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La prima parte è il libro dei segni (1,19-12,36). - 7,1-12,50: “Chi è il Cristo che viene alla sua ora?”;
La prima parte è seguita l’ora del Cristo è densa di significato nel cap. 7,
- da una considerazione teologica sulla fede/incredulità; specialmente nel centro (vv. 14-30), e tale rimane fino
- e dall’appello di Gesù a credere in lui (12,37-43.44-50). alla fine della prima parte.
La seconda parte presenta l’«ora» in cui si compie ciò che i segni significano: La prima parte è unificata dalla professione di fede della Samaritana, in Samaria
la glorificazione del Figlio che ama fino all’estremo e comunica lo Spirito (13,1- (cap. 4), e dalla professione di fede del cieco in Gerusalemme (cap. 9), espulso dai capi
20,29). religiosi di Israele, ma accolto nel vero Israele da Gesù.
La seconda parte termina con una finale (20,30-31, di tenore
programmatico), seguita Anche la seconda parte (13-20) è composta da due sezioni:
da un epilogo che mostra la comunità nuova dei fratelli che
hanno creduto alla Parola e continuano la stessa missione del - 13-17: “Il Figlio glorificato”: il centro è il duplice richiamo al
Figlio nel mondo (21,1-25). comandamento dell’amore reciproco (15,12-17). L’ultima cena
interpreta la Pasqua di Gesù (passione, morte e risurrezione);
All’interno di queste due grandi parti la strutturazione varia a seconda degli autori.
Reazione: rifiuto anche da parte dei discepoli, rimangono i Dodici. Segni: risurrezione di Lazzaro.
Rivelazione: pretesa, da parte di Gesù, di essere Figlio di Dio; egli è «la Ma questo rientra nel misterioso piano salvifico di Dio:
risurrezione e la vita». Gesù inviato e santificato per la missione.
Es 14,4Io renderò ostinato il cuore del faraone, ed egli li inseguirà; io
Reazione: prevalgono gli aspetti negativi, fino alla decisione del sinedrio di dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli
uccidere Gesù. Fanno eccezione le sorelle e gli amici di Lazzaro. Egiziani sapranno che io sono il Signore! (cf. Es 14,8).
Il motivo superficiale della morte di Gesù: il pericolo politico di un’insurrezione
provocata dal suo riconoscimento come Messia; Mt 13,10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro
il motivo profondo: «Profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione, e non per parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i
la nazione soltanto, ma anche per radunare insieme nell'unità i figli dispersi di Dio» misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha,
(11,51-52). verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche
quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando
non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie
11,55-12,50: Sesto ciclo: il Padre glorifica Gesù, fallimento dei segni per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15Perché
Festa: terza Pasqua. il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di
orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non
Segni: ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si
- l’unzione di Betania; convertano e io li guarisca! (cf. Mc 4,12; Lc 8,10).
- l’ingresso in Gerusalemme del Re di Israele;
- la ricerca di Gesù da parte di alcuni greci. Mt 6,13e non abbandonarci (lett.: in(tro)durre, eisenègkes/eivsene,gkh|j)
alla tentazione, ma liberaci dal male. (cf. Lc 11,4).
Rivelazione: viene rivelata la dignità messianica di Gesù, il suo trionfo
escatologico. Non si vuole qui affermare che Dio desidera la caduta del fedele (Gc 1,13-15:
Al centro vi è la Parola del Padre: “13Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere
tentato al male ed egli non tenta nessuno. 14Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie
12,27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? passioni”), bensì che gli eventi rimangono saldamente sotto il controllo di Dio, anche
Padre, salvami da quest’ora? quando gli uomini decidono, in piena libertà, di opporsi all’azione di Dio.
Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora!
28Padre, glorifica il tuo nome». Reazione: è talmente negativa che i capi decidono di uccidere anche Lazzaro.
Venne allora una voce dal cielo:
«L’ho glorificato e lo glorificherò ancora! (12,27-28).
Reazione: gli avversari di Gesù ne perseguono la morte; prevale però il dialogo di Epilogo (cap. 21)
Gesù con i discepoli, i quali giungono alla fede piena.
Festa: rimane il contesto della Pasqua.
Il settimo ciclo si articola in tre sezioni: Segni: apparizione del Risorto a 7 discepoli dopo una pesca infruttuosa.
1) l’ultimo discorso di Gesù (13-17); Rivelazione: il destino di Pietro e del discepolo amato: temi ecclesiologici.
2) il racconto della passione, racchiuso tra due giardini (18-19); L’ultima parola di Gesù è un invito alla sequela.
3) il ritorno di Gesù tra i suoi come Signore crocifisso e risorto (20).
Reazione: Pietro è l’interlocutore di Gesù, e il suo atteggiamento culmina nelle
risposte d’amore a Gesù.
1) L’ultimo discorso di Gesù ai suoi nel momento della sua «ora» (13-17)
- cap. 13: lavanda dei piedi; annuncio del tradimento di Giuda; «ora il Figlio
dell’uomo è stato glorificato»; il comandamento nuovo;
- cap. 14: promessa dello Spirito Paraclito;
- cap. 15: similitudine della vite e dei tralci;
raccomandazioni di Gesù sull’amore tra i discepoli (cap. 15);
- cap. 16: persecuzioni e intervento futuro del Paraclito;
- cap. 17: la preghiera sacerdotale, in cui Gesù chiede la glorificazione del Figlio e
del
Padre, la «vita» per gli uomini e l’unità di tutti nel Padre e nel Figlio.
Rivelazione. La conclusione della lotta tra Gesù e il mondo non viene narrata come
una tragedia, ma come un cammino regale, dal Getsemani al trono della croce.
Al centro vi è il processo davanti a Pilato,
e al centro del centro vi è la scena della flagellazione e della presentazione di Gesù
come Re, con la corona di spine e il manto scarlatto (19,1-3).
Gesù rende testimonianza alla verità, e compie fino in fondo la volontà salvifica del
Padre.
Prima Lettera di Giovanni
Le 7 trombe (8,2-11,19)
Il nucleo centrale tematico è una trattazione organica sulla comunione con - visione introduttiva (8,2-6)
- suono delle 7 trombe (8,7-11,19)
Dio.
Le 7 coppe (12,1-22,5)
- visioni introduttive (trittico dei segni) (12,1-15,8)
- versamento delle 7 coppe (16,1-21)
Prologo (1,1-4) - visioni complementari al settenario (17,1-22,5)
1) Prima esposizione dei criteri della comunione (1,5-2,28)
Epilogo liturgico (22,6-21)
1. Camminare nella luce liberi dal peccato (1,5-2,2)
2. Osservare il comandamento dell’amore (2,3-11)
3. La fede contrapposta agli anticristi (2,12-28)
2) Seconda esposizione dei criteri della comunione (2,29-4,6)
1. Praticare la giustizia e non peccare (2,29-3,10)
2. Praticare la carità (3,11-24)
3. Il discernimento degli spiriti, per la fede in Gesù (4,1-6)
3) Terza esposizione dei criteri della comunione (4,7-5,12)
(omessa la rinuncia al peccato)
1. L’amore viene da Dio e si radica nella fede (4,7-21)
2. La fede, fondamento della carità (5,1-12)
Epilogo (5,13-21)
Apocalisse
1. La struttura dell’Ap
I 7 sigilli (4,1-8,1)
- visione introduttiva (4,1-5,14)
- apertura dei 7 sigilli (6,1-8,1)
storia di Israele (ad es.: teofania al Sinai [Es 24]; presa di Gerico). Il settenario delle trombe
presenta quindi il tema dell’intervento salvifico di Dio nell’antica alleanza, in una dinamica
caratterizzata dagli angeli, buoni e cattivi. Le prime 5 trombe presentano i danni arrecati
all’umanità dal mondo demoniaco (8,7-9,12); la sesta tromba esprime l’azione di Dio
nell’economia anticotestamentaria (9,13-11,14), fino al vertice del settenario, il
Prima parte: i messaggi del Cristo risorto (1,9-3,22). Dopo un breve prologo (1,1-3) e un compimento del mistero di Dio (11,15-19).
dialogo liturgico introduttivo (1,4-8), il narratore Giovanni racconta l’esperienza che ha
dato origine al libro: l’incontro con il Cristo risorto (1,9-20). Il Signore affida al profeta Le 7 coppe (12,1-22,5). Il terzo settenario viene preceduto dal trittico dei segni (12,1-
l’incarico di trasmettere dei messaggi a 7 comunità cristiane dell’Asia Minore. Riunita per 15,8): attraverso 3 segni (la donna vestita di sole, la bestia, gli angeli con le 7 coppe) si
la celebrazione della domenica, la chiesa vive la presenza del Signore. ripropone il mistero dell’intervento definitivo di Dio nella storia umana per risolvere il
drammatico conflitto con le forze del male. Il settenario delle coppe (16,1-21) costituisce il
centro della sezione conclusiva dell’Ap, e simboleggia l’evento catastrofico decisivo, che
"O Cristo glorioso! Potenza implacabile come il mondo e calda come la vita; segna la sconfitta dell’avversario e il trionfo di Dio.
o Tu la cui fronte è di neve, gli occhi di fuoco, i piedi più scintillanti dell'oro in fusione; L’ultima parte del libro (17,1-22,5) manifesta le conseguenze positive e negative
dell’intervento divino decisivo. L’attenzione teologica è concentrata, anziché sull’intero
arco della storia della salvezza, su un unico evento: il compimento definitivo della storia.
Tu le cui mani imprigionano le stelle; La sezione è caratterizzata da due figure femminili che fondono insieme i tratti della donna
e della città: Babilonia, la prostituta, e Gerusalemme, la sposa. Il passaggio dalla prima alla
Tu che sei il Primo e l'Ultimo, il Vivente, il Morto e il Risorto; seconda mostra gli effetti dell’opera redentrice di Cristo.
Tu che raccogli nella Tua esuberante unità tutti i fascini, tutti i gusti, tutte le forze, tutti gli
stati; Struttura dell’Apocalisse
(un’altra proposta)
sei Colui che il mio essere invocava con una aspirazione vasta quanto l'universo;
I 7 sigilli (4,1-8,1). All’inizio del cap. 4 il quadro cambia: Giovanni viene convocato in
cielo per assistere a una scena simbolica: contempla il Creatore assiso su un trono, mentre 1) Le due liturgie introduttive: terrena e celeste (1,1-5,14)
regge un libro sigillato con 7 sigilli. Nessuno può aprire il libro, se non l’Agnello
immolato, Cristo risorto. Il libro sigillato rappresenta il progetto divino, il quale traccia le
linee fondamentali della storia dell’umanità secondo l’ottica di Dio. Il sigillo è segno di Prologo liturgico (1,1-8) liturgia terrena (il gruppo di ascolto, l’assemblea)
proprietà, di appartenenza: la storia appartiene a Dio, e nella storia Dio si sceglie un popolo
che gli appartenga. I sigilli simboleggiano anche l’assoluta inconoscibilità del piano divino,
il senso della vita, che sfugge a ogni uomo. Ma il Cristo ha già vinto, ed è in grado di Prima parte: i messaggi del Cristo risorto (1,9-3,22) liturgia celeste
rivelare il piano di Dio. Da qui partono i tre settenari, intesi come riflessione strutturata sul
compimento delle promesse divine contenute nell’AT. Visione introduttiva (1,9-20)
Le 7 trombe (8,2-11,19). Nel contesto di una liturgia angelica vengono presentati 7 I messaggi alle 7 chiese (2,1-3,22)
angeli con trombe. Le trombe, nella tradizione biblica, scandiscono i grandi momenti della
Schema di ognuna delle 7 lettere: - suono delle 7 trombe (8,7-11,19)
- indirizzo («All’angelo della chiesa di… scrivi:»)
- autopresentazione del Figlio dell’uomo - 1a-4a tromba: sconvolgimenti cosmici (8,7-12)
(con una delle caratteristiche presenti nella visione introduttiva) - 5a tromba: guerra (cavallette come cavalli pronti per la guerra;
- «conosco» soffrono gli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte) (9,1-12)
- messaggio centrale - 6a tromba: 1) guerra (cavalli; fuoco, fumo e zolfo) (9,13-21)
- conseguenze del messaggio centrale il significato di queste tragedie: ammonire l’umanità
(riprendono la caratteristica della presentazione del Figlio dell’uomo) affinché rinunci
- esortazione e promessa di ricompensa al culto ai demoni (9,20-21)
2) liturgia celeste il piccolo libro aperto:
nella bocca è dolce, ma nelle viscere amaro:
Seconda parte: i 3 settenari (4,1-22,5) liturgia celeste devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re
(cap. 10)
1) I 7 sigilli (4,1-8,1)
4) Gli ultimi tempi (visione particolare) (11,1-20,15)
- visione introduttiva (4,1-5,14) liturgia celeste
- la realtà della creazione (i 4 esseri viventi) (cap. 4) 3) i 2 testimoni (olivi, lampade; Mosè ed Elia):
- la realtà della redenzione (l’Agnello immolato e il libro sigillato) (cap. vengono uccisi ma poi risorgono (3 giorni e 1/2) e
5) salgono in Cielo
(1260 giorni; Sodoma ed Egitto) (11,1-13)
7a tromba: liturgia celeste: hai instaurato il tuo Regno; ora della tua ira;
2) Le tragedie della storia dell’umanità (dall’inizio fino al tempo escatologico compreso) giudicare i morti;
(visione generale) (6,1-10,11) dare la ricompensa a i tuoi servi; il Santuario di Dio nel Cielo; l’arca
dell’alleanza
- apertura dei 7 sigilli (la realtà della storia) (6,1-8,1) 5) Le 7 coppe (12,1-22,5)
- 1° sigillo: il cavallo bianco (la vittoria finale di Cristo è assicurata) (6,1- - visioni introduttive alle 7 coppe (trittico dei segni) (12,1-15,8)
2)
- 2°-4° sigillo: l’umanità sconvolta da guerra, fame, peste, fiere (6,3-8) - 1° segno: la donna e il drago: partorì un figlio maschio, destinato a
- 5° sigillo: fino a quando non farai giustizia del sangue dei martiri? (la governare tutte le nazioni; 1260 giorni; una guerra in cielo; liturgia
veste candida) (6,9-11) celeste: ora si è compiuta la salvezza; essi lo hanno vinto per il sangue
- 6° sigillo: 1) sconvolgimenti cosmici (6,12-17) dell’Agnello e il loro martirio; il drago va a far guerra contro il resto
2) vittoria finale dei martiri della sua discendenza; si ferma sulla spiaggia del mare; dal mare sale una
(il sigillo di Dio; i 144.000; la veste candida; Dio bestia (10 corna e 7 teste, e sulle corna 10 diademi); 42 mesi; fa guerra
tergerà ogni lacrima) (cap. 7) contro i santi e li vince; un’altra bestia (corna di agnello, parole di
- 7° sigillo: corrisponde alle 7 trombe (8,2-11,19) drago); il marchio della bestia; 666 (capp. 12-13)
- 2) i 2 combattimenti escatologici, il regno dei 1000 anni, il giudizio - ecco, io verrò presto, beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro; io,
finale (19,11-20,15) Giovanni, ho visto e udito queste cose; il tempo è vicino; ecco, io verrò presto;
- il 1° combattimento escatologico (19,11-21): beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita; Io, Gesù,
- descrizione dell’esercito del Bene (19,11-18): il sono la radice della stirpe di Davide
cavallo bianco; il Cavaliere è chiamato Fedele e
Verace; egli giudica e combatte con giustizia; è il