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EFFICACIA DI UNA TECNICA DI RINFORZO PER MURATURE

CON INTONACO E RETE IN GFRP

N. GATTESCO1, A. DUDINE2

1 Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università degli Studi di Trieste


2 Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università degli Studi di Trieste

SOMMARIO
In questo articolo vengono presentati i risultati di un’ampia indagine sperimentale condotta su campioni in muratura rinforzati
con intonaco e rete in GFRP (glass fiber reinforced polymer) applicato su entrambe le facce.
Nello studio sono prese in considerazione cinque maglie di rete in GFRP, tre tipi di malta per muratura e quattro diverse
tipologie di muratura. In particolare vengono analizzati campioni di muratura a due e a tre teste di mattoni, a doppio
paramento con sacco interno di ciottoli legati con malta scadente e di pietra grossolanamente squadrata.
Uno studio preliminare ha consentito di individuare il tipo di connessione da utilizzare per solidarizzare l’intonaco armato
alla muratura, in modo da ottimizzare l’efficacia della tecnica di rinforzo.
Le numerose prove di compressione diagonale eseguite su pannelli quadrati in muratura hanno permesso di evidenziare
l’efficacia della tecnica di rinforzo. È stato infatti osservato un significativo incremento della resistenza a trazione equivalente
con maggior rilievo nei campioni in muratura di pietra grossolanamente squadrata.

ABSTRACT
In the paper the results of a broad experimental investigation carried out on masonry specimens strengthened with a mortar
coating on both surfaces reinforced with a glass fiber reinforced polymer (GFRP) mesh are presented. A parametric study is
carried out considering four different types of masonry, five different GFRP meshes, three different types of mortar for the
masonry. In particular solid brick masonry 250 mm and 380 mm thick, two leaf brick masonry with rubble mound structure
and rubble stone masonry were considered.
A detailed preceding study was carried out to design the connection device to be used to join the mortar coating to the
masonry, so as to optimize the effectiveness of the strengthening technique.
The numerous square masonry specimens subjected to diagonal compression up to the collapse evidenced a good
effectiveness of the strengthening technique. In fact a significant increase of the tensile strength was noted with particular
concern in samples made with rubble stone masonry.

1. INTRODUZIONE

La maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri storici delle città europee è costruita in muratura ordinaria di mattoni o
in pietra. Si possono trovare svariate tessiture per le murature in pietra, in relazione alla dimensione ed alla forma degli
elementi (pietra sbozzata, di tipo erratico, ciottoli, ecc.), alla loro provenienza, al tipo di pietra (arenaria, calcare, tufo, ecc.) e
alla qualità della malta. Frequentemente, questi edifici presentano muratura a paramento multiplo, provviste o meno di
un’effettiva connessione tra gli stessi.
Se questi edifici subiscono un terremoto, le pareti verticali sono soggette ad elevate azioni orizzontali nel piano (taglio) e
fuori piano (flessione). Ma la resistenza a taglio delle pareti in muratura di edifici esistenti è alquanto limitata cosicché la
capacità resistente al terremoto è intrinsecamente collegata al collasso per taglio dei maschi murari e delle fasce di piano.
Inoltre, l’azione orizzontale può causare collassi parziali dovuti all’attivazione di vari meccanismi fuori piano riguardanti il
movimento rigido di elementi in muratura (ribaltamento della parete, flessione verticale e/o orizzontale, ribaltamento del
cantonale, collasso del timpano).
L’azione fuori piano può essere considerevolmente ridotta attraverso una efficace connessione con solai rigidi nel proprio
piano [e.g. 1-2] in modo tale che sia possibile garantire l’integrità strutturale dell’edificio ed evitare che la formazione di
meccanismi di tipo locale possa anticipare il collasso della struttura. Inoltre spesso è necessario incrementare la resistenza a
taglio delle pareti in muratura, così da aumentare la capacità strutturale degli edifici e renderli meno vulnerabili al sisma.
In questi ultimi lustri sono state sperimentate varie tecniche per incrementare la resistenza a taglio delle pareti in
muratura: iniezioni di malta, intonaci armati, rivestimenti con FRP (fiber reinforced polymer). L’iniezione di malta è una
tecnica che consiste nel riempire i vuoti della muratura con malte cementizie o boiacca [3]; la tecnica dell’intonaco armato
consiste nella applicazione di rivestimenti armati con rete elettro-saldata su entrambe le facce di una parete collegati per
mezzo di barre in acciaio passanti attraverso la muratura [4]. Il rivestimento in FRP è una tecnica relativamente nuova e
consiste nell’applicare laminati in FRP su entrambe le facce della parete. In particolare vengono impiegati due tipi di
compositi in FRP: fogli di fibre di vetro/carbonio/arammide mono-direzionali e rete in vetro FRP: il primo gruppo può essere
descritto come fogli incollati alle superfici delle pareti per mezzo di resina epossidica [5, 6], mentre il secondo gruppo
consiste nell’applicazione di un intonaco rinforzato con rete in GFRP (glass fiber reinforced polymer).
La tecnica delle iniezioni è stata utilizzata largamente per rinforzare efficacemente edifici in muratura di pietra a doppio
paramento dopo il sisma (Friuli 1976, Irpinia 1980, Marche-Umbria 1997, Slovenia 2000-2004, ecc.), ma questo tipo di
tecnica di rinforzo non è adeguata per murature a paramento singolo o in pietra di grossa pezzatura. Anche l’intonaco
armato è stato largamente utilizzato e ha mostrato una buona efficacia, ma sono stati riscontrati problemi di corrosione delle
reti in acciaio alcuni anni dopo l’intervento. Così, recentemente, sono state proposte tecniche di rinforzo che possono essere
usate per tutte le tipologie di muratura e che adottano materiali non metallici (rivestimenti in FRP).
Nell’ultima decade sono stati condotti importanti campagne di ricerca finalizzate alla valutazione dell’efficacia della
tecnica di rinforzo per pareti in muratura, basate sull’applicazione di laminati mono-direzionali in FRP [e.g. 5-7]. Per contro,
sono stati intrapresi limitati studi sulla tecnica di rinforzo basata sull’utilizzo di reti in GFRP [8].
Lo scopo di questa ricerca è quello di valutare dettagliatamente l’efficacia della tecnica di rinforzo per pareti in muratura
che utilizza reti in GFRP. È stata, quindi, intrapresa una vasta campagna di prove su campioni in muratura, considerando
diversi tipi di elementi di muratura (mattoni pieni e pietra da spacco), differenti tipi di malta e differenti maglie di rete in
GFRP. Sono state effettuate anche prove su campioni rinforzati con camicie armate con rete elettro-saldata, in modo tale da
presentare una comparazione tra l’efficacia del rinforzo con rete in GFRP e di quello con rete in acciaio.

2. CAMPAGNA SPERIMENTALE

Sono state eseguite numerose prove di compressione diagonale al fine di determinare la resistenza a trazione di diverse
tipologie di muratura, sulle quali sono state applicate varie configurazioni di rinforzo.

2.1. Tecnica di rinforzo


La tecnica di rinforzo considerata in questo studio riguarda l’applicazione, su entrambe le facce di un pannello in muratura, di
un intonaco di malta bastarda rinforzato con rete in GFRP. La rete in GFRP è costituita da fibre di vetro inglobate in una
resina termo-indurente (vinylestere epossidica con perossido di benzoile come catalizzatore); i fili così composti sono
intrecciati per formare la rete attorcigliando le fibre trasversali impregnate di resina a quelle longitudinali.
La procedura di applicazione della tecnica di rinforzo si può riassumere nelle seguenti fasi: a) rimozione dell’intonaco
esistente e della malta nei giunti della muratura, per una profondità 10÷15 mm, su entrambe le facce, b) applicazione di uno
strato di rinzaffo cementizio, c) esecuzione di fori passanti, con diametro 25 mm, in modo tale da permettere l’inserimento dei

2
connettori, d) applicazione della rete in GFRP su entrambe le facce, e) inserimento dei connettori ad “L” in GFRP (sezione
8x12 mm) e successiva iniezione di resina epossidica tixotropica nei fori per ancorare i connettori, f) stesura di un nuovo
intonaco (arriccio) in malta bastarda (dello spessore di circa 30mm). Sono stati disposti 6 connettori per metro quadrato.
Nella Figura 1a è illustrato un esempio di applicazione della rete in GFRP su un pannello in muratura; nella Figura 1b viene
invece raffigurato un dettaglio della connessione.

2.2. Caratteristiche dei materiali


I campioni di muratura sono stati confezionati utilizzando mattoni pieni di laterizio ed elementi di pietra. I mattoni sono stati
sottoposti a prova di compressione ed hanno fornito una resistenza media pari a fb=44,0MPa. Sono stati utilizzati tre tipi di
malta idraulica per la costruzione dei pannelli in muratura: A, B, C. Per l’intonaco viene utilizzato un solo tipo di malta
bastarda per tutti i campioni in muratura rinforzati. Nella Tabella 1 vengono riportati il dosaggio delle malte e la resistenza
media a compressione dopo 28 giorni di stagionatura, determinata su campioni cilindrici (100mm di diametro, 100mm
approssimativamente di altezza.

(a) (b)

Figura 1. Tecnica di rinforzo proposta: (a) applicazione della rete in GFRP, (b) dettaglio del connettore in GFRP.

Sono stati sottoposti a prova di compressione sei campioni in muratura (250x250x400mm) composti da mattoni pieni e
due tipi di malta (A e C). La resistenza a compressione ed il modulo elastico ottenuti, sono rispettivamente 11,43 MPa e
3469MPa per campioni con malta di tipo A e pari a 14,42 MPa e 4234 MPa per campioni con malta di tipo C. Non sono state
effettuate prove di compressione su campioni in muratura con malta di tipo B.

Dosaggio del legante Resistenza a


Malta calce idraulica cemento compressione
3 3
[kg/m ] [kg/m ] [MPa]
Malta per muratura
A 320 - 3.1
B 250 - 2.9
C 390 - 6.1

Malta per intonaco


Malta bastarda 300 100 7.9

Tabella 1. Dosaggio del legante e resistenza a compressione delle malte

Le caratteristiche meccaniche della rete in GFRP e dei connettori utilizzati nei campioni in muratura costruiti per le prove
sono riassunte nella Tabella 2. Nelle prove di compressione diagonale sono state utilizzate tre differenti dimensioni di maglia
(33x33mm, 66x66mm e 99x99mm) e due differenti fili di rete: uno con un’area di fibre pari a 3,8 mm2 (tipo S) e un con area
7,6 mm2 (tipo D). La percentuale media di fibre nei fili è pari a circa il 50% del suo volume. La sezione centrale dei connettori

3
ad “L” ha dimensioni 8x12mm con una percentuale di fibre pari al 60%. Nella tabella, per le reti, è riportato il carico ultimo a
trazione per i fili longitudinali e trasversali: i fili longitudinali hanno le fibre parallele mentre le fibre dei fili trasversali sono
leggermente spiralate. I fili trasversali hanno mostrato un valore apprezzabilmente più basso di carico ultimo rispetto a quello
ottenuto dai fili longitudinali. Ciò è dovuto, probabilmente, alla spiralatura che favorisce una differente tensione nelle singole
fibre durante la prova a trazione e quindi non tutte le fibre raggiungono la resistenza ultima allo stesso momento.
Come detto in precedenza, i connettori sono ancorati all’interno dei fori eseguiti nella muratura attraverso iniezione di
resina epossidica ed hanno una sovrapposizione di 200 mm. Sono state effettuate anche tre prove per verificare l’efficacia
della connessione. In tutte le prove, effettuate 28 giorni dopo il confezionamento dei campioni e dopo sette giorni di
stagionatura della resina, è stata osservata sempre la rottura dei connettori mentre non è stato mai riscontrato uno
scorrimento apprezzabile.

Carico ultimo
Elementi in GFRP
[kN]
2
Rete, Tipo "S" (area delle fibre 3,8mm )
Fibre parallele 4.47
Fibre intrecciate 3.54

Rete, Tipo "D" (area delle fibre 7,6mm 2 )


Fibre parallele 8.49
Fibre intrecciate 5.21
2
Connettori (area delle fibre 57.6 mm )
Sezione 8x12mm 36.01

Tabella 2. Carico ultimo a trazione degli elementi in GFRP

2.3. Descrizione dei campioni


Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare l’efficacia della tecnica di rinforzo descritta nella Sezione 2.1. Così è stata
programmata una vasta campagna sperimentale su 64 pannelli quadrati di muratura (1160x1160 mm) considerando
l’influenza di vari parametri: elementi della muratura, tipi di malta e maglia della rete. Sono stati provati, per confronto,
pannelli in muratura rinforzati con rete elettro-saldata. In particolare sono state eseguite: 20 prove su campioni in muratura a
due teste di mattoni pieni, 18 su campioni in muratura a tre teste, 12 su campioni in muratura di mattoni a doppio paramento
con sacco interno di materiale scadente ed infine 14 prove su pannelli in pietra grossolanamente squadrata di spessore
400mm. Sono stati utilizzati due tipi di malta per ogni gruppo di campioni: A e C nel primo gruppo, A e B nei tre rimanenti. La
maggior parte dei campioni è stata rinforzata utilizzando cinque maglie differenti di rete in GFRP: il tipo S con maglie 33x33
mm, 66x66 mm, 99x99 mm, mentre il tipo D con maglie 66x66 mm e 99x99 mm. Infine sei campioni sono stati rinforzati con
rete in acciaio: Φ5 150x150 mm e Φ6 200x200 mm.
Sono stati sottoposti a prova due campioni per ogni casistica in modo tale da verificare la ripetibilità dei risultati. I
campioni di muratura non rinforzata vengono testati senza l’applicazione di alcun intonaco sulle due facce. Lo spessore
dell’intonaco applicato sulle due facce dei campioni rinforzati è di circa 30 mm. Le caratteristiche dei campioni sottoposti a
prova sono descritte nella Tabella 3.
I campioni sono identificati con una sigla alfanumerica suddivisa in tre parti: le prime due lettere distinguono la tipologia di
muratura (MD = muratura a due teste, MT = muratura a tre teste, MS = muratura a sacco, MP = muratura in pietra), nella
seconda parte vengono indicati i campioni appartenenti alla stessa coppia e la lettera identifica il tipo di malta utilizzata per la
muratura, nella terza la lettera distingue il materiale della rete (F = GFRP e S = acciaio), il numero indica la dimensione della
maglia della rete ed infine l’ultima lettera differenzia il tipo di filo della rete in GFRP (S = singolo e D = doppio). I campioni in
muratura non rinforzata non hanno il terzo gruppo di caratteri mentre i campioni che hanno il rinforzo applicato su una sola
faccia del pannello hanno una lettera L aggiunta alla destra della sigla.

4
2.4. Apparato sperimentale
L’efficacia della tecnica di rinforzo viene evidenziata effettuando le prove di compressione diagonale sui campioni indicati
nella Tabella 3. Viene progettato un apposito apparato di prova, in modo tale da applicare il carico senza dover movimentare
il campione dopo la sua costruzione.
I campioni vengono costruiti su un appoggio in legno, e trascorso il periodo di stagionatura degli stessi, una parte
dell’appoggio viene rimossa in modo tale da consentire il posizionamento del dispositivo di applicazione del carico (in
acciaio) ad uno dei due estremi del pannello. Un dispositivo di applicazione del carico ha saldato un profilo HEB, che viene
irrigidito con una serie di fazzoletti, così da evitare deformazioni locali. Un secondo dispositivo similare viene inserito
nell’estremo opposto dell’apparato. Infine un terzo dispositivo è connesso a quello inferiore attraverso 4 barre in acciaio così
da permettere la trasmissione del carico diagonale con un martinetto idraulico, interposto tra i due dispositivi in sommità.

Campione Malta Tipo di rinforzo Campione Malta Tipo di rinforzo

Muratura a due teste di mattoni pieni (spessore 250mm) Muratura a tre teste di mattoni pieni (spessore 380mm)
MD-1A MT-1A
A - A -
MD-2A MT-2A
MD-1A-F33S MT-1A-F33S
A Rete GFRP S (33x33mm) A Rete GFRP S (33x33mm)
MD-2A-F33S MT-2A-F33S
MD-1A-F66S MT-1A-F66S
A Rete GFRP S (66x66mm) A Rete GFRP S (66x66mm)
MD-2A-F66S MT-2A-F66S
MD-1A-F99S MT-1A-F66SL
A Rete GFRP S (99x99mm) A Rete GFRP S (66x66mm), rinforzo singolo
MD-2A-F99S MT-2A-F66SL
MD-1A-S150 MT-1A-F66D
A Rete elettr. Φ5 (150x150mm) A Rete GFRP D (66x66mm)
MD-2A-S150 MT-2A-F66D
MD-1A-S200 MT-1A-F99D
A Rete elettr. Φ6 (200x200mm) A Rete GFRP D (99x99mm)
MD-2A-S200 MT-2A-F99D
MD 1C MT-1A-S150
C - A Rete elettr. Φ5 (150x150mm)
MD 2C MT-2A-S150
MD-1C-F33S MT-1B
C Rete GFRP S (33x33mm) B -
MD-2C-F33S MT-2B
MD-1C-F66S MT-1B-F99D
C Rete GFRP S (66x66mm) B Rete GFRP D (99x99mm)
MD-2C-F66S MT-2B-F99D
MD-1C-F99S
C Rete GFRP S (99x99mm)
MD-2C-F99S

Muratura di mattoni pieni a sacco, doppio paramento Muratura in pietra grossolanamente squadrata
MS-1A MP-1A
A - A -
MS-2A MP-2A
MS-1A-F66S MP-1A-F33S
A Rete GFRP S (66x66mm) A Rete GFRP S (33x33mm)
MS-2A-F66S MP-2A-F33S
MS-1A-F99S MP-1A-F66S
A Rete GFRP S (99x99mm) A Rete GFRP S (66x66mm)
MS-2A-F99S MP-2A-F66S
MS-1B MP-1A-F66SL
B - A Rete GFRP S (66x66mm), rinforzo singolo
MS-2B MP-2A-F66SL
MS-1B-F33S MP-1A-F66D
B Rete GFRP S (33x33mm) A Rete GFRP D (66x66mm)
MS-2B-F33S MP-2A-F66D
MS-1B-F66S MP-1B
B Rete GFRP S (66x66mm) B -
MS-2B-F66S MP-2B
MP-1B-F66S
B Rete GFRP S (66x66mm)
MP-2B-F66S

Tabella 3. Caratteristiche dei campioni di prova.

Nella Figura 2 sono mostrati il dettaglio dell’apparato di prova ed un’immagine di repertorio dell’apparato montato su un
campione pronto per l’esecuzione della prova. Nella figura sono indicate anche le due coppie di trasduttori potenziometrici
(T1-T3, T2-T4) utilizzati per misurare le deformazioni dei campioni lungo le diagonali. Il martinetto idraulico è stato azionato
mediante una pompa idraulica manuale e la forza applicata dallo stesso sul campione è stata misurata mediante un
trasduttore di pressione ad alta precisione. Tutti i trasduttori sono stati collegati ad una centralina di acquisizione dati

5
interfacciata con un computer. Il programma di acquisizione ha anche permesso di visualizzare, in tempo reale, sia la
procedura di carico che il diagramma carico-spostamento.

Figura 2. Apparato di prova

2.5. Risultati delle prove


Come detto in precedenza sono state eseguite 64 prove di compressione diagonale. La procedura di carico segue dei cicli di
carico-scarico con passi crescenti di 25 kN fino al raggiungimento del carico massimo: successivamente la prova viene
eseguita in controllo di spostamento. I quattro gruppi di campioni sono stati sottoposti a prova dopo circa 28 giorni di
stagionatura della malta dell’intonaco; la malta della muratura aveva invece 60 giorni di maturazione.
Per ogni gruppo di campioni è stata testata per prima la coppia di campioni non rinforzata e successivamente i campioni
rinforzati. Le curve rappresentano il carico diagonale P in funzione della deformazione media nella direzione del carico εc.
Nella Figure 3 e 4 sono riportate le curve carico-deformazione di alcuni campioni, raggruppati per tipologia di muratura. In
particolare le curve della Figura 3a si riferiscono alla muratura a due teste di mattoni, quelle della Figura 3b alla muratura a
tre teste, quelle della Figura 4a alla muratura a sacco ed infine quelle della Figura 4b si riferiscono alla muratura in pietra.
Il comportamento della muratura in mattoni (a due e a tre teste) non rinforzata evidenzia un brusco calo di resistenza
immediatamente successivo alla formazione della prima fessura, conservando una limitata capacità residua. La fessurazione
diagonale segue i giunti di malta. I campioni rinforzati evidenziano un considerevole incremento della resistenza di picco e la
curva, dopo la comparsa delle fessure diagonali, mostra un comportamento plastico con un ramo decrescente molto blando.
Quando la deformazione media a compressione raggiunge il valore 0,005, la resistenza residua risulta, nella maggior parte
dei casi superiore al 50% del valore di picco.
I campioni rinforzati con una rete in GFRP più fitta evidenziano un ramo decrescente ancora meno marcato dopo il
raggiungimento del carico massimo (MD-2A-F33, MD-2A-F66, MT-1A-F33 e MT-1A-F66). Le curve dei campioni che
prevedevano una camicia con rete elettro-saldata hanno mostrato un comportamento confrontabile con quello dei campioni
rinforzati con rete in GFRP (Figure 3a, b).
Per i campioni di muratura a sacco, è stata notata una più pronunciata caduta in termini di resistenza dopo la formazione
della prima fessura (Figura 4sx). Comunque, viene osservata una resistenza residua superiore al 50% del valore di picco a
εc=0,005. Nei campioni non rinforzati, oltre alle fessure diagonali, si sono formate delle fessure verticali nel piano del
pannello che separa i tre strati della muratura (strati esterni, in mattoni e quello interno, con materiale di riporto).
I campioni costruiti con pietra grossolanamente squadrata non hanno mostrato nessun calo improvviso di resistenza
dopo il raggiungimento del carico massimo, ma solo una riduzione graduale molto lenta (Figura 4b). Anche il comportamento
dei campioni rinforzati ha mostrato, dopo il raggiungimento del picco, un ramo decrescente con una pendenza molto ridotta,
soprattutto nel campione rinforzato con rete GFRP di tipo D (maglia 66x66 mm). La formazione ed il tipo di fessure nei

6
campioni in pietra è molto simile a quelli riscontrato nei campioni di muratura di mattoni. I campioni con camicia rinforzata
con rete in GFRP su una sola faccia del pannello hanno mostrato una minor efficacia e si sono deformati fuori dal piano.
600 600
Muratura a due teste MD-2A Muratura a tre teste MT-1A
MT-1A-F33S
MD-2A-F33S
MT-1A-F66S
500 MD-2A-F66S 500
MT-1A-F66D
carico diagonale P [kN]

carico diagonale P [kN]


MD-1A-F99S MT-1A-F99D
MD-2A-S150 MT-1A-S150
400 MD-2A-S200 400

300 300

(a) (b)
200 200

100 100

0 0
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005
deformazione a compressione c deformazione a compressione c

Figura 3. Diagramma carico diagonale - deformazione a compressione: muratura a due teste (a) e a tre teste (b).
600 600
Muratura a sacco MS-2A Muratura in pietra MP-2A

MS-1A-F66S MP-1A-F33S
500 500
MS-1A-F99S MP-2A-F66S
carico diagonale P [kN]
carico diagonale P [kN]

MP-1A-F66D

400 400

300 300

(a) (b)
200 200

100 100

0 0
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005
deformazione a compressione c deformazione a compressione c

Figura 4. Diagramma carico diagonale - deformazione a compressione: muratura a sacco (a) e in pietra (b).

3. ANALISI DEI RISULTATI

Le prove di compressione diagonale hanno fornito utili informazioni per la valutazione della resistenza a taglio di pareti in
muratura. Per la determinazione della resistenza a taglio V di una parete in muratura è stata utilizzata l’espressione:

0
V  I b t  1 (1)
I

Dove b e t sono la lunghezza e lo spessore dell’elemento, σ0 è la tensione dovuta ai carichi verticali e σI è la tensione
principale di trazione. La tensione σI può essere definita considerando le osservazioni ed i suggerimenti riportati in [9] e
precisamente utilizzando l’equazione:

P
I   (2)
bt

7
Il coefficiente α è pari a 0,5 per le murature in mattoni pieni e pari a 0,35 per muratura in pietra [9]. Con l’equazione (2)
è possibile valutare la tensione principale di trazione equivalente σI in funzione della deformazione a trazione, per tutte le
prove di questa campagna sperimentale. I risultati principali riguardanti tutti i campioni sono riassunti nelle Tabelle 4 e 5.

Pmax P05 σI εspl σI,5 σI (R) / σI (U) σI,5 (R) / σI,5 (U)
Campione
[kN] [kN] [MPa] [‰] [MPa] [MPa] [MPa]
Muratura a due teste di mattoni pieni (spessore 250mm)
MD-1A 214.19 19.65 0.369 0.18 0.035 - -
MD-2A 169.54 15.23 0.292 0.24 0.032 - -
MD-1A-F33S 389.37 224.27 0.671 0.12 0.534 2.03 15.91
MD-2A-F33S 371.73 244.47 0.641 0.14 0.597 1.94 17.79
MD-1A-F66S 372.48 251.57 0.642 0.33 0.488 1.94 14.55
MD-2A-F66S 419.78 173.86 0.724 0.54 0.488 2.19 14.54
MD-1A-F99S 422.95 134.06 0.729 0.27 0.438 2.20 13.06
MD-2A-F99S 400.34 180.96 0.690 0.30 0.389 2.09 11.59
MD-1A-S150 324.56 152.29 0.560 0.58 0.334 1.69 9.94
MD-2A-S150 339.34 221.86 0.585 0.19 0.466 1.77 13.89
MD-1A-S200 406.77 214.18 0.701 0.72 0.423 2.12 12.59
MD-2A-S200 397.97 220.38 0.686 0.22 0.413 2.07 12.31
MD 1C 275.10 21.24 0.474 0.15 0.037 - -
MD 2C 238.80 24.57 0.412 0.12 0.039 - -
MD-1C-F33S 420.80 229.16 0.726 0.22 0.450 1.64 11.83
MD-2C-F33S 412.89 211.34 0.712 0.44 0.543 1.61 14.28
MD-1C-F66S 474.58 226.13 0.818 0.59 0.458 1.85 12.05
MD-2C-F66S 505.96 170.06 0.872 0.55 0.456 1.97 11.99
MD-1C-F99S 469.56 113.29 0.810 0.13 0.314 1.83 8.26
MD-2C-F99S 539.67 234.05 0.930 0.43 0.522 2.10 13.73

Muratura a tre teste di mattoni pieni (spessore 380mm)


MT-1A 258.86 46.12 0.294 0.22 0.062 - -
MT-2A 312.59 57.32 0.355 0.32 0.071 - -
MT-1A-F33S 478.82 299.04 0.543 0.28 0.323 1.68 4.88
MT-2A-F33S 481.97 300.09 0.547 0.21 0.373 1.69 5.63
MT-1A-F66S 530.38 312.10 0.602 0.34 0.387 1.86 5.86
MT-2A-F66S 434.51 267.67 0.493 0.23 0.358 1.52 5.41
MT-1A-F66SL 385.85 - 0.438 - - 1.35 -
MT-2A-F66SL 349.10 - 0.396 - - 1.22 -
MT-1A-F66D 548.27 381.23 0.622 0.36 0.457 1.92 6.91
MT-2A-F66D 575.38 307.38 0.653 0.20 0.432 2.01 6.54
MT-1A-F99D 457.39 214.98 0.519 0.11 0.284 1.60 4.29
MT-2A-F99D 414.42 214.84 0.470 0.16 0.293 1.45 4.43
MT-1A-S150 498.02 235.57 0.565 0.12 0.357 1.74 5.39
MT-2A-S150 404.12 258.68 0.458 0.13 0.336 1.41 5.07
MT-1B 242.67 39.86 0.275 0.20 0.053 - -
MT-2B 285.98 43.78 0.324 0.15 0.059 - -
MT-1B-F99D 413.92 154.72 0.470 0.13 0.257 1.57 4.60
MT-2B-F99D 315.69 171.69 0.358 0.17 0.228 1.19 4.07

Muratura di mattoni pieni a sacco, doppio paramento


MS-1A 221.92 71.69 0.252 0.07 0.084 - -
MS-2A 202.63 64.18 0.230 0.04 0.083 - -
MS-1A-66S 354.68 197.32 0.402 0.15 0.255 1.67 3.06
MS-2A-66S 338.88 155.08 0.384 0.11 0.208 1.60 2.49
MS-1A-99S 370.49 179.15 0.420 0.07 0.235 1.75 2.82
MS-2A-99S 309.55 175.41 0.351 0.11 0.215 1.46 2.57
MS-1B 177.48 53.71 0.201 0.07 0.072 - -
MS-2B 170.40 49.55 0.193 0.05 0.068 - -
MS-1B-33S 292.30 144.10 0.332 0.09 0.218 1.68 3.11
MS-2B-33S 301.05 142.53 0.341 0.23 0.219 1.73 3.13
MS-1B-66S 249.94 176.48 0.284 0.34 0.243 1.44 3.47
MS-2B-66S 252.85 173.56 0.287 0.76 0.206 1.45 2.94

Tabella 4. Risultati delle prove di compressione diagonale: muratura a due teste, a tre teste e a sacco.

Nella seconda e terza colonna delle Tabelle 4 e 5 sono riportati il carico massimo Pmax e il carico residuo P05 ad una
deformazione media a compressione pari a 0,005. La massima tensione principale di trazione σI e la corrispondente
deformazione di trazione espl sono riportate nelle colonne 4 e 5. Nella sesta colonna è riportata la tensione principale σ0,5 in

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corrispondenza di un’apertura di fessura di 5 mm. Infine nelle ultime due colonne vengono evidenziati i rapporti tra le tensioni
principali di trazione dei campioni rinforzati e quelle dei campioni non rinforzati, riferiti al valore massimo e in corrispondenza
di un’apertura di fessura di 5 mm.

Pmax P05 σI εspl σI,5 σI (R) / σI (U) σI,5 (R) / σI,5 (U)
Campione
[kN] [kN] [MPa] [‰] [MPa] [MPa] [MPa]
Muratura in pietra grossolanamente squadrata
MP-1A 135.66 61.75 0.102 0.98 0.067 - -
MP-2A 126.36 49.90 0.095 0.34 0.051 - -
MP-1A-F33S 388.01 245.37 0.293 1.07 0.257 2.96 4.37
MP-2A-F33S 359.97 266.61 0.272 1.42 0.225 2.75 3.82
MP-1A-F66S 331.89 256.43 0.250 0.97 0.201 2.53 3.42
MP-2A-F66S 366.35 233.29 0.276 0.73 0.219 2.80 3.72
MP-1A-F66SL 196.47 - 0.148 - - 1.50 -
MP-2A-F66SL 189.81 - 0.143 - - 1.45 -
MP-1A-F66D 410.68 307.57 0.310 1.12 0.271 3.13 4.61
MP-2A-F66D 398.24 313.31 0.300 1.30 0.262 3.04 4.44
MP-1B 117.19 42.87 0.088 1.19 0.048 - -
MP-2B 114.99 39.76 0.087 0.37 0.041 - -
MP-1B-F66S 368.86 317.74 0.278 0.21 0.208 3.18 4.67
MP-2B-F66S 393.05 348.27 0.296 0.08 0.228 3.39 1.83

Tabella 5. Risultati delle prove di compressione diagonale: muratura in pietra.

Nelle Figure 5a, b vengono riportate le curve tensione principale di trazione sI - deformazione media di trazione eI dei
campioni di muratura a due teste e in pietra grossolanamente squadrata. La deformazione media a trazione viene
determinata in base allo spostamento misurato dai trasduttori in direzione perpendicolare rispetto a quella della forza. In
realtà, tale spostamento è principalmente dovuto alla formazione di fessure diagonali. La massima deformazione di trazione
riportata nei diagrammi corrisponde approssimativamente a 5 mm di ampiezza della fessura.
0.75 0.75
[MPa]

[MPa]

Muratura a due teste Muratura in pietra MP-2A


MP-1A-F33S
MP-2A-F66S
I

MP-1A-F66D
tensione principale di trazione

tensione principale di trazione

0.50 0.50

MD-2A
MD-2A-F33S (a) (b)
0.25 MD-2A-F66S 0.25
MD-1A-F99S
MD-2A-S150
MD-2A-S200

0.00 0.00
0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.000 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005

deformazione di trazione t deformazione di trazione t

Figura 5. Diagramma tensione principale di trazione - deformazione a trazione: muratura a due teste (a) e in pietra (b).

La massima tensione principale di trazione equivalente dei campioni rinforzati risulta almeno raddoppiata rispetto ai
campioni non rinforzati di muratura a due teste, approssimativamente superiore del 60% per la muratura a tre teste e a
sacco e quasi triplicata nei campioni in pietra. Il rapporto tra la tensione di trazione residua dei campioni rinforzati, ad
un’apertura di fessura di 5 mm, e quella dei campioni non rinforzati varia da 4, per la muratura in pietra, a più di 12 per la
muratura a due teste. Questi risultati mostrano l’efficacia della tecnica di rinforzo che prevede l’applicazione di un intonaco
armato con rete in GFRP in termini di incremento della resistenza di picco del pannello ed in termini di capacità di
deformazione dopo la formazione delle fessure.

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4. CONCLUSIONI

È stata condotta una vasta campagna sperimentale su quattro tipologie di campioni in muratura rinforzati con un intonaco e
rete in GFRP. I gruppi erano così suddivisi: a) muratura di mattoni pieni a due teste; b) muratura di mattoni pieni a tre teste;
c) muratura di mattoni pieni a sacco; d) muratura in pietra grossolanamente squadrata. Sono stati utilizzati, per il
confezionamento dei campioni tre diversi tipi di malta idraulica e cinque diverse maglie di rete in GFRP. Inoltre, come
termine di paragone, vengono considerati anche alcuni campioni rinforzati con un intonaco armato con rete elettro-saldata.
Le prove di compressione diagonale sono state effettuate per dimostrare l’efficacia della tecnica di rinforzo applicata ed
hanno permesso di formulare le seguenti conclusioni: la tensione principale di trazione equivalente di picco dei campioni
rinforzati risulta essere quasi raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura a due teste di mattoni, mentre è
circa 1,6 volte superiore per il raggruppamento dei campioni di muratura a tre teste e a sacco. Per la muratura in pietra
grossolanamente la resistenza è risultata quasi triplicata.
Alla formazione delle fessure diagonali, la resistenza a trazione non ha subito un brusco ed improvviso calo, come è
avvenuto per i campioni non rinforzati, ma si è ridotta gradualmente mantenendo una significativa resistenza residua, fino ad
elevati valori di deformazione (50% del valore di picco ad un’apertura di fessura pari a 5 mm). La rottura dei fili della rete in
GFRP ha avuto inizio quando l’apertura di fessura a raggiunto valori pari a circa 8÷10 mm.

BIBLIOGRAFIA

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