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N. GATTESCO1, A. DUDINE2
SOMMARIO
In questo articolo vengono presentati i risultati di un’ampia indagine sperimentale condotta su campioni in muratura rinforzati
con intonaco e rete in GFRP (glass fiber reinforced polymer) applicato su entrambe le facce.
Nello studio sono prese in considerazione cinque maglie di rete in GFRP, tre tipi di malta per muratura e quattro diverse
tipologie di muratura. In particolare vengono analizzati campioni di muratura a due e a tre teste di mattoni, a doppio
paramento con sacco interno di ciottoli legati con malta scadente e di pietra grossolanamente squadrata.
Uno studio preliminare ha consentito di individuare il tipo di connessione da utilizzare per solidarizzare l’intonaco armato
alla muratura, in modo da ottimizzare l’efficacia della tecnica di rinforzo.
Le numerose prove di compressione diagonale eseguite su pannelli quadrati in muratura hanno permesso di evidenziare
l’efficacia della tecnica di rinforzo. È stato infatti osservato un significativo incremento della resistenza a trazione equivalente
con maggior rilievo nei campioni in muratura di pietra grossolanamente squadrata.
ABSTRACT
In the paper the results of a broad experimental investigation carried out on masonry specimens strengthened with a mortar
coating on both surfaces reinforced with a glass fiber reinforced polymer (GFRP) mesh are presented. A parametric study is
carried out considering four different types of masonry, five different GFRP meshes, three different types of mortar for the
masonry. In particular solid brick masonry 250 mm and 380 mm thick, two leaf brick masonry with rubble mound structure
and rubble stone masonry were considered.
A detailed preceding study was carried out to design the connection device to be used to join the mortar coating to the
masonry, so as to optimize the effectiveness of the strengthening technique.
The numerous square masonry specimens subjected to diagonal compression up to the collapse evidenced a good
effectiveness of the strengthening technique. In fact a significant increase of the tensile strength was noted with particular
concern in samples made with rubble stone masonry.
1. INTRODUZIONE
La maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri storici delle città europee è costruita in muratura ordinaria di mattoni o
in pietra. Si possono trovare svariate tessiture per le murature in pietra, in relazione alla dimensione ed alla forma degli
elementi (pietra sbozzata, di tipo erratico, ciottoli, ecc.), alla loro provenienza, al tipo di pietra (arenaria, calcare, tufo, ecc.) e
alla qualità della malta. Frequentemente, questi edifici presentano muratura a paramento multiplo, provviste o meno di
un’effettiva connessione tra gli stessi.
Se questi edifici subiscono un terremoto, le pareti verticali sono soggette ad elevate azioni orizzontali nel piano (taglio) e
fuori piano (flessione). Ma la resistenza a taglio delle pareti in muratura di edifici esistenti è alquanto limitata cosicché la
capacità resistente al terremoto è intrinsecamente collegata al collasso per taglio dei maschi murari e delle fasce di piano.
Inoltre, l’azione orizzontale può causare collassi parziali dovuti all’attivazione di vari meccanismi fuori piano riguardanti il
movimento rigido di elementi in muratura (ribaltamento della parete, flessione verticale e/o orizzontale, ribaltamento del
cantonale, collasso del timpano).
L’azione fuori piano può essere considerevolmente ridotta attraverso una efficace connessione con solai rigidi nel proprio
piano [e.g. 1-2] in modo tale che sia possibile garantire l’integrità strutturale dell’edificio ed evitare che la formazione di
meccanismi di tipo locale possa anticipare il collasso della struttura. Inoltre spesso è necessario incrementare la resistenza a
taglio delle pareti in muratura, così da aumentare la capacità strutturale degli edifici e renderli meno vulnerabili al sisma.
In questi ultimi lustri sono state sperimentate varie tecniche per incrementare la resistenza a taglio delle pareti in
muratura: iniezioni di malta, intonaci armati, rivestimenti con FRP (fiber reinforced polymer). L’iniezione di malta è una
tecnica che consiste nel riempire i vuoti della muratura con malte cementizie o boiacca [3]; la tecnica dell’intonaco armato
consiste nella applicazione di rivestimenti armati con rete elettro-saldata su entrambe le facce di una parete collegati per
mezzo di barre in acciaio passanti attraverso la muratura [4]. Il rivestimento in FRP è una tecnica relativamente nuova e
consiste nell’applicare laminati in FRP su entrambe le facce della parete. In particolare vengono impiegati due tipi di
compositi in FRP: fogli di fibre di vetro/carbonio/arammide mono-direzionali e rete in vetro FRP: il primo gruppo può essere
descritto come fogli incollati alle superfici delle pareti per mezzo di resina epossidica [5, 6], mentre il secondo gruppo
consiste nell’applicazione di un intonaco rinforzato con rete in GFRP (glass fiber reinforced polymer).
La tecnica delle iniezioni è stata utilizzata largamente per rinforzare efficacemente edifici in muratura di pietra a doppio
paramento dopo il sisma (Friuli 1976, Irpinia 1980, Marche-Umbria 1997, Slovenia 2000-2004, ecc.), ma questo tipo di
tecnica di rinforzo non è adeguata per murature a paramento singolo o in pietra di grossa pezzatura. Anche l’intonaco
armato è stato largamente utilizzato e ha mostrato una buona efficacia, ma sono stati riscontrati problemi di corrosione delle
reti in acciaio alcuni anni dopo l’intervento. Così, recentemente, sono state proposte tecniche di rinforzo che possono essere
usate per tutte le tipologie di muratura e che adottano materiali non metallici (rivestimenti in FRP).
Nell’ultima decade sono stati condotti importanti campagne di ricerca finalizzate alla valutazione dell’efficacia della
tecnica di rinforzo per pareti in muratura, basate sull’applicazione di laminati mono-direzionali in FRP [e.g. 5-7]. Per contro,
sono stati intrapresi limitati studi sulla tecnica di rinforzo basata sull’utilizzo di reti in GFRP [8].
Lo scopo di questa ricerca è quello di valutare dettagliatamente l’efficacia della tecnica di rinforzo per pareti in muratura
che utilizza reti in GFRP. È stata, quindi, intrapresa una vasta campagna di prove su campioni in muratura, considerando
diversi tipi di elementi di muratura (mattoni pieni e pietra da spacco), differenti tipi di malta e differenti maglie di rete in
GFRP. Sono state effettuate anche prove su campioni rinforzati con camicie armate con rete elettro-saldata, in modo tale da
presentare una comparazione tra l’efficacia del rinforzo con rete in GFRP e di quello con rete in acciaio.
2. CAMPAGNA SPERIMENTALE
Sono state eseguite numerose prove di compressione diagonale al fine di determinare la resistenza a trazione di diverse
tipologie di muratura, sulle quali sono state applicate varie configurazioni di rinforzo.
2
connettori, d) applicazione della rete in GFRP su entrambe le facce, e) inserimento dei connettori ad “L” in GFRP (sezione
8x12 mm) e successiva iniezione di resina epossidica tixotropica nei fori per ancorare i connettori, f) stesura di un nuovo
intonaco (arriccio) in malta bastarda (dello spessore di circa 30mm). Sono stati disposti 6 connettori per metro quadrato.
Nella Figura 1a è illustrato un esempio di applicazione della rete in GFRP su un pannello in muratura; nella Figura 1b viene
invece raffigurato un dettaglio della connessione.
(a) (b)
Figura 1. Tecnica di rinforzo proposta: (a) applicazione della rete in GFRP, (b) dettaglio del connettore in GFRP.
Sono stati sottoposti a prova di compressione sei campioni in muratura (250x250x400mm) composti da mattoni pieni e
due tipi di malta (A e C). La resistenza a compressione ed il modulo elastico ottenuti, sono rispettivamente 11,43 MPa e
3469MPa per campioni con malta di tipo A e pari a 14,42 MPa e 4234 MPa per campioni con malta di tipo C. Non sono state
effettuate prove di compressione su campioni in muratura con malta di tipo B.
Le caratteristiche meccaniche della rete in GFRP e dei connettori utilizzati nei campioni in muratura costruiti per le prove
sono riassunte nella Tabella 2. Nelle prove di compressione diagonale sono state utilizzate tre differenti dimensioni di maglia
(33x33mm, 66x66mm e 99x99mm) e due differenti fili di rete: uno con un’area di fibre pari a 3,8 mm2 (tipo S) e un con area
7,6 mm2 (tipo D). La percentuale media di fibre nei fili è pari a circa il 50% del suo volume. La sezione centrale dei connettori
3
ad “L” ha dimensioni 8x12mm con una percentuale di fibre pari al 60%. Nella tabella, per le reti, è riportato il carico ultimo a
trazione per i fili longitudinali e trasversali: i fili longitudinali hanno le fibre parallele mentre le fibre dei fili trasversali sono
leggermente spiralate. I fili trasversali hanno mostrato un valore apprezzabilmente più basso di carico ultimo rispetto a quello
ottenuto dai fili longitudinali. Ciò è dovuto, probabilmente, alla spiralatura che favorisce una differente tensione nelle singole
fibre durante la prova a trazione e quindi non tutte le fibre raggiungono la resistenza ultima allo stesso momento.
Come detto in precedenza, i connettori sono ancorati all’interno dei fori eseguiti nella muratura attraverso iniezione di
resina epossidica ed hanno una sovrapposizione di 200 mm. Sono state effettuate anche tre prove per verificare l’efficacia
della connessione. In tutte le prove, effettuate 28 giorni dopo il confezionamento dei campioni e dopo sette giorni di
stagionatura della resina, è stata osservata sempre la rottura dei connettori mentre non è stato mai riscontrato uno
scorrimento apprezzabile.
Carico ultimo
Elementi in GFRP
[kN]
2
Rete, Tipo "S" (area delle fibre 3,8mm )
Fibre parallele 4.47
Fibre intrecciate 3.54
4
2.4. Apparato sperimentale
L’efficacia della tecnica di rinforzo viene evidenziata effettuando le prove di compressione diagonale sui campioni indicati
nella Tabella 3. Viene progettato un apposito apparato di prova, in modo tale da applicare il carico senza dover movimentare
il campione dopo la sua costruzione.
I campioni vengono costruiti su un appoggio in legno, e trascorso il periodo di stagionatura degli stessi, una parte
dell’appoggio viene rimossa in modo tale da consentire il posizionamento del dispositivo di applicazione del carico (in
acciaio) ad uno dei due estremi del pannello. Un dispositivo di applicazione del carico ha saldato un profilo HEB, che viene
irrigidito con una serie di fazzoletti, così da evitare deformazioni locali. Un secondo dispositivo similare viene inserito
nell’estremo opposto dell’apparato. Infine un terzo dispositivo è connesso a quello inferiore attraverso 4 barre in acciaio così
da permettere la trasmissione del carico diagonale con un martinetto idraulico, interposto tra i due dispositivi in sommità.
Muratura a due teste di mattoni pieni (spessore 250mm) Muratura a tre teste di mattoni pieni (spessore 380mm)
MD-1A MT-1A
A - A -
MD-2A MT-2A
MD-1A-F33S MT-1A-F33S
A Rete GFRP S (33x33mm) A Rete GFRP S (33x33mm)
MD-2A-F33S MT-2A-F33S
MD-1A-F66S MT-1A-F66S
A Rete GFRP S (66x66mm) A Rete GFRP S (66x66mm)
MD-2A-F66S MT-2A-F66S
MD-1A-F99S MT-1A-F66SL
A Rete GFRP S (99x99mm) A Rete GFRP S (66x66mm), rinforzo singolo
MD-2A-F99S MT-2A-F66SL
MD-1A-S150 MT-1A-F66D
A Rete elettr. Φ5 (150x150mm) A Rete GFRP D (66x66mm)
MD-2A-S150 MT-2A-F66D
MD-1A-S200 MT-1A-F99D
A Rete elettr. Φ6 (200x200mm) A Rete GFRP D (99x99mm)
MD-2A-S200 MT-2A-F99D
MD 1C MT-1A-S150
C - A Rete elettr. Φ5 (150x150mm)
MD 2C MT-2A-S150
MD-1C-F33S MT-1B
C Rete GFRP S (33x33mm) B -
MD-2C-F33S MT-2B
MD-1C-F66S MT-1B-F99D
C Rete GFRP S (66x66mm) B Rete GFRP D (99x99mm)
MD-2C-F66S MT-2B-F99D
MD-1C-F99S
C Rete GFRP S (99x99mm)
MD-2C-F99S
Muratura di mattoni pieni a sacco, doppio paramento Muratura in pietra grossolanamente squadrata
MS-1A MP-1A
A - A -
MS-2A MP-2A
MS-1A-F66S MP-1A-F33S
A Rete GFRP S (66x66mm) A Rete GFRP S (33x33mm)
MS-2A-F66S MP-2A-F33S
MS-1A-F99S MP-1A-F66S
A Rete GFRP S (99x99mm) A Rete GFRP S (66x66mm)
MS-2A-F99S MP-2A-F66S
MS-1B MP-1A-F66SL
B - A Rete GFRP S (66x66mm), rinforzo singolo
MS-2B MP-2A-F66SL
MS-1B-F33S MP-1A-F66D
B Rete GFRP S (33x33mm) A Rete GFRP D (66x66mm)
MS-2B-F33S MP-2A-F66D
MS-1B-F66S MP-1B
B Rete GFRP S (66x66mm) B -
MS-2B-F66S MP-2B
MP-1B-F66S
B Rete GFRP S (66x66mm)
MP-2B-F66S
Nella Figura 2 sono mostrati il dettaglio dell’apparato di prova ed un’immagine di repertorio dell’apparato montato su un
campione pronto per l’esecuzione della prova. Nella figura sono indicate anche le due coppie di trasduttori potenziometrici
(T1-T3, T2-T4) utilizzati per misurare le deformazioni dei campioni lungo le diagonali. Il martinetto idraulico è stato azionato
mediante una pompa idraulica manuale e la forza applicata dallo stesso sul campione è stata misurata mediante un
trasduttore di pressione ad alta precisione. Tutti i trasduttori sono stati collegati ad una centralina di acquisizione dati
5
interfacciata con un computer. Il programma di acquisizione ha anche permesso di visualizzare, in tempo reale, sia la
procedura di carico che il diagramma carico-spostamento.
6
campioni in pietra è molto simile a quelli riscontrato nei campioni di muratura di mattoni. I campioni con camicia rinforzata
con rete in GFRP su una sola faccia del pannello hanno mostrato una minor efficacia e si sono deformati fuori dal piano.
600 600
Muratura a due teste MD-2A Muratura a tre teste MT-1A
MT-1A-F33S
MD-2A-F33S
MT-1A-F66S
500 MD-2A-F66S 500
MT-1A-F66D
carico diagonale P [kN]
300 300
(a) (b)
200 200
100 100
0 0
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005
deformazione a compressione c deformazione a compressione c
Figura 3. Diagramma carico diagonale - deformazione a compressione: muratura a due teste (a) e a tre teste (b).
600 600
Muratura a sacco MS-2A Muratura in pietra MP-2A
MS-1A-F66S MP-1A-F33S
500 500
MS-1A-F99S MP-2A-F66S
carico diagonale P [kN]
carico diagonale P [kN]
MP-1A-F66D
400 400
300 300
(a) (b)
200 200
100 100
0 0
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005
deformazione a compressione c deformazione a compressione c
Figura 4. Diagramma carico diagonale - deformazione a compressione: muratura a sacco (a) e in pietra (b).
Le prove di compressione diagonale hanno fornito utili informazioni per la valutazione della resistenza a taglio di pareti in
muratura. Per la determinazione della resistenza a taglio V di una parete in muratura è stata utilizzata l’espressione:
0
V I b t 1 (1)
I
Dove b e t sono la lunghezza e lo spessore dell’elemento, σ0 è la tensione dovuta ai carichi verticali e σI è la tensione
principale di trazione. La tensione σI può essere definita considerando le osservazioni ed i suggerimenti riportati in [9] e
precisamente utilizzando l’equazione:
P
I (2)
bt
7
Il coefficiente α è pari a 0,5 per le murature in mattoni pieni e pari a 0,35 per muratura in pietra [9]. Con l’equazione (2)
è possibile valutare la tensione principale di trazione equivalente σI in funzione della deformazione a trazione, per tutte le
prove di questa campagna sperimentale. I risultati principali riguardanti tutti i campioni sono riassunti nelle Tabelle 4 e 5.
Pmax P05 σI εspl σI,5 σI (R) / σI (U) σI,5 (R) / σI,5 (U)
Campione
[kN] [kN] [MPa] [‰] [MPa] [MPa] [MPa]
Muratura a due teste di mattoni pieni (spessore 250mm)
MD-1A 214.19 19.65 0.369 0.18 0.035 - -
MD-2A 169.54 15.23 0.292 0.24 0.032 - -
MD-1A-F33S 389.37 224.27 0.671 0.12 0.534 2.03 15.91
MD-2A-F33S 371.73 244.47 0.641 0.14 0.597 1.94 17.79
MD-1A-F66S 372.48 251.57 0.642 0.33 0.488 1.94 14.55
MD-2A-F66S 419.78 173.86 0.724 0.54 0.488 2.19 14.54
MD-1A-F99S 422.95 134.06 0.729 0.27 0.438 2.20 13.06
MD-2A-F99S 400.34 180.96 0.690 0.30 0.389 2.09 11.59
MD-1A-S150 324.56 152.29 0.560 0.58 0.334 1.69 9.94
MD-2A-S150 339.34 221.86 0.585 0.19 0.466 1.77 13.89
MD-1A-S200 406.77 214.18 0.701 0.72 0.423 2.12 12.59
MD-2A-S200 397.97 220.38 0.686 0.22 0.413 2.07 12.31
MD 1C 275.10 21.24 0.474 0.15 0.037 - -
MD 2C 238.80 24.57 0.412 0.12 0.039 - -
MD-1C-F33S 420.80 229.16 0.726 0.22 0.450 1.64 11.83
MD-2C-F33S 412.89 211.34 0.712 0.44 0.543 1.61 14.28
MD-1C-F66S 474.58 226.13 0.818 0.59 0.458 1.85 12.05
MD-2C-F66S 505.96 170.06 0.872 0.55 0.456 1.97 11.99
MD-1C-F99S 469.56 113.29 0.810 0.13 0.314 1.83 8.26
MD-2C-F99S 539.67 234.05 0.930 0.43 0.522 2.10 13.73
Tabella 4. Risultati delle prove di compressione diagonale: muratura a due teste, a tre teste e a sacco.
Nella seconda e terza colonna delle Tabelle 4 e 5 sono riportati il carico massimo Pmax e il carico residuo P05 ad una
deformazione media a compressione pari a 0,005. La massima tensione principale di trazione σI e la corrispondente
deformazione di trazione espl sono riportate nelle colonne 4 e 5. Nella sesta colonna è riportata la tensione principale σ0,5 in
8
corrispondenza di un’apertura di fessura di 5 mm. Infine nelle ultime due colonne vengono evidenziati i rapporti tra le tensioni
principali di trazione dei campioni rinforzati e quelle dei campioni non rinforzati, riferiti al valore massimo e in corrispondenza
di un’apertura di fessura di 5 mm.
Pmax P05 σI εspl σI,5 σI (R) / σI (U) σI,5 (R) / σI,5 (U)
Campione
[kN] [kN] [MPa] [‰] [MPa] [MPa] [MPa]
Muratura in pietra grossolanamente squadrata
MP-1A 135.66 61.75 0.102 0.98 0.067 - -
MP-2A 126.36 49.90 0.095 0.34 0.051 - -
MP-1A-F33S 388.01 245.37 0.293 1.07 0.257 2.96 4.37
MP-2A-F33S 359.97 266.61 0.272 1.42 0.225 2.75 3.82
MP-1A-F66S 331.89 256.43 0.250 0.97 0.201 2.53 3.42
MP-2A-F66S 366.35 233.29 0.276 0.73 0.219 2.80 3.72
MP-1A-F66SL 196.47 - 0.148 - - 1.50 -
MP-2A-F66SL 189.81 - 0.143 - - 1.45 -
MP-1A-F66D 410.68 307.57 0.310 1.12 0.271 3.13 4.61
MP-2A-F66D 398.24 313.31 0.300 1.30 0.262 3.04 4.44
MP-1B 117.19 42.87 0.088 1.19 0.048 - -
MP-2B 114.99 39.76 0.087 0.37 0.041 - -
MP-1B-F66S 368.86 317.74 0.278 0.21 0.208 3.18 4.67
MP-2B-F66S 393.05 348.27 0.296 0.08 0.228 3.39 1.83
Nelle Figure 5a, b vengono riportate le curve tensione principale di trazione sI - deformazione media di trazione eI dei
campioni di muratura a due teste e in pietra grossolanamente squadrata. La deformazione media a trazione viene
determinata in base allo spostamento misurato dai trasduttori in direzione perpendicolare rispetto a quella della forza. In
realtà, tale spostamento è principalmente dovuto alla formazione di fessure diagonali. La massima deformazione di trazione
riportata nei diagrammi corrisponde approssimativamente a 5 mm di ampiezza della fessura.
0.75 0.75
[MPa]
[MPa]
MP-1A-F66D
tensione principale di trazione
0.50 0.50
MD-2A
MD-2A-F33S (a) (b)
0.25 MD-2A-F66S 0.25
MD-1A-F99S
MD-2A-S150
MD-2A-S200
0.00 0.00
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005
Figura 5. Diagramma tensione principale di trazione - deformazione a trazione: muratura a due teste (a) e in pietra (b).
La massima tensione principale di trazione equivalente dei campioni rinforzati risulta almeno raddoppiata rispetto ai
campioni non rinforzati di muratura a due teste, approssimativamente superiore del 60% per la muratura a tre teste e a
sacco e quasi triplicata nei campioni in pietra. Il rapporto tra la tensione di trazione residua dei campioni rinforzati, ad
un’apertura di fessura di 5 mm, e quella dei campioni non rinforzati varia da 4, per la muratura in pietra, a più di 12 per la
muratura a due teste. Questi risultati mostrano l’efficacia della tecnica di rinforzo che prevede l’applicazione di un intonaco
armato con rete in GFRP in termini di incremento della resistenza di picco del pannello ed in termini di capacità di
deformazione dopo la formazione delle fessure.
9
4. CONCLUSIONI
È stata condotta una vasta campagna sperimentale su quattro tipologie di campioni in muratura rinforzati con un intonaco e
rete in GFRP. I gruppi erano così suddivisi: a) muratura di mattoni pieni a due teste; b) muratura di mattoni pieni a tre teste;
c) muratura di mattoni pieni a sacco; d) muratura in pietra grossolanamente squadrata. Sono stati utilizzati, per il
confezionamento dei campioni tre diversi tipi di malta idraulica e cinque diverse maglie di rete in GFRP. Inoltre, come
termine di paragone, vengono considerati anche alcuni campioni rinforzati con un intonaco armato con rete elettro-saldata.
Le prove di compressione diagonale sono state effettuate per dimostrare l’efficacia della tecnica di rinforzo applicata ed
hanno permesso di formulare le seguenti conclusioni: la tensione principale di trazione equivalente di picco dei campioni
rinforzati risulta essere quasi raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura a due teste di mattoni, mentre è
circa 1,6 volte superiore per il raggruppamento dei campioni di muratura a tre teste e a sacco. Per la muratura in pietra
grossolanamente la resistenza è risultata quasi triplicata.
Alla formazione delle fessure diagonali, la resistenza a trazione non ha subito un brusco ed improvviso calo, come è
avvenuto per i campioni non rinforzati, ma si è ridotta gradualmente mantenendo una significativa resistenza residua, fino ad
elevati valori di deformazione (50% del valore di picco ad un’apertura di fessura pari a 5 mm). La rottura dei fili della rete in
GFRP ha avuto inizio quando l’apertura di fessura a raggiunto valori pari a circa 8÷10 mm.
BIBLIOGRAFIA
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