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di Claudio Monteverdi.

Studieremo un suo madrigale con il testo tratto dal Pastor Fido di Giovambattista Guarini,
a cinque voci, O Primavera, gioventù dell’anno, dall’undicesimo libro di madrigali, del
1595.

Ecco il testo, la prima parte di un monologo di Mirtillo personaggio del Pastor Fido.

O primavera, gioventù dell’anno,


Bella madre di fiori,
D’erbe novelle e di novelli amori,
Tu torni ben, ma teco
Non tornano i sereni
E fortunati dì de le mie gioie;
Tu torni ben, tu torni,
Ma teco altro non torna
Che del perduto mio caro tesoro
La rimembranza misera, e dolente.
Tu quella se’, tu quella
Ch’eri pur dianzi sì vezzosa e bella;
Ma non son io già quel ch’un tempo fui
Sì caro à gli occhi altrui. 

(Mirtillo: Atto III, scena I)

O primavera, gioventù dell’anno,


bella madre de’ fiori,
d’erbe novelle, e di novelli amori;
tu ben lasso ritorni,
ma senza i cari giorni
de le speranze mie;
ché del perduto mio caro tesoro
la rimembranza misera e dolente
tu ben sei quella
ch’eri pur dianzi si vezzosa e bella.
Ma non son io quel che già un tempo fui,
sì caro à gli occhi altrui.

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