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La selettività logica
Principio del sistema
di selettività logica 4
Applicazione della selettività
logica al Sepam 5
Realizzazione della selettività
logica 6
Alcuni schemi d'applicazione
della selettività logica 7
1
Guida alle protezioni di media tensione
1. Introduzione
L'intervento delle protezioni elettriche Solo l'elemento di protezione Il Sistema di Selettività Logica (brevetto
è sempre un evento traumatico che non (interruttore o fusibile) che è installato Merlin Gerin) permette di ottenere una
solo determina la messa fuori servizio immediatamente a monte della parte selettività totale tra tutti gli stadi di un
di parti più o meno importanti di circuito dove si produce il guasto impianto di distribuzione elettrica,
dell'impianto, ma molto spesso lascia deve intervenire, mentre le altre industriale o terziaria, dall'alta alla
nella confusione il personale addetto protezioni, pur rilevando la situazione bassa tensione.
alle operazioni di emergenza. di guasto, devono agire di rincalzo.
Inoltre permette l'eliminazione
Un guasto che si produce in un punto Questo non solo permette di limitare del guasto in un intervallo di tempo
qualunque di un impianto di le zone dell'impianto che vengono molto ridotto e indipendente dalla
distribuzione non deve in alcun modo escluse dall'alimentazione, ma localizzazione del guasto stesso.
privare di energia elettrica l'insieme consentirà, successivamente, un più
dell'installazione. Il presente dossier introduce la nozione
rapido riconoscimento del punto di
di selettività logica fornendo i concetti
guasto e quindi un più veloce ripristino
Da questa evidenza risulta la necessità base sui quali essa si fonda ed
delle condizioni di normale funzionamento
di isolare rapidamente la parte guasta evidenziando i vantaggi offerti rispetto
da parte degli operatori addetti alla
senza privare di energia in modo alla selettività cronometrica e
manutenzione.
indiscriminato gli altri utilizzatori: questo amperometrica; tali argomenti saranno
è il principio che sta alla base della I procedimenti classici di selettività ripresi in successivi dossier.
selettività degli interventi. (amperometrica e cronometrica)
permettono di rispondere a questa
esigenza più o meno correttamente.
2. La selettività logica
Le selettività amperometrica e Funzionamento in caso di guasto
cronometrica creano, come appena al punto B di figura 4
visto, alcuni problemi. Gli elettrotecnici ■ la protezione in D1 non è sollecitata;
hanno imparato ad aggirarli.... spesso a ■ le protezioni in D2, D3...DN sono
scapito della selettività stessa. Il Sistema sollecitate ed emettono un ordine di
di Selettività Logica è stato sviluppato attesa logica verso monte;
con l'obiettivo di rimediare a questi ■ solo la protezione D2 non riceve alcun
inconvenienti; questi permette di ordine di attesa logica ed emette un
ottenere la selettività tra più protezioni ordine di apertura.
ottimale e, inoltre, di ridurre
considerevolmente il ritardo di intervento L'interruttore in D2 elimina il guasto in B
degli interruttori situati più vicino alla nell'intervallo di tempo:
sorgente. TD2=T1(2) + taD2 + tiD2 con:
T1(2): temporizzazione della protezione
Principio del sistema di selettività logica in D2,
Quando si verifica un guasto in un taD2: tempo di apertura dell'interruttore
impianto radiale, la corrente di guasto in D2,
percorre il circuito situato tra la sorgente tiD2: tempo d'inerzia della protezione
e il punto di guasto stesso: in D2.
■ le protezioni a monte del punto di
Lo stesso ragionamento può essere
guasto sono sollecitate;
applicato a uno qualunque degli
■ le protezioni a valle del punto di guasto interruttori installati sull'impianto di
non sono sollecitate; distribuzione.
■ solo la prima protezione a monte
Le temporizzazioni T1(1), T1(2)...T1(N) delle
del guasto deve intervenire.
protezioni possono quindi essere ridotte
Ad ogni interruttore è associata una fino ai limiti permessi dalle
protezione in grado di emettere e caratteristiche della protezione e dai
ricevere un ordine di attesa logica. transitori di messa in tensione delle
Quando una protezione è sollecitata da macchine da proteggere (motori,
una corrente di guasto: trasformatori): queste temporizzazioni
■ emette un ordine di attesa logica verso non sono condizionate da problemi di
le protezioni poste a monte; selettività.
fig. 4: distribuzione radiale con impiego
■ provoca l'intervento dell'interruttore Con il sistema di selettività logica il della selettività logica.
associato se non riceve ordine di attesa tempo di eliminazione dei guasti può
logica dalle protezioni poste a valle. essere ridotto di molto ed è indipendente
La figura 4 descrive in maniera dal numero di protezioni in cascata. In
semplificata una distribuzione radiale questo modo è anche possibile ottenere
(si è rappresentato un solo interruttore la selettività tra una protezione
per quadro). istantanea a monte e una protezione
temporizzata a valle: per esempio
Funzionamento in caso di guasto prevedere una temporizzazione più
al punto A della figura 4 ridotta alla sorgente che vicino ai carichi.
■ le protezioni in D1, D2, D3...DN sono
sollecitate;
■ la protezione in D1 emette un ordine
di attesa logica verso monte e un ordine Nota: la funzione "attesa logica"
di apertura all'interruttore D1; corrisponde ad un incremento della
■ le protezioni in D2, D3...DN emettono temporizzazione della protezione a
un ordine di attesa logica da valle verso monte. Per motivi di sicurezza, la durata
monte e ricevono un ordine di attesa dell'attesa logica deve essere limitata e
logica che impedisce loro di impartire ciò permette alla protezione a monte di
l'ordine di apertura agli interruttori intervenire in soccorso della protezione
associati (il ragionamento si interrompe a valle non funzionante (intervento di
quando la protezione DN ha una rincalzo). A questo proposito oltre alla
regolazione tale per cui la corrente temporizzazione di intervento T1(N)
di guasto non raggiunge la sua soglia sono normalmente previste altre due
di intervento Ir). temporizzazioni T2(N) : il ritardo T2 è
L'interruttore D1 elimina il guasto in A quello massimo di presa in conto
nell'intervallo di tempo: dell'attività logica da parte della
TD1=T1(1) + taD1 + tiD1 con: protezione a monte (N+1) in caso di
intervento della protezione a valle (N)
T1(1): temporizzazione (ritardo) della
T3(N) : è il tempo di permanenza
protezione in D1,
dell'ordine di attesa logica dopo
taD1: tempo di apertura dell'interruttore D1, l'emissione del comando di apertura fig. 5: rappresentazione dell'intervento
tiD1: tempo d'inerzia della protezione in D1. delle diverse temporizzazioni.
dell'interruttore associato.
Realizzazione della
selettività logica
Regolazioni delle temporizzazioni In funzione dei bisogni dell'utilizzatore ■ progressiva, realizzata quindi in
■ delle protezioni e delle caratteristiche dell'impianto tappe successive, in modo da
elettrico, l'utilizzazione della selettività estendersi da una cabina ad un'altra,
La temporizzazione T1 di ogni logica può essere: in occasione dei periodici lavori di
protezione è calcolata in modo da manutenzione sull'impianto,
essere insensibile alle normali o ■ localizzata in una sola cabina,
inevitabili sovracorrenti (che si possono ■ globale, se essa è prevista sin dalla
avere all'atto della messa in tensione di progettazione dell'impianto.
trasformatori, avvio di motori) ed
eliminare i guasti il più rapidamente
possibile.
La scelta della temporizzazione non è
più limitata dai vincoli della selettività
cronometrica: una protezione di corto-
circuito con tempi molto ridotti può
essere utilizzata, ad esempio, per la
protezione dell'alimentazione di un
quadro dove le partenze verso i carichi
presentano protezioni di sovracorrente
che possono essere temporizzate.
■ della selettività logica
Essa comporta due temporizzazioni:
■ T 2 corrisponde alla durata massima
di attesa da parte della protezione a
monte, qualunque cosa succeda: T2
deve essere regolata a un valore pari a
due volte il più lungo tempo di
eliminazione di un guasto a valle;
■ T 3 corrisponde al tempo durante il
quale bisogna mantenere l'attesa logica
dopo il funzionamento della protezione fig. 8: principio di cablaggio dei circuiti d'attesa logica.
(emissione del comando di apertura
dell'interruttore): T3 deve essere
regolata a un valore leggermente
superiore al tempo di funzionamento
dell'apparecchio di interruzione
associato alla protezione.