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Il successo è prevedibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
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Capitolo Tre - Le Leggi del Business . . . . . . . . . . . . . . 86
20. La Legge della Finalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
21. La Legge dell’Organizzazione . . . . . . . . . . . . . . . 92
22. La Legge della Soddisfazione del Cliente . . . . . . 93
23. La Legge del Cliente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
24. La Legge della Qualità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
25. La Legge dell’Obsolescenza . . . . . . . . . . . . . . . 106
26. La Legge dell’Innovazione . . . . . . . . . . . . . . . . 108
27. La Legge dei Fattori Basilari per il Successo . . 110
28. La Legge del Mercato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
29. La Legge della Specializzazione . . . . . . . . . . . . 118
30. La Legge della Differenziazione . . . . . . . . . . . . 120
31. La Legge della Segmentazione . . . . . . . . . . . . . 123
32. La Legge della Concentrazione . . . . . . . . . . . . 125
33. La Legge dell’Eccellenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
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Capitolo Cinque - Le Leggi del Denaro . . . . . . . . . . . 165
46. La Legge dell’Abbondanza . . . . . . . . . . . . . . . . 170
47. La Legge dello Scambio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
48. La Legge del Capitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175
49. La Legge della Prospettiva Temporale . . . . . . . 178
50. La Legge del Risparmio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182
51. La Legge della Conservazione . . . . . . . . . . . . . 185
52. La Legge di Parkinson . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186
53. La Legge del Tre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188
54. La Legge dell’Investimento . . . . . . . . . . . . . . . . 192
55. La Legge dell’Interesse Composto . . . . . . . . . . 195
56. La Legge dell’Accumulazione . . . . . . . . . . . . . . 197
57. La Legge del Magnetismo . . . . . . . . . . . . . . . . 199
58. La Legge dell’Accelerazione Accelerata . . . . . . 203
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Capitolo Otto - Le Leggi della Negoziazione . . . . . . 245
73. La Legge Universale della Negoziazione . . . . . 248
74. La Legge degli Eventi Futuri . . . . . . . . . . . . . . 250
75. La Legge del Vantaggio Condiviso
o del Nessun Accordo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252
76. La Legge delle Possibilità Illimitate . . . . . . . . . 254
77. La Legge del Quattro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257
78. La Legge della Tempistica . . . . . . . . . . . . . . . . 259
79. La Legge dei Termini e delle Condizioni . . . . . 262
80. La Legge dell’Anticipazione . . . . . . . . . . . . . . . 265
81. La Legge dell’Autorità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
82. La Legge del Capovolgimento . . . . . . . . . . . . . 270
83. La Legge del Maggior Potere . . . . . . . . . . . . . . 272
84. La Legge del Desiderio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278
85. La Legge della Reciprocità . . . . . . . . . . . . . . . . 280
86. La Legge della Ritirata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 282
87. La Legge della Irrevocabilità . . . . . . . . . . . . . . . 285
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100. La Legge della Competenza . . . . . . . . . . . . . . 314
Sull’autore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321
7
Prefazione
U
n giorno, tanto tempo fa, decisi di intraprendere un
viaggio per scoprire perché il mondo funzioni in un
certo modo. Come molte persone, in questo viaggio ho
trovato la mia strada nel campo delle vendite, poi nel mana-
gement e alla fine nella libera impresa e negli affari. Nel cor-
so del tempo, ho iniziato a scoprire schemi e principi ricor-
renti e prevedibili che sembravano alla base di ogni successo
professionale. Elencarli e spiegarli è lo scopo di questo libro.
Ho perseguito per più di venticinque anni la medesima
missione: liberare il potenziale dell’individuo, fornendo idee
e strategie per ottenere i vantaggi e i risultati desiderati mol-
to più velocemente di quanto si potrebbe fare senza. Credo
che la vita sia il dono più bello e prezioso. Forte di questa
convinzione, mi sono impegnato per anni nella ricerca dei
modi per giungere ai propri obiettivi, materiali e non, spre-
cando il minor tempo possibile. Ecco ciò che mi ha spinto
a scrivere questo libro sulle leggi del successo nel lavoro e
nella vita in generale.
È un testo pensato appositamente per chi lavora nel
campo degli affari e vuole ottimizzare le proprie potenzia-
lità; per chi vuole ottenere il massimo dal lavoro, in termini
di qualità e quantità, senza gettare alle ortiche ore, settima-
ne, mesi e anni della propria preziosa esistenza, investendoli
nella carriera.
Ciascuna di queste leggi può farti risparmiare mesi e per-
sino anni di duro lavoro, soprattutto se finora hai vissuto e
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lavorato senza rispettarle. E ciascuna di esse è indispensabi-
le per realizzare il tuo pieno potenziale. La reiterata viola-
zione di una di queste leggi può costarti mesi e persino anni
di frustrazione e scarsi risultati.
Ecco una domanda per te: a parità di condizioni, se po-
tessi guadagnare cinquantamila euro all’anno o centomila
euro all’anno, quale cifra sceglieresti?
La risposta è scontata. Preferiresti sempre guadagnare
di più, a parità di tempo e fatica. Il fatto è che le persone
che vivono secondo queste leggi, praticando questi principi,
guadagnano molto di più rispetto a chi non li segue, pur
investendo il medesimo tempo.
Si tratta di leggi simili a quelle della fisica, della mate-
matica, della meccanica o dell’elettricità. Sono leggi prati-
che e dimostrate, applicabili a ogni ambito del successo e
del lavoro. Non trattano della salute, della casa, dell’amore,
dell’equilibrio o di nessun altro importante fattore capace di
garantire la felicità e la realizzazione personale. Questo libro
non cerca di affrontare tali argomenti; si occupa invece dei
principi eterni del successo nel lavoro.
La notizia migliore, relativa al successo nel lavoro, è che
la natura, in questo caso, è neutrale. Se fai quello che fanno
altre persone di successo, otterrai i loro stessi risultati. Se
non lo fai, non li otterrai. Semplice.
Alcune di queste leggi potrebbero sembrare semplicisti-
che o ovvie. Alcune si ripetono in modi diversi e in diverse
categorie. Ma, non credere di poterle trascurare o tralascia-
re. Solo coloro che “brillano nei fondamentali” ottengono
enorme successo e padronanza in qualsiasi ambito.
Mentre affronti il testo, soffermati qualche minuto su
ogni legge e valuta onestamente la tua condotta e il com-
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portamento che assumi in relazione a essa. Una intuizione
o una nuova idea che non hai mai avuto prima può essere
tutto quello che ti serve per cambiare direzione alla tua vita.
Se applichi Le 100 leggi fondamentali del successo nella vita
e nel lavoro e vivi la tua vita professionale in accordo con
esse, otterrai un significativo vantaggio su coloro che non
lo fanno.
Godrai di un livello di successo e soddisfazione che non
avresti mai immaginato possibile. Realizzerai più cose in
pochi mesi o anni di quante ne portino a termine le persone
in tutta la vita!
Brian Tracy
Solana Beach, California
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INTRODUZIONE
Il successo è prevedibile
Q
uesto è un periodo interessante in cui vivere. Come mai
in passato, oggi è in atto un ribaltamento di tutte le ca-
tegorie economiche fin qui conosciute, con nuovi spazi
personali e professionali che si aprono a ogni livello.
Come mai? La risposta più semplice è che abbiamo ma-
turato una profonda conoscenza delle leggi che regolano
i meccanismi del mercato; conoscenza che ci permette di
navigare anche quando il mare è in tempesta. Tutte queste
informazioni, queste idee e intuizioni, sono come l’acqua:
fluiscono ovunque e verso chiunque sia aperto ad accoglierle
e disposto a usarle.
Uno degli aspetti più belli è che tali idee e informazioni,
sono infinitamente divisibili. Se hai un’idea che può aiutar-
mi a essere più efficace in un’area del mio lavoro e la condi-
vidi con me, ne saremo arricchiti entrambi. Se poi, anche io,
condividerò il mio sapere con altra gente, che farà lo stesso a
sua volta, otterremo un miglioramento collettivo.
Il sapere, per sua natura, è cumulativo. Una volta che c’è,
non smette di esistere. Si rende disponibile a sempre più
persone e cresce in modo esponenziale. Ogni nuova cono-
scenza possiede connessioni e interconnessioni con altre
sfere del sapere, in uno schema in accelerazione che si auto-
rafforza. Ogni progresso del sapere crea nuove opportunità
che si espandono e moltiplicano quando quel sapere viene
utilizzato e messo a frutto.
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La forza trainante che si nasconde dietro l’esplosione del
sapere e l’espansione della tecnologia, è la competizione più
aggressiva, determinata, creativa e spietata che si sia mai co-
nosciuta, e che forse non è ancora arrivata al suo culmine.
È stato detto che gli “affari sono come la guerra”. I libri,
gli articoli e i corsi sul business sono costellati di riferimenti
alle “strategie di guerra del marketing”, “tattiche di guerri-
glia”, “contrattacchi” e altri termini militari. Sono tutti az-
zeccati, con una importante distinzione: la natura del tipo di
“guerra” che viene combattuta.
Le strategie militari sono finalizzate alla conquista di
popolazioni e territori. Le strategie di business sono finaliz-
zate alla conquista di clienti e mercati. Lo scontro militare
è finalizzato alla distruzione e alla vittoria tramite l’impiego
di una forza soverchiante. La concorrenza negli affari è fi-
nalizzata alla individuazione dei metodi migliori, più rapidi
ed economici, per soddisfare il cliente, in competizione con
le altre aziende che cercano di sottrarre il medesimo cliente.
Questo tipo di concorrenza è feroce. Molte delle menti
più raffinate e delle persone più dotate mai vissute, pensa-
no e lavorano giorno e notte per trovare modi nuovi per
soddisfare i clienti con prodotti e servizi migliori e all’a-
vanguardia. La competizione è aperta. Solo chi è in grado
di apprendere e applicare le idee e i metodi migliori più
velocemente degli altri potrà sopravvivere.
Il concetto di “Margine per la vittoria” afferma che: “Sono
le piccole differenze nelle capacità a determinare enormi
differenze nei risultati.” Piccole differenze nelle tue abilità
e conoscenze possono portare a grandi differenze nei tuoi
guadagni e risultati. Lo scopo di tutta la tua carriera, per te
stesso e per la tua azienda, dovrebbe essere quello di acquisire
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e sviluppare i margini per la vittoria nell’ambito in cui operi,
cosa che può fare la differenza tra successo e mediocrità.
Oggi giorno, le strategie e le tecniche per raggiungere il
successo, a qualsiasi livello professionale e in qualsiasi atti-
vità della vita, sono ampiamente a disposizione e prolifera-
no più rapidamente che in qualsiasi altra epoca della storia
umana. Tutti possiamo trarne beneficio facendole nostre e
applicandole alle nostre esistenze.
Lo scopo di questo libro è condividere con te un siste-
ma di principi o “leggi”, scoperti, messi in pratica e attuati
dagli uomini d’affari di maggior successo di tutto il mondo
e attivi in ogni genere di azienda, sia grande che piccola.
Mettere in pratica queste leggi ti farà ottenere il margine
per la vittoria.
Se conosci e comprendi queste verità eterne guadagnerai
un enorme vantaggio su coloro che ne sono all’oscuro. Se
organizzi sia la vita che gli affari in base a queste leggi e
principi universali, potrai avviare, costruire, gestire o trasfor-
mare un’attività o un ufficio con facilità e più rapidamente
di quanto pensassi.
Quanto più incorpori questi principi nel tuo modo quoti-
diano di pensare e prendere decisioni, tanto più efficace sarai.
Attrarrai e terrai accanto a te persone migliori; produrrai e ven-
derai prodotti e servizi migliori; gestirai le spese con maggiore
intelligenza; crescerai e ti espanderai con maggiore prevedibili-
tà e aumenterai i tuoi profitti in modo molto più costante.
Alcune di queste leggi, a una prima lettura, potrebbero
suonare insolite o persino controverse. Cionondimeno, si
tratta di verità eterne. Sono sempre esistite. Hanno sempre
funzionato. Sono leggi naturali. Fanno parte dell’universo.
A lungo termine, sono leggi inviolabili e fondamentali.
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In A Liberal Education [Una educazione liberale], Tho-
mas Henry Huxley scrisse: “La scacchiera è il mondo, i pezzi
rappresentano i fenomeni dell’universo, le regole del gioco
sono quelle che chiamiamo leggi della natura. Il giocatore,
all’altro capo della scacchiera, è nascosto. Sappiamo che il
suo gioco è sempre onesto, giusto e paziente. Tuttavia, sap-
piamo anche, a nostre spese, che non gli sfugge mai un erro-
re, né permette la più piccola dimostrazione di ignoranza.”
Allo stesso modo, queste leggi sono neutrali, non sono né
positive né negative. Sono indifferenti alle tue convinzioni
personali, preferenze o desideri. Sono sempre esistite negli
affari ed esisteranno sempre. Come scrisse Johann Wolf-
gang von Goethe: “La natura non comprende lo scherzo; è
sempre verace, sempre severa, ha sempre ragione e gli errori
e le colpe sono sempre quelli dell’uomo. L’uomo incapace di
apprezzarla, essa lo disprezza e solo a chi è puro, sincero e
intelligente essa si offre rivelando i suoi segreti.”
Se vuoi cucinare, studi la culinaria e segui le regole e i
principi relativi alla combinazione degli ingredienti, nonché
le preparazioni che hanno avuto successo in passato. Non
ti verrebbe in mente di aggiungere o eliminare ingredien-
ti aspettandoti poi che il piatto abbia lo stesso sapore che
avrebbe avuto se avessi seguito la ricetta già testata.
Allo stesso modo, non ti aspetteresti di raggiungere gli
stessi risultati di uomini d’affari e di successo se violassi le
leggi e i principi fondamentali messi da loro in pratica anno
dopo anno.
Conosco la storia di un uomo che decide di suicidarsi
buttandosi giù da un palazzo di trenta piani. Mentre preci-
pita qualcuno si sporge fuori da una finestra del quindicesi-
mo piano e urla: “Come sta andando?”.
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L’uomo in caduta libera risponde urlando a sua volta:
“Fino a qui, tutto bene!”.
Molte persone vivono gli affari con questo genere di fi-
losofia: “Fino a qui tutto bene!”. Violano le leggi e i principi
naturali che si applicano al business, a volte in modo consa-
pevole, altre no. Cionondimeno, si tratta di verità immuta-
bili e inviolabili. Le violi a tuo rischio e pericolo. E anche se
pensi di poter scampare alle loro conseguenze nel breve pe-
riodo, alla fine pagherai il prezzo pieno che esse richiedono.
La buona notizia è che se organizzi sia la vita che il lavo-
ro in base alle 100 leggi fondamentali per avere successo nella
vita e nel lavoro, ti garantirai il successo e la prosperità in
ogni sfera della tua esistenza. Se è vero che raccogli ciò che
semini, allora applicando buoni principi otterrai buone cose.
Forse la qualità più importante di una persona di suc-
cesso negli affari è il pragmatismo. Sei pragmatico se non
ti preoccupi necessariamente dell’origine di un’idea. Non ti
domandi da dove provenga e chi l’abbia pensata per primo.
Ti chiedi solo: funziona?
Avrai successo nel lavoro e nella vita se troverai ciò che
funziona e applicherai quel principio quando necessario, al
fine di ottenere un certo risultato. Questo libro ha lo scopo
di fornirti idee e strategie la cui efficacia è stata più e più
volte dimostrata.
Le leggi e i principi universali sono simili ai numeri tele-
fonici: se componi il numero giusto verrai messo in comuni-
cazione con la persona che desideri. Ma anche se sei brillan-
te, istruito, sincero, determinato e intelligente, componendo
il numero sbagliato non contatterai chi desideri.
Anno dopo anno, migliaia di società hanno realizza-
to meno di quanto avrebbero potuto; o sono persino fallite
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perché chi prendeva le decisioni non conosceva queste leggi
universali, oppure ha cercato di violarle sperando comunque
di farla franca. Ogni anno, centinaia di migliaia, e persino mi-
lioni di aziende, non riescono a realizzare il loro pieno poten-
ziale nelle vendite e nei profitti perché violano una o più leggi.
Ricorda che ignorarle non è una giustificazione valida
per motivare l’insuccesso. Anche se non conosci le leggi,
non sei esonerato dal rispettarle. Anche se la tua violazione
non è intenzionale, continuerai a pagarne il prezzo con fal-
limenti, frustrazione e risultati insoddisfacenti.
La mia storia
Il contesto in cui sono cresciuto non è stato molto esal-
tante. La mia famiglia non aveva soldi e, dall’età di undici
anni, ho pagato da solo tutte le mie spese facendo lavori
assurdi. Lasciai la scuola superiore senza diplomarmi.
Dopo aver svolto lavori di fatica per alcuni anni, approdai
al settore delle vendite. Per parecchi mesi, cercai di farmi
strada nel mondo delle vendite, fino a che cominciai a pormi
la domanda che mi cambiò la vita: perché ci sono persone
che hanno più successo di altre?
La Bibbia dice: “Cerca e troverai, perché chi cerca trova.”
Quando iniziai a cercare le ragioni per cui alcune persone
facevano meglio di me, trovai le risposte ovunque. E quando
misi in pratica le risposte, iniziai a ottenere i risultati sperati.
Nella vita esiste la “Regola del 10/90”. Questa regola dice
che il primo dieci per cento del tempo che investi nel rin-
tracciare le leggi, i principi, le regole, i metodi e le tecniche
che stanno dietro ad azioni di successo in qualsiasi settore, ti
farà risparmiare il novanta per cento del tempo e della fatica
richiesti per raggiungere i tuoi obiettivi in quell’ambito.
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Negli anni, ho scoperto che le persone più brillanti sono
quelle che dedicano del tempo a individuare le regole del
successo nel settore d’interesse prima di impegnarsi diretta-
mente. Fanno i compiti in anticipo.
Tra i trenta e i quaranta, recuperai gli anni di istruzio-
ne persi. Partecipai a un master in Executive Business Ad-
ministration (MBA) presso una delle maggiori università
e ottenni il diploma in amministrazione aziendale. Investii
circa quattromila ore del mio tempo studiando i principi e
le materie legati alle imprese commerciali. Negli anni, lessi
centinai di libri e articoli alla ricerca dei cosiddetti Segreti
del Successo.
Quando mi fu data l’opportunità di creare una rete di
venditori che coprisse sei Paesi, chiesi agli esperti, lessi libri,
ascoltai programmi audio e frequentai corsi per la selezio-
ne del personale e per la creazione di reti di vendita. Poi,
applicai ciò che avevo imparato e misi in pratica le leggi e i
principi che ritenevo più efficaci.
Nel giro di un anno, passai dalla vendita porta a porta,
a commissione netta, guadagnando quel tanto che bastava
per tirare avanti, alla creazione di una rete di novantacinque
venditori che copriva sei stati e generava milioni di dollari
all’anno in profitti.
In seguito, quando entrai nel settore edile, seguii la me-
desima procedura. Presi in prestito dalla biblioteca tutti i
libri sulle imprese edili e li studiai durante la notte. Passai
ore con altri impresari edili, subissandoli di domande. Poi,
opzionai un pezzo di terra per cento dollari, misi insieme le
analisi e le offerte finanziarie necessarie, trovai un partner
con la disponibilità finanziaria sufficiente a sottoscrivere il
progetto e, nei dodici mesi successivi, procedetti alla costru-
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zione e alla locazione di un centro commerciale da tre mi-
lioni di dollari.
Quando iniziai a importare automobili giapponesi, se-
guii la stessa procedura. In un anno, misi in piedi una rete di
sessantacinque concessionari, attraverso i quali vendetti vei-
coli per un valore superiore ai venticinque milioni di dollari.
Quando divenni dirigente di una società immobiliare
da duecentosessantacinque milioni di dollari, applicai alla
mia nuova posizione le leggi, i principi e le tecniche testate,
provate e raccolte fino a quel momento. Assunsi nuovo per-
sonale, riorganizzai l’azienda e ridefinii il suo assetto, por-
tandola dalla confusione alla redditività in meno di un anno.
Gli uomini d’affari iniziarono ad assoldarmi come con-
sulente e mediatore d’impresa. Azienda dopo azienda, uti-
lizzai il medesimo sistema. Mi immergevo nel settore del
quale mi stavo occupando fino a individuare i “principi del
successo” soggiacenti, per poi metterli in pratica. Come ri-
sultato, di volta in volta, ero in grado di far risparmiare ai
miei clienti o di fargli guadagnare milioni di dollari.
Successivamente, iniziai a organizzare queste idee e prin-
cipi in conferenze e seminari, sia aperti al pubblico che pri-
vati. Alla fine, creai un’intera serie di seminari e programmi
di formazione per aziende e privati, molti dei quali sono
stati registrati su supporto audio e video. Vengono insegnati
nelle aziende di tutta America e nel mondo, in venti lingue
e in trentuno Paesi.
La ragione del successo di questi principi, e dei seminari
e programmi che si basano su di essi, è semplice. Nascono
dalla esperienza pratica e testata delle tecniche che hanno
fatto risparmiare a chi le ha applicate anni di duro lavo-
ro per raggiungere gli stessi risultati. I miei studenti hanno
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utilizzato le idee apprese per generare centinaia di migliaia
e persino milioni di dollari dall’aumento delle vendite, dalla
riduzione delle spese o dal miglioramento dei profitti.
Negli anni, collaborando con centinaia di aziende e mi-
gliaia di imprenditori, ho scoperto che tutte le imprese di
successo, prospere, dinamiche e in crescita, sviluppano que-
sti principi in modo costante quasi in ogni cosa che fanno.
Se agisci nella stesso modo, inizierai quasi subito a ottenere
i medesimi risultati.
Gran parte del successo negli affari può essere facilmente
ascritta alla pratica di queste leggi. La maggior parte dei fal-
limenti può essere ascritta alla loro violazione o ignoranza.
Se la tua attività rispetta tali principi universali, otterrai ri-
sultati migliori, in maggior numero e con minor fatica. Sarai
più rilassato e sicuro di te. Sarai più ottimista e felice. Sarai
più efficiente ed efficace.
Invece di lavorare fino allo sfinimento, per poi sentirti
frustrato e sopraffatto, porterai a compimento rapidamente
e con facilità un’enorme mole di lavoro, con risultati di gran
lunga migliori rispetto agli altri che pure hanno impiegato
il doppio del tempo.
Durante i miei seminari, mi capita di condividere con
il pubblico una semplice analogia che spiega l’utilizzo
di questi principi. Faccio loro la seguente domanda: “Se
compraste un tapis roulant per casa vostra, quali aspetti
determinerebbero i vantaggi nell’usarlo?”. Piuttosto rapi-
damente gli imprenditori tra il pubblico rispondono che i
vantaggi apportati dal tapis roulant sarebbero direttamen-
te proporzionali al suo utilizzo e alla durata dell’utilizzo.
Il punto è questo: non viene mai posta la questione dell’ef-
ficacia del tapis roulant nell’aiutare le persone a essere più
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in forma e più in salute. Tutti danno per scontato questo
fatto. Il tapis roulant è un attrezzo testato per mantenersi in
forma e ciò è stabilito ormai da tempo.
Lo stesso accade quando inizi a usare leggi e principi
testati e dimostrati nella vita lavorativa. La domanda non è
se funzioneranno o meno. L’unica domanda riguarda quan-
to fedelmente e con quanta costanza li applicherai alle tue
attività. E, proprio come con un tapis roulant, quanto più
spesso e quanto più frequentemente applichi queste leggi,
tanto meglio esse funzioneranno e tanto più grandi e più
accessibili saranno i risultati che otterrai.
Un’ultima precisazione prima di cominciare. La carat-
teristica più comune delle persone di successo è che sono
fortemente orientate all’azione. Sono proattive anziché atti-
ve. Prendono l’iniziativa. Quando sentono una buona idea,
agiscono immediatamente. Attivandosi velocemente, otten-
gono un riscontro immediato che permette loro di correg-
gersi ed evolvere. Imparano e crescono attingendo da ogni
esperienza, sperimentando di continuo cose nuove.
Se nelle prossime pagine trovi una buona idea che puoi
applicare al tuo lavoro, prendine spunto e agisci immediata-
mente. Non procrastinare. Un’azione decisiva, o la decisione
di fare qualcosa in modo diverso, possono cambiarti la vita.
L’unica domanda che dovrebbe interessarti è: “Funzio-
na?”. Le idee che troverai nelle prossime pagine, funziona-
no. Funzionano ovunque, in ogni circostanza lavorativa. Più
le usi, meglio funzioneranno per te. Quanto più allinei la
tua vita a queste leggi e principi, tanto più felice e realizzato
sarai. Non ci sono limiti.
20
CAPITOLO UNO
P
erché esistono persone e organizzazioni che hanno più
successo di altre? Perché ci sono persone che hanno
carriere meravigliose, passano da una posizione all’altra,
progredendo e avanzando, guadagnando molti più soldi, ri-
cevendo compensi sempre più alti e promozioni più rapide?
E perché, invece, ci sono altre persone che passano da
un lavoro all’altro, costantemente angustiate dai soldi, sen-
za che si sentano apprezzate per il loro duro lavoro e per
il loro contributo? Perché ci sono così tante persone che,
come scrisse una volta Henry David Thoreau: “Vivono vite
di mera disperazione?”.
Quando avviai la mia carriera imprenditoriale, ero tal-
mente indietro che pensavo di essere il primo. Passai da un
lavoro all’altro, raramente per scelta, vagamente sconcertato
dal vortice di eventi attorno a me e dagli atteggiamenti dei
miei capi all’apparenza irragionevoli e imprevedibili. Ero
come una pedina in un gioco, o piuttosto nel loro gioco, del
quale non capivo chiaramente le regole.
Poi iniziai a chiedermi: “Perché ci sono persone che han-
no più successo di altre?”.
Notai che le persone attorno a me che ottenevano ri-
sultati migliori dei miei, non sembravano essere più intel-
ligenti, né dotate di un carattere migliore. A volte, avevano
personalità difficili e un’etica discutibile. Spesso le loro idee
e opinioni non avevano molto senso. Cionondimeno, anda-
vano alla grande.
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La grande scoperta
La prima grande svolta fu quando scoprii il principio
aristotelico della causalità, che noi oggi chiamiamo legge
di causa ed effetto. A quei tempi, quando la maggior parte
delle persone credeva che gli dei sul Monte Olimpo si di-
vertissero a giocare con il destino degli uomini, Aristotele
affermò qualcosa di completamente diverso che cambiò la
nostra visione del mondo per sempre.
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zioni. Ciò che vedi o provi è l’espressione del pensiero delle
persone nascoste dietro a un dato fenomeno. Ralph Waldo
Emerson se ne rendeva conto quando scrisse: “Ogni grande
organizzazione non è altro che il prolungamento dell’ombra
di un singolo uomo.”
Non è quel che ti succede, ma ciò che pensi di quel che
ti succede a determinare come ti senti e come reagisci. Non
è il mondo esteriore a stabilire circostanze o condizioni. È il
mondo interiore, ciò che hai dentro di te, a creare le situa-
zioni della tua vita.
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a te. Per esempio, quando ricevi una buona notizia il tuo at-
teggiamento si illumina immediatamente e ti senti più positi-
vo verso tutti e tutto. Se, al contrario, ricevi inaspettatamente
cattive notizie, all’improvviso sarai turbato, arrabbiato e ira-
scibile, anche quando le notizie sono infondate o false. È il
modo in cui interpreti l’evento che determina la tua reazione.
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lario alla Legge di Causa ed Effetto, e spiegano la ragione
del successo e della realizzazione personale, della felicità e
dell’infelicità, della ricchezza e della povertà.
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comune di tenerti in scarsa considerazione ponendoti obiet-
tivi ridotti rispetto a ciò di cui saresti veramente capace.
Queste convinzioni autolimitanti agiscono come freni sul
tuo potenziale. Ti trattengono. Generano i due più grandi
nemici del successo personale: il dubbio e la paura. Ti para-
lizzano e ti portano a esitare davanti alla possibilità di correre
rischi ponderati e necessari per la tua piena realizzazione.
Per poter progredire, evolvere e andare avanti nella vita e
nel lavoro, devi mettere costantemente in discussione le tue
convinzioni autolimitanti. Devi respingere qualsiasi pensie-
ro o suggestione riguardo ai tuoi limiti. Devi accettare, come
principio fondamentale, il fatto di essere una persona “senza
limiti” e che può fare benissimo ciò che fanno gli altri.
Quando ero giovane, provenendo da un ambiente familiare
disagiato, caddi nella trappola mentale che mi spinse a conclu-
dere che, siccome gli altri stavano facendo meglio di me, allora
dovevano essere anche migliori o più intelligenti. Involonta-
riamente conclusi che valevano più di me. Quindi, io valevo di
meno. Questa falsa convinzione mi ha bloccato per anni.
Il fatto è che nessuno è migliore o più intelligente di te. Se
gli altri stanno facendo meglio, fondamentalmente è perché
hanno sviluppato le loro doti e capacità naturali più di quanto
abbia fatto tu. Hanno imparato prima di te la Legge di Causa
ed Effetto che applicano alla loro vita e al loro lavoro. E tutto
quello che gli altri hanno fatto, nei limiti del possibile, proba-
bilmente puoi farlo anche tu. Devi solo imparare come.
28
Se avessi a disposizione tempo, denaro, doti, capacità
e contatti, cosa decideresti di fare, di essere o di avere?
2. Metti in discussione le convinzioni autolimitanti che ti
bloccano. Molte persone hanno una visione ristretta in
questo ambito. Hanno bisogno del riscontro sincero da
parte di chi può essere onesto con loro. Vai da qualcuno
che conosci e che si preoccupa per te, chiedigli se ritie-
ne che stai agendo al di sotto delle tue potenzialità e
che qualche tua convinzione ti blocca nelle cose che fai.
30
ragazzi che ottenevano risultati superiori, erano con-
siderate famiglie “dalle aspettative positive”. I genitori
alimentavano costantemente i loro figli con un flusso
di messaggi positivi, riaffermando quanto li amassero
e credessero in loro. A prescindere da ciò che accadeva
nel breve termine, i ragazzi sapevano che i loro genitori
li sostenevano al cento per cento. E non li deludevano.
3. Metti in pratica questo stesso comportamento con i
tuoi dipendenti e colleghi. I manager, gli imprendito-
ri e i venditori migliori sono persone con “aspettative
positive” verso tutti e tutto quel che fanno.
4. Aspettati il meglio da te stesso. Immagina di avere un
potenziale illimitato e di poter realizzare tutto quello
che ti viene in mente. Immagina che il tuo futuro sia
limitato soltanto dalla tua stessa immaginazione e che
ciò che hai realizzato finora non è che una piccola par-
te di quello di cui sei capace. Immagina che i momenti
migliori debbano ancora venire, e che tutto quello che
ti è successo finora non è stato altro che una prepara-
zione per le grandi cose che devono ancora accadere.
4. La Legge dell’Attrazione
Sei come un magnete, attrai indistintamente
nella tua vita persone, fatti e circostanze che sono
in armonia con i tuoi pensieri dominanti.
Questa è una delle leggi importanti che spiega gran parte
dei successi e dei fallimenti nella vita professionale e per-
sonale. Se ne scrive fin dai tempi delle scuole misteriche
31
dell’antico Egitto, tremila anni prima di Cristo. È così po-
tente, penetrante e onnicomprensiva, da influenzare tutto
quello che fai e dici; persino quello che pensi e senti.
Ciò che hai nella vita lo hai attratto tramite il modo in
cui pensi, tramite la persona che sei. Puoi cambiare la tua
vita perché puoi cambiare il modo di pensare. Puoi cam-
biare la persona che sei. Avrai sentito l’espressione “Chi si
assomiglia si piglia”; “Dio li fa e poi li accoppia”; “Ciò che
vuoi ti vuole a sua volta”. Sono modi di esprimere la Legge
dell’Attrazione.
I tuoi pensieri sono potentissimi. Sono come una forma
di energia mentale che viaggia alla velocità della luce. Sono
così sottili da riuscire a penetrare qualsiasi barriera. Ecco
perché, per esempio, può accadere che pensi a una persona,
a volte molto distante da te e, un attimo dopo, suona il te-
lefono ed è proprio lei. I tuoi pensieri si sono connessi con
quella persona nell’istante in cui l’hai pensata.
Le aziende sviluppano prodotti, processi, servizi e modali-
tà che attraggono un’intera costellazione di clienti, lavorato-
ri, fornitori, finanziatori e situazioni in armonia col pensiero
dominante dell’azienda stessa. È come se ogni ingrediente
umano dentro e fuori quella specifica organizzazione sia uno
strumento musicale. Insieme costituiscono una meravigliosa
orchestra sinfonica. Suonano all’unisono e creano un’armonia
che rappresenta le attività della tua azienda e della tua vita.
Se le cose non vanno bene in un’organizzazione, il modo più
rapido per apportare un cambiamento è fare entrare una nuova
persona che cambi la forma in cui le persone pensano e sen-
tono in relazione a se stesse e a ciò che stanno facendo. Nuovi
valori, nuove visioni, nuove strategie e nuove politiche verso i
clienti, determinano rapidi, e spesso sensibili, cambiamenti.
32
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Impegnati in un rigoroso processo di autoanalisi. Osser-
va attentamente il mondo attorno a te e guarda se è in
armonia con il tuo pensiero. Prenditi il merito di tutte le
cose buone nella tua vita. Se ci sono, è perché le hai at-
tratte. Poi, soffermati sulle cose che non ti piacciono e as-
sumitene la totale responsabilità. Se ci sono, è a causa tua,
per via di qualche falla nel tuo modo di pensare. Qual è
questa falla e che cosa hai intenzione di fare a riguardo?
2. Guardati dentro e chiediti: “Qual è la parte di me che
sta causando questa situazione?”. Considerati l’archi-
tetto della tua vita e del tuo destino. Crei costante-
mente ciò che ti accade tramite il modo in cui pensi.
Quali cambiamenti devi fare nel tuo modo di pensare
per cambiare o migliorare alcuni aspetti della tua vita?
33
che non corrisponda a qualcosa dentro di te. Se vuoi cam-
biare o migliorare un aspetto della tua vita, devi partire mo-
dificando i modelli mentali interiori. Talvolta, questa cor-
rispondenza viene chiamata “equivalenza mentale”. La tua
più grande responsabilità è creare dentro di te l’equivalente
mentale di ciò che vuoi vivere all’esterno. Il punto è che non
puoi raggiungere un obiettivo esteriore fino a che non lo hai
manifestato dentro di te.
È come se la tua vita fosse uno specchio che abbraccia tre-
centosessanta gradi. Ovunque guardi ci sei tu. Per esempio,
le tue relazioni riflettono sempre il tipo di persona che sei a
livello interiore. Il tuo atteggiamento, la tua salute e le tue
condizioni materiali sono un riflesso del modo in cui pensi.
Per molta gente è difficile accettarlo. La maggior parte
delle persone pensa che i problemi siano causati dagli altri
e da circostanze esteriori. Si arrabbiano e restano sconvolte
quando viene detto loro che sono i principali artefici di tutto
ciò che gli accade. Vogliono che siano gli altri a cambiare.
Vogliono che sia il mondo a cambiare. Ma loro non sono
disposte a farlo.
La Legge della Corrispondenza è un principio fonda-
mentale di tutte le religioni e scuole di pensiero. È la chia-
ve per la libertà e la felicità personali. È l’autostrada per il
grande successo e la realizzazione.
Hai la possibilità di controllare solo una cosa nel mon-
do, ed è il tuo modo di pensare. Quando assumi il pieno
controllo sul tuo pensiero, conquisti il controllo su tutti gli
altri aspetti della tua vita. Pensando e parlando solo di ciò
che vuoi, e rifiutandoti di pensare o parlare di ciò che non
desideri, diventi l’architetto del tuo destino.
34
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Cerca attorno a te esempi di come il mondo este-
riore sia un riflesso del tuo mondo interiore, fatto di
pensieri, emozioni e convinzioni. In che modo la tua
situazione attuale, negli affari o nel lavoro, riflette le
tue più intime attitudini e convinzioni nei confronti
della tua azienda, dei colleghi, dei prodotti e servizi,
dei clienti e dei tuoi obiettivi? Sii sincero.
2. Inizia oggi a costruire la consapevolezza, l’equivalente
mentale, della sfera esistenziale interiore di cui desi-
deri godere all’esterno. Visualizza e immagina che af-
fari e carriera siano perfetti in ogni loro aspetto. Quali
cambiamenti devi apportare al tuo modo di pensare
per creare il tuo mondo interiore e renderlo coerente
con le esperienze che desideri vivere all’esterno?
Riepilogo
Tutte le leggi sul lavoro e gli affari che imparerai in que-
sto libro sono estensioni logiche della Legge di Causa ed
Effetto, associata alle leggi della Convinzione, delle Aspet-
tative, dell’Attrazione e della Corrispondenza. Contengono
tutte il medesimo messaggio: se cambi la qualità del tuo
modo di pensare, cambierai anche la qualità della tua vita.
E dal momento che non ci sono limiti al miglioramento
dei tuoi pensieri, non ci sono nemmeno limiti al migliora-
mento della tua vita. Dipende solo da te.
35
CAPITOLO DUE
C
he cos’è il successo? Potrebbe definirsi successo “lo stato
in cui sei contento di ciò che hai”. Non dipende neces-
sariamente dai beni o dai risultati materiali. Puoi godere
del successo semplicemente raggiungendo quella condizione
in cui sei contento della tua vita in ogni suo aspetto e non pro-
vi insoddisfazione né il bisogno pressante di qualcos’altro. In
questo senso, potresti avere successo anche se fossi una persona
che se ne sta tranquillamente seduta a contemplare il mondo.
La realizzazione è diversa dal successo; si riferisce “all’ot-
tenimento di ciò che si desidera” e necessita la capacità di
stabilire degli obiettivi, fare piani di azione e metterli in pra-
tica. La realizzazione richiede il superamento di ostacoli e
difficoltà per conseguire degli obiettivi prefissati.
In entrambi i casi, sia nel successo che nella realizzazio-
ne, il punto di partenza per ottenere grandi risultati sta nel
decidere esattamente ciò che vuoi in ogni ambito della tua
vita personale e professionale. La motivazione necessita di
un “motivo”, e quanto più sei lucido riguardo ai tuoi motivi
reali, tanto più in fretta e tante più cose riuscirai a realizzare.
Il principio alla base dell’umano agire è che tutto ciò che fai
è finalizzato al miglioramento della tua vita. Ogni azione è gui-
data da uno scopo, sia esso esplicito o inconscio. Come scrisse
Aristotele, tutti i comportamenti sono “teleologici” o dotati di
significato, vale a dire: finalizzati a un obiettivo. Il solo fattore
che governa ogni tua azione è il desiderio di stare meglio ri-
spetto a come ti sentiresti se non compissi quell’azione.
37
La verità non irrilevante, è che puoi raggiungere sempre gli
obiettivi che ti sei posto. Se il tuo obiettivo è piccolo, per esem-
pio tornare a casa la sera e guardare la televisione, di certo lo
realizzerai. Se invece hai un obiettivo più grande, per esempio
ottenere il successo economico, la ricchezza e il prestigio tra le
persone con cui vivi e lavori, realizzerai anche questi.
La tua mente contiene un meccanismo cibernetico orien-
tato alla realizzazione dell’obiettivo. Una volta individuato un
bersaglio o un desiderio nella mente inconscia, quest’ultima,
insieme alla mente superconscia, esercita un potere speciale
che sembra spingerti inevitabilmente verso la realizzazione
dell’obiettivo, a prescindere da quale sia.
In questo senso, è come dire che la realizzazione degli
obiettivi avviene quasi in modo automatico. Tale capacità
orientata all’obiettivo è naturale come inspirare ed espirare.
La difficoltà sta sempre nel saper stabilire gli obiettivi con
chiarezza. Una volta appresa e praticata questa abilità, ini-
zierai quasi subito a realizzarti ad ogni livello. Inizierai a rag-
giungere i tuoi obiettivi più in fretta e con maggiore sicurezza.
La chiave per attivare le leggi del successo, è avere ben
chiaro in mente ciò che vuoi sapendo anche quale aspetto
avrà una volta che lo avrai raggiunto. Proprio come non ti
metteresti a costruire una casa senza un progetto, non pen-
seresti mai di poter costruire una vita meravigliosa senza
una lista chiara degli obiettivi che vuoi ottenere, e senza un
piano d’azione per la realizzazione di ciascuno di essi.
Purtroppo, la maggior parte degli studi afferma che meno
del tre per cento degli adulti ha obiettivi chiari, messi nero
su bianco, e piani dettagliati per realizzarli. Secondo Mark
McCormack nel suo libro Tutto quello che non vi insegnano
alla Harvard Business School, questo tre per cento di persone
38
guadagnano, in media, dieci volte di più di quello che, nello
stesso lasso temporale, guadagna chi non mette per iscritto
i propri obiettivi.
Oggi, puoi balzare a un livello di vita superiore se com-
pi la semplice azione di sederti con un blocco notes e una
penna e scrivere la lista delle cose che vorresti. La maggior
parte delle persone non l’ha mai fatto. Il semplice atto di de-
scrivere su carta ciò che vuoi realizzare e quali azioni inten-
di compiere per tale scopo nell’arco dei prossimi tre-cinque
anni, ti cambierà la vita.
Quando scrivi i tuoi obiettivi diventi immediatamente
una persona diversa. Il tuo atteggiamento verso te stesso e
il tuo futuro cambia in modo molto positivo. Ti senti otti-
mista e più sicuro di te. Senti di avere maggiore controllo
sulla tua vita. Soprattutto, quando i progetti e gli obiettivi
sono stati messi nero su bianco, la probabilità che tu riesca
a realizzarli aumenta di dieci volte, circa il mille per cento.
39
re, quando lo riprenderai in mano, resterai sorpreso. Rileg-
gendo la lista, scoprirai che otto dei tuoi dieci obiettivi sono
stati realizzati, a volte con modalità particolari. Spesso i tuoi
obiettivi si materializzeranno molto rapidamente.
Un dirigente di Houston, nel campo delle assicurazioni,
accolse il mio consiglio durante un seminario a Phoenix, un
sabato mattina. Nel pomeriggio, sull’aereo che lo riportava
a casa, fece una lista con le dieci cose che voleva realizzare
nei successivi dodici mesi. La sera seguente, di domenica,
rilesse la lista e si rese conto che aveva già realizzato cinque
dei dieci obiettivi. Segnò rapidamente altri cinque obiet-
tivi riportando la lista a dieci. Il giovedì successivo aveva
realizzato altri cinque obiettivi della nuova lista. Mi scrisse
confermandomi che, grazie al fatto di aver messo nero su
bianco i suoi obiettivi, era riuscito a fare in cinque giorni più
di quanto si fosse aspettato di poter realizzare in un intero
anno di duro lavoro.
Le seguenti leggi del successo funzioneranno se tu lavo-
rerai per loro. Si tratta di principi universali, scoperti, testati
e dimostrati nel corso dei secoli. Se inizi ad applicarli agli
affari e alla vita sarai sorpreso da ciò che realizzerai e della
facilità con cui lo farai.
40
In psicologia è stata ormai riconosciuta da tempo l’impor-
tanza dei sentimenti di controllo quali elementi critici nella
personalità e nell’agire umani. Il termine usato dagli psicologi
è “locus di controllo”. Il locus, o regione, di controllo si riferi-
sce alle aree delle tua vita nelle quali senti essere posizionato
il controllo. Se senti di essere tu personalmente a prendere le
decisioni che determinano la direzione della tua vita, allora in
psicologia si dice che hai un “locus di controllo interno”.
Se, al contrario, senti che è il tuo capo, le bollette da paga-
re, le esperienze dell’infanzia, la salute o qualsiasi altra cosa a
controllarti o a costringerti a fare o a non fare quel che vuoi
davvero, allora si dice che hai un “locus di controllo esterno”.
Il posizionamento di questa regione di controllo nel tuo
modo di pensare è l’elemento critico per determinare il tuo
personale livello di salute e benessere. Le persone con un
locus di controllo interno, coloro che sentono di essere al ti-
mone della propria vita, tendono ad avere personalità meno
stressate e sono capaci di elevate prestazioni. I soggetti con
un locus di controllo esterno, vale a dire chi sente che quel
che fa è determinato da terze persone e pressioni esterne,
tendono ad avere una personalità fortemente stressata con
prestazioni di basso profilo.
La psicologia cognitiva si focalizza sull’analisi delle tue
modalità di pensiero e del rapporto tra ciò che pensi, la tua
salute e la tua felicità. Più di venticinque anni di ricerche in
questo ambito hanno dimostrato che un “senso di controllo”
è assolutamente necessario per operare al meglio delle pro-
prie possibilità.
41
Non solo è inevitabile; è anche imprescindibile. Imprime
un’accelerazione. È imprevedibile e discontinuo. Influenza
ogni aspetto dell’esistenza.
Il cambiamento fa anche paura alla maggior parte delle
persone. Esiste in loro il desiderio profondamente radicato di
evitare qualsiasi cambiamento, persino quello positivo. Ecco
perché gli obiettivi sono fondamentali. Gli obiettivi ti per-
mettono di controllare la direzione del cambiamento. Ti assi-
curano che il cambiamento va nella direzione che auspichi. Ti
garantiscono il controllo sugli elementi critici della tua vita.
Ti danno un maggiore senso di potere e benessere personale.
42
passano la maggior parte del tempo a parlare di quello che
non vogliono. In base alle Leggi della Convinzione, delle
Aspettative, dell’Attrazione e della Corrispondenza, ciò a
cui pensi e di cui parli per la maggior parte del tempo si
manifesterà nella tua vita.
44
della vita dovrebbero essere costretti a condividere le loro
vincite con chi non è stato tanto fortunato.”
Questo genere di pensiero incoraggia sempre più perso-
ne a credere che la vita sia solo frutto del caso e a vivere se-
condo questa legge, convinti di essere vittime di circostanze
impossibili da evitare.
Le persone che vivono secondo la Legge del Caso, soli-
tamente sono negative, pessimiste, inermi e sentono di avere
pochissimo controllo sulle loro esistenze.
Chi vive all’ombra della Legge del Caso incolpa gli altri
dei suoi problemi. Adduce scuse di continuo, opera ben al
di sotto delle proprie potenzialità e indulge in varie forme
di escapismo, come passare ore e ore davanti alla televisione,
consumare alcol e droghe e stringere rapporti sociali vacui.
L’aspetto meraviglioso nel porsi degli obiettivi, è che il
solo farlo ti libera dalla Legge del Caso e ti pone saldamen-
te sotto l’egida della Legge del Controllo e quella di Causa
ed Effetto. Prefiggersi degli obiettivi ti dà una sensazione
di potere, di finalità e di direzione. Stabilire gli obiettivi ti
mette al comando della tua vita e ti fa sentire alla grande.
Ecco perché saper stabilire gli obiettivi viene definita
come la “qualità numero uno” del successo. Probabilmen-
te, è una delle capacità più importanti per la tua felicità e
benessere, più di qualsiasi altra che potresti sviluppare. Ti
posiziona al posto di guida.
45
2. Agisci subito per affermare il controllo sulle situazio-
ni che ti stanno facendo sentire in trappola e frustra-
to. Se avessi una bacchetta magica e potessi esercitare
un potere assoluto per cambiare condizioni e situa-
zioni, quali sarebbero e cosa cambieresti?
46
sofia le persone sono responsabili delle conseguenze del loro
comportamento. Gli individui sono responsabili delle cose
che fanno e che trascurano di fare.
È tua responsabilità essere libero e felice; non si tratta di
un fatto discrezionale, bensì ineludibile. È possibile compie-
re grandi progressi nella vita solo nella misura in cui accetti
un maggiore livello di responsabilità. Nessuno può farlo al
posto tuo, né lo farà.
L’aspetto interessante a proposito della responsabilità, è
che più l’accetti, più confidi in te, più gli altri saranno di-
sposti ad aiutarti. Tuttavia, meno responsabilità assumi e più
incolpi gli altri, minore sarà il numero di persone che vor-
ranno avere a che fare con te.
47
È quel che pensi e come lo pensi a determinare la tua
realtà. E dal momento che sei il solo a poter controllare il
tuo pensiero, l’atto essenziale di assumere il controllo sui
tuoi pensieri e di mantenerli focalizzati solo su quello che
vuoi (allontanandoli da ciò che non desideri) è l’inizio della
padronanza di sé, dell’autocontrollo e del potere personale.
48
Non addurre scuse e non incolpare gli altri. Non dire e
non pensare: “Non è compito mio!”. Questo è il modo
in cui ragionano e parlano persone senza futuro. Non
fa per te. Tu sei responsabile.
2. Offriti per svolgere nuovi incarichi e lavoro extra. Sii
la prima persona ad alzare la mano durante una ri-
unione quando c’è bisogno di fare qualcosa. Prendi
l’iniziativa. Sii proattivo. Vai dal tuo capo e digli che
vuoi maggiori responsabilità. E continua a chiederne,
sempre di più.
Se ottieni un incarico o se ti offri per qualche impe-
gno, fallo bene e subito. Sviluppa una certa sensibilità
per le urgenze. Cogli ogni occasione che ti si presenta
e agisci come se fosse un errore dell’avversario durante
una partita di calcio, un’opportunità per te di segnare
il gol della vittoria. Coglila al volo e vai a segno.
1. Ndt: goal in inglese significa anche obiettivo, da qui l’efficacia della metafora
nell’originale.
49
La tua capacità di stabilire con lucidità obiettivi specifici
in ogni ambito della tua vita, ti garantirà elevati livelli di
successo e realizzazione, più di qualsiasi altra singola abilità
o qualità. La totale chiarezza riguardo a ciò che vuoi è il
punto di partenza di tutte le più grandi conquiste.
Quanto più sei determinato e focalizzato, tanto più faci-
le sarà per te prendere decisioni migliori sulle priorità e su
come impiegare il tempo. Più ore trascorrerai lavorando ai
tuoi obiettivi principali, più ne realizzerai. Maggiori saran-
no le tue conquiste, meglio ti sentirai con te stesso; più ti
sentirai vincente, più vorrai conquistare. È come mettersi in
una spirale ascendente che porta a risultati sempre maggio-
ri. Ti senti meravigliosamente.
50
vendo tutto quello che ti viene in mente sulla Lista
dei sogni.
Ci sono persone che riescono a scrivere una lista di
soli cinque o dieci elementi. Altre invece scrivono li-
ste di due-trecento cose che vorrebbero realizzare nel
corso dei cinque anni successivi.
Perché ci sia motivazione, deve esserci un motivo. Un
buon ottantacinque per cento della tua motivazione è
determinato dalle conseguenze che ti aspetti, o dalle
cose che speri di realizzare, dalle tue azioni. Più hai le
idee chiare su ciò che vuoi, più motivato e determina-
to sarai nel realizzarle.
Dopo aver scritto la tua Lista dei sogni e degli obiet-
tivi, con tutte le cose che ti piacerebbe avere nella vita,
il passo successivo è assegnare a ciascuna una priorità.
Accanto alle voci più importanti per te, quelle che
possono fare la differenza nella tua vita e che desideri
con maggiore intensità, scrivi la lettera “A”.
Accanto alle voci che ti piacerebbe avere, ma che non
sono così importanti o che non possono cambiarti
la vita come quelle della categoria precedente, scrivi
la lettera “B”. Accanto a ciascuna delle restanti voci,
obiettivi che hai scritto di voler realizzare ma di cui ti
importa meno, scrivi la lettera “C”.
Ora trascrivi gli obiettivi contrassegnati dalla A su un
foglio a parte. Poi chiediti: “Quale di questi obiettivi,
se lo realizzassi, eserciterebbe il più grande impatto
positivo sulla mia vita?”.
Scrivi “A-1” accanto all’obiettivo principale. Poi chie-
diti: “Se potessi realizzare solo un altro obiettivo di
questa lista, quale sarebbe?”.
51
Scrivi “A-2” accanto al secondo più importante. Passa
tutta la lista degli A facendoti la medesima domanda,
e scrivendo “A-3”, “A-4” e così via fino a organizzare
tutti gli obiettivi A in ordine di priorità.
L’obiettivo A-1 dovrebbe essere il tuo “scopo tassati-
vo”, il più importante della tua vita. La sua realizza-
zione, rispetto agli altri, ti porterà al raggiungimento
di molti più traguardi. La scelta del tuo scopo tassati-
vo, dell’obiettivo principale, è il punto di partenza per
ottenere la grandezza che desideri. Scegliendo questo
obiettivo, entri a far parte del tre per cento degli uo-
mini e delle donne di successo nella nostra società.
Nelle sedute di pianificazione strategica con le mul-
tinazionali, utilizziamo un esercizio simile. Chiedia-
mo ai dirigenti presenti alla seduta di immaginare
che siano trascorsi cinque anni e che l’azienda sia ora
perfetta in ogni suo aspetto. Giriamo per la stanza e
chiediamo a ciascuno di descriverla dal proprio punto
di vista, in base alla propria posizione e responsabilità.
Poi, discutiamo e stabiliamo gli obiettivi principali
che l’azienda avrebbe raggiunto se avesse operato in
uno stato ideale. Appare subito evidente quale sia l’o-
biettivo o il risultato principale per l’azienda. Con la
stessa chiarezza, si evince che la maggior parte degli
altri obiettivi sono contributi, passi avanti verso la re-
alizzazione di quello principale.
Per esempio, nella pianificazione strategica di una
grande catena di ristorazione, emersero diversi obiet-
tivi che avevano a che fare con l’aumento del volume
per unità, la qualità del cibo, la reputazione sul mer-
cato, l’assunzione di personale, la formazione, le stra-
52
tegie di promozione, lo standard di servizio, le verifi-
che economiche interne e così via. Tuttavia, lo scopo
tassativo su cui tutti concordavano, era l’aumento del
prezzo delle azioni del trecento per cento nel corso dei
successivi cinque anni.
Fu subito chiaro che gli altri obiettivi non erano al-
tro che aspetti secondari, necessari affinché l’azienda
riuscisse a triplicare il prezzo delle azioni. Gli altri
obiettivi erano contributi, la cui realizzazione avrebbe
portato al risultato auspicato.
Nel rivedere i tuoi obiettivi personali, dovresti suddi-
viderli in tre categorie. Nella prima inserisci gli obiet-
tivi personali e familiari. Sono obiettivi qualitativi
perché hanno a che fare con le persone, il tempo e la
qualità della vita.
Corrispondono al “perché” agisci in un certo modo. Do-
vresti essere trasparente sulle motivazioni che ti spin-
gono verso certi obiettivi materiali e tangibili sui quali
stai lavorando. Molte persone vengono distolte dai loro
propositi perché cercano di ottenere beni materiali e
perdono di vista le ragioni per le quali lo stanno facendo.
La seconda categoria di obiettivi riguarda la carriera e
i desideri materiali.
Corrispondono al “che cosa” della tua lista. Sono i tra-
guardi da raggiungere per poter arrivare al “perché”. Il
“che cosa”, ovvero gli obiettivi professionali ed econo-
mici della tua lista, saranno conquiste lavorative, en-
trate economiche e profitti sulle vendite; il denaro e
gli oggetti materiali della tua vita.
La terza categoria comprende gli obiettivi di crescita
e sviluppo personale e professionale. Corrispondono
53
al “come”. Sono i compiti che devi svolgere, o trami-
te cui acquistare esperienza, per poter realizzare gli
obiettivi materiali che ti porteranno alla conquista di
quelli personali e familiari.
Devi ritagliarti obiettivi in ciascuna di queste tre aree af-
finché la tua vita sia bilanciata e per poter agire al meglio.
2. Predisponi dei piani d’azione dettagliati per realizzare i
tuoi obiettivi. Una volta stabilite le priorità, e dopo averli
suddivisi nelle categorie A, B e C trascrivendo quelli con
la A in un foglio a parte in ordine di priorità, sei pronto
per cominciare la fase di pianificazione. Prendi un foglio
bianco e scrivi in alto il tuo obiettivo A-1 usando il tem-
po presente, come se fosse già un dato di fatto.
Per esempio, potresti scrivere: “Guadagno centomila
euro l’anno.”
Poi, fai un elenco di tutte le cose che potresti fare per
realizzare questo obiettivo. Col tempo, ti verranno in
mente altre azioni da intraprendere e che dovresti ag-
giungere all’elenco. Continua a inserire voci fino a che
la lista non è completa.
Fai lo stesso per ogni altro obiettivo di categoria A. Al
termine, avrai una lista di obiettivi A accompagnata
da un elenco di idee per realizzarli.
Successivamente, organizza ogni lista di attività in base
al tempo e alla priorità. Quali sono i compiti che puoi
o che dovresti fare, oppure con cui iniziare? Quali sono
le azioni principali che farebbero la differenza nella re-
alizzazione dell’obiettivo? Scrivi una A, una B o una
C accanto a ciascuna voce e poi scrivi A-1, A-2, A-3,
B-1, B-2, B-3 e così via per ogni elemento della lista.
Ora hai una lista con gli obiettivi principali ordinati
54
per priorità. Hai anche un elenco delle attività, sem-
pre ordinate per priorità, da intraprendere per rag-
giungere questi obiettivi. Hai un obiettivo e un piano
d’azione per ogni area importante della tua vita.
Ripassa questo piano tutti i giorni, mattina e sera.
Stabilisci di fare qualcosa ogni giorno per avvicinarti
alla conquista di uno o più degli obiettivi principali.
Il lavoro quotidiano sui tuoi obiettivi ti permetterà di
sviluppare e mantenere un certo slancio e sarai sorpre-
so dalla rapidità con cui inizierai a progredire verso i
tuoi obiettivi più grandi e impegnativi.
In breve, ecco un metodo semplice, potente e testato
per stabilire e realizzare qualsiasi obiettivo. Mettilo in
pratica tu stesso e insegnalo agli altri.
56
Il mio amico Zig Ziglar, speaker e motivatore, ha formu-
lato quella che potremmo definire la Legge di Ziglar, ovvero
una parafrasi della Legge di Compensazione. Dice: “Puoi
avere tutto ciò che vuoi nella vita se solo aiuti un numero
sufficiente di persone a ottenere quello che desiderano.”
La Legge della Compensazione è una riformulazione
della Legge di Causa ed Effetto, o della legge del chi semina
raccoglie: “Ciò che un uomo semina, raccoglierà.”
Il significato di questa legge è che non puoi raccogliere
qualcosa se prima non hai seminato. Posta in altri termini:
ciò che raccogli oggi è la misura di quello che hai seminato
ieri. Se in futuro vuoi raccogliere qualcosa di più e di diver-
so, devi seminare nel presente qualcosa di più, di diverso o
di migliore.
Nel suo saggio Compensation, Ralph Waldo Emerson
dice: “Quanto più a lungo dai senza ricevere, tanto più
grande sarà il tuo ritorno quando finalmente ti verrà rico-
nosciuto.”
Questa legge, o principio, attraversa tutta la storia dell’u-
manità e spiega le ragioni del successo e del fallimento, della
felicità e dell’infelicità. È il principio base di tutte le attività
imprenditoriali; per la produzione di prodotti e servizi che
la gente vuole e comprerà in quantità tali da compensare i
costi aziendali e gli investimenti per metterli sul mercato.
Le persone e le società di successo sono alla costante ri-
cerca di modi per migliorare la qualità e la quantità della
loro offerta. Cercano continuamente modi nuovi per ag-
giungere valore e per servire i loro clienti meglio degli altri.
Tu dovresti fare lo stesso. Mettiti sempre dalla parte degli
angeli e chiediti: “Cosa posso fare per aumentare il valore
dei miei servizi ai clienti?”.
57
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Decidi cosa vuoi veramente e poi stabilisci il prezzo che
dovrai pagare per ottenerlo. Tutto quello che vuoi nella
vita ha un prezzo che devi pagare appieno e in anticipo.
2. Decidi quali sono le nuove abilità e qualità di cui avrai
bisogno per realizzare i tuoi obiettivi. Ricorda che per
ottenere qualcosa che non hai mai realizzato prima,
devi fare qualcosa che non hai mai fatto prima. Devi
diventare la persona che non sei mai stato. Qualsiasi
cosa tu voglia, dovrai pagare un prezzo in termini di
sacrificio, tempo, fatica e autodisciplina. Decidi che
cos’è e inizia oggi a pagarne il prezzo.
58
In America ci sono circa cinque milioni di milionari che
si sono fatti da soli, comprese molte persone provenienti da
situazioni familiari difficili. Inoltre, ci sono tantissimi immi-
grati che sono riusciti a conquistare l’indipendenza econo-
mica e che sono arrivati negli Stati Uniti senza soldi, senza
conoscere la lingua, con una istruzione limitata, senza amici
né contatti. Si tratta di persone che hanno superato la soglia
del milione di dollari trovando il modo di servire gli altri
con maggiore efficacia. Tu puoi fare lo stesso.
59
In altre parole: vieni pagato per i tuoi risultati. La buona
notizia è che puoi aumentare il tuo valore, e quindi anche i
guadagni, incrementando la qualità e la quantità dei tuoi ri-
sultati. Nel lungo periodo si tratta dell’unica strada praticabile.
Focalizzarsi sui risultati, accontentando i clienti meglio
della concorrenza, è la forza motrice delle imprese di suc-
cesso. I manager di punta nelle aziende leader, sembrano
nutrire tutti una “ossessione per il servizio al cliente”.
Gli uomini e le donne di successo sono capaci di “annullar-
si” nel servire le persone, i clienti, i datori di lavoro e gli altri.
Combinando insieme la Legge della Compensazione con
la Legge del Servizio, ottieni le chiavi per ottenere ciò che
vuoi davvero nella vita. Ricevi esattamente quel che dai e, cosa
meravigliosa, hai il totale controllo su ciò che dai. Nessuno
potrà mai impedirti di dare di più. Nessuno potrà mai impe-
dirti di andare oltre, di fare più di quello per cui sei pagato.
Se ti dedichi completamente a servire i tuoi clienti (il
capo, i colleghi, le persone che comprano e usano i tuoi pro-
dotti e servizi) inizierai a sentirti ricco di propositi e prova-
re una meravigliosa sensazione di pienezza. Sentirai di fare
davvero la differenza nel mondo. Quando sai di dare più di
quanto ricevi, di rappresentare quindi un contributo effetti-
vo, ti senti meravigliosamente.
Quando ti dedichi anima e corpo a rendere felici i tuoi
clienti, servendoli meglio di chiunque altro, assumi il totale
controllo sul tuo futuro. Così facendo posizioni la tua car-
riera e la tua vita economica sulla corsia di sorpasso.
60
affidamento per realizzarti sia nella vita professionale
che personale. I tuoi clienti comprendono anche co-
loro che dipendono da te per il loro successo e la loro
soddisfazione.
Al lavoro, i tuoi clienti interni sono il capo, i colleghi
e i collaboratori. Queste persone dipendono da te in
molti modi. Che cosa hanno bisogno da te per poter
dare il loro meglio? In che modo potresti diventare
più prezioso per loro?
2. Stabilisci quali sono i tuoi clienti esterni più impor-
tanti, le persone al di fuori della tua azienda che devi
soddisfare se vuoi che continuino a fare affari con te.
Quali sono i tuoi clienti più importanti, oggi e nel
futuro? Cosa potresti fare per aumentare il valore del
tuo servizio per le persone funzionali alla sopravvi-
venza della tua azienda?
Quali sono le persone nella vita privata che dipendono
da te: i familiari, gli amici, i membri della tua comuni-
tà? In che modo potresti servirli meglio? Cosa potresti
fare per rafforzare o arricchire le loro esistenze?
Qualunque siano le risposte, scrivile, crea un piano d’a-
zione e poi agisci. Da ciò dipende il tuo futuro.
Primo corollario
della Legge dello Sforzo Applicato
Ogni grande successo è preceduto da un lungo
periodo di duro, durissimo lavoro in un’unica
direzione, verso uno scopo stabilito in modo chiaro.
62
vorare duramente o a lungo. Devi lavorare per incarichi e at-
tività di alto livello, finalizzati alla realizzazione di obiettivi
significativi e importanti.
Terzo corollario
della Legge dello Sforzo Applicato
Per realizzare più della persona media, devi
lavorare di più e più duramente rispetto a essa.
63
un po’ più a lungo al lavoro? Per esempio, comincian-
do anche solo un’ora prima degli altri, lavorando du-
rante la pausa pranzo e fermandoti un’ora in più, puoi
ritagliare tre ore extra di produttività al giorno.
Un’ora di lavoro svolto con concentrazione e senza in-
terruzioni ti frutterà l’equivalente di due o tre ore di
lavoro normale e interrotto svolto nell’arco della gior-
nata. La tua produttività raddoppierà e così anche il
tuo valore. Inoltre, arrivando un po’ prima la mattina
e trattenendoti la sera, eviterai gran parte del traffico!
2. Inizia oggi stesso a organizzare le tue giornate e le tue
settimane in modo da lavorare quarantacinque, cin-
quanta o persino sessanta ore la settimana. Sarai sor-
preso di scoprire come è semplice creare ore extra, e ti
farai notare molto più rapidamente dalle persone che
possono aiutarti a progredire, senza che tu debba dire
una sola parola.
Soprattutto, quando sei al lavoro, lavora! Non perdere
tempo a chiacchierare inutilmente con i colleghi, fa-
cendo telefonate personali, lunghe pause caffè e pro-
lungate pause pranzo. Quando lavori, lavori! China la
testa e fai fruttare ogni minuto. Quando arrivi prima
o resti più a lungo, mettiti al lavoro senza indugio.
Lavora su incarichi di alto livello. Evita conversazioni
futili. Socializza solo nel tempo libero. Ricorda che
gli altri ti osservano.
64
13. La Legge della
Supercompensazione
Se dai sempre di più di quello che sei pagato, ver-
rai pagato sempre di più di quel che guadagni ora.
Per avere grande successo devi sempre cercare nuove op-
portunità e spingerti oltre le esigenze della tua mansione. Na-
poleon Hill, forse lo studioso di maggior successo nella prima
metà del XX secolo, concluse che una delle chiavi per ottene-
re il grande successo era la disponibilità a “fare l’impossibile”.
In virtù di questo principio, il tuo futuro è illimitato. Non
ci sono limiti alle cose che puoi fare per aggiungere valore
al tuo lavoro. Puoi fare l’impossibile in ogni ambito, sempre
e comunque. Puoi sempre cercare le opportunità per andare
oltre le aspettative.
Earl Nightingale suggeriva di “fare sempre più di quello
per cui si viene pagati, altrimenti non guadagneremo mai
più di quanto prendiamo ora”. L’unico modo possibile per
aumentare il raccolto, è seminare di più. Il solo modo per
farsi pagare di più consiste nell’aggiungere più valore al tuo
lavoro e nell’ottenere risultati sempre migliori.
Una giovane che stava lavorando come segretaria per una
grande azienda in Florida, partecipò a un mio seminario poco
tempo fa e mi raccontò la sua storia. Disse di aver ascoltato
uno dei miei corsi audio e, come risultato, aveva stabilito l’o-
biettivo di aumentare le sue entrate del cinquanta per cento.
Nel profondo del cuore però, non credeva davvero che fosse
possibile per via della struttura salariale dell’azienda.
Ciononostante, iniziò ad applicare la Legge della Su-
percompensazione al suo lavoro. Prese a cercare le strade
65
per incrementare il valore del servizio che svolgeva per il
capo, e faceva più di quanto fosse pagata. Applicava la legge
a tutto ciò che svolgeva. Nel tempo libero si diede da fare
per migliorare le sue competenze. Iniziava a lavorare un po’
prima e si tratteneva oltre l’orario. Si fece carico di ulteriori
responsabilità e le svolse al meglio delle sue capacità.
Studiò i compiti che il capo non svolgeva volentieri e che
gli portavano via molto tempo, come rispondere alla corri-
spondenza di routine. Un giorno rispose a diverse sue lettere
e, prima di spedirle, gliele portò in visione. Lui ne fu sorpreso
e compiaciuto. Iniziò a passarle una parte sempre maggiore
del suo lavoro di routine, e lei lo svolgeva rapidamente e bene.
Per farla breve, mi raccontò che il capo nel giro di un
anno le alzò gradualmente lo stipendio in tre trance: da
1.500 $ al mese a 1.750 $; poi a 2.000 $ e, infine, lo portò a
2.250 $, con un aumento del cinquanta per cento. Le diede
questi aumenti senza che lei glieli avesse chiesti!
La giovane segretaria non fece altro che cercare nuovi
modi per lavorare di più e bene, servendo il suo capo sem-
pre meglio. Lui le aumentò lo stipendio perché riconobbe
quanto fosse cresciuto il valore della sua collaborazione.
L’aspetto interessante è questo: quella donna aveva dovuto
lavorare fino all’età di venticinque anni per riuscire ad avere uno
stipendio di 1.500 $ al mese. In soli sei mesi, applicando que-
sti principi, aveva aumentato il salario del cinquanta per cento.
Si tratta di regole che possono funzionare anche per te. Devi
semplicemente metterle in pratica nel tuo lavoro ogni giorno.
66
mostrando più intelligenza? Che cosa potresti delega-
re, appaltare, semplificare o eliminare così da dedicare
più tempo per le poche cose che ritieni più importanti?
2. Identifica quali sono le aree del tuo lavoro dove potre-
sti fare l’impossibile, dove potresti fare più di quanto
gli altri si aspettano. Dove e in quali modi potresti
lavorare più duramente, con maggiore disciplina, per
ottenere persino più risultati importanti?
Vai dal capo e chiedigli se c’è qualche compito che potre-
sti fare al posto suo. Scova i modi per rendergli la vita più
facile e lui troverà il modo per rendere migliore la tua.
68
fallimento. Le diverse leggi di Murphy sull’organizzazione
possono essere riassunte nella seguente frase: “Se qualcosa
può andar male, lo farà. E se c’è una possibilità che diverse
cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà
la prima a farlo e nel momento peggiore, producendo la per-
dita di denaro più alta.”
La prima chiosa alla Legge di Murphy è che “Murphy
era un ottimista”. Non dare mai per scontato qualcosa di
importante. Se una cosa è tanto importante, allora vale an-
che la pena controllare e ricontrollare.
70
alla prova dal tuo lavoro. Devi fare ciò che ami, amare quel
che fai e mettere il cuore nel tuo lavoro.
71
questo momento? Qualunque sia la risposta, è qui che devi
focalizzare le tue energie e non altrove.
72
decisioni e ad agire, mentre quelli che non venivano pro-
mossi si bloccavano nella paura di sbagliare.
Sviluppare l’attitudine al decisionismo può essere il fat-
tore cruciale che ti permette di assumere il comando di una
situazione immettendoti nella corsia di sorpasso dell’avan-
zamento professionale.
Ho parlato con tantissimi uomini e donne la cui vita, a
un certo punto, è cambiata in meglio. In quasi tutti i casi,
mi spiegarono che il cambiamento era avvenuto quando fi-
nalmente avevano deciso di “diventare seri”. Smisero di non
prendere posizione. Scelsero di assumersi le proprie respon-
sabilità e poi di mettere anima e corpo nell’azione che ne
conseguiva.
Chi ottiene grandi risultati non necessariamente prende
le decisioni giuste; si tratta piuttosto di persone che aggiu-
stano le loro decisioni. Accettano i feedback e si autocor-
reggono. Assumono nuove informazioni e, se necessario,
apportano delle modifiche. Ma sono sempre risolute, guar-
dano avanti, non tentennano mai, né vacillano nei loro at-
teggiamenti e approcci alla vita.
73
Il corollario successivo proviene dal meraviglioso libro
del 1935 di Dorothea Brande intitolato Wake Up and Live
[Svegliati e comincia a vivere]. Racconta la scoperta che ha
cambiato la sua vita e quella di migliaia di persone che han-
no ascoltato questa storia durante le sue conferenze.
74
Come scrisse William Shakespeare nell’Amleto: “Pren-
der l’armi in un mare di triboli e con esse disperderli.”
2. Sii determinato. Provaci! Cogli l’occasione! Agisci con
coraggio e forze invisibili ti verranno in aiuto. Soprat-
tutto, fallo ora.
75
di idee che sviluppi, migliore sarà la qualità delle stesse a
tua disposizione.
Non esiste ostacolo nella vita che tu non possa superare
con la forza del pensiero, con la forza della concentrazione,
con la forza delle idee.
76
idee e la tua capacità creativa ti spingevano a fare qualcosa
di completamente diverso.
Un’idea o un’intuizione che sorge in un momento cru-
ciale può essere la chiave di volta di tutta la tua esistenza.
Tutti i grandi cambiamenti nella vita e nel destino dell’u-
manità partono da un’idea che ti permette di vedere le cose
in modo diverso e di intraprendere un’azione che altrimenti
non avresti deciso di compiere.
Ovunque tu sia, qualsiasi cosa stia facendo, a prescindere
dalla situazione in cui ti trovi, possiedi la capacità creativa,
un talento inesauribile, di risolvere ogni problema e rag-
giungere ogni obiettivo. Non ci sono limiti a ciò che puoi
realizzare, se non quelli che imponi alla tua immaginazione.
77
luppino per tutta la giornata. Mantiene attivo il flusso
della creatività. Più ripeti questo esercizio, più le idee
miglioreranno, in numero e qualità. Attiverai più parti
del cervello. Aumenterai la tua intelligenza.
Ripetilo tutti i giorni, come primo compito del mattino,
applicandolo a qualsiasi problematica o obiettivo che in quel
momento è per te importante. Sarai sorpreso dalla qualità e
quantità di idee che la tua immaginazione riuscirà a produrre.
78
indietro e a riesaminare il tuo piano. Assicurati che l’obiet-
tivo per il quale stai lavorando sia ciò che desideri. Prendi
in considerazione la possibilità che la strategia scelta po-
trebbe anche essere sbagliata. Sii pronto a riconsiderare il
tutto e a cambiare approccio. Soprattutto, togli di mezzo
il tuo ego. Preoccupati di più di cosa è giusto e non di chi
ha ragione.
Sviluppa la mentalità di un programmatore di compu-
ter. Quando progetta un programma, sa che una volta ulti-
mato sarà pieno di “bug”. Nessun programma informatico
funziona alla perfezione la prima volta che viene avviato.
Tuttavia, il programmatore lo accetta come parte della vita
e poi inizia ad andare a ritroso nel programma, stringa per
stringa, per rimuovere i difetti. Al termine del lavoro, il pro-
gramma funzionerà alla perfezione.
Per le stesse ragioni, quando il piano che hai messo a pun-
to non sembra dare i frutti sperati, anziché insistere, fermati
e riconsidera la situazione. Tieni conto che potresti sbagliare
ad agire come stai facendo. Rivaluta i tuoi piani fino a quan-
do non saranno privi di difetti e non ti permetteranno di
procedere senza intoppi, senza ansia né frustrazione.
79
situazione non si sviluppa come ti aspettavi, sarai pronto per
passare ad altro.
L’esercizio di sviluppare alternative ti permette di pensa-
re con maggiore lucidità. Più scelte hai a disposizione, più
sarai libero e flessibile. Più scelte hai a disposizione, più è
probabile che una di queste funzionerà e ti permetterà di
realizzare il tuo obiettivo.
80
Quali sono le tue supposizioni? Quali quelle esplicite di
cui sei ben consapevole? Quali sono invece quelle implicite?
Le supposizioni inconsce che potresti accettare senza farti
troppe domande?
Cosa succederebbe se le tue supposizioni più rosee fosse-
ro sbagliate? Quali cambiamenti dovresti apportare? Come
cambieresti il corso delle azioni se qualcosa che supponevi
vero si rivelasse completamente falso?
Ogni volta che prendi delle decisioni giuste e realizzi gli
obiettivi in programma, è perché le supposizioni sulle quali
stavi operando si sono rivelate fondate e coerenti con la situa-
zione contingente. Ogni volta che affronti un fallimento, una
sconfitta e una resistenza, di solito significa che c’è qualcosa
di sbagliato nelle premesse di base, nelle tue supposizioni.
Molte persone falliscono con la propria impresa perché
suppongono che ci sia un mercato sufficientemente ampio
per il prodotto o servizio che si propongono di offrire. Sup-
pongono che i clienti accorreranno solo in virtù del fatto
che sono sul mercato. Talvolta, suppongono di avere le doti,
le abilità e le capacità per fornire il prodotto o il servizio
a un prezzo competitivo, garantendosi comunque un cer-
to profitto. Nessuna di queste supposizioni potrebbe essere
corretta. Se anche solo una è falsa, ciò può portare alla rovi-
na economica.
Essere disposti a mettere in discussione le proprie suppo-
sizioni, a verificarle nella realtà e ad accettare la possibilità di
avere torto, è il tipo di atteggiamento che alla fine porterà a
grandi successi. La flessibilità è forse la qualità più impor-
tante da sviluppare per avere successo nel lavoro e nell’e-
conomia attuale, contraddistinta da rapidi cambiamenti. È
questa la caratteristica di cui è dotata la mente superiore.
81
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Identifica le tue supposizioni più rosee nelle aree prin-
cipali del lavoro e della vita personale. Cosa succede-
rebbe se fossero sbagliate? Che cosa faresti di diverso
rispetto a quello che stai facendo ora? Quali sono le
opzioni disponibili?
2. Elenca le cinque cose peggiori che potrebbero acca-
dere nella tua vita personale o professionale l’anno
prossimo. Cosa faresti se accadessero? Fai una lista di
opzioni per ogni emergenza e inizia a pensare a diver-
se azioni da intraprendere.
82
plina e dell’autogestione, fondamentali per il raggiungimen-
to del successo in qualsiasi ambito.
83
non rinuncerai mai, alla fine non potrai fare altro che
ottenere un enorme successo.
Nessuno può fermarti, tranne te. Dacci dentro!
Riepilogo
Il successo non arriva per caso, ma è il risultato di un’attività
costante e assidua; devi puntare incessantemente alla realizza-
zione dei tuoi obiettivi in armonia con le leggi dell’universo.
Se fossero solo una o due le persone che, mettendo in
pratica questi principi eterni, avessero ottenuto successo,
potresti ascrivere la loro esperienza alla fortuna o alla coin-
cidenza. Ma se centinaia di migliaia, a volte milioni, di uo-
mini e donne sono partiti da zero e si sono costruiti vite
meravigliose attenendosi a queste leggi, non sarebbe bene
per te fare lo stesso?
Chi ha successo non è necessariamente più intelligente o
migliore di altri. Si tratta solo di persone che hanno scoper-
to i principi base che si nascondono dietro l’affermazione
personale, applicandoli prima degli altri. Ora puoi rimetter-
ti in pari e più rapidamente di quanto avresti mai pensato.
Se utilizzerai ogni giorno queste leggi, in tutto quel che fai,
inizierai a progredire velocemente e con maggiore facilità.
Non ci sono limiti, a parte quelli che ti imponi da solo
con il tuo stesso pensiero.
84
CAPITOLO TRE
I
l presidente Calvin Coolidge [Ndt: 1872-1933, trentesimo
presidente degli Stati Uniti] una volta ha detto: “Il vero bu-
siness dell’America è il business.” Le opportunità per ot-
tenere un grande successo nella vita, derivano prima di tutto
dal possedere o dal lavorare per un’impresa commerciale pri-
vata. Prima impari le Leggi del Business e allinei a esse le tue
attività, più verrai pagato e più velocemente sarai promosso.
Oggi ci sono più di ventitré milioni di imprese negli Stati
Uniti. Ogni anno nascono dalle seicentomila al milione di
nuove società, in aggiunta alle centinaia di migliaia di im-
prese individuali e partnership non registrate. Si tratta di
imprese di diverse dimensioni, con strutture particolari: dal
singolo individuo che lavora dal tavolo della cucina, alla più
grande organizzazione aziendale che impiega centinaia di
migliaia di persone.
Il sistema commerciale in cui viviamo influisce molto sul
nostro stile di vita. La tua capacità di comprendere il suo fun-
zionamento, è fondamentale per ottenere il massimo dalla so-
cietà. La conoscenza può aiutarti a ottenere molto più successo
rispetto alle persone che non si prendono la briga di studiare.
Il ritmo con cui il business oggi cambia è incredibile e in
accelerazione. Le aziende sorgono dal nulla, crescono rapi-
damente, vengono quotate in Borsa per miliardi di dollari e
poi escono dagli affari o vengono assorbite da altre società;
il tutto nel giro di pochi anni. Non si è mai vista una cosa
simile prima d’ora. Tale incredibile frenesia è il solo fatto
inevitabile e inequivocabile della moderna business life.
86
Ogni anno, qualcosa come cento società entrano o esco-
no dalla lista delle cinquecento aziende più grandi d’America.
Molti altri giganti commerciali fanno bancarotta, si fondo-
no, vengono acquisiti o cambiano la loro missione azienda-
le. Ovunque si verificano enormi fusioni che trasformano il
mondo del business e influenzano la vita di milioni di persone.
Se le aziende maggiori e le più potenti multinazionali
sperimentano tutta questa turbolenza, puoi immaginare il
genere di turbolenza vissuta dalle società più piccole.
Un buon ottanta per cento delle nuove imprese chiude o
sparisce nel giro dei primi due anni di vita, e ogni anno mol-
te grandi aziende consolidate fanno bancarotta o vengono
assorbite da altre società commerciali.
Allo stesso tempo, migliaia di nuove aziende riescono a
farcela e molte grandi compagnie crescono a un ritmo ver-
tiginoso, malgrado le loro dimensioni. Questo incessante
cambiamento significa che esistono opportunità illimita-
te per la minoranza creativa, per coloro che conoscono le
Leggi del Successo negli Affari. Applicando queste leggi e
principi, rafforzi la capacità di dare un contributo significa-
tivo alla tua organizzazione. Metti la tua vita e la tua carrie-
ra sulla corsia preferenziale. Fai più progressi tu in un paio
d’anni, che molte persone in tutta la loro carriera.
Ho iniziato ad apprendere questi principi molti anni fa. La
mia carriera commerciale prese l’abbrivio quando cominciai a
vendere sapone per la YMCA locale [Ndt: acronimo di Young
Men’s Christian Association, Associazione dei Giovani Cristiani]
all’età di dieci anni. Da lì passai a vendere giornali, servizi di
tosatura per prati e alberi di Natale. Lavorai in un grande
magazzino come commesso. In seguito, feci il venditore porta
a porta di forniture per ufficio, fondi comuni di investimento,
87
proprietà immobiliari, automobili, pubblicità, formazione e
consulenza. In più di venticinque anni, ho lavorato per ven-
tidue imprese commerciali di varie dimensioni, occupando-
mi sia di vendite che di gestione. Sono stato testimone sia di
strepitosi successi che di spettacolari fallimenti.
All’età di trentun anni, anche se non ero riuscito a di-
plomarmi alla scuola superiore, mi candidai per partecipare
a un master in Executive Business Administration (MBA)
presso una delle maggiori università. Fui ammesso soprat-
tutto grazie alle esperienze che avevo fatto fino ad allora.
Per tre interi anni, la sera, i fine settimana, le estati e due
semestri a tempo pieno, abbassai la testa e avanzai a fatica
tra corsi universitari e post laurea inerenti ogni aspetto del
business e del business management. Ne uscii con la testa
piena di conoscenze teoriche e il desiderio di applicare alcu-
ne di quelle idee al mondo reale.
Poi, ebbi uno dei più grandi colpi di fortuna di tutta la mia
vita. Fui invitato a lavorare come consulente personale del pre-
sidente di una conglomerata da cinquecento milioni di dollari.
Applicando alcune delle leggi e dei principi contenuti in questo
capitolo, intrattenni e gestii relazioni commerciali generando
decine di milioni di dollari nella vendita di prodotti e servizi.
In questa fase della mia carriera professionale, il presidente mi
guidò con i consigli e le intuizioni che gli avevano permesso
di diventare uno degli uomini più ricchi e rispettati del Paese.
Tre anni dopo, con uno stipendio triplicato e numerose
azioni del gruppo, fui assunto come dirigente di una società
immobiliare da duecentosessantacinque milioni di dollari.
Applicai allora molte delle lezioni che avevo imparato al ser-
vizio del presidente. Come risultato, in sei mesi, fui in grado
di riorganizzare la società assumendo anche nuovo personale.
88
Nel corso della riorganizzazione, appresi uno dei princi-
pi base del business: in un’azienda qualsiasi rapido cambia-
mento stravolge la struttura di potere esistente; ciò spingerà
le persone a lottare strenuamente per mantenere le proprie
posizioni e i propri benefit, anche a costo di danneggiare
la società medesima. A prescindere da quel che dicono o
consigliano, alle persone non piacciono i cambiamenti né
chi li produce. Fui vittima di una “congiura di palazzo” e mi
ritrovai presto per strada, alla ricerca di un altro lavoro.
Negli anni ho conosciuto molti tipi di imprese, da quelle
meglio congeniate alle più ridicole. Ho lavorato con quasi
ogni tipologia di imprenditore, da quello dotato e di succes-
so, al volitivo e illuso. Ho letto centinaia di libri e migliaia
di articoli relativi ai vari aspetti del business e del business
management e credo ancora di essere solo agli inizi.
Ciononostante, ho messo a punto alcune linee guida che
sono risultate fondamentali per fondare imprese di successo
di mia proprietà. Sono riuscito anche ad aiutare molti dei
miei clienti a migliorare sensibilmente i loro tassi di crescita,
le quote di mercato e i profitti.
Ogni tipo di business ha le sue leggi. Applicarne anche
solo una, laddove non è mai successo in passato, può fare la
differenza per i tuoi risultati a lungo termine. Si tratta di leg-
gi testate, pratiche, semplici ed efficaci. Proprio come un ta-
pis roulant, più lo usi, migliori saranno i risultati che otterrai.
89
Molte persone credono che lo scopo di un’impresa sia quel-
la di fare profitti. Forse, potrebbe essere lo scopo del singolo
individuo che avvia una società o vi investe i propri soldi. Ma
un’impresa è un’entità del tutto separata, con una finalità pro-
pria. Un metodo efficace per stabilire la finalità di un’impresa,
è immaginare che i suoi proprietari debbano comparire in tri-
bunale ogni anno per ottenere il permesso di portare avanti gli
affari. Ti è facile capire che “fare profitti” non sarebbe una ra-
gione sufficiente per giustificare l’esistenza stessa dell’impresa.
90
è un bene. Sono i profitti che pagano ogni cosa: dai salari
agli stipendi, alle tasse, agli investimenti in nuovi prodotti e
processi, dalla ricerca allo sviluppo.
L’opposto del profitto è la perdita. In presenza di perdite
si assiste a una riduzione dell’attività economica e del lavoro
e spesso al collasso di un’intera azienda. Se in un’impresa ci
sono continue perdite, non c’è futuro per i suoi dipendenti.
Chi contrasta il profitto, quindi, contrasta anche il futuro
delle persone che dipendono da quell’azienda per la loro
sopravvivenza. Senza profitti, queste persone non possono
avere un futuro.
Qualcuno ritiene che i profitti siano troppo alti. Tuttavia,
nell’arco di ottant’anni, dal 1920 al 2000, le più grandi so-
cietà americane hanno avuto una media annuale di profitti,
al netto delle imposte, pari a circa il cinque per cento. Nel
computo delle spese totali della maggior parte delle società,
tolto il costo delle materie prime, quasi l’ottantacinque per
cento di tutti i costi sono rappresentati da stipendi e bonus.
Quando un Paese, o anche solo una sua parte, possiede mol-
te aziende redditizie, di solito ha molti posti di lavoro ben
pagati e grandi opportunità per le persone che li occupano.
91
2. Individua l’area in cui puoi aiutare a creare e a man-
tenere nuovi clienti. Cerca le occasioni per sviluppare
e promuovere nuovi prodotti e servizi. Scopri nuove
forme per fidelizzare i clienti esistenti. Fai qualcosa
ogni giorno per aumentare la capacità dell’azienda di
creare e mantenere la clientela.
92
scenze, abilità e attività hai bisogno per restare pre-
zioso, se non indispensabile, per l’azienda. Crea oggi
stesso un piano d’azione per contribuire ancora meglio
ai risultati decisivi per il successo della tua azienda.
Primo corollario
della Legge della Soddisfazione del Cliente
Se anche sembra che il cliente abbia torto,
tieni sempre a mente la regola numero uno.
93
Secondo corollario
delle Legge della Soddisfazione del Cliente
La soddisfazione del cliente deriva
dalla relazione tra gli individui.
96
gestire le relazioni con il pubblico in modo da sor-
prendere i tuoi clienti?
97
per cui non puoi fare più niente. Una delle leggi del filoso-
fo James Burnham affronta proprio questa differenza. Dice:
“Se non c’è alternativa, allora non c’è nessun problema.”
Prima di preoccuparti di qualcosa che è accaduto o meno,
chiediti: “È un problema o un fatto?”. Gli eventi del passato
sono tutti fatti. L’unico effetto che puoi esercitare su di essi
dipende da come li interpreti e da come vi reagisci. Quel che
conta è ciò che fai ora, non quello che è successo, né di chi è
la colpa o come avresti potuto agire diversamente.
99
Chiediti sempre: “Se il cliente fosse seduto ad ascoltarci,
cosa penserebbe? Cosa direbbe? Approverebbe o disappro-
verebbe la nostra pianificazione?”.
Quindi, l’argomento è molto importante. Ci sono figu-
re aziendali che pensano di non avere responsabilità verso
i clienti perché non interagiscono direttamente con loro.
Questo può risultare un errore fatale. Può minare la tua car-
riera senza che nemmeno te ne renda conto.
Il fatto è che tutti abbiamo un cliente e molte persone
ne hanno parecchi. Il tuo cliente principale è la persona che
stabilisce quanto vieni retribuito e la velocità con cui vieni
promosso di livello. In base a questa definizione, a meno che
tu non sia padrone di te stesso, il tuo cliente principale è il
tuo capo. Il modo in cui soddisfi professionalmente il tuo
capo determina quanto lontano andrai e a quale velocità.
Se sei un manager e hai delle persone che lavorano sotto
di te, queste sono i tuoi clienti. Come le tratti e quanto le
soddisfi è direttamente proporzionale a quanto soddisferan-
no i clienti a loro volta.
Se lavori nella contabilità o nell’amministrazione, i tuoi
clienti saranno le persone che utilizzano ciò che produci, sia
che si tratti di rendiconti economici, stampe del computer o
altre informazioni.
Tutti hanno un cliente. Tutti operano nel campo della
soddisfazione del cliente. Il tuo livello di successo negli af-
fari è determinato dalla misura in cui soddisfi i tuoi clienti
principali.
100
colleghi, dei clienti esterni e dei contatti, di tutti quelli
con cui hai a che fare, compresi i tuoi collaboratori.
2. Pianifica oggi stesso come incrementare il tuo valore
agli occhi dei clienti principali. Quali sono i risultati
che vorresti ottenere nel rapporto con loro?
102
tivi funzionamenti. Il libro di Philip Crosby La qualità non
costa: gestire la qualità come fonte di profitto si basa sulla tesi
che produrre un articolo di alta qualità, senza difetti, faccia
risparmiare e incrementi i profitti, sia nel breve periodo che
nel lungo. Nel breve periodo la qualità crea nuovi clienti;
nel lungo ti permette di acquisire la fama di venditore di
prodotti di qualità, fidelizzando la tua clientela.
104
Ricorda le parole di Thomas Ruskin: “L’amarezza sca-
turita dalla bassa qualità viene ricordata a lungo, una volta
esaurito il piacere di aver pagato poco per ottenerla.”
Ovunque si trovi la tua azienda nella classifica della quali-
tà (quasi tutti lo sanno, anche senza un’indagine di mercato),
devi impegnarti e spronare gli altri a fare lo stesso, affinché
raggiunga la posizione numero uno. Devi impegnarti per di-
ventare il migliore nel settore in cui hai scelto di operare.
Punta alla leadership nella qualità del prodotto o servizio
che offri. Impegnarsi per offrire prodotti di qualità ai clienti,
non solo animerà e motiverà tutte le persone che fanno par-
te dell’organizzazione commerciale, ma si rifletterà anche sui
profitti che subiranno un’impennata. Le aziende che offrono
la qualità migliore sono anche quelle che fanno i profitti mag-
giori. Rappresentano le opportunità migliori per il futuro.
106
deve fare in modo che le sue figure di punta si dedichino allo
sviluppo dei prodotti e dei servizi di domani. Se un’azienda
non s’impegna nella costante innovazione, si ritroverà a vi-
vere in un presente instabile e in un futuro incerto. Resterà
imbrigliata nella polvere alzata dalla concorrenza che non
vede l’ora di impossessarsi del suo giro d’affari.
Le aziende di maggior successo, in quasi tutte le condi-
zioni economiche, sono quelle che puntano sempre sull’in-
novazione e introducono nuovi prodotti e servizi, anche
quando gli affari vanno a rilento. Sembra esserci una cor-
relazione diretta tra la quantità di nuove idee che l’azienda
cerca di sviluppare e il suo successo economico.
107
dedicata agli inni. Sperimentò diversi tipi di colla, cercando
l’adesivo adatto che avrebbe permesso a un pezzo di carta
di appiccicarsi e staccarsi più volte senza lasciare il segno e
senza perdere il potere incollante.
Alla fine mise a punto l’adesivo che portò alla creazio-
ne dei Post-it. La 3M Corporation oggi domina il mercato
mondiale del settore e guadagna parecchi milioni di dolla-
ri l’anno grazie alla vendita di questo prodotto. Grazie alla
compartecipazione negli utili, lo scienziato che ha avuto
questa idea è diventato un uomo ricco.
108
lustra molte idee da usare per innovare lo stile di vita, sia a
livello personale che nel lavoro.
Le due fonti principali di innovazione secondo Drucker
sono il successo inaspettato e il fallimento inaspettato. Sia nel
primo che nel secondo caso, devi analizzare attentamente
l’accaduto per stabilire se è avvenuta una potenziale svolta.
La teoria della “punta dell’iceberg” propria del pensie-
ro critico, è di particolare aiuto nell’analisi dei successi, dei
fallimenti o di qualsiasi altro evento inaspettato. Ogni volta
che accade qualcosa fuori dall’ordinario, fermati e chiediti:
“È un evento isolato, o è la punta dell’iceberg? Potrebbe es-
sere l’inizio di una tendenza, l’indice di un cambiamento nel
mercato?”. Molte grandi svolte negli affari sono il risultato
del riconoscimento di una tendenza nel mercato, attivando-
si prima degli altri in quella direzione per trarne vantaggio;
oppure sono l’esito del riconoscimento di una tendenza op-
posta al prodotto o servizio che stiamo proponendo, ridu-
cendone l’esposizione a vantaggio di altri prodotti o servizi.
Forse la tendenza più importante della nostra epoca ri-
guarda i personal computer e internet. Quando fu messo a
punto il primo personal computer, l’IBM fece delle ricer-
che interne sul futuro di questo prodotto. I suoi consulen-
ti giunsero alla conclusione che il mercato complessivo del
personal computer ammontava solo a 3-400 unità all’anno.
L’azienda decise di attenersi al mainframe [Ndt: o sistemi
centrali, computer utilizzati soprattutto da grandi aziende e
istituzioni, tipicamente per elaborare con alte prestazioni e alta
affidabilità grandi moli di dati]. Oggi vengono venduti più di
cinquanta milioni di personal computer all’anno e i main-
frame sono passati in secondo piano. L’IBM non tenne in
considerazione che si trattava della punta dell’iceberg!
109
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Individua e analizza le tendenze nella tua azienda.
Dove aumentano o calano le vendite? Cosa sembrano
volere di più o di meno i tuoi clienti? Di cosa ti dovre-
sti occupare e che cosa invece dovresti lasciar perdere?
2. Ammira la concorrenza che ha successo! Dove e come
ottengono i loro grandi risultati i tuoi concorrenti,
dove e come concludono le più grandi vendite con i
maggiori profitti? Quali sono le loro strategie da cui
potresti imparare e in base alle quali migliorare?
3. Analizza i tuoi più grandi successi e fallimenti degli
ultimi anni. Quali sono le lezioni più preziose che hai
appreso grazie a essi e che puoi usare a tuo vantaggio
nei mesi e negli anni a venire? Ricorda che ogni grande
successo è preceduto da un fallimento, e che ogni fal-
limento racchiude preziose lezioni. Quali sono le tue?
110
una sola di esse, anche solo per pochi secondi, può portare
alla morte dell’individuo.
Anche le aziende hanno fattori fondamentali di successo
che ne misurano la salute e la vitalità. Molti sono comuni a
tutte le aziende. Tuttavia, ce ne sono alcune che hanno fattori
fondamentali di successo unici e specifici per la loro impresa.
I fattori fondamentali del successo più comuni tra le
aziende sono la leadership, la qualità del prodotto, il servi-
zio, le vendite, il marketing, la produzione, la distribuzione,
la finanza e la contabilità. Per ottenere risultati eccellenti, è
necessario operare in modo eccellente in ciascuno di questi
settori. Un operato di scarso livello, o una non-operatività,
in una qualsiasi di queste aree può minacciare la sopravvi-
venza dell’azienda.
Per esempio, secondo Dun e Bradstreet [Ndr: banca dati
contenente informazioni commerciali], la maggioranza dei fal-
limenti negli Stati Uniti è innescata dal calo nelle vendite
e nei ricavi. A prescindere dalla causa della riduzione delle
vendite, una debolezza prolungata in quest’area può portare
al collasso dell’impresa. Questo, dunque, è un fattore di suc-
cesso fondamentale, ovvero una funzione vitale per l’azienda.
111
di fare bene il lavoro che ti è stato assegnato. Per operare
al meglio, prima di tutto devi individuare i fattori fonda-
mentali di successo nel tuo lavoro, misurare la tua forza in
ognuno di essi e poi mettere a punto un piano per eccellere
nelle aree che possono esserti di maggior supporto.
Per esempio, la capacità di problem solving e di prendere
decisioni sono fattori fondamentali del successo nel lavoro.
Sono competenze di base fondamentali in ogni attività com-
merciale. Se una persona è fisicamente malata o sta vivendo
una situazione emotiva difficile, potrebbe non essere in gra-
do di risolvere i problemi in modo intelligente o di prendere
buone decisioni. In questo caso, tutti quelli che dipendono
da questa persona sono in pericolo. Un’intera area aziendale
può essere condizionata negativamente dalla debolezza di un
fattore fondamentale di successo in una persona chiave.
In ogni area chiave, ci sono anche fattori fondamentali di
successo. Per esempio, nella vendita un solo aspetto debole
in uno dei fattori fondamentali di successo, può ridurre il
rendimento di un agente facendogli conseguire risultati ben
al di sotto delle sue potenzialità. In molte aziende, i ven-
ditori vengono formati male oppure non vengono formati
affatto. Il management spesso non riesce a capire le ragioni
dei risultati negativi. A volte, focalizzandosi su un particola-
re fattore chiave di successo, la formazione dei venditori può
far raddoppiare o persino triplicare le vendite di un’azienda.
Per stabilire quali sono i tuoi fattori chiave di successo, fat-
ti queste due domande. La prima è: “Perché vengo pagato?”.
Per realizzare che cosa sei stato assunto? Perché l’azienda ti
paga un certo stipendio? Sia tu che il tuo capo dovreste essere
d’accordo sulla risposta a questa domanda. Il contenuto di essa
è ciò su cui dovresti lavorare la maggior parte del tempo.
112
La seconda domanda è: “Qual è quella cosa che posso
fare solo io e che, se fatta bene, avrà un impatto positivo
sull’azienda?”.
Si tratta di un compito o di una responsabilità che solo
tu puoi assumerti. Se non lo fai, resterà incompiuto. Ma se
decidi di farlo, e lo fai bene, potrebbe avere un enorme im-
patto sia sulla tua azienda che su di te.
Queste sono le domande che dovresti farti ogni giorno:
“Perché vengo pagato?” e “Qual è quella cosa che posso fare
solo io e che, se fatta bene, farà la differenza?”. Sono domande
che ogni singolo dipendente dell’azienda dovrebbe porsi con
regolarità. Tutti dovrebbero avere ben chiare in testa le rispo-
ste. È un modo per assicurarsi che ciascuno focalizzi i propri
sforzi personali nelle aree dei fattori chiave del successo.
113
abilità, se sviluppata e applicata in modo eccellente, avrebbe
il più grande impatto positivo sulla tua carriera? La risposta
a questa domanda è la cosa su cui dovresti cominciare a la-
vorare per conto tuo. È qui che puoi ottenere il massimo in
termini di aumento delle competenze.
115
A Hong Kong, per esempio, non ci sono regolamenta-
zioni statali, a parte per il traffico e per la sicurezza garan-
tita dalla polizia. La tassa più alta sulle entrate, personali o
aziendali, è del venti per cento. Hong Kong è una piccola
area priva di risorse naturali. L’ex colonia britannica ha circa
cinque milioni di abitanti che vivono in uno spazio molto
piccolo. Ciononostante, grazie all’assenza di interferenze
da parte dello Stato, gode di uno dei sistemi economici più
prosperi al mondo. Questa piccola area, ha generato un nu-
mero infinito di milionari e parecchi miliardari. Grazie al
libero mercato, Hong Kong è così florida che soffre di una
cronica mancanza di mano d’opera.
116
la di conquistare il proprio elettorato o corromperlo. Ogni
interferenza dello Stato finisce per far aumentare i prezzi o
ridurre l’offerta, penalizzando in ultima analisi i consumatori,
costretti a pagare di più per un prodotto o un servizio rispetto
a quanto avrebbero sborsato in un mercato senza restrizioni.
In altri termini, è raro che l’intervento statale nel mercato
faccia ridurre, nel lungo termine, i prezzi di qualsiasi prodotto
o servizio. Di solito il suo scopo è esattamente il contrario.
Il successo negli affari dipende dalla tua abilità di entrare
nel mercato con prodotti e servizi che puoi vendere in con-
correnza con altri simili. Il libero mercato permette all’in-
dividuo di partire semplicemente da un’idea, sorretta dall’e-
nergia e dall’ambizione, e di costruire una grande impresa.
Uno dei tuoi doveri è proteggere e difendere questo sistema
comprendendolo e supportandolo quando viene attaccato.
117
29. La Legge della Specializzazione
Per avere successo in un mercato concorrenziale,
un prodotto o servizio deve essere specializzato
nell’esecuzione di una funzione particolare
e deve eccellere nella capacità di soddisfare
un’esigenza specifica del cliente.
Lo scopo per il quale un certo prodotto è stato realizzato
e a chi è destinato, deve essere assolutamente chiaro. Pro-
dotti che cercano di soddisfare tutto e tutti, finiscono con
essere niente per nessuno. Se i clienti sono incerti sull’uso
specifico o sull’applicazione, non lo sceglieranno in favore
di qualcos’altro.
118
DaimlerChrysler hanno un enorme successo perché pro-
gettano ogni modello pensando alle esigenze specifiche e
alla domanda di ampi segmenti del mercato automobilisti-
co. Altre aziende lottano per la sopravvivenza e subiscono
grosse perdite economiche perché non specializzano le loro
offerte, soddisfacendo una fetta del mercato sufficientemen-
te ampia.
Notiamo questa stessa capacità o incapacità di specializ-
zazione negli start-up di internet, dove aziende con grandi
idee finiscono in Borsa con quotazioni straordinarie. In po-
chi mesi queste aziende possono diventare stelle, o meteore,
nella misura in cui sono state in grado di specializzarsi a
sufficienza in modo da attrarre una base abbastanza ampia
di clienti.
119
30. La Legge della Differenziazione
Un prodotto o servizio deve avere un vantaggio
competitivo o un’area di eccellenza che gli permet-
ta di emergere rispetto alla concorrenza, se si vuole
che abbia successo in un mercato concorrenziale.
Il tuo prodotto o servizio deve essere unico, migliore, per-
sino eccezionale in certi suoi aspetti se hai intenzione di ven-
derlo in quantità sufficienti da garantirti il successo. Non deve
essere un prodotto clone. Deve avere punti di forza o qualità
specifiche che lo rendono diverso da qualsiasi altro prodotto o
servizio della concorrenza e che potrebbe sostituirlo.
120
Coca-Cola è “The Real Thing” [“Quella vera”]. Questi slo-
gan comunicano chiaramente il motivo per cui una persona
dovrebbe scegliere queste aziende rispetto alla concorrenza.
Le migliori campagne di marketing, di pubblicità e di
vendita sono costruite attorno a un unico slogan promozio-
nale che può essere trasmesso in maniera significativa ab-
bracciando la prospettiva del cliente. Qual è il tuo?
121
in un settore dove può dominare. Afferma: “Se non hai pun-
ti di forza competitivi, allora non competere.”
Il successo di aziende su internet come Amazon, America
Online, Yahoo, eBay e altre, è dovuto all’enorme numero di
clienti che considera questi siti superiori rispetto agli altri
che offrono servizi e prodotti simili, per il design e le carat-
teristiche specifiche.
La tua area di eccellenza, o il punto di forza competitivo,
può cambiare nel tempo in risposta al cambiamento delle
condizioni del mercato. Se i gusti o le tendenze del mercato
cambiano, anche tu devi cambiare.
Per esempio, per molti anni i ristoranti si sono fatti con-
correnza sulla base di cibo di qualità, prezzi ragionevoli e
atmosfere accoglienti. La maggior parte continua a farlo
anche oggi. Poi, spuntò il giovane Tom Monahagn a East
Lansing, Michigan, con un’idea per preconfezionare una
selezione delle pizze più popolari in modo che potessero
essere cotte e consegnate entro una certa area geografica in
trenta minuti. Nacque così la Domino’s Pizza.
Oggi, esistono migliaia di ristoranti Domino’s Pizza in
tutto il mondo e Tom Monahagn è miliardario. Ha sele-
zionato un’area nella quale aveva un vantaggio competitivo,
quello della velocità nella consegna di un cibo popolare ed
economico, e ha ridefinito il settore di riferimento.
122
2. Stabilisci oggi stesso di sviluppare e promuovere un pun-
to di forza competitivo di qualunque tipo, se non ne hai
già uno. Che cosa potrebbe essere? Che cosa dovrebbe
essere? In base ai cambiamenti in corso nel mercato, che
cosa dovrà essere in futuro? Chiedi ai tuoi clienti che
cosa apprezzano di più di ciò che vendi o di quello che
fai per loro. Di solito le risposte evidenziano ciò che vie-
ne percepito come il tuo punto di forza rispetto alla con-
correnza. Perché comprano da te invece che dagli altri?
124
Lo scopo delle ricerche di mercato è quello di individua-
re e segmentare l’area in cui agisci in modo da sfruttarla con
la maggiore efficacia al minor costo possibile. Più sei preciso
circa la clientela che stai cercando di conquistare e mante-
nere, più saranno focalizzati i tuoi sforzi di marketing e più
è probabile che avranno successo.
125
trentacinquemila ai cinquantacinquemila dollari. Di solito
si tratta di professionisti della classe impiegatizia, ben paga-
ti, ambiziosi, laureati. Si tratta di uomini e donne che am-
mirano la BMW e la Mercedes-Benz, ma per i quali queste
automobili sono troppo costose.
La Lexus e la Infiniti sanno che più abbassano i prezzi
delle loro offerte, più grande è il numero di potenziali clienti
all’interno del segmento di mercato cui si riferiscono. Men-
tre la BMW e la Mercedes-Benz si contendono i clienti che
possono pagare dai cinquantamila ai settantamila dollari, la
Lexus e la Infiniti hanno deciso di fissare il prezzo dei loro
prodotti al di sotto di quelli della Jaguar e di posizionarsi
nel mercato nella stessa area di riferimento delle automobili
americane più care. Questa strategia si è rivelata vincente.
126
sto dominio ha reso la Cross Pen Company una delle piccole
aziende più redditizie e di successo al mondo.
127
prodotti o servizi che, a fronte di un significativo im-
pegno, originano un profitto netto basso?
128
conquistare un’eccellente reputazione in tutto quel che fai.
129
• Secondo, a livello aziendale l’attenzione deve essere
focalizzata sul marketing, le vendite e il guadagno.
Le energie principali delle persone più dotate dell’a-
zienda devono essere concentrate sul cliente e sull’au-
mento delle vendite dei prodotti più remunerativi a
un numero sempre crescente di persone. La mancata
focalizzazione sulle vendite è la causa numero uno di
fallimento negli affari in qualsiasi sistema economico.
• Terzo, si deve disporre di efficienti sistemi interni di
contabilità, gestione delle scorte e controllo dei costi.
Uno scarso controllo dei costi operativi e una ammi-
nistrazione interna carente, è la causa numero due di
fallimento negli affari.
• Quarto, deve esserci la netta sensazione di andare in
una certa direzione, anche grazie a un elevato livello
di sinergia e lavoro di squadra tra i manager e il perso-
nale. L’azienda deve funzionare come un ingranaggio
ben oliato, con un posto per tutti e tutti al proprio
posto, per svolgere al meglio il compito assegnato.
• Infine, l’azienda non deve mai smettere di imparare,
crescere, innovarsi e migliorare. I giapponesi lo chiama-
no “processo di Kaizen”. W. Edwards Deming, il padre
della qualità sia in Giappone che in America, insegna-
va che la formazione e l’aggiornamento costanti delle
competenze, a tutti i livelli dell’azienda, rappresentano
la chiave per ottenere un significativo vantaggio nella
competizione e il successo negli affari a lungo termine.
Il liberismo americano, dove chiunque può entrare nel
mercato, provare a servire i clienti con merci e servizi
in modi migliori o a prezzi più economici di altri, è il
130
sistema migliore per la soddisfazione dei bisogni e la
creazione di opportunità.
131
C A P I T O L O Q U AT T R O
L
a leadership è il fattore fondamentale nella determina-
zione del successo o del fallimento in un sistema econo-
mico come il nostro, competitivo, turbolento e in rapido
movimento. L’essenza della leadership è il punto debole o
di forza delle organizzazioni e delle istituzioni. La capacità
di assumersi la responsabilità di un incarico e di fornire la
leadership necessaria, è la chiave determinante nella realiz-
zazione in ogni attività umana. E mai come oggi c’è bisogno
di leader a ogni livello.
Le caratteristiche della leadership e gli attributi perso-
nali dei leader, sono oggetto di studio da oltre duemilacin-
quecento anni, partendo da Tucidide e la sua Guerra del
Peloponneso. Attualmente, esistono più di cinquemila libri,
articoli e commentari sui leader e la leadership, ciascuno dei
quali ci dà spunti e idee sui modi in cui gli individui posso-
no imparare a diventare leader migliori nella vita privata o
nel lavoro.
Forse, la notizia migliore è che leader si diventa, non si
nasce. Una persona diventa leader quando ce n’è bisogno e
quando si mostra all’altezza della situazione. Molti uomini
e donne hanno vissuto vite ordinarie per anni fino al veri-
ficarsi di una situazione nella quale hanno fatto un passo
avanti accettando lo scettro della leadership, con tutto quel
che ne consegue.
Diventi leader nel tuo lavoro e nel mondo che ti circonda
praticando le qualità e i comportamenti dei leader vissuti
prima di te. Come ogni insieme di capacità, la leadership si
133
sviluppa con la pratica e la reputazione, costantemente, fino
a che non la fai tua.
Le ricompense sono enormi. In quanto leader, ottieni il
rispetto, la stima e il sostegno della gente che ti circonda.
Godi di un maggior senso di controllo e di potere personale
in ogni aspetto della tua vita. Diventi capace di raggiungere
traguardi e obiettivi ben al di là dell’ordinario.
Più ti comporti da leader, più ti sentirai positivo nei con-
fronti di te stesso. Godi di più alti livelli di autostima, ri-
spetto e orgoglio verso la tua persona. Ti senti più forte e
brillante; più capace di ottenere risultati attraverso gli altri.
Più efficace nel produrre cambiamenti positivi nel tuo lavo-
ro e nella vita personale.
Le Leggi della Leadership sono state identificate e di-
scusse a lungo nel corso dei secoli. Vengono insegnate nelle
accademie militari, nelle scuole e nelle università. Vengono
insegnate nei corsi di economia e applicate ogni giorno nel
mondo degli affari e nelle organizzazioni della nostra so-
cietà. Queste leggi e principi sono seguiti da uomini e don-
ne di tutto il mondo che emergono assumendo posizioni di
potere e autorità quando la situazione lo richiede.
Quando inizi a pensare e ad agire come i leader, e appli-
chi le Leggi della Leadership alla vita e al lavoro, attrai a te
le occasioni per sfruttare al meglio le tue doti e capacità. Più
eserciti le qualità della leadership nelle piccole cose, più op-
portunità avrai di essere leader nelle grandi occasioni. Mi-
gliore è il modo in cui ottemperi oggi alle tue responsabilità,
nel posto in cui ti trovi, maggiori saranno le responsabilità
che ti verranno affidate in futuro. È tutto nelle tue mani.
134
34. La Legge dell’Integrità
La grande leadership negli affari è caratterizzata
da onestà, sincerità e franchezza nei confronti
delle persone con cui si ha a che fare,
in qualsiasi circostanza.
Questa legge richiede che tu sia del tutto onesto con te
stesso e gli altri. Come diceva Emerson: “Difendi la tua in-
tegrità come una cosa sacra. Niente è più sacro dell’integrità
della tua stessa mente.”
L’integrità è alla base della leadership, è il fulcro di ogni
leader. Tutto quel che fai ruota attorno alla persona che sei
davvero. Dimostri di essere quella persona attraverso le tue
azioni, le cose che fai e dici.
La leadership è stata definita come la “capacità di fare
proseliti”. Affinché le persone ti seguano e subordino i loro
interessi ai tuoi, devono poter credere in te ed essere dispo-
ste a impegnare il loro tempo, denaro ed energie per te.
La leadership, pertanto, è determinata dalla fiducia che
gli altri ripongono in te. Per conquistare questa fiducia, per
meritartela, devi essere sincero con te stesso. Devi vivere
senza fingere con te stesso. Solo così potrai vivere senza fin-
gere con gli altri, sia nella vita privata che nel lavoro.
Forse, la cosa più importante che fai come leader, è quella
di essere un buon modello comportamentale. Guida gli altri
dando l’esempio. Fai quel che dici. Vivi con onestà. Com-
portati sempre come se ti stessero osservando, anche quan-
do nessuno lo sta facendo.
I bravi leader sono affidabili al cento per cento. La gen-
te può prenderli in parola e confidare sul fatto che faranno
135
quel che dicono. Le loro promesse saranno caute e manter-
ranno sempre la parola data.
Uno dei segnali fondamentali di integrità nei rapporti
umani è la coerenza, sia interiore che esteriore. I leader mi-
gliori sono coerenti in ogni momento e in ogni situazione.
In presenza di questa coerenza interiore, i leader sono fidati.
La gente sa cosa aspettarsi. Non ci sono sorprese.
Essere coerente significa anche trattare tutti allo stesso
modo. Non assumi un certo ruolo con un cliente importante
e uno diverso con un sottoposto. Come scrisse Thomas Car-
lyle: “Puoi capire se una persona è ‘grande’ dal modo in cui
tratta chi è più ‘piccolo’.”
Oggi esistono due tipologie fondamentali di leadership
nel mondo degli affari: transazionale e trasformazionale. La
leadership transazionale è la capacità di guidare le persone,
gestire le risorse e far portare a termine un compito. Ma la
leadership trasformazionale, la forma più importante di le-
adership, è la capacità di motivare, ispirare e portare le per-
sone a più alti livelli di performance.
La leadership trasformazionale è la capacità di toccare le
persone emotivamente, di potenziarle affinché siano più di
prima e contribuiscano più di prima. Questa capacità per-
mette ai leader trasformazionali di ottenere performance
straordinarie da persone normali.
I leader pensano al futuro. Pensano a lungo termine. Pensa-
no a come vogliono essere visti dagli altri, nel presente e lungo
il corso della vita. In virtù di questa prospettiva a lungo termi-
ne, non mettono mai a repentaglio la loro integrità o la loro
reputazione per un guadagno o un profitto a breve termine.
C’è un rapporto diretto tra i tuoi sentimenti di autostima
e sicurezza e i tuoi livelli di integrità e sincerità. Vivere in
136
armonia con i propri valori ti fa sentire meglio e più felice, a
prescindere da ciò che succede attorno a te.
138
il Grande era “L’audace, l’audace et toujours l’audace!” [Ndt: in
francese nel testo, “Coraggio, coraggio e sempre coraggio!”].
Spesso, il coraggio è la politica migliore quando è tempo
di decidere e serve agire. Può capitare che essere audaci ti
faccia finire nei guai; ma allora, ne uscirai solo dimostrando
ancora più coraggio. Un vecchio detto zulu recita: “Quando
ti trovi stretto tra due problemi, uno dietro e uno di fronte,
è sempre meglio andare avanti.”
Scegli di uscire dalla tua comfort zone, qualsiasi essa sia.
Il grande successo nel lavoro deriva dal correre dei rischi,
dall’andare con audacia là dove nessuno è mai arrivato pri-
ma. Allunga il tiro. Stabilisci i cosiddetti OGGA (obiettivi
grandi, grossi, audaci), sia per te che per la tua organizzazio-
ne. Non accontentarti mai dello status quo.
Peter Drucker afferma: “Ogni volta che assisti a un im-
portante successo professionale, significa che qualcuno ha
corso un rischio.”
Ricorda che, a prescindere da quanto sei bravo a piani-
ficare, la tua vita sarà una costante successione di problemi,
difficoltà, delusioni, battute d’arresto e ostacoli che possono
facilmente scoraggiarti e farti perdere d’animo. Il segno di-
stintivo del leader, però, è che non si permette mai il lusso di
scoraggiarsi o di compatirsi. Non si lamenta, non trova scuse,
né si augura che in qualche modo le cose possano essere di-
verse o più facili. Continua a ricordare a te stesso che, come
ha detto Henry Ford una volta: “Il fallimento non è altro che
l’opportunità di ricominciare in modo più intelligente.”
Stabilisci già da oggi di sviluppare il senso del coraggio
comportandoti di conseguenza, affrontando le cose che
temi e misurandoti con audacia e franchezza con le perso-
ne e le situazioni difficili della tua vita. Come scrisse Mark
139
Twain: “Coraggio non significa mancanza di paura, assenza
di paura, ma controllo della paura, padronanza della paura.”
141
gli elementi che ti hanno portato dove sei ora. I punti deboli
determinano la velocità con la quale avanzi nella carriera. In
quali ambiti i tuoi punti deboli potrebbero frenarti o limi-
tare la tua efficacia?
La tua capacità fondamentale più debole determina il
livello in base al quale puoi utilizzare tutte le altre qualità.
Quanto più sincero sei con te stesso e quanto più sei dispo-
sto ad affrontare di petto la tua vita, tanto più efficace sarai
nel gestire i continui cambiamenti professionali attorno a te.
Quali sono oggi i punti di forza e quali quelli deboli della
tua impresa? Interrogati costantemente e coinvolgi anche gli
altri per mettere a punto un quadro migliore della tua situa-
zione attuale. Leggi, studia, fai corsi e ascolta diversi punti
di vista per mettere a fuoco con maggior chiarezza il quadro
della tua realtà. Sii sempre disponibile ad affrontare le debo-
lezze e le imperfezioni della tua azienda, qualsiasi esse siano,
e poi decidi di fare qualcosa a riguardo.
Se non sei contento di come vanno le cose, pensa a come
vorresti che fossero e poi datti da fare per creare la realtà
che desideri. Concentrati sul futuro invece che sul passato.
Concentrati sulla soluzione invece che sul problema. Con-
centrati su dove stai andando invece che da dove arrivi.
Non permettere a te stesso di farti sconvolgere dalle cose
che sono già accadute e che non possono essere cambiate. Ciò
che è successo è ormai un fatto. Fa parte della realtà. A volte,
l’unica cosa che puoi fare in relazione a un fatto è controllare
il tuo atteggiamento nei suoi confronti. Il modo in cui rea-
gisci a una situazione inalterabile spesso determinerà la tua
efficacia nel breve periodo e il tuo successo a lungo termine.
Non contare mai sulla fortuna o sulla speranza; non at-
tendere che un elemento inaspettato risolva il problema o
142
salvi la situazione. Non permetterti mai di augurarti, sperare
o confidare che qualcun altro lo faccia per te. Sei tu il leader.
Sei tu al comando. Affronta il tuo mondo così com’è, non
come vorresti che fosse.
144
le occasioni giuste per espanderlo. In tal modo esso ti offrirà
sempre maggiori occasioni per ottenere risultati più grandi
e importanti. Il tuo potere e la tua influenza continueranno
a crescere fintanto che riesci a dimostrare di saperli mettere
a frutto meglio di chiunque altro.
145
Forse il miglior tipo di potere, il quarto, è il potere ascritto. È
una qualità che ti viene attribuita in modo volontario e con-
sensuale quando le persone attorno a te ti accordano autorità
e influenza in virtù di ciò che sei. Attrai questo potere grazie
al fatto che sei molto bravo in quel che fai e, contemporane-
amente, piaci e sei rispettato dalle persone che ti circondano.
146
e maggiore influenza. Quando godi di una buona reputa-
zione, vieni pagato di più e sei promosso più rapidamente.
Il secondo passo da compiere per proteggere il tuo pote-
re, consiste nel diventare ancora più prezioso e nell’aiutare
sempre più persone. Cerca continuamente forme nuove per
ottenere il massimo, per realizzare cose che vanno oltre le
aspettative degli altri.
Il terzo modo per espandere il tuo potere consiste nel
cercare costantemente altre vie per aiutare la tua organiz-
zazione e le persone che ne fanno parte. Frequenta corsi di
perfezionamento, aggiorna le tue conoscenze e abilità e cer-
ca nuovi modi per incrementare le vendite o tagliare i costi.
Vai al lavoro un po’ prima e restaci un po’ di più. Offriti
per incarichi di maggiore responsabilità. Fai sempre più di
quel che sei pagato e finirai con guadagnare più di quanto
prendi oggi.
Per ottenere e mantenere potere e influenza, avrai biso-
gno di sostenitori sia dentro che fuori la tua organizzazio-
ne. Dovresti riflettere attentamente su questo aspetto. Chi
sono, o potrebbero essere, i tuoi principali sostenitori e cosa
puoi fare per rafforzare il tuo rapporto con loro?
Quasi tutti, in una organizzazione, detengono un qualche
tipo di potere. Tutti possono aiutare o danneggiare in qual-
che modo. Tutti possono fare o astenersi dal fare qualcosa che
deve essere fatto. Ogni persona è nella posizione di favorire
una causa o di ostacolarla, di aiutare a far progredire le cose o
di bloccarle. Quali sono i tuoi poteri all’interno dell’organiz-
zazione? Quali sono i poteri delle persone che ti circondano?
Un importante principio del potere è che “sorge sempre
dove c’è un vuoto”. Puoi creare da solo il tuo potere inse-
rendoti in una situazione nuova e indefinita, dove è vacante
147
e assumertene la responsabilità. Puoi acquisire potere nel
senso più positivo del termine, prendendoti la responsabilità
di un nuovo progetto e impegnandoti anima e corpo per il
successo dell’impresa.
Quanto più capace e competente dimostri di essere
nell’ottenere risultati particolari e importanti per la tua or-
ganizzazione, tanto più potere, influenza e autorità attrarrai,
e tanto più prezioso diventerai.
148
Le persone possono lavorare con costanza in cambio di
uno stipendio, ma eseguiranno i loro incarichi ai massimi li-
velli solo se ispirate da una vision. Lo sviluppo e l’articolazione
di questa vision è una responsabilità chiave della leadership.
I leader hanno l’abilità di visualizzare, di vedere il grande
disegno e quindi di ispirare gli altri a lavorare insieme per
raggiungere gli obiettivi. Il vero leader guarda alla leadership
come a uno strumento da usare per ottenere un risultato più
grande e più importante rispetto a ogni scopo personale.
Diventi leader quando stabilisci un obiettivo, ne piani-
fichi la realizzazione e metti anima e corpo per realizzarlo.
Diventi leader quando sviluppi una vision che sia d’ispira-
zione sia per te che per gli altri. Diventi leader quando sai
esattamente dove vuoi andare, perché ci vuoi arrivare e cosa
devi fare per raggiungere la meta.
I leader sanno spiegare con chiarezza ciò che stanno cercan-
do di realizzare, perché lo fanno e in che modo hanno inten-
zione di farlo. Sono desiderosi di ottenere risultati e diventano
impazienti quando le cose vanno a rilento. Sono entusiasti di
quel che fanno e, grazie a ciò, fanno entusiasmare anche gli altri.
I leader hanno obiettivi, piani e strategie su cui lavorano
quotidianamente per metterli in pratica. Vanno di fretta. Han-
no molto da fare e sentono di avere poco tempo a disposizione.
Forse l’aspetto più importante dell’ambizione è la chiarez-
za del leader. Il leader ha una visione chiara, valori chiari, una
missione chiara e obiettivi, piani e strategie chiari e messi per
iscritto per il proprio ufficio o per la propria azienda.
Soprattutto, i leader vogliono guidare, essere a capo, esse-
re responsabili, far accadere le cose. Sono disposti a correre
rischi e a compiere i sacrifici richiesti per fare una reale dif-
ferenza nel loro mondo.
149
Il solo atto di stabilire obiettivi chiari per te e il tuo team
di collaboratori, ti promuove al grado di leader. Ti spinge
in prima linea. Per essere un leader devi guidare gli altri in
una direzione precisa, verso un obiettivo preciso, per l’otte-
nimento di un risultato preciso. Quanto più chiari saranno
la tua vision, la tua missione e i tuoi obiettivi, tanto più effi-
cacemente guiderai, dirigerai e ispirerai gli altri.
150
biano fatto in passato. È una delle qualità più potenti per
la leadership e il successo nella vita privata e professionale.
Impari a essere ottimista assumendo gli atteggiamenti delle
persone positive, ottimiste e orientate al futuro.
Diventi un irrefrenabile ottimista praticando le abitudini
dell’ottimismo ogni volta che ce n’è bisogno. L’ottimismo è
la base di un atteggiamento mentale positivo. L’ottimismo è
la capacità di trovare qualcosa di prezioso in ogni situazione.
La migliore definizione che ne è stata data è “una risposta
positiva e costruttiva allo stress”.
Le uniche cose che puoi controllare nella vita sono le tue
risposte agli inevitabili problemi e alle difficoltà che affron-
ti quotidianamente. La tua reazione a una situazione, o il
modo in cui la interpreti, determina ciò che provi a riguardo.
I tuoi sentimenti e le tue emozioni, determinano a loro volta
la chiarezza e l’efficacia dei tuoi pensieri e delle tue reazioni.
Più sei ottimista e positivo, più calmo e creativo sarai.
Il motto degli ottimisti è “Penso positivo!”. Cercano il
buono in ogni situazione. Se qualcosa va storto, dicono: “Va
bene!”, e poi cercano qualcosa di buono nel problema o nella
difficoltà. E lo trovano sempre.
Gli ottimisti cercano l’insegnamento e il valore in ogni
ostacolo o delusione. Come ha scritto Napoleon Hill: “Cer-
cano il seme di un beneficio o vantaggio maggiore o uguale
in ogni ostacolo o fallimento.” Agiscono in base al princi-
pio secondo cui “le difficoltà non sorgono per ostruire, ma
per istruire”.
Gli ottimisti si concentrano sul futuro, anziché sul passa-
to. Cercano le opportunità in ogni difficoltà. Pensano a quel
che può essere fatto ora invece di focalizzarsi su quel che è
successo nel passato e di chi sia la colpa.
151
Soprattutto, gli ottimisti sono orientati alla soluzione in-
vece che al problema. Si concentrano sulla soluzione, sul
passo successivo, invece che sul problema. Pensano, insom-
ma, a quel che può essere fatto ora.
Puoi cambiare la tua mente dal negativo al positivo in un
secondo, spostandola dal problema e focalizzandola esclusi-
vamente sulla soluzione di qualsiasi prova stai affrontando.
Falla diventare un’abitudine. Quando devi affrontare un pro-
blema, fermati e chiediti: “Okay, cosa faccio adesso? Qual è il
prossimo passo? Dove posso arrivare partendo da qui?”.
Immagina che il tuo più grande problema, qualunque
possa essere, ti sia stato inviato in questo momento della tua
vita per insegnarti qualcosa di importante che hai bisogno
di imparare. È proprio quel che ti serve per la tua crescita e
il tuo sviluppo. Racchiude un dono di saggezza che è stato
pensato appositamente per te.
Quale potrebbe essere la lezione o intuizione più impor-
tante racchiusa nel problema o nella difficoltà con cui stai
lottando oggi?
Thomas Edison è diventato uno dei più grandi inven-
tori d’America e una delle persone più ricche del mondo
seguendo una semplice filosofia. Credeva che il successo
consistesse, primo, nella definizione dell’invenzione o pro-
dotto desiderati e , secondo, nella sperimentazione fino al
loro perfetto funzionamento, con l’eliminazione di tutte le
condizioni che lo impedivano. Edison credeva che il suc-
cesso non fosse altro che un processo di eliminazione, fatto
di ripetuti fallimenti, di esperimenti costanti fino all’indivi-
duazione del metodo corretto.
Se inizi a considerare ogni fallimento o ostacolo tempo-
raneo come un gradino sulla scala che porta al successo che
152
inevitabilmente sopraggiungerà, diventerai una persona e
un leader ottimista, positivo, fortemente creativo ed efficace.
154
I leader incoraggiano le persone a parlare liberamente
e in modo aperto dei loro reali pensieri e preoccupazioni.
Capiscono che la qualità di una relazione tra due individui
può essere misurata in base a quanto liberamente ognuno
sente di poter esprimere le proprie opinioni con franchezza.
155
lavoro, uscirai ed entrerai con regolarità da periodi di crisi.
La capacità di reagire con efficacia a un fallimento o a una
crisi è il vero tratto distintivo della leadership, la vera prova
del nove.
Se qualcosa va storto, tutti guardano il leader per vedere
come reagisce. Il comportamento del leader in una situazio-
ne difficile detta l’atteggiamento dell’intera organizzazione.
La vita è una successione costante di problemi e difficol-
tà. Non c’è successo senza fallimento temporaneo. Battute
d’arresto e delusioni sono inevitabili. La tua capacità di rea-
gire alle avversità in modo positivo e costruttivo, dimostrerà
quanto sei andato lontano nel tuo sviluppo personale. Ri-
cordati sempre che: “La cosa importante non è quanto in
basso cadi, ma quanto in alto ti risollevi!”.
La tua capacità di risolvere i problemi e di prendere le
decisioni giuste prima di agire, determinerà il tuo successo
tanto quanto ogni altro fattore. Quando le cose si metto-
no male, calmati, fai un respiro profondo e inizia subito a
raccogliere informazioni sulla situazione in modo da poter
prendere una buona decisione.
156
3. Individua la fonte principale di preoccupazione e stress
nella tua vita quotidiana. Qual è? Ora chiediti: “Qual
è la deriva peggiore di questa situazione?”. Una volta
stabilito ciò, inizia subito ad assicurarti che non accada.
157
Soprattutto, i leader stabiliscono standard elevati per sé
e fanno il possibile per rispettarli. Non paragonano il loro
carattere con quello degli altri. Al contrario, si confrontano
solo con se stessi e si misurano verificando il meglio che
possono dare.
I leader hanno obiettivi e traguardi personali chiari e la-
vorano secondo i propri programmi, con i loro tempi e ritmi.
Guardano a sé per trovare le ragioni tanto dei successi quanto
dei fallimenti. Sanno di non essere perfetti e si sforzano co-
stantemente di migliorare nelle aree importanti della loro vita.
159
Qual è la situazione reale? Com’è potuto accadere? Cosa
pensi che dovremmo fare? Qual è il passo successivo?”.
2. Rifiutati di criticare, condannare o lamentarti, qualsiasi
cosa accada. Immagina che questa situazione difficile
sia stata creata ad arte per metterti alla prova, per ve-
dere di che pasta sei fatto. Agisci come se tutti stessero
osservando il modo in cui gestisci il problema e come
se le tue prospettive future fossero determinate dalla
calma e dalla rilassatezza con la quale ti comporti.
160
sta ragione, i leader si impegnano a raggiungere l’eccellenza
personale in tutto quel che fanno.
I leader sono allievi, cercano sempre di migliorare sul la-
voro e nella vita personale. Leggono, seguono corsi e semi-
nari, ascoltano programmi audio quando sono in macchina.
Partecipano a conferenze e alle riunioni delle associazioni,
vanno ai dibattiti importanti e ne fanno tesoro. Si impegna-
no per apprendere e crescere in ogni area dove sentono di
poter dare un contributo prezioso al loro lavoro.
Le persone sono molto più stimolate se sentono di la-
vorare per un’organizzazione che si aspetta di eccellere. Il
modo migliore per motivare e stimolare gli altri, è dichiarare
il proprio impegno personale a essere il migliore nel settore
di riferimento o in azienda. Poi, è necessario confrontare di
continuo il proprio operato e quello dell’organizzazione, con
i “primi della classe” dell’azienda.
I leader identificano le loro competenze chiave, i compiti
vitali che svolgono e che gli permettono di lavorare. Sono
alla costante ricerca dei modi per migliorare queste compe-
tenze chiave, così da essere competitivi sul mercato.
I leader pensano al futuro e individuano le competenze
chiave necessarie per il successo negli anni a venire. Svilup-
pano dei piani di azione per acquisire quelle competenze
molto prima che si rendano necessarie, per competere con
successo nel mercato di domani.
Soprattutto, i leader pensano sempre a vincere. Si impe-
gnano per la vittoria, per essere i migliori nell’ambito che
hanno scelto. Provano fastidio a livello personale ed emo-
tivo quando vedono che la concorrenza fa bene o meglio di
loro. Cercano costantemente modi nuovi per migliorare e
superare le altre aziende del settore di riferimento.
161
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Identifica la tua personale “area di eccellenza”. Qual è
la cosa che fai in modo eccellente e che ti rende indi-
spensabile e prezioso per la tua organizzazione? Che
cosa dovrebbe essere? Che cosa potrebbe essere?
2. Individua le tue competenze chiave. Quali sono le
abilità richieste dal tuo lavoro, le capacità che ti ren-
dono prezioso, se non indispensabile? Quali compe-
tenze chiave hai bisogno di acquisire se vuoi essere il
migliore nel tuo ambito negli anni a venire? Fai un
piano d’azione oggi per sviluppare le capacità e le
competenze chiave che avrai bisogno domani.
162
un’avversità, dovresti prenderla seriamente in considerazio-
ne e premunirti.
I leader hanno anche la capacità di anticipare le oppor-
tunità prima che chiunque altro le veda. Riescono a mettere
insieme rapidamente le risorse necessarie per approfittare
della situazione quando le opportunità si presentano.
Riepilogo
Leader si diventa, non si nasce. Di solito i leader si fanno
da sé, come risultato di un lungo e duro lavoro su se stessi.
Tutti dispongono di qualità da leader che aspettano solo di
essere sviluppate.
La leadership emerge in risposta a situazioni che richie-
dono il meglio di te. Quando pensi e agisci da leader, quan-
do accetti il peso delle responsabilità senza addurre scuse,
incolpare nessuno, guardare gli altri o correre al riparo, allo-
ra diventi il leader.
E il mondo intero si aprirà davanti a te.
163
CAPITOLO CINQUE
U
no dei tuoi obiettivi primari nella vita dovrebbe essere
l’indipendenza economica. Devi raggiungere il punto
in cui hai soldi a sufficienza da non doverti più preoc-
cupare a riguardo. La buona notizia è che oggi è più facile
ottenere l’indipendenza economica rispetto al passato.
Ora più che mai siamo circondati da ricchezza e abbon-
danza. Il tuo lavoro deve garantirti quel che ti spetta di diritto.
La Legge di Causa ed Effetto si applica al denaro così
come a qualsiasi altra cosa. La legge afferma che il successo
economico è un effetto. In quanto tale, deriva da cause pre-
cise. Quando le individui e le applichi alla tua vita e alle at-
tività che svolgi, osserverai gli stessi risultati che centinaia di
migliaia e persino milioni di altre persone hanno osservato.
Puoi ottenere il livello di abbondanza che desideri davvero,
agendo semplicemente nel modo in cui hanno agito altri
prima di te con il medesimo risultato. Se non lo fai, non lo
otterrai. Le cose stanno proprio così.
Probabilmente, non esiste altro ambito come quello del
guadagno e del risparmio del denaro, dove le leggi universali
sono così palesi. In America, oggi, ci sono parecchi milioni
di uomini e donne che sono partiti da zero o pieni di debi-
ti, e che hanno raggiunto l’indipendenza economica. I loro
atteggiamenti e comportamenti sono stati studiati a fondo.
Ora conosciamo meglio di prima le chiavi per la creazione
della ricchezza. Quel che abbiamo capito è che il successo
economico sarà determinato dalle tue convinzioni più pre-
ziose sull’argomento “soldi”.
165
Lo scopo principale della tua esistenza dovrebbe essere
il raggiungimento della felicità. Tuttavia, la felicità esiste in
modo spontaneo quando paure, dubbi ed emozioni negative
sono assenti. Uno dei fattori che, più degli altri, ti priva del-
la felicità, è la preoccupazione per i soldi. Per la precisione,
quando parliamo di preoccupazione per i soldi, ci riferiamo
al fatto che la gente sente sempre di averne troppo pochi,
compromettendo la qualità della propria vita. Forse la paura
più grande, quella che ti procura più angoscia e infelicità, è la
paura di fallire. Quando si tratta di soldi, sperimenti questo
sentimento sotto forma di paura della povertà, della perdita
di tutto ciò che possiedi. Dal momento che uno dei bisogni
più radicati dell’umanità è la sicurezza, qualsiasi minaccia,
reale o immaginaria, può procurarti uno stress terribile.
Puoi liberarti della paura di diventare povero e fallire,
solo raggiungendo un certo livello di prosperità economi-
ca e costruendo attorno ad essa una fortezza che la renda
sicura e inespugnabile. Il raggiungimento dell’indipenden-
za economica è una responsabilità chiave della vita adulta.
Nessun altro potrà farlo al posto tuo.
In psicologia, il denaro viene definito come “bisogno del-
la mancanza”. Significa che ti motiva solo quando ne senti la
mancanza, quando senti di non averne a sufficienza. Sopra a un
certo livello, quando senti di averne abbastanza, non è più uno
stimolo. In altri termini, se hai soldi a sufficienza, non ci pensi
molto. Ma, se ne hai troppo pochi, ci pensi continuamente.
L’effetto esercitato dal denaro sulla tua vita emotiva di-
pende dall’atteggiamento che hai nei suoi confronti. Se
senti di averne troppo poco, il denaro può diventare un’os-
sessione. Può dominare i tuoi pensieri, sentimenti e azioni.
Le discussioni sui soldi sono la causa principale delle rot-
166
ture tra moglie e marito. Problemi coi soldi sono la ragione
principale dei collassi finanziari, della fine delle amicizie e
dei problemi psicologici di ogni tipo. Non è inusuale che la
gente decida di togliersi la vita a causa dei soldi.
Il Principio di Realtà si applica soprattutto quando si trat-
ta di soldi. Il principio afferma che: “Devi gestire la vita così
com’è, non come vorresti che fosse o come potrebbe essere.”
La maggioranza delle persone, quando si tratta di soldi,
vive in un mondo di parziale illusione, o persino di fantasia.
Desiderano, sperano e pregano per il loro futuro economico
mentre allo stesso tempo, nel profondo del cuore, sanno che
i loro sogni non si realizzeranno mai.
Nel libro di Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meravi-
glie, uno dei personaggi dice allegramente di essere capace
di credere a molte cose impossibili prima di colazione, ogni
giorno. Allo stesso modo, parecchia gente, a proposito di
soldi, crede a cose praticamente impossibili e poi si meravi-
glia di avere così tanti problemi economici.
Uno degli ostacoli più comuni nel raggiungimento
dell’indipendenza economica, è la profonda convinzione
che in un certo senso i soldi siano qualcosa di sbagliato e che
la gente che ne ha molti è intrinsecamente cattiva. Questa
convinzione non si basa su dati di fatto. Ci riporta indietro
all’infanzia, quando spesso ai bambini viene ripetuta questa
filastrocca per giustificare il proprio insuccesso economico.
Quando io e mia moglie ci siamo sposati, tutta la sua fami-
glia partecipò al matrimonio, così come il mio datore di lavoro,
un uomo da più di cinquecento milioni di dollari. Per tutta
la vita, i familiari di mia moglie erano stati indotti a credere
che la povertà fosse una virtù e, per estensione, che il successo
economico fosse in qualche modo sporco e malvagio. Furono
167
sorpresi di scoprire che il mio capo, l’uomo più ricco che aves-
sero mai conosciuto o di cui avessero mai sentito parlare, fosse
un uomo devotamente religioso, tutto casa e famiglia, molto
semplice, cortese e affascinante. Ci vollero mesi, e in alcuni
casi anni, per risistemare il loro modo di pensare. La chiesa e i
loro amici, gli avevano ripetuto che chiunque possedesse quel
genere di fortuna non poteva che essere cattivo e malvagio.
Un altro enorme ostacolo al successo economico è che al-
cuni credono di non meritare davvero di essere ricchi. Sono
cresciuti sotto una costante selva di critiche, proprio come
me, che li ha portati a concludere, a livello inconscio, di non
meritare il successo e la felicità. Il risultato peggiore delle
esperienze negative dell’infanzia, che sono fin troppo comu-
ni, è che quando infine la gente ha effettivamente successo
grazie al duro, durissimo lavoro, si sente in colpa. Questi
sensi di colpa spingono le persone a liberarsi dei soldi, a
buttarli via. Li spendono o li investono in modo sciocco. Li
prestano o li regalano. Si boicottano nutrendosi a spropo-
sito, bevendo, drogandosi, tradendo il partner e arrivando
spesso anche a significativi cambiamenti nella personalità.
Il fatto è che i soldi sono una cosa buona. Ci vogliono i
soldi per comprare la casa, la macchina, i vestiti, i giocattoli,
il cibo e la gran parte delle cose belle della vita. Il denaro ha
un’energia tutta sua e viene attirato per lo più dalle persone
che lo trattano bene. I soldi tendono a fluire verso le persone
che possono usarli nel modo più produttivo, producendo beni
e servizi di valore e investendoli per creare occupazione e op-
portunità per gli altri. Allo stesso tempo, i soldi abbandonano
chi li usa in malo modo o chi li spende per cose sterili.
Il denaro è molto simile a un amante. Deve essere cor-
teggiato, persuaso, lusingato e trattato con cura e attenzione.
168
Gravita verso le persone che lo rispettano e gli riconoscono
valore, dimostrandosi in grado di impiegarlo per cose utili.
Scivola tra le dita e fugge via dalle persone che non lo capi-
scono o che non lo trattano con le dovute cure.
Ci sono persone che sostengono di non essere molto bra-
ve a gestire i soldi. Ma si tratta di un’abilità che tutti posso-
no imparare con la pratica. Di solito, dire di non essere bravi
a gestirli è solo una scusa o una giustificazione per lo scarso
successo economico o la mancata oculatezza nelle spese. Si-
gnifica non aver appreso come guadagnarli o risparmiarli.
Il punto di partenza per accumulare denaro è credere di
avere la capacità illimitata di ottenere tutti i soldi di cui avrai
bisogno. Guarda te stesso come a una persona di successo,
che aspetta solo l’occasione giusta per manifestarsi.
I soldi sono una cosa positiva. Ti danno la possibilità di
scegliere e ti permettono di vivere la vita che vuoi. I soldi ti
aprono porte che sarebbero altrimenti chiuse. Ma, proprio
come con qualsiasi altra cosa, essere ossessionati dai soldi
può essere dannoso. Se le persone iniziano a preoccuparsi
troppo dei soldi, e perdono di vista il fatto che si tratta solo
di uno strumento per raggiungere la felicità, allora essi di-
ventano dannosi.
La Bibbia dice: “L’amore per il denaro è la radice di tutti
i mali.” Non c’è scritto: “Il denaro è la radice di tutti i mali”,
ma “L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali.” È la
preoccupazione per i soldi, con la conseguente esclusione di
tutto ciò che davvero è importante nella vita, il problema,
non i soldi di per sé. I soldi sono fondamentali per la nostra
vita in questa società. Sono anche neutrali. Non sono né
buoni né cattivi. È solo il modo in cui vengono guadagnati
e usati a determinare se siano utili o dannosi.
169
46. La Legge dell’Abbondanza
Viviamo in un universo di abbondanza nel quale
c’è denaro a sufficienza per tutti quelli
che lo vogliono davvero e sono disposti a obbedire
alle leggi che ne controllano l’accumulo.
Hai a disposizione molto denaro. Non esistono reali man-
canze. Praticamente, puoi ottenere tutto quel che vuoi e di cui
hai bisogno. Viviamo in un universo generoso e siamo circon-
dati dalle opportunità di ottenere quel che desideriamo sincera-
mente. Il tuo atteggiamento verso l’abbondanza e la scarsità di
denaro, determinerà la possibilità che tu diventi ricco o meno.
171
47. La Legge dello Scambio
Il denaro è il mezzo attraverso cui le persone
scambiano il loro lavoro nella produzione
di beni e servizi, per avere in cambio beni
e servizi da parte di terzi.
Prima dei soldi, c’era il baratto. Le persone scambiavano
beni e servizi direttamente con altri beni e servizi, senza
utilizzare il denaro. Con lo sviluppo della società il barat-
to divenne scomodo; le persone scoprirono di poter scam-
biare i loro prodotti e servizi attraverso le monete, per poi
scambiarle a loro volta ottenendo in cambio altri prodotti
e servizi e rendendo l’intero processo più efficiente. Oggi,
lavoriamo e scambiamo il nostro lavoro ricevendo in cambio
del denaro, che usiamo per acquistare i prodotti del lavoro
di altre persone.
172
Secondo corollario di questa legge
Il tuo lavoro è visto dagli altri come un fattore
di produttività o un costo.
174
48. La Legge del Capitale
Il bene più prezioso in termini di cash flow
è il tuo capitale fisico e mentale.
Potresti non esserne nemmeno consapevole, ma a meno
che tu non sia già benestante, la tua capacità di lavorare è il
bene più prezioso che possiedi. Utilizzando appieno la tua ca-
pacità di guadagnare, puoi accogliere nella tua vita ogni anno
migliaia di euro. Applicando la tua capacità di guadagnare
alla produzione di beni e servizi di valore, puoi creare soldi a
sufficienza per pagare tutte le cose che desideri. La quantità
di denaro che consumi oggi è direttamente proporzionale alla
misura in cui hai sviluppato la tua capacità di guadagnare.
175
altre attività ampiamente non produttive ma che assorbono
comunque ore e minuti preziosi nel corso della giornata.
I manager non vanno meglio. In un recente studio, il no-
vantacinque per cento dei manager ha ammesso che una
buona metà delle loro giornate lavorative trascorre in im-
pegni che non hanno assolutamente a che vedere con le ra-
gioni per cui vengono pagati. Inoltre, gran parte del tempo
rimanente, viene speso in attività a bassa produttività, svol-
gendo mansioni di scarso valore.
176
re da un coach privato che ti aiuti a dare il meglio di te. Am-
plifica costantemente il tuo capitale intellettuale, il tuo va-
lore professionale e la tua capacità di guadagno. L’impegno
costante e regolare alla crescita personale e professionale, ti
ripagherà più di quanto tu possa credere. Ti farà risparmiare
mesi e anni di duro lavoro con bassi livelli di realizzazione e
guadagno. Il ritorno che puoi ottenere dall’investimento di
tempo e denaro sarà straordinario.
Il responsabile della formazione di Motorola, ha recente-
mente valutato che l’azienda gode di un ritorno pari a trenta
dollari per ogni dollaro speso nella formazione del personale.
Si tratta dell’investimento di tempo e denaro più riuscito che la
compagnia potesse fare. Altre aziende riportano risultati simili
intervenendo sulla formazione dei dirigenti e del personale.
Vale lo stesso per te. Niente darà una spinta maggiore al
tuo capitale, quanto il reinvestimento di parte del tuo tempo
e denaro nella formazione e nel potenziamento della tua ca-
pacità di guadagnare. Ogni americano ricco e di successo ha
imparato questa lezione, e ogni americano povero e infelice
sta ancora cercando di capirla.
177
sorse mentali ed emotive. Il tuo compito, quindi, consiste
nell’ottenere il massimo ritorno possibile sul tuo capitale
umano al fine di accrescere il tuo “ritorno in energia”.
Proprio come il componente di un macchinario produt-
tivo rappresenta il capitale, anche tu rappresenti una forma
di capitale mentale e fisico che può produrre grandi quan-
tità di beni e servizi se messo a punto per dare il massimo
e il meglio. Questo modo di vedere te stesso deve diventare
parte fondamentale del tuo atteggiamento nel corso di tutta
la vita lavorativa.
178
Questa legge è tratta da lavoro pionieristico dedicato alla
mobilità economica delle classi medio-alte in America, con-
dotto dal dr. Edward Banfield dell’Università di Harvard
alla fine degli anni Cinquanta, inizio anni Sessanta. Dopo
aver studiato i molti fattori che si pensava contribuissero al
successo economico individuale nel corso della vita di una
persona, scoprì l’esistenza di un fattore principale che emer-
geva su tutti gli altri e che chiamò “prospettiva temporale”.
Ciò che Banfield evidenziò fu che quanto più una perso-
na progrediva in qualsiasi società, tanto più lunga era la sua
prospettiva temporale, o orizzonte. Le persone che occupa-
no gli strati sociali ed economici più elevati prendono deci-
sioni e sopportano sacrifici che possono non essere ripagati
da lì a molti anni, talvolta per tutta la vita. “Piantano alberi
sotto ai quali non si siederanno mai.”
Un esempio lampante è l’uomo o la donna che passa-
no dieci o dodici anni studiando e lavorando come tiroci-
nanti per diventare medici. Si tratta di un tempo straor-
dinariamente lungo per porre le fondamenta della propria
vita lavorativa. Dal momento che sappiamo bene quanto ci
voglia per diventare medici, essi rappresentano la categoria
professionale che stimiamo di più. Tale rispetto si riflette
in pratica in tutte le società. Apprezziamo e ammiriamo i
sacrifici che hanno fatto per praticare una professione così
importante per molti di noi. Riconosciamo loro di aver avu-
to una prospettiva a lungo termine.
Le persone con una prospettiva a lungo termine sono di-
sposte a pagare il prezzo del successo molto, moltissimo tem-
po prima del suo conseguimento. Pensano alle conseguenze
delle loro scelte e decisioni in termini di ciò che potrebbe ac-
cadere nel giro di cinque, dieci, quindici e persino vent’anni.
179
Le persone che occupano gli strati più bassi della popo-
lazione hanno la prospettiva temporale più breve. Si con-
centrano sulla gratificazione immediata e spesso assumono
atteggiamenti che a lungo andare producono conseguenze
negative. In fondo alla scala sociale, ci sono gli alcolizzati
disperati e i tossicodipendenti. Questi soggetti pensano solo
alla prossima bevuta o alla prossima dose. La loro prospetti-
va temporale spesso non va più in là di un’ora.
Cominci a salire lungo la scala sociale ed economica il giorno
in cui inizi a pensare a quel che fai ragionando sulle conseguen-
ze a lungo termine delle tue azioni. Quando inizi a pensare più a
lungo termine e a organizzare la tua vita e le tue priorità tenen-
do a mente gli obiettivi che vuoi realizzare e le tue ambizioni, la
qualità delle decisioni migliorerà come anche la tua vita.
Primo corollario
della Legge della Prospettiva Temporale
Posticipare la gratificazione è la chiave
per il successo economico.
180
L’autodisciplina fu definita molti anni fa da Elbert Hub-
bard come “la capacità di spingerti a fare ciò che dovresti e
quando dovresti, sia che tu ne abbia voglia oppure no”.
Herbert Gray, un imprenditore, trascorse undici anni
cercando quello che chiamava “il comune denominatore del
successo”. Studiò migliaia di persone di successo e alla fine
giunse alla conclusione che essi “hanno l’abitudine di fare
quello che non piace alle persone senza successo”.
Quali sono queste cose? Be’, si dà il caso che siano proprio
le stesse che non piace fare nemmeno a chi ha successo: alzarsi
presto, lavorare sodo e fermarsi fino a tardi. Tuttavia, le perso-
ne di successo le fanno ugualmente. Perché? Chi ha successo si
preoccupa di ottenere risultati piacevoli. Chi non ha successo,
invece, si preoccupa di avere un metodo piacevole e preferisce
attività che facciano “calare la tensione”. Chi ha successo per-
segue attività che permettono di “realizzare obiettivi”.
La capacità di pagare in anticipo il prezzo del successo, e
di perseverare fino al raggiungimento dell’obiettivo stabilito,
è il vero segno distintivo di un vincente.
181
angeli. Ti stai assicurando il futuro.
I genitori che lavorano sodo e risparmiano affinché i loro
figli possano avere l’opportunità di istruirsi e formarsi nel
migliore dei modi, esercitano una prospettiva a lungo ter-
mine. Prendono decisioni che possono avere un impatto sui
loro figli per gli anni a venire. Così facendo, garantiscono ai
loro figli si salire sull’ascensore della vita diretto verso l’alto.
182
Il primo corollario della Legge del Risparmio
proviene dal libro L’uomo più ricco di Babilonia
di George Clason
Prima di tutto, paga te stesso.
184
51. La Legge della Conservazione
Non è quanto fai, ma quanto conservi,
a determinare il tuo futuro economico.
Molte persone fanno un sacco di soldi nel corso della
loro vita lavorativa. A volte, durante i periodi di boom, la
gente supera di gran lunga le proprie aspettative e fa più
soldi di quanto potesse immaginare.
Purtroppo, spesso queste stesse persone sviluppano una
sindrome di onnipotenza e iniziano a credere che il loro suc-
cesso dipenda da loro straordinarie doti e capacità. In realtà,
in molti casi ciò è dovuto al fatto che l’economia, o un suo
settore particolare, sta vivendo un momento di espansione.
Di qui, l’equivoco: siccome stanno facendo un sacco di sol-
di, queste persone si convincono di avere la capacità di farne
all’infinito. Così spendono tutto quello che hanno a disposi-
zione, nella certezza di poter guadagnare sempre e comunque.
La misura reale di quanto stia andando davvero a gonfie
vele è quanto conservi e metti da parte della cifra che gua-
dagni. Le persone di successo sono quelle che riescono ad
essere pignole nel mettere via regolarmente un tot di soldi
e nell’estinguere i propri debiti nei periodi di prosperità, in
modo da predisporre delle riserve nel caso in cui l’economia
o gli affari dovessero avere un’inversione di tendenza.
185
Quindi somma tutte le fatture e bollette, gli estratti
conto delle carte di credito e i finanziamenti, e sottrai
il loro totale dal valore calcolato sui beni, così da avere
un rendiconto del tuo valore netto attuale.
2. Dividi la cifra ottenuta per il numero di anni lavorati.
Il risultato corrisponderà alla cifra che hai effettiva-
mente guadagnato ogni anno, tolti i costi della vita.
Ne sei soddisfatto? In caso negativo, inizia immedia-
tamente a porvi rimedio.
186
La Legge di Parkinson spiega la trappola in cui cade la
maggior parte della gente. Sta alla base delle ragioni per cui
si contraggono debiti, per cui si hanno preoccupazioni sui
soldi e si vive la frustrazione economica. Solo quando resisti
alla potente urgenza di spendere tutto, inizi ad accumulare
denaro e a spingerti in testa alla folla.
187
2. Stabilisci di mettere da parte e investire il cinquan-
ta per cento di ogni aumento che ricevi sulle entrate,
qualunque sia la loro provenienza. Impara a vivere con
quel che resta, vale a dire l’altro cinquanta per cento,
facendone ciò che desideri. Fallo per il resto della tua
vita professionale.
188
tonare questa somma e di investirla in libretti di risparmio
ad alto rendimento ti darà un enorme senso di sicurezza e
pace interiore. Sapere di avere messo via questi soldi ti farà
diventare un essere umano molto più efficiente di quanto
saresti se fossi preoccupato dalla tua prossima busta paga o
dalla spesa da fare al supermercato.
Una giovane donna che aveva partecipato a uno dei miei
seminari, nel quale avevamo discusso proprio dell’impor-
tanza di risparmiare, a un anno di distanza mi scrisse rac-
contandomi una storia molto interessante. Disse di non aver
mai considerato il fatto di essere completamente responsa-
bile del proprio benessere economico. Aveva sempre speso
tutto quello che guadagnava e anche di più, con le carte di
credito. Di conseguenza era sempre in rosso.
Dopo il seminario, però, iniziò a mettere da parte un po’
delle entrate di ogni busta paga, partendo dal cinque per cen-
to e aumentando la percentuale con il passare del tempo. Di-
venne così brava a risparmiare che nel giro di un anno aveva
già accumulato sul conto corrente due mesi di stipendio.
Nel frattempo, l’azienda per cui lavorava fece alcuni
cambiamenti nell’organigramma e lei finì per avere un nuo-
vo capo, che si rivelò prepotente, critico e pretenzioso. All’i-
nizio cercò di sopportare il suo comportamento. Poi, però,
si rese conto di avere abbastanza soldi da potersene andare.
E così fece.
Mi raccontò che questa decisione le aveva cambiato il
modo di concepire se stessa e la sua vita. Fino a quel mo-
mento era stata piuttosto passiva, e si era limitata ad accet-
tare quel che dicevano e facevano i suoi datori di lavoro.
Dopo quell’esperienza, invece, capì che avere soldi in banca
la metteva al timone della sua esistenza.
189
Le riserve economiche le permisero di abbandonare un
lavoro che non le piaceva più e di prendersi il tempo per
trovarne uno migliore, per il quale fosse pagata nettamente
di più. Nella lettera scrisse che se non avesse iniziato a ri-
sparmiare, sarebbe rimasta intrappolata nel vecchio lavoro.
Non avrebbe potuto lasciarlo e avrebbe perso il rispetto e la
fiducia per se stessa.
190
La vita è suddivisa grosso modo in tre parti, malgrado
tendano a sovrapporsi. Prima ci sono gli anni di appren-
dimento, durante i quali cresci e ricevi un’istruzione. Poi ci
sono gli anni del rendimento, all’incirca dall’età di vent’anni
fino ai sessantacinque. Infine, ci sono gli anni dello struggi-
mento, quando puoi andare in pensione, con un’aspettativa
di vita media che oggi si aggira sugli ottant’anni, e crescere.
La più semplice ed efficace di tutte le strategie econo-
miche è quella di risparmiare e investire i tuoi soldi nel
corso della vita lavorativa, fino a che il capitale accumu-
lato non paghi più di quanto guadagni al lavoro. A que-
sto punto, puoi iniziare a eliminare gradualmente la tua
occupazione quotidiana e dedicarti alla gestione dei tuoi
beni. Pur essendo una strategia di pianificazione della vita
molto semplice, è sorprendete quante poche persone la se-
guano e quante finiscano all’età di sessantacinque anni con
pochi soldi messi da parte. Il pensionato americano medio
oggi ha beni per un valore approssimativo di trentunomila
dollari più la pensione. Fa’ in modo che questo non succe-
da anche a te.
191
trebbe accadere. Non rischiare. Fai in modo di essere
coperto, qualsiasi cosa accada.
3. Inizia oggi stesso un programma di risparmio/inve-
stimento mensile, ovvero va’ in banca e apri un conto
corrente dedicato al tuo piano di accumulo. Versa ogni
mese una somma fissa e guardala crescere.
193
sti gestire la perdita? In caso negativo, evita assolutamente
di fare l’investimento.
194
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Ripensa a tutti gli errori economici che hai fatto nella
tua vita. Cos’hanno in comune? Cosa ti hanno inse-
gnato? Una diagnosi accurata è già metà della cura.
2. Investi solo in cose che capisci e in cui credi. Accet-
ta consigli economici solo da persone che con le loro
stesse strategie sono diventate finanziariamente pro-
spere. Gioca sul sicuro. È meglio tenersi i soldi piut-
tosto che rischiare di perderli, visto il tempo che hai
speso per guadagnarli.
195
scessero e raddoppiassero, e poi che raddoppiassero ancora e
ancora e ancora, oggi varrebbe molti miliardi di dollari.
Se i ventiquattro dollari pagati dagli olandesi agli indi-
geni indiani in cambio dell’isola di Manhattan fossero stati
investiti con un interesse del cinque per cento, oggi varreb-
bero più di 2,2 miliardi di dollari. L’interesse composto è
una forza potente nella costruzione della ricchezza.
196
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Apri un conto di investimento e impegnati a versare
ogni mese la stessa cifra per i prossimi cinque, dieci
o persino venti anni. Seleziona una società con fondi
comuni di investimento e altri strumenti di investi-
mento e continua a far fruttare i tuoi soldi, mese dopo
mese, anno dopo anno.
2. Cerca sempre modi nuovi per liberare parte dei soldi
che puoi mettere via e per farli crescere, affidandoti
al potere dell’interesse composto. Scegli l’indipenden-
za economica a lungo termine, piuttosto che i piaceri
immediati a breve termine.
197
Primo corollario della Legge dell’Accumulazione
Con l’accumularsi dei risparmi,
riceverai uno slancio che ti farà avanzare
rapidamente verso i tuoi obiettivi economici.
198
sera, quando torni a casa. Quando il barattolo sarà pieno, por-
talo in banca e versa il gruzzolo sul tuo conto. Ogni volta che
ricevi una somma di denaro extra dalla vendita di qualcosa o
dal pagamento di un vecchio debito o da un bonus inaspetta-
to, invece di spenderla versala sul conto corrente di risparmio.
Queste piccole somme inizieranno a crescere a una ve-
locità che ti sorprenderà. Nel momento in cui non avrai più
problemi a mettere da parte l’un per cento, aumenta la per-
centuale di risparmio al due per cento, poi al tre, al quattro,
al cinque e così via. Nel giro di un anno ti ritroverai fuori dai
debiti, risparmiando il dieci, il quindici e persino il venti per
cento delle entrate, senza che ciò intacchi il tuo tenore di vita.
Primo corollario
della Legge del Magnetismo applicata al denaro
Una coscienza ricca attrae denaro come
un magnete attrae la limatura di ferro.
200
credere alla Legge dell’Abbondanza, le emozioni in qualche
modo rendono magnetici i soldi che già si hanno, iniziando
ad attrarne sempre di più.
Ecco perché è fondamentale iniziare ad accumulare de-
naro, a prescindere dalla situazione in cui ti trovi. Metti an-
che solo qualche moneta nel salvadanaio. Inizia risparmian-
do delle piccole cifre. Quel denaro, magnetizzato dai tuoi
sentimenti di desiderio e speranza, inizierà ad attrarne altro
più velocemente di quanto tu possa pensare.
John D. Rockefeller cominciò lavorando come commes-
so a 3,75 dollari alla settimana. Di questa cifra, metà la de-
volveva alla sua chiesa e metteva da parte cinquanta cente-
simi. Non era granché, ma era pur sempre un inizio. A cin-
quant’anni era forse l’uomo più ricco del mondo. Nel corso
della sua carriera, calamitò opportunità dopo opportunità
fino a dominare la produzione e distribuzione di petrolio e
carburante negli Stati Uniti. E cominciò risparmiando cin-
quanta centesimi alla settimana.
201
che chi chiede un prestito abbia risparmiato e accumulato
beni è una prova di affidabilità per quanto riguarda il de-
naro. Successivamente, con l’esperienza, la banca accorderà
prestiti con solo uno o due dollari di garanzia collaterale per
ogni dollaro richiesto.
Quando inizi ad accumulare denaro, inizi anche ad at-
trarne di più e ad attirare maggiori occasioni di guadagno.
Ecco perché è fondamentale cominciare, persino con una
cifra bassa. Sarai sorpreso di come andranno le cose e di
quanto ti risulterà facile calamitare sempre più soldi.
Ci si trasforma nella cosa a cui si pensa di più. La do-
manda chiave, quindi, è: “A cosa pensi la maggior parte del
tempo, e come?”.
I milionari che si fanno da sé trascorrono dalle venti alle
trenta ore al mese pensando e studiando le loro finanze. Pia-
nificano e organizzano con attenzione i loro conti corren-
ti. Valutano ogni investimento e spesa prima di metterli in
atto. Di conseguenza, prendono decisioni economiche mi-
gliori di chi pensa meno e decide impulsivamente.
202
58. La Legge dell’Accelerazione
Accelerata
Quanto più rapidamente avanzerai
verso la libertà economica,
tanto più velocemente essa si avvicinerà a te.
Spesso hai bisogno di molto, moltissimo tempo per pro-
durre cambiamenti sensibili nella tua situazione finanzia-
ria. Le vecchie abitudini sono dure a morire. Modificare la
vita economica è simile all’impresa di invertire la rotta di un
enorme transatlantico. Puoi farcela solo un grado alla vol-
ta. Tuttavia, quando la trasformazione sarà avviata inizierà
a velocizzarsi e a prendere slancio, spingendoti sempre più
vicino ai tuoi obiettivi.
203
Secondo corollario della Legge
dell’Accelerazione Accelerata
L’ottanta per cento del tuo successo deriverà
dall’ultimo venti per cento di tempo investito.
204
simo ne avrai solo un quarto. Non fare l’errore di ri-
tirare troppo presto i tuoi soldi da un investimento,
rinunciando ai guadagni crescenti che ancora potresti
realizzare.
2. Individua gli ambiti in cui hai investito una enorme
quantità di tempo ed energie senza vedere un ritor-
no significativo. Analizza attentamente ciascuno di
questi impegni per capire se ti trovi sul punto di una
svolta significativa.
Riepilogo
Le Leggi del Denaro spiegano come raggiungere l’indi-
pendenza economica. Puoi iniziare a prescindere dalla situa-
zione in cui ti trovi , anche se sei pieno di debiti o lavori per
qualcun altro. Se in passato non hai avuto un atteggiamento
serio nei confronti del denaro, oggi puoi comunque impe-
gnarti per metterlo da parte, per investirlo con attenzione,
per uscire dai debiti e realizzare gli obiettivi economici della
tua vita. Centinaia di migliaia, persino milioni di uomini e
donne sono partiti dal nulla e sono diventati economica-
mente indipendenti, seguendo le leggi e i principi che hai
appena imparato.
L’unica domanda che ti devi porre, in merito ai soldi, è:
“Quanto intensamente li voglio?”. Ricordati che sei sempre
libero di scegliere. Sei tu il responsabile. Nessuno deciderà
al posto tuo. Dipende da te.
Se segui queste leggi e questi principi, e se perseveri con
sufficiente impegno e costanza nel tempo, niente potrà im-
pedirti di raggiungere un grande successo finanziario.
205
CAPITOLO SEI
T
utti ci manteniamo vendendo qualcosa alla gente. La-
voriamo tutti su commissione. E siamo tutti pagati sia
in modo tangibile che intangibile, sulla base di come
riusciamo a proporre noi stessi, le nostre idee, i nostri pro-
dotti e servizi agli altri. Non si tratta di mettersi o meno sul
mercato. La questione è essere bravi a farlo.
I genitori offrono costantemente valori, atteggiamenti e
comportamenti ai figli e questi ultimi cresceranno forti e sani
in base a come i loro genitori glieli hanno saputi presentare.
I migliori leader e manager vengono sempre descritti come
venditori eccellenti che esercitano poche pressioni. Dal mo-
mento che alla gente non piace sentirsi dire quel che deve
fare né essere trattata con arroganza, i maggiori esperti nelle
relazioni umane sono quelli che riescono a confezionare le
proprie idee in modo che gli altri le accolgano naturalmente,
quasi fossero le loro. Come disse una volta Dwight D. Ei-
senhower: “L’arte della leadership consiste nello spingere le
persone a fare quel che vuoi tu, lasciandogli credere che sia
una loro idea.”
Negli affari, nel lavoro e nella maggior parte delle orga-
nizzazioni, si viene pagati in base all’abilità nel confezionare
la qualità del proprio lavoro; nel proporla alle persone la
cui opinione è necessaria a determinare il proprio successo.
Chi si vende meglio avanza molto più velocemente nella
carriera, rispetto agli altri. Anche se meno dotato, qualitati-
vamente peggiore o meno produttivo. È tutta questione di
sapersi, appunto, vendere.
207
Molte persone sono a disagio davanti a questa parola,
compresi parecchi venditori. Ma il fatto è che la capacità
di persuadere e influenzare gli altri è fondamentale per una
vita felice. Se non riesci a farlo, corri il rischio di essere igno-
rato e considerato ininfluente. Le persone che non sanno
presentare le proprie idee o vendersi in modo efficace han-
no pochissima autorevolezza e non vengono particolarmen-
te rispettate. D’altro canto, chi è persuasivo e convincente
risulta spesso come una delle componenti più rispettate e di
successo nella nostra società.
La capacità di vendere bene è una delle doti più rare in
America. I venditori più bravi sono tra i professionisti me-
glio pagati e più prestigiosi e la loro carriera è al sicuro. Non
importa se sei un cliente, un manager o chiunque altro; solo
tu puoi impegnarti a diventare un ottimo venditore di ciò
che hai da offrire agli altri.
In stretto riferimento alla professione del venditore, se-
condo il Principio di Pareto, “la regola ottanta/venti”, il venti
per cento dei venditori più bravi fa l’ottanta per cento delle
vendite e guadagna l’ottanta per cento dei soldi. Una ricerca
ha dimostrato che il dieci per cento dei migliori venditori
apre l’ottanta per cento dei nuovi conti correnti, e che queste
persone sono tra le più pagate nel mondo del lavoro. Se la-
vori nelle vendite, il tuo compito è fare tutto quel che serve,
lavorare le ore necessarie, per superare qualunque ostacolo
ti si dovesse frapporre alla scalata verso quel dieci per cento.
Una volta raggiunto, il tuo futuro è assicurato.
Oggi, fortunatamente, abbiamo a disposizione molte più
conoscenze su come vendere con maggior successo. Il pro-
cesso di vendita è stato studiato da ogni angolazione. Sono
state registrate decine di migliaia di conversazioni di vendi-
208
ta, sia su nastro che su video, e sono state persino monitorate
di persona, per scoprire cosa si debba fare di preciso per ri-
uscire ad avere successo. Oggi abbiamo molte più informa-
zioni su come riuscire a vendere; ed è ciò di cui parleremo
in questo capitolo.
Vendere coinvolge tre fattori fondamentali. Il primo è il
prodotto o servizio. Il secondo è il venditore. Il terzo fattore
è il cliente. Tutti e tre devono essere perfetti l’uno per l’altro
affinché la vendita si concluda positivamente.
Il prodotto o servizio deve essere adatto al cliente, ma
anche al venditore se ha intenzione di proporlo. Ci sono
venditori bravissimi nell’offrire un solo tipo di prodotto o
servizio e altri che sono più abili nel presentarne diversi.
Questa compatibilità ha poco a che vedere con l’oggetto in
sé. Ha più a che fare con il temperamento, la personalità, i
valori e l’atteggiamento del venditore.
È difficile, se non impossibile, vendere qualcosa in cui non
credi e per cui non riesci a impegnarti con tutto il cuore. Mol-
ti venditori hanno scoperto che cambiando il tipo di prodotto
o servizio da offrire, sono saliti ai vertici del loro settore, men-
tre prima non facevano altro che perdere tempo. Il punto di
partenza del successo, quindi, è assicurarsi che siano presenti
questi tre fattori. Fai in modo che ciò che vendi sia il prodotto
o servizio giusto per te e che venga venduto al cliente giusto,
vale a dire al genere di persona con cui ti piace lavorare.
Il prodotto deve essere adatto, il venditore preparato e il
cliente deve averne bisogno, desiderarlo ed essere in grado
di utilizzarlo e di permetterselo. Se sono presenti tutti que-
sti ingredienti, non potrai che accumulare successi.
Molte leggi sulle vendite spiegano tutti gli esiti positivi
e la maggior parte dei fallimenti. Imparando e applicando
209
queste leggi alle tue attività di vendita, ne concluderai molte
più di quanto tu possa immaginare.
210
Non importa quanto tu o il tuo prodotto siate graditi
al cliente: c’è sempre una certa indecisione o esitazione al
momento dell’acquisto. Questa indecisione, però, può in-
terrompere la vendita se non la gestisci in modo efficace.
Il compito del venditore professionista è accompagnare il
cliente attraverso questo momento difficile, portandolo alla
decisione di comprare. La capacità di spingere il cliente
all’azione è fondamentale per l’intero processo di vendita.
211
Uno dei miei clienti, una società commerciale a livello na-
zionale, mandò alcuni dei suoi consulenti a osservare i ven-
ditori in azione con la clientela. Questi scoprirono che, per
quanto professionali e ben addestrati, i venditori proponevano
l’acquisto ai clienti con una media di quattro volte a trattativa.
Per svariati motivi le loro vendite non erano molto numerose.
Istruirono allora i venditori a insistere una volta in più, quindi
almeno cinque volte per trattativa. I risultati furono immedia-
ti! Le vendite complessive raddoppiarono nel giro di un mese.
Talvolta basta appena una domanda in più per portare
a termine una vendita. Ogni volta che chiedi al cliente di
darti la sua opinione o di impegnarsi in qualche modo, pre-
occupati anche che faccia un passo in più verso la decisione
finale. Purtroppo, parecchi venditori si arrendono a un soffio
dalla vendita proprio perché non insistono.
212
Sulla base di queste informazioni l’azienda istituì im-
mediatamente un sistema di gestione dei contatti per cui
ogni venditore avrebbe dovuto incontrare personalmente i
clienti almeno un paio di volte al giorno e almeno dieci vol-
te a settimana. Le vendite della compagnia aumentarono
rapidamente del cinquanta per cento nel mese successivo
e continuarono a salire anche dopo. Questo prova ancora
una volta che nessuna formazione o capacità può sostituire
l’interazione diretta col cliente.
214
termine solo gli impegni che ti garantiscono di raggiun-
gerla, tralasciando il resto.
Per esempio, se volessi guadagnare cinquantamila euro
l’anno, dividendo questa cifra per duecentocinquanta il ri-
sultato sarebbe duecento euro al giorno. Se dividi duecento
per otto ore, il risultato è di venticinque euro l’ora. In que-
sto modo hai calcolato il tuo guadagno ideale. Se riuscissi
a ottenere venticinque euro l’ora, otto ore al giorno, per
duecentocinquanta giorni, raggiungeresti il tuo obiettivo
di cinquantamila euro l’anno.
Da questo momento, rifiuta qualsiasi incarico non renda
almeno venticinque euro l’ora. Non ritirare il bucato asciutto,
non lavare la macchina, non fare fotocopie e non telefonare
alla famiglia e agli amici, perché tutte queste attività ti im-
pediranno di guadagnare venticinque euro l’ora. Sii intransi-
gente con te stesso, praticando l’autodisciplina in ogni mo-
mento. Usa il tuo tempo lavorativo con attenzione ora dopo
ora e fai solo quello che può garantirti la cifra desiderata.
215
trato sul lavoro, stai alla larga dai colleghi che non lo sono.
Anche tu devi assumere la stessa autodisciplina. Se vuoi
essere un venditore eccellente, devi frequentare venditori
eccellenti.
217
Il tuo metro di paragone sarà semplice e immediato.
218
2. Guarda al futuro e identifica le necessità che i tuoi clien-
ti hanno oggi e che tu non hai ancora soddisfatto. Come
puoi modificare la tua offerta in modo da accontentarli?
Quali altri prodotti o servizi potresti sviluppare?
219
Se consideri te stesso un problem solver di professione e non
più un semplice venditore, le tue vendite aumenteranno im-
mediatamente.
220
2. Presenta e spiega il tuo prodotto o servizio in modo
che il suo valore sia così grande e palese per il cliente
che vorrà acquistarlo immediatamente, senza badare
troppo al prezzo.
221
Gran parte del tuo lavoro consiste nel dimostrare ai
clienti che otterranno molto più di ciò che desiderano e più
velocemente acquistando il tuo prodotto o servizio, rispetto
a quanto ricaverebbero da qualunque altro acquisto.
222
Le lettere di referenza possono rendere il tuo lavoro più
semplice. Ti accorgerai che quasi tutti i migliori venditori si
servono di lettere di referenza che esaltino e supportino il
loro stesso prodotto o servizio.
223
Non solo siamo spinti a prendere ogni decisione che
metta al sicuro la nostra sopravvivenza, ma siamo ancora
più motivati quando si tratta della vita dei nostri cari. Ogni
qualvolta presenti un prodotto o un servizio in grado di ac-
crescere la possibilità di sopravvivenza per una persona o per
un suo familiare, potrai far leva su questo fattore emotivo.
224
nella percezione del cliente. Durante la vendita può essere
molto utile raccontare da quanto tempo ci si occupi di quel
tipo di prodotto o servizio. Questo genere d’informazione è
molto rassicurante. E fa apparire sia il prodotto che il ven-
ditore come la scelta più sicura nel momento dell’acquisto.
226
Tutti hanno avuto cattive esperienze d’acquisto. Come
risultato, ognuno tende a muoversi con cautela, per evitare
di vivere nuovamente una brutta esperienza. Questi timori
rappresentano l’ostacolo maggiore da superare prima di po-
ter vendere qualsiasi cosa.
227
benefici che potrebbero derivare dalla tua promessa in
cambio del suo denaro. In che modo potresti ridurre
la sensazione di rischio?
2. Chiedi direttamente ai tuoi clienti quali sono le insi-
curezze avvertite. Come potresti compensarle rassicu-
randoli al momento di decidere l’acquisto?
228
vere, che ti stai muovendo come un venditore professionista.
Solo con le domande giuste, che aiutano il cliente ad avere
più chiara la sua condizione, otterrai fiducia e credibilità.
229
Quarto corollario di questa legge
Ascoltare crea fiducia.
230
piacevole e credibile e poi vendere ciò che rappresenti. In
parole povere, il successo nelle vendite è determinato dal-
la capacità di instaurare relazioni di qualità con i clienti. Il
marketing e le vendite sono cambiati drasticamente negli ul-
timi anni. Prodotti e servizi sono più complessi e difficili da
spiegare di quanto non siano stati in precedenza. Dato l’alto
livello di rischio e incertezza che questo comporta, oltre alla
varietà di opzioni offerte il tipo di relazione che si instaura
con il cliente diventa fondamentale in qualsiasi trattativa.
231
l’acquisto, i clienti dipendono dalle garanzie e dalle assicu-
razioni fornite dall’azienda per un uso ottimale del prodotto.
Poiché la relazione continua anche dopo la vendita, spes-
so per tutto il tempo in cui il cliente usa il prodotto o il
servizio, decidere di acquistare un prodotto o un servizio
significa impegnarsi in una relazione a lungo termine con
l’individuo e la sua azienda. Se, per qualche motivo, il clien-
te non intendesse entrare in questo tipo di relazione, senza
dubbio rifiuterà di acquistare il prodotto o il servizio.
232
attraverso la cura, l’attenzione, la sensibilità, l’affidabilità, un
follow-up veloce per eventuali reclami o richieste e un’assi-
stenza eccellente.
Assicurati di trasmettere ai clienti l’intenzione di costrui-
re e mantenere una relazione a lungo termine con loro. Spes-
so è questo il fattore che determina la decisione di comprare.
233
facilmente a stringere amicizia. Ovunque vadano, sono in
grado di trasformare dei perfetti sconosciuti in amici. Sono
persone rilassate, piacevoli e interessate agli altri. Piacciono,
e per questo gli altri vogliono fare affari con loro.
Preferiamo sempre avere a che fare con chi ci piace. Sia-
mo fatti in modo da non riuscire a lavorare con chi non ci
va a genio, anche se potremmo essere interessati al prodotto
o servizio offerto.
Più amicizie “d’affari” riuscirai a stringere, più successo
otterrai e più denaro guadagnerai.
234
Ogni prodotto o servizio deve anzitutto essere percepito
positivamente, prima di poter essere acquistato. I prodotti o
i servizi che il cliente percepisce come migliori sono quelli
dei fornitori più apprezzati e più affidabili.
Con un posizionamento adeguato il tuo prodotto o ser-
vizio sarà quello su cui più facilmente ricadrà la scelta del
cliente, a scapito degli altri. Esempi di posizionamenti ec-
cellenti sono Coca-Cola e Kleenex. In entrambi i casi, sono
i loro prodotti a dettare lo standard. Quando pensi a una
bibita, dici: “Vorrei una Coca.” Se ti gocciola il naso, chiedi
a qualcuno di “darti un Kleenex”. Questo posizionamento
dominante sul mercato dà al prodotto un vantaggio che si
traduce in un aumento e in una maggiore facilità di vendita,
a prezzi più alti e con migliori margini di profitto.
Nulla è neutrale. Tutto ciò che fai o che trascuri di fare, tutto
quello che il cliente vede, sente o manca di vedere o sentire, con-
tribuisce alla sua percezione di te e della tua azienda. Tutto conta.
235
per il solo motivo che sei tu a venderlo e a supportarlo. La
tua posizione nella mente del cliente può arrivare ad esse-
re così salda che nessun altro concorrente potrà sostituirti.
Le aziende e i venditori di maggior successo sono riusciti a
sviluppare un piazzamento così forte sul mercato da essere
considerati la pietra di paragone della concorrenza.
237
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Decidi come vuoi essere percepito dai tuoi clienti. In
che modo sarebbe utile, per loro, pensarti e descriverti?
Cosa puoi fare per costruire questo tipo di percezione?
2. Agisci come se lavorassi più per il cliente, che per la
tua azienda. Concentrati soltanto su di lui e sui suoi
bisogni o problemi e parla sempre nei termini di come
aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi.
238
È relativamente facile diventare un venditore con poca
esperienza. Ma la facilità si esaurisce qui. Da questo punto
in avanti, per arrivare al successo sono essenziali un duro la-
voro e un allenamento e una preparazione costanti. Se vuoi
diventare il migliore e ottenere gli stessi risultati di chi lo
è già, devi comportarti di conseguenza. E questo significa
studiare, studiare e ancora studiare.
Primo corollario
della Legge della Pianificazione Anticipata
Il venditore che conosce meglio la situazione reale
del cliente sarà probabilmente l’unico
a realizzare la vendita.
Secondo corollario
della Legge della Pianificazione Anticipata
I venditori professionisti preparano le domande
in anticipo.
239
dedicare un paio d’ore ogni notte a rivedere e preparare il
suo materiale in modo da essere pronto e ben preparato il
giorno successivo.
Nel suo famoso libro The Feldman Method [Il metodo
Feldman], Ben Feldman spiega che il suo successo è dipeso
in larga parte dalla sua abilità nel porre le domande giu-
ste al momento giusto. Aveva scoperto che un interrogativo
ben formulato può trasformare un cliente indifferente in un
cliente interessato, a volte nel giro di pochi secondi.
Heinz Goldmann, nel suo libro How to Win Customers
[Come conquistare i clienti], ha dimostrato che il novanta-
cinque per cento dei venditori potrebbe migliorare i propri
risultati riformulando le presentazioni. La scelta delle pa-
role in una domanda o in una risposta può essere determi-
nante, e l’unico modo per esser sicuri di usare la migliore
costruzione della frase è scriverla e ripeterla più di una volta.
Terzo corollario
della Legge della Pianificazione Anticipata
Il venditore più forte è quello con gli appunti migliori.
240
compiacimento che vedrai nel cliente durante il colloquio,
avendo riguardato la sua scheda solo un minuto prima. I
clienti si accorgono sempre se hai fatto i compiti.
I migliori venditori, in qualsiasi campo, si preparano ap-
profonditamente prima delle vendite, delle presentazioni e
della chiusura delle trattative. Analizzano tutto in anticipo,
senza lasciare nulla al caso. Ricorda: sono i dettagli a fare la
differenza. Il venditore che impiega la maggior parte del tem-
po a informarsi sui bisogni più specifici del cliente costruisce
il rapporto di vendita più affidabile. Una preparazione appro-
fondita è il prerequisito ideale per una vendita di successo.
72. La Legge
della Motivazione Perversa
A tutti piace comprare, ma a nessuno fa piacere
che gli si venda qualcosa.
241
Alla gente non piace sentirsi destinataria o vittima di una
dimostrazione di vendita. La maggior parte dei clienti si ri-
tiene libera di scegliere e non sopporta di essere manipolata,
pressata o costretta a fare qualcosa. Le persone preferiscono
sentirsi protagoniste delle proprie decisioni, per quanto as-
sunte sulla base di informazioni ricevute.
Primo corollario
della Legge della Motivazione Perversa
Il miglior venditore è percepito dal cliente
come colui che lo aiuta e lo assiste nell’ottenere
ciò che desidera e di cui ha bisogno.
Secondo corollario
della Legge della Motivazione Perversa
I venditori migliori sono come degli insegnanti
che spiegano ai clienti il funzionamento dei pro-
dotti, necessari a soddisfare i loro bisogni.
242
Se i tuoi clienti percepiscono anche solo per un momento
che stai cercando di vendere loro qualcosa, opporranno subi-
to resistenza e si tireranno indietro. Il momento cruciale di
una vendita è la qualità del legame di fiducia che s’instaura
tra te e i clienti. Non minare mai questo vincolo di fiducia.
Riepilogo
Tutto è possibile per i venditori che conoscono, amano e
credono in ciò che fanno. Se ti comporterai come la persona
giusta al momento opportuno, il tuo futuro nelle vendite
potrà essere illimitato.
Per realizzare il tuo pieno potenziale nelle vendite, per
entrare a far parte del dieci per cento che guadagna di più nel
tuo settore, devi seguire le Leggi della Vendita. Se non cono-
sci o non rispetti anche solo una di queste, rischi di vanificare
i tuoi sforzi e diminuire le vendite. Tutto ha importanza!
243
CAPITOLO SETTE
Le Leggi
della Negoziazione
73. La Legge Universale della Negoziazione
74. La Legge degli Eventi Futuri
75. L a Legge del Vantaggio Condiviso o del
Nessun Accordo
76. La Legge delle Possibilità Illimitate
77. La Legge del Quattro
78. La Legge della Tempistica
79. La Legge dei Termini e delle Condizioni
80. La Legge dell’Anticipazione
81. La Legge dell’Autorità
82. La Legge del Capovolgimento
83. La Legge del Maggior Potere
84. La Legge del Desiderio
85. La Legge della Reciprocità
86. La Legge della Ritirata
87. La Legge della Irrevocabilità
Le Leggi
della Negoziazione
T
rovarsi in accordo con gli altri è forse la dote più im-
portante, se si vuole davvero essere felici nel lavoro
e nella vita. Oggi tutto comporta delle relazioni da
mantenere. Le persone che hanno maggior successo, in
quasi tutti i settori, sono dei veri esperti in materia. Si sono
impegnati nei rapporti con gli altri e ne sono stati ripagati
con un lavoro migliore, una paga più alta e una promozio-
ne più rapida.
Probabilmente, la forma d’intelligenza più apprezzata
nella nostra società, l’unica che ripaga e gratifica maggior-
mente, è “l’intelligenza sociale”. Si definisce in questo modo
la capacità di interagire e di comunicare efficacemente con
gli altri nelle situazioni più svariate.
Daniel Goleman di Harvard chiama questa qualità “in-
telligenza emotiva” o “EQ”. Dimostra come l’EQ è più im-
portante dell’IQ (quoziente intellettivo) per quanto riguar-
da il successo nella vita e negli affari. La buona notizia è che
l’intelligenza emotiva non è determinata né limitata a livello
genetico. Consiste in una serie di abilità interpersonali che
si possono conseguire con la pratica e l’allenamento.
Saper stabilire delle buone relazioni per comunicare,
persuadere e negoziare condiziona i profitti più di qualsi-
asi altra cosa. La capacità di andare d’accordo con gli altri
probabilmente è responsabile dell’ottantacinque per cento
245
della tua felicità. Vale dunque la pena fare il possibile per
migliorare questa attitudine.
Le Leggi della Negoziazione sono strettamente collega-
te all’economia. Sono parte integrante dello stesso processo.
Entrambe si basano sul fatto che ogni persona attribuisce
valori diversi a cose diverse in tempi diversi. Ognuno di noi
si comporta economicamente, nel senso che si batte per otte-
nere il risultato migliore in qualsiasi situazione.
Tutte le transazioni finanziarie si basano sul principio del
valore soggettivo. Questo, infatti, stabilisce che una transa-
zione è possibile solo quando, in uno scambio, entrambe le
parti prendono in maggiore considerazione quello che rice-
vono rispetto a ciò che sono disposte a dare. In una società
libera, commercio e negoziazione hanno luogo solo quando
entrambe le parti sono convinte che, sulla base delle prefe-
renze personali, staranno meglio a seguito dello scambio di
quanto non lo sarebbero in caso contrario.
Ogni trattativa obbedisce alle leggi economiche di mini-
mizzazione e massimizzazione. In definitiva, si cerca di otte-
nere il massimo dal minimo. Ogni volta che compri, vendi,
ricevi ricompense e stipendi, sia come datore di lavoro che
come impiegato, o contratti sui termini e le condizioni di un
acquisto o di una vendita, stai negoziando nel tentativo di
strappare il risultato migliore.
In un certo senso, tutto nella vita è negoziazione. Già da
bambino fai una sorta di trattativa per ricevere attenzioni
dai tuoi genitori, piangendo e strillando per mangiare o es-
sere cambiato. La tua valuta di scambio sono i baci e gli ab-
bracci o, semplicemente, startene tranquillo. Tutti i bambini
sanno che le manifestazioni di felicità e d’affetto possono
essere negoziate con il cibo, le attenzioni, il calore e i giocat-
246
toli, ed è per questo imparano a farlo con una certa abilità. È
il loro unico oggetto di trattativa e di comunicazione, quindi
lo utilizzano con molta attenzione.
In qualche modo, c’è sempre qualcosa da contrattare.
Quando guidi, negozi nel traffico lasciando passare alcuni
e passando davanti ad altri. Quando vai al ristorante, prima
di tutto fai una trattativa per ottenere un tavolo e poi per
sederti a quello che preferisci. Mercanteggi tutto quello che
riguarda la tua vita lavorativa e tutto ciò che fai o non fai.
Negozi tutto il giorno su prezzi, termini, programmi, stan-
dard e mille altri dettagli, e il processo è infinito.
Ogni tipo di relazione implica una dose di negoziazio-
ne e contrattazione. In un matrimonio, quello che fai tu e
quello che fa l’altra persona è continuo oggetto di trattativa.
Discuti l’uso del bagno la mattina e l’uso del tostapane a
colazione. Contratti quello che farai nel tempo libero, dove
e come. Negozi con la famiglia, con gli amici e con i colle-
ghi in modo automatico, come quando respiri. La questione
non è se l’esistenza sia o meno una trattativa: la vera questio-
ne è il modo in cui la affronti.
Una delle più grosse responsabilità, nella vita, è impara-
re a negoziare bene. Devi essere capace di ottenere ciò che
desideri nel modo più semplice e veloce possibile, anche se
l’altra persona sa trattare meglio di te.
Il principio delle conseguenze secondarie si applica anche a
molte trattative. Secondo questo principio, spesso esistono
delle conseguenze secondarie durante una negoziazione. So-
prattutto se con la stessa persona ci sono possibili interazioni
future. I migliori negoziatori, quindi, sono quelli che riesco-
no a immaginare la trattativa sia a breve che a lungo termine,
cercando risultati soddisfacenti in entrambi i periodi.
247
Imparare e mettere in pratica le Leggi della Negoziazio-
ne ti aiuterà a ottenere buona parte delle cose che desideri
più facilmente e più velocemente di prima. Se applichi que-
ste leggi con costanza, la tua vita migliorerà.
248
Secondo corollario di questa legge
Tutti i prezzi sono stabiliti da qualcuno e di
conseguenza possono essere soggetti a variazioni.
249
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Inizia da oggi a chiedere prezzi e condizioni di ven-
dita migliori, a prescindere dall’offerta iniziale. La ra-
gione principale per la quale la gente non chiede è la
paura inconscia del rifiuto, insita in ognuno di noi. Il
modo migliore di vincerla è affrontarla, ovvero fare
ciò che ci spaventa affinché la paura sparisca.
2. Inventa il gioco del “chiedere un prezzo più basso”.
Proponilo gentilmente, in modo amichevole e cordia-
le, con un atteggiamento positivo, speranzoso e fidu-
cioso, ma chiedilo. Ti stupirai di quanto velocemente
le persone saranno disposte a venirti incontro.
250
La seconda parte recita: “... in modo che entrambe le
parti siano soddisfatte.” Questo significa che un accordo in
cui una delle due parti abbia la sensazione di averci rimesso,
non soddisfa il requisito fondamentale di una buona ne-
goziazione. Entrambe devono avere la sensazione di trarre
un vantaggio.
Questa legge prosegue dicendo: “... e motivate a man-
tenere i loro patti e a negoziare con la stessa controparte
anche in futuro.” Il passaggio implica che entrambe le parti
siano soddisfatte del risultato conseguito al punto da essere
spinte a rispettare l’impegno preso, e disposte a negoziare
nuovamente insieme anche in futuro. Il tuo compito, quindi,
consisterà nell’assicurarti che l’altra parte voglia continuare
a fare affari con te.
251
75. La Legge del Vantaggio Condiviso
o del Nessun Accordo
In una trattativa andata a buon fine, entrambe
le parti dovrebbero essere completamente soddi-
sfatte del risultato e percepire un vantaggio, a co-
sto di rinunciare del tutto all’accordo stesso.
Coerente con la decisione di stipulare solo accordi che
preservano relazioni a lungo termine tra le parti, dovresti
sempre cercare un risultato che soddisfi anche il tuo interlo-
cutore. Ricorda che raccogli quello che semini. Qualunque
accordo non soddisfi entrambi, prima o poi ti si ritorcerà
contro, talvolta in modo imprevedibile.
Un negoziatore esigente mi raccontò con orgoglio di un
accordo difficile che aveva concluso con una società inter-
nazionale per la distribuzione dei prodotti della sua azienda.
Aveva trattato, preteso e ottenuto condizioni che gli avreb-
bero fruttato parecchio, sia in termini di guadagno imme-
diato sia in percentuali di vendita, rispetto a qualunque altro
cliente di cui l’azienda era distributrice.
Ebbi modo di conoscere abbastanza bene anche la con-
troparte, a cui in seguito chiesi se la storia fosse vera, e loro
me ne diedero conferma. Chiesi come si sarebbero comportati
con gli altri clienti, una volta rese note quelle condizioni, cosa
che prima o poi sarebbe sicuramente accaduta. Nessun proble-
ma, risposero. Avevano concordato di pagare prezzi onerosi e
commissioni su tutto il venduto ma, di fatto, non avevano con-
cordato di venderne nessuno. E l’accordo non fu mai stipulato.
L’accordo negoziato era del tipo “io vinco-tu perdi”,
dove uno guadagnava e l’altro ci rimetteva; ma la parte de-
252
bole, in questo caso, non aveva alcuna spinta a soddisfare
il tacito accordo di distribuire i prodotti sul mercato. Non
aveva avuto alcun reale incentivo per continuare la relazio-
ne d’affari con quel cliente né per lavorare ancora con l’a-
zienda in questione.
In ogni negoziazione ciò a cui devi mirare è una soluzio-
ne vantaggiosa per tutti. Altrimenti, niente. In una trattati-
va devi essere chiaro sin dall’inizio sull’impegno per trovare
una soluzione che lasci entrambe le parti soddisfatte. Se non
c’è un vantaggio reciproco, rifiutati semplicemente di stipu-
lare l’accordo, qualunque esso sia.
Quando sei deciso a raggiungere una soluzione alla pari
e ti mostri aperto, ricettivo e flessibile nelle tue argomen-
tazioni, troverai facilmente una terza alternativa alla quale
nessuno aveva inizialmente pensato, ma che rappresenta la
migliore tre le soluzioni ipotizzate.
Un esempio: marito e moglie desiderano andare in va-
canza. Lui è categoricamente orientato alla montagna, per
poter fare alcune escursioni, lei è ugualmente determinata
nell’andare al mare a prendere il sole. Solo uno, però, è de-
stinato a spuntarla.
Nel caso in cui giungano al compromesso di trascorrere
metà vacanza in montagna e metà al mare, entrambi rimar-
rebbero insoddisfatti per metà del tempo. Al contrario, una
terza alternativa che soddisferebbe entrambi potrebbe esse-
re quella di scegliere una città come Vancouver, nella British
Columbia, dove ci sono sia il mare che la montagna.
Grazie a questa terza possibilità, durante il giorno lei po-
trebbe andare al mare, e lui in montagna, mentre potrebbero
condividere il tardo pomeriggio, la sera e il mattino presto,
trascorrendo comunque una bella vacanza in famiglia.
253
Questo terzo tipo di soluzione è realizzabile solo se si ha
la volontà di cercarla. Richiede, semplicemente, la volontà di
soddisfare entrambe le parti.
Cercare un accordo di questo tipo non significa ripiegare
su quella che si considera una seconda scelta. Se esprimi
chiaramente le tue intenzioni, ti ritroverai a utilizzare ogni
tattica o in grado di aiutarti a trovare l’accordo migliore, che
lasci contente entrambe le parti.
254
Il verbo “chiedere” è una parola chiave nel mondo degli
affari e della negoziazione. La maggior parte della gente è
così paralizzata dalla paura del rifiuto e della disapprova-
zione che ha paura di chiedere qualunque cosa non rientri
nell’ordinario, accettando tutto ciò che viene offerto nella
speranza di ottenere il massimo.
Ma questo non è il caso dei negoziatori migliori. Questi
chiederanno in modo fermo e tranquillo un prezzo o una con-
dizione diversa nei limiti del possibile. Rimarrai piuttosto sor-
preso dagli affari che riuscirai a concludere chiedendo un prez-
zo più basso in caso di acquisto o di un prezzo più alto in caso
di vendita. Uno dei miei studenti lavora in ambito immobiliare
e compra case. Opera entro una specifica gamma di prezzi,
interessandosi solo a quegli immobili che rientrano nella sua
fascia. La sua strategia è semplice. A prescindere dal prezzo
richiesto, offre dal cinquanta al sessanta per cento della cifra in
contanti, senza riserve ed entro un breve limite di tempo.
La sua offerta è stata rifiutata dozzine di volte. I venditori
spesso lo insultano e gli sbattono il telefono in faccia. Tutta-
via, una volta su cento riesce a trovare un “cliente motivato”,
una persona che ha urgenza di vendere e che accetta la sua
offerta. Dispone quindi un primo mutuo per una cifra più
alta di quella concordata e usa i soldi per comprare la casa.
Mette poi la casa in affitto a una cifra più alta di quella del
mutuo, oppure la rivende a un prezzo maggiore. È un segreto
semplice, il suo. Chiede alla gente di vendere le proprie case a
prezzi inferiori, quello che gli altri non osano chiedere.
255
Ricorda: la maggior parte dei prezzi è campata in aria. Quasi
tutti pretendono di ottenere di più e di pagare meno del previ-
sto. In entrambi i casi, al momento dell’offerta dovresti trasalire
e mostrarti alquanto scioccato, a prescindere dal prezzo e dalle
condizioni prospettate. Fingiti offeso, come se, inaspettatamen-
te, ti avessero detto qualcosa di cattivo o di scortese. Poi chiedi:
“È il massimo che potete fare?”, e rimani ad aspettare in silenzio.
Molto spesso, quando chiedi un prezzo e ti mostri per-
plesso la persona tenderà ad abbassarlo immediatamente.
Quasi tutti i prezzi comprendono un margine di sconto e
molto spesso il venditore scenderà solo davanti a un cenno
di disappunto da parte tua.
256
2. Tieniti in allenamento. Controlla e verifica i prezzi
che ci sono in giro. Più esempi offri quando chiedi
prezzi più bassi, più velocemente l’altra parte scenderà
a un prezzo per te più accettabile.
257
Secondo corollario della Legge del Quattro
In ogni negoziazione, dei quattro punti cardine
uno sarà principale e gli altri tre secondari.
258
per importanza. Come puoi usare queste informazio-
ni per migliorare i tuoi affari?
259
Secondo corollario della Legge della Tempistica
Chi si lascia prendere dalla fretta condurrà
la peggiore delle trattative.
260
Questo significa che in una negoziazione devi essere an-
zitutto paziente. Devi tenerti pronto a risolvere le questio-
ni fondamentali all’ultimo minuto. Stabilire una scadenza
per la decisione può esserti d’aiuto. Ti sorprenderà riuscire
a risolvere le questioni determinanti prima del previsto,
ma questa è l’eccezione, non la regola. Un appunto finale
riguardo alla tempistica: se possibile, è meglio aspettare
prima di prendere una decisione importante. Non per-
mettere che altre persone ti mettano fretta, dicendoti che
se non decidi in quel momento sarà troppo tardi. Quan-
do l’oggetto della negoziazione implica una grossa spesa,
una lunga vita del prodotto, una riflessione complessa, o
si tratta semplicemente della prima volta in cui affronti
una compravendita del genere, prendi tempo. Concediti
ventiquattro ore, se non tutto il weekend, per pensarci su.
Se vuoi migliorare la tua abilità decisionale, usa il tempo
come arma a tuo favore.
261
79. La Legge dei Termini
e delle Condizioni
In una negoziazione i termini e le condizioni di
pagamento possono essere più importanti del prezzo.
La vendita di molti prodotti, come case e macchine, si
basa più sui termini di pagamento e sui tassi d’interesse che
sul prezzo finale o sul prodotto stesso. Spesso, le persone ac-
quistano la casa e la macchina più costose da pagare in rate
mensili. La capacità di cambiare i termini e le condizioni di
vendita può essere la chiave del successo di una trattativa.
Per esempio, ricordo la prima volta che ho acquistato una
Mercedes-Benz. Il venditore, un vero professionista, me la
mostrò convincendomi a comprarla. Amavo quel model-
lo, ma gli dissi che non potevo permettermela perché era
troppo costosa. Il mio atteggiamento si basava su precedenti
esperienze, in cui mi era capitato di acquistare delle auto
finanziate per un periodo di tre/quattro anni. In tre anni,
il pagamento di una vettura come quella non sarebbe stato
alla mia portata. Il venditore mi propose, trattandosi di una
Mercedes con il valore che rappresenta, di pianificare un
finanziamento di cinque anni anziché di tre. Calcolò poi a
quanto sarebbe ammontata la rata mensile ammortizzata in
cinque anni. Inoltre, se acquistata attraverso il mio lavoro,
avrei potuto detrarne gli interessi e la svalutazione. Quando
lessi la cifra finale, cambiai completamente idea e decisi di
comprarla, anche se il prezzo era di parecchio superiore a
quello che immaginavo.
I termini e le condizioni furono più importanti del prez-
zo in sé.
262
Ecco un altro esempio: un mio amico ebbe uno straor-
dinario successo come direttore delle vendite di una grossa
ditta di costruzioni. La sua strategia era molto persuasiva.
Realizzò che la gente non compra case, ma si fa carico del
pagamento e di rate mensili. Invece di pubblicizzare le abi-
tazioni e i loro prezzi, come faceva la concorrenza, pubbli-
cizzò i mutui mensili richiesti per acquistarle. Le vendite
schizzarono letteralmente alle stelle e lui divenne una delle
persone più pagate del settore.
Primo corollario
della Legge dei Termini e delle Condizioni
Puoi trovare un accordo su qualsiasi prezzo se rie-
sci a stabilire i termini e le condizioni di vendita.
263
Tuttavia, durante la contrattazione delle condizioni di
vendita risultò che il venditore non aveva bisogno del ri-
cavato dell’affare. Anzi, avrebbe addirittura danneggiato la
sua situazione tributaria. Infatti, stava pensando di lasciare
il terreno in eredità ai figli e ai nipoti.
Così, l’imprenditore edile mio amico accettò sì di im-
pegnarsi per un milione di dollari, ma senza anticipo, con
piccole rate annuali e con un versamento in soluzione unica
dopo venti anni. Su quella base, il costo reale ammortizza-
to della terra risultava considerevolmente inferiore, anche se
il prezzo complessivo era rimasto di un milione di dollari.
L’anziano uomo d’affari fu soddisfatto e la vendita andò su-
bito a buon fine.
Secondo corollario
della Legge dei Termini e delle Condizioni
Non accettare mai la prima offerta,
per quanto allettante possa apparire.
264
interessante. È più o meno ciò che avevo in mente. Ma vedia-
mo se esiste una soluzione che la faccia funzionare meglio.”
265
Primo corollario di questa legge
I fatti sono tutto.
Nel suo best seller My Life in Court [La mia vita in tribu-
nale], il celebre avvocato Louis Nizer spiega come, nell’am-
bito di una carriera in cui ha affrontato più di cento im-
portanti processi, è stato in grado di vincere casi vitali per i
suoi clienti grazie alla completezza della sua preparazione.
A volte, è stato anche solo un piccolo particolare, magari
scoperto dopo molte ore di ricerca, a fare la differenza.
267
81. La Legge dell’Autorità
Affinché la negoziazione abbia successo
è necessario che le trattative avvengano tra
persone che hanno l’autorità di approvare i termini
e le condizioni su cui ci si è accordati.
Una delle più comuni strategie negoziali è denominata
“agente senza autorità”. Consiste nel ricorrere a una persona
che può condurre la trattativa, ma che non è autorizzata a
concludere l’affare. Indipendentemente da quanto concor-
dato, l’agente senza autorità deve riferire a qualcun altro pri-
ma di poter confermare i termini del contratto.
268
Secondo corollario di questa legge
Quando tratti con qualcuno che non può prendere
la decisione finale, devi far credere che neanche tu
sei autorizzato a farlo.
269
82. La Legge del Capovolgimento
Metterti nei panni dell’altra persona può aiutarti
ad essere più preparato e a negoziare
in maniera più efficace.
Prima di intraprendere una trattativa che richieda un
grosso investimento di denaro o una particolare attenzione
ai dettagli, adotta il metodo della preparazione al contrario,
generalmente utilizzato dagli avvocati. Si tratta di una tecnica
molto valida, che affina considerevolmente le abilità negoziali.
Gli studenti della facoltà di giurisprudenza spesso devo-
no svolgere delle esercitazioni in cui sono chiamati a calarsi
nel ruolo di accusatori o difensori. Prima di iniziare a curare
il loro caso, però, viene loro insegnato come mettersi nei
panni dell’altro avvocato. Si siedono ed esaminano tutte le
informazioni e le prove, immaginando di essere la contro-
parte. Studiano con attenzione la posizione avversaria, con
la ferma intenzione di batterla. Solo quando avranno indivi-
duato tutti i temi che l’altro avvocato affronterà, inizieranno
a preparare la loro arringa.
Dovresti servirti di questa tecnica. Prima di iniziare una
trattativa, scrivi tutto ciò che ritieni interessante per la per-
sona con cui stai per avere l’incontro. Mettere nero su bian-
co i vari elementi li renderà più chiari e ti permetterà di
cogliere possibilità che altrimenti rischieresti di trascurare.
Dopo aver fatto un elenco delle concessioni che la contro-
parte potrebbe chiedere, potrai iniziare a riflettere su cosa
offrire in cambio. In questo modo riuscirai a individuare
i tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli, e a identificare
gli ambiti nei quali sarà possibile raggiungere un accordo o
270
un compromesso. Questa sorta di preparazione al contrario
rappresenta il segno distintivo di un negoziatore di livello
superiore.
Una tattica molto efficace, che è possibile utilizzare all’i-
nizio di una contrattazione, consiste nell’esordire con queste
domande: perché ci troviamo qui e cosa vorresti realizzare
con questa discussione? Questi interrogativi dimostreranno
al tuo interlocutore che sei una persona ragionevole e aper-
ta, e che sei interessato a trovare una soluzione reciproca-
mente vantaggiosa. La controparte di solito è ben disposta a
rispondere a queste domande; con tua enorme sorpresa, un
esordio simile vi consentirà di entrare più velocemente nella
discussione.
271
83. La Legge del Maggior Potere
La parte che gode di maggior potere,
reale o percepito, ottiene sempre il risultato miglio-
re nel corso di qualsiasi trattativa.
Essere capaci di quantificare la propria forza e quella del-
la controparte è di fondamentale importanza per il successo
di una contrattazione. Spesso godi di molto più potere di
quanto pensi, mentre l’interlocutore ne ha meno di quanto
sembri. È necessario che tu abbia una visione chiara dei rap-
porti di forza esistenti.
273
La seconda forma di potere risiede nella scarsità. Ogni
volta che riuscirai a far notare o a sottintendere che la di-
sponibilità dell’articolo in vendita è limitata, e che la scorta
residua si sta esaurendo, allora influenzerai la trattativa a
tuo favore.
È abbastanza comune nelle vendite suggerire che un par-
ticolare oggetto ha avuto un successo tale da essere quasi
esaurito, sottolineando che l’articolo esposto è l’ultimo e che
non ve ne saranno altri disponibili per un po’ di tempo. A
volte, le persone non si rendono conto di desiderare arden-
temente qualcosa; se ne accorgono solo quando si fa loro
notare che corrono il rischio di non procurarsela più.
La terza forma di potere è l’autorità. Potersi fregiare di
un titolo altisonante o dare l’impressione di avere l’autorità
per prendere delle decisioni, spesso crea un’immagine che
intimorisce l’altra persona e che permette di concludere l’af-
fare nel modo più vantaggioso.
Nel suo libro Winning through Intimidation [Vincere at-
traverso l’intimidazione], l’autore Robert Ringer racconta
di aver portato con sé, durante la trattativa finale di un af-
fare, due avvocati e un agente immobiliare. La presenza di
tre personaggi autorevoli gli permise di chiedere e ottenere
prezzi e condizioni migliori di quanto avrebbe ricavato se
avesse condotto la trattativa da solo.
Un’immagine che suggerisce potere può aiutare a far cre-
dere che si gode di una certa autorità.
Vèstiti in maniera impeccabile, sotto ogni aspetto. Scegli
indumenti che diano un’idea di potere, puntando su colo-
ri forti e classici; cerca di ricordare l’aspetto del presidente
di una grande società. Il fatto che ti presenti bene può in-
timidire l’altra persona, specialmente se il suo look non è
274
altrettanto curato, e spingerla a essere più sensibile alle tue
esigenze o a farti concludere un affare migliore.
La quarta forma di potere è il coraggio. Per dare l’im-
pressione di avere coraggio devi mostrare di essere disposto
a correre dei rischi. Devi parlare chiaro, insistere ed essere
pronto sia a concludere l’affare che a rinunciarci. Ogni volta
che trovi il coraggio di dire la tua e di chiedere chiaramente
ciò che desideri, offrendo il supporto necessario, dai prova di
un certo tipo di coraggio che ti conferisce un’aria autorevole.
Il quinto tipo di potere è l’impegno. Quando dai l’impres-
sione di mettere tutta la tua volontà per il buon esito di una
trattativa e per superare qualunque ostacolo si frapponga
al raggiungimento di un accordo, ti accorgerai di irradiare
un’aura di potere, che spesso induce le persone a collaborare
e a trovare un punto d’incontro con te.
La sesta tipologia di potere è la competenza. Si manifesta
ogniqualvolta confermi di essere ben informato sull’oggetto
della negoziazione. Chi, in qualunque ambito, è conside-
rato un esperto esercita una certa influenza su chi non si
sente altrettanto competente. Quanto più ti sarai preparato
e avrai fatto un lavoro di ricerca prima dell’incontro, tanto
più darai l’impressione di essere ben ferrato nella materia
di cui si sta trattando.
La settima forma di potere di cui puoi avvalerti è la cono-
scenza dei bisogni altrui. Per svilupparla è necessario che tu
scopra tutto il possibile sulla controparte, prima di iniziare
la contrattazione. Quanto più tempo ti prenderai per appro-
fondire le esatte condizioni in cui si trova il tuo interlocuto-
re, tanta più influenza avrai nella negoziazione.
Victor Kiam, proprietario della Remington Corporation,
racconta della trattativa da lui condotta per l’acquisto di
275
una società più piccola. Il proprietario gli chiese una cifra
di circa due milioni di dollari, sostenendo che l’azienda era
in ottime condizioni e che quindi valeva l’intera somma ri-
chiesta. Kiam, una volta venuto a conoscenza dei finanzia-
tori della società, fece ricorso ai suoi contatti e scoprì che
in realtà stava per fallire e che il proprietario era talmente
disperato da dover vendere al più presto.
Grazie a queste informazioni privilegiate, alla fine Kiam
riuscì ad ottenere un prezzo molto più conveniente. Eviden-
temente, conoscere le reali esigenze del suo interlocutore gli
diede un netto vantaggio.
L’ottavo tipo di potere che può essere utile sviluppare è
l’empatia. La componente emotiva prevale sempre nei com-
portamenti umani, quali che siano. Quando un individuo
si rende conto che l’interlocutore con cui sta negoziando si
immedesima nella sua situazione, diventa molto più flessi-
bile e accomodante.
L’immagine del negoziatore che si esprime senza mezzi
termini è per lo più falsa. Gli studi compiuti sui professionisti
di alto livello rivelano che si tratta di soggetti fortemente em-
patici, semplici, orientati a trovare delle soluzioni e con cui è
piacevole fare affari. I negoziatori esperti sono generalmente
persone molto gentili. Manifestano fin dall’inizio la chiara
intenzione di trovare un compromesso conveniente per tutti.
La nona manifestazione di potere consiste nel premio o
nella punizione. Quando la tua controparte si rende conto
che hai la possibilità di aiutarla o di danneggiarla, di solito
si mostra molto più collaborativa di quanto accadrebbe se
percepisse l’assenza di questa prerogativa.
L’ultima e decima forma di potere che è possibile eserci-
tare nel corso di una trattativa riguarda l’investimento, sia di
276
tempo che di denaro o di entrambi. Far notare che hai in-
vestito molto nell’oggetto della contrattazione ti conferisce
delle potenzialità che non avresti se avessi dedicato meno
tempo e fatica alla trattativa.
Per esempio, quando acquistai la mia attuale casa, mi
misi a tavolino con il vecchio proprietario e gli dissi che io
e mia moglie ne avevamo già visitate oltre centocinquanta,
e che la sua era la prima per la quale avevamo deciso di fare
un’offerta. Sebbene l’abitazione fosse sul mercato da poche
settimane, il venditore capì subito che eravamo persone se-
rie, e impostò insieme a noi una trattativa altrettanto corret-
ta, che si risolse in una vendita conveniente per lui e in un
acquisto soddisfacente per noi. Se gli avessimo detto che era
una delle prime case che avevamo visto, forse il suo atteggia-
mento sarebbe stato completamente diverso.
In ogni caso, spetta a te decidere in fase di negoziazio-
ne se influenzare il tuo interlocutore o esserne influenzato.
Quante più forme di potere sarai in grado di sviluppare e
utilizzare a tuo vantaggio nel corso di una trattativa, tanto
più ti muoverai in maniera convincente ed efficace.
277
turale. Apparire distaccato o disinteressato rispetto al
successo di una trattativa, spesso innervosisce l’interlo-
cutore e lo spinge a fare delle concessioni prima ancora
di aver preso una decisione o avanzato un’offerta.
279
85. La Legge della Reciprocità
Le persone hanno un profondo bisogno inconscio
di ricambiare tutto ciò che viene fatto per loro.
La Legge della Reciprocità è uno dei fattori più influenti
sul comportamento umano. Questo perché a nessuno piace
sentirsi in obbligo nei confronti di un altro. Quando una
persona fa qualcosa di bello per noi, è nostro desiderio ripa-
garla, ricambiare il suo gesto. Vogliamo essere alla pari. Di
conseguenza, creiamo l’occasione per fare qualcosa di altret-
tanto bello in cambio. Questa legge è alla base del diritto
contrattuale ed è il collante che tiene unita la maggior parte
dei rapporti umani.
Nel corso di una trattativa, la Legge della Reciprocità vie-
ne applicata soprattutto quando si raggiunge il momento di
fare delle concessioni. Idealmente, a ogni beneficio accordato
da una delle parti nell’ambito di una contrattazione dovrebbe
corrisponderne uno dalla controparte. Accordare e ottenere
vantaggi spesso costituisce l’essenza stessa di una trattativa.
280
acquirenti e dei venditori sono consapevoli di questa ten-
denza. Sanno che le prime concessioni rivelano entusiasmo
e desiderio nella trattativa, e sono pronti ad approfittarsene.
Fai attenzione.
281
le condizioni per ottenere un beneficio di valore uguale o
superiore in seguito.
283
biato e abbandoni la riunione come una furia, giurando di
non ritornare. In realtà, questo comportamento rientra in
una strategia precisa: qualcuno, infatti, resterà nella stanza e
cercherà di raggiungere un accordo che induca chi è uscito
a rientrare, riprendendo la discussione. Chi resta dovrà ap-
parire cordiale e accomodante, come se facesse davvero gli
interessi della controparte. Questa tattica è molto comune
nelle trattative relative alla gestione della forza lavoro.
Esiste un’altra versione di questa tecnica, denominata
“bravo ragazzo-cattivo ragazzo”. In questo caso, vi sono due
negoziatori, o interrogatori nel caso delle indagini di polizia,
uno dei quali si mostrerà duro ed esigente, mentre l’altro
sarà cordiale e accomodante. Uno si comporterà in maniera
tutt’altro che ragionevole, mentre il “bravo ragazzo” cercherà
di raggiungere un accordo, inducendo l’altra parte a conce-
dere qualcosa che plachi il “cattivo ragazzo”. Fa tutto parte
del gioco, ed è importante ricordare che qualcuno potrebbe
decidere di utilizzare con noi questo tipo di stratagemma.
284
tempo e dirigiti verso la porta. Se riesci a farlo, otterrai
offerte senz’altro migliori.
285
Cerca di capire quali benefici trarrebbe il tuo interlocutore
dai cambiamenti che vuoi proporre. Non avere paura di espri-
mere la tua insoddisfazione per la situazione in cui ti trovi, e
fai tranquillamente notare che desideri modificare l’accordo
in modo da renderlo più equo e adeguato alle tue esigenze.
286
va un modo per renderlo più soddisfacente sia per te
che per l’altra parte. Pensa a lungo termine.
Riepilogo
Negoziare è un’attività normale, che fa parte della vita
e nella quale devi diventare molto abile: soprattutto per ri-
spetto verso te stesso. Come in ogni altro settore, la chiave
per raggiungere l’eccellenza consiste nel fare pratica ogni
volta che si può. Devi cercare di rendere tutto un gioco.
Chiediti cosa vuoi veramente. Esigi prezzi migliori, ter-
mini migliori, condizioni migliori, tassi di interesse miglio-
ri: pretendi il meglio, sempre.
È importante che tu sappia di poter risparmiare mesi o
addirittura anni di duro lavoro imparando a diventare un
eccellente negoziatore per conto tuo. Se pensi di poterci ri-
uscire, ci riuscirai.
Per farlo, ti basterà chiedere.
287
CAPITOLO OTTO
C
iò che sei oggi e ciò che diventerai domani dipende dal
tuo modo di pensare e da come utilizzi il tempo di cui
disponi. Il tuo atteggiamento nei confronti del tempo è
un fattore critico in tutto ciò che fai e in tutto ciò che realizzi.
Quando iniziai a studiare le persone di successo, scoprii
che tutte avevano una caratteristica comune. Di ognuno, in-
fatti, si poteva dire che era “molto ben organizzato”.
Le persone di successo hanno sviluppato la capacità di
realizzare molte più cose nello stesso periodo di tempo ri-
spetto alle persone di scarso successo. Hanno obiettivi e sco-
pi precisi, piani chiari e specifici e agende organizzate, che
consentono di concentrarsi sempre su un uso ottimale del
loro prezioso tempo.
Il più grande cambiamento di paradigma che io abbia
sperimentato in relazione al tempo ebbe luogo alcuni anni fa,
quando rividi il mio modo di pensare al rapporto con questo
elemento. Fino ad allora, mi ero considerato come una specie
di “sole” al centro del mio universo, con tutti i pianeti, o fat-
tori della mia vita, che ruotavano intorno a me descrivendo
grandi orbite, a volte avvicinandosi, altre allontanandosi.
Uno di questi pianeti era la “gestione del tempo”, che
entrava e usciva dall’orbita ogni volta che mi imbattevo in
un libro, in un articolo o in un nastro sulle tecniche esistenti
in materia.
289
Il grande cambiamento ebbe luogo quando invertii il
mio punto di vista, rendendomi conto che la gestione del
tempo era in realtà il sole all’interno della mia esistenza e
che tutti gli altri fattori erano i pianeti che vi orbitavano
intorno. Improvvisamente, compresi che se avessi imparato
ad avere un controllo totale del tempo a mia disposizione,
ogni altro aspetto della mia vita si sarebbe sistemato. E in
effetti fu proprio così.
Molto spesso accade che persone dotate delle stesse ca-
pacità e con una preparazione simile entrino in un settore
competitivo con lo stesso livello di responsabilità, e perce-
piscano lo stesso reddito. Dieci anni dopo, tuttavia, alcuni
guadagnano cinque o dieci volte di più degli altri. Si tratta
di professionisti di alto livello, che hanno uffici con la pol-
trona in pelle nera e maggiori responsabilità. Sono molto
rispettati e stimati dai loro collaboratori e colleghi. Hanno
una vita migliore, case più belle e famiglie più felici.
L’unica cosa che sembra accomunarli tutti è il fatto di
riuscire realizzare molte più cose nello stesso lasso di tempo,
rispetto a chi li circonda. Sfruttano in modo diverso ogni
singolo minuto e ogni singola ora delle loro giornate. Sono
molto più produttivi. E dal momento che riescono a fare
molte più cose, vengono affidati loro compiti di maggiore
importanza. Di conseguenza, percepiscono compensi più
alti e ottengono promozioni più velocemente.
La buona notizia è che se imparerai e metterai in prati-
ca le loro tecniche di gestione, le leggi e i principi universali
sull’utilizzo del tempo, inizierai immediatamente a spostarti
sulla corsia preferenziale dell’esistenza. Metti il piede sull’ac-
celeratore della tua carriera. Comincia a realizzare molte più
cose e più velocemente, sia nel lavoro che nella vita personale.
290
Chi ha messo in pratica le Leggi della Gestione del Tempo
arriva a sostenere che proprio queste lo abbiano aiutato a far
decollare la carriera, a far crescere il reddito e, anche se può sem-
brare strano, a passare molto più tempo con famiglia e amici.
Le Leggi della Gestione del Tempo sono atemporali ed
eterne. Funzionano ovunque e valgono per tutti. Quando la
tua attività rispetterà queste leggi e principi, inizierai a rea-
lizzare molto più di quanto tu abbia mai creduto possibile.
291
farai sulle tue aspirazioni, tanto più le circostanze ti agevo-
leranno nel realizzarle. D’altro canto, lentamente smetterai
di dedicarti a ciò che ti allontana dai tuoi desideri.
Ancora una volta, ti propongo di ricorrere a un semplice
processo in sette fasi, per raggiungere più velocemente e fa-
cilmente i tuoi obiettivi.
In primo luogo, stabilisci esattamente cosa vuoi ottenere
in ogni ambito della tua vita. Sii specifico!
In secondo luogo, prendi nota di queste tue attese, con
chiarezza e nel dettaglio.
Terzo: fissa una scadenza ben precisa. Se si tratta di un
grande obiettivo, suddividilo in obiettivi più piccoli e ipotiz-
za ulteriori scadenze per il loro raggiungimento; metti per
iscritto le date in ordine cronologico.
Quarto: stila un elenco di tutto ciò che pensi di dover
fare per raggiungere l’obiettivo. Mano a mano che ti vengo-
no in mente nuovi elementi, aggiungili.
Quinto: organizza le voci della lista sulla base di un pia-
no che ne stabilisca il corretto ordine di priorità.
Sesto: metti immediatamente in atto l’azione più impor-
tante prevista dal piano. È fondamentale!
Settimo: ogni giorno fai qualcosa che ti porti a realizzare uno
o più obiettivi di una certa importanza. Conserva lo slancio!
Nella nostra società, meno del tre per cento degli adulti
mette per iscritto i propri obiettivi e i piani su cui lavorare
ogni giorno. Se deciderai di sederti e di prendere nota di
ciò che desideri, entrerai a far parte di quel tre per cento e
inizierai a ottenere gli stessi risultati.
Studia e rivedi i tuoi obiettivi ogni giorno, per avere con-
ferma che siano i tuoi propositi principali. Col passare del
tempo, ti accorgerai che ci sono nuove finalità da aggiungere
292
all’elenco, così come ce ne saranno altre che, non essendo
più importanti, dovrai eliminare.
Quali che siano i tuoi scopi, inseriscili sempre in un pia-
no dettagliato, mettili per iscritto e lavoraci ogni giorno.
Questo è il segreto per operare al meglio e ottenere il mas-
simo risultato.
293
Il modo peggiore di utilizzare il proprio tempo consiste nel
fare molto bene ciò che non è affatto necessario fare. Secondo
il principio di Pareto, il venti per cento delle tue attività rap-
presenta l’ottanta per cento del loro valore. Questo significa
che se hai un elenco di dieci cose da fare, due di esse avranno
un valore maggiore rispetto alle altre voci considerate.
Per realizzare grandi cose, è fondamentale concentrarsi
sulle poche attività che attribuiscono maggior valore alla tua
vita e al tuo lavoro.
Qualunque cosa tu faccia, genera delle conseguenze; per
stabilire qual è il valore di ogni singola priorità del tuo elen-
co è sufficiente che ti domandi cosa accadrebbe nel caso tu
facessi o meno quella determinata cosa. Le attività impor-
tanti producono effetti significativi sulla tua vita e sulla tua
carriera. Al contrario, le scelte meno rilevanti hanno con-
seguenze limitate o di scarso valore sulla tua esistenza e sul
tuo percorso professionale. Il segno distintivo di una mente
superiore consiste nella capacità di considerare tutte le pos-
sibili conseguenze, prima di agire.
Chiediti continuamente: “In che modo posso utilizzare
al meglio il tempo di cui dispongo?”. Qualunque sia la ri-
sposta, mettila in pratica.
Se sarai in grado di svolgere quei pochi compiti che fan-
no la differenza, avrai sviluppato la qualità fondamentale,
che renderà possibile tutto il resto.
294
2. Immagina che alla fine del mese riceverai un bonus
di centomila dollari, se riuscirai a concentrarti sulle
tue massime priorità in ogni momento della giornata.
In che modo potrebbero spingerti a modificare il tuo
comportamento? Quali cose faresti in modo diverso?
295
stessa importanza di prima, soprattutto rispetto a nuovi im-
pegni cui potresti dedicarti.
Per avviare qualcosa, occorre prima fermarsi. Per entrare
in un luogo, è necessario uscire da un altro. Non è possibile
intraprendere una nuova attività senza avere deciso di in-
terromperne un’altra. Si tratta solo di stabilire quale attività
non deve essere più svolta.
296
In un’economia competitiva come quella in cui ope-
riamo, sfruttare la nostra intelligenza e le nostre abilità
per lavorare, essere produttivi in un determinato ambito
e guadagnare del denaro può aiutarci a produrre decine
di migliaia di dollari ogni anno. Potremmo perdere tutto,
tutti i nostri averi, ma finché conserveremo la capacità di
guadagnare, potremo continuare a godere dei più elevati
standard di vita del mondo.
Ti ci è voluta una vita intera per sviluppare la capacità di
guadagnare che hai oggi. Ricorda, però, che questo bene si
svaluta, proprio come una macchina o un’apparecchiatura.
Impegnati a conservarlo e a migliorarlo, per continuare a
essere produttivo e a mantenere alto il livello delle tue pre-
stazioni e dei tuoi risultati.
Conoscenza e competenza sono le parole chiave del XXI
secolo. La tua capacità di guadagnare dipende dal mix esclu-
sivo di questi due elementi, nella misura in cui ne disponi in
un determinato momento. Tieni presente che, qualora nel
tuo settore si registrassero dei rapidi cambiamenti, le tue
conoscenze e competenze sarebbero destinate a diventare
rapidamente obsolete. Pertanto, se desideri anche solo man-
tenere il tuo attuale livello di carriera, senza necessariamen-
te aspirare ad avanzare, dovrai aggiornare continuamente le
conoscenze e le abilità vecchie con quelle nuove.
Oggi vieni remunerato esattamente per quello che vali,
né più né meno; ti pagano sulla base della tua effettiva ca-
pacità di guadagnare. Se desideri migliorare il tuo tenore
di vita, è necessario che tu potenzi la tua capacità di gua-
dagnare attraverso un processo sistematico e deliberato di
apprendimento e di pratica di nuove competenze e abilità.
297
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Stabilisci quali competenze specifiche ti rendono la
risorsa più preziosa all’interno della tua organizzazio-
ne. Quali di queste risultano essenziali per generare il
reddito che percepisci? Indipendentemente dalla ri-
sposta, elabora un piano per migliorare le tue abilità
in ognuna di queste aree critiche.
2. Esamina il cammino che dovrai percorrere nella tua
vita. In che cosa dovresti assolutamente eccellere da
qui ai prossimi cinque anni, se vuoi continuare a go-
dere del tuo attuale tenore di vita o addirittura miglio-
rarlo? Qualunque sia la risposta, identifica le compe-
tenze fondamentali di cui hai bisogno ed elabora un
piano per acquisirle.
298
Pertanto, la preparazione di una dettagliata strategia ti darà
un ritorno di dieci volte, o del mille per cento, sul tuo inve-
stimento di energia mentale, emotiva e fisica.
Ci vogliono appena dieci/dodici minuti per pianificare
una giornata. Questo investimento di tempo ti farà rispar-
miare cento/centoventi minuti al momento di mettere in
pratica i tuoi programmi. Dal primo giorno in cui inizierai a
pianificare la giornata in anticipo, osserverai un incremento
del tempo attivo di circa due ore al giorno, un aumento del
venticinque per cento in termini di produttività e prestazio-
ni e una crescita del ROE [Ndt: Return On Equity, indice di
redditività del capitale].
Il segreto per essere efficienti consiste nel disporre di una
buona agenda. Teoricamente, qualsiasi agenda va bene se
impari a utilizzarla rendendola il fulcro del tuo sistema di
gestione del tempo. Oggi, i palmari e gli assistenti digitali
personali (PDA), in combinazione con i personal computer,
consentono di pianificare il proprio tempo con maggiore ef-
ficienza di quanto fosse possibile in passato.
Alla base del tuo sistema di pianificazione del tempo ci
dovrà essere un elenco generale di tutto ciò che pensi di do-
ver fare in un futuro imprecisato. Mano a mano che nascono
nuove idee, obiettivi, compiti e responsabilità, prendine nota
nella lista. Non affidare nulla alla memoria.
Pianifica ogni mese in anticipo, trasferendo le voci di
pertinenza dall’elenco generale a quello mensile. È un’atti-
vità che conviene svolgere l’ultima settimana di ogni mese.
Pianifica ogni settimana in anticipo, trasferendo le voci
opportune dall’elenco mensile all’elenco settimanale. Ti sug-
gerisco di dedicarti a questa operazione il weekend prece-
dente alla settimana di riferimento.
299
Pianifica ogni giorno in anticipo, trasferendo le voci
dall’elenco settimanale a quello quotidiano, infine comple-
ta l’elenco aggiungendo qualunque altra cosa debba essere
fatta quel giorno. Porta a termine questo impegno la sera
precedente al giorno in questione.
Prima di iniziare qualsiasi progetto, incontro e obiettivo,
pianificalo sempre nel dettaglio. L’operazione stessa ti obbli-
gherà a riflettere meglio e con più attenzione su tutto quello
che dovrai fare. Quanto più riuscirai a immaginare quello che
devi fare e a metterlo per iscritto, tanto più veloce ed efficien-
te sarai nella fase di realizzazione di quegli stessi compiti.
Pianificare regolarmente i tuoi impegni ti permetterà di
dedicare più tempo alle attività di maggior valore; ti con-
sentirà di essere più efficace ed efficiente in ogni cosa che
fai. La regola più importante da tenere a mente è: “Pensa
per iscritto!”.
Organizza il tuo lavoro partendo sempre da un elenco.
Prendi nota di tutti i compiti e di tutte le attività, prima di
iniziare. Utilizza questo elenco come schema di riferimento.
301
Come mettere subito in pratica questa legge
1. Poniti sempre la domanda: “Perché sono sul loro li-
bro paga? Sono stato assunto per raggiungere risultati
specifici? Quali sono questi risultati e quali devo as-
solutamente centrare se non voglio mettere a repenta-
glio il mio lavoro e la mia carriera?”.
2. Individua, nell’ambito delle attività che svolgi ogni
giorno, quelle più importanti. In che modo potresti
migliorare in ognuna di queste? Cosa potresti fare per
renderti indispensabile?
3. Fai uno sforzo in più. Cosa puoi fare, ancora, rispetto
a quello per cui sei pagato? Se riesci ad acquisire l’a-
bitudine di fare sempre più del dovuto, prima o poi
verrai remunerato con cifre molto più alte di quelle
che percepisci oggi.
302
viene in tuo aiuto e ti consente di tornare a controllare la se-
quenza degli eventi: quindi, di riprendere il controllo totale
sulla tua esistenza.
Sei sempre libero di stabilire l’ordine di svolgimento del-
le tue attività e puoi addirittura decidere di non fare alcune
cose. La tua vita oggi è il risultato delle scelte e delle deci-
sioni che hai assunto fino a questo momento. Se qualche
aspetto della tua vita non ti rende felice, spetta a te iniziare a
fare scelte diverse e a prendere decisioni migliori.
Il punto di partenza per farlo è, semplicemente, smettere
di prendere le decisioni peggiori. In qualsiasi momento puoi
fermare l’orologio e decidere di cambiare la sequenza degli
eventi nella tua vita.
Trasformandola, decidendo di fare le cose secondo un
ordine diverso, puoi invertire totalmente il corso della tua
esistenza e i risultati da te raggiunti.
Assumi il controllo completo sulla tua vita e sul tuo fu-
turo, imparando a gestire la successione degli eventi e deci-
dendo di fare alcune cose prima di altre. Compiendo scelte
nuove e prendendo decisioni migliori, metterai le mani sul
volante della tua vita e potrai orientarlo nella direzione in
cui vorrai veramente andare.
303
che ti trovi ad affrontare oggi. Identificale e inizia im-
mediatamente a prenderne di nuove, che diano una
direzione diversa alla tua vita.
3. Assumi il controllo sugli eventi della tua vita, sulla
loro sequenza e sul tuo futuro. A quali cambiamen-
ti puoi dare immediata attuazione, per migliorare la
qualità generale della tua vita e del tuo lavoro? Quali
che siano, stabilisci di metterli in pratica da subito.
305
puoi riorganizzare il tempo di cui disponi in modo da
concentrarti esclusivamente su queste aree critiche?
2. Sviluppa un piano per acquisire e sfruttare le cono-
scenze, gli sforzi e il denaro altrui. Cosa puoi offrire
agli altri per ottenere il supporto necessario ad avan-
zare rapidamente nel tuo business e nella tua carriera?
308
tive e di maggior valore all’interno dell’organizzazione per
la quale lavori.
309
La Legge di Parkinson afferma: “Il lavoro si espande fino
a occupare tutto il tempo disponibile.” Se devi svolgere un
lavoro di due ore, ma hai a disposizione un giorno intero per
portarlo a termine, il lavoro tenderà a espandersi gradual-
mente, e impiegherai tutto il giorno per completarlo.
Tuttavia, è vero anche il contrario. “Il lavoro si contrae
fino a occupare il tempo a esso assegnato.” Applica questa
legge per fissare scadenze che ti costringano a completare
i tuoi doveri molto prima. Analizza continuamente il tuo
lavoro e concentrati sul compito più importante, quello che
rappresenta il più prezioso contributo che puoi dare, per
portarlo a termine nei tempi previsti, o addirittura prima.
Quelle che seguono sono quattro domande da porsi ogni gior-
no per mantenere la concentrazione sull’attività più importante.
310
Di solito c’è una sola attività che costituisce il modo mi-
gliore per utilizzare il tempo, in un dato momento. Il tuo
compito è quello di individuarla per poi gettarti anima e
corpo nella sua realizzazione, in modo da ottenere buoni
risultati in tempi brevi.
311
Quella della gestione esclusiva è forse la più potente tra
le tecniche di organizzazione del tempo. Può aumentare il
rendimento lavorativo di un buon cinquecento per cento.
Può ridurre dell’ottanta per cento la quantità di tempo ne-
cessario a svolgere una precisa attività. Questo avviene per il
solo fatto che ci si tuffa nel lavoro e ci si impone di svolgerlo
finché non sia del tutto ultimato.
Iniziare un’attività, interromperla diverse volte e ritorna-
re a svolgerla fa sì che il tempo previsto per portarla a ter-
mine aumenti notevolmente. D’altro canto, dedicarsi a un
compito e rifiutarsi di metterlo da parte finché non lo si sarà
terminato consentirà di realizzare molte più cose in meno
tempo di quanto si potesse immaginare.
Imparare a concentrarti sul compito principale che sei
chiamato a svolgere e riuscire a portarlo a termine, miglio-
rerà la tua prestazione lavorativa in maniera sostanziale, sia
dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Puoi essere dotato di tutto il talento e l’abilità nel mondo,
ma se non impari a dedicarti esclusivamente alla tua occu-
pazione principale, dovrai sempre lavorare per qualcun altro.
Sarai costretto a dipendere dalla supervisione di qualcuno
che si assicuri che svolgi le mansioni che ti sono state asse-
gnate nei tempi previsti.
Ogni volta che porterai a termine un compito importan-
te, però, avvertirai un aumento di energia, di entusiasmo e
di autostima: questo è l’aspetto positivo del lavoro Proverai
una sensazione fantastica per quello che sei stato in grado di
fare. Ti sentirai felice e allegro. Come un vincitore.
Quanto più è importante il compito e quanti più sfor-
zi farai per completarlo, tanto meglio ti sentirai quando
avrai finito.
312
Se imparerai a concentrarti solo sulla mansione per la
quale ti sei impegnato finché non l’avrai terminata, alla fine
svilupperai l’indispensabile abitudine di portare a termine
qualunque compito. Così facendo, infatti, orienterai il tuo
subconscio a desiderare compiti importanti, perché consa-
pevole del benessere che deriva dall’averli portati a termine.
313
100. La Legge della Competenza
Acquisire competenze sempre nuove nello
svolgimento delle tue attività principali può aiutarti
ad aumentare l’efficienza delle tue prestazioni.
Una delle migliori tecniche di gestione del tempo consi-
ste nel diventare sempre più abili nelle mansioni importanti
che si è chiamati a svolgere. Le tue competenze fondamen-
tali, le aree in cui hai sviluppato capacità di rilievo, gli ambiti
in cui i tuoi risultati sono eccellenti, rappresentano i fattori
da cui dipende la tua produttività, il tuo tenore di vita e il
livello di successo che potrai raggiungere.
Il mercato offre ottime ricompense soltanto a chi svolge
un ottimo lavoro. Quindi, per essere una persona di successo
dovrai distinguerti dalla media. La tua maggiore responsa-
bilità, nella vita, consiste nel determinare cosa puoi e devi
fare meglio degli altri, e sviluppare un piano conseguente
per diventare molto, molto esperto in queste attività.
Ecco un’altra domanda chiave: “Quale particolare abilità,
se sviluppata e utilizzata al meglio, potrebbe avere il mag-
giore impatto positivo sulla tua carriera?”.
Ci sono sicuramente delle capacità che avrai sviluppato
meno, per quanto importanti siano. Queste stabiliscono il
limite entro il quale potrai utilizzare tutte le altre a disposi-
zione. Sii onesto con te stesso. Qual è l’abilità in cui ti senti
più deficitario? Qual è, al contrario, l’unica a determinare la
rapidità con cui porti a termine i tuoi compiti principali e
con cui raggiungi i tuoi obiettivi? Di quale competenza non
puoi fare a meno senza rischiare di non portare a termine i
tuoi impegni?
314
Il principio di Pareto, la regola ottanta/venti, è applicabi-
le alle competenze che limitano il tuo successo. L’ottanta per
cento dei motivi per cui non stai progredendo velocemente
come vorresti risiede nel venti per cento di competenze e
abilità in cui sei carente.
Questa regola precisa inoltre che l’ottanta per cento dei
limiti che manifesti nella vita sono radicati dentro di te. L’ot-
tanta per cento dei motivi per cui non riesci a raggiungere
rapidamente gli obiettivi che ti sei prefissato dipende dal fatto
che dentro di te manca una qualche abilità, capacità o qualità.
Le persone di scarso successo cercano sempre all’ester-
no le ragioni dei loro fallimenti. Chi ha successo, invece,
si guarda dentro. Le persone che realizzano grandi cose si
chiedono sempre: “C’è qualcosa, in me, che mi frena?”.
Queste persone si rivolgono al proprio interno per cerca-
re le risposte alle loro domande e per trovare le soluzioni ai
loro problemi, mentre chi ha scarso successo generalmente
non cerca le cause dentro di sé, ma lo fa sempre guardando
fuori. Chi, secondo te, riesce a trovare la soluzione ai propri
problemi più velocemente?
315
2. Chiedi alle persone intorno a te di esprimere una
valutazione sulle tue competenze nelle aree critiche,
assegnandoti un punteggio da uno a dieci. Svolgere
con precisione questo esercizio ti aiuterà a concen-
trarti sui settori di esperienza che potrebbero risultarti
maggiormente utili.
3. Individua una competenza che, se sviluppata e sfrut-
tata al meglio, potrebbe avere il maggiore impatto po-
sitivo sulla tua carriera. Qualunque essa sia, fissa un
obiettivo, elabora un piano e mettiti al lavoro per por-
tare quella capacità a livelli di eccellenza. Sarai sor-
preso dagli effetti positivi che si ripercuoteranno sulla
tua carriera.
Riepilogo
Persone altamente produttive hanno conosciuto e appli-
cato i principi di gestione del tempo in diversi tipi di or-
ganizzazione e attività, nel corso della storia. Tali principi,
eterni e immutabili, costituiscono le leggi fondamentali di
gestione dell’esistenza. E il loro scopo è quello di aiutarti ad
avere molto più successo di quanto potresti immaginare.
La migliore notizia in assoluto è che tali regole per il
successo nel lavoro non sono né complicate né difficili da
capire. Sono davvero molto semplici e di facile applicazione.
Le uniche cose di cui hai bisogno per renderle tue per il
resto della carriera lavorativa sono le quattro D.
La prima D sta per Desiderio. Questo è il punto da cui
devi partire se vuoi realizzarti nell’ambito personale e pro-
fessionale. Ciò che devi fare è desiderare con tutto te stesso
di raggiungere i tuoi obiettivi. Devi essere disposto a com-
316
piere gli sforzi necessari per sviluppare le abitudini relati-
ve alla gestione del tempo fino a quando non diventeranno
parte integrante della tua personalità e del tuo carattere.
La seconda D si riferisce al concetto di Decisione. Devi
scendere in campo. Devi fare la scelta chiara e inequivocabi-
le di mettere in pratica questi comportamenti e di sviluppare
queste abitudini, indipendentemente dal tempo necessario.
La terza D significa Disciplina. Questa è la qualità più
importante da sviluppare se vuoi che il tuo successo duri
tutta la vita e se vuoi ottenere grandi risultati personali. Svi-
luppare un forte senso di disciplina personale ti permetterà
di conquistare il mondo. Senza, riuscirai a ottenere ben poco.
La quarta D sta per Determinazione. Questa è una qua-
lità di notevole importanza che ti aiuterà a superare tutte le
sconfitte, le delusioni, i fallimenti temporanei e ogni osta-
colo che la vita metterà sul tuo percorso. La tua determina-
zione e la tua tenacia sono la misura della fiducia che riponi
in te stesso.
Non esistono limiti oggettivi a ciò che puoi realizzare
nella vita; esistono solo i limiti che tu stesso ti poni e che
risiedono nella tua mente.
317
CONCLUSIONI
Inizia subito!
D
a dove devi iniziare? Hai letto cento leggi e più di duecento
corollari. Ti ho descritto centinaia di azioni da mettere in
atto per applicarle nella tua vita. E adesso cosa devi fare?
Una volta, Theodore Roosevelt disse: “Fai quello che
puoi, con ciò che hai a disposizione e dovunque ti trovi.”
Ciò che conta sopra ogni altra cosa, è che tu metta in pra-
tica almeno un’idea che possa esserti immediatamente utile.
Non rimandare né procrastinare. Se pensi di poter migliora-
re la tua vita, la tua condizione lavorativa o la tua efficienza
personale compiendo un determinato passo, fallo e basta.
Un buon novantacinque per cento di tutto ciò che fai dipen-
de dalle tue abitudini, buone o cattive che siano. Un’abitudine
è una risposta automatica e condizionata, o un rituale della vita
di una persona o di un’azienda. Il tuo obiettivo principale deve
essere quello di creare buone abitudini che poi adempiranno
alla loro funzione da sole, migliorando la qualità della tua vita e
consentendoti di ottenere remunerazioni più alte.
Inizia decidendo oggi stesso cosa vuoi veramente dalla
vita. Scrivi un elenco degli obiettivi che vorresti raggiungere
nei prossimi anni. Non essere prudente né cauto.
Poniti grandi traguardi, che ti entusiasmino e ti ispirino,
e metti per iscritto dei piani ben precisi che ti consentano di
raggiungerli. Elabora dei programmi e fissa delle scadenze.
Assicurati che le tue attività e i tuoi successi siano quantifi-
cabili, e poi agisci!
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Tra le qualità di un essere umano vincente, l’orientamen-
to all’azione è sicuramente quella più facilmente individua-
bile a livello esteriore. Il mondo è pieno di persone mental-
mente sintonizzate sulla modalità: “Un giorno farò.” Questi
individui passano un sacco di tempo a pianificare, preparare
e riflettere su ciò che faranno “un giorno”. Cerca di non ri-
entrare in questa categoria.
Forse la più grande qualità che puoi sviluppare nel la-
voro è il “senso di urgenza”, quello che Tom Peters defini-
sce “un’inclinazione all’azione”. Solo il due per cento delle
persone hanno sviluppato l’abitudine di agire rapidamente
quando si presenta loro un’opportunità o si trovano di fronte
a un pericolo. Queste persone sono sempre in prima linea,
in qualsiasi organizzazione o attività.
Thomas Edison scrisse: “Le cose buone arrivano a chi sa
aspettare, ma si tratterà solo delle briciole lasciate da quelli
che si saranno affrettati.”
Riflettere, decidere e agire concentrandoti su un’unica
idea ti renderà una persona di gran lunga migliore rispet-
to a chi ha centinaia di idee, ma non ne mette in pratica
nessuna.
La buona notizia è che quanto più sarai veloce, tante più
esperienze farai e tante più lezioni imparerai.
Più sarai veloce, più diventerai intelligente e capace. Più
sarai veloce, più strada farai, più gente incontrerai, più op-
portunità ti si presenteranno e più porte si apriranno.
Più sarai veloce, più energia avrai e più entusiasta e fidu-
cioso ti sentirai.
Più sarai veloce, più diventerai creativo e competente in
un determinato ambito. Più sarai veloce, più cose riuscirai a
fare e più diventerai capace di farne sempre di più.
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La molla per avere successo è il successo stesso. Impa-
rando questi concetti e applicandoli quotidianamente, svi-
lupperai nel profondo l’abitudine ad essere sempre orientato
all’azione. Più ci proverai, più ci riuscirai.
Tutto ciò ti permetterà di passare dal “pensiero positivo”
al “sapere positivo”, dal desiderio e dalla speranza all’assolu-
ta convinzione che sei in grado di realizzare qualunque cosa
ti metti in testa.
Sei una persona straordinaria. Hai talenti e capacità
che vanno ben oltre le cose che hai compiuto finora. Vivi
nell’Età dell’Oro del genere umano, un’epoca in cui molte
più persone di quanto fosse immaginabile in passato posso-
no ottenere grandi successi.
Non ci sono limiti a ciò che puoi realizzare, a quello che
puoi essere o avere; gli unici limiti sono quelli che tu stesso
ti poni e che risiedono nella tua mente. Vai, e agisci!
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Sull’autore
B
rian Tracy è partito da zero e si è fatto strada un passo
alla volta. Iniziò la sua carriera senza un titolo di studio,
senza capacità particolari e senza lavoro: viveva nella sua
automobile e faceva i lavori più strampalati che gli capitavano.
Da giovane, maturò una forte curiosità verso il funziona-
mento delle cose, ovvero sul perché le cose avvenissero in una
certa maniera piuttosto che in un’altra. Lavorando e viag-
giando, leggendo e parlando con le persone, iniziò a registrare
una certa regolarità e prevedibilità nei comportamenti umani.
Queste intuizioni cambiarono il corso della sua vita e lo por-
tarono infine alle leggi e alle idee racchiuse in questo libro.
Come uno scienziato o un ricercatore, testò e applicò cia-
scun principio, confrontando le sue conclusioni con quelle
degli altri. Passando da un lavoro all’altro, da una posizione
all’altra e, infine, dal fallimento al successo, fece da cavia ai
suoi stessi esperimenti dimostrando o confutando la validità
delle sue scoperte.
Lo sviluppo, la crescita delle sue competenze e l’applica-
zione di questi principi universali del successo, fecero il resto.
Oggi, Brian Tracy è uno dei principali consulenti d’affari
negli Stati Uniti e uno dei più famosi speaker al mondo. Ha
lavorato con oltre cinquecento aziende di tutte le dimensio-
ni. Tiene conferenze in ogni angolo del pianeta cui parteci-
pano più di trecentomila persone ogni anno.
Brian Tracy ha scritto vari libri, alcuni dei quali sono stati
tradotti in dodici lingue. I suoi programmi di apprendimen-
321
to audio e video (videocorso - Abitudini da 1 milione di euro,
vol. 1 e 2, Brian Tracy, Edizioni My Life) sono usati in tutto
il mondo per insegnare la leadership, le vendite, il successo
personale e la gestione del tempo.
Inoltre, ha viaggiato e lavorato in ottanta Paesi divisi tra
i cinque continenti. Ha conseguito un master in business e
gestione ed è un avido lettore di storia, filosofia, economia,
religione, metafisica e psicologia.
Brian possiede la straordinaria capacità di sintetizzare
idee e intuizioni, tratte da diverse discipline, in strategie
pratiche e veloci in grado di dare rapidi risultati.
È il presidente della Brian Tracy International, una so-
cietà di consulenza e formazione con sede a Solana Beach,
California. È sposato, ha quattro figli e la sua attività coin-
volge anche la comunità in cui vive.
In questo libro, condivide con te la sua saggezza accumu-
lata in anni di studio e lavoro, distillata dalle esperienze con
le persone e con le aziende americane e del mondo intero.
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meccanico, fotografico o elettronico, o sotto forma di registrazione fonografica; né può essere immagazzinata
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