristo risorto. Il libro sigillato rappresenta il progetto divino, il quale traccia le
linee fondamentali della storia dell’umanità secondo l’ottica di Dio. Il sigillo è segno di Prologo liturgico (1,1-8) liturgia terrena (il gruppo di ascolto, l’assemblea)
proprietà, di appartenenza: la storia appartiene a Dio, e nella storia Dio si sceglie un popolo
che gli appartenga. I sigilli simboleggiano anche l’assoluta inconoscibilità del piano divino,
il senso della vita, che sfugge a ogni uomo. Ma il Cristo ha già vinto, ed è in grado di Prima parte: i messaggi del Cristo risorto (1,9-3,22) liturgia celeste
rivelare il piano di Dio. Da qui partono i tre settenari, intesi come riflessione strutturata sul
compimento delle promesse divine contenute nell’AT. Visione introduttiva (1,9-20)

Le 7 trombe (8,2-11,19). Nel contesto di una liturgia angelica vengono presentati 7 I messaggi alle 7 chiese (2,1-3,22)
angeli con trombe. Le trombe, nella tradizione biblica, scandiscono i grandi momenti della
Schema di ognuna delle 7 lettere: - suono delle 7 trombe (8,7-11,19)
- indirizzo («All’angelo della chiesa di… scrivi:»)
- autopresentazione del Figlio dell’uomo - 1a-4a tromba: sconvolgimenti cosmici (8,7-12)
(con una delle caratteristiche presenti nella visione introduttiva) - 5a tromba: guerra (cavallette come cavalli pronti per la guerra;
- «conosco» soffrono gli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte) (9,1-12)
- messaggio centrale - 6a tromba: 1) guerra (cavalli; fuoco, fumo e zolfo) (9,13-21)
- conseguenze del messaggio centrale il significato di queste tragedie: ammonire l’umanità
(riprendono la caratteristica della presentazione del Figlio dell’uomo) affinché rinunci
- esortazione e promessa di ricompensa al culto ai demoni (9,20-21)
2) liturgia celeste il piccolo libro aperto:
nella bocca è dolce, ma nelle viscere amaro:
Seconda parte: i 3 settenari (4,1-22,5) liturgia celeste devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re
(cap. 10)
1) I 7 sigilli (4,1-8,1)
4) Gli ultimi tempi (visione particolare) (11,1-20,15)
- visione introduttiva (4,1-5,14) liturgia celeste

- la realtà della creazione (i 4 esseri viventi) (cap. 4) 3) i 2 testimoni (olivi, lampade; Mosè ed Elia):
- la realtà della redenzione (l’Agnello immolato e il libro sigillato) (cap. vengono uccisi ma poi risorgono (3 giorni e 1/2) e
5) salgono in Cielo
(1260 giorni; Sodoma ed Egitto) (11,1-13)
7a tromba: liturgia celeste: hai instaurato il tuo Regno; ora della tua ira;
2) Le tragedie della storia dell’umanità (dall’inizio fino al tempo escatologico compreso) giudicare i morti;
(visione generale) (6,1-10,11) dare la ricompensa a i tuoi servi; il Santuario di Dio nel Cielo; l’arca
dell’alleanza

- apertura dei 7 sigilli (la realtà della storia) (6,1-8,1) 5) Le 7 coppe (12,1-22,5)

- 1° sigillo: il cavallo bianco (la vittoria finale di Cristo è assicurata) (6,1- - visioni introduttive alle 7 coppe (trittico dei segni) (12,1-15,8)
2)
- 2°-4° sigillo: l’umanità sconvolta da guerra, fame, peste, fiere (6,3-8) - 1° segno: la donna e il drago: partorì un figlio maschio, destinato a
- 5° sigillo: fino a quando non farai giustizia del sangue dei martiri? (la governare tutte le nazioni; 1260 giorni; una guerra in cielo; liturgia
veste candida) (6,9-11) celeste: ora si è compiuta la salvezza; essi lo hanno vinto per il sangue
- 6° sigillo: 1) sconvolgimenti cosmici (6,12-17) dell’Agnello e il loro martirio; il drago va a far guerra contro il resto
2) vittoria finale dei martiri della sua discendenza; si ferma sulla spiaggia del mare; dal mare sale una
(il sigillo di Dio; i 144.000; la veste candida; Dio bestia (10 corna e 7 teste, e sulle corna 10 diademi); 42 mesi; fa guerra
tergerà ogni lacrima) (cap. 7) contro i santi e li vince; un’altra bestia (corna di agnello, parole di
- 7° sigillo: corrisponde alle 7 trombe (8,2-11,19) drago); il marchio della bestia; 666 (capp. 12-13)

3) Le 7 trombe (8,2-11,19) - 2° segno: liturgia celeste: i compagni dell’Agnello (i 144.000); sulla


fronte hanno il nome dell’Agnello e del Padre; cantano un cantico nuovo;
- visione introduttiva (8,2-6) liturgia celeste un Vangelo eterno da annunciare; è giunta l’ora del suo giudizio; è
caduta Babilonia; il Figlio dell’uomo nel giudizio finale (mietitura,
- le preghiere dei santi (incenso; profumi) vendemmia) (cap. 14)
- 3° segno: liturgia celeste: il cantico di Mosè e il cantico dell’Agnello; il Logos di Dio; gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli
tempio nel Cielo; 7 angeli con 7 flagelli; le 7 coppe colme dell’ira di Dio bianchi, vestiti di lino bianco e puro; Re dei re e
(cap. 15) Signore dei signori
- descrizione dell’esercito del male (19,19): la bestia, i
- versamento delle 7 coppe (16,1-21) re, gli eserciti
- esito della battaglia (19,20-21): la bestia e il falso
- 1a-5a coppa: tormenti simili alle piaghe d’Egitto, per coloro che hanno profeta vengono gettati vivi nello stagno di fuoco
il marchio della bestia (piaga; mare, fiumi e sorgenti come sangue; - il regno dei 1000 anni (20,1-6): il drago viene incatenato per
intermezzo: liturgia celeste: veri e giusti sono i tuoi giudizi; ustioni 1000 anni; i martiri riprendono vita e regnano con Cristo per
provocate dal sole; il regno della bestia avvolto dalle tenebre) (16,1-11) 1000 anni; è la 1a risurrezione
- 6a coppa: tutti i re della terra si radunano con i loro eserciti ad - il 2° combattimento escatologico (20,7-10): vittoria definitiva
Armagheddon, per la battaglia finale contro Dio (16,12-16) del bene sul male
- 7a coppa: terremoto e grandine su Babilonia (16,17-21) - il giudizio finale (20,11-15): il cielo e la terra sono scomparsi;
tutti i morti davanti al trono; vengono aperti dei libri e il libro
- visioni conseguenti alle 7 coppe; gli eventi che preparano la fine (17,1-22,5) della vita; i morti vengono giudicati in base a ciò che è scritto
nei libri, in base alle loro opere; la morte e gli inferi vengono
-1) la caduta di Babilonia (17,1-19,10) gettati nello stagno di fuoco; questa è la 2a morte.
- la visione della grande prostituta (ebbra del sangue dei
martiri): seduta sulla bestia scarlatta con 7 teste e 10 corna 6) Le due liturgie conclusive: celeste e terrena (21,1-22,21)
(17,1-5)
- la decifrazione del simbolismo della bestia (17,6-18)
- 7 teste: 7 colli, e 7 re La Gerusalemme celeste (21,1-22,5) liturgia celeste. Il climax di tutto il racconto
- la bestia: l’8° re e uno dei 7
- 10 corna: 10 re che non hanno ancora ricevuto il regno - la nuova Gerusalemme sposa: presentazione generale; visione (21,1-8):
(combatteranno contro l’Agnello ma l’Agnello li un nuovo Cielo e una nuova terra; la nuova Gerusalemme scende dal Cielo, da
vincerà) Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo; il Dio-con-loro; tergerà ogni
- le gradi acque: moltitudini di genti lacrima; faccio nuove tutte le cose; ecco, sono compiute
- la caduta di Babilonia (cap. 18):
in un’ora sola è giunta la tua condanna; - la nuova Gerusalemme sposa: descrizione particolare; spiegazione (21,9-22,5):
in un’ora sola è andata dispersa sì grande ricchezza; la spiegazione è data da uno dei 7 angeli delle 7 coppe; vieni, ti mostrerò la
in un’ora sola fu ridotta a un deserto fidanzata, la sposa dell’Agnello; Gerusalemme scende dal Cielo, da Dio;
intermezzo: liturgia celeste: esulta, o Cielo, Dio vi ha reso splendente; le 12 porte; la forma quadrata (12.000 stadi); pietre preziose; Dio e
giustizia l’Agnello sono il tempio e la luce; un fiume d’acqua viva; un albero di vita;
voce di sposo e di sposa non si udrà più in te vedranno la sua faccia; regneranno nei scecoli dei secoli
- grande liturgia celeste (19,1-10): Alleluia; veri e giusti sono i
suoi giudizi; sono giunte le nozze dell’Agnello; la veste di lino
sono le opere giuste dei santi; beati gli invitati al banchetto di Epilogo liturgico (22,6-21) liturgia terrena
nozze dell’Agnello

- 2) i 2 combattimenti escatologici, il regno dei 1000 anni, il giudizio - ecco, io verrò presto, beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro; io,
finale (19,11-20,15) Giovanni, ho visto e udito queste cose; il tempo è vicino; ecco, io verrò presto;
- il 1° combattimento escatologico (19,11-21): beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita; Io, Gesù,
- descrizione dell’esercito del Bene (19,11-18): il sono la radice della stirpe di Davide
cavallo bianco; il Cavaliere è chiamato Fedele e
Verace; egli giudica e combatte con giustizia; è il

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