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- perché i tempi di gioco sono ritenuti premessa ed al tempo stesso essenza del gioco e quindi
secondo noi vanno educati sempre anche quando è prevalente nella esercitazione l’obiettivo
fisico;
- perché secondo la filosofia della metodologia operativa la prestazione calcistica è
un’interazione continua tra aspetti organico-funzionali, coordinativi, tecnico-strategici ed
emozionali;
- perché realizza una maggiore efficacia dell’allenamento in virtù di una sollecitazione
motivazionale superiore;
- perché così l’obiettivo tattico è sempre perseguito;
- perché si coniuga la combinazione di abilità specifiche e di capacità motorie;
- per la possibilità di poter gestire l’intensità del lavoro a seconda delle dimensioni del campo,
il numero dei partecipanti, le regole di gioco;
- per la sua specificità.
Quindi l’idea è:
Questi gli aspetti caratteristici tra di loro connessi che costituiscono la filosofia operativa:
• carattere attivo del sapere, il calciatore elabora e non subisce quando è chiamato a
cimentarsi con situazioni problematiche da protagonista;
• carattere partecipativo della creazione, il calciatore risponde in modo non stereoripato
quando è in una situazione di autoapprendimento;
• carattere investigativo della creazione dei saperi, il calciatore matura nuovi saperi e non
riproduce saperi in forma ripetitiva quando è posto di fronte a questioni da risolvere;
• carattere rappresentativo della realtà nella creazione dei saperi, il calciatore perviene a
saperi inediti quando lavora attorno alla sua (individuale e/o di gruppo) rappresentazione
della realtà e non con saperi da essa disgiunti;
• carattere trasformativo della creazione dei saperi, il calciatore che modifica
arricchendola la sua rappresentazione della realtà personale e quella del gruppo in cui opera,
anziché chiudersi nella sua semplice conservazione.
Un processo così complesso, che è la risultante di molti fattori interagenti: elementi cognitivi,
affettivi, socioculturali, esperienziali, didattici, organizzativi, pone all’allenatore l’acquisizione di
una serie di competenze.
LE COMPETENZE
DELL’ALLENATORE
METODOLOGIE
D’INSEGNAMENTO DI ALLENAMENTO
INVECE
• è un consulente di processo;
• sa ascoltare;
• permette a tutti di esprimersi;
• aiuta il singolo ed il gruppo a progredire;
• consente a tutti di prendere coscienza della situazione;
• concede al gruppo di chiarire il percorso utile al successo.