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Interviste pomeridiane
Calvin Tomkins
Marcel Duchamp
Interviste pomeridiane
Marcel Duchamp: The Afternoon Interviews
by Calvin Tomkins
www.postmediabooks.it
isbn 9788874902682
INTRODUZIONE
New York, 2012
22 Marcel Duchamp
Arte per il momento, che non si preoccupa del futuro II.
o del passato. Questo credo sia stato caratteristico di
tutto il secolo, dai Fauves in poi. Di conseguenza, Lei ha dichiarato che il Macinino da caffé è la chiave del
il lavoro lento è considerato un male: bisogna fare resto del suo lavoro. Vorrebbe approfondire la questione?
un quadro al massimo in un pomeriggio, altrimenti
passi per stupido. Voglio dire, non ti considerano Sì, ma non era quella la mia intenzione. Certe cose
importante. E questa, per me, è una cosa che non non le puoi preparare. È successo alla fine del 1911.
posso ammettere. Penso sia molto importante l'idea di Mio fratello, lo scultore Duchamp-Villon, mi chiese
non fare qualcosa, ma quando fai una cosa, non la fai di fare un quadretto per la sua cucina. Probabilmente
in cinque minuti o in cinque ore, la fai in cinque anni. oggi è normale avere dei quadri in cucina, ma all'epoca
Credo ci sia un elemento nella lentezza dell'esecuzione era piuttosto insolito. Chiese a Gleizes, a La Fresnaye,
che si aggiunge alla possibilità di produrre qualcosa che a Metzinger, chiese a cinque o sei di noi dandoci le
sarà duraturo nella sua espressione, che sarà considerato dimensioni dei quadri perché andavano sistemati
importante cinque secoli dopo. sopra il lavandino. Così mi è venuta l'idea di fare un
macinacaffè, tanto per restare sul tema. Come si è visto,
In questo senso si potrebbe dire che il suo lavoro è in invece di fare un macinacaffè oggettivo e figurativo, ho
conflitto con lo spirito del secolo. fatto una descrizione del meccanismo. Si vede la ruota
dentata, l'impugnatura girevole in alto, ho anche usato
Sì, perché ho prodotto così poco, e tutto quello che ho la freccia che indica la direzione in cui gira la mano,
fatto ha richiesto molto tempo. si vede che c'è già un'idea di movimento, più l'idea
di scomporre la macchina in due parti, che è alla base
delle cose che sono venute dopo, nel Grande Vetro. Mi è
sempre piaciuto quel quadro.
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Chi trova particolarmente interessante oltre Rauschenberg? III.
Jasper Johns e anche altri più anziani. L'unica cosa è... Il movimento è un elemento importante nel suo lavoro.
non sono contrario, ma voglio dire, per mettere le cose Come le è venuta l'idea per la prima volta? È venuta dai
in chiaro, il fatto che facciano tutto così velocemente, futuristi?
eppoi così tante mostre personali, è proprio come un
boom. Beh, nello stesso periodo, certo, ma vede, non ero a
conoscenza dell'esistenza dei futuristi a Parigi in quel
Con così tanti soldi. periodo. Loro erano in Italia. Ero molto giovane,
conoscevo appena anche i pittori francesi della mia
Tanti soldi e tanta voglia di fare. Non possiamo, generazione. Nel 1910, avevo ventitré anni, e avevo
naturalmente, confrontare due periodi distanti fatto dei disegni per le riviste di illustrazioni Le Rire e Le
cinquant'anni l'uno dall'altro. Comunque, ai miei tempi Courrier français, per fare qualche soldo, perché ancora
essere così veloci non andava di moda. [ride] Non è non sapevo cosa volevo fare a quel tempo. A vent'anni
un'obiezione, ma è una differenza. non sai cosa farai a quarant'anni. Naturalmente a
quindici anni realizzai alcuni paesaggi nella casa di
campagna dove ero con mio padre e mia madre. Ma
l'idea del movimento, non so come mi è venuta. In
qualche modo è arrivata nel 1911, quando ho fatto
quel ritratto di donna - cinque figure della stessa donna,
ripetute come un bouquet di fiori.
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