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TASSAZIONE E COMPORTAMENTI
1. Offerta di lavoro e tassazione del reddito da lavoro 2.Decisioni di risparmio e tassazione dei redti da capitale 3. Scelte di portafoglio e tassazione
La teoria sulle imposte afferma che incidenza ed efficienza di un sistema fiscale dipendono dalle conseguenze dei tributi sul
comportamento delle persone e che le imposte personali sul reddito influiscono su una moltitudine di decisioni, quali l’offerta di
lavoro, il risparmio, l’acquisto dell’abitazione e le modalità di investimento del capitale.
VdB TD rappresenta
l’insieme delle possibili combinazioni di lavoro-tempo libero e di reddito disponibili
Pendenza Vdb: -s. Se non lavora non guadagna Tlav=0, T=T lib (punto T). La pendenza del vincolo di bilancio
∂R
=−s , infatti se dedica un’ora in più al tempo libero perde il salario orario s, ogni ora di T.lib a cui
∂Tlib
rinuncio guadano s unità di reddito
Il lavoratore sceglie la combinazione ottima con la funzione di utilità che dipende dalle ore di tempo libero (che
è un bene, il male è il lavoro) e dal reddito (per consumo). U(R, Tlib) rappresentata da c.i convesse
Il soggetto massimizza la sua utilità nel punto E1 dove lavora FT ore guadagnando un reddito OG.
L’imposta riduce la remunerazione da s euro a s (1-t) euro per ogni ora (l’imposta riduce il costo opportunità di
un’ora di tempo libero, se individuo rinuncia a 1 Tlib non rinuncia più a s ma a (1-t)s)
Il vincolo di bilancio riduce pendenza (meno inclinata) diventa R=(1-t)s(T-Tlib)
pendenza del Vdb post imposta (si riduce): s (1-t). Per ogni ora di tempo che sposto da lavoro a t.libero si
guadagna meno reddito
L’imposta sul reddito da lavoro può portare in base alle preferenze individuali
ad una riduzione dell’offerta di lavoro se prevale effetto sostituzione (punto E2)
o a un aumento dell’offerta di lavoro se prevale effetto reddito (punto E3)
Effetto reddito ed effetto sostituzione nell’offerta di lavoro
L’ambiguità sull’offerta di lavoro della tassazione del reddito da lavoro deriva da due effetti di segno opposto:
effetto sostituzione Quando l’imposta riduce il salario netto, il costo opportunità del tempo libero
diminuisce e l’imposta fa diminuire il salario e rende meno conveniente lavorare quindi si tende a sostituire il
lavoro con il tempo libero riducendo l’offerta di lavoro . Quindi spinge per un aumento della domanda di
tempo libero e a una riduzione della quantità di lavoro offerta esclusivamente in seguito alla variazione del
prezzo relativo del lavoro, tassazione del reddito da lavoro rende meno costoso il tempo libero e quindi si
consuma piu tempo libero e meno ore di lavoro.
effetto reddito Contemporaneamente, l’imposta riduce il reddito individuale e, se il tempo libero è un bene
normale, questa perdita di reddito porta ad una riduzione del consumo di tempo libero, ceteris paribus. Ma
una riduzione delle ore dedicate al tempo libero equivale ad un aumento di ore dedicate al lavoro per
recuperare il reddito perso. La tassazione riduce la ricchezza potenziale s(1-t), quindi l’individuo diventa più
povero ed è portato a ridurre consumo di tempo ibero e aumentare offerta di lavoro in seguito
esclusivamente alla riduzione del reddito individuale.
I due effetti agiscono in direzione opposta e la teoria, da sola, non è in grado di dire quale effetto prevale.
Il medesimo tipo di ambiguità si determina inoltre nel caso di un’imposta progressiva.
Offerta
di lavoro con imposta progressiva
L’offerta di lavoro è segmentata diversamente in base alle caratteristiche del mercato, del lavoro e del lavoratore. A
seguito di un aumento dell’imposta sul reddito da lavoro, l’offerta di lavoro è più probabile che diminuisca quando
gli effetti di sostituzione sono molti forti.
Questi sono segmenti di offerta di lavoro più esposti a effetti di sostituzione più elevati, se tassiamo ho una maggior
riduzione dell’offerta di lavoro
Evidenze empiriche hanno dimostrato che in generale prevalgono effetti sostituzione a alti livelli di reddito che a
bassi. A bassi livelli di reddito la tassazione riduce l’offerta di lavoro, anche se off.lavoro è positiva è più rigida cioè
l’elasticità è bassa e quindi la tassazione ha pochi effetti e non riduce molto. L’effetto di sostituzione è più rilevante
ad alti livelli di reddito perché offerta di lavoro è più elastica e si riduce di piu dopo tassazione
Quando l’effetto sostituzione è maggiore dell’effetto reddito, l’offerta di lavoro è inclinata positivamente (ore di
lavoro aumentano al crescere del salario netto, cioè se si riducono le imposte, solo se prevale ES, diminuiscono se
prevale ER) . In casi estremi in cui l’offerta è molto elastica al salario netto, ci potrebbero essere effetti così forti nella
riduzione dell’offerta di lavoro a seguito di un aumento dell’aliquota di tassazione tali da ridurre il gettito
complessivo dell’imposta
La curva di Laffer
La curva di A.B. Laffer (1979) mostra la relazione fra aliquota d’imposta e entrate
tributarie/gettito. La curva illustra che l crescere dell’aliquota il gettito cresce fino
al livello max ta ma un’ulteriore crescita dell’aliquota t oltre il livello critico ta
causa una riduzione del gettito fino ad annullarsi
Quando l’aliquota è molto bassa, le entrate sono basse e aumentando l’aliquota
aumentano anche le entrate. Questo si verifica fino a tA, oltrepassato questo
punto la base imponibile si riduce e il gettito fiscale diminuisce progressivamente
fino ad annullarsi.
L’effetto di sostituzione che riduce offerta di lavoro può essere così forte, che un
ulteriore aumento dell’aliquota di imposta sul reddito riduce l’offerta di lavoro e la base imponibile s(T-Tlib). Se
aumento ulteriormente l’imposizione oltre una certa soglia la base imponibile si contrare tanto che il gettito si
riduce (↑t, ↓B.imp, ↓gettito). Se riduco l’aliquota invece l’offerta di lavoro cresce, base imponibile cresce e
nonostante la riduzione dell’aliquota cresce il gettito dello stato
Quindi non è detto che se aumenta l’aliquota, il gettito aumenta e la riduzione dell’aliquota non riduce
necessariamente il gettito
Secondo la tesi di Laffer negli anni ’70 le aliquote d’imposta degli Stati Uniti erano così alte che se fossero state
ridotte, l’effetto positivo sull’offerta di lavoro avrebbe permesso di recuperare il gettito “perso” riducendo le
aliquote. La convinzione era che gli USA fossero in una posizione nella figura a destra del punto , in un punto simile a
t3. Una diminuzione delle aliquote avrebbe fatto aumentare le entrate tributarie. In realtà non era vero, e la
riduzione delle aliquote attuata dal Presidente Reagan, a parità di spesa, provocò un aumento del debito pubblico.
I neoliberisti sostengono che siamo nella parte a dx della curva e che bisogna ridurre l’aliquota
Supply-side economics
A seguire, in molti altri paesi argomenti basati sulla supply-side economics hanno ispirato varie riforme fiscali che
negli anni ’80 e ’90 hanno ridotto di molti punti percentuali l’aliquota più elevata dell'imposta personale sul
reddito.
In questo caso viene dato un sostegno quando il reddito effettivo è basso. Anche se
l’individuo non lavora (T=Tlib) ha sostegno. Il rischio è che al contrario della tassazione (se
progressiva Vdb è una spezzata concava) il sostegno introduce la non convessità del Vdb e
ciò crea una un disincentivo all’offerta di lavoro: Infatti il consumatore diventa indifferente
tra posizione 1 (scelta senza strumento) e posizione 2 (+tempo libero, -lavoro)
2.Decisioni di risparmio e tassazione dei redditi da capitale
In questa sezione ci concentriamo sulla formazione del capitale dal risparmio e gli effetti della tassazione dei
rendimenti sui risparmi
Un altro comportamento economico che è influenzato dal sistema tributario riguarda le decisioni di risparmio.
Lo studio delle decisioni relative al risparmio si basa sul modello del ciclo vitale, secondo il quale gli individui
pianificano anno dopo anno le loro decisioni sul consumo e sul risparmio considerando tutta la loro vita
(Modigliani 1986).
Ciò che si risparmia ogni anno non dipende soltanto dal reddito di quell’anno, ma anche dal reddito che si
prevede di avere nel futuro e da quello ottenuto nel passato.
Se viene introdotto un’imposta sul reddito da capitale, ciò puo avere degli effetti sul risparmio (o debito) a seconda
della normativa che regola la tassazione degli interessi, ovvero a seconda se gli interessi sui prestiti sono deducibili o
meno
Introduzione di un’imposta sul reddito da capitale con interessi passivi deducibili
Se gli interessi attivi sono tassati e gli interessi passivi sono deducibili, il nuovo vincolo di bilancio
passerà sempre dal paniere delle dotazioni (Io, I1)
ma la sua pendenza si ridurrà: 1+(1-t)i.
Questo perché l’imposta riduce il tasso di interesse dei risparmiatori in misura pari a (1-t)i, perciò il costo opportunità del
consumo di un euro nel presente e di [1+(1-t)i] euro in futuro. Per ogni euro di interesse che il soggetto paga, egli può
dedurre un euro dal reddito imponibile, perciò questo equivale ad una riduzione delle imposte di 1*t euro. Il tasso effettivo
che il soggetto deve pagare se chiede in prestito del denaro e pari a (1-t)i, perciò il costo di un aumento del consumo
presente di un euro e pari a [1+(1-t)i] euro
il vincolo di bilancio sarà più piatto e diventa retta PQ:
Effetto reddito ed effetto sostituzione quando risparmio è negativo, con interessi deducibili
Quando il risparmio è negativo, (I0-C0)<0, e vi è deducibilità degli interessi passivi, l’effetto sostituzione e
l’effetto reddito spingono nella stessa direzione per un riduzione del risparmio/aumento
dell’indebitamento e quindi a consumare più oggi
Effetto sostituzione La deducibilità degli interessi passivi riduce il
costo opportunità di indebitarsi e quindi si tende a consumare di
più oggi e a ridurre offerta risparmio
Effetto reddito Contemporaneamente, la deducibilità aumenta la
capacità di consumo complessivo e se il consumo è un bene
normale, questo porta ad un aumento del consumo in entrambi i
periodi e quindi anche nel primo periodo con un aumento
dell’indebitamento e una riduzione del risparmio
Introduzione di un’imposta sul reddito da capitale con interessi passivi NON deducibili
Ovviamente, nel caso non ci sia deducibilità degli interessi passivi, la tassazione dei redditi da capitale non influisce
sulle decisioni di indebitarsi.
Prof:
Le evidenze empiriche hanno dimostrato che l’offerta di risparmio è rigida . Prevale l’effetto sostituzione
La tassazione dei redditi da capitale secondo la supply side economics riduce l’offerta del fattore produttivo capitale
e quindi la tassazione è negativa per la crescita perché si riduce l’offerta di capitale La tassazione su redditi da
capitale è oggetto di discussioni come la tassazione sui redditi da lavoro. Chi la contesta sostiene che le imposte
abbiano scoraggiato il risparmio, riducendo il capitale (carenza di capitale). Quindi bisognerebbe ridurre le imposte
sul capitale per aumentare produttività e crescita.