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Dossier tecnico n° 3/MT-BT

Coordinamento
delle protezioni MT/BT
Schneider Electric SpA 20041 AGRATE (MI) (italia)
MKT Division Tel. (039) 6558111
Tfax (039) 6056900
www.schneiderelectric.it

dossier tecnico n. 3/MT--BT


Edizione SETTEMBRE ’05
Coordinamento
delle protezioni MT/BT

Dossier Tecnico n. 3/MT-- BT


Indice
1. Distribuzione elettrica 3
1.1 Sicurezza e disponibilità
dell’alimentazione 3
1.2 Le norme impianti 4
1.3 Sistemi di neutro 4

2. Allacciamento in Media
Tensione 9
2.1 Criteri di selettività in MT 9
2.2 Criteri di allacciamento
in MT 15

3. Apparecchi di protezione
in Bassa Tensione 19
3.1 La norma di prodotto
CEI EN 60947.2 19
3.2 Tecniche di selettività in
bassa tensione 22
3.3 Selettività in caso di
guasto verso terra 26
3.4 Selettività con trasformatori
in parallelo 27
3.5 Selettività alla chiusura 28

4. Tabelle di selettività
in Bassa Tensione 29
4.1 Regole di utilizzo 29

5. Esempio di studio di
selettività di un impianto
MT/BT 31
5.1 Arrivo generale MT 32
5.2 Distribuzione in BT 38

6. Tabelle di selettività (guida


al sistema BT) 41

7. Allegato: Calcolo delle


correnti di guasto in cabina
MT/BT: metodo pratico 47

8. Allegato: Selettività tra


fusibile MT e interruttore
BT 51

9. Allegato: Caratteristiche
elettriche di trasformatori
MT/BT 53

10. Allegato: Segni grafici e


codici di identificazione
delle protezioni 55

Bibliografia 57

dossier tecnico n.3/MT-- BT 1


2 dossier tecnico n.3/MT-- BT
1 Distribuzione elettrica

1 Introduzione I dispositivi di protezione controllano in


permanenza lo stato elettrico degli elementi
La presente guida ha lo scopo di indicare le
regole generali per scegliere le regolazioni
di una rete elettrica e provocano la loro più adatta al funzionamento dell’impianto.
messa fuori tensione (per esempio Il documento si propone di approfondire
l’apertura di un interruttore), quando questi quanto già indicato nella guida CEI 11---35
elementi sono interessati da anomalie di a riguardo delle protezioni in media
funzionamento: sovraccarico, tensione unitamente al coordinamento
corto---circuito, cedimento dell’isolante. selettivo delle protezioni in bassa tensione, il
La scelta di un dispositivo di protezione non tutto nel rispetto dei vincoli, di regolazione e
è il frutto di una riflessione isolata, ma una di potenza installata, previsti dal Distributore.
delle tappe più importanti nella
progettazione di una rete elettrica.

1.1 Sicurezza e Le valutazioni per la scelta di un dispositivo


di protezione sono molteplici:
H Relè di protezione, dedicati al controllo
continuo dello stato elettrico della rete e
disponibilità H partecipare alla protezione delle al comando di apertura del dispositivo di
dell’alimentazione persone contro i rischi elettrici; interruzione.
H evitare il deterioramento del materiale H Organi di interruzione con il compito di
(un cortocircuito trifase su una sbarra di eliminare il guasto: interruttori, combinato
media tensione può far fondere fino a 50 --- fusibile (IMS), contattore --- fusibile.
kg di rame in un secondo; la La scelta delle protezioni definisce i
temperatura dell’arco può superare dispositivi di protezione che intervengono
10000˚C); sui principali guasti che interessano la rete e
H limitare le sollecitazioni termiche le macchine:
meccaniche e dielettriche alle quali sono H corto circuito tra fasi e tra fase e terra,
sottoposti i materiali; H sovraccarichi,
H preservare la stabilità e la continuità H guasti propri delle macchine rotanti.
della rete;
Per scegliere correttamente le protezioni
H proteggere le installazioni vicine ( per devono essere prese in considerazione i
esempio, ridurre la durata delle seguenti parametri:
sovratensioni dovute ad un guasto a
terra). H l’architettura e la potenza della rete
unitamente ai suoi differenti modi di
Per arrivare a questo obbiettivo, un sistema gestione,
di protezione deve essere rapido, selettivo e
affidabile. H lo schema di collegamento a terra (
neutro isolato... ),
Per questo si deve essere coscienti dei limiti
della protezione, essa non può annullare le H le caratteristiche della sorgente di
perturbazioni, ma può limitare il loro effetto energia e il loro contributo in caso di
e la loro durata, inoltre la sua scelta è guasto (ente distributore),
sovente un compromesso H i tipi di carico,
tecnico---economico tra la sicurezza e la H il bisogno di continuità di servizio e di
disponibilità dell’alimentazione dell’energia disponibilità dell’alimentazione.
elettrica.

Determinazione delle regolazioni


Studio delle protezioni di una rete delle unità di protezione
Lo studio delle protezioni di una rete si Ciascuna funzione di protezione deve
compone di due tappe distinte. essere regolata al fine di gestire in modo
H La definizione del sistema di protezione. ottimale la rete elettrica e per tutte le sue
H La determinazione delle regolazioni di possibili configurazioni di utilizzo.
ciascuna unità di protezione, anche I valori di regolazione nascono da calcoli
chiamata coordinamento delle protezioni completamente basati sulle caratteristiche
o studio della selettività. elettriche dettagliate degli elementi che
compongono la rete.
Definizione del sistema di Questo tipo di studio viene generalmente
protezione eseguito con l’ausilio di programmi dedicati
E’ la scelta degli elementi di protezione e e da personale che abbia una forte
della struttura globale d’insieme di funzioni conoscenza delle problematiche di
coerenti e adattate alla rete. impianto, in modo tale da poter analizzare e
di conseguenza definire i valori di
Il sistema di protezione è composta dagli regolazione più idonei.
elementi seguenti:
H Trasformatori di misura (corrente e
tensione) che forniscono le informazioni
delle grandezze della rete necessarie alla
rilevazione del guasto.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 3


1.2 Norme impianti Le norme e le guide che regolano gli
impianti in media tensione (CEI 11---1 e CEI
H il coordinamento selettivo (Allegato 5
” Verifica della selettività”).
11---35) e bassa tensione (CEI 64---8) H il coordinamento serie (Allegato 6
trattano l’argomento coordinamento delle ”Verifica della protezione di sostegno”).
protezioni e raccomandano un buon
coordinamento tra i dispositivi stessi. Le combinazioni prese in considerazione
prevedono l’utilizzo sia di interruttori
Per quanto riguarda i prodotti di media limitatori (categoria A) che non limitatori o
tensione, il coordinamento tra i dispositivi di meglio ad intervento ritardabile (categoria
protezione, TA e TV è preso in B).
considerazione nella guida CEI 11---35
mentre per il combinato, interruttore di Per un maggior approfondimento
manovra sezionatore (IMS) con fusibili, la sull’argomento si rimanda al capitolo 3.1.
norma CEI EN 60420 (CEI 17---46) indica le Per quanto riguarda gli impianti in bassa
condizioni di base da rispettare per tensione, la norma CEI 64---8 lascia al
garantire il corretto coordinamento (IMS + committente e al progettista il compito di
fusibile). valutare se le situazioni di esercizio
La norma impianti CEI 11---1 precisa che si richiedano un coordinamento selettivo tra le
deve scegliere opportunamente la protezioni contro le sovracorrenti e i guasti
disposizione dei circuiti per soddisfare le verso terra.
esigenze di esercizio e di sicurezza e si La stessa norma richiama il coordinamento
deve tenere in considerazione la continuità in filiazione, o di sostegno, ammettendo che
di servizio in caso di guasto e di il potere di interruzione del dispositivo di
manutenzione in relazione alla protezione possa essere inferiore alla
configurazione della rete di distribuzione. corrente di cortocircuito presunta nel punto
Per quanto riguarda la cabina MT/BT, e più di installazione a patto che a monte sia
specificatamente il coordinamento tra le installato un altro dispositivo avente il
protezioni in media e in bassa tensione, si necessario potere di interruzione e che
rimanda alla guida CEI 11---35 allegato F. l’energia che essi lasciano passare non
superi quella che può essere sopportata
La norma che regolamenta i dispositivi di senza danno dal dispositivo situato a valle.
protezione in bassa tensione (CEI Per approfondimenti sul tema si rimanda ad
60947---2) identifica le modalità di altra documentazione tecnica.
esecuzione delle prove per accertare:

1.3 Sistemi di neutro Generalità H protezione contro il sovraccarico,


H protezione contro il cortocircuito,
La continuità di servizio è richiesta
qualunque sia il sistema di neutro e di H protezione contro il guasto verso terra
conseguenza lo è anche il coordinamento che può essere realizzata con dispositivi:
selettivo e i criteri per attuarlo. --- a corrente differenziale associato al
I dispositivi utilizzati per proteggere dispositivo di protezione;
l’impianto e le persone dai rischi elettrici --- a corrente differenziale integrato nello
sono differenti secondo il sistema di neutro sganciatore;
utilizzato, e di conseguenza il --- a corrente residua integrato nello
coordinamento selettivo riguarderà tutte o sganciatore;
alcune delle seguenti protezioni:
--- a corrente residua con sistema
relè/toroide esterno all’interruttore;
--- per il controllo permanente
dell’isolamento.
La rete elettrica del Distributore viene
esercita normalmente a neutro compensato
e in casi eccezionali a neutro isolato.

AT/BT G Protezione per guasto verso terra


1 G = protezione a corrente differenziale
2 T = protezione a corrente residua
3
N

T DDR DDR
PE

FIG. 1

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Sistemi di neutro in media Neutro isolato.
tensione Non c’è nessun collegamento elettrico tra il
centro stella del trasformatore e la terra ad
I sistemi di neutro utilizzati negli impianti in eccezione di apparecchi di misura o
media tensione del Distributore sono i protezione. FIG. 2
seguenti. I vantaggi essenziali di questo tipo di
distribuzione è quello di permettere il
mantenimento del primo guasto verso terra
Distributore in impianti la cui estensione comporta valori
AT/MT di corrente capacitiva limitati.
Questo fatto permette al Distributore di
gestire al meglio il primo guasto
VT d’isolamento con appositi sistemi di
richiusura posti in cabina primaria.
I fenomeni che si manifestano al primo
guasto di isolamento sono i seguenti:
H sovratensioni a frequenza industriale a
regime pari a 1,74 volte la tensione
Irs Ird nominale verso terra. Le sollecitazione a
cui l’isolamento è soggetto dipendono
dal tempo di permanenza del guasto;
Utente H difficoltà di realizzare protezioni selettive;
H ferrorisonanza con i trasformatori di
tensione (TV).
Neutro isolato
FIG. 2

Neutro compensato
Distributore Il centro stella del trasformatore è collegato
a terra tramite una reattanza accordata con
AT/MT la capacità della linea in modo che la
corrente di guasto sia praticamente nulla.
Il sistema di collegamento a terra prevede
VT anche una resistenza. per permettere la
circolazione di una corrente di guasto
sufficiente per fare intervenire le protezioni.
I vantaggi di questa soluzione sono:
H ridotta corrente di guasto e
Irs Ird conseguente estinzione naturale dei
guasti non permanenti;
H tensioni di terra limitate;
Utente I principali inconvenienti che si presentano
al primo guasto di isolamento sono i
seguenti:
H rischio di sovratensioni transitorie anche
Neutro compensato se limitate;
H il guasto può permanere per un tempo
FIG. 3 elevato.
L’impianto di terra è dimensionato sulla
base della corrente di guasto più bassa ma
anche per tensioni di contatto possibili
(UTP) più basse di quelle normalmente
ammesse in caso di neutro isolato.

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Sistemi di neutro in bassa I sistemi di neutro utilizzati negli impianti in
bassa tensione sono i seguenti.
tensione

Sistema TT Le protezioni utilizzate sono le seguenti:


Viene utilizzato per utenze alimentate in H per i guasti di fase protezione contro le
bassa tensione. sovracorrenti;
Il neutro del trasformatore è collegato a terra H per i guasti verso terra protezione a
e le masse dell’utenza sono collegate ad corrente differenziale o residua.
una terra propria distinta da quella del
Distributore.

1
2
3
N
PE

Utilizzatori
FIG.4

Sistema TNC (conduttore di neutro Le protezioni utilizzate sono le seguenti:


e di protezione unico PEN) oppure H per i guasti di fase protezione contro le
TNS. sovracorrenti;
Viene utilizzato quando il Distributore H per i guasti verso terra protezione
prevede l’allacciamento in media tensione contro il cortocircuito.
per la fornitura di energia. In presenza di linee molto lunghe con
Il neutro del trasformatore è collegato a terra sezioni ridotte e correnti di guasto inferiori
e le masse dell’utenza sono collegate alla alla soglia magnetica, oppure quando il
terra di cabina mediante il conduttore di confronto tra la corrente di guasto e la
protezione. soglia di intervento della protezione contro il
cortocircuito non concede margini di
sicurezza, si utilizza la protezione a corrente
differenziale o residua.

1
2
3
N
PE

Sistema TNS
Utilizzatori
FIG.5

6 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Sistema IT H per il primo guasto d’isolamento
In questo sistema non è obbligatorio controllore permanente di isolamento
l’intervento delle protezioni al primo guasto (CPI);
d’isolamento e quindi si utilizzato quando il H per il secondo guasto verso terra
processo produttivo richiede una elevata protezione contro il cortocircuito oppure,
continuità dell’alimentazione. solo sulle partenze e se le condizioni
Il neutro del trasformatore è isolato da terra circuitali (criterio di messa a terra delle
e le masse dell’utenza sono collegate a masse di utenza) lo richiedono,
terra, individualmente, a gruppi o ad una protezione a corrente differenziale;
unica terra, con un conduttore di protezione H protezione contro le sovratensioni di
(PE). natura atmosferica o dovute
Le protezioni utilizzate sono le seguenti. all’azionamento di dispositivi di comando
(ad esempio di batterie di condensatori).
H per i guasti di fase protezione contro le
sovracorrenti;

1
2
3
N

CPI

Utilizzatori
FIG.6

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8 dossier tecnico n.3/MT-- BT
2 Allacciamento in Media Tensione

2.1 Criteri di selettività Le protezioni costituiscono tra loro un


insieme coerente dipendente dalla struttura
H selettività con scambio di informazioni
detta anche selettività logica;
in MT della rete e dal suo regime di neutro. H selettività che utilizzi protezioni di tipo
Essa deve essere vista attraverso un direzionale;
sistema che si basa sul principio della H selettività che combini le precedenti al
selettività, che consiste nell’isolare il più fine di assicurare una migliore
rapidamente possibile la parte di rete prestazione globale tecnica ed
interessata al guasto lasciando in tensione economica, o per ottenere un rincalzo
tutta la parte sana della rete. alla selettività principale (back---up).
Possono essere utilizzati differenti mezzi per
assicurare una buona selettività tra le
protezioni di una rete elettrica: Nota Bene.
H selettività cronometrica tra i tempi di Non tutti i criteri di selettività sotto indicati
intervento; sono applicabili in impianti alimentati in
H selettività amperometrica tra le correnti media tensione e assoggetti alla specifica
di regolazione; DK5600.

2.1.1 Selettività cronometrica Essa consiste nel temporizzare Vantaggi


differentemente le protezioni di massima Questo tipo di selettività ha due vantaggi:
corrente posizionate lungo la rete, questa
temporizzazione è tanto più elevata quanto H assicura una protezione di rincalzo; per
è più prossima la sorgente. esempio se la protezione D è guasta la
protezione C apre il proprio interruttore
dopo il ritardo intenzionale;
Modo di funzionamento
H è di semplice utilizzo.
Con riferimento allo schema, il guasto in D
è visto da tutte le protezioni. Inconvenienti
TA= 1.1s La protezione temporizzata D attiva i suoi Maggiore è il numero di protezioni in
contatti in uscita più rapidamente di quella cascata, maggiore sarà il tempo di
A 50/51 installata in C, quella in C più rapidamente eliminazione del guasto nel punto più vicino
di quella in B. alla sorgente dove la corrente di guasto è
maggiore.
Dopo l’apertura dell’interruttore in D e la
scomparsa della corrente di guasto, le Ciò potrebbe portare ad un tempo
protezioni in A,B,C che non sono più incompatibile con la tenuta dei materiali alla
sollecitate, ritornano nella posizione di corrente di cortocircuito, o con le regolazioni
riposo dopo un tempo di inerzia. di protezioni a monte (collegamento con
una rete pubblica di distribuzione).
TB= 0.8s La differenza dei tempi di funzionamento ∆T
tra due protezioni successive è chiamato Applicazione
B 50/51 intervallo di selettività, esso dovrà tenere Questo principio è applicato nelle reti di
conto: distribuzione radiale.
H del tempo di interruzione Tc Le temporizzazioni definite per ottenere la
dell’interruttore a valle, che include i tempi selettività sono attivate quando la corrente
di risposta dell’apparecchio all’apertura e supera la soglia regolata sul relè, è
del tempo d’arco; necessario che le regolazioni delle soglie
H delle tolleranze della temporizzazione siano coerenti tra loro.
TC= 0.5s ∆T delle due protezioni in serie;
H del tempo di ricaduta della protezione a
C 50/51 monte Tr;
H di un margine di sicurezza m;
∆T deve quindi soddisfare la seguente
relazione:
∆T> Tc + Tr + ∆T + m
Tenuto conto delle caratteristiche attuali
degli apparecchi e dei relè si può adottare
TD= 0.2s un valore di 0,25 s.
D Esempio: Tc=95ms, ∆T=25ms, Tr=40ms;
50/51 per l’intervallo di selettività 250 ms il
margine di sicurezza è di 65ms.

Guasto tra le fasi

FIG.7

dossier tecnico n.3/MT-- BT 9


2.1.2 Selettività Essa è basata sul fatto che all’interno di una
rete, la corrente di guasto è tanto più bassa
amperometrica quanto il guasto è lontano dalla sorgente.

Modo di funzionamento
Una protezione amperometrica è disposta
IccAmin IccBmax alla partenza di ciascun tronco di linea, la
sua soglia è regolata ad un valore inferiore
al valore di cortocircuito minimo provocato
da un guasto sulla sezione di impianto
IsA, TA IsA, TA controllata, e superiore al valore massimo
della corrente di guasto al di là della zona
50/51 50/51 sorvegliata.
IccA
Vantaggi
Guasto tra le fasi ZONA A Così regolata, ciascuna protezione funziona
solo per i guasti situati immediatamente a
valle della sua posizione di installazione,
all’interno della zona controllata; la
protezione a monte (A) è insensibile ai
guasti che si manifestano al secondario del
trasformatore.
ZONA B Questo sistema è applicato nella protezione
IccBmax dei trasformatori con vantaggi di semplicità,
di riduzione dei tempi di intervento
(intervento senza ritardo).
IsB, TB IsB, TB Un esempio è quello della figura 9:
50/51 50/51 IccBmax < IsA < IccAmin
dove i termini hanno il seguente significato:
IccB IsA = regolazione della soglia
Guasto tra le fasi IccB = corrente di cortocircuito massima al
secondario del trasformatore riportato al
FIG.8 primario.
Le temporizzazioni TA e TB sono
indipendenti.
La temporizzazione della protezione A può
essere inferiore a quella di B o al limite
essere uguale (caso di selettività tra
protezione in MT e in BT).

Inconvenienti
t B A2 A1 La protezione situata a monte (A) non
assicura il soccorso alla protezione situata a
valle (B).
Per migliorare il livello di protezione
dell’impianto e del trasformatore si dovrà
utilizzare, sulla protezione A, una seconda
soglia A2 con selettività combinata
Ta (amperometrica + cronometrica, oppure
amperometrica + logica).
Un esempio può essere il caso di protezioni
Tb a monte e a valle di un trasformatori AT/MT
oppure MT/BT.

IsB IccB IsA IccA


FIG.9
Risulta difficile definire le regolazioni delle
due protezioni in cascata e assicurare una
buona selettività, quando le correnti non si
riducono in modo sensibile tra due zone
vicine.

10 dossier tecnico n.3/MT-- BT


2.1.3 Selettività Logica Questo sistema è stato sviluppato per Ciascuna protezione attivata dal guasto
rimediare agli inconvenienti della selettività invia:
cronometrica (elevata energia in gioco H un ordine di blocco logico alla
durante il guasto). protezione a monte (blocco dell’ordine di
La selettività logica è utilizzata quando si apertura dell’interruttore);
vuole ottenere un ridotto tempo di H un ordine di apertura all’interruttore
eliminazione del guasto in ogni punto associato se non ha ricevuto un blocco
dell’impianto. logico dalla protezione a valle.
TA= 0.1s Vedere anche il paragrafo sulla selettività
50/51 Modo di funzionamento combinata.
Lo scambio d’informazione logica tra le Questo principio è illustrato nella figura 10.
protezioni (tempo di trasmissione almeno
100ms) permette l’eliminazione degli Alla comparsa di un guasto a valle di B,
intervalli di selettività, e quindi di ridurre solo le protezioni A e B sono attivate dal
considerevolmente il ritardo di sgancio degli passaggio della corrente di guasto, la
interruttori situati vicini alla sorgente (vedere protezione in B blocca la protezione in A.
fig. 10). La protezione in B provoca l’apertura del
In effetti, in una rete con distribuzione proprio interruttore con un ritardo
radiale, le protezioni situate a monte del intenzionale TB.
50/51 TB= 0.1s Nel caso in cui il sistema di trasmissione
punto di guasto sono attivate, quelle a valle
non lo sono; questo permette di localizzare delle informazioni non funzioni
senza ambiguità il punto di guasto e correttamente (filo pilota interrotto), la durata
Guasto l’interruttore da comandare. dell’ordine di blocco logico, per la
tra le fasi protezione in A, è limitata ad un tempo
TB+T3 dove T3 (tipicamente 100ms) è un
tempo che tiene conto della durata di
apertura dell’interruttore.
In questo caso la protezione in A comanda
50/51 TC= 0.1s il proprio interruttore dopo TB+T3 (circa
200ms).
Alla presenza di un guasto tra A e B (figura
11) la protezione A comanda l’apertura
dopo un tempo TA (valore minimo 100ms).

Vantaggi
Il tempo di apertura è indipendente dalla
posizione del guasto e dal numero di
50/51 TD= 0.1s protezioni in cascata. Così è possibile
ridurre al minimo i ritardi intenzionali delle
protezioni che dovrebbero crescere con il
FIG.10 numero di livelli di distribuzione (selettività
cronometrica).
In più, questo sistema integra al suo interno
la protezione di rincalzo in caso la
protezione a valle non eliminasse il guasto.

Inconvenienti
Il sistema necessita della trasmissione del
segnale logico tra i diversi livelli di
protezione, quindi necessita di un
conduttore ausiliario (filo pilota).
IsA TA Il collegamento potrebbe essere
problematico quando le protezioni sono
Ist. lontane ad esempio nel caso di più cabine
di distribuzione distanti diversi centinaia di
metri.
Le difficoltà possono essere superate
utilizzando la combinazione tra la selettività
logica a livello di quadro di distribuzione e
la selettività cronometrica tra zone lontane
TB+T3 (vedi capitolo selettività combinata) oppure
utilizzando interconnessioni tra le protezioni
eseguite con cavo in fibra ottica.
IsB TB
Ist.

FIG.11

dossier tecnico n.3/MT-- BT 11


2.1.4 Selettività direzionale Nel caso di distribuzione ad anello, o per un
guasto alimentato da più sorgenti di
alimentazioni, o nel caso di correnti di
guasti a terra di valore ridotto, unitamente a
linee in derivazione di notevole estensione,
Guasto 1 viene utilizzata una protezione sensibile al
senso di circolazione della corrente di
guasto per poterla localizzare ed eliminare
in modo selettivo.
Questo è il ruolo delle protezioni direzionali
di massima corrente.
TA= 0.4s TB= 0.4s
67 67 Modo di funzionamento
L’azione della protezione è differente
secondo il senso della corrente, identificato
dal suo sfasamento rispetto ad una
grandezza di riferimento (normalmente un
vettore di tensione); il relè dovrà quindi
disporre delle informazioni di corrente e di
tensione (TA + TV).
Guasto 2 Le condizioni di intervento, cioè
l’identificazione della zona di intervento e di
Principio della protezione direzionale di fase non intervento, sono definite in funzione
Guasto in 1 della rete da proteggere e del flusso di
Protezione in A attiva, protezione in B non attiva energia di guasto (fig. 12).
Guasto in 2
Nota
Protezione in A non attiva, protezione in B non attiva
In presenza di un guasto nel punto 2
FIG.12 interverranno le protezioni adirezionali
preposte alla protezione delle due linee.

Esempio di utilizzo della protezione


omopolare direzionale (fig 13)
Punto di consegna dell’energia elettrica da
Guasto 1 parte dell’Ente fornitore a 20 kV con rete di
distribuzione con lunghezza delle linee a
valle di 700 m e con regolazione della
protezione contro il guasto a terra di 2A e
corrente di guasto di 50A.
TA In caso di guasto nel punto 2 la corrente di
67N guasto assume il valore massimo di 50 A e
senso di circolazione dalla sorgente verso
l’impianto da proteggere.
Nel caso di guasto nel punto 1 la corrente
di guasto che interessa la protezione è la
corrente capacitiva contributo della linea 1.
Essa assume un valore di
Ic=0,2xV(kV)xL(km)=0,2x20x0,7=2,8A
Guasto 2 e senso di circolazione dall’impianto da
proteggere verso la sorgente.
Per evitare l’intervento della protezione per
guasti a monte è necessario l’utilizzo di
protezioni di tipo direzionale con direzione
di intervento verso la rete da proteggere.

Vantaggi
Assicura l’eliminazione selettiva del guasto
Cavo di lunghezza 700m salvaguardando, nel caso di più
alimentazioni o più linee in parallelo, la
continuità di esercizio.

FIG.13 Inconvenienti
Il dispositivo necessita l’utilizzazione di
trasformatori di tensione che servono per
rilevare la tensione di riferimento per la
determinazione dell’angolo di sfasamento, e
quindi della direzione della corrente.

12 dossier tecnico n.3/MT-- BT


2.1.5 Selettività combinata Una selettività mista è una combinazione di Selettività amperometrica +
funzioni elementari di selettività che cronometrica (fig. 14)
assicurano dei vantaggi complementari alla
selettività semplice descritta nelle pagine L’esempio mostra quello che è descritto di
precedenti quali: seguito:
IccB, IccA H selettività totale,
H selettività amperometrica tra A1 e B,
H selettività cronometrica tra A2 e B.
H ridondanza o protezione di rincalzo.
Di seguito alcuni esempi pratici di Si ottiene così una selettività totale, e la
applicazione con associazioni di due tipi di protezione in A assicura il soccorso per un
selettività: guasto in B
H amperometrica + cronometrica,
50 IsA1, TA1 H logica + cronometrica.
51 IsA2, TA2

t
B A

IccB

TA2
∆Τ
51 IsB, TB TB

TA1
Guasto tra le fasi I

IsB IsA2 IccB IsA1 IccA


FIG.14

Selettività logica + cronometrica di


soccorso (fig. 15)
L’esempio mostra quello che è descritto di
seguito:
H selettività logica tra A e B
IsA, TA1 H selettività cronometrica tra A1 e B.
51
In caso di guasto a monte di B, la
51 TA protezione A1 assicura un intervento di
Ist. soccorso ad A nel caso di un suo non
t corretto funzionamento dovuto ad un
B A guasto del sistema di trasmissione del
blocco logico (ordine di blocco
permanente).

TB+T3
TA1
51 TB ∆Τ
Ist. Sel.
TB Cronometrica

TA
I

IsB IsA IccB IccA


Sel. Logica

FIG.15

dossier tecnico n.3/MT-- BT 13


Selettività logica + cronometrica
mista
L’esempio mostra quello che è descritto di
seguito:
H selettività logica all’interno del quadro
Selettività (tra A e B, tra C e D);
Logica Cronometrica H selettività cronometrica tra i due quadri
QA (protezione B) e QB (protezione C) con
Quadro QA 50/51 A
TA= 0.1s TA= 1.1s TB = TC + ∆T.
In questo modo non è necessario installare
un collegamento di trasmissione del
segnale di blocco logico tra i due quadri
Selettività Logica lontani.
I tempi di eliminazione del guasto sono
ridotti rispetto ad una selettività
50/51 B cronometrica semplice attuata su tutti i livelli
Selettività TA= 0.5s TB= 0.8s di distribuzione (1,1s per guasto a valle
Cronometrica della protezione A).

50/51 C TC= 0.1s TC= 0.5s

Quadro QB

Selettività Logica

50/51 D TD= 0.2s

FIG.16
La figura evidenzia il confronto tra i tempi
relativi alla selettività logica e quelli relativi
alla selettività cronometrica.

14 dossier tecnico n.3/MT-- BT


2.2 Criteri di Le prescrizioni della DK 5600 si applicano: Aspetti generali
H integralmente, ai nuovi allacciamenti ed
allacciamento in MT in occasione del rifacimento di impianti La tensione nominale per l’allacciamento
esistenti e della relativa cabina; (MT o BT) viene definito dal Distributore
caso per caso in funzione della rete e della
H in caso di cambiamento della potenza potenza richiesta.
contrattuale;
Lo schema d’allacciamento (derivazione o
H limitatamente al sistema di protezione, entra---esce) è definito a discrezione del
ai clienti esistenti che passano da neutro Distibutore, che può modificarlo in un
isolato a neutro a terra tramite secondo tempo.
impedenza;
L’esercizio della rete MT può essere a
H limitatamente al locale misura, ai clienti neutro isolato oppure a terra tramite
dotati di gruppi di misura elettronici. impedenza.
Per sistema di protezione del cliente si Le caratteristiche della tensione MT fornita
intende l’insieme costituito da: dal Distributore sono conformi alla Norma
H dispositivo generale DG, CEI EN 50160.
H protezione generale PG, Le apparecchiature del cliente devono
H riduttori di corrente TA e di tensione TV essere conformi alle Norme IEC 61000 per
che alimentano la protezione PG. la compatibilità elettromagnetica.

Potenza installabile
Impianto Cliente
E’ stabilito un limite per la taglia del singolo
trasformatore, in modo da garantire la
CP selettività fra le protezioni di massima
cortocircuito corrente del Distributore e del cliente per
cortocircuito sulle sbarre BT
Tensione (kV) 15 20
. Potenza (kVA) 1600 2000

AT/MT Se linea e protezioni lo consentono, il


Distributore può accettare taglie fino a:
Tensione (kV) 15 20
FIG.17 Potenza (kVA) 2000 2500
Sono stati presi in considerazione
trasformatori con Vcc: 6%, questo consente
di ottenere una selettività tra le protezioni di
bassa tensione e le protezioni poste in
cabina primaria.
E’ quindi possibile l’utilizzo di trasformatori
di taglia superiore con il vincolo di
mantenere costante la corrente di guasto
passante (tensioni di cortocircuito maggiori).
Ad esempio a 15 kV, la taglia passa da
1600 kVA con Vcc= 6% a:
H 2000 kVA, se Vcc= 8%
H 3200 kVA, se Vcc= 10%.
Il limite di taglia si applica all’insieme di
trasformatori in parallelo.
Ad esempio, a 15 kV, la taglia di due
trasformatori uguali in parallelo non può
superare 1600 / 2 = 800 kVA.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 15


La potenza di trasformazione massima
800 kVA installabile dal cliente (potenza
contemporaneamente in servizio) è limitata
a 2 x limite di taglia del singolo
trasformatore.
Quindi:
H 2x 1600 kVA a 15 kV,
Impianto H 2x 2000 kVA a 20 kV.
cliente La limitazione delle potenze ha lo scopo di
evitare l’apertura dell’interruttore di linea in
15 kV C.P. al momento della sua chiusura in
assenza di guasto (chiusura intenzionale o
richiusura automatica). Tale apertura è
dovuta all’eccessiva corrente d’inserzione
800 kVA dei trasformatori MT/BT
contemporaneamente alimentati dalla linea
del Distributore.
Il cliente che necessita di trasformatori con
FIG.18 potenza complessiva maggiore del limite
imposto è autorizzato, previo accordo, solo
se impiega un dispositivo che eviti la
contemporanea energizzazione dei
trasformatori che superano il limite di
potenza installabile.
Ad esempio, il cliente può installare un relé
di minima tensione (relè 27) che apra entro
2 x 1600 kVA 0,25 s i trasformatori eccedenti il limite, e li
richiuda (relè 59) al ritorno della tensione
dopo non meno di 5 s.
1250 kVA Impianto
cliente Impianto utilizzatore
15 kV L’impianto utilizzatore MT, che inizia dal
punto di prelievo, deve essere dimensionato
con i dati di rete forniti dal Distributore:
Relè minima V H tensione nominale (ad esempio 15 kV),
H tensione d’isolamento di 24 kV per
qualsiasi tensione nominale con
esclusione dei trasformatori di potenza,
FIG.19 H corrente di cortocircuito massima di
rete, pari a 12,5 kA previo conferma
dell’Ente Distributore.
Il cavo di collegamento, allestito dal cliente
comprese le terminazioni, deve essere:
H il più corto possibile, perché protetto
dall’interruttore del Distributore;
H di sezione minima equivalente a
95 mm2 rame, in modo da sopportare
per 0,5 s la massima Icc= 12,5 kA.
Il dispositivo generale DG del cliente, che
deve assicurare le funzioni di sezionamento,
comando e interruzione, può essere
costituito, in alternativa, da:
H sezionatore + interruttore scollegabile,
H interruttore estraibile in accordo alla
normativa CEI EN 60298.
Come dispositivo generale DG non è più
ammesso l’IMS con fusibili, perché la DK
5600 impone a tutti gli utenti MT la
protezione contro i guasti a terra.

16 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Protezione Generale
La protezione PG è sempre costituita da:
H una protezione di massima corrente, Caratteristiche impianto utente Protezioni
H una protezione contro i guasti a terra.
La tipologia delle protezioni dipende dalle Lunghezza linee Lunghezza Trasformatori DG PG Massima
caratteristiche dell’impianto cliente. aeree MT in linee MT in MT/BT corrente
conduttori nudi cavo (m) di guasto
(m) (A)
0 < 500 > 1 in unico interruttore 51 10000
locale cliente 51N 2000

>0 In tutti gli altri casi interruttore 51 10000


67 500
51N 2000

Nota: La specifica DK5600 identifica le


protezioni con codifica differente da quella
normalizzata:
H 51 Protezione di massima corrente,
H 67 Protezione direzionale di terra,
H 51N Protezione di massima corrente
omopolare.

La protezione PG deve avere le H una protezione direzionale di terra 67N, La DK5600 indica le caratteristiche del TA
caratteristiche riportate nell’allegato PG della che assicura l’intervento per guasto toroidale ritenuto sicuramente idoneo per
DK 5600. monofase a terra nell’impianto MT una corrente di doppio guasto a terra
La conformità a tale documento deve cliente; massima pari a 2000 A.
essere attestata da una documentazione di H una protezione di massima corrente Le caratteristiche del TA toroidale
prova emessa da un laboratorio accreditato omopolare 51N aggiuntiva, che assicura omopolare indicate dal Distributore sono:
da un ente (in Italia il SINAL) facente capo l’intervento per doppio guasto a terra su H rapporto 100/1,
all’EA europeo. linee diverse di cui uno nell’impianto MT
dell’utente. H classe 5P20.
L’allegato PG prevede un pannello
protezioni dotato di: La protezione di massima corrente 51 deve Il cliente può installare un TA toroidale
essere alimentata tramite riduttori di corrente omopolare di caratteristiche diverse, ma è
H comandi e segnalazioni locali del tenuto a dimostrare che il sistema protettivo
dispositivo DG, (TA) di fase capaci di riprodurre la corrente
primaria al secondario, in modo così realizzato ha le prestazioni richieste.
H protezioni per le quali sono indicate sufficientemente fedele e preciso da
precisioni e campi di taratura, garantire il funzionamento della protezione,
H alimentazione ausiliaria in corrente fino alla massima corrente di cortocircuito Nota Bene.
continua, o fornita da UPS che rilevabile in prossimità di una cabina La Delibera per l’Autorità dell’Energia
garantisca almeno 2 ore di primaria dotata di trasformatori AT/MT della accetta il dispositivo IMS + fusibile come
funzionamento, tale da assicurare taglia unificata più grande. dispositivo generale in impianti già esistenti
l’apertura di DG anche in assenza di La DK 5600 indica le caratteristiche dei TA a patto che:
tensione sul lato BT. ritenuti sicuramente idonei per una corrente --- si esegua regolare manutenzione sul
Per i clienti che hanno un impianto MT di cortocircuito massima pari a 10000 A. dispositivo generale;
semplice e/o con ridotto rischio di guasto, Le caratteristiche dei TA di fase indicate, a
ovvero: --- la periodicità delle verifiche sia
titolo d’esempio nella specifica DK5600, semestrale;
H senza linee MT aeree in conduttori nudi, sono:
--- venga eseguita da aziende specializzate
H con cavi MT di lunghezza <500 m, H rapporto 300/5 o 300/1 e con requisiti certificati ISO;
H con trasformatori in un unico locale, H classe 10P30 --- si tenga un registro degli interventi di
è ritenuta sufficiente la sola protezione di Il cliente può installare TA di fase di manutenzione.
massima corrente omopolare 51N con una caratteristiche diverse, ma è tenuto a Si deve porre particolare attenzione a
soglia d’intervento. dimostrare che il sistema protettivo così riguardo del fusibile e in particolare:
I clienti che hanno un impianto MT realizzato ha le caratteristiche richieste.
--- alla corretta taglia per garantire la
complesso e/o con rischio di guasto più Le protezioni di terra 51N e 67N devono selettività con la protezione in cabina
elevato, cioè che hanno, in alternativa: essere alimentate tramite un riduttore di primaria (fusibile con corrente non
H linee MT aeree in conduttori nudi, corrente (TA) toroidale omopolare capace di superiore a 40A a 20kV e 63A a 15kV);
riprodurre la corrente primaria al
H cavi MT di lunghezza >500 m, secondario, in modo sufficientemente fedele --- alla verifica dell’integrità della terna di
H trasformatori in cabine diverse, e preciso da garantire il funzionamento fusibili dopo un intervento. Si consiglia la
delle protezioni, fino alla massima corrente sostituzione della terna anche se
devono installare due protezioni contro i l’intervento ha interessato un solo fusibile.
guasti a terra: di doppio guasto a terra.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 17


18 dossier tecnico n.3/MT-- BT
3 Apparecchi di protezione
in bassa tensione

La norma di prodotto La conformità alla norma CEI EN 60947.2 a


partire dal 1997, può essere considerata
H l’attitudine al sezionamento,
le caratteristiche elettriche di regolazione
CEI EN 60947.2 un’assicurazione contro qualsiasi rischio
H
degli sganciatori (allegato K),
nell’utilizzo degli interruttori automatici.
H le informazioni utili all’impiego,
Questa norma è stata approvata a livello
europeo. H i criteri costruttivi,
H il coordinamento delle protezioni
(allegato A).
I principi
La stessa norma stabilisce anche una serie
La norma definisce le caratteristiche di prove di tipo a cui è necessario
essenziali richieste agli interruttori automatici sottoporre gli interruttori automatici.
ad uso industriale: Tali prove riproducono le reali condizioni di
H classificazione secondo la categoria impiego degli interruttori secondo una
d’impiego, sequenza di test ben definita.

Tabella delle caratteristiche principali


Norma CEI EN 60947.2 Allegato K
Caratteristiche Descrizione
in tensione Ue tensione nominale di impiego
Ui tensione nominale di isolamento
Uimp tensione nominale di tenuta ad impulso

in corrente In corrente nominale di impiego


Ith corrente termica convenzionale in aria libera
Ithe corrente termica convenzionale in involucro
Iu corrente nominale ininterrotta

in Icm potere di chiusura nominale in cortocircuito


cortocircuito Icu potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito
Ics potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito
Icw corrente nominale ammissibile di breve durata

sganciatori Ir corrente di regolazione di sovraccarico


1.05 x Ir corrente convenzionale di non intervento
1.3 x Ir corrente convenzionale di intervento
Ii corrente di regolazione di intervento istantaneo
Isd corrente di regolazione di intervento di corto ritardo

Categoria di interruttori
automatici
La norma definisce anche due categorie di
interruttori automatici:
H Categoria A, comprende interruttori per
i quali non è previsto alcun ritardo
intenzionale allo sgancio. Si tratta di
interruttori modulari e scatolati fino a
630A per i quali è realizzabile la selettività
amperometrica ed energetica.
H Categoria B, comprende interruttori per i
quali è possibile ritardare
intenzionalmente lo sgancio per correnti
di cortocircuito inferiori alla Icw.

Si tratta di interruttori scatolati di grossa


taglia o di interruttori di tipo aperto.
In questo caso è importante avere una
Icw elevata il più possibile prossima al
potere di interruzione Icu per avere un
limite di selettività elevato.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 19


3.1.2 Richiami sulle Le caratteristiche di regolazione sono fornite Tutte le seguenti caratteristiche sono definite
da curve di intervento identificate dalle per una data tensione di impiego (Ue).
caratteristiche elettriche seguenti correnti.
nominali H Potere di chiusura nominale in
cortocircuito (Icm).
H Corrente nominale d’impiego (In). E’ il valore massimo del primo picco
Corrente ininterrotta massima sopportata della corrente di cortocircuito
ad una specifica temperatura ambiente asimmetrica che l’interruttore automatico
(40˚C) senza riscaldamento anomalo. è in grado di stabilire e interrompere.

H Corrente di regolazione di H Potere di interruzione nominale


sovraccarico (Ir). estremo (Icu).
Dipende dalla corrente nominale In e dal E’ il valore massimo della corrente di
campo di regolazione ammesso dallo cortocircuito che l’interruttore può
sganciatore. Per correnti inferiori a Inf la interrompere sotto determinate
protezione non interviene, per correnti condizioni (tensione, fattore di potenza in
superiori a If la protezione interviene cortocircuito,.. ). Tale valore viene
secondo la curva a tempo inverso verificato in base a una sequenza
caratteristica dello sganciatore. prestabilita (due interruzioni) dopo la
Questa soglia è detta Protezione di quale il dispositivo deve garantire ancora
Lungo Ritardo. un livello di sicurezza accettabile.

H Corrente di regolazione intervento in H Potere di interruzione nominale di


cortocircuito (Isd). servizio (Ics).
Dipende dalla corrente nominale oppure Esprime, in valore % di Icu, l’attitudine di
dalla corrente di regolazione a secondo un interruttore automatico a garantire un
se lo sganciatore è rispettivamente del servizio normale dopo avere interrotto
tipo magnetotermico o elettronico. per tre volte questa corrente di
L’apertura dell’interruttore può avvenire in cortocircuito. Più la Ics è prossima alla
uno dei seguenti modi: Icu più l’interruttore è performante e
--- a tempo costante con temporizzazione adatto per garantire una maggior
tsd; continuità di servizio. Al termine del triplo
--- a tempo dipendente secondo ciclo di interruzione il dispositivo deve
l’inclinazione corrispondente alla funzione garantire in particolare modo:
i2t=cost, --- la tenuta dielettrica;
--- a tempo istantaneo (in analogia con la --- il funzionamento della protezione contro i
protezione ad intervento istantaneo). sovraccarichi.
Questa protezione è chiamata Protezione
di Corto Ritardo.
H Corrente nominale di breve durata
ammessa (Icw).
H Corrente di regolazione intervento Caratterizza gli interruttori automatici di
istantaneo (Ii). categoria B. Rappresenta la corrente di
Dipende dalla corrente di regolazione cortocircuito massima che l’interruttore
della Protezione di Corto Ritardo. In automatico può sopportare per una
presenza di un cortocircuito breve durata (0,5, 1, 3s) senza
non impedente, quindi con correnti l’alterazione delle proprie caratteristiche.
elevate, l’interruttore automatico deve
interrompere istantaneamente la corrente
di guasto. La soglia istantanea,
compatibilmente con le caratteristiche di
tenuta dell’interruttore (Icw), può essere
inibita per migliorare i livelli di selettività,.

FIG. 20: Esempio di caratteristica di


intervento. t

tr

i2t = cost

ts

Ir Isd Ii Icu I

20 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Rapporto n tra il potere di chiusura (Icm)
e il potere di interruzione in cortocircuito (Icu).
Icu (kA) Valore minimo del
(valore efficace) Fattore di potenza fattore n = Icm /Icu
da 4.5 a 6 0.7 1.5
Oltre 6 fino a 10 0.5 1.7
Oltre 10 fino a 20 0.3 2
Oltre 20 fino a 50 0.25 2.1
Oltre 50 0.2 2.2

I I

Icm

Icu

t t

Durata del transitorio

FIG.21

3.1.3 Coordinamento La selettività consiste nel garantire il H se la corrente di cortocircuito è


coordinamento tra le caratteristiche di superiore a Is intervengono entrambi gli
selettivo tra interruttori funzionamento di interruttori installati in serie interruttori D1 e D2 (selettività parziale).
automatici in modo che, in caso di guasto a valle, Se il limite di selettività (Is) sfrutta il criterio
intervenga soltanto l’interruttore posizionato energetico il coordinamento è supportato
immediatamente a monte del guasto. da prove specifiche effettuate dal costruttore
La norma CEI EN 60947---2 identifica un che fornirà apposite tabelle di selettività.
valore di corrente Is che definisce il limite di La norma CEI EN 60947---2 definisce anche
selettività tale che: le prove relative al coordinamento in serie o
H se la corrente di guasto è inferiore al coordinamento di sostegno (filiazione),
valore Is interviene soltanto l’interruttore argomento trattato in altro documento
automatico D2 a valle (selettività totale); tecnico.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 21


3.2 Tecniche di selettività Gli apparecchi di interruzione in bassa
tensione hanno elevata capacità di
in bassa tensione limitazione della corrente di cortocircuito.
Tale caratteristica è tanto più accentuata
quanto la corrente nominale dell’interruttore
è piccola.
Quindi se si utilizzano interruttori a valle con
D1 correnti nominali non superiori a 630A il
coordinamento selettivo è di tipo energetico,
mentre in presenza di interruttori con
D2 corrente superiore a 630A la selettività con
l’interruttore a monte è prevalentemente di
tipo cronometrico.
Icc presunta I limiti di selettività (Is) deducibili dalle
relative tabelle devono essere poi
confrontati con la corrente di cortocircuito
Interviene Intervengono
presunta sull’impianto per definire il reale
livello di selettività.
solo D2 sia D2 che D1

0 D2 Is Icc presunta
Ist

t D2 D1 D1

D2

FIG.22
LEGENDA:
Icu: potere di interruzione degli interruttori
D1 e D2
Is: corrente di scambio corrispondente al
Icu Icu I limite di selettività. Il limite di selettività può
Is D2 D1 essere superiore alla corrente di intervento
istantaneo dell’interruttore a monte se si
Coordinamento selettivo sfrutta l’effetto di limitazione dell’interruttore
a valle.

22 dossier tecnico n.3/MT-- BT


3.2.1 Selettivtà Questa tecnica è direttamente legata alla
differenziazione delle curve di intervento di
amperometrica lungo ritardo e di corto ritardo.
t Il limite di selettività è dato dalla soglia di
intervento istantaneo (Im oppure Isd)
dell’interruttore a monte.
AIST Si applica prevalentemente a livello di
A distribuzione intermedia e terminale dove gli
interruttori sono istantanei e conduce,
BIST solitamente, a selettività parziale.
Il coordinamento è tanto più efficace quanto
B Icc più si differenziano le correnti di
cortocircuito nei punti in cui si installano gli
interruttori e quindi in presenza di conduttori
di piccola sezione e/o di linee di notevole
lunghezza.
tA = tB Per migliorare la selettività è quindi
opportuno suddividere il più possibile le
apre solo B aprono Icc partenze.
AeB Selettività amperometrica In generale si devono rispettare le seguenti
IrB ImB ImA condizioni:
H Ir monte ² Ir valle x 1,6
FIG.23
H Im monte ² Im valle x 1,5.

3.2.2 Selettività cronometrica Questa tecnica permette di estendere la


selettività oltre i limiti di selettività
t amperometrica utilizzando interruttori di
categoria B.
ATEMP Si attua differenziando i tempi di intevento e
quindi imponendo un ritardo all’intervento
A della protezione di corto ritardo a monte
(D1).
BIST
Gli sganciatori cronometrici hanno
temporizzazioni selettive tra loro, quindi è
B Icc sufficiente regolare la protezione su gradini
differenti.
gradino 1 Attenzione: il tempo massimo di
interruzione (ttot ) è la somma del tempo
trA massimo senza sgancio (∆t) e del tempo di
tiB interruzione (tint).
gradino ∅
Tali sganciatori permettono di ottenere fino a
apre solo B Icc Selettività cronometrica quattro livelli di selettività cronometrica.
IrB IcuB senza soglia istantanea Se l’interruttore ha una corrente di breve
durata Icw pari al suo potere di cortocircuito
Icu la selettività cronometrica è totale
trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione (vedere figura 24).
FIG. 24

Qualora l’interruttore abbia una Icw inferiore


t alla Icu, la temporizzazione non può essere
mantenuta oltre la soglia istantanea Ii.
ATEMP
Al di sopra di tale soglia l’interruttore diventa
istantaneo e di conseguenza la selettività
A potrebbe diventare parziale con limite pari a
BIST tale soglia (vedere figura 25).
Al fine di garantire la selettività per tutte le
B Icc sovracorrenti (sovraccarico, cortocircuito
impedente, cortocircuito franco), si devono
gradino 1 rispettare anche le regole richieste per la
selettività amperometrica oltre alla
differenziazione dei tempi di intervento.
trA
tiB Se a valle si utilizza un interruttore limitatore
gradino ∅ è possibile sfruttare il suo effetto di
limitazione e incrementare il limite di
Icc Selettività cronometrica selettività che, in tal caso, supererà la soglia
apre solo B aprono A e B con soglia istantanea istantanea.
IrB IistA
trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione FIG. 25

dossier tecnico n.3/MT-- BT 23


3.2.3 Selettività energetica Un interruttore limitatore a valle riduce la
corrente di cortocircuito presunta e di
conseguenza migliora i limiti di selettività.
Caratteristica di intervento
Quando si utilizzano interruttori di categoria
t Compact serie NS A sia a valle che a monte, non è possibile
effettuare lo studio di selettività direttamente
AIST sulle curve tempo/corrente a causa
dell’esigua differenza tra i tempi di
B A
intervento.
BIST Il confronto è fatto tra la curva di limitazione
dell’energia lasciata passare dall’interruttore
a valle e l’energia minima che provoca lo
Icc sgancio dell’interruttore a monte.
tA
Se le due curve non hanno punti di
tB intersezione la selettività è totale.
tC Per realizzare una selettività di tipo
energetico è necessario utilizzare:
H sganciatori istantanei con tempi di
risposta dipendenti dalla corrente di
IA IC guasto e differenziati per taglia;
Icc H interruttori fortemente limitatori con una
IB
soglia di repulsione dei contatti
IA = soglia di corto ritardo differenziata per taglia.

IB = soglia istantanea Questa tecnica permette di raggiungere


IC = soglia di sgancio riflesso elevati livelli di selettività (fino alla totale)
senza ritardi intenzionali allo sgancio e
quindi ridurre al minimo le sollecitazioni,
FIG. 26 dovute alle correnti di cortocircuito, sulle
condutture (cavi e condotti sbarre) e sui
quadri.
I2 t Il coordinamento necessita di prove
[A2S] specifiche che il costruttore deve eseguire
secondo quanto indicato dalla norma e il
A cui esito viene indicato in apposite tabelle.
Energia di
B non intervento

Energia
passante

IA IC
Icc
IB

IA = soglia magnetica / corto ritardo


IB = soglia istantanea
IC = soglia di sgancio riflesso

FIG. 27

24 dossier tecnico n.3/MT-- BT


3.2.4 Selettività logica La selettività logica richiede l’utilizzo di
interruttori automatici dotati di sganciatori
elettronici (STR e Micrologic) con associata
2˚ livello questa funzione.
guasto 1 u = on Questa tecnica è applicabile solo alla
guasto 2 u = on protezione di Corto Ritardo e alla Protezione
di Terra.
Temporizzazione: P2
u Il principio di funzionamento si basa sullo
gradino 01 U.L. i
scambio di informazioni tramite filo pilota
i = on che collega gli sganciatori di due o più
dispositivi di protezione in serie.
H Lo scambio di informazioni richiede un
guasto 2 3˚ livello
tempo massimo di 80ms, quindi tutti gli
sganciatori, escluso l’interruttore sulla
guasto 1 u = on partenza terminale, devono essere
guasto 2 u = off temporizzati sul primo gradino di
Temporizzazione: regolazione che deve avere tempo di
gradino 0 u
U.L. i non sgancio non inferiore a tale limite.
P3 i = off H Tutti gli interruttori a monte del punto di
guasto 1 guasto vedono transitare una corrente
superiore alla loro soglia di
funzionamento e inviano un segnale di
UTENZE filo pilota attesa all’interruttore installato a monte.
H L’interruttore installato immediatamente
a monte del punto di guasto, non riceve
il segnale di blocco e apre con un tempo
massimo di 140ms. Tale tempo totale di
Guasto 1 tg = 80 ms apertura corrisponde al ritardo
(tempo senza sgancio intenzionale del primo gradino di
tcc o ritardo intenzionale) tint temporizzazione ( t01 = 80ms ) più il
tempo massimo di interruzione (60ms)
P2 corrispondente al gradino 0, mentre gli
interruttori a monte rimangono chiusi.
tsMAX = 80 ms Il vantaggio di questa tecnica è che si
(tempo di trasmissione limitano i tempi di ritardo allo sgancio a tutti
dell’informazione) i livelli di distribuzione interessati dalla
selettività logica.
E’ consigliabile disattivare la caratteristica di
P3 intervento CR a energia costante (i2t in
posizione Off).
La selettività logica non necessita di
alimentazione ausiliaria in quanto
tg = 20 ms tg = 60 ms
autoalimentata dai TA dell’interruttore.
(tempo senza (tempo di
sgancio) interruzione) Questa tecnica di selettività risulta utile
quando i dispositivi di protezione non
permettono di ottenere una selettività totale
utilizzando solamente la selettività
tg = 80 ms (tempo massimo di interruzione) energetica (interruttore con corrente
nominale maggiore di 630A).

Guasto 2 Il segnale di blocco non è ancora arrivato e quindi lo


sganciatore interviene istantaneamente (gradino 0)

tg = 80 ms tg = 60 ms
(tempo senza sgancio (tempo di
tcc o ritardo intenzionale) interruzione) tint

Informazione da valle nulla


FIG.28
P2 LEGENDA
U.L = Unità Logica dello sganciatore
u = segnale di blocco in uscita
tg = 140 ms (tempo massimo di interruzione) i = segnale di blocco in ingresso
on = ordine di blocco presente
off = ordine di blocco assente.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 25


3.3 Selettività in caso di
guasto verso terra
Ig
100000 100000
Isd I2t g arr = on
10000 10000
I2t g arr = on
1000 1000
Isd
Ig LEGENDA
100 100 Ig= corrente di rego---
lazione protezione di terra
10 tsd 10 Isd= corrente di rego---
tsd lazione corto ritardo
Ig
1 1 tg= temporizzazione
protezione di terra
0.1 tg 0.1 tsd= temporizzazione
corto ritardo
tg
0.01 i2t = caratteristica di
0.01 intervento a energia
100 1000 10000 100000 100 1000 10000 100000 costante
FIG. 29 FIG. 30

La protezione contro i guasti verso terra si Quando tale rischio non è accettabile si H Ig arrivo ² 1,25 x Ig partenza,
realizza mediante taratura opportuna della utilizzano idonee protezioni (differenziali o di H Isd arrivo ² 1,25 x Ig partenza,
protezione contro le sovracorrenti, terra) tarate in modo da evitare scatti
compatibilmente con il sistema di neutro intempestivi dovuti a corrente di dispersione H tg senza sgancio arrivo ² tg
impiegato, oppure con la protezione naturale ma abbastanza sensibili per interruzione partenza,
differenziale o di terra. avvisare della presenza di correnti di guasto H tsd senza sgancio arrivo ² tg
Solitamente in sistemi TN le protezioni ritenute pericolose e di conseguenza interruzione partenza,
contro le sovracorrenti sono idonee per segnalare il pericolo e/o interrompere H i2tg arrivo = on.
intervenire anche in caso di guasto verso l’alimentazione.
Utilizzando sganciatori della stessa
terra. In tale situazione si deve assicurare che un tipologia, le condizioni sopra indicate
A livelli alti di distribuzione le correnti di guasto verso terra a valle dell’interruttore di vengono rispettate automaticamente
taratura (Isd) sono adatte per intervenire per partenza non provochi l’intervento delle differenziando i gradini di regolazione.
guasti verso terra franchi, cioè senza protezione in arrivo.
Quando si utilizzano interruttori di taglia
impedenza nel punto di guasto, o poco Ad esempio lo sganciatore Micrologic 6.0 elevata in arrivo e in partenza (fig. 29) può
impedenti. permette di implementare la protezione di essere difficoltoso realizzare una selettività
Tali protezioni possono non essere idonee terra secondo le regolazioni riportate in tra la protezione di terra a monte e le
per interrompere correnti dovute a guasti figura. protezioni di sovracorrente a valle.
fortemente impedenti che potrebbero avere Per garantire la selettività tra la protezione di In tal caso si deve prevedere una prote---
intensità inferiori alle soglie di intervento terra dell’interruttore di arrivo e le protezioni zione di terra anche sulle partenze (fig. 30).
delle protezioni contro le sovracorrenti. contro le sovracorrenti e di terra della
partenza si devono rispettare tutte le Per l’impiego della protezione differenziale
Tali correnti, circolando permanentemente in presenza di trasformatori in parallelo e la
nel circuito di terra, potrebbero danneg--- seguenti condizioni:
selettività tra dispositivi di protezione a
giarlo e/o innescare l’incendio in luoghi con corrente differenziale si rimanda al
presenza di sostanze infiammabili o dare documento ”Guida al Sistema Bassa
origine a disturbi elettromagnetici o a Tensione”.
tensioni pericolose sulle masse.

regolazioni sganciatore
“guasto a terra” Micrologic 6.0 P I2t on
soglia (A) Ig = In x ... A B C D E F G H J
t
precisione: In i 400 A 0.3 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
 10% 400 A < In i 1200 A 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
I2t off
In > 1200 A 500 640 720 800 880 960 1040 1120 1200 Ig
temporiz--- gradini con I2t Off 0 0.1 0.2 0.3 0.4
zazione (ms) tg
gradini con I2t On 0.1 0.2 0.3 0.4
a 10 Ir
tg (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tg (max di interruzione) 80 140 200 320 500
0 I

26 dossier tecnico n.3/MT-- BT


3.4 Selettività con Due tra i possibili schemi normalmente
utilizzati in cabina MT/BT sono quelli di
trasformatori in parallelo figura 31 e 32.
A livello di quadro generale di bassa
tensione la continuità di servizio è prioritaria.
MT MT Si deve porre particolare attenzione nella
suddivisione delle partenze e nella
1 2 regolazione delle protezioni.
Il sistema di alimentazione della figura 31
Icc1 A1 Icc2 A2 non è ottimale per i seguenti motivi:
H intervento di entrambi gli interruttori di
arrivo in caso di cortocircuito sul
montante del trasformatore. In questo
D1 D2 caso il ripristino dell’alimentazione può
B1 B2 avvenire solo dopo l’analisi del guasto e
le verifiche del caso.
H perdita di tutta l’alimentazione per
guasto sull’unico sistema sbarre del
quadro generale;
H la manutenzione sul sistema di
distribuzione del quadro generale implica
D4 D5 la messa fuori servizio di tutto l’impianto.
C5 La disponibilità dell’alimentazione aumenta
C4 se si utilizza lo schema di figura 32.
Le due semisbarre sono unite da
FIG. 31 congiuntore, costituito da interruttore
automatico e coordinato con gli interruttori
di arrivo in selettività cronometrica.
Questo comporta quanto segue:
MT MT
H intervento del congiuntore in caso di
1 2 cortocircuito sul montante del
trasformatore e intervento dell’interruttore
in media tensione a protezione del
Icc1 A1 Icc2 A2 trasformatore con trascinamento del
corrispondente interruttore sul lato bassa
tensione; in questo caso si avrà la
D1 D2 perdita di una sola semisbarra.
H perdita di una sola semisbarra per
B1 B2 guasto sul sistema di sbarre;
H In caso di manutenzione su una
semisbarre, si può alimentare una parte
delle utenze.
Nel caso di trasformatori in parallelo la
corrente di cortocircuito che interessa gli
D5 interruttori di partenza è doppia di quella
D4 vista dall’interruttore di arrivo.
C4 C5 Per tale motivo, i livelli di selettività reali
(commisurati alle correnti presunte) sono
doppi rispetto a quelli relativi ad un singolo
FIG. 32 trasformatore.

3.4.1 Selettività in Valgono gli stessi criteri descritti nella In questo caso e quando gli interruttori di
selettività amperometrica. In caso di potenza hanno taglie simili a quelle degli
sovraccarico sovraccarichi contemporanei su più interruttori di arrivo, è opportuno, se lo
partenze (evento raro) unitamente ad un sganciatore lo permette, temporizzare
fattore di utilizzazione dell’interruttore di l’intervento della protezione di lungo ritardo
arrivo prossimo all’unità si potrebbe avere la dell’arrivo compatibilmente con le
perdita di selettività. caratteristiche di tenuta del trasformatore.
È consigliabile regolare il tempo di
intervento della protezione di lungo ritardo
del trasformatore ad un valore non
superiore a 16s (tempo riferito a 6 x Ir)

dossier tecnico n.3/MT-- BT 27


3.4.2 Selettività in H interruttori di categoria A oppure B La potenza del trasformatore è scelta in
in arrivo e interruttori di categoria A in base alle seguenti considerazioni:
cortocircuito partenza. --- fattore di utilizzazione del trasformatore
Si possono presentare le seguenti Quando gli interruttori in partenza corrispondente al rendimento massimo;
situazioni. permettono di sfruttare la selettività
energetica, il limite Is è quello indicato --- fattore di disponibilità richiesto
H Interruttori di categoria B in arrivo e nelle tabelle di selettività maggiorato di dall’impianto quando uno dei due
in partenza. un fattore n corrispondente al numero trasformatori è fuori servizio o quando si
Il limite di selettività è imposto dalla di trasformatori in parallelo. effettua manutenzione su una delle due
soglia di corto ritardo dell’interruttore in semi sbarre.
arrivo ed ha il seguente valore: Iseff = n x ISTab Se il fattore è inferiore al 100% si
dovranno prevedere sistemi di distacco e
ISDarrivo Un’altra possibile configurazione prevede riattacco dei carichi non prioritari.
Is = 2 x un sistema a interblocchi, elettrici e
1.2 meccanici, fra i tre interruttori (due montanti --- Durata del sovraccarico ammesso dal
e congiuntore) che impedisce il parallelo tra trasformatore compatibile con i tempi di
Per migliorare la selettività si può attuare i due trasformatori. ripristino della configurazione normale
una delle seguenti soluzioni: In tal caso, oltre al miglioramento della dell’impianto (due trasformatori in
--- aumentare la soglia Isd se possibile; continuità di servizio, il valore di corrente di funzione e congiuntore aperto).
--- temporizzare l’intervento di corto ritardo cortocircuito sul sistema sbarre è pari a
dell’interruttore in arrivo; quello del singolo trasformatore.
--- utilizzare la selettività logica.

3.5 Selettività alla Tali molle assicurano la dovuta pressione tra


il contatto mobile e fisso al fine di garantire il
Gli sforzi elettrodinamici che si manifestano
tra i contatti, ancora prima della loro
chiusura corretto passaggio della corrente senza un definitiva chiusura, possono essere la causa
eccessivo aumento della temperatura. di una chiusura incompleta del
Il meccanismo di chiusura dell’interruttore meccanismo e conseguente apertura
automatico deve fornire l’energia necessaria Quando l’interruttore viene chiuso a vuoto o
con carichi allacciati (corrente nominale) o definitiva.
alla manovra dei contatti ed in particolare
modo quella necessaria per il caricamento in presenza di un sovraccarico, le condizioni Questa situazione non deve presentarsi per
delle molle di azionamento dei contatti sopra indicate non si modificano evitare la distruzione dell’apparecchio a
stessi. sensibilmente. causa del tentativo di chiusura
La situazione cambia sensibilmente quando contemporaneo al tentativo di apertura per
il dispositivo di protezione viene chiuso su azione della corrente di corto ma senza la
cortocircuito. conferma dello sganciatore.

3.5.1 Necessità di E’ possibile controllare il valore di corrente Tale energia è dissipata dal dispositivo di
che l’apparecchio è in grado di stabilire comando che ne deve sopportarne gli
distinguere la chiusura su completamente calibrando opportunamente effetti.
corrente nominale da quella l’energia del meccanismo di comando. Inoltre il numero di manovre in condizioni
su cortocircuito Le possibilità sono due, aumentare questa nominali sono in numero elevato rispetto a
energia o aumentare la corrente limite di quelle in condizioni di cortocircuito e quindi
La differenza tra la corrente che tenuta. una eccessiva energia di chiusura comporta
l’apparecchio può sopportare quando è una riduzione della durata di vita del
chiuso (tenuta elettrodinamica L’energia, accumulata nel meccanismo di
apertura, in caso di chiusura e in assenza di dispositivo di manovra.
corrispondente al valore del primo picco
della corrente di cortocircuito) e le correnti corrente o in presenza di una corrente In definitiva non è conveniente eccedere
che l’interruttore può stabilire nominale, non è utilizzata per contrastare nell’energia accumulata dal dispositivo di
completamente (capacità di stabilimento) è l’azione di repulsione dei contatti dovuta manovra.
sostanziale. all’effetto elettrodinamico della corrente.

3.5.2 La soluzione dello In questo caso, l’apertura avviene in Per tale motivo si utilizza uno sganciatore a
condizioni controllate dall’azione dello due soglie denominate:
sganciatore a due soglie sganciatore senza particolari difficoltà. H DINF a soglia bassa attiva solamente
Per potere utilizzare un apparecchio in un Utilizzando un unico sganciatore con soglia all’inizio della chiusura;
circuito dove le correnti possono di intervento inferiore al limite di tenuta, non H DIN a soglia alta che si attiva soltanto
raggiungere dei valori superiori al suo si potrebbero sfruttare totalmente le elevate quando l’nterruttore ha completato la
potere di chiusura, esiste una soluzione che prestazioni dell’interruttore in fase di chiusura sostituendo la DINF.
consiste nel fare aprire l’interruttore se la interruzione della corrente di cortocircuito.
corrente, durante la chiusura, supera il suo
valore di tenuta.

3.5.3 Utilità della selettività Si fa notare in fine che la perdita di


selettività, per intervento della protezione
in caso di chiusura su DINF in caso di chiusura di un interruttore di
guasto arrivo, ha conseguenze limitate in quanto la
sua riapertura non mette fuori tensione
parte dell’impianto che probabilmente non è
ancora alimentato.

28 dossier tecnico n.3/MT-- BT


4 Tabelle di selettività
in bassa tensione

Le tabelle di selettività sono disponibili sulla


Guida Bassa Tensione di Schneider Electric
e sono specifiche per tipo di applicazione:
H distribuzione elettrica,
H partenze motore.

4.1 Regole di utilizzo Tabella 5 --- Limite di selettività espresso in kA


Di seguito è riportato un estratto delle
tabelle dove sono indicati gli interruttori a monte NS 400 NS 630
automatici e gli sganciatori installati a monte unità di controllo STR STR
e a valle e i relativi livelli di selettività.
a valle In (A) 400 630
Multi9 tutti T T
NSC100N 100 T T
NSA160E 160 T T
NSA160NE 160 T T
NSA160N 160 T T
NS160E TMD T T
NS160NE/N TMD T T
NS160sx/H/L TMD T T
Criteri di lettura Ciò vuol dire che si verifica una delle
Il contenuto delle caselle è differente a seguenti condizioni:
seconda della combinazione degli --- selettività nulla per tutte le sovracorrenti,
interruttori in serie: --- selettività nulla in sovraccarico,
H la casella contiene la lettera T, significa --- selettività nulla in cortocircuito.
selettività totale. In questo caso la
selettività è garantita fino al potere di i valori dedotti devono essere confrontati
interruzione dell’interruttore a valle; con la corrente di cortocircuito presunta per
identificare il reale valore del limite di
H la casella contiene un numero. La selettività.
selettività è parziale fino al valore di
corrente, espresso in kA, indicato nella Quindi se il valore letto è di 35kA e la
casella; corrente di corto circuito presunta è di 30kA
la selettività è comunque totale.
H la casella non contiene nessuna
indicazione. In tale caso il limite di
selettività è nullo.

Criteri di regolazione
t In generale i limiti indicati sono validi solo se
ATEMP le regolazioni rispettano le seguenti
condizioni:

A I ≥ 1.6 x I
rA rB
(1)
BIST
IsdA ≥ 1.5 x IsdB
B Icc ∆tA ≥ ∆tBTot =∆tB +tBInt
ΙιA = IS ≥ Iccp (2) (3)
gradino 1
Il costruttore fornisce i criteri specifici per
∆tA ogni tipologia di sganciatore.
gradino ∅
∆tBTot

(1) Questa condizione ha carattere


Icc generale, per sganciatori specifici riferirsi
IrA alla tabella seguente.
IrB IsdA IsdB IiA = Is (2) Qualora questa condizione non sia
rispettata e quando lo sganciatore lo
ICCp permette disattivare la sogli istantanea (Ii in
posizione Off).
FIG.33
(3) Is è il limite di selettività.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 29


sganciatore a monte rapporto minimo tra le regolazioni a monte e a valle
applicazione sganciatore a valle
Ir monte/ Ir valle Im monte / Im valle
TM.. D Distribuzione TM..D o Multi9 ≥ 1.6 ≥2
STR..SE/GE ≥ 1.6 ≥ 1.5
Partenza motore MA + relè termico ≥3 ≥2
magnetoterm. mot. ≥3 ≥2
STR..ME ≥3 ≥ 1.5
STR2.. o 3.. Distribuzione TM..D o Multi9 ≥ 2.5 ≥ 1.5
temp. LR fisso STR..SE/GE ≥ 1.6 ≥ 1.5
Partenza motore MA + relè termico ≥3 ≥ 1.5
magnetoterm. mot. ≥3 ≥ 1.5
STR..ME ≥3 ≥ 1.5

Micrologic 2/5/6/7.0 Distribuzione TM..D o Multi9 ≥ 1.6 ≥ 1.5


STR5.. o 6.. STR..SE/GE ≥ 1.2 ≥ 1.5
temporizzazione LR regolabile Micrologic 2/5/6/7.0
impostata sul gradino superiore
rispetto alla protezione a valle Partenza motore MA + relè termico ≥3 ≥ 1.5
magnetoterm. mot. ≥3 ≥ 1.5
STR..ME ≥3 ≥ 1.5

Regolazione degli sganciatori a monte e a


valle (selettività amperometrica) per un
corretto utilizzo delle tabelle.

30 dossier tecnico n.3/MT-- BT


5 Esempio di studio di selettività
di un impianto MT/BT

QCABINA1-- RIC (quadro SM6)

Cabina 1 Cella DG Locale cliente


DM1---K
50/51 SEPAM 40 Tipo S41
PG
67N 51N
Livello 1 12kA/15kV (24kV)

Cella Cella
QM DM1---A
50/51
PA FUSARC CF 40A PB SEPAM 20 Tipo S20
51N

Cabina 1
Cabina 2 QCABINA2 (quadro SM6)
Cella IM
12kA/15kV (24kV) Livello 2

2 cella DM1---A
400kVA
15/0.4 kV
vcc = 6% 50/51 50/51
PC PD
51N 51N 2 x SEPAM 20 Tipo S20

1250 kVA 1250 kVA


15/0.4 kV 15/0.4 kV
ucc = 6% ucc = 6%
QGBT2 (quadro QGBT2 (quadro P-- Bloc)
P-- Bloc)
NS630N A1 A2 A1 NW20N1 Micrologic 5.0
STR23SE A2 NW20N Micrologic 5.0
Livello 3 9.5kA/0.4kV C1 28.9kA/0.4kV

NS160E NS250N NS160E NW161N1 NS400N NS630N NS250N


TM160D STR22SE TM160D Micrologic 2.0 STR23SE STR23SE STR22SE

QDBT1 (quadro Prisma Plus) INS630


Livello 4 21kA

NS250N NS160E NS160E NS160E


TM250D TM100D TM100D TM160D
QDTBT1 (quadro Prisma G)

INS160 INS250
QDTBT2 (quadro Prisma G)
Livello 5
6kA / 0,4kV 11kA / 0,4kV

NG125N NG125N
C125 C100

C60N curva C Vigi 300mA S Tipo Si


In = 63 --- 40 --- 25 --- 25 A

dossier tecnico n.3/MT-- BT 31


5.1 Arrivo generale MT 5.1.1 Selettività con l’Ente Distributore
L’ente distributore fornirà, mediante lettera
(Livello 1) informativa, i livelli massimi di cortocircuito
trifase e di guasto a terra che possono
10000 interessare l’impianto.
Limite
Ente
ESEMPIO
Distributore Oggetto: informazioni riguardanti la fornitura
in MT ENEL Distribuzione per il
dimensionamento delle apparecchiature, la
taratura dei dispositivi di protezione, il
1000 progetto e la verifica dell’impianto di terra.
H Tensione nominale: 15kV± 10%
H Frequenza nominale: 50Hz ±1% (95%
dell’anno)
H Corrente di cortocircuito trifase: 12.5 kA
100 H Stato del neutro: Compensato
H Corrente di guasto monofase a terra:
T 50A
e H Tempo di eliminazione del guasto
m monofase a terra: > 10 s
p H Tempo di eliminazione del doppio
o 10 guasto a terra: ≤ 0.2 s
Vengono inoltre indicati i valori massimi
delle regolazioni da implementare nella
i protezione (Sepam S41) di massima
n corrente di fase e di terra nel punto di
consegna (protezione PG).
s 1 La protezione generale deve :
Corrente H integrare le tipologie di protezioni
di inserzione indicate nella specifica DK5600;
2xTR 1250 kVA
H soddisfare le richieste che l’Ente
+ 1xTR 400 kVA
Distributore indica nella lettera
informativa in relazione ai valori di
corrente di guasto di fase e di guasto a
0.1 terra per le quali le protezioni devono
funzionare correttamente (allegato PG
della specifica DK5600).
Corrente Corrente di
Nominale TR cortocircuito Il rispetto delle regolazioni imposte dall’Ente
In: 48.1 A I’’klv: 28260 A Distributore assicurano la selettività con le
protezioni installate nella cabina primaria
0.01 dell’Ente stesso.
1 10 100 1000 10000 100000 Il dispositivo generale non deve intervenire
Corrente in A alla messa in tensione contemporanea dei
tre trasformatori.
FIG.35 In caso di corrente di inserzione di valore e
durata non compatibile con le due soglie
regolazioni PG DK 5600 51.S1 e 51.S2, provvedere ad inserire i
Tempo trasformatori uno alla volta.
Descrizione Valore di
eliminazione
protezione regolazione
guasto
Massima corrente fase

51.S1 ≤ 0.5 ≤ 230 A


51.S2 ≤ 0.12 ≤ 650 A

Massima corrente omopolare direzionale

67.S1 ≤ 0.3 ≤2A


Per neutro ≤6V
Compensato 61˚ --- 257˚
. ≤ 0.15
67.S2 ≤2A
Per neutro ≤3V
Isolato.
60˚ --- 120˚
Massima corrente omopolare
51.N1 ≤ 0.12 ≤ 150 A

32 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Selettività tra l’arrivo (PG) e la H Permettere i sovraccarichi ammessi dal
regolazioni Protezione Generale PG partenza trasformatore (PA). trasformatore.
Descrizione Ritardo Valore di La protezione PA (fusibile tipo Fusarc H Proteggere contro il cortocircuito il cavo
protezione intenzionale regolazione CF), installata sulla partenza che alimenta in MT a monte del trasformatore.
direttamente il trasformatore (cabina 1), H Proteggere il trasformatore in caso di
Massima corrente fase deve soddisfare le seguenti condizioni: c.to c.to e guasto a terra sul secondario.
0.43 230 A H Non intervenire alla messa in tensione
51.S1
del trasformatore durante la richiusura
51.S2 0.05 650 A del dispositivo di protezione in Cabina
Primaria (Distributore) oppure durante la
Massima corrente omopolare direzionale chiusura del dispositivo a monte del
trasformatore stesso.
67.S1 0.23 2A H Essere selettiva con la protezione
Per neutro 6V generale (PG).
Compensato H Essere selettiva con le protezioni lato BT
61˚ --- 257˚
. 0.08 Per maggiori dettagli si rimanda ad
67.S2 2A apposita documentazione.
Per neutro 3V La linea in cavo e il trasformatore sono
Isolato. protetti contro il sovraccarico dalla
60˚ --- 120˚
protezione di lungo ritardo installata sul
Massima corrente omopolare secondario del trasformatore.
La caratteristica di intervento del fusibile
51.N1 0.05 150 A (40A) si posiziona al di sotto della
caratteristica di intervento della protezione
PG per tutti i valori di corrente di guasto e
quindi i due dispositivi sono selettivi tra loro
(vedere paragrafo 5.4).

Selettività tra l’arrivo (PG) e la H Proteggere contro il c.to c.to il cavo


regolazioni Protezione PB partenza verso la cabina 2 (PB). in MT a valle.
Descrizione Ritardo Valore di La protezione PB (Sepam S20), installata H Non intervenire durante la messa in
protezione intenzionale regolazione sulla partenza in cavo che alimenta la tensione dei due trasformatori in cabina2.
cabina 2, deve soddisfare le seguenti H Essere selettiva con la protezione
Massima corrente fase condizioni: generale (PG) per quanto possibile.
0.43 230 A H Essere selettiva con le protezioni instal---
51.S1
late in cabina 2 sui montanti dei trasfor---
51.S2 0.05 650 A matori e con le relative protezioni in BT.
La linea in cavo è protetta contro il
Massima corrente omopolare sovraccarico dalle protezioni a tempo
inverso (50) presenti sui montante dei
51.N1 0.05 150 A
trasformatori (PC e PD).
I tempi di intervento (massimo 0,12s),
imposto dal Distributore per la protezione a
massima corrente di fase, non permette di
coordinare in selettività le protezioni in caso
di guasto sulla rete in media tensione.
Anche la selettività logica richiede un tempo
di intervento superiore (0,17s) e quindi non
è applicabile.
Per tale motivo la protezione PG e la
protezione PB, sulla linea in partenza per la
cabina 2, non sono selettive tra di loro.
La protezione PB è regolata con gli stessi
parametri della protezione PG allo scopo di
migliorare la selettività con le protezioni dei
trasformatori, in media tensione (PC e PD) e
con le relative protezioni in bassa tensione.
L’estensione della rete in media tensione
non giustifica la presenza di protezioni
omopolari direzionali.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 33


5.1.2 Partenze trasformatori Protezione del trasformatore
in cabina (Livello 2) Sovraccarico Cortocircuito
Il sovraccarico di lunga durata può essere Per guasti interni al trasformatore possono
Le protezioni PC e PD (Sepam S20), rilevato in uno o più dei seguenti metodi : essere utilizzate le seguenti protezioni:
installate sulle partenze trasformatore in
cabina 2, devono soddisfare le seguenti H tramite una protezione di massima H per trasformatori in olio, dispositivi
condizioni: corrente di fase a tempo dipendente sensibili all’emissione di gas o alla
(51), in aggiunta alla soglia a tempo riduzione del livello di olio (63) provocato
H Proteggere contro il cortocircuito il cavo indipendente oppure direttamente con da un cortocircuito tra le spire della
in media tensione a valle. l’interruttore generale in bassa tensione. stessa fase o di fasi diverse.
H Proteggere contro il cortocircuito il Relè Buchholz per trasformatori in olio
H sorvegliando la temperatura del
trasformatore. dielettrico (26) per i trasformatori in olio o con conservatore e dispositivo DPGT
H Proteggere contro il cortocircuito il cavo degli avvolgimenti (49T) per i (sensori di pressione, di livello e di
in bassa tensione per guasto a monte trasformatori in resina. temperatura dell’olio) per trasformatori in
del dispositivo di bassa tensione. olio a riempimento integrato.
H utilizzando una protezione ad immagine
H Non intervenire durante la messa in termica (49RMS), il cui tempo di H per trasformatori in resina, centralina
tensione del trasformatore in cabina 2. intervento è determinato a partire dalla termometrica con 3 o 4 sensori
corrente di impiego, dalla corrente termometrici compensati (PT100)
H Essere selettiva con la protezioni installati in corrispondenza dei punti caldi
generale PG e la protezione PB per nominale e dalla costante di tempo
termica. del trasformatore.
quanto possibile.
La protezione permette l’utilizzo di due
H Essere selettiva con le protezioni Per guasti esterni al trasformatore si
banche di regolazione commutabili
installate in cabina 2 sui montanti dei automaticamente al cambiare della utilizzano le seguenti protezioni associate
trasformatori e con le relative protezioni tipologia di raffreddamento. ad un interruttore installato sul primario del
in bassa tensione. trasformatore:
Si dovranno prevedere una costante di
Per maggiori dettagli si rimanda ad tempo per la ventilazione naturale e una H una soglia di massima corrente di fase
apposita documentazione. per la ventilazione forzata, se presente. istantanea regolata ad un valore
superiore alla corrente di cortocircuito
trifase passante assicura una protezione
efficace per il cortocircuito al primario del
trasformatore e la selettività
amperometrica con gli interruttori in
bassa tensione;
H una soglia di massima corrente di fase
temporizzata e regolata ad un valore
inferiore alla corrente di cortocircuito
minima (fase---neutro) al secondario del
trasformatore assicura l’intervento in caso
di guasto a monte dell’interruttore
generale in bassa tensione (vedere
Allegato 7 e 9).
Per trasformatori di piccola/media potenza
(massimo 630---800kVA) si possono
utilizzare fusibile in MT.

NOTA: In tal caso si deve porre molta


attenzione nella verifica di selettività con la
protezione in C.P, con le protezioni a monte
e con le protezioni in bassa tensione.

34 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Guasto a terra
regolazioni Protezione Trasformatore
H Protezione contro i guasti a terra lato
MT. PC e PD
E’ assicurata tramite una protezione di Descrizione Ritardo Valore di
terra collegata a un rilevatore di corrente protezione
omopolare (TA toroidale) installato sui intenzionale regolazione
cavi di alimentazione del primario del Massima corrente fase
trasformatore. La sua regolazione
dipende dalla gestione del neutro da
parte dell’ente distributore e dalla 51.0 (curva EIT) 6s a 10 x Ir 48 A
regolazione adottata sulla protezione di 51.1 0.23 s 200 A
arrivo generale.
51.2 0.05 s 600 A
H Protezione contro i guasti a terra lato
bassa tensione a monte dell’interruttore Massima corrente omopolare
generale.
Si procede come indicato al paragrafo 51.N1 0.05 s 2A
precedente (cortocircuito).
Se si vuole proteggere l’impianto e il
trasformatore anche da guasti fortemente 10000
impedenti con correnti inferiori alla prima Interruttore
soglia di protezione in MT (51), si può MT --- TR
utilizzare :
--- una protezione a tempo inverso (lato MT)
prevista per la protezione contro i
sovraccarichi del trasformatore; 1000
--- una protezione di terra con toroide
separato installato sulla messa a terra del Corrente di
centro stella del trasformatore (Vigirex o cortocircuito
Micrologic 6.0). I’’klv: 28260 A
Il dispositivo (Vigirex) segnala la
presenza di una corrente anomala o apre 100
l’interruttore in MT.
In alternativa (Vigirex o Micrologic 6.0) si T
può effettuare l’apertura dell’interruttore di e
arrivo in bassa tensione e, per effetto di
trascinamento, l’apertura dell’interruttore m
in MT. p Corrente di
10 cortocircuito MT
o
Nota 12.5kA
In questi casi si deve porre particolare i
attenzione alla selettività tra le protezioni di
terra sul dispositivo generale e le protezioni n
di sovracorrente delle partenze (vedere il
paragrafo 3.3). s 1
Corrente di
inserzione TR Limite
1250 kVA Ente
Distributore

0.1

Corrente
Nominale TR
In: 48 A
0.01
1 10 100 1000 10000 100000
Corrente in A

FIG.36

dossier tecnico n.3/MT-- BT 35


5.1.3 Selettività tra la In base a quanto descritto nelle pagine Nota
precedente, la protezione PB con la prima
partenza PB di Cabina 1 e le soglia temporizzata a 0,43s è selettiva con
Solitamente la corrente di cortocircuito
effettiva è inferiore a quella presunta in
partenze trasformatore PC e le protezioni dei trasformatore se : quanto il guasto non è franco e nel circuito
PD di cabina 2 di guasto sono presenti resistenze e
H PC e PD hanno la prima soglia reattanze che dipendono dai punti di
ritardata a non più di 0,23s per collegamento e dal criterio di installazione
garantire una selettività cronometrica; delle condutture.
H la corrente di cortocircuito a valle del
trasformatore MT/BT è inferiore al valore La selettività non è assicurata per guasti
regolato della soglia istantanea. sulla rete a 15kV con corrente di
Dall’analisi del grafico delle curve di cortocircuito presunta pari a 12.5kA.
intervento si può dedurre che la selettività
tra le protezioni di media tensione è
assicurata fino a correnti pari a 600A
(equivalenti a 22,5kA in bassa tensione).

5.1.4 Selettività tra la PG a La situazione è differente per la partenza


trasformatore protetta da fusibile.
monte e la partenza
H Guasto sul lato MT
trasformatore di cabina 1 In corrispondenza della corrente di
cortocircuito presunta sul lato MT, il fusiile
interviene in un tempo inferiore a 10ms,
10000 valore inferiore a quello necessario
all’attivazione del relè.
Dispositivo H Guasto sul lato BT
Generale In questo caso il tempo di intervento è
superiore al precedente caso ma il
guasto viene comunque eliminato in un
1000 tempo sufficientemente breve e tale da
permetttere la ricaduta della protezione
prima dello scadere della
Corrente di tempotizzazione della prima soglia 51.
cortocircuito La selettività è totale tra il fusibile da 40A e
I’’klv: 9430 A la protezione PG.
100

T
e
m
p
o 10

i
n

s 1

Corrente di
inserzione TR
400 kVA

0.1

Corrente
Nominale TR
In: 15.4 A

0.01
1 10 100 1000 10000 100000
Corrente in A
FIG.37

36 dossier tecnico n.3/MT-- BT


5.1.5 Selettività tra Media e Cabina 1
Bassa tensione (Livello 3) L’interruttore di arrivo, fortemente limitatore,
è selettivo con il fusibile a protezione del
10000 trasformatore (IF = 40A) fino alla corrente di
cortocircuito presunta di 9,5kA.
Interruttore A maggior ragione saranno selettivi con il
BT --- TR fusibile le protezioni delle partenze (vedere
allegato 9).
Per fusibili di taglia superiore la selettività
1000 per guasto sul secondario non è più
garantita.
Corrente di
cortocircuito Cabina 2
I’’klv: 28260 A
Si distinguono due configurazioni di guasto.
Guasto sul sistema sbarre del quadro.
100
L’interruttore generale in bassa tensione
(categoria B e ad intervento ritardato) non è
T un interruttore limitatore, e quindi la sua
e apertura non riduce il valore della corrente
m di corto circuito presunta.
p La corrente di cortocircuito presunta
10 corrisponde ad una corrente sul lato
o primario di 1216A.
Al di sopra della corrente di regolazione
i della seconda soglia della protezione del
n trasformatore (600A), la selettività non è
garantita.
s 1 Per ridurre i rischi di disservizio si dovrà
effettuare regolare e specifica manutenzione
Corrente di sul quadro in bassa tensione con periodicità
inserzione TR severa al fine di evitare l’insorgere di un
1250 kVA guasto.
L’impiego di quadri realizzati conforme---
mente alla Norma CEI EN 60439---1 e con
0.1 elevato grado di segregazione (forma 3
Interruttore oppure 4) ha i seguenti vantaggi :
Corrente
MT---TR H riduce il rischio di guasto sul sistema
Nominale TR sbarre e sulle unità funzionali;
In: 48.1 A H migliora la sicurezza degli operatori
durante le fasi di manutenzione;
0.01 H migliora la continuità di servizio durante
1 10 100 1000 10000 100000 la manutenzione.
Corrente in A
Guasto su una delle partenze.
FIG.38 In questo caso è possibile sfruttare l’effetto
di limitazione degli interruttori di partenza
(categoria A).
L’interruttore NS630A limita la corrente di
cortocircuito presunta (28,9kA) e il tempo
di durata del guasto ai seguenti valori :
H corrente di cresta limitata = 27kA
H corrente efficace limitata = 15kA
H eliminazione del guasto in un tempo
inferiore a 10ms.
La corrente di cortocircuito limitata sul
secondario corrisponde ad una corrente sul
lato primario di 400A, valore inferiore alla
seconda soglia di regolazione della
protezione in media tensione (600A).
In linea generale la selettività è comunque
assicurata in quanto il tempo di
eliminazione del guasto è tale da non
permettere l’attivazione della soglia
istantanea delle protezioni PC e PD .

dossier tecnico n.3/MT-- BT 37


5.2 Distribuzione in Il software I---Project, di aiuto alla scelta e al
coordinamento degli interruttori automatici, Nota.
bassa tensione consente di ottimizzare le regolazioni in
Nella valutazione delle correnti di
funzione del tipo di impianto e del livello di
selettività richiesto. regolazione si devono considerare anche le
correnti di sovraccarico transitorie delle
Lo studio di selettività è stato eseguito utenze come ad esempio quelle degli
utilizzando le tabelle riportate nel capitolo 6 azionamenti tramite motori asincroni.
e rispettando i rapporti tra le regolazioni a
monte e a valle.

Arrivo quadro QGBT1 La configurazione della cabina 2 prevede:


H due trasformatori da 1250kVA;
H quadro con due sistemi sbarre distinti;
Interruttore A1 Interruttore C1 H connessione dei due sistemi sbarre
realizzato con interruttore automatico
Micrologic 5.0 Micrologic 2.0 (congiuntore C1);
ILR 1620 A ILR 1280 A H interruttore di arrivo (A1 e A2)
interbloccati tra di loro e con il
tLR 16s (a 6xIN) tLR 12s (a 6xIN) congiuntore in modo da impedire il
ICR 7200 A ICR 5120 A funzionamento in parallelo dei due
trasformatori.
tCR gradino I tCR istantaneo
Questa soluzione garantisce una buona
IIST off disponibilità dell’alimentazione e permette di
mantenere in servizio il 50% dei carichi in
caso di guasto o manutenzione su una
100000
Iicc = 28.5kA delle due semi sbarre.
Con un unico trasformatore è possibile
10000 alimentare il 70% di tutte le utenze quindi, in
A1 caso di guasto o manutenzione di uno dei
due trasformatori, è necessario effettuare il
1000 distacco programmato dei carichi non
prioritari utilizzando la funzione controllo del
carico disponibile con lo sganciatore
100 Micrologic 5.0.
Il distacco dei carichi può essere evitato se
10 C1 il trasformatore è in grado di sopportare il
sovraccarico per il tempo necessario
all’eliminazione del guasto e al ripristino
1 della configurazione nominale.
Nelle configurazioni sopra indicate (con
l’interruttore A1 o A2 chiuso e C1 chiuso) in
0.1 caso di guasto sul sistema sbarre, il
congiutore C1 deve essere selettivo con
l’interruttore del montante trasformatore in
0.01 modo da mettere fuori servizio solo la
100 1000 10000 100000 sbarra interessata dal guasto.
Per tale motivo si deve ricorrere ad una
selettività cronometrica sia tra le protezioni
di lungo ritardo sia tra quelle di corto ritardo.
Con queste regolazioni i dispositivi sono
selettivi fino alla corrente di cortocircuito
presunta di 28,9kA.

38 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Partenze quadro QGBT1 Rimane da verificare la selettività tra NS 630 N
l’interruttore di partenza di taglia maggiore
(NS630N) e arrivi e congiuntore. STR 23 SE
Con queste regolazioni il limite di selettività ILR 630 A
energetica Is (vedere tabella 10) è pari alla
ICU dell’interruttore NS 630N (45kA) e tLR 8s x 6 x IN (fisso)
quindi risulta totale. ICR 3780 A (1)
tCR istantaneo (2)
(1) La tolleranza degli sganciatori elettronici
è inferiore alla tolleranza ammessa dalla
norma (--- 20% , +20%) :
--- sganciatore STR con tolleranza
--- 15%, + 15%;
--- sganciatore Micrologic con tolleranza
--- 10%, + 10%.
Per tale motivo il rapporto tra le soglie di
corto ritardo del congiuntore C1 e delle
partenze deve essere almeno pari a 1,26.
(2) Tempo di intervento alla ICU pari a
4ms.

Arrivo quadro QGBT2 Le seguenti regolazioni, oltre ad essere


selettive con il fusibile (vedere allegato 8), NS 630 N
permettono una selettività totale con le STR 23 SE
partenze.
ILR 507 A
(1) Tempo di intervento alla ICU pari a ICR 2535 A
4ms.
tCR istantaneo (1)

Partenze quadro QGBT2 L’interruttore a monte è selettivo con tutte le


partenze compresa la partenza costituita
dall’interruttore NS 250 N STR22SE
(vedere tabella 5)

Quadro QDBT1 (livello 4) La configurazione del quadro permette di


ottenere selettività totale utilizzando la forte
limitazione degli interruttori di partenza
(vedere tabella 5).

Quadro QDBT1 (livello 5) L’interruttore a monte, NS 160E TM160D, è


selettivo totale con tutte le partenze
modulari C60N (vedere tabella 4)

Quadro QDBT2 (livello 5) L’interruttore a monte, NS 250N TM250D, è


selettivo totale con tutte le partenze (vedere
tabella 4)

dossier tecnico n.3/MT-- BT 39


Conclusioni Distribuzione in media tensione. Se il Distributore accetta, per la protezione
H Per guasto di fase la selettività non è omopolare direzionale 67N.S2, tempi di
garantita a nessun livello di intervento di almeno 170ms in presenza di
distribuzione. neutro isolato, è possibile utilizzare la
Le protezioni installate sui montanti selettività a scambio di informazioni (logica)
trasformatore (PC e PD) permettono di tra le protezioni PG, PB, PC e PD.
identificare il montante soggetto a guasto
e procedere alla rialimentazione delle In tale caso le protezioni a massima
linee sane. corrente omopolare dovranno essere
Se il Distributore accetta, per la temporizzate come segue :
protezione a massima corrente di fase, H PG 67N.S1 a 0,23s
tempi di intervento di almeno 170ms, è H PG 67N.S2 a 0,1s
possibile utilizzare la selettività a scambio
H PB 51N a 0,1s
di informazioni (logica) tra le protezioni
PG, PB, PC e PD. H PC 51N a 0,1s
H Per guasto verso terra e in presenza di H PD 51N a 0,1s.
neutro compensato (il Distributore lo
garantisce per un periodo pari al 95% Con i coordinamenti sopra indicati la
del periodo annuale) la protezione in selettività è totale per guasti verso terra con
partenza verso la cabina 2 (PB) è neutro compensato o isolato lungo tutta la
selettiva con la protezione generale PG. rete di distribuzione in MT.
Le protezioni omopolari sul montante
trasformatore (PC e PD) non sono
selettive con l’interruttore di arrivo (PB).
In quest’ultimo caso vale quanto già
indicato per il cortocircuito.

Distribuzione in bassa tensione.


Il criterio di distribuzione adottato e le
regolazioni previste permettono di
raggiungere una buona disponibilità
dell’alimentazione e un livello di selettività
totale a tutti i livelli di distribuzione.

40 dossier tecnico n.3/MT-- BT


6 Tabelle di selettività
(Guida al sistema BT)

Di seguito alcuni esempi di coordinamento


tra interruttori in bassa tensione di diversa
tipologia.

6.1 Interruttori di tipo


modulari (C60 e NG125) Tabella 2 --- Limite di selettività espresso in kA
La selettività tra interruttori modulari è di tipo NG125N/L, C120N
amperometrica, i livelli di selettività sono a valle a monte curva B
bassi e corrispondono alla soglia di
intervento dell’interruttore a monte. In (A) 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
Qualora la selettività sia prioritaria e per C60a/N/H/L 0.5 T T T T T T T T T T
sfruttare al meglio il coordinamento selettivo curva B,C, Z 0.75 T T T T T T T T T T
di per se basso, si deve fare particolare
attenzione nella realizzazione dei circuiti 1 0.3 0.45 0.7 1 1.3 1.6 2.8 3.5 5.0 T
terminali:
2 0.22 0.3 0.45 0.55 0.9 1.26 2.5 3.0 4.5 T
H suddividere il più possibile i circuiti a
valle; 3 0.15 0.22 0.35 0.45 0.7 1.15 2.3 2.6 4.0 4.5
H ridurre i rischi di corto circuito 4 0.1 0.15 0.25 0.4 0.65 1 2 2.3 3.3 4.0
utilizzando:
--- ripartitori precostituiti a valle dello 6 0.12 0.2 0.3 0.5 0.7 1.75 2 3.0 3.5
interruttore generale; 10 0.2 0.3 0.6 1.1 1.5 2.6 3.3
--- cablaggio degli interruttori fatto a
regola d’arte; 16 0.45 0.7 1 2.3 2.9
--- copri morsetti; 20 0.8 1.9 2.5
--- limitare le curvature lungo lo sviluppo
della conduttura ad un massimo di due 25 0.7 1.7 2.2
(utilizzo di cassette rompitratta);
--- cassette di derrivazione cablate a 32 1.55
regola d’arte; 40 1.1
--- morsetti dell’utenza realizzati in modo
da ridurre il rischio di cortocircuito. 50
Con interruttori NG125 a monte i limiti di 53
selettività aumentano per differenziazione
delle taglie e sfruttamento dell’effetto di
limitazione dell’interruttore a valle
Il limite di selettività Is è superiore alla soglia
istantanea (selettività energetica).

6.2 Interruttori di tipo


scatolati Tabella 5 --- Limite di selettività espresso in kA
In ≤ 630A a monte e a valle a monte NS 400 NS 630
(categoria A) unità di controllo STR STR
Grazie alla differenziazione delle taglie e alla a valle In (A) 400 630
concezione costruttiva degli interruttori Multi9 tutti T T
scatolati di tipo NS la selettività è sempre
totale escluso le combinazione che non NSC100N ≤ 100 T T
rispettano le seguenti relazioni:
NSA160E ≤ 160 T T
NSA160NE ≤ 160 T T
H IrMonte ≥ 1.6 x IrValle (1) NSA160N ≤ 160 T T
NS160E TMD T T
H InMonte ≥ 2.5 x InValle
NS160NE/N TMD T T
(1) Fattore 2,5 con STR a monte e TMD a NS160sx/H/L TMD T T
valle NS250N TMD 5 (<160) T
In generale la selettività è migliore quando NS250sx/H/L TMD 5 (<160) T
le caratteristiche di intervento sono simili (ad
esempio sganciatori STR a monte e a valle). NS160NE/N STR22SE T T
NS160sx/H/L STR22SE T T
NS250N STR22SE 5 T
NS250sx/H/L STR22SE 5 T
NS400N STR23/53 8
NS400H STR23/53 8
NS400L STR23/53 8

dossier tecnico n.3/MT-- BT 41


Tabella 4 --- Limite di selettività espresso in kA
a monte NS160E/NE/N/sx/H/L NS250N/sx/H/L NS160E/NE/N/sx/H/L NS250N/sx/H/L
sganciatore TM---D (1) TM---D STR22SE STR22SE
a valle In (A) 80 100 125 160 125 160 200 250 100 160 250
XC40 tutte 4 5 5 5 T T T T 1.2 T T
C40a/c40N tutte T T T T T T T T 1.2 T T
C60a ≤ 40 T T T T T T T T T T T
C60N ≤ 25 T T T T T T T T T T T
32---40 T T T T T T T T T T T
50---63 T T T T T T T T T
C60H ≤ 25 T T T T T T T T T T T
32---40 T T T T T T T T T T T
50---63 T T T T T T T T T
C60L ≤ 25 T T T T T T T T T T T
32---40 15 T T T T T T T T T T
50---63 T T T T T T T T T
C60LMA tutte T T T T T T T T 1.2 T T
C120N 80 2.5 2.5 2.5 T T T 2.5 T
100 2.5 T T T T T
125 T T T T
NG125a 80 2.5 2.5 2.5 T T T T
100 2.5 T T T T
125 T T T
NG125N ≤ 40 T T T T T T T T T T T
50 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 T T T 2.5 T
63 2.5 2.5 2.5 2.5 T T T 2.5 T
80 2.5 2.5 2.5 2.5 T T T T
100 2.5 2.5 2.5 2.5 T T T T
125 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 T T

42 dossier tecnico n.3/MT-- BT


6.3 Interruttori di tipo Questi interruttori sono costruttivamente
realizzati per sopportare una determinata
scatolato corrente di breve durata (10kA per i
In ≥ 630A a monte e a valle limitatori, 25kA e 40kA a seconda della
(categoria B) taglia).
Per tale motivo sono provvisti di sganciatore
DIN con soglia istantanea compatibile con
la loro Icw.
È’ la soglia DIN che identifica il limite di
selettività.

Tabella 6 --- Limite di selettività in kA


a monte NS630b/800/1000/1250/1600N/ NS630b/800/1000/1250/1600N/ NS630b/800/1000L
unità di controllo H Micrologic2.0 Isd: 10 Ir H Micrologic5---6---7 Ii: OFF Micrologic5---6---7 Ii: OFF
a valle In (A) 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000
NS630bN/H ≤ 400 6.3 8 10 12.5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12.5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12.5 16 25 25 25 10
NS630bL ≤ 400 6.3 8 10 12.5 16 50 50 50 50 50 10 10 10
500 8 10 12.5 16 50 50 50 50 10 10
630 10 12.5 16 50 50 50 10
NS800N ≤ 400 6.3 8 10 12.5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12.5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12.5 16 25 25 25 10
800 12.5 16 25 25
NS800H ≤ 400 6.3 8 10 12.5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12.5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12.5 16 25 25 25 10
800 12.5 16 25 25
NS800L ≤ 400 6.3 8 10 12.5 16 50 50 50 50 50 10 10 10
500 8 10 12.5 16 50 50 50 50 10 10
630 10 12.5 16 50 50 50 10
800 12.5 16 50 50

dossier tecnico n.3/MT-- BT 43


6.4 Interruttori di tipo aperto
a monte Tabella 8 --- Limite di selettività espressa in kA
La selettività tra interruttori tipo NT e NW a Masterpact NT H1
monte, con esclusione degli interruttori
limitatori (L1) e interruttori di categoria A a a monte Micrologic 2.0 Isd : 10 Ir
valle è sempre totale anche con sganciatore unità di controllo NT 08 NT 10 NT 12 NT 16
non cronometrico (Micrologic 2.0).
Per tutte le altre combinazioni (a monte In (A) 800 1000 1250 1600
interruttori aperti tipo L1, a valle interruttori di a valle Ir (A) 800 1000 1250 1600
categoria B) la selettività corrisponde alla
soglia di corto ritardo dello sganciatore a Multi9 tutti T T T T
monte (Micrologic 2.0).
NSC100N ≤ 100 T T T T
In quest’ultimo caso per migliorare la
selettività ed arrivare al limite ad una NSA160E/NE/N ≤ 160 T T T T
selettività totale, si possono attuare le NS160/630 ≤ 500 T T T T
soluzioni seguenti:
H utilizzare sganciatori cronometrici tipo NS160/630 630 T T T
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0, C801N/H/L ≤ 500 8 10 12.5 16
Se a questo punto la selettività non è 630 10 12.5 16
ancora assicurata
H disattivare la soglia istantanea (Ii in 800 12.5 16
posizione Off).
I due accorgimenti sopra riportati sono
applicabili quando le condizioni
impiantistiche lo consigliano e Tabella 9 --- Limite di selettività espressa in kA
compatibilmente con la tenuta dei
componenti elettrici alla corrente di Masterpact NT L1 Masterpact NT L1
cortocircuito.
Micrologic 2.0 Micrologic 5---6---7
a monte Isd : 10 Ir Ii : 15 In
unità di controllo NT 08 NT 10 NT 08 NT 10
a valle In (A) 800 1000 800 1000
Multi9 tutti T T T T
NSC100N ≤ 100 T T T T
NSA160E/NE/N ≤ 160 T T T T
NSA160E/NE/N/sx TMD 13 22 T T
NS160H TMD 13 22 T T
NS160L TMD 13 22 T T
NS250N TMD 11 19 T T
NS250sx/H/L TMD 11 19 T T
NS160NE/N/sx STR22SE 13 22 T T
NS160H/L STR22SE 13 22 T T
NS250N/sx STR22SE 11 19 T T
NS250H/L STR22SE 11 19 T T

44 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Tabella 10 --- Limite di selettività espressa in kA
a monte Masterpact NW N1---H1---H2a---H2 Masterpact NW N1---H1---H2a---H2
unità di Micrologic2.0 Isd: 10 Ir Micrologic5.0---6.0---7.0 Ii: 15 In (1)
controllo nw08 nw10 nw12 nw16 nw20 nw25 nw32 nw40 nw50 nw63 nw08 nw10 nw12 nw16 nw20 nw25 nw32 nw40 nw50 nw63

a valle In (A) 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
Multi9 tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100 tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160E/N/sx tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NS160/630 ≤ 500 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NS160/630 630 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
C801N ≤ 500 8 10 12.5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18.75 24 30 37.5 48 T T T
630 10 12.5 16 20 25 32 40 T T 15 18.75 24 30 37.5 48 T T T
800 12.5 16 20 25 32 40 T T 18.75 24 30 37.5 48 T T T
C801H ≤ 500 8 10 12.5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
630 10 12.5 16 20 25 32 40 50 63 15 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
800 12.5 16 20 25 32 40 50 63 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
C801L ≤ 500 8 10 12.5 16 20 25 32 40 70 T 12 15 18.75 24 30 37.5 60 T T T
630 10 12.5 16 20 25 32 40 70 T 15 18.75 24 30 37.5 60 T T T
800 12.5 16 20 25 32 40 70 T 18.75 24 30 37.5 60 T T T
C1001N ≤ 630 10 12.5 16 20 25 32 40 T T 15 18.75 24 30 37.5 48 T T T
800 12.5 16 20 25 32 40 T T 18.75 24 30 37.5 48 T T T
1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37.5 48 T T T
C1001H ≤ 630 10 12.5 16 20 25 32 40 50 63 15 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
800 12.5 16 20 25 32 40 50 63 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37.5 48 60 T T
C1001L ≤ 630 10 12.5 16 20 25 32 40 70 T 15 18.75 24 30 37.5 60 T T T
800 12.5 16 20 25 32 40 70 T 18.75 24 30 37.5 60 T T T
1000 16 20 25 32 40 70 T 24 30 37.5 60 T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettività è totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre
differenziare le correnti di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettività nella zona di intervento termico e magnetico
delle protezioni.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 45


Tabella 12 --- Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NW N1---H1---H2a---H2 Masterpact NW N1---H1---H2a---H2
unità di Micrologic2.0 Isd: 10 Ir Micrologic5.0---6.0---7.0 Ii: 15 In (1)
controllo nw12 nw16 nw20 nw25 nw32 nw40 nw50 nw63 nw12 nw16 nw20 nw25 nw32 nw40 nw50 nw63

a valle In (A) 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
Masterpact NW NW08 12 16 20 25 32 40 50 63 18.75 24 30 37.5 48 60 T T
N1/H1 NW10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37.5 48 60 T T
NW12 20 25 32 40 50 63 30 37.5 48 60 T T
NW16 25 32 40 50 63 37.5 48 60 T T
NW20 32 40 50 63 48 60 T T
NW25 40 50 63 60 T T
NW32 50 63 T T
NW40 63 T
Masterpact NW NW08 12 16 20 25 32 40 50 63 18.75 24 30 37.5 48 60 75 82
H2a/H2/H3 NW10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37.5 48 60 75 82
NW12 20 25 32 40 50 63 30 37.5 48 60 75 82
NW16 25 32 40 50 63 37.5 48 60 75 82
NW20 32 40 50 63 48 60 75 82
NW25 40 50 63 60 75 82
NW32 50 63 75 82
NW40 63 82

46 dossier tecnico n.3/MT-- BT


7 Allegato
Calcolo delle correnti di guasto in
cabina MT/BT: metodo pratico

Neutro isolato Sistema TNS


oppure
neutro compensato
Punto 20kV 0.4kV LR / CR
consegna PG
IK2E IK2 IK3
L1 L1

L2 L2
L3 DG L3

IG N
IC ICU IC ICU P
L (km)

FIG 40: Correnti di guasto lato MT

7.1 Corrente di cortocircuito Corrente di guasto lato MT


trifase Ik3 Normalmente 12,5kA. Il suo valore è
indicato nella lettera informativa che il
Distributore consegna all’utente all’atto della
richiesta di allacciamento in MT.

7.2 Corrente di doppio Il suo valore si determina nel modo Il primo guasto d’isolamento, all’interno
seguente. dell’impianto di utenza, è eliminato in tempi
guasto verso terra IK2E (kA) molto inferiori a 1s, non è presente il rischio
di secondo guasto d’isolamento, e quindi il
IK2E = 0.87 x IK3 = 10.8kA dispersore, i conduttori di terra e lo schermo
Nota metallico dei cavi si dimensionano in base
alla corrente capacitiva Ic.
La norma CEI 11.1 art.9.2.4 Tab. 9---1
precisa quanto segue. Se il guasto avviene a monte del dispositivo
generale dell’utente (DG) il tempo di
In presenza di impianti con messa a terra eliminazione del primo guasto d’isolamento,
risonante (neutro compensato), i conduttori effettuato dalla protezione del Distributore
di terra si dimensionano in base alla posta in cabina primaria, avviene in un
corrente di doppio guasto a terra IK2. tempo superiore a 1s.
Con tempo di eliminazione del primo Vista la minima sezione del dispersore e del
guasto verso terra inferiore a 1s, si può conduttore di terra richiesta dalla norma e
usare la corrente Ic (corrente capacitiva). visto l’esigua lunghezza del cavo che
collega il punto di consegna con il DG si
ritengono protetti i componenti sopra
indicati.

7.3 Corrente di guasto verso Il valore è indicato nella lettera informativa H Con neutro compensato mediante
del Distributore e dipende dal sistema di bobina di Petersen:
terra dovuta alla rete in MT neutro implementato. --- 40A con tensione nominale 15kV
del Distributore IC (A) Può avere i seguenti valori: --- 50A con tensione nominale 20kV.
H Con neutro isolato da 100A a 250A salvo casi specifici.
(salvo casi specifici).
I valori dipendono dall’estensione della
rete in MT del Distribuzione e possono
variare sensibilmente da compartimento
a compartimento raggiungendo anche
valori molto elevati (800A).

dossier tecnico n.3/MT-- BT 47


7.4 Corrente di guasto verso Il contributo della rete di utenza alla corrente dove:
di guasto verso terra del Distributore può
terra dovuta alla rete in MT essere valutato in prima approssimazione
ICU (A) corrente capacitiva di utenza
di utenza ICU (A) nel modo seguente UN (kV) tensione nominale del sistema
elettrico
ICU = 0.2 x UN x LU LU (km) lunghezza complessiva delle linee
trifasi di utenza.
Alla tensione di 15kV la corrente capacitiva
è pari a 3A/km e aumenta a 4A/km per
tensioni nominali pari a 20kV.

7.5 Corrente di cortocircuito Correnti di guasto lato BT Ovviamente la corrente di cortocircuito si


riduce, allontanandosi dal trasformatore, a
trifase IK3 (kA) Dipende dalle caratteristiche del
causa dell’impedenza delle linee.
trasformatore e si può determinare come
segue. La valutazione del suo valore, a tutti i livelli
di distribuzione, permette di dimensionare
SN 100 correttamente i componenti elettrici e
IK3 = x valutare i reali limiti di selettività.
p3 x UN υcc Per la determinazione della corrente di
cortocircuito trifase lungo tutta la
SN (kVA) potenza nominale del distribuzione elettrica utilizzare la Guida BT
trasformatore o il sw I---Project.
UN (kV) tensione nominale secondaria
uCC (%) tensione di cortocircuito.

7.6 Corrente di cortocircuito Si determina dalla corrente di cortocircuito


trifase IK3 nel modo seguente.
bifase IK2 (kA)
IK2E = 0.87 x IK3

7.7 Corrente di guasto verso Tale corrente è definita IK1 dalla norma A causa della sua dipendenza dai
CEI---11---25. parametri della rete è consigliabile l’utilizzo
terra IG (kA) del SW di calcolo I---Project per
Il valore della corrente di guasto verso terra
dipende da diversi parametri quali: determinarne il valore lungo le linee di
distribuzione fino al punto di connessione
H potenza del trasformatore, con i carichi.
H sezione del conduttore di fase,
H composizione della linea (conduttori in Nota
parallelo), La norma impianti non considera, nel
H sezione del conduttore di protezione calcolo della corrente di guasto verso terra,
H lunghezza della linea, la resistenza di guasto, normalmente
presente tra la parte in tensione e la massa,
H disposizione del conduttore di perché non quantificabile con certezza.
protezione rispetto ai conduttori di fase;
Per una corretta regolazione della
inoltre il suo valore rispetto alla corrente IK3 protezione che tenga conto della reale e
dipende dalla distanza del punto di guasto peggiorativa condizione di guasto
dalla fonte di alimentazione. considerare dei margini sui valori regolati
Nelle vicinanze del trasformatore IG ha un rispetto alla corrente presunta.
valore prossimo alla corrente di cortocircuito
trifase IK3.

48 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Corrente di guasto lato Dipende dal rapporto di trasformazione e si
calcola come segue
Il prodotto IK3 x α esprime l’effettivo valore
efficace durante il transitorio di stabilimento
BT (guasto passante) IK3 della corrente di cortocircuito.

7.8 Corrente di corto circuito IK3 ---S/P = α x 10 3 IK3 (kA) a regime α


trifase massima passante KTR in valore efficace
IK3 S/P (A) dove: IK3 ± 6 1,06
H IK3 (kA) corrente di cortocircuito trifase 6< IK3 ± 10 1,2
sul lato secondario 10< IK3 ± 20 1,4
H KTR rapporto di trasformazione
20< IK3 ± 50 1,5
H UN (kV) KTR IK3>50 1,6
10 / 0,4 25
15 / 0,4 37,5 Nota
20 / 0,4 50 Le protezioni elettroniche (SEPAM,
H α fattore di asimmetria della corrente di Micrologic e STR) sono in grado di valutare
corto circuito. il vero valore efficace (RMS) della corrente
di cortocircuito.
L’esperienza permette di affermare che
solitamente il fattore di squilibrio non supera
il valore 1,3.

7.9 Corrente di cortocircuito In questo caso la corrente richiamata al


primario assume un valore pari a 0,5 x IK3
bifase IK2 (kA) su due fasi e pari a IK3 sulla terza fase.
La ripartizione delle correnti dipende dalle
fasi interessate dal guasto.
Per tale motivo è consigliabile prevedere la
protezione sulle tre fasi (3 TA).

7.10 Corrente di guasto IK3 Nella maggior parte delle situazioni


verso terra IG (A) IG ---S/P = 0.57 x x 10 3 impiantistiche il secondario del
KT trasformatore è collegato a stella.
Il Distributore (DK5600 art.6.2) chiede Questo comporta che la corrente di guasto
all’utente allacciato alla rete in MT di rilevata dalla protezione in MT, in caso di
utilizzare trasformatori MT/BT trifasi con guasto a terra sul secondario del
collegamento a triangolo sul primario. trasformatore a monte del dispositivo di
protezione generale in BT, sia 0,57 volte la
corrente di cortocircuito trifase.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 49


50 dossier tecnico n.3/MT-- BT
8 Allegato
Selettività tra fusibile MT
e interruttore BT

Si considera il trasformatore MT/BT da 400 Selettività in sovraccarico


kVA protetto a monte da un fusibile MT La corrente di intervento del dispositivo di
(40A) e a valle da un interruttore BT. protezione in bassa tensione, rispetto alla
La caratteristica di intervento dell’interruttore corrente nominale del fusibile deve
generale di arrivo in bassa tensione deve rispettare il seguente rapporto (punti A e B):
essere definita in modo che il cortocircuito,
sul secondario del trasformatore, sia Protezione di tipo magnetotermico
eliminato senza che il fusibile alteri le sue
caratteristiche di intervento. IF
Per tale motivo si deve verificare che le = 1.45
curve di intervento del fusibile e ICR
dell’interruttore automatico, considerando le
rispettive tolleranza sui valori di corrente di Protezione di tipo elettronico
intervento, non si intersechino mantenendo IF
fra di esse un margine di sicurezza. = 1.35
Per poter comparare le caratteristiche di ICR
intervento dei due dispositivi di protezione,
è necessario riferirle allo stesso livello di Si è considerato una tolleranza della
tensione, utilizzando il rapporto di corrente nominale del fusibile pari a 10%.
trasformazione o il suo inverso. Le taglie dei fusibili normalmente
consigliate, per proteggere il trasformatore
dal cortocircuito e permettere la sua messa
in tensione, soddisfano le condizioni sopra
riportate.
t A B Per il dimensionamento del fusibile vedere il
quaderno tecnico ”Protezione trasformatori
Interruttore per cabine MT/BT”.
limitatore di
Selettività in corto circuito
tF D Categoria A
L’energia corrispondente alla curva minima
tCR di intervento, che non altera le
C caratteristiche del fusibile, si può
Curva EIT determinare, per tempi di intervento
superiori a 100ms, come
I 2F x tF
F Il punto di funzionamento del fusibile, punto
tIST C, deve posizionarsi ad una distanza
I significativa rispetto al punto di
funzionamento della protezione di corto
1.2 ILR 0.9 IF ritardo dell’interruttore, punto D.
Questa condizione si verifica quando
ICR IIST ICCp tF
≥ 2.5
FIG. 41 tCR
dove tF e tCR sono i tempi di intervento
rispettivamente del fusibile e dell’interruttore
t A B Fusibile automatico, in corrispondenza della soglia
di intervento di corto ritardo ICR.
Interruttore di Categoria B Affinché le due protezioni siano selettive
con ritardo intenzionale anche in corrispondenza della corrente di
cortocircuito presunta, punto F, si deve
tF D rispettare la seguente relazione:
tCR IF(tIST )
≥ 1.1 ¯ α ¯ Ksicurezza
Curva EIT ICCP
E/F dove
tIST
α è il fattore di asimmetria della corrente di
corto circuito.
t F(tIST) è la corrente di intervento del fusibile
I in corrispondenza del tempo di intervento
1.2 ILR 0.9 IF della protezione istantanea dell’interruttore.
ICCP è la corrente di cortocircuito presunta.

ICR IIST ICCp


FIG. 42

dossier tecnico n.3/MT-- BT 51


Nota bene.
100000 Qualora l’interruttore fosse di categoria B e
permettesse quindi l’utilizzo degli
sganciatori Micrologic 5.0/6.0/7.0, si
potrebbe scegliere l’inclinazione della
protezione di lungo ritardo secondo cinque
HVF tipologie di curve (vedere figura 43).
Per migliorare la selettività, in
10000 corrispondenza della protezione di lungo
ritardo, è possibile utilizzare una curva con
5000 inclinazione simile alla curva di intervento
del fusibile (curva HVF).

2000

1000

500 EIT

t(s) 200
VIT
100

50

20 SIT

10
DT
5

2
1

0.5
0.5 0.7 1 2 3 4 5 7 10 20
I / Ir

FIG.43

52 dossier tecnico n.3/MT-- BT


9 Allegato
Caratteristiche elettriche di
Trasformatori MT/BT

Potenza Corrente nominale Tipo Tensione di ICC trifase ICC f ---pe Corrente Costante Corrente di Corrente di
nominale cortocircuito inserzione di tempo inserzione a 15kV inserzione a 20kV
lato BT lato MT lato BT lato MT
SN (kVA) a 400V a 15kV a 20kV UCC (%) a 400V a 15kV a 20kV a 400V a 15kV a 20kV IIN ---RUSH (s) a 0.05s a 0.23s a 0.05s a 0.23s
(A) (A) (A) (A) (A) (A) (A) (A) (A) x IN (A) (A) (A) (A)
100 145 3.9 2.9 olio 4 3.6 96 72 3.6 55.4 41.6 14 0.1 23.4 3.9 17.4 2.9
resina 6 2.4 64 48 2.4 37 27.7 10.5 17.6 2.9 13.1 2.2
160 231 6.2 4.6 olio 4 5.7 96 152 114 5.7 87.8 65.8 14 0.2 47.8 19.4 35.5 14.4
resina 6 3.8 101.3 76 3.8 58.5 43.9 10.5 0.1 27.9 4.6 20.7 3.4
250 361 9.6 7.2 olio 4 8.9 237.3 178 8.9 137 102.8 14 0.2 74 30.1 55.5 22.6
resina 6 6 160 120 6 92.4 69.3 10.5 0.18 54 19.9 40.5 14.9
315 455 12.1 9.1 olio 4 11.2 298.7 224 11.2 172.4 129.3 14 0.2 93.3 37.9 70.2 28.5
resina 6 7.5 200 150 7.5 115.5 86.6 10 66.6 27.1 50.1 20.4
400 578 15.4 11.6 olio 4 14.2 378.7 284 14.2 218.6 164 12 0.25 107 52.1 80.6 39.2
resina 6 9.5 253.3 190 9.5 146.3 109.7 10 89.2 43.4 67.2 32.7
500 723 19.3 14.5 olio 4 17.5 466.7 350 17.5 269.4 202.1 12 0.25 134.1 65.3 100.7 49
resina 6 11.9 317.3 238 11.9 183.2 137.4 10 111.7 54.4 83.9 40.9
630 910 24.3 18.2 olio 4 22.1 589.3 442 22.1 340.3 255.2 11 0.3 160 87.8 119.8 65.8
resina 6 14.9 397.3 298 14.9 229.4 172.1 10 0.26 141.8 70.9 106.2 53.1
800 1156 30.8 23.1 olio 6 18.8 501.3 376 18.8 289.4 217.1 10 0.3 184.4 101.2 138.3 75.9
resina
1000 1445 38.5 28.9 olio 6 23.3 621.3 466 23.3 358.7 269 10 0.35 236 141.1 177.1 105.9
resina 0.3 230.4 125.5 173 94.4
1250 1806 48.2 36.1 olio 6 28.9 770.7 578 28.9 444.9 333.7 9 0.35 265.9 159 199.2 119.1
resina 10 0.3 288.5 158.3 216.1 118.6
1600 2312 61.7 46.2 olio 6 36.6 976 732 36.6 563.5 422.6 9 0.4 346.5 220.9 259.5 165.4
resina 10 385 245.5 288.3 183.8
2000 2850 76 57 olio 6 45.2 1205.3 904 45.2 695.9 521.9 8 0.45 384.7 257.9 288.5 193.4
resina 9.5 0.4 450.5 287.3 337.9 215.5
2500 3612 96.3 72.2 olio 6 55.7 1485.3 1114 55.7 857.6 643.2 8 0.45 487.5 326.8 365.5 245
resina 9.5 0.5 585.3 408.4 438.9 306.2
3000 4335 115.6 86.7 olio 6 65.8 1754.7 1316 65.8 1013.1 759.8 8 0.45 585.2 392.2 438.9 294.2
3150 4552 121.4 91 resina 7 59.8 1594.7 1196 59.8 920.7 690.5 9.5 0.6 750.3 555.8 562.4 416.6

I valori di corrente di cortocircuito sono stati determinati considerando una potenza di cortocircuito della rete in MT di 500MVA.
La corrente di cortocircuito trifase secondaria riportata al primario è stata determinata con un fattore di asimmetria pari a 1.

dossier tecnico n.3/MT-- BT 53


54 dossier tecnico n.3/MT-- BT
10 Allegato
Segni grafici e codici di identificazione
delle protezioni

Questa numerazione dei dispositivi viene La norma CEI 3---6 è stata sostituita per Si possono utilizzare i codici numerici solo
richiamata nella norma: quanto riguarda la definizione dei dispositivi come commenti ai simboli richiamati nella
ANSI/IEEE C37.2---1979 di protezione dalla Norma: norma sopracitata.
CEI EN 60617---7 del 03---1998

Codice ANSI definizione della funzione Descrizione della funzione


12 Massima Velocità Rilevazione della sovravelocità nelle macchine rotanti
14 Minima velocità Rilevazione della minima velocità nelle macchine rotanti
21 Protezione di Minima impedenza Rilevazione della misura di minima impedenza
21B Protezione di Minima impedenza Protezione di rincalzo dei generatori contro il cortocircuito
24 Sovraflusso (v/Hz) Controllo dell’aumento del flusso magnetico
25 Controllo di sincronismo Controllo e autorizzazione della messa in parallelo di due reti
26 Dispositivo termico Protezione contro il sovraccarico
27 Minima tensione Protezione per il controllo di un abbassamento di tensione
27D Minima tensione di sequenza diretta Protezione per motori contro il funzionamento con una tensione insufficente
27R Minima tensione Rimanente Controllo della scomparsa della tensione mantenuta da macchine rotanti
dopo la sconnessione della rete di alimentazione
27TN Minima tensione di terza armonica Rilevamento della presenza di un guasto a terra dell’avvolgimento statorico
(neutro impedente)
32P Massima potenza attiva direzionale Protezione di controllo della massima potenza attiva trasferita
32Q Massima potenza reattiva direzionale Protezione di controllo della massima potenza reattiva trasferita
37 Minima corrente Protezione trifase contro l’abbassamento di corrente
37P Minima potenza attiva direzionale Protezione di controllo della minima potenza attiva trasferita
37Q Minima potenza reattiva direzionale Protezione di controllo della minima potenza reattiva trasferita
38 Sorveglianza della temperatura Protezione contro il riscaldamento anomalo delle macchine elettriche
sonde termiche
40 Perdita di eccitazione Protezione delle macchine sincrone contro il guasto o la perdita di eccitazione
46 Massima corrente di sequenza inversa Protezione contro lo squilibrio delle correnti di fase
47 Massima tensione di sequenza inversa Protezione contro lo squilibrio delle tensioni e rilevazione del senso di rotazione
delle fasi
48 --- 51LR Avviamento prolungato e blocco rotore Protezione dei motori per avviamenti in sovraccarico o a tensione ridotta e per
blocco meccanico
49 Immagine termica Protezione contro il sovraccarico
49T Sonde di temperatura Protezione contro il riscaldamento anomalo delle macchine
50 Massima corrente di fase istantanea Protezione contro il cortocircuito tra le fasi
50BF Guasto interruttore Protezione di controllo della non apertura dell’interruttore dopo un ordine di
apertura
50N o 50G Massima corrente di terra istantanea Protezione contro il guasto a terra istantaneo:
50N: corrente residua misurata sul ritorno comune TA
50G: corrente residua misurata direttamente su un solo TA o TA toroidale
50V Massima corrente a ritenuta di Protezione contro il cortocircuito tra le fasi a soglia dipendente dalla tensione
tensione istantaneo
50/27 Messa sotto tensione Rilevazione della messa in tensione accidentale dei generatori
accidentale generatore
51 Massima corrente di fase temporizzata Protezione contro il sovraccarico o il cortocircuito tra le fasi
51N o 51G Massima corrente di terra temporizzata Protezione contro il guasto a terra ritardato:
51N: corrente residua misurata sul ritorno comune TA
51G: corrente residua misurata direttamente su un solo TA o TA toroidale
51V Massima corrente a ritenuta di Protezione contro il cortocircuito tra le fasi a soglia dipendente dalla tensione
tensione temporizzata
59 Massima tensione Protezione per il controllo di un innalzamento della tensione o di presenza
tensione

dossier tecnico n.3/MT-- BT 55


59N Massima tensione omopolare Protezione per il rilevamento di perdita d’isolamento
63 Pressione Rilevamento di guasto interno al trasformatore (gas, pressione)
64 Massima corrente omopolare Protezione contro il guasto a terra ritardato:
corrente residua misurata direttamente su un solo TA toroidale
64REF Differenziale di terra ristretta Protezione contro il guasto a terra di un avvolgimento trifase collegato a stella con
neutro messo a terrra
64G Terra statore 100 % Rilevazione della perdita d’isolamento dell’avvolgimento statorico (neutro
impedente)
66 Limitazione del numero di avviamenti Protezione che controlla il numero di avviamenti di un motore
67 Massima corrente di fase direzionale Protezione contro il cortocircuito in una direzione determinata
67N/67NC Massima corrente omopolare direzionale Protezione contro il guasto a terra in una direzione determinata
NC: Neutro Compensato
78 Relè misuratore dell’angolo di fase
78PS Perdita di sincronismo (perdita di passo) Rilevazione della perdita di sincronismo delle macchine sincrone collegate alla
rete
79 Richiusore Logica di richiusura dell’interruttore dopo apertura su guasto
81H Massima frequenza Protezione contro una frequenza di rete elevata
81L Minima frequenza Protezione contro una frequenza di rete bassa
81R Derivata di frequenza (df/dt) Protezione di frequenza per un distacco rapido tra due reti
87B Differenziale di sbarra Protezione contro i guasti interni ad un sistema di sbarre
87G Differenziale generatore Protezione contro i guasti interni al generatore
87L Differenziale di linea Protezione contro i guasti interni ad una linea
87M Differenziale motore Protezione contro i guasti interni ad un motore
87T Differenziale trasformatore Protezione contro i guasti interni ad un trasformatore

56 dossier tecnico n.3/MT-- BT


Bibliografia

Bibliografia

Protezione delle reti elettriche


Guida delle protezioni 2003
Schneider Electric

Guida al sistema Bassa Tensione


2005---2006
Schneider Electric

Specifica DK5600 ed. IV marzo/2004

dossier tecnico n.3/MT-- BT 57


58 dossier tecnico n.3/MT-- BT

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