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Vanessa Tagliabue
Vanessa Tagliabue Yorke
Yorke: “Diverso
lontano
incomprensibile”
Per “Diverso lontano incomprensibile”, la cantante e
compositrice Vanessa Tagliabue Yorke ha portato a
compimento anni di studi ed esperimenti sia a livello vocale che
a livello di scrittura, mirando a proporre nuove possibilità
armoniche -mescendo la tradizione con spunti orientali e
mediorientali, la Francia del Novecento o il Free Jazz- sia un
utilizzo innovativo della voce -i cui timbri lei vuole guardino
anche, tramite l’uso di vari idiomi, ad approcci ritmici, sviluppi
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27/5/2021 "Pop, Rock, Jazz... e non solo" Vanessa Tagliabue Yorke
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27/5/2021 "Pop, Rock, Jazz... e non solo" Vanessa Tagliabue Yorke
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27/5/2021 "Pop, Rock, Jazz... e non solo" Vanessa Tagliabue Yorke
I pezzi
Si parte nel CD con un viaggio molto composito, che
dall’elettronica passa per Skrjabin e mostra un canto-strumento
fra gli strumenti con dei botta e risposta davvero anomali: è la
traccia “Indonesiana” cui si è già accennato sopra. Poi, a parte
qualche pausa già citata e l’astratto minimalismo jazz-world
music di “Con Khi”, sono diversi i passaggi che colpiscono nella
tracklist.
Fra essi la frastagliata “Leon”, che apre e chiude continuamente
orizzonti sonori sia antichi che inediti, il piglio classico sviluppato
fra cantato orientale e muscolatura jazz di “Skrjabin”, gli sviluppi
infiniti d’un accordo solo ben tenuti però sotto controllo -sempre
tramite il jazz- da “Grazie degli incubi”, la potenza dell’usare la
voce in modo “altro” e al contempo dello sviluppare la
composizione in maniera alternativa che emerge dalle ultime
due tracce, “T.G.T.T.” e “I’ll Be Seeing You”.
E forse il brano che meglio esemplifica, almeno per concetti
essenziali, il lavoro poderoso quanto coraggioso di Vanessa
Tagliabue Yorke in questo CD è “Mlyana”, continuo gioco di
equilibri fra una vocalità sperimentale palesemente addestrata a
dimensioni colte e un tessuto ritmico e improvvisativo che
abbina a essa eco gustose della storia del jazz: osando dunque
accostare pagina scritta e libertà, sperimentazione e innovazione
stando pure in bilico fra mondi, culture, epoche, linguaggi; e
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27/5/2021 "Pop, Rock, Jazz... e non solo" Vanessa Tagliabue Yorke
Da ascoltare/guardare: “Mlyana”
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Andrea Pedrinelli
Critico musicale e teatrale, è giornalista dal 1991 e attualmente collabora
con Avvenire, Musica Jazz, Scarp de’ tenis, Vinile. Crea format tv e
d’incontro-spettacolo, conduce serate culturali, a livello editoriale ha scritto
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27/5/2021 "Pop, Rock, Jazz... e non solo" Vanessa Tagliabue Yorke
importanti saggi fra cui quelli su Enzo Jannacci, Giorgio Gaber (di cui è il
massimo studioso esistente), Claudio Baglioni, Ron, Renato Zero, Vasco
Rossi, Susanna Parigi. Ha collaborato con i Pooh, Ezio Bosso, Roberto
Cacciapaglia e di recente ha edito anche Canzoni da leggere, da una sua
rubrica di prima pagina su Avvenire dedicata alla storia della canzone.
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