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• sismologia
• sistemi a un grado di
libertà
• rappresentazione del
moto sismico
tettonica a zolle
1
struttura interna della terra
D = 12700 - 12740 km
W = 4.9·1024 kg
1000
4000
T (°C)
2850
40
0 nucleo
crosta
5
mantello superiore
650 6370
2850 km
2
discontinuità tra le zolle
3
regione mediterranea
• allontanamento margini
• fuoriuscita e raffreddamento materiale magmatico
• apporto di nuova crosta terrestre, spessore limitato
4
esempio di zona di subduzione
• avvicinamento margini
5
faglie: definizioni
strike slip
6
origine di un evento sismico (elastic rebound)
7
momento sismico
M0 = G · A · Δs [F · L]
direzione di propagazione
8
individuazione epicentro
d d
tp = ts =
vp vs
⎛ 1 1 ⎞⎟
Δt sp = t s − tp = d ⎜ −
⎜ v s vp ⎟
⎝ ⎠
Δt sp
d=
⎛ 1 1 ⎞⎟
⎜ −
⎜ v s vp ⎟
⎝ ⎠
• in Italia:
scala MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg 1930) - 12 gradi di
intensità a livelli crescenti di danno nei confronti di persone
e strutture
• elementi di classificazione:
grado di danno alle costruzioni in relazione alla tipologia
delle strutture
• limite:
misura indiretta e non quantitativa diversità non
trascurabile per diversità strutturale
9
Grado Danno
II Grado molto leggero: recepito soltanto da rari soggetti nervosi oppure estremamente sensibili se in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati.
Grado leggero: anche in zone densamente abitate viene percepito come tremolio soltanto da una piccola parte degli abitanti nell'interno delle case, come nel caso del passaggio di un'automobile a velocita'
III
elevata, da alcuni viene riconosciuto quale fenomeno sismico soltanto dopo averne ragionato.
Grado moderato: delle persone che si trovano all'esterno degli abitati ben poche percepiscono il terremoto. All'interno viene identificato da molte, ma non da tutte le persone in seguito al tremare oppure a
oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su pavimentazione irregolare. Finestre tintinnano, porte, travi e assi
IV scricchiolano, cricchiano i soffitti. In recipienti aperti liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che, in casa, un oggetto pesante (sacco, mobili) si rovesci, oppure di oscillare con tutta la sedia o
il letto come su una nave con mare mosso. In generale questi movimenti non provocano paure a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i
dormienti si svegliano.
Grado abbastanza forte: perfino nel pieno dell'attivita' giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone sulle strade e se sensibili anche in campo aperto.
Nell'appartamento si avverte in seguito allo scuotere dell'intero edificio. Piante e rami deboli di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato.
Oggetti pendenti entrano in oscillazione, per esempio: tendaggi, semafori e lampade pendenti, lampadari non troppo pesanti; campanelli suonano, orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior
V periodo dipendentemente dalla direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione; a volte orologi a pendolo fermi possono rifunzionare; molle dell'orologio risuonano; la luce elettrica
guizza o cade in seguito a movimenti della linea; quadri urtano battendo contro le pareti oppure si spostano; vengono versate piccole quantita' liquide da aperti recipienti colmi; ninnoli ed oggetti del genere
possono rovesciare, eppure oggetti addossati alle pareti, arredi leggeri possono perfino essere spostati di poco; mobili ritronano; porte e imposte sbattono; i vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i
dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all'aperto.
Grado forte: il terremoto viene notato da tutti con paura, molti rifuggono all'aperto, alcuni hanno la sensazione d'instabilita'. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e
dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, perfino isolati pezzi d'arredo vengono spostati se non rovesciati; campane minori in cappelle e chiese, orologi di campanili battono. Case
VI
isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature nell'intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni piu' forti, ma non ancora perniciosi si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche
tegola e pietra di camino cade.
Grado molto forte: lesioni notevoli vengono provocate ad oggetti di arredamento anche di grande peso rovesciandoli e frantimandoli. Gradi campane rintoccano. Corsi d'acqua, stagni e laghi si agitano ed
intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e la', consolidamenti delle sponde di sabbia e ghiaia scompaiono. Fontane variano il livello d'acqua.
VII Danni moderati a numerosi edifici di forte struttura: piccole spaccature nei muri, cadono toppe piuttosto grandi dell'incalcinatura e dello stucco, a volte mattoni; le case vengono scoperchiate. Molti fumaioli
vengono lesi da incrinature, da cadute di tegole, da fuoriuscita di pietre; camini gia' rovinati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la
case e' a pareti intelaiate, i danni all'incalcinatura e all'intelaiatura sono piu' gravi. case mal costruite oppure riattate a volte crollano.
Grado rovinoso: interi tronchi d'albero pendono inanimi, o perfino si staccano. Anche i mobili piu' pesanti vengono portati lontano dal proprio luogo d'origine e a volte rovesciati. Statue, pietre miliari, in
chiese, cimiteri e parchi pubblici ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra sono aperti ed atterrati. Un quarto circa delle case e' gravemente leso; alcune crollano;
VIII molte divengono inabitabili. Negli edifici ad intelaiatura. gran parte di queste cadono. Case in legno vengono schiacciate o rovesciate. Si sente spesso che campanili di chiese e di frabbriche con la loro
caduta provocano purtroppo a edifici vicini spesso lesioni piu' gravi di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. Dalle paludi si ha l'espulsione di sabbia
e melma.
Grado distruttivo: circa meta' di case di pietra sono distrutte; parecchie crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiatura sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate
IX
dipendentemente dalle circostanze contribuiscono assai alla rovina.
Grado completamente distruttivo: gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici; la maggior parte crolla. Perfino cotruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e
dighe, ecc,, chi piu', chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas-acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate.
Nelle strade lastricate ed asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terre meno dense e piu' umide si creano spaccature fino alla larghezza di piu' decimetri; si notano
X
parallelamente ai corsi d'acqua crepature che raggiungono larghezze fino a un metro. Non soltanto scivolano pezzi di terra dai pendii, ma incerti macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini
dei fiumi e di coste scoscese, riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e fangose; per cui il livello del terreno non viene notevolmente variato. le fontane variano di frequente il livello
dell'acqua. Dai fiumi, canali e laghi, ecc., le acque vengono gettate contro le sponde.
Grado catastrofico: crollo di tutti gli edifici in muratura, soltanto costruzioni e capanne di legno ad incastro di grande elasticita' ancora reggono. Anche i piu' grandi e piu' sicuri ponti crollano a causa della
caduta di pilastri di pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortementee e si spezzano. Tubature vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole
XI
estensione, dipendentemente dalla natura del suolo: grandi crepe e spaccature si aprono; e soprattutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto e' considerevole sia orrizzontalmente che verticalmente. Ne
segue il traboccamento di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sfaldamento e caduta massi sono frequenti.
Grado grandemente catastrofico: non regge alcuna opera d'uomo. Lo scombussolamento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Flussi d'acqua sotterranei in superficie subiscono i mutamenti piu' vari: si
XII
formano cascate, laghi scompaiono, fiumi deviano.
ML = log A
10
misure d’intensità sismica
terremoti superficiali (prof. focale < 70 km), distanza epicentrale > 1000 km
arrivano onde di superficie con periodi elevati (T≈ 20s)
Kanamori (1977) τ
E = Δτ M0 / 2G
E ≈ M0 / 2×104
Δs = M0/AG
s
11
"saturazione" delle misure di magnitudo
per terremoti di forte intensità l'incremento di M non è più proporzionale
all'intensità del terremoto
Mw
Mw
12
rappresentazione
del moto sismico
moto armonico
A φ=0
t
13
interpretazione geometrica:
vettore di modulo A ruotante con velocità angolare ω
u (t)
u(t ) = A ⋅ sen(ωt )
velocità
angolare ω ciclo completo:
A
ωt ωT = 2π
ω = 2π/T (rad/s)
φ
t0 = − t
ω
-φ/ω -φ/ω
φ < 0 (ritardo)
moto armonico
14
serie di Fourier
una funzione periodica di periodo Tf può essere espressa
come somma di armoniche di diversa ampiezza e fase
∞
u(t ) = c 0 + ∑ cn sen(ω nt + φn ) 2π
ωn = n
n =1 Tf
moto armonico
an
ampiezza c n = an + bn
2 2
fase φn = arctan
bn
1 Tf 2 Tf 2 Tf
a0 =
Tf ∫
0
u(t ) ⋅ dt an =
Tf ∫
0
u(t )cosω nt ⋅ dt bn =
Tf ∫
0
u(t )senω nt ⋅ dt
spettri di Fourier
∞ ampiezza c n = an + bn
2 2
u(t ) = c 0 + ∑ cn sen(ω nt + φn )
n =1
moto armonico an
fase φn = arctan
bn
cn φn
spettro di Fourier spettro di Fourier
delle ampiezze delle fasi
ωn ωn
2π
ωn = n
Tf
15
u
t
numero armoniche 1
0.8
0.6
ampiezza
0.4
0.2
0
0.4 0.8 1.2 1.6 2
f (Hz)
u
numero armoniche 2
0.8
0.6
ampiezza
0.4
0.2
0
0 1 2 3 4
f (Hz)
16
u
t
numero armoniche 40
0.8
0.6
ampiezza
0.4
0.2
0
0.4 20.4 40.4 60.4
f (Hz)
0.4
0.2
a (g)
0
-0.2
-0.4
0 4 8 12 16 20
t (s)
Fourier ampl. (g)
0.02
0.01
0.00
0 4 8 12 16
f (Hz)
17
oscillatore elementare
sistema a 1 grado di libertà, soggetto a una forzante Q(t)
k equilibrio:
Q(t) Q(t) = Fi(t) + Fc(t) + Fk(t)
m
Fk Fi (t ) = m ⋅ u&&(t )
Q(t)
Fi Fc (t ) = c ⋅ u& (t )
Fc
Fk (t ) = k ⋅ u (t )
c
smorzatore → velocità relativa
ub(t) Fc (t ) = c ⋅ u&r (t )
molla → spostamento relativo
ut
Fk (t ) = k ⋅ ur (t )
ub ur
c
m u&&r + c u& r + k ur = −m u&&b
ub
forzante
ut = ub + ur equivalente
18
vibrazione libera (Q(t) = 0)
k
smorzamento assente (c = 0)
m
u& 0
u
1
A
u0
m u&& + k u = 0
t
k
u&& + u = 0
m T0
u&& + ω 02 u = 0 k
ω0 = pulsazione naturale
u (t ) = A ⋅ sen(ω 0 t + φ ) m
1 k
f0 = frequenza naturale
u& 02 u ω 2π m
A= u 02 + φ = arctan 0 0
ω 2
0 u& 0
m periodo naturale
T0 = 2π
k
m u&& + c u& + k u = 0
c c
u&& + 2ξω 0 u& + ω 02 u = 0 ξ= = rapporto di smorzamento
cc 2 k m
esp. neg. moto armonico k
c
u
−2πξ / 1−ξ
e −ξω T = e
2
0 d
2π 2π
Td = =
ωd ω0 1 − ξ 2
ωd = ω0 1 − ξ 2
19
vibrazione forzata - forzante armonica
k
Q(t ) = Q0 ⋅ senω t Q(t)
m
Q0 1 c
A=
(1 − β ) + ( 2ξβ )2
k 2 2
A 1
MF = =
Q0 k (1 − β 2 )2 + ( 2ξβ )2 ampiezza:
6
amplificazione spostamenti
per ξ=0 → risonanza
MF
ξ
2
1 0.707
ω
β=
0
ω0
0 1 2
β
fattore di amplificazione
Fk max = k ⋅ max ur = k ⋅ Sd
m
ω2
Fk max = k ⋅ Sd 02 = m ⋅ ω02Sd ≈ m ⋅ Sa c
ω0
20
6
a (m/s2 )
0
-3
-6
3
k1 k2 k3 k4
a (m/s2 )
-3
T1 T2 T3 T4
-6 0.6
0
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2
T (s)
MFmax
2
2
0
β1 1 β2 β
ω
β1 = 1 ≈ 1 − ξ
ω0 ω 2 − ω1
ξ=
ω ω 2 + ω1
β2 = 2 ≈ 1+ ξ
ω0
21
determinazione dello smorzamento: ciclo d’isteresi
oscillatore soggetto a una forzante armonica u (t ) = u 0 sen ω t
F (t ) = cu& (t ) + ku (t ) = cω u 0 cosω t + ku 0 sen ω t
F
1
k
energia elastica
ku 2 2W
k u0 WE = 0 → k = 2 E
2 u0
energia dissipata
c ω u0
WD
u0 u WD = π cω u 02 → c =
πω u 02
• durata
bracketed (oltre 0.05 g)
significativa (5-95 % di Ia)
2 0.12
95%
1
0.05 g
a (m/s2 )
0.08
Ia (m/s)
-0.05 g
-1 0.04
-2 5%
0 5 10 15 20 25 0
t (s) 0 5 10 15
Td = 4.73 s t (s)
Te = 4.73 s
22
parametri sintetici del moto – dominio delle frequenze
∑i Ci2 fi
1
• spettro di Fourier (ordinate Ci)
Tm =
periodo medio (fra 0.25 e 20 Hz)
∑i Ci2
23
pericolosità sismica
• sorgenti sismogenetiche
− magnitudo M
− distanza D dalla faglia
1
affioramento rigido
(outcrop)
superficie
bedrock
leggi di attenuazione
• magnitudo
• distanza
Ambraseys et al. (1996)
parametri del moto: Sabetta e Pugliese (1996)
- ordinate spettrali
20
16
PSa (m/s 2)
12
4
amax Y
0
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2
T (s)
2
legge di attenuazione di Sabetta e Pugliese (1987)
• S = 0 in roccia
taratura:
• 17 eventi → 190 registrazioni h, 95 registrazioni v
• M = 4.6 – 6.8
taratura:
• 157 eventi – Europa meridionale e Medio Oriente → 422 registrazioni
• MS = 4 – 7.9 (valori predominanti ≈ 6)
• profondità focali < 30 km
3
analisi deterministica
1. Identificazione e
caratterizzazione delle
sorgenti: geometria e
magnitudo
2. Distanza sorgente-
sito
3. Calcolo del
parametro del moto Sa
sismico (es. PGA)
secondo una legge di
attenuazione
analisi probabilistica
4
analisi probabilistica
f P [x1< x <x2]
x1 x2 x
analisi probabilistica
f P [x > x1]
x1 x
5
analisi probabilistica per ciascuna sorgente
P [y > y ] =
∫∫ P [y > y | m,d ]⋅ f (d ) ⋅ f
D M (m ) dm dd
P [y > y | m, d ] fD (d ) fM (m )
leggi di
attenuazione
analisi probabilistica
log Y
P [y > y | m, d ]
y
y
μ, σ
m
d log D
6
analisi probabilistica
P [y > y ] =
∫∫ P [y > y | m,d ]⋅ f (d ) ⋅ f
D M (m ) dm dd
P [y > y | m, d ] fD (d ) fM (m )
leggi di istogrammi
attenuazione di frequenza
analisi probabilistica
distanza:
probabilità uniforme in ogni cella
ND/N
≈ fD
7
analisi probabilistica
P [y > y ] =
∫∫ P [y > y | m,d ]⋅ f (d ) ⋅ f
D M (m ) dm dd
P [y > y | m, d ] fD (d ) fM (m )
analisi probabilistica
magnitudo
8
analisi probabilistica
frequenza eventi di interesse
Probabilità =
frequenza di tutti gli eventi
λ m − λ m1 1 − e −β(m −m0 )
P [M > m, m0 < m < m1 ] = =
ln λm λ m0 − λ m1 1 − e −β(m1 −m0 )
λm0
β
λm1
dP βe −β(m −m0 )
fM = =
dm 1 − e −β(m1 −m0 )
m0 m1 m
P [y > y ] =
∫∫ P[y > y | m,d ]⋅ f (d ) ⋅ f
D M (m ) dm dd
P [y > y | m, d ] fD (d ) fM (m )
9
analisi probabilistica
P↔y
prescrizioni normative
periodo di ritorno intensità prestazione
(λ y t )
P = 1− e
− VR
TR =
(
ln 1 − PVR )
anche
elevato (evento raro) alta modesta
(SLU)
10
affioramento rigido
(outcrop)
superficie
la normativa
fornisce la
simicità di base
bedrock
prescrizioni normative
vita di riferimento VR = VN × CU
stati limite → probabilità di superamento PVR
11
analisi probabilistica
Esempio: Udine
SLV – VR = 50 anni – TR = 475 anni
ag = 0.22 g
F0 = 2.44
T*c = 0.33 s
0.6
0.4
Sa (g)
0.2
0
0 1 2 3
T (s)
azioni sismiche
Magnitudo Distanza Risposta sismica locale
analisi probabilistica
12
opere di sostegno
a gravità
1
opere di sostegno a gravità
a0 base
ac blocco
ab ab
t0 t a0
v
B C
v0 mab
a0
ur T
ac
A t
t0 tm mac
ur
Tlim
m·ac = Tlim
2
metodo pseudo-statico di Mononobe – Okabe
spinta attiva khW
ε
WE W
θ
WE θ kvW
β -kvW
δ
ϕ θ = arctan
kh
SaE 1− kv
α R khg
kvg
S
SaE
SaE
We
R
α
αcr
Ka
kh kh
cos 2 (ϕ − β − θ )
K aE = 2
⎡ sen(ϕ + δ )sen(ϕ − ε − θ ) ⎤
cos θ cos 2 β cos(δ + β + θ )⎢1 + ⎥
⎣⎢ cos(δ + β + θ ) cos(ε − β ) ⎦⎥
⎡
{tan a(tan a + cot b ) [1 + tan(δ + β + θ )cot b]}2 − tan a ⎤⎥
1
a = ϕ − ε −θ
α cr = (ϕ − θ ) + arctan⎢
⎢ 1 + tan(δ + β + θ )(tan a + cot b ) ⎥ b = ϕ − β −θ
⎣ ⎦
3
blocco rigido soggetto a un’azione
dinamica alla base e alla spinta sismica
a
a0 base
ac blocco Sa(ab)
ab ab ab
t0 t a0 a0
v
B C
v0 mab mab Sa(ab)
a0
ur T T
ac
A t Sa(ac)
t0 tm mac mac
ur
Tlim Tlim
vr
v
t
u sr
4
Aitken et al. (1982)
ac
5
esempio: muro di sostegno a mensola
Condizioni statiche DM 88
Ka = 0.26
Sa = 53.3 kN/m
W = Wm+Wt = 56.8+138.9 = 195.7 kN/m
2
0.4
1.5
a (g)
0
FT
1
kc = 0.148
0.5 -0.4
0 10 20 30 40 50
0
0.12 t (s)
0 0.05 0.1 0.15 0.2
kh
0.08
v rel (m/s)
0.04
terremoto dell’Umbria
(Castelnuovo-Assisi) 0
0 10 20 30 40 50
su terreno deformabile t (s)
0.05
amax = 0.105 g umax ≈ 40 mm
0.04
scalato a:
u rel (m)
0.03
amax = 0.34 g
0.02
fattore di scala: 3.2
0.01
0
0 10 20 30 40 50
t (s)
6
0.4
a (g)
0
-0.4
0 5 10 15 20 25
t (s)
0.1
0.08
v rel (m/s)
0.06
0.04
terremoto dell’Umbria
(registrazione di Assisi) 0.02
amax = 0.15 g 0
0 5 10 15 20 25
t (s)
scalato a: 0.01
amax = 0.34 g umax ≈ 8 mm
0.008
fattore di scala: 2.3
u rel (m)
0.006
0.004
0.002
0
0 5 10 15 20 25
t (s)
v max
u = 0.087 ⋅ ⎜⎜ max ⎟⎟ 1
amax ⎝ ac ⎠
Whitman & Liao (1985)
2
v max ⎛ 9.4 ac ⎞
uE = 37 exp⎜⎜ − ⎟⎟ 0.1 Newmark (1965)
amax ⎝ amax ⎠ Richards & Elms (1979)
0.01 0.1 1
T C ⋅T * kc/kmax
v max = C amax = C C ⋅ SS ⋅ ST ⋅ ag
2π 2π
7
integrazione database accelerometrico italiano
10
0.1
stiff soils
d (m)
0.01
0.001
0.0001
0.35g 0.25g
1E-005
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
K y/K max K y/K max
10
regressione
1 Psup < 90%
0.1
d (m)
0.01
0.001
kc
0.0001
0.15g 0.05g
A
kmax
1E-005
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
u = B ⋅e
K y/K max K y/K max
8
equivalenza tra metodo pseudo-statico e
metodo degli spostamenti
log u
u0
β kc/kmax
anche
elevato (evento raro) alta modesta
(SLU)
9
amax
NTC kh = β m ⋅
g
valori di βm
categoria di sottosuolo
ag/g A B, C, D
0.2 - 04 0.31 0.31
0.1 - 0.2 0.29 0.24
≤ 0.1 0.20 0.18
10
verifiche opere di sostegno a gravità
N
M
T
11
verifiche opere di sostegno a gravità
APPROCCIO 1
combinazione 2: A2+M2+R2 GEO
12
muri di sostegno – verifica allo scorrimento
condizioni statiche (solo azioni permanenti)
combinazione γG γϕ γR FT
A1-C2 1.0 1.25 1.0 1.5-1.6
A2 1.3 1.0 1.1 1.43
condizioni sismiche
combinazione γG γϕ γR FT
A1-C2 1.0 1.25 1.0 1.5-1.6
A2 1.0 1.0 1.1 1.1
Luigi Callisto
esempio dimensionamento
γ = 18 kN/m3
c' = 0 - ϕ' = 35°
Vs = 380 m/s
γ = 18 kN/m3
c' = 0 - ϕ' = 28°
Cu = 150 kPa
Vs = 220 m/s
Luigi Callisto
13
esempio dimensionamento
A1-C2 A2
Luigi Callist
t0 t a0 a0
v
B C
v0 mab mab Sa(ab)
a0
ur T T
ac
A t Sa(ac)
t0 tm mac mac
ur
Tlim Tlim
14
esempio: muro di sostegno a mensola
ac = amax
0.2
ac (g) ur (m)
γ = 20 kN/m3
c' = 0 - ϕ' = 32°
H = 3.5 m
amax = 0.25 g
0.1
• aumenta ac B (m)
ac = amax
0.2
ac (g) ur (m)
γ = 20 kN/m3
c' = 0 - ϕ' = 32°
H = 3.5 m
amax = 0.25 g
0.1
15
esempio: muro di sostegno a mensola
ac = amax
140
M (amax)
0.2
120
ac (g) ur (m)
γ = 20 kN/m3
M (kNm/m)
c' = 0 - ϕ' = 32°
H = 3.5 m 100
amax = 0.25 g
0.1
80
0.08
• valutazione realistica di ac
a) resistenza interamente mobilitata
b) presenza di eventuali vincoli al piede
c) reazione del terreno a valle
d) resistenza di picco
a) b) τ c)
16
Aitken et al. (1982)
17
paratie
a0 base
ac blocco Sa(ab)
ab ab
t0 t a0
v
B C
v0 mab Sa(ab)
a0
ur Rp
ac
A t Sa(ac)
t0 tm mac
ur
Rp-lim (ac)
m·ac + Sa (ac)= Rp-lim
18
metodo di Mononobe – Okabe – spinta passiva
khW
ε
W
θ We
β θ We kvW
SpE
-kvW
R
δ
ϕ kh
α khg θ = arctan
1− kv
kvg
SpE S
SpE
R We
α
αcr
kh kh
cos 2 (ϕ + β − θ )
K pE = 2
⎡ sen(ϕ + δ )sen(ϕ + ε − θ ) ⎤
cos θ cos 2 β cos(δ − β + θ )⎢1 −
⎣⎢ cos (δ − β + θ )cos(ε − β ) ⎥⎦⎥
⎡
{tan c (tan c + cot d ) [1 + tan(δ − β + θ )cot d ]}2 − tan c ⎤⎥
1
α cr = (θ − ϕ ) + arctan⎢
⎢ 1 + tan(δ − β + θ )(tan c + cot d ) ⎥
⎣ ⎦
c = ϕ + ε −θ
d = ϕ + β −θ
19
soluzioni di Chang (1981), Chen & Liu (1990)
(metodo dell’estremo superiore)
khg θ
2q 2c
K pE = Npγ + Npq + Npc kvg
γH γH k·g
minimizzare variando ρ e ψ
ε θ
θ WE WE
⎡ cos δ ⎤ cos ε
KPE = ⎢ ⋅ ⎛⎜ cos δ + sin2 ϕ − sin2 δ ⎞⎟⎥ (1 − k v ) ⋅ e 2ψ tan ϕ
⎢⎣ cos(ε − θ) − sin ϕ − sin (ε − θ) ⎝
2 2 ⎠⎥ cos θ
⎦
⎧ ⎛ sin δ ⎞ ⎡ sin(ε − θ )⎤ ⎫
ψ = 0.5⎨arcsin⎜⎜
sin ϕ ⎟⎟ + arcsin⎢ sinϕ ⎥ + δ + (ε − θ ) + 2θ ⎬
⎩ ⎝ ⎠ ⎣ ⎦ ⎭
kh
θ = arctan
1- k v soluzione in forma chiusa
20
10
8
confronto fra i metodi di
Mononobe-Okabe,Chang e
6 Lancellotta
Kph
4 ϕ = 30°
4
Kph
δ=0
2
ϕ' = 30°
δ = 2/3 ϕ'
0
spinta passiva
cinematismo rotazionale
Richards & Elms (1992)
sabbia addensata
21
prove su tavola vibrante
Neelakantan et al. (1992)
22
spostamenti orizzontali static
0
0.30
EQ1
EQ2
0.15
EQ3
a_inp [g]
0.00
EQ4
EQ5
2
-0.15
-0.30
0 100 200 300 400 500
t [s]
100
z [m]
80
4
u [mm]
60
40
20
LVDT - z=0.72m
0
0 100 200 300 400 500
6
t [s]
100
80
u [mm]
60
40
8
100 50 0 -50
20
u [mm]
LVDT - z=1.60m
0
0 100 200 300 400 500
t [s]
1
L
d
10
1-D soil column
30 m
0
-0.04 -0.02 0 0.01 0.02 0.03 0.04
γ (%)
-10
-20 bedrock
0.3
Tolmezzo
0
a (g)
-0.3
Fourier ampl. (g)
0.02
0.3
Assisi
0
0.01
-0.3
0.00 0 4 8 12 16 20
0 4 8 12 16 f (Hz) t (s)
23
risultati delle analisi
• mobilitazione progressiva della resistenza
• incremento delle sollecitazioni
• sviluppo di spostamenti permanenti
σh (kPa) u (m)
200 100 0 -100 -200 3 -0.01 0.01 0.03
0
t = 4.30 s
t = 4.41 s
t = 4.46 s
2
z (m)
Kp = 6.162
0.1
orizzontale - paratia
u (m)
0.05
0
accumulo di spostamenti
0 0 4 8 12 16 20
t (s)
w (m)
-0.05
0.6
u r (m)
0.4
def. elastica
deformata finale
0.2
≈
0
moto rigido atto di moto rigido
0.01 0.1 1 10
(EI) / (EIref)
24
equivalenza con il metodo degli spostamenti
integrazione del database accelerometrico italiano
β = kc/kh max
incertezze → inviluppo dei massimi
10
1
1
per us → 0, β → 1
0.8
0.1
0.6
ud(m)
(m)
0.01
β
0.4
0.001
0.2
0.0001
0.35g
0
1E-005
0.2 0.4 0.6 0.8
0 0.1 0.2 0.3
us (m)
kyK/ky/Kh max
max
us < 0.005 H
spostamento, scelto dal progettista, tollerabile senza riduzioni di resistenza
τlim= Cu
25
metodo di Mononobe – Okabe – condizioni non drenate
γ *H 2
Sa, p = Ku
2 γ * = γ kh2 + (1 − k v )2
2Cu
K u = Nuγ m N uc
γ *H
sen(α ± θ ) Nuc = m
1
N uγ =
senα senα cos α
W*
- 2Cu + γ * H senθ θ Sa
α cr = arcsen H
Sa T
- 4Cu + γ * H senθ N
N W*
α T
CuH
T =
senα
SLV → P = 10 % in VR
0.01
P (%) VR TR λm ag
V
− R (anni) (anni) (anni-1) (g)
P = 1− e TR
10 50 475 0.0021 0.21
10 10 95 0.0105 0.10
26
esempio – riduzione azioni per diversi periodi di ritorno
freq. annuale superamento λm = 1/TR
SLV → P = 10 % in VR
0.01
P (%) VR TR λm ag
V
− R (anni) (anni) (anni-1) (g)
P = 1− e TR
10 50 475 0.0021 0.21
10 35 332 0.0301 0.17
condizioni drenate
effetto pressioni interstiziali EC8
analisi in termini di tensioni efficaci (Matsuzawa et al. 1984)
1
SpE = γ ′ ⋅ (1 − k v ) ⋅ H 2 ⋅ K pE + E ws + E wd
2
⎛ γ ⋅ kh ⎞
terreni poco permeabili k < 5·10-4 m/s θ = arctan⎜⎜ ⎟⎟
“acqua vincolata” ⎝ γ ′(1 − k v ) ⎠
E wd = 0
⎛ γ d ⋅ kh ⎞
terreni molto permeabili k > 5·10-4 m/s θ = arctan⎜⎜ ⎟⎟
“acqua libera” ⎝ γ ′(1 − k v ) ⎠
7
E wd = khγ w H 2
12
problemi: 7
• condizioni non idrostatiche q( z ) = khγ w h ⋅ z
• terreno stratificato 8
Westergaard (1931)
27
condizioni drenate
effetto pressioni interstiziali EC8
analisi in termini di tensioni efficaci (Matsuzawa et al. 1984)
1
SpE = γ ′ ⋅ (1 − k v ) ⋅ H 2 ⋅ K pE + E ws + E wd
2
⎛ γ ⋅ kh ⎞
terreni poco permeabili k < 5·10-4 m/s θ = arctan⎜⎜ ⎟⎟
“acqua vincolata” ⎝ γ ′(1 − k v ) ⎠
E wd = 0
z
z
γe ζ cosθ
ζ
γ ⋅z σv
tan θ ′ = ⋅ tan θ = ⋅ tan θ σpE σaE
τ (c) γ ⋅z −u σ v′ u0 ' / F ' u0
ϕ'
θ'
θ
σa,p = (σv – u) · Ka,pE (cos δ) + u
M' M
σ' σ f(θ')
u σ, σ'
28
terreni stratificati
u0 σpE
' / F σaE
' u0
asincronia
H
ag
S S
λ
29
asincronia
H
kh = 0.25 Qh
W a (z,t)
δ
0.4 S ae ϕ'
VS
kh = 0.15 R'
KaE
0.2
1
ϕ' = 33°
δ = ϕ'/3
SaE = γ ⋅ H 2 ⋅ K aE
0
2
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
H/(TVs) = H/λ
asincronia
estensione del metodo di Steedman & Zeng (1990)
definizione di un’accelerazione pseudostatica equivalente
kh eq = α · kh max
da utilizzare nel metodo di M.O.
1
0.8
/ khmax
0.6
α = kheq
0.4
0.2
0
0 0.4 0.8 1.2 1.6
H/λ
30
asincronia
0.8 0.8 B
D C
0.6
α
0.6
0.4 0.4
0.2 0.2
0 0.0
0 0.4 0.8 1.2
0 10 20 30 40 50
H/λ H (m)
amax
kh = α ⋅ β ⋅
g
31
paratie
verifiche
32
verifiche opere di sostegno flessibili
solo APPROCCIO 1
γR = 1.0
⎡ X ⎤ 1 ⎡ X ⎤
Ed = E ⎢γ F ⋅ Fk ; k ; ad ⎥ Rd = R ⎢γ F ⋅ Fk ; k ; ad ⎥
⎣ γM ⎦ γR ⎣ γM ⎦
⎡ X ⎤
Ed = γ E ⋅ E ⎢Fk ; k ; ad ⎥
⎣ γM ⎦
33
verifiche opere di sostegno flessibili
solo APPROCCIO 1
combinazione 1: A1+M1+R1 STR
verifiche ancoraggi
valutazione resistenze caratteristiche
a) da prove di carico su ancoraggi di prova
b) con metodi analitici o con relazioni
empiriche con prove in sito
⎧R R ⎫
Rk = Min ⎨ media , min ⎬
⎩ ξ1 ξ2 ⎭
34
verifiche ancoraggi
A1+M1+R3
resistenze caratteristiche
coefficienti R3
temporanei γR = 1.1
permanenti γR = 1.2
aumento di αcr
→ allontanamento del bulbo
LE = LS (1+1.5·amax/g)
35
esempio:
dimensionamento di una
paratia ancorata
Sabbia mediamente
addensata
γ = 19 kN/m3
c' = 0 - ϕ' = 34°
Vs = 420 m/s
30
Vs30 = 30
= 294 m/s categoria C
4 dz
420
+ ∫ 75 z
4
0.8
0.6
β
0.4
0.2
0
0 0.1 0.2 0.3
us (m)
36
Paratia ANCORATA GEO
strato punto z γ σv u σ'v σv/σ'v θ' teta-p L Kp σ'hp* σhp* risultanti braccio M
2F 4.5 18 0.0 0.0 0.0 1.0 0.000 0.506 3.051 22.4 22.4
2D 8.5 18 72.0 47.1 24.9 2.9 0.000 0.506 3.051 76.1 123.2 291.05 5.46 1589.65
VALUTAZIONE AZIONE SISMICA SL amax umax beta kh khmax teta kc u M rib 1355.00
SLU 0.236 0.025 0.577 0.136 0.000 0.000 0.204 0.003 M stab 1589.65
SLD 0.110 0.005 0.794 0.087 0.136
Mst/Mrib 1.17
strato punto z γ σv u σ'v σv/σ'v θ' teta-p L Kp σ'hp* σhp* risultanti braccio M
2F 4.5 18 0.0 0.0 0.0 1.0 0.135 0.398 2.717 21.1 21.1
2D 12.0 18 135.0 82.3 52.7 2.6 0.335 0.174 1.913 100.9 183.1 765.86 7.74 5929.09
VALUTAZIONE AZIONE SISMICA SL amax umax beta kh khmax teta kc u M rib 5691.10
SLU 0.236 0.025 0.577 0.136 0.136 0.135 0.204 0.003 M stab 5929.09
SLD 0.110 0.005 0.794 0.087 0.136
Mst/Mrib 1.04
37
metodo dell’equilibrio limite
analisi in condizioni critiche (resistenza completamente mobilitata)
0.5 300
0.75 g
0.4 260
ϕ' = 35°
H=4m
ac (g), u (m)
δ = 20°
M (kNm/m)
0.3 220
amax=0.5 g
L 0.2 180
d
0.1 140
0 100
7.0 8.0 9.0
L (m)
σ h (kPa) M (kNm/m)
200 100 0 -100 -200 300 200 100 0
0
t = 4.30 s
t = 4.41 s
t = 4.46 s
2 0.6 T - elastic
A - elastic
T - yielding
A - yielding
z (m)
4 0.4
ur (m)
Kp = 6.162
6 0.2
(a)
8 0
0.5 300 400
0.75 g
0.4 260 )
300 (a c
a c (g), u (m)
≈M
M (kNm/m)
0.3 220 My
M (kNm/m)
amax=0.5 g
200
0.2 180
T - max - elastic
T - final - elastic
0.1 140 T - final - yielding
100
A - max - elastic
0 100 (b) A - final - elastic
A - final - yielding
7.0 8.0 9.0 0
L (m) 3.0 4.0 5.0
d (m)
38
procedura per il dimensionamento sismico
f. dimensionamento strutturale
a
ΔSW = γH 2 h
g
39
estensione soluzione di Wood (1973)
1
f
0.4
E p Ip Gt H
0.2
0
0 10 20 30 40 50
dp
Gt H 3
dp =
E p Ip
40
tensioni di contatto
trasmesse dal terreno
di monte
Mmax
cerniera fittizia
N1
tensioni di contatto
trasmesse dal terreno
di monte
tensioni di contatto N2
calcolate in condizioni
statiche
Mmin
41
fondazioni
1
interazione inerziale
k
k
Q(t)
m m
c
c
ub(t)
Q(t ) = −mu&&b
moto relativo u ( t ) = u r (t )
2
definizione azione Stato Limite
sismica (spettro)
spettro accelerogrammi
caratterizzazione caratterizzazione:
Vs30 Vs, prof. Bedrock,
decadimento …
RSL semplificata
RSL 1D
SS, ST
SHAKE, EERA,…
sismica
(accelerogrammi)
azione sismica di base
spettro accelerogrammi
caratterizzazione caratterizzazione:
Vs30 Vs, prof. Bedrock,
decadimento …
RSL semplificata
RSL 1D
SS, ST
SHAKE, EERA,…
spettro di progetto
(SLU: q>1, SLE, q=1)
accelerogrammi
compatibili
3
interazione inerziale - fondazioni superficiali
analisi strutturale (STR)
ks
kt Q(t)
m
ω ω cs
ct
kt ks
G, ξ
ct cs
1 1 1 1 1 1
= + = + riduzione pulsazione naturale
k eq k t k s ω eq
2
ω t2 ω s2
c eq
ξ eq = aumento smorzamento
2mω eq
G γa
Q(t)
A
η ω γa
γa γa γ
4
m
- sistema a un grado di libertà
h k
- fondazione circolare rigida su semispazio elastico
vs
k
ω0 = a
m
ω0 ⋅ h
s=
vs
m
m=
ρ ⋅ a3
Wolf (1985)
5
NTC: 7.2.6
- Vs < 100 m/s
- Strutture alte e snelle
6
7
8
applicazione soluzioni di Gazetas (1990)
7.2.6 NTC
soluzioni ottenute nelle seguenti ipotesi “nel calcolo
• terreno = mezzo (visco-) elastico lineare dell’impedenza dinamica è
• forzante armonica necessario tener conto
• scelta di G e di ξ della dipendenza delle
valore medio nel volume significativo caratteristiche di rigidezza
e smorzamento dal livello
(da analisi di risposta sismica)
deformativo”
• frequenza
prima frequenza fondamentale della struttura
frequenza predominante azione sismica
(oppure soluzione nel dominio delle frequenze)
interazione terreno-struttura
• diminuzione sollecitazioni
• aumento spostamenti
analisi modale
- deformabilità alla base: modifica risposta in frequenza
- viscosità: riduzione ordinate spettrali
9
interazione inerziale - azioni in fondazione - NTC
Combinazione fondamentale
γG1×G1 + γG2×G2 + γP×P + γQ1×1×Qk1 + γQ2×ψ02×Qk2 + …
Combinazione sismica
E + G1 + G2 + P + ψ21×Qk1 + ψ22×Qk2 + …
10
duttilità della struttura
11
interazione inerziale - azioni in fondazione - NTC
verifiche
12
interazione inerziale - fondazioni superficiali
carico limite e scorrimento (GEO)
B
Q Q
γ Df M
Df
T
a a
γ, ϕ, c
δ
γ Df Q
Nq, Nc , Nγ = f(ϕ)
ξq, ξc , ξγ = f(δ)
B'
My reazione
terreno
cerniere
plastiche
My
effetto di M:
incremento - decremento carico assiale
13
interazione inerziale
analisi strutturale (STR)
determinazione sollecitazioni negli elementi di fondazione
fondazioni profonde
fondazioni superficiali
terreno:
enfasi sulla deformabilità
es. Winkler, continuo elastico
14
fondazioni superficiali
stati limite ultimi
• carico limite
• scorrimento
• resistenza strutturale
valori di γR
verifica R1 R2 R3
carico limite 1.0 1.8 2.3
scorrimento 1.0 1.1 1.1
⎧R R ⎫
Rk = Min ⎨ media , min ⎬
⎩ ξ1 ξ2 ⎭
ξ1, ξ2 = f(numero prove di carico/verticali d’indagine)
15
valori di γR
tecnologia
resistenza infissi trivellati elica cont.
base 1.45 1.70 1.60
A1C2
laterale 1.45 1.45 1.45
γG = 1.0
γQ = 1.3 totale 1.45 1.60 1.55
lat.traz. 1.60 1.60 1.60
orizzontale 1.60
16
interazione modifica del moto sismico
cinematica
fondazioni superficiali:
riduzione del carico limite
fondazioni profonde:
incremento sollecitazioni
Qlim/B' = ξq eq Nq γ Df + ξc ec Nc c + ξγ eγ Nγ γ B'/2
17
interazione cinematica - fondazioni superficiali
riduzione del carico limite (GEO)
0.8
(Paolucci e Pecker 1997)
ζγ
ξγ, 0.6
0.4
0.2 inclinazione
0
0 0.2 0.4 0.6
tan δ, kh
ξγ = (1-tan δ)3
0.8
0.6
ζγ
ξγ,
0.4
0.2 inclinazione
0
0 0.2 0.4 0.6
tan δ, kh
18
Sa = 0.3
kh = 0.22
ξγ ζγ = 0.29
1
inerzia terreno
0.6
0.8 ζγ = 0.85
0.4 ζγ 0.6
Sa (g)
ξγ = 0.34
ξγ,
0.4
0.2
0.2 inclinazione
0 0
0 1 2 3
0 0.2 0.4 0.6
T (s)
tan δ, kh
Sa = 0.08
kh = 0.5
ξγ ζγ = 0.39
1
inerzia terreno
0.6
0.8
ζγ = 0.49
0.6
ξγ = 0.78
ζγ
0.4
Sa (g)
ξγ,
0.4
0.2
0.2 inclinazione
0 0
0 1 2 3
0 0.2 0.4 0.6
T (s)
tan δ, kh
19
interazione cinematica - fondazioni profonde
sollecitazioni flettenti aggiuntive (STR)
pressioni sul palo
deformata terreno
NTC:
- ag ≥ 0.25 g
- terreno tipo D
- contrasti rigidezza
deformata palo
0.4
F
γ2
0.2
20
D = 0.8m amax = 0.3 g τ = 120 kPa
E = 30 GPa H = 20 m G01 = 200 MPa
EI = 603 MNm2 rd = 0.7 G1 =0.7 G01 = 140 MPa
γ1 = 0.086 %
4EI ⎛G ⎞
λ=4 = 1.55 m F ⎜⎜ 2 ⎟⎟ = 0.296
k1D ⎝ G1 ⎠ G2 = 1000 MPa
γ2 = 0.012 %
2EI
M= γ 1 ⋅ F = 198 kNm 1
λ
k 0.8
0.6
γ1
G/G0
G1 0.4
G2 0.2
0
0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10
γ (%)
γ2
valutazione semplificata
A
amax
m·amax amax
z
τmax
τ max A = m ⋅ amax
m ⋅ amax a γ
τ max = = ρ ⋅ A ⋅ z max = ⋅ z ⋅ amax
A A g
amax
τ max = σ v · rd
g
rd = 1-0.015 z
Idriss e Golesorkhi (1997)
21
fondazioni: criteri costruttivi
• tipologia unica
0.3-0.6 N amax/g
• elevata rigidezza orizzontale
• no plasticizzazioni
22
Corso di aggiornamento professionale avanzato
GEOTECNICA SISMICA
Udine, 3-5 ottobre 2012
Onde in un mezzo
continuo
Email: sebastiano.foti@polito.it
www.soilmech.polito.it/people/foti_sebastiano
Sommario
Onde 1D (barra)
Onde longitudinali
Onde torsionali
Onde in un continuo elastico omogeneo
Onde di volume
Onde superficiali
Onde in un mezzo elastico eterogeneo
Caso 1D
Legge di Snell
Rifrazione critica
Onde in mezzi dissipativi
∂σ ∂ 2u
+q = ρ 2
∂x ∂t
∂u
legame costitutivo (elastico lineare): σ = Eε con: ε=
∂x
∂ 2u ∂ 2u ∂ 2u 1 ∂ 2u E
E 2 +q = ρ 2 = VB =
∂x ∂t ∂x 2 VB 2 ∂t 2 ρ
M 1 −ν
VB = M = E
ρ (1 + ν )(1 − 2ν )
∂u ∂u
u& = ε=
∂t ∂x
∂u ε x ∂x
u& = = σ = Eε
∂t ∂t
∂u ε x ∂x σ x E
u& = = = VB VB = E = ρVB
2
∂t ∂t E ρ
∂u ε x ∂x σ x σ
u& = = = VB = x 2 VB
∂t ∂t E ρVB
∂u ε x ∂x σ x σ σ
u& = = = VB = x 2 VB = x
∂t ∂t E ρVB ρVB
ρV B impedenza specifica
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
∂T ∂ 2θ
= ρJ 2
∂x ∂t
∂θ
legame costitutivo (elastico lineare): ∂T = JG
∂x
∂ 2θ 1 ∂ 2θ G
= VS =
∂x 2 VS2 ∂t 2 ρ
Soluzione di d’Alembert
∂ 2u 1 ∂ 2u ∂ 2u (ξ ,η )
= =0
∂x 2 VB 2 ∂t 2 ∂ξ∂η
ξ = x − VB t
Integrando:
η = x + VB t
∂u (ξ ,η )
= F (ξ )
∂ξ
u (ξ ,η ) = f (ξ ) + g (η )
ξ = x − VB t
η = x + VB t
u ( x, t ) = f ( x − VBt ) + g ( x + VBt )
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Onde Armoniche
u ( x, t ) = A ⋅ e i ( kx −ωt ) + B ⋅ e i ( kx +ωt )
u = B1 sin (kx + ωt ) + B2 sin (kx − ωt ) + B3 cos(kx + ωt ) + B4 cos(kx − ωt )
Onde Armoniche
Onde di Volume
deformazioni ε ij =
1
2
(
u i , j + u j ,i )
legame costitutivo (elastico lineare): σ ij = λ ⋅ ε kk ⋅ δ ij + 2 µ ⋅ ε ij
Onde di Volume
u = ∇Φ + ∇ × H , ∇⋅H = 0
f = ∇f + ∇ × B, ∇⋅B = 0
[
∇ (λ + 2 µ )∇ 2 Φ + ρ ⋅ f − ρ ⋅ Φ ] (
&& + ∇ × µ∇ 2 H + ρ ⋅ B − ρ ⋅ H
&& = 0 )
λ + 2µ
(λ + 2µ )∇ 2 Φ = ρ ⋅ Φ&& Onda P di compressione
VP =
ρ
µ∇ 2 H = ρ ⋅ H
&& µ
Onda S di taglio VS =
ρ
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Onde di Volume
(Bolt, 1988)
Onde P
λ + 2µ
(λ + 2µ )∇ 2Φ − ρ ⋅ Φ&& = 0 VP =
ρ
Onda longitudinale (successive dilatazioni e compressioni, senza
distorsione angolare): Onda di compressione o di dilatazione o
onda irrotazionale o onda Primaria
onde piane Φ = f (n ⋅ x − V p t ) u = ∇Φ
I piani di equazione nx=cost sono superfici a fase costante: per un
assegnato valore di t, il moto ondulatorio è identico su tutti i punti di
tale piano. Pertanto l’onda viaggia nella direzione data dal versore
n con velocità di propagazione Vp. Le onde piane rappresentano
l’unica soluzione per la quale il moto è stazionario ossia la forma
d’onda mantiene forma ed ampiezza costante durante la
propagazione.
Onde S
µ
VS =
µ∇ H − ρ ⋅ H
2 && = 0 ρ
Costanti Elastiche
1 −υ λ + 2µ M
λ + 2µ = E=M VP = =
(1 + υ )(1 − 2υ ) ρ ρ
Modulo Edometrico
P/S
VS µ 1 − 2υ
= =
VP λ + 2µ 2(1 − υ )
Fronte d’onda
Polarizzazione onde S
(Faccioli e Paolucci, 2005)
Onde SV e SH
Mezzi eterogenei – 1D
ω
ui ( x, t ) = Ai e i (ωt − k1 x ) k1 =
VB1
ur ( x, t ) = Ar ei (ωt +k1x)
ω
ut ( x, t ) = At ei (ωt − k 2 x ) k2 =
VB 2
σ i ( x, t ) = −ik1 E1u i ( x, t )
∂u
σ = Eε = E σ r ( x, t ) = +ik1 E1u r ( x, t )
∂x
σ t ( x, t ) = −ik 2 E 2 u t ( x, t )
ui + u r = ut
All’interfaccia (x=0):
σi +σr = σt
Mezzi eterogenei – 1D
ui + u r = ut
All’interfaccia (x=0):
σi +σr = σt
Ai + Ar = At
− ik1E1 Ai + ik1E1 Ar = −ik 2 E2 At
ω
con kE = ρVB2 = ωρVB
VB
− ρ1VB1 Ai + ρ1VB1 Ar = − ρ 2VB 2 ( Ai + Ar )
ρV
1 − 2 B2
ρ1VB1 − ρ 2VB 2 ρ1VB1 2 ρ1VB1 2
Ar = Ai = Ai At = Ai = Ai
ρ1VB1 + ρ 2VB 2 ρV ρ1VB1 + ρ 2VB 2 ρ V
1 + 2 B2 1 + 2 B2
ρ1VB1 ρ1VB1
Mezzi eterogenei – 1D
ρ 2VB 2
αz = Rapporto di impedenza
ρ1VB1
1−αz 2
Ar = Ai At = Ai
1+ α z 1+ α z
α z −1 2α z
σr = σi σt = σi
1+α z 1+ α z
αz <1 At > Ai
αz = 0 Ar = Ai At = 2 Ai
(stesso risultato si ottiene imponendo tensione nulla all’interfaccia)
sin ϑ
= cost
v
Rifrazione-Riflessione P-SV
VS=100m/s
VS=300m/s
VS=800m/s
VS=2000m/s
35 ° VS=3200m/s
Propagazione ipocentro-sito
Onda P
Onda S
Rifrazione
Componente orizzontale del
V2<V1 moto più gravosa per la struttura
e le opere geotecniche
V1
Rifrazione Critica
VP θc
θ
sin ϑ c sin 90 °
=
VP V P′
r ϑ c = arcsin
VP
V P′
V’P>VP
Fronti d’onda
Onde dirette
offset x
S G1 G2 G3 G4 G5 G6
V1
V1
Onde riflesse
offset x
S G1 G2 G3 G4 G5 G6 G7
V1
V2
offset x
S G1 G2 G3 G4 G5 G6 G7 Gn-1 Gn
V1
V2
Onde di Superficie
(Bolt, 1988)
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Onde di Rayleigh
K 6 − 8 K 4 + ( 24 − 16γ 2 ) ⋅ K 2 + 16 ⋅ (γ 2 − 1) = 0
VR VS
K= γ=
VS VP
0.87 + 1.12υ VR
K= 0.87 < < 0.96
1+υ VS
VR
λR =
(after Richart et al., 1970)
f
8 8
6 6
4
4
2
kPa
2
kPa
0
0
τ
-2
τ
-2
-4
-4
-6
-6
-8
-0.03 -0.02 -0.01 0 0.01 0.02 0.03 -8
-0.03 -0.02 -0.01 0 0.01 0.02 0.03
γ %
γ %
τ=Gγ
Rapporto di Smorzamento
1 ∆W (ω )
D(ω ) =
4π W (ω )
Se D<<1
G* G (1 + i 2 D )
VS * = = = VS 1 + i 2 D ≅ VS (1 + iD )
ρ ρ
x
iω −t ω⋅D
u ( x, t ) = u 0 ⋅ e −α S x V
e S Dove αS =
VS
Attenuazione intrinseca
Comportamento
meccanico dei terreni
in condizioni
cicliche
Email: sebastiano.foti@polito.it
www.soilmech.polito.it/people/foti_sebastiano
0.002
0.0015
0.001
0.0005
0
θ
-0.0005
(Ishihara, 1996)
-0.001
-0.0015
-0.002
0 200 400 600 800 1000
Numero di acquisizioni
γ sa = 9 ⋅10 −6
γ sa = 6 ⋅10 −6
γ sa = 2 ⋅10 −5 γ sa = 5 ⋅10 −5
γ sa = 2 ⋅10 −5 γ sa = 1⋅10−4
γ sa = 3 ⋅10 −4 γ sa = 8 ⋅10 −4
G0 1.0
Gsec
G0
Gsec
γc γ γc γ
1.0
Soglia elastica
(G/G0>0.99)
0.9
Rapporto di Smorzamento
1 ∆W (ω )
D(ω ) =
4π W (ω )
Curve di decadimento
Threshold Strain Values
(Valori di Soglia) (Vucetic, 1994)
Praticamente relazione
sforzi deformazioni lineare.
lineare Poca dissipazione
volumetrica
Grandi deformazioni
plastiche (deformazioni
volumetriche permanenti e
accumulo sovrappressione
interstiziale). Cicli non più
stabili .
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Colonna Risonante
Momento
torcente
applicato
Accelerazioni
testa provino
Colonna Risonante
Iϑ ωH ωH Condizioni di risonanza
= tan
It VS VS
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Colonna Risonante
0.007
0.006
Amax
0.005
[V]
0.004
Amplitude
0.003
0.002
0.001
fr
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Frequency [Hz]
Amax
Amax
2
Ampiezza
Frequenza [Hz] f1 f 2
f 2 − f1
f r → Amax Amax
→ f1 ; f 2 D=
2 2 fr
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
2.5
1.5
γ
1
0.5
0
0 20 40 60 80
Frequenza [Hz]
(Laboratorio Geomeccanica, Politecnico di Torino – R. Pallara)
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche
1.2 25
1
20
0.8
%
15
G/G0
0.6
D
10
0.4
0.2 5
0 0
0.0001 0.001 0.01 0.1 1 0.0001 0.001 0.01 0.1 1
γ % γ %
0.04 20
q
∆σ'a [kPa]
ε a [%]
0.02 0
0 -20
p tempo [min]
60
40
∆σ 'a [kPa]
20
0
σ'a σ'h ∆σ'
∆σ a -20
[kPa] [kPa] [kPa] -40
300 210 43 -60
-80
-0.06 -0.04 -0.02 0 0.02 0.04 0.06
ε a [%]
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
150
10
0
0.0001 0.001 0.01 0.1 1
εa [%]
Prova TXC
250
150
100
50
0
0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10
εa [%]
Sito-Lab (Pisa)
G0 (MPa)
0 50 100 150 200
0 120
sito (CHT)
5
lab (CR) 90
G0 lab (MPa)
10
60
Profondità (m)
15
30
20
0
25 0 30 60 90 120
G0 sito (MPa)
30
35 G 0 = ρ V S2
40 (prove Cross-Hole)
Confronto G0 sito-lab
G /G
0,lab 0, sito
150
valori progetto
ROSRINE
300
XX X
X X X
campioni
(m/s)
450
ricostituiti
da sabbie campioni indisturbati
S, sito
750
G (MPa)
ricostituito 240 ricostituito
140
Ghiaia del Pleistocene
120 160
G (MPa)
indisturbato
100 ricostituito 80 σc' = 300 kPa
80 0
60 1.0
40 0.8
20
G/G0
0.6
0
10 -6 10 -5 10 -4 10 -3 10 -2 0.4
Deformazione ciclica a taglio, γ c 0.2
0.0
(Goto et al., 1994)
30
D (%)
20
10
0
-6 -5 -4 -3 -2 -1
10 10 10 10 10 10
Deformazione ciclica a taglio, γ c
Le prove in sito:
scelta e validazione delle indagini sismiche
Email: sebastiano.foti@polito.it
www.soilmech.polito.it/people/foti_sebastiano
Metodi Geofisici
• Metodi Invasivi
– Prove Cross-hole
– Prove Down-hole
• In foro
• SCPT-SDMT
• Metodi Non-Invasivi
– Prove sismica a rifrazione (onde SH)
– Analisi delle onde superficiali
• Metodi attivi (SASW, MASW)
• Metodi passivi (fk, SPAC, ReMi, H/V)
Cross-Hole
(standard ASTM D-4428-M)
Acquisitore
Sorgente
Sorgente
onde
onde P o
onde S
onde Geofoni
3D
10
20
Profondità [m]
30
40
50
60
70
Vs
Vp
VS1 diretta
H
sorgente rifratta
ricevitore
VS2 > VS1
Down-Hole
acquisitore
limitazione a profondità di 50-60m
geofono
tridimensionale
z V1
2 2 1
d +z
V2
profondità
1
z
t corr = t mis
d + z2
2
Down Hole
∆z
geofoni V=
tridimensionali ∆tcorr
• Profilo di Vs
– Metodo tempi intercetti
– Metodo true interval
• Vs,30
• Classificazione sismica
Sismogramma
Interpretazione “manuale”
6m /
0.007s =
860m/s
Interpretazione “manuale”
30
VS [m/s] VS ,30 =
hi
0 200 400 600 800 1000
∑V
i =1.. S ,i
0
5 30
VS , 30 = = 230m / s
10 12 10.5 7.5
+ +
15 170 400 230
P ro fo n d ità [m ]
20
25
30
35
Categoria C
40
Inversione di velocità !!
45
Categoria S2
50
30m
VS ,30 = = 199m / s
0.151s
0.151s
Tempi corretti
Tempo associato al percorso verticale
p.c. z
z
t corr = t mis
d d 2 + z2
z
d 2 + z2
P ro fo n d ità [m ]
20
[m[m
20
25
d ità
y = 211.8x - 1.8255
25
fo nfodnità
25
30
30 30
P ro
35 y = 279.87x - 11.874
P ro
35 35
40
40
45 y = 209.13x - 0.0959
40
45
50 45
y = 919.41x - 149.51
50
55 50
geofoni
tridimensionali
(www.fugro.com)
(Marchetti et al., 2006)
Metodi Geofisici
• Metodi Invasivi
– Prove Cross-hole
– Prove Down-hole
• In foro
• SCPT-SDMT
• Metodi Non-Invasivi
– Prove sismica a rifrazione (onde SH)
– Analisi delle onde superficiali
• Metodi attivi (SASW, MASW)
• Metodi passivi (fk, SPAC, ReMi, H/V)
Onde P: risoluzione
Sismica a rifrazione influenzata dalla falda
(ok per localizzazione
substrato roccioso)
Onde SH
migliore definizione stratigrafica
(no interferenza con falda)
stima del modulo G0
Sismogramma SH
Energizzazione piu’ complessa Interpretazione standard
(necessità di adeguata zavorra per
trasmettere energia sufficiente)
Migliore risoluzione
(lunghezze d’onda minori)
Sismica a rifrazione
Vs (m/sec)
Rifrazione per onde SH 0 200 400 600 800 1000
0
profondità (m)
6
Strati Nascosti
V1 3)
1 strato 3 (V
arrivi dallo
Tempo t
1)
2 V2 <V1
(V
te
et
dir
3 V3
Distanza x 2)
Tempo t
2 V2
1)
(V
3 V3
te
et
dir
Distanza x V2
)
2(
to
tr a
os
d all
ivi
1 V1 arr (V3)
ato 3
allo str
Tempo t
ivi d
arr
2 arrivi dallo strato 2
1)
V2
(V
(non campionati)
te
et
3 V3
dir
Distanza x
Profilo 3 STRADA
SH & SWM Distanza [m]
0 10 20 30 40 50 60
0 0
-4
Profondità[m
-5
]
-8
-10
-12
-15
-16
-20
-24
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
650
700
750
800
850
900
950
1000
velocità [m/s]
1 2 3 n
Multistation
Tecniche Attive
Two-station (SASW)
Tecniche passives
Spatial Array
SPAC, ESAC, f-k (FBDF, Capon, Music,J)
1 2 3 n
Linear array (ReMi) ?
X X
VR
λR =
(after Richart et al., 1970)
f
Dispersione geometrica
Lunghezza d’onda λ
VS1
?
VR = λ ⋅ f
VS2> VS1
VS3> VS2
Z Z Frequenza f
Profilo di Lunghezza Lunghezza
d’onda d’onda
Rigidezza piccola grande Sperimentale
PROBLEMA INVERSO
Sorgente
Armonica o
Impulsiva componenti armoniche
Geofoni verticali a bassa frequenza
1 2 3 n
VS1
VS2
VS3
Acquisizione Dati
Campo di spostamenti in superficie
G0 = ρ ⋅ VS2
Modulo di rigidezza a taglio (G0 vs profondità) Z
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
1 2 3 n
Multistation
Tecniche Attive
Two-station (SASW)
Tecniche passives
Spatial Array
SPAC, ESAC, f-k (FBDF, Capon, Music,J)
1 2 3 n
Linear array (ReMi) ?
X X
Impulsive or
time (s)
harmonic
source
Low frequency vertical geophones
1 2 3 n
HzHz
k P=P
frequency,
max
frequency,
phase velocity, m/s
experimental dispersion
curve
Il problema inverso
H2 =? Vs2=? 500
H3 =? Vs3=? 400
Vs∞=? 300
5 Curva di dispersione
10 700
experimental
Depth (m)
600
25 300
200
30
100
0 10 20 30 40 50 60 70
35
frequency, Hz
5
m
profondità, m
10
profondità,
SASW
15
m/s
180 CHT
di fase, m/s
sperimentale
sperimentale
numerica 20
160
velocità di
25
velocità
140
30
120
0 5 10 15 20 25 30
frequenza, Hz (Foti, 2003)
frequenza, Hz
Profili Equivalenti
Integrazione Attive-Passive
Passive Attive
Curva di dispersione
VR
ω
Passive Attive
Inversione
VS
Attive
Passive
Z
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Geotecnica Sismica: prove in sito
PIANOLA – Sondaggio e prove DH - SDMT (maggio 2009)
Velocità delle onde di taglio, Vs (m/s)
0 200 400 600 800 1000 1200 1400
0
MASW ( 1 )
Limo argilloso
MASW ( 2 )
5
DH
SDMT
10
Sabbia, sabbia limosa
15
20
Profondità, z (m)
25
Limo argilloso, argilla limosa
30
35
40
45
50
55
1 2 3 n
Multistation
Tecniche Attive
Two-station (SASW)
Tecniche passives
Spatial Array
SPAC, ESAC, f-k (FBDF, Capon, Music,J)
1 2 3 n
Linear array (ReMi) ?
X X
X X
Prove Passive
Esempio: La Salle
Disposizione dei geofoni (pianta)
ReMi (pianta)
λapparent
λtrue
v=fλ
Confronto Attive-Passive
PAT-3 School
HOSPITAL (All
(All Methods)
Methods)
500
400
fk/spac - ITSAK
ReMi - U.Patras
450
350 REMI - U.Patras
fk/SPAC - ITSAK
SASW - USGS
SASW - USGS
Vr (m/s)
400
300
350
250
300
200
250
150
0 5 5 10 10 15 15 20 25
20
ƒ
ƒ (Hz)
(Hz)
Considerazioni conclusive
VS [m/s]
200 400 600 800
700
Velocità di fase onde R [m/s]
V 620sperimentale
m s
λmax = R ≈ = 70m ⇒ z max ≈ 35m
600 f f max numerica
8.5 Hz 5
500
Profondità [m]
10
400 15
300 20
200 25
100 30
0 10 20 30 40 50 60 70
frequenza [Hz] 35
τ=Gγ
-8
-0.03 0 0.03
γ %
G, ρ , H
caso elastico lineare
6
G, ρ 1
Funzione di Amplificazione
5
αz
4
Onda S 3
ρVS
αz = 1
ρ VS
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
G G frequenza [Hz]
VS = VS =
ρ ρ VS
f0 =
4H
UDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti POLITECNICO DI TORINO
Geotecnica Sismica: prove in sito
Inversione H/V
Misura di rumore: 1 sensore 3D
Soluzione problema inverso
Poca informazione sperimentale
?
V 220
f0 = S = = 11Hz
4H 4 ⋅ 5
Necessaria ?
informazione
a-priori
Inversione H/V
Ricostruzione del campo d’onda associato ad una data stratigrafia. Tuttavia queste
interpretazioni presentano una marcata molteplicità di soluzioni. Per esempio, ad una
stessa curva HVSR possono corrispondere diversi possibili profili di velocità
(Albarello, 2011)
• Utili per:
– Valutazione frequenza di risonanza
– Informazioni aggiuntive per vincolare inversione SWM
– Valutazione delle variazioni laterali
– Validazione del modello geotecnico-sismico
– Studi a scala territoriale
• Poco affidabili per:
– Valutazione del profilo di VS
– Valutazione della VS,30
Correlazioni VS - NSPT
(Mayne et al., 2002)
S. Rampello
1
prove TX monotone
Δu
εa εa
σ'
εv e = cost
NCL terreni a grana fine
e
contrae sì
dilata e
ψ
no
CSL
log p' log p'
condizioni drenate condizioni non drenate
prove TX monotone
q CSL FLS q
sì
no
p' εa
e condizioni monotone
liquefazione
• comportamento instabile
• dipende dallo stato iniziale:
- indice dei vuoti
CSL
- stato tensionale p'
p'
2
condizioni cicliche
stato iniziale (e, p', q) + entità sollecitazione (ampiezza, Ncicli)
q CSL FLS q
p' εa
comportamento instabile → liquefazione (flow liquefaction)
q CSL FLS q
p' εa
condizioni cicliche
CSL FLS
q q
p' εa
• valore iniziale di q
• ampiezza della sollecitazione ciclica
3
prova torsionale ciclica
liquefazione
4
perdita capacità portante – Niigata, 1964 (Mw= 7.5)
5
perdita capacità portante – Kobe, 1995 (Mw= 8.5)
6
verifica liquefazione
1. stima delle caratteristiche dell’evento sismico atteso
verifiche eseguite:
• alla profondità in cui sono presenti materiali liquefacibili
• lungo un numero adeguato di verticali
• uso dei valori caratteristici dei parametri di resistenza
• granulometria
Uc = d60/d10
7
liquefazione: metodi di analisi
τlim τlim σ′v0 CRR
coefficiente di sicurezza FL = = =
τ τ σ′v0 CSR
10
20
z (m)
30
40
50
8
valutazione di CSR (azioni)
τav 0.65 τmax
A amax CSR = =
σ′v0 σ′v0
m·amax amax τmax → da valutazione semplificata
z
τmax
τmax A = m ⋅ amax
m ⋅ amax a γ
τmax = = ρ ⋅ A ⋅ z max = ⋅ z ⋅ amax
A A g
amax
τmax = σ v · rd
g amax = S·ag
rd = 1-0.015 z
τav a σ
CSR = = 0.65 max ⋅ v0 ⋅ rd
σ′v g σ′v0
Idriss e Golesorkhi (1997)
correzione di CSR
MSF 1.8
1.6
Magnitude scale factor, MSF
1.4
(CSR )7.5 =
CSR 1.2
1
MSF
0.8
0.6
0.4
0.2
0
4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 8 8.5
Moment magnitude, Mw Mw
9
valutazione di CRR (resistenza)
prove in sito
- misura di Vs → Vs1 = Vs Cv
prove SPT
resistenza normalizzata a σ'v = 100 kPa
N1 = NSPT CN
0.784 − 0.0768 N1
⎛p ⎞
CN = ⎜⎜ a ⎟⎟ ≤ 1.7
⎝ σ′v ⎠
Idriss & Boulanger 2004 altre correzioni: CE CB CR CS
• CE= ER x 100 /60 rendimento energetico
≈1 → (N1)60
• CB foro di sondaggio 1.0-1.15
• CR asta 0.75-1.0
• CS attrezzo campionatore 1.0-1.3
10
abachi – prove SPT
liquef.
valutazione del
coefficiente di sicurezza
AB CRR B
F= no liquef.
AC
(CSR)7.5 C
(N1)60
Seed et al. 1985
qc (CSR )7.5
q c1N = ⋅ CQ 0.65
pa liquef.
qc1 (MPa)
11
abachi – VS
velocità normalizzata
a σ'v = 100 kPa
Vs1 = Vs Cv
0.25
⎛p ⎞
C V = ⎜⎜ a ⎟⎟ ≤ 1. 4
⎝ σ′v ⎠
CRR B
Andrus & Stokoe 2000
No liquefazione
VS1 (m/s)
0.5
prove CPT 0.4
liquefazione
0.6 0.2
CRR
Rapporto di resistenza ciclica, CRR
non
0.5 0.1
liquefazione
liquefazione
0.4 0
0 50 100 150 200 250
Resistenza alla punta CPT normalizzata, q c1N
0.3 (qc1)N
Fc ≥ 35 % Fc ≤ 5 % 0.6
CRR
Rapporto di resistenza ciclica, CRR
0.2
Fc = 15 % 0.5
non
0.1 liquefazione
liquefazione
0.4
0
Fc ≥ 35 %
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 0.3
Numero di colpi normalizzato, (N1)60
(N1)60 Fc = 15 %
0.2
Fc ≤ 5 %
profili VS 0.1
non
liquefazione
0
0 50 100 150 200 250
Velocità delle onde S normalizzata, vs1 (m/s)
Vs1 (m/s)
12
risultati verifica e profilo FL
cyclic stress ratio, CSR
cyclic resistance ratio, CRR liquefaction safety factor, FSL
cone penetration resistance, qc : MPa
0 0.2 0.4 0.6 0 1 2 3
0 5 10 15 20
0 0
0
0.6 CRS
1.25
CRR
5 5
0.55 liquefaction
ratio, CSR
0.4
10 10 10
no
0.3
depth, zstress
liquefaction
depth, z : m
depth, z : m
Cyclic :m
0.2
15 15 15
0.1
0
20 0 50 100 20 150 200 250 20
25 25 25
note
valutazione integrale
13
indice del potenziale di liquefazione
20 m
potenziale
∫ G(z) ⋅ w ( z ) ⋅ dz
IL = IL
0 0-5 basso
G( z ) = 1 − FL se FL ≤ 1 5-15 elevato
G( z ) = 0 se FL> 1 > 15 molto elevato
w ( z ) = 10 − 0.5 ⋅ z
1 FL 10
CRR
20 m
IL = ∫ G ⋅w ⋅ dz
0
CSR
z
5a
5b
5c
5a 5d
5 5b 5
5c
5d
10 10
depth, z : m
depth, z : m
label IL Liquefaction
15 15 potential
5a 1.5 basso
5b 6.9 elevato
20 20
5c 31.1 molto elev.
5d 18.3 molto elev.
25 25
14
sommario
• riduzione di resistenza per incrementi di pressione
interstiziale durante il sisma
• liquefazione: la riduzione di resistenza produce un
comportamento instabile: spostamenti grandi e improvvisi
• mobilità ciclica: riduzione di resistenza e comportamento
stabile
• la liquefazione dipende da:
stato iniziale: indice dei vuoti e stato tensionale
entità della sollecitazione: ampiezza e numero di cicli
• metodi empirici di analisi (da prove in sito)
stato iniziale: (N1)60, qc1, vs1 → CRR
(contiene stato tensionale)
entità della sollecitazione → CSR
(numero di cicli → normalizzazione rispetto a M)
esempio applicativo
15
stabilità nei confronti della liquefazione
sito costiero sub-pianeggiante:
deposito alluvionale:
• depositi torrentizi e depositi marini di spiaggia
• sabbie e ghiaie con rari livelli limosi – eterogeneo
indagini:
• 23 sondaggi di lunghezza L = 10 – 80 m
• 108 prove penetrometriche dinamiche a punta conica SCPT in foro
• 10 prove penetrometriche dinamiche continue con penetrometro
pesante DPSH
• 2 prove down hole
• 1 prova cross hole
• 4 celle di Casagrande
(Cascone e Biondi, 2009)
5
caratterizzazione geotecnica
0
-5
prove penetrometriche dinamiche: -10
-20
-25
quota s.l.m. (m)
-30
-35
-40
-45
-50
-60
-65
-70
0 20 40 60
N SPT
16
5
caratterizzazione geotecnica 0
-5
prove SCPT: densità relativa
-10
-15
N SPT
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 -20
0
-25
-40
200
DR=90%
σ'v (kPa)
-45
-50
300
N 1SPT -55
DR =
40
-60
400 0.5
⎛p ⎞ -65
N1SPT = N SPT ⎜⎜ a ⎟⎟
20 30 40 50% 60% 70% 80% ⎝ σ' v ⎠ -70
500 20 40 60 80 100
DR (%)
Gibbs e Holtz (1957) Kulhawy e Mayne (1990)
caratterizzazione geotecnica
prove SCPT: angolo di resistenza al taglio
100
90
°
5°
50
80
=4
ϕ'=
ϕ'
70
°
40
60 ϕ '=
N SPT
50
°
40
ϕ' = 41° ϕ' = 38° ϕ'=
35
ϕ' = 34°
30 °
ϕ'=30
°
20 ϕ'=25
10
0
0 100 200 300 400 500
σ'v (kPa)
De Mello (1971)
17
caratterizzazione geotecnica
prove DPSH: profili N20 (4 su 10)
0 0 0 0
2 2 2 2
4 4 4 4
6 6 6 6
profondità (m)
profondità (m)
profondità (m)
profondità (m)
8 8 8 8
10 10 10 10
12 12 12 12
14 14 14 14
16 16 16 16
18 18 18 18
DPSH1 DPSH2 DPSH3 DPSH4
20 20 20 20
0 40 80 120 160 0 40 80 120 160 0 40 80 120 160 0 40 80 120 160
N20 N 20 N 20 N 20
caratterizzazione geotecnica
prove DPSH: conversione N20 NSPT
0 0 2.25 0
2 2 2
4 4 4
6 6 1.5 6
profondità (m)
profondità (m)
profondità (m)
8 8 8
10 10 10
12 12
1.0 12
14 14 14
16 16 16
18 18 18
DPSH1 DPSH1
20 20 20
0 40 80 120 160 0 1 2 3 4 5 6 0 40 80 120 160
N20 NSPT/N20 NSPT
18
caratterizzazione geotecnica
sovrapposizione risultati e profili di progetto
5
-5
-10 NSPT = 25
-15
-20
-25
quota s.l.m. (m)
NSPT = 20
-30
-35
-40
-45
-50
-65 NSPT
DPSH
-70
0 20 40 60 80 100 120
N SPT
caratterizzazione geotecnica
prove cross-hole e prove down-hole
30
Vs,30 = = 261 − 300 m/s categoria C
hi
5
∑
0 Vs,i 0
d) c)
-5 5
-10 10
-15 15
quota s.l.m. (m)
profondità (m)
-20 20
-25 25
-30 30
-35 35
-40 40
-45 45
CH
-50 50
00 100 200 300 400 500 600 0 200 400 600 800
VS (m/s) G0 (MPa)
19
caratterizzazione geotecnica
Limo Sabbia Ghiaia
curve granulometriche 100
S9/C2 : z (m)= 10.00
90
S10/C2 : z (m)= 10.00
80
S11/C2 : z (m)= 10.65
z = 10-11 m 70 S7/C1 : z (m)= 11.00
60
P (%)
50
40
Limo Sabbia Ghiaia
100 30
S11/C1 : z (m)= 3.00 20
90
S9/C1 : z (m)= 4.00
80 10
S10/C1 : z (m)= 4.00 b)
70 0
0.001 0.01 0.1 1 10 100
60 d (m m )
P (%)
P (%)
0.001 0.01 0.1 1 10 100 50
d (m m )
40
z<5m 30
20
10
z > 15 m 0
c)
caratterizzazione geotecnica
modello di sottosuolo
Dr= 65 %
T2 – med. addensato
T2:
φ‘ p = 38°
Go = 16.129⋅z + 65.08 (MPa)
z = 27 m
T3: Dr= 55 %
φ‘ p = 34°
Go = 16.129⋅z + 65.08 (MPa)
T3 – med. addensato
z = 40 m
20
azione sismica di riferimento
VN = vita nominale
Vita Nominale VN
TIPI DI COSTRUZIONE
(in anni)
1 Opere provvisorie – opere provvisionali – Strutture in fase costruttiva ≤ 10
Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di
2 ≥ 50
importanza normale
Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di
3 ≥ 100
importanza strategica
CU = coefficiente d'uso
Classe d’uso I II III IV
Coefficiente CU 0.7 1.0 1.5 2.0
ag TR amax
stato limite F0 SS ST M
(g) (anni) (g)
esercizio SLD 0.150 2.340 150 1.489 1.0 0.223 6.5
ultimo SLV
SLU 0.403 2.449 1425 1.108 1.0 0.446 6.8
sito categoria C
21
motivi di esclusione dalla verifica
N SPT
0 20 40 60
0
profilo medio di NSPT
2
z (m)
10
12
14
16
18
20
granulometrica 60
S9/C3
50 S10/C1
40 S10/C2
30 S10/C4
20 —— Possibilità di liquefazione S10/C5
10 —— Elevata possibilità di
S11/C1
liquefazione
0
0.001 0.01 0.1 1 10 100
diametro, d (mm)
60 S10/C2
S10/C4
50
S10/C5
40
S11/C1
30 S11/C2
20 —— Possibilità di liquefazione
S11/C4
—— Elevata possibilità di S11/C5
10 liquefazione S12/C1
0
0.001 0.01 0.1 1 10 100
diametro, d (mm)
22
verifica alla liquefazione
motivi di esclusione
•M<5 NO
• amax < 0.1 g NO
• zw > 15m NO
• sabbie pulite deve essere eseguita
(N1)60 > 30 NO
qc1N > 180
• granulometria NO
τav τ a σ
CSR = = 0.65 max = 0.65 max ⋅ v0 ⋅ rd (Seed e Idriss, 1971)
σ′v σ′v 0 g σ′v0
ln rd = α( z ) + β( z )
⎛ z ⎞
α( z ) = −1.012 − 1.126 ⋅ sin⎜ + 5.133 ⎟
⎝ 11.73 ⎠ (Idriss e Boulanger, 2004)
⎡ ⎛ z ⎞⎤
β( z ) = ⎢0.106 + 0.118 ⋅ sin⎜ + 5.142 ⎟⎥ ⋅ M w
⎣ ⎝ 11.28 ⎠⎦
rd = 1 − 0.00765 ⋅ z per z ≤ 9.15 m
(Liao e Whitman, 1986)
rd = 1.174 − 0.0267 ⋅ z per 9.15 m < z ≤ 23 m
23
verifica alla liquefazione
rapporto di resistenza ciclica
0.6
τlim
CRR = 0.3
Fc ≥ 35 %
σ′v0 0.2
Fc ≤ 5 %
Fc = 15 %
non
0.1
liquefazione
0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Numero di colpi normalizzato, (N1)60
⎡( N ) ⎛ (N )
2
⎞ ⎛ (N )
3
⎞ ⎛ (N ) ⎞
4 ⎤
CRR = exp ⎢ 1 60cs + ⎜ 1 60cs ⎟ − ⎜ 1 60cs ⎟ + ⎜ 1 60cs ⎟ − 2.8⎥
⎣⎢ 14.1 ⎝ 126 ⎠ ⎝ 23.6 ⎠ ⎝ 25.4 ⎠ ⎦⎥
(Idriss e Boulanger, 2004)
⎡ 9.7 ⎛ 15.7 ⎞ ⎤
2
(Idriss e Boulanger, 2004)
( N1 )60cs = (N1 )60 + exp ⎢1.63 + −⎜ ⎟ ⎥
⎣⎢ FC ⎝ FC ⎠ ⎦⎥ sabbie pulite (FC = 0)
FC = 18 % per z≤5m
FC = 10 % per 5 m < z ≤ 11 m sito
FC = 19 % per 11 m < z
( N1 )60 = NSPT ⋅ CN
1,7
CN = (Ishihara, 1996) σ'v0 in kg/cm2
σ' v0 +0,7
1
CN = (Liao e Whitman, 1986) σ'v0 in tonn/ft2
σ' v0
24
verifica alla liquefazione
coefficiente di sicurezza
amax,s σ v0
rapporto di sollecitazione ciclica CSR = 0.65 ⋅ ⋅ rd
g σ′v0
rr d
d
amax
a (g)
(g)
max
CSR
CSR M=7.5
M=7.5
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.00 0.10 0.20 0.30 0.40
0 0 0
Idriss & Boulanger Idriss &
2 (2004) 2 Boulanger (2004)
2
Liao & Withman Liao & Withman
(1986) (1986)
4 4 4
6 6 6
8 8
z z(m)
z z(m)
8
z z(m)
(m)
(m)
(m)
Idriss &
10 10 10 Boulanger (2004)
Liao & Withman
12 12 12 (1986)
14 14 14
16 16 16
18 18 18
a) b) c)
20 20 20
25
verifica alla liquefazione
valutazione degli effetti – stato limite ultimo SLV
τlim
rapporto di resistenza ciclica CRR =
σ′v0
cCN (N )
(N 1) 60
(N1(N)60,cs
) 1 60,cs
CRR
CRR
N 1 60
0 10 20 30 40 50 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 0 10 20 30 40 50
0 0
0 0
Liao & Whitman Liao & Whitman Ishihara (1996)
(1986) (1986) 2
2 2 2 Liao & Whitman
Ishihara (1996) Ishihara (1996)
(1986)
4 4 4 4
6 6 6 6
(m)
(m)
(m)
zz (m)
8 8 8 8
(m)
zz (m)
zz (m)
zz (m)
10 10 10 10
12 12 12 12
14 14 14 14
Ishihara
(1996) 16 16
16 16
Liao &
18 Whitman 18 18 18
a) (1986) b) c) d)
20 20 20 20
analisi A analisi B
CRR,
CRR ,CSR
CSR M=7.5 M=7.5
FF L
L
CRR,
CRRCSR
, CSR M=7.5 M=7.5
FFL L
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 1 2 3 4 5 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 1 2 3 4 5
0 0 0 0
a) b) b)
a)
2 2 2 2
4 4 4 4
6 6 6 6
8 8 8 8
z z(m)
z (m)
z z(m)
z z(m)
z (m)
(m)
(m)
(m)
10 10 10 10
12 12 12 12
14 14 14 14
16 16 16 16
18 18 18 18
20 20 20 20
26
verifica alla liquefazione
valutazione degli effetti – stato limite ultimo SLV
analisi C analisi D
CRR,
CRR CSR
, CSR M=7.5 M=7.5
FFL L
CRR,
CRRCSR
, CSR M=7.5 M=7.5
FFL
L
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 1 2 3 4 5 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 1 2 3 4 5
0 0 0 0
a) b) a) b)
2 2 2 2
4 4 4 4
6 6 6 6
8 8
z z(m)
z z(m)
z z(m)
z z(m)
8 8
(m)
(m)
(m)
(m)
10 10 10 10
12 12 12 12
14 14 14 14
16 16 16 16
18 18 18 18
20 20 20 20
potenziale di
stato limite analisi IL
liquefazione
A 0.00 basso
B 0.00 basso
esercizio SLD
C 0.09 basso
D 0.08 basso
A 12.32 elevato
SLV B 11.38 elevato
ultimo SLU
C 13.72 elevato
D 12.77 elevato
27
Stabilità dei
pendii naturali
S. Rampello
stabilità
stabilità dei pendii naturali
1
caratteri del comportamento
pendii naturali
azioni sismiche
sollecitazioni di breve durata ma intensità, direzione e verso variabili
nel tempo e nello spazio
effetti
• caratteristiche del sisma (intensità, durata, contenuto in frequenza)
• caratteristiche del pendio
– geometria
– condizioni stratigrafiche e idrauliche
– proprietà meccaniche dei terreni
2
condizioni statiche
τm σn
W
σn
τm
σn
τf = c′ + [σn – u]·tanϕ′
sisma
σn
3
sisma
riduzione condizioni di σn
KhW τm
stabilità ±KvW
W
σn
τm
σn
comportamento stabile
azioni
resistenze
azioni, resistenze
azioni inerziali
• accumulo spostamenti
(durante il sisma)
azioni, resistenze
riduzione resistenza
• movimenti franosi
(dopo il sisma)
tempo
4
movimenti indotti da effetti inerziali
Loma Prieta (17.10.1989)
monte staz. Corallito
Austrian dam
N
76.2° valle
A 40
dx (cm)
20
valle
0
A -20
0 50 100 150 200 250
0
20
d y (cm)
40
60
80
100
0 50 100 150 200 250
stazione (m)
5
analisi di stabilità
(a) prima del sisma: condizioni statiche
(b) durante il sisma: condizioni pseudostatiche o dinamiche
(c) dopo il sisma: condizioni statiche, ma con eventuali
incrementi di u e decrementi di c′ e ϕ′
metodi di analisi
1. metodi pseudostatici
2. metodi degli spostamenti
3. metodi di analisi dinamica
6
modello di sottosuolo e azione sismica
fasi di studio
7
modello di sottosuolo
caratterizzazione pendio
• caratteristiche morfologiche e strutturali
(superficie topografica, stratigrafia, discontinuità …)
• proprietà fisiche e meccaniche (condizioni cicliche e dinamiche)
• regime delle pressioni interstiziali
• entità e posizione dei carichi esterni
strumenti di indagine
• cartografia di riferimento
• rilievi di superficie
• indagini geotecniche in sito e di laboratorio
• monitoraggio di pressioni interstiziali e spostamenti
azione sismica
8
stabilità
stabilità dei pendii naturali
metodi pseudostatici
9
valutazione delle condizioni di stabilità
pendii naturali
• valori caratteristici dei parametri geotecnici
• cinematismo critico – minore margine di sicurezza
• adeguatezza margine di sicurezza ⇒ progettista
metodi pseudostatici
coefficiente di sicurezza: rapporto tra resistenza al taglio disponibile e
sforzo di taglio mobilitato lungo la s.d.s
F = τf / τm assunto costante lungo la s.d.s.
metodi pseudostatici
• terreno: mezzo rigido plastico perfetto
• esistenza di una superficie di scorrimento
• sole equazioni della statica e criterio di resistenza (1)
• sisma: forza statica equivalente proporzionale al peso della massa
potenzialmente instabile
(1)
10
coefficiente sismico equivalente
0.15
amax/g
= K(t)
0.1
0.05
a/g
0
a(t)/g
-0.05
-0.1
-0.15
0 5 10 15 20 25 30 35
t (s)
0.15 amax
Kh = η ⋅
= K(t)
0.1 η·amax/g
0.05
g
K v = ±0 .5 ⋅ K h
a/g
0
a(t)/g
-0.05
-0.1
-0.15 η<1
0 5 10 15 20 25 30 35
t (s)
Keq minore di Kmax e calibrato sugli effetti del sisma sul pendio
→ spostamenti permanenti
11
valori di βs
amax
K h = βs ⋅
g
K v = ±0 .5 ⋅ K h
categoria di sottosuolo
A B, C,D, E
ag (g) βs βs
0.2 < ag ≤ 0.4 0.30 0.28
0.1 < ag ≤ 0.2 0.27 0.24
ag ≤ 0.1 0.20 0.20
oppure
• analisi di risposta sismica
– analisi 1D include SS
– analisi 2D include SS ed ST
12
amplificazione stratigrafica
coefficiente SS
Categoria di sottosuolo SS CC
A 1,00 1,00
ag
B 1,00 ≤ 1,40 − 0,40 ⋅ Fo ⋅
g
≤ 1,20 ( )
1,10 ⋅ TC*
−0,20
ag
C 1,00 ≤ 1,70 − 0,60 ⋅ Fo ⋅
g
≤ 1,50 ( )
1,05 ⋅ TC*
−0,33
ag
D 0,90 ≤ 2,40 − 1,50 ⋅ Fo ⋅
g
≤ 1,80 ( )
1,25 ⋅ TC*
−0,50
ag
E 1,00 ≤ 2,00 − 1,10 ⋅ Fo ⋅
g
≤ 1,60 ( )
1,15 ⋅ TC*
−0,40
amplificazione stratigrafica
coefficiente SS
categoria di sottosuolo e intensità moto sismico
2
Sottosuolo
A
B
C
1.5
D
E
SS
0.5
0.25 0.35 0.45 0.55 0.65 0.75 0.85 0.95 1.05 1.15 1.25
Fo ag (g) F0 ≈ 2.5
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
ag/g
13
amplificazione topografica
coefficiente ST
Categoria Caratteristiche superficie topografica Ubicazione opera o intervento ST
Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con
T1 --- 1,0
inclinazione media i ≤ 15°
In corrispondenza della
T2 Pendii con inclinazione media i > 15° 1,2
sommità del pendio
Rilievi con larghezza in cresta molto minore che In corrispondenza della cresta
T3 1,2
alla base e inclinazione media 15° ≤ i ≤30° del rilievo
Rilievi con larghezza in cresta molto minore che In corrispondenza della cresta
T4 1,4
alla base e inclinazione media i > 30° del rilievo
ST
i i
1
pendio rilievo
• per pendii di altezza H > 30 m e inclinazione α > 15°
• configurazioni piane
• in frane con s.d.s. profonde → ST = 1
resistenza al taglio
• in condizioni post-sismiche per amax > 0.15 g :
→ possibile riduzione di τf
• frane quiescenti o riattivate:
→ parametri di resistenza a grandi deformazioni (duttilità)
14
W = γ ⋅b⋅ D
l
l = b cosα A pendio indefinito
b α (ζa-ζb) ha = hb
B ub
±KvW ha = ζ a ; hb = ζ b +
KhW α γw
W ub = γ w ⋅ (ζ a − ζ b )
Dw S
D
P Kv positivo ub = γ w ⋅ Dw ⋅ cos 2 α
2 ⎧ γ wDw ⎫
c′ 1 c' +γD cos α⎨(1(1±±KKvv))−− KγhDtan−αK−h rtan α⎬ tanϕ'
+(σ n −⋅ u ) tan
τ Fc'= ϕ' +⎩ u
⎭ ϕ′
⋅ tan
F= f = γD cos 2 α[K h + (1F±=K v ) tan α] K + (1 ± K ) tan α
τm τm γD cos2hα[Kh + (1 ±v Kv ) tan α]
15
riduzione resistenza al taglio
c′ tan ϕ′
F= + (1 − ru ) ⋅ (1 − ψ max ) ⋅
γD ⋅ senα cos α tan α
Δumax
stima di ψ max =
σ'n0
16
riduzione resistenza al taglio – effetto Δu
pendio indefinito – condizioni statiche successive al sisma
F=
c′ (σ − u0 − Δu ) ⋅ tan ϕ′
+ n
γD ⋅ senα cos α γD ⋅ senα cos α
σn = γD cos2 α
Δu
relazioni empiriche nella forma = f (γmax , N )
p'0
17
stima di γv
IP IP
γv
γ γ
Vucetic (1994)
10
20
z (m)
30
40
50
18
stima Δu in terreni coesivi – γc
τmax
in alternativa: γ c,max = con τmax → da valutazione semplificata
G
A amax
m·amax amax
z
rd = 1-0.015 z
τmax
τ max A = m ⋅ amax
m ⋅ amax a γ
τ max = = ρ ⋅ A ⋅ z max = ⋅ z ⋅ amax
A A g
amax
τ max = σ v · rd
g
Idriss e Golesorkhi (1997)
amax
τmax = ⋅ σ v ⋅ rd
g
τmax
γ c,max =
G
G di tentativo → γ
G e γ compatibili ?
→ no → aggiorna G e ripeti
19
stima Δu in terreni granulari
20
riduzione resistenza al taglio
scelta parametri
frane attive o quiescenti (riattivabili dal sisma)
terreni a comportamento fragile:
picco cond. di post-picco c' ≈ 0 ϕ' = ϕ'pp
cond. residue c' ≈ 0 ϕ' = ϕ'r
post-picco
picco
tensione di taglio, τ : kPa
residuo
post-picco ≈ ricostituito n.c
residuo
α Δu γ terreni coesivi
W ψ= = β ⋅ log c
p'0 γv Matsui et al. (1980)
S
D Dw
1 2a
P 2 ⎛ N ⎞ Δu
ψ = ' = sen −1⎜⎜ ⎟
⎟
σ0 π ⎝ NL ⎠ terreni granulari
0,83 (Seed e Booker, 1977)
a = 0.96 ⋅ Dr
21
riduzione resistenza al taglio
tensioni totali
terreni coesivi
• possibili riduzioni di Cu:
- degradazione ciclica del materiale
- accumulo di Δu (proporzionale al numero di cicli del sisma)
• necessarie prove cicliche
• coefficiente di riduzione di Cu
0.65 ⋅ τmax
t = s⋅(γc – γv)r con γc =
G
0.65 ⋅ τmax
t = s⋅(γc – γv)r con γc =
G
22
appendice
richiami sui metodi di analisi
W = γ ⋅b⋅ D
l
l = b cosα A pendio indefinito
b α (ζa-ζb) ha = hb
B ub
±KvW ha = ζ a ; hb = ζ b +
KhW α γw
W ub = γ w ⋅ (ζ a − ζ b )
Dw S
D
P Kv positivo ub = γ w ⋅ Dw ⋅ cos 2 α
2 ⎧ γ wDw ⎫
c′ 1 c' +γD cos α⎨(1(1±±KKvv))−− KγhDtan−αK−h rtan α⎬ tanϕ'
+(σ n −⋅ u ) tan
τ Fc'= ϕ' +⎩ u
⎭ ϕ′
⋅ tan
F= f = γD cos 2 α[K h + (1F±=K v ) tan α] K2h + (1 ± K v ) tan α
τm τm γD cos α[Kh + (1 ± Kv ) tan α]
23
cuneo piano
b c
a c = H senϑ ; b d = Hsen(α − ϑ ) senα
KhW
±KvW 1 sen(α − ϑ )
Area(abc ) = H 2
W d 2 senα ⋅ senϑ
H 1
S W = γ ⋅ A = γH 2 ⋅ (cot anϑ − cot anα )
P 2
θ Kv positivo
α
a
F=
c'
⋅
2 tan ϑ
+
[(1 ± K v ) − K h tan ϑ − U W cos ϑ] ⋅ tan ϕ'
γH sen (α − ϑ)[K h + (1 ± K v ) tan ϑ] [K h + (1 ± K v )tan ϑ]
d
O θ0
θh s.d.s. circolare – B.T.
R
e Kv positivo
MR cuR 2 (ϑh − ϑ0 )
F= =
MD W [(1 ± K v ) ⋅ d + K h ⋅ e ]
24
metodi delle strisce
σn
b
azioni su una striscia
Variabili Incognite
XL P n
P ≅ σ n ⋅l khW S (F) n
E n-1
U ≅ u ⋅l h EL
W ER=EL+ΔE
X n-1
1
S ≅ τm ⋅l = {c'+(σ n − u ) tan ϕ '}⋅ l S XR=XL+ΔX
h
a
n-1
n
F
1 a P Totale 6n-3
S≅ {c'⋅l + (P − U ) tan ϕ '} Equazioni 3n
F U α
l Incognite 3n-3
Variabili Incognite
assunzioni iniziali: P n
F 1
- F = cost.
E n-1
- risultanti P ed U al centro della base X n-1
h n-1
Totale 4n-2
ipotesi aggiuntive : Equazioni 3n
sulle azioni di contatto tra le strisce ← Incognite n-2
25
b metodo di Fellenius (1936)
proposto originariamente per s.d.s. circolari
RL
khW risultanti azioni di contatto parallele alla base
W
X Li X Ri
RR = = tan αi
S E Li E Ri
P n-1 condizioni imposte, n-2 incognite
U
l α → problema sovracondizionato
→ metodo approssimato
S W
P
F=
[
' '
]
∑i cì lì + (Pì − U i ) tan ϕ i ⋅ Ri
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i
eq. locale:
traslazione perpendicolare alla base → Pi = Wi cos α i − Qi senα i
F=
[
' '
]
∑i cì lì + (Wi cosα i − Qi senαi − U i ) tan ϕ i ⋅ Ri
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i (Wi cosα i − Qi senα i ) f i
s.d.s. circolare
↓
[
Ri = R = cost ; xi = R ⋅ senα i ; f i = 0 F = ∑i cì lì + (Wi cosα i − Qi senα i − U i ) tan ϕ i R
' '
]
R ⋅ ∑i Wi senα i + ∑i Qi ei
26
b
metodo di Bishop semplificato (1955)
EL khW
proposto originariamente per s.d.s. circolari
W
risultanti azioni di contatto orizzontali
ER
S
P X Li = X Ri = 0
U
l α
n-1 condizioni imposte, n-2 incognite
→ problema sovracondizionato
→ metodo approssimato
risultati accurati per s.d.s. superficiali
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i − ∑i Si Ri = 0 khW
1
F
[ ]
∑i cì lì + (Pì − U i ) tan ϕ i ⋅ Ri = ∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i = 0
' ' S W
P
F=
'
[ '
]
∑i cì lì + (Pì − U i ) tan ϕ i ⋅ Ri
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i
s.d.s. circolare
↓
F=
'
[
∑i cì lì + (Pì − U i ) tan ϕi R
'
]
Ri = R = cost ; xi = R ⋅ senαi ; f i = 0 ⇒ R ⋅ ∑i Wi senαi + ∑i Qi ei
27
b
metodo di Bishop sempl. (1955)
EL eq. locale: traslazione verticale
khW
W P i cosα i + Si senα i − Wi = 0
S
ER P i cosα i + [
1 '
F
]
ci ⋅ li + (Pi − U i ) tan ϕi' ⋅ senα i − Wi = 0
U
P ⎛ 1 ⎞
[ 1
]
P i cosα i ⎜1 + tan ϕi' tan α i ⎟ = Wi − ci' ⋅ li − U i tan ϕi' ⋅ senα i
⎝ F ⎠ F
l α
⎛ 1 ⎞
mαi ( F ,α i ) = cosα i ⎜1 + tan ϕi' tan α i ⎟
⎝ F ⎠
Pi =
1 ⎧
mαi ⎩
[
1 '
]
⎨Wi − ci ⋅ li − U i tan ϕi ⋅ senα i ⎬
F
' ⎫
⎭
eq. implicita in F → procedura iterativa
1. valore di primo tentativo di F(0) (es. Fellenius)
2. calcolo di mαi e Pi
3. nuovo valore di F(1) si → fine
( )
4. controllo tolleranza F − F ≤ Tol
1 (0 )
no → F(1) = F(0) → (2)
b
metodo di Morgenstern & Price (1965)
XL
proposto per s.d.s. di forma qualunque
khW
EL ER=EL+ΔE relazione tra le azioni di contatto
W
Xi
S XR=XL+ΔX = λ ⋅ f ( xi )
Ei
P
U α con f (x) nota e λ incognita:
l (n-1) condizioni imposte, (n-1) incognite
→ metodo “esatto”
f ( x) = 1 costante in genere valori maggiori di f (x) nella
⎛ πx ⎞ porzione centrale del corpo di frana
f ( x) = sen⎜ ⎟ seno
⎝L⎠ (maggiore inclinazione risultante)
⎛⎜ −C nω n 2 ⎞⎟
⎝ ⎠
f ( x) = ke funzione di errore assunzione di base:
f ( x) seno troncato soluzione non molto influenzata da f (x)
f ( x) trapezoidale purchè soluzione accettabile
f ( x) assegnata per punti
28
x f metodo di Morgenstern & Price (1965)
+O
e R 2 incognite: F e λ
2 eq. di equilibrio globale:
khW
W eq. globale: rotazione rispetto ad O
S
P ∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i − ∑i Si Ri = 0
Fm =
'
[
∑i cì lì + (Pì − U i ) tan ϕ i ⋅ Ri
'
] Ff =
['
]
∑i ci li + (Pi − U i ) tan ϕ i ⋅ cosα i
'
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi f i ∑i Pi senα i + ∑i Qi
S XR=XL+ΔX mαi⎩ F ⎭
ΔEi = Qi + Pi senα i −
1 '
F
[
ci li + (Pi − U i ) tan ϕ i' ]
29
metodo di Morgenstern & Price (1965)
∑
(a) Fm = i
[c l + (P − U ) tan ϕ ]⋅ R
'
ì ì ì i
'
i i (c) P i =
1 ⎧ 1 '
[ ] ⎫
⎨Wi − ΔX i − ci ⋅ li − U i tan ϕ i ⋅ senα i ⎬
'
∑i Wi xi + ∑i Qi ei − ∑i Pi fi mαi ⎩ F ⎭
∑
(b) F f = i
[c l + (P − U ) tan ϕ ]⋅ cosα
'
i i i i
'
i i (d) ΔEi = Qi + Pi senα i −
1 '
[
cili + ( Pi − U i ) tan ϕ i' ]
∑i Pi senα i + ∑i Qi F
(e) X Li = EL i λ ⋅ f ( xLi ) ; X R i = ER i λ ⋅ f ( xR i )
Procedura iterativa:
Fm
F F e λ si ottengono dalla condizione:
Bishop
Fm(λ) = Ff (λ)
Janbu
λ λ
soluzione accettabile se:
- lungo le superfici di contatto tra le strisce: Xi < Xfi(Ei)
- forze normali Pi ed Ei di compressione
30
Stabilità dei
pendii naturali
S. Rampello
stabilità
stabilità dei pendii
1
metodi degli spostamenti
formulazione originaria
fasi di analisi
• scelta accelerogrammi di progetto
• determinazione del coefficiente sismico critico Kc= ac/g al quale
corrispondono condizioni di equilibrio limite (Fs = 1)
• calcolo spostamento (doppia integrazione eq. moto relativo)
• confronto tra spostamento limite e spostamento calcolato
2
metodo degli spostamenti
a
schema di blocco rigido vr
Newmark (1965) a0 base
• terreno instabile → corpo rigido ac blocco
• a(t) costante nello spazio ab
• τf costante nel tempo (ac = cost) t0 a0 t
tm = t0
v ac
mab B C
v0
ab
a0
v 02 ⎛ a ⎞
a0 T ur = ⎜1 − c ⎟
⎜
ac 2ac ⎝ a0 ⎟⎠
mac
A t
t0 tm
ac = Tlim /m < a0
Tlim ur
calcolo spostamenti
doppia integrazione moto relativo
5
4 inizio
movimento
3 aacc
2
a
a (m/s2)
1
0
-1 ar (t ) = a(t ) − ac
-2
istante
-3 di arresto inizio moto ar(t) > 0
-4
-5
intervallo di
1 integrazione
v r (t ) = ∫ ar (t )dt
(m/s)
vvr (m/s)
0
cond. di moto vr(t) > 0
nessuno
fine moto vr(t) ≤ 0
0.2 spostamento
(m)
ds (m)
0.1
0
d (t ) = ∫ vr (t )dt
0 1 2 3 4 5
t (s)
3
metodo degli spostamenti
• il corpo di frana si sposta lungo la s.d.s. quando a(t) > ac
• lo spostamento si annulla quando si annulla la velocità relativa
lo spostamento dipende da
- ampiezza, durata e contenuto in frequenza dell'azione sismica a(t)
- caratteristiche geotecniche e geometriche del pendio ac
nota
ac deve essere valutata utilizzando i valori caratteristici
dei parametri di resistenza
4
scelta accelerogrammi di progetto
http://esse1.mi.ingv.it
5
pericolosità sismica di base
definizioni
6
definizioni
VN = vita nominale
Vita Nominale VN
TIPI DI COSTRUZIONE
(in anni)
1 Opere provvisorie – opere provvisionali – Strutture in fase costruttiva ≤ 10
Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di
2 ≥ 50
importanza normale
Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di
3 ≥ 100
importanza strategica
CU = coefficiente d'uso
Classe d’uso I II III IV
Coefficiente CU 0.7 1.0 1.5 2.0
processo Poissoniano
• completamente casuale – nessuna memoria di eventi pregressi
• probabilità che un evento con frequenza di superamento λ = 1/TR si
produca in un intervallo di tempo VR:
V
− R 1 − VR
TR = =
PVR = 1 − e −λ⋅VR
= 1 − e TR (
λ ln 1 − PVR )
7
mappa di
pericolosità
sismica di
riferimento
ag = accelerazione massima
su affioramento rigido
• probabilità di superamento
PVR = 10%
ag max = 0,278g
• periodo di riferimento
VR = 50 anni
• periodo di ritorno
TR= 475 anni
(50° percentile)
8
amax al sito su affioramento rigido
Fo = 2.60 Tc*=0.28
9
scelta accelerogrammi
scelta accelerogrammi
10
accelerogrammi selezionati
4 4 4 4
2 2 2 2
a (m/s2)
a (m/s2)
a (m/s2)
a (m/s2)
0 0 0 0
-2 -2 -2 -2
-4 -4 -4 -4
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80 0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s) t (s) t (s)
4 4 4
2 2 2
a (m/s2)
a (m/s2)
a (m/s2)
0 0 0
-2 -2 -2
-4 -4 -4
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s) t (s)
11
valutazione Kc – pendio indefinito (Kv = 0)
c'+(γD − γ w Dw ) cos 2 α tan ϕ'− K h γDsenα cos α tan ϕ' equilibrio limite
F=
γDsenα cos α + K h γD cos 2 α F=1
2
Kc = 0.173
1.5
FS
1
F = 1 ⇒ Kc
0.5
0 0.1 0.2 0.3
Kh
12
metodi pseudostatici inversi
• valutazione coefficiente sismico critico Kc (F = 1)
e accelerazione critica ac = Kc⋅g
• ac > amax → pendio stabile
valori di ac corrispondenti a diversi livelli di esposizione all’azione sismica
(osservazioni sul comportamento di pendii californiani in condizioni sismiche)
calcolo spostamenti
13
equazione moto relativo – s.d.s. piana
W = γ ⋅b ⋅ D
m ⋅ x&&(t ) = [D(K ) − D(K c )] − [R (K ) − R (K c )] l = b cosα
l
A
b
R = c ' l + (W cos α − K hWsen α − U ) ⋅ tan ϕ'
D = W (sen α + K h cos α ) ±K vW
K hW α
[D(K ) − D(Kc )] = (Kh − K c ) ⋅ W cos α
W
Dw S
[R(K ) − R(Kc )] = −(Kh − Kc ) ⋅ Wsenα tan ϕ'
D
P
cos(α − ϕ')
x(t ) = (Kh − K c ) ⋅ W ⋅
W &&
scorrimento parallelo alla s.d.s.
g cos ϕ'
&&(t ) = [K (t ) − K ] ⋅ ∑ W e
Jϑ
&&(t ) = [a(t ) − a ] ⋅ ∑ Wiei
h c i i T.E.
ϑ c
&&(t ) = [K (t ) − K ] ⋅ ∑ W e
Jϑ T.T. J ⋅g
h c i i
14
calcolo spostamenti
s.d.s. piana
cos(α − ϕ')
x&&(t ) = [a(t ) − ac ] ⋅ analisi in tensioni efficaci
cos ϕ'
0.8
0.4
ag (g)
-0.4
-0.8
0 20 40 60 80
0.008 t (s) 0.6
velocità angolare (rad/s)
testa
0.006
0.4
dtot
d (m)
0.004 dx
0.2 dy
0.002
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.006 t (s) 0.6 t (s)
piede dtot ≅ dx
rotazione θ (rad)
0.004 0.4
d (m)
0.002 0.2
dy
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s)
15
spostamenti limite
del pendio
dlim
di manufatti presenti nel pendio
spostamento
livello di danno
(cm) Idriss (1985)
V irrilevante <3
IV modesto 15 State of Alaska
III moderato 30 Geotech. Evaluation
II elevato 90 Criteria Committee
I catastrofico 300
16
metodo degli spostamenti
formulazione modificata – approccio disaccoppiato
• analisi risposta sismica disaccoppiata da analisi spostamenti
1. analisi di risposta sismica:
1D
aeq(t) → accelerogramma equivalente
2D
approccio disaccoppiato
analisi 1D di risposta sismica
m·as(t)
Ai
m·a(z,t)
H
aeq (t ) ⋅ ρ ⋅ H ⋅ dx = τ(H , t ) ⋅ dx
τ(H , t ) g τ(H , t )
→ aeq (t ) = ⋅ = ⋅g
ρ ⋅ H g σ v (H )
accelerogramma equivalente
17
effetti deformabilità terreno
vs → ∞, a(t) costante nello spazio, moto sincrono
a (z,t) a (z,t)
ag
H
LL
D
H
18
comportamento terreno e rigidezza
Vs (m/s)
• visco-elastico non lineare 0
0 100 200 300 400
z (m)
15
da Vucetic & Dobry (1991) con IP = 25%
20
25
stiff
soft
30
dep. deformabile
3
• acc. verso opposto
4 fra monte e valle
19
profili di accelerazione istantanea
effetto volume di terreno instabile
ax (g)
0 0.2 0 0.2 0 0.2 0 0.2 0 0.2
0
0.2
0.4
z/D
al crescere di L e D
0.6
• asincronicità anche
0.8 in direzione verticale
(b)
dep. deformabile
5 00
dep. rigido
0.1 L = 25 m
H = 118 m H = 118 m
50
Kc = cost = 0.015
0.08 D=5m D=5m
D = 10 m a parità di resistenza
D = 15 m
0.06 D = 10 m
50
d (m)
0.04 100
L = 25 m
50 75
0.02 150
100
50
100 D = 15 m
0
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5
t (s) 150
75 -100 t (s)
20
metodi degli spostamenti
relazioni empiriche
formulazione modificata
aeq(t) da analisi della risposta sismica
Kc costante o decrescente nel tempo
dmax → doppia integrazione equazione moto relativo
21
relazioni empiriche – spostamento medio
ac
2 −9.4
Whitman & Liao (1984) 37 ⋅ vmax amax
d= e
(14 ev., 28 acc., M = 6.3-6.7,amax > 0.15g) amax
⎡⎛ 2.53 −1.09 ⎤
ac ⎞ ⎛ ac ⎞
log d = 0.90 + log⎢⎜⎜ 1 − ⎟ ⎜⎜ ⎟ ⎥ (cm)
⎢⎝ amax ⎟⎠ ⎝ amax ⎟⎠ ⎥
⎣ ⎦
1000
d (cm)
π
a2 (t ) dt [LT-1]
2g ∫TD
0.02g
0.05g
Ia =
10
0.1g
0.2g
0.3g d (cm)
1
0.4g Ia (m/s)
0.1
0.1 1 10
Intensità di Arias [m /s]
Ia (m/s)
22
relazioni empiriche – spostamento medio
Crespellani et al. (1998) – d (cm) ac −1.338
d = 0.011⋅ PD 0.977
(155 ev., 310 acc.) g
Ia
PD = (10-4g⋅s3) potenziale sismico distruttivo Ia (g⋅s)
v 20
v0 = intensità degli incroci con l’asse dei tempi di a(t) (s-1)
23
database accelerogrammi naturali italiani
dati di partenza
• 160 stazioni accelerometriche
• 100 eventi di magnitudo M ≥ 3.5
• 500 registrazioni (3 componenti) in condizioni free field
dati selezionati
• 100 stazioni accelerometriche
• 86 eventi di magnitudo M = 4.0 – 6.9 ; distanze epicentrali ≤ 100 Km ;
profondità focali di 2 – 24 Km
• 240 registrazioni (3 componenti) in condizioni free field
PGA = 0.033 – 0.405 g e Ia = 0.006 – 1.233 m/s
• 3 categorie di sottosuolo:
ammassi rocciosi o terreni molto rigidi (A
A) Vs > 800 m/s
terreni consistenti (B
B) Vs = 360 – 800 m/s
terreni mediamente consistenti (C
C, D) Vs < 360 m/s
Ky Ky
ln d = ln B − A −A
K max
Kmax d = B⋅e
24
relazioni empiriche (Rampello et al. 2010)
10
0.35
accelerogrammi scalati a 0.35g
g 0.25 g
accelerogrammi scalati a 0.25g
d94 d94
(m)
ddd (m)
(m)
0.1
depositi
0.01
consistenti
(categoria B)
0.001
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
10 KyK/y/KKmax
max KyK/y/KKmax
max
0.15 g scalati a 0.15g
accelerogrammi 0.05 g
accelerogrammi scalati a 0.05g
Ky
1
− A⋅
Kmax
d94 d94 = B2 ⋅e
(m)
d94
dd (m)
0.1
0.01
0.001
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
KyK/y/KKmax
max KyK/y/KKmax
max
0.35g 0.25g
0.1 0.1
d (cm)
d (cm)
0.01 0.01
cat. A cat. A
cat. B cat. B
cat. C, D, E cat. C, D, E
0.001 0.001
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
1 Ky/Kmax 1 Ky/Kmax
0.15g 0.05g
0.1
0.1
d (cm)
d (cm)
0.01
0.01
cat. A 0.001 cat. A
cat. B cat. B
cat. C, D, E cat. C, D, E
0.001 0.0001
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
Ky/Kmax Ky/Kmax
Ky
− A⋅
K max
d94 =B2 ⋅e
25
relazioni empiriche (Rampello et al. 2010)
Ky
− A⋅
K max
d94 =B2 ⋅e
26
metodo pseudostatico – Keq
amax
Fh = Kh ⋅ W Kh = η ⋅
con g η<1
Fv = K v ⋅ W
K v = ±0.5 ⋅ Kh
0.15
0.1
0.05
a/g
0
-0.05
-0.1
-0.15
0 5 10 15 20 25 30 35
t (s)
dmax = 10 cm → η = 0.36
0.01
0.36
0.001
0 0.2 0.4 0.6 0.8
η =β =Kay/a
/Kmax Rampello et al (2010)
c max
ln(d94 B2 )
η=
Ky Ky
− A⋅
Kmax =
d94 =B2 ⋅e Kmax −A
27
metodo pseudostatico – Keq
corrispondenza tra prestazione sismica e azione pseudostatica
1
dmax = 10 cm → η = 0.36
0.01
dmax = 20 cm → η = 0.27
0.27
0.36
0.001
0 0.2 0.4 0.6 0.8
η =β =Kay//aKmax Rampello et al (2010)
c max
ln(d94 B2 )
η=
Ky Ky
− A⋅
Kmax =
d94 =B2 ⋅e Kmax −A
coefficiente sismico
d
amax
Kh = k y = η ⋅
g Ky
η Kmax
Kc ≥ K y
d ≤ dy
28
scelta di η
1 1
0.35g 0.25g
ln(d94 B2 )
0.1 0.1
η=
Ky
=
d (cm)
d (cm)
Kmax −A
0.01 0.01
0.001 0.001
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
1 Ky/Kmax 1 Ky/Kmax amax
Kh = η ⋅
0.15g 0.05g g
0.1
0.1 d (cm)
d (cm)
0.01
0.01
0.001
0.001 0.0001
cat. B
0.2 0.4 0.6 0.8 0.2 0.4 0.6 0.8
Ky/Kmax Ky/Kmax
valori di η
• funzione di dy e amax
dy (cm) 5 15 20 30 5 15 20 30 5 15 20 30
amax (g) η (subsoil class A) η (subsoil class B) η (subsoil class C, D, E)
0.3 - 0.4 0.47 0.32 0.28 0.23 0.44 0.30 0.26 0.21 0.37 0.22 0.18 0.12
0.2 - 0.3 0.48 0.33 0.30 0.24 0.45 0.31 0.27 0.22 0.36 0.22 0.18 0.13
0.1 - 0.2 0.39 0.24 0.20 0.15 0.39 0.25 0.22 0.16 0.39 0.25 0.22 0.17
≤ 0.1 0.26 0.12 0.09 0.04 0.28 0.14 0.10 0.05 0.31 0.17 0.14 0.09
βs
29
valori di βs
amax
K h = βs ⋅
g
K v = ±0 .5 ⋅ K h
categoria di sottosuolo
A B, C,D, E
ag (g) βs βs
0.2 < ag ≤ 0.4 0.30 0.28
0.1 < ag ≤ 0.2 0.27 0.24
ag ≤ 0.1 0.20 0.20
valori di βs
30
esempi applicativi
pendio indefinito
metodo pseudostatico
±KvW
KhW α D = 15 m γ = 20 kN/m3
W Dw = 12 m c′ = 10 kPa
S
D
Dw α = 10° ϕ′ = 28°
P Kv positivo
u 0 γ w Dw
ag ag/g 0.25 ru = = ru = 0.4
Kh = βs ⋅ S ⋅ σ0 γD
βs 0.28
g
SS 1.154
K v = ±0.5K h ST 1.0 deposito coesivo
S = SS⋅ST 1.154
Kh 0.081 IP = 30%
amax = 0.289 g Kv 0.0405 VS = 210 m/s
G0 = ρ·VS2 = 89920 kPa
31
valutazione soglia volumetrica
γv
30 γv = 6·10-4
Vucetic (1994)
Δu in terreni coesivi
Δu γ Matsui et al. (1980)
ψ= = β ⋅ log c
p '0 γv β ≅ 0.45
valutazione max deformazione di taglio indotta dal sisma γc,max
32
valutazione γc,max
τmax
γ c,max =
G
τmax
γ c,1 = = 0.0746%
G0
τ
γ c,2 = max = 0.12%
0.6 ⋅ G0
τ Deformazione di taglio γ (%)
γ c,3 = max = 0.15%
0.5 ⋅ G0
Δu γ
τmax ψ= = β ⋅ log c = 0.20
γ c,4 = = 0.17% p' 0 γv
0.45 ⋅ G0
γc = 0.0017
γv = 0.0006
β = 0.45
valutazione stabilità – Δu = 0
condizioni statiche
c′ 1 tan ϕ′
F= ⋅ + (1 − ru ) ⋅ = 0.195 + 1.81 = 2.0
γD senα cos α tan α
condizioni sismiche
F=
c′
⋅
1
+
(1 − ru ) − Kh tan α ± K v ⋅ tan ϕ′
γD cos 2 α[K h + (1 ± K v ) tan α] K h + (1 ± K v ) tan α
33
valutazione stabilità – Δu ≠ 0
condizioni sismiche
F=
c′
⋅
1
+
(1 − ru ) ⋅ (1 − ψ ) − Kh tan α ± K v ⋅ tan ϕ′
γD cos 2 α[Kh + (1 ± K v ) tan α] K h + (1 ± K v ) tan α
kc
−A
kmax Rampello et al. (2010)
d = B⋅e
DATI :
• categoria di sottosuolo B A = 7.79
• 0.2 < amax/g < 0.3 B2 = 1.66
Δu = 0 kc
=
0.162
= 0.561
0.289 dmax = 2.1 cm
Kc = 0.162 kmax
Δu ≠ 0 kc
=
0.104
= 0.356 dmax = 10.4 cm
kmax 0.289
Kc = 0.104
34
analisi sismica di un pendio
50 52 50
28 z
ag/g 0.25 β H DH
° m m
βs 0.28
SS 1.154 28 28 78
ST 1.2
analisi statica FS = 1.43
S 1.385
analisi pseudostatica FS = 1.16
Kh 0.097
σn
K hW τm
±K vW
H
W
σn
τm
α
σn
&&(t ) = [K (t ) − K ] ⋅ ∑W e
Jϑ
&&(t ) = [a(t ) − a ] ⋅ ∑Wiei
h c i i T.E.
ϑ c
&&(t ) = [K (t ) − K ] ⋅ ∑W e
Jϑ T.T. J ⋅g
h c i i
35
cinematismo critico (FS = 1)
Kc = 0.168
xG = 77.37 m
eG yG = 63.33 m
dG
50 52 50
766256.02
z
peso unità volume γ (kN/m3) 19
peso corpo frana W (kN/m) 2375.38
massa m (Mg/m) 242.14
yG
50
50 52 50
c
J ⋅g
36
accelerogramma scalato di SSST (-)
0.4
0.2
a (g) 0
-0.2
-0.4
0 20 40 60 80
0.0016 t (s) 0.1
velocità angolare (rad/s)
testa
0.08 dx(-)
0.0012
0.06
d (m)
dy(-)
0.0008
0.04
0.0004 dx(+)
0.02
dy(+)
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.0008 t (s) 0.1 t (s) dx(-)
piede
(-)
rotazione θ (rad)
0.08
0.0006
0.06
0.0004 d (m)
0.04 dy(-)
0.0002 (+) dx(+)
0.02
dy(+)
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s)
10
20
30
z (m)
40
50
60
70
80
0 200 400 600 800
37
discretizzazione 1D
τ(H , t )
aeq (t ) = ⋅g
σ v (H )
50 52 50
28
z
50
0.2 0.2
aCG (g)
aCG (g)
0 0
-0.2 -0.2
-0.4 -0.4
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.0016 t (s) 0.2 t (s)
velocità angolare (rad/s)
testa
0.16 dx(+)
0.0012
dy(+)
0.12
d (m)
0.0008
0.08 dx(-)
0.0004
0.04 dy(-)
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.0016 t (s) 0.2 t (s)
piede dx(+)
rotazione θ (rad)
(+) 0.16
0.0012
0.12
d (m)
0.0008 dx(-)
0.08
(-) dy(+)
0.0004
0.04 dy(-)
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s)
38
τ(H , t )
accelerogramma equivalente aeq (t ) = ⋅g
0.4 0.4 σ v (H )
0.2 0.2
aeq (g)
aeq (g)
0 0
-0.2 -0.2
-0.4 -0.4
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.0016 t (s) 0.1 t (s)
testa
velocità angolare (rad/s)
0.08
0.0012
0.06
d (m)
0.0008 dx(+)
0.04
dy(+)
0.0004
0.02 dx(-)
dy(-)
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.0008 t (s) 0.1 t (s)
piede
rotazione θ (rad)
0.08
0.0006
d (m) 0.06 dx(+)
0.0004 (+)
0.04
0.0002 dy(+)
(-) 0.02
dx(-)
0 0 dy(-)
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s)
confronto risultati
acc. scalato NTC
acc. ARS_CG
acc. ARS_ave
NO
0.2 0.2
testa testa
0.16 0.16
d x (m)
dy (m)
0.12 0.12
0.08 0.08
0.04 0.04
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
0.2 t (s) 0.2 t (s)
piede piede
0.16 0.16
d x (m)
d y (m)
0.12 0.12
0.08 0.08
0.04 0.04
0 0
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
t (s) t (s)
39
Fronti di scavo e
costruzioni in terra
S. Rampello
1
stabilità di fronti di scavo e rilevati
metodi di analisi → pendii naturali
• valori di progetto delle azioni e dei parametri geotecnici
• cinematismo critico – minore margine di sicurezza
• verifiche: Approccio 1 – Combinazione 2: (A2+M2+R2)
Coefficiente R2
γR 1.1
metodi pseudostatici
c′ tan ϕ′k 1 1
τ fd = k + σ′n ⋅ = ⋅ (ck′ + σ′n ⋅ tan ϕ′k ) = ⋅ τf
γc′ γ ϕ′ 1.25 1.25 ,k
1 τ fd 1 1 τ f,k τ f,k
≥1 ⇒ ⋅ ⋅ ≥1 ⇒ ≥ 1.375
γR τm 1.1 1.25 τm τm
2
metodi pseudostatici
d
O θ0 metodi globali
θh
R Rd
≥1
e Ed
Cuk
σn Cud =
KhW τm γ cu
±KvW
H MR 1 ⎡ Cu 2 ⎤
W Rd = MRd = = ⎢ ⋅ r ⋅ Δθ⎥
τm
σn γR γR ⎣ γ cu ⎦
α
σn
Ed = MDd = W ⋅ [(1 ± K v ) ⋅ d + Kh ⋅ e]
MR cuR 2 (ϑh − ϑ0 )
F= =
MD W [(1 ± K v ) ⋅ d + K h ⋅ e ]
metodi pseudostatici
abachi di stabilità (Koppula, 1984)
• terreno puramente coesivo (c = cu ; ϕ = ϕu= 0)
• cu costante o variabile linearmente con la profondità
• metodo globale dell’equilibrio limite
• s.d.s. circolari
cu
cu0
cu W KhW
H, β, λ, n, D
Cu = Cu0 + a0·z
3
abachi di stabilità (Koppula, 1984)
a0 c N1
F= N1 + u 0 N2
γ γH
β ≤ 55° β ≥ 55°
s.d.s. critica profonda (n > 0 ; D ≠ 0) s.d.s. per il piede
(n = 0 ; D = 0)
N2
β =10° β =20° β =30°
N2
D D D
Kh
N2
β =40° β =45° β =50°
D D D
Kh β
4
applicazione NTC08
a0 c
F= N1 + u 0 N2 (sol. di Koppula, 1984)
γ γH
Rd
valutazione di N1 e N2 ≥1
Ed
• valori di Kh di normativa;
• applicazione coefficienti parziali M2 ai parametri di resistenza:
ΔCu a0 Rd 1 ⎡ a0 N1 Cu 0 N2 ⎤
a0d = = = ⎢ ⋅ + ⋅ ⎥ ≥1
Δz γ cu Ed γR ⎣ γ cu γ γ cu γ ⋅ H ⎦
cu0
Cu 0d =
γ cu
Rd 1 1 ⎡ a0 C ⎤
= ⋅ ⎢ ⋅ N1 + u 0 ⋅ N2 ⎥ ≥ 1
Ed γR γ cu ⎣ γ γ ⋅H ⎦
metodi pseudostatici
• coefficienti sulle azioni unitari
• coefficienti sui parametri di resistenza unitari
• coefficiente sulla resistenza di progetto γR = 1.2
Rd 1 τ f,k τ f,k
≥1 ⇒ ⋅ ≥1 ⇒ ≥ γ R = 1 .2
Ed γ R τm,k τm,k
5
metodi degli spostamenti
esempi applicativi:
fronte di scavo
6
verifiche mediante abachi di stabilità
condizioni statiche
ru = 0.36
γ c′ ϕ′ Cu β H DH D
kN/m3 kPa ° kPa ° m m
20 15 27.5 150 18.4 30 50 1.67
γH
N=
Cu
6.8
β
18.4
7
abaco di Taylor (1948)
D.M. 11.3.1988
γH Cu NCu Cu 150
Cum = ⇒ F= = F= = = 1 .7
N Cum γH Cum 88.24
γH
N=
Cu
NCu Hc NC u Hc 51
Hc = ⇒ F= = F= = = 1 .7
γ H γH H 30
D.M. 14.1.2008
Hc C NC u Rd 1 ⎡ Cu N ⎤ 1 1 ⎡ NCu ⎤
F= = u = = ⎢ ⋅ ⎥= ⋅ ⎢ ⎥ = 1 .1
H Cum γH Ed γR ⎣ γ cu γH ⎦ γR γ cu ⎣ γH ⎦
D.M. 11.3.1988 ⎛ c′ ⎞
m = m ⎜⎜ β, D, , ϕ′ ⎟⎟
⎝ γH ⎠
F = m − n ⋅ ru
⎛ c′ ⎞
n = n ⎜⎜ β, D, , ϕ′ ⎟⎟
⎝ γH ⎠
D.M. 14.1.2008
⎛ c′ ⎞
md = md ⎜⎜ β, D, d , ϕ′d ⎟⎟ cd′
1 ⎝ γH ⎠ = 0.02
⋅ (md − nd ⋅ ru )
Rd
= γH
Ed γ R ⎛ c′ ⎞
nd = nd ⎜⎜ β, D, d , ϕ′d ⎟⎟ ϕ′d = 22.5°
⎝ γH ⎠
8
abaco di Bishop e Morgenstern (1960)
m c′ n c′
= 0.025 = 0.025
γH γH
D = 1 .0 ϕ'
D = 1 .0
ϕ'
2.05
1.88
1.7
1.5
cot β cot β
m c′ n c′
= 0.025 = 0.025
γH γH
ϕ'
D = 1.25 D = 1.25 ϕ'
2.2 2.1
1.8 1.7
cot β cot β
9
abaco di Bishop e Morgenstern (1960)
c′ c′
m =0 n =0
γH γH
ϕ' ϕ'
1.38
1.25
cot β cot β
D.M. 11.3.1988
ϕ'= 27.5° c′/γH D m n F = m − n ⋅ ru
0.025 1.0 2.05 1.88
0.025 1.25 2.20 2.10 F = 2.45 − 2.4 ⋅ 0.36 = 1.6
0.025 1.67 2.45 2.47
D.M. 14.1.2008
1
⋅ (md − nd ⋅ ru )
cd′/γH D md nd Rd
ϕd'= 22.5° =
0.025 1.0 1.7 1.5 Ed γ R
0.025 1.25 1.8 1.7
0.025 1.67 1.97 2.04 1
⋅ (1.83 − 1.91⋅ 0.36 ) = 1.04
Rd
=
cd′/γH D md nd E d 1 .1
0 -- 1.25 1.38
0.025 1.67 1.97 2.04
0.020 1.67 1.83 1.91
10
condizioni sismiche
metodo pseudostatico – abaco di Koppula (1984)
H = 15 m, β = 60° a0
= 0 .1
γ
proprietà γ = 20 kN/m3
cu0
fronte cu0 = 90 kPa = 0.3
γH
a0 = 2 kN/m3 β = 60°
ag/g 0.25
SS 1.154
ST 1.2
categoria B
azione amax/g 0.346
sismica
NTC08 rev NTC08
βs 0.28 0.38
Kh 0.10 0.14
cu
Kh = 0 N2
N1 = 2.80
2.8 Kh= 0.1
N2 = 4.56
N1 = 2.65
β Kh= 0.14
β N2 = 4.23
11
verifica pseudostatica – confronto
a c
F = 0 N1 + u 0 N2 ≥ 1.3 Kh= 0.1
γ γH
D.M. 11.3.1988
F = 0.1⋅ 2.8 + 0.3 ⋅ 4.56 = 1.65
1.65 Cu,k
Rd 1 ⎡ a0 N1 Cu 0 N2 ⎤
= ⎢ ⋅ + ⋅ ⎥ ≥1
Ed γR ⎣ γ cu γ γ cu γ ⋅ H ⎦
NTC08 Kh= 0.1
1 1 Cu,d
Rd
= ⋅ [0.1⋅ 2.8 + 0.3 ⋅ 4.56] = 1.07
1.07
Ed 1.1 1.4
Rd 1 ⎡ a0 C ⎤
= ⋅ N1 + u 0 ⋅ N2 ⎥ ≥ 1
Ed γR ⎢⎣ γ γ ⋅H ⎦ Kh= 0.14
rev NTC08
1 Cu,k
⋅ [0.1⋅ 2.65 + 0.3 ⋅ 4.23] = 1
Rd
= 1.28
.28
Ed 1.2
esempi applicativi:
rilevato stradale
12
rilevato stradale
metodo pseudostatico
rilevato stradale
τ f,d
c′d, ϕ′d = 1.25 ≥ γR = 1.1
τm
analisi statica
τ f,d
= 1.1 ≥ γ R = 1.1
c′d, ϕ′d τm
NTC08
analisi pseudo-statica
τ f,k
rev NTC08: = 1.23 ≥ γR = 1.2
τm
13
valutazione spostamenti
Kc = 0.188
c′k, ϕ′k
0.3
ac = 0.188 g
0.2
metodo di Newmark 0.1
a (g)
0
-0.1
-0.2 ac = -0.188 g
-0.3
0 2 4 6 8 10 12 14 16
0.3 0.3
0.2 ac = 0.188 g ac = 0.188 g
0.2
0.1 0.1
a (g)
a (g)
0 0
-0.1 -0.1
-0.2 ac = -0.188 g -0.2 ac = -0.188 g
-0.3 -0.3
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16
0.3 0.3
0.2 ac = 0.188 g ac = 0.188 g
0.2
0.1 0.1
a (g)
a (g)
0 0
-0.1 -0.1
-0.2 -0.2
ac = -0.188 g ac = -0.188 g
-0.3 -0.3
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16
t (s)
valutazione spostamenti
0.5
0.4
d (mm)
0.3
s (mm)
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16
t (s)
t (s)
ky
−A
kmax relazione empirica
d = B ⋅e
DATI :
• categoria di sottosuolo B A = 7.79
• 0.2 < amax/g < 0.3 B2 = 1.66
ky 0.188
• k = = 0.843 dmax = 2.3 mm
max 0.223
14