GIOVANNI GENTILE

VITA

GIOVANNI GENTILE NASCE A CASTELVETRANO,IN SICILIA,NEL 1875.HA INSEGNATO

A PALERMO,A PISA,A ROMA E,CON L’AVVENTO DEL FASCISMO (1922),E’ NOMINATO
MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.EGLI HA COMPIUTO UNA RADICALE
RIFORMA SCOLASTICA,MODIFICATA DAL FASCISMO IN SEGUITO.
NEL 1925 GENTILE DIVIENE DIRETTORE DELL’ENCICLOPEDIA TRECCANI,CHE DA
ALLORA INIZIA LE SUE PUBBLICAZIONI.
CON LA CADUTA DEL FASCISMO,NEL 1943,GIOVANNI GENTILE ADERISCE ALLA
REPUBBLICA DI SALÒ’.MA,PER MOLTI ITALIANI,TALE ADESIONE HA
RAPPRESENTATO UN TRADIMENTO.GENTILE VIENE UCCISO DAI PARTIGIANI A
FIRENZE,NELL’APRILE 1944.

OPERE

TRA LE OPERE PIU’ SIGNIFICATIVE DI GENTILE, SI RICORDANO “L’ATTO DEL

PENSARE COME ATTO PURO”(1912),LA “RIFORMA DELLA DIALETTICA
HEGELIANA”(1913),CHE RAPPRESENTANO I FONDAMENTI DEL SUO PENSIERO
FILOSOFICO E IL RIFERIMENTO ALL’IDEALISMO HEGELIANO
LO SCRITTO “LA TEORIA GENERALE DELLO SPIRITO COME ATTO PURO”E’ STATO
EDITO TRA IL 1917 E IL 1922; DEL 1920 SONO I “DISCORSI SULLA RELIGIONE” ;NEL
1931 E’ PUBBLICATA L’OPERA “LA FILOSOFIA DELL’ARTE”,IN POLEMICA CON LA
CONCEZIONE ESTETICA DI CROCE; LO SCRITTO “GENESI E STRUTTURA DELLA
SOCIETÀ’” E’ PUBBLICATO POSTUMO NEL 1946.

IL PENSIERO FILOSOFICO

GENTILE COMPIE UNA RIELABORAZIONE DELLA FILOSOFIA HEGELIANA,IN

PARTICOLAR MODO DELLA DIALETTICA.SECONDO GENTILE,HEGEL HA COMMESSO
UN ERRORE, PERCHÉ’ HA CONSIDERATO LA DIALETTICA ,IN RIFERIMENTO AI
FILOSOFI DELL'ANTICHITÀ,TRA I QUALI,PLATONE.
INFATTI,A GIUDIZIO DI GIOVANNI GENTILE,LA DIALETTICA HEGELIANA E’ ANALISI
DEL PENSATO. INVECE,PER GENTILE,LA VERITÀ’ SI MANIFESTA NELL’ATTO DEL
PENSIERO,NEL SUO SVOLGIMENTO E NON COME PENSIERO GIÀ’ COMPIUTO.
GENTILE CONSIDERA COME UNICO PENSIERO CHE PORTA ALLA VERITÀ’ IL
PENSIERO CONCRETO(COME ATTIVITÀ’ PRODUTTIVA E NON COME ASTRAZIONE).
QUESTO PENSIERO E’ UN ATTO PURO (CONSIDERATO IN SE STESSO),QUINDI,LA
SUA FILOSOFIA PRENDE IL NOME DI ATTUALISMO.
PER GENTILE,FINO A KANT HA PREVALSO UNA DIALETTICA DEL PENSATO.CON
KANT E HEGEL, EMERGE IL TENTATIVO DI FORMULARE UNA DIALETTICA DEL
PENSARE. INFATTI,NELLA FILOSOFIA DI HEGEL VI È’ LA DISTINZIONE TRA
FENOMENOLOGIA E LOGICA , E UNA SEPARAZIONE TRA LO SVILUPPO DIALETTICO
DELLA LOGICA E LO SVILUPPO DELLA FILOSOFIA DELLA NATURA(CHE SONO
ANCORA UNA DIALETTICA,UNO SVILUPPO DI CIÒ’ CHE VIENE PENSATO).
CON LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO SI SVILUPPA UNA DIALETTICA DEL
PENSANTE,PERCHÉ’ LO SPIRITO E’ CONSAPEVOLE DI SÉ’ E LA CONOSCENZA E’
RIFLESSIONE(CIOÈ’ ATTIVITÀ’ DIALETTICA), DELLO SPIRITO SU SE STESSO.
GENTILE RITIENE CHE OCCORRE INDIVIDUARE IL SOGGETTO PENSANTE,IL QUALE
PRODUCE UN PENSIERO CONSIDERATO IN SE STESSO,NEL SUO PROCEDERE E
NON IN RIFERIMENTO AD UN OGGETTO.
GRAZIE ALLA FILOSOFIA,L’UOMO DIVENTA CONSAPEVOLE DELL'ATTIVITÀ’ DEL
PENSIERO.LA FILOSOFIA E’ SCIENZA ESSENZIALMENTE UMANA,NEL SENSO CHE SI
OCCUPA DELL’UOMO.SOLO INDAGANDO SULL’ESSERE,MOMENTO FILOSOFICO
ESSENZIALE,L’UOMO SI SCOPRE UMANO E LIBERA LA SUA DIMENSIONE
SPIRITUALE E ATTIVA. LA VITA SPIRITUALE RIGUARDA LA COINCIDENZA DI ESSERE
E PENSARE,QUINDI,VIENE SUPERATO IL RAPPORTO DIALETTICO IO-NON IO-IO.
L’UOMO RIFLETTE SULLA SUA ESISTENZA E DIVIENE CONSAPEVOLE DI ESSERE.
IL SOGGETTO PENSANTE E’ L’IO CHE SI AUTOPONE COME UN ATTO CHIAMATO
AUTOCTISI.
PER NON CADERE NELLA “TRAPPOLA DEL PENSIERO”(EVITARE CHE L’ESSERE SIA
RIDOTTO A PENSATO,COME HA FATTO HEGEL),GENTILE RITIENE CHE
L’ATTUALISMO DEVE RIFERIRSI AL METODO DELL’IMMANENZA.SECONDO QUESTO
METODO,IL PENSIERO E’ DESIDERIO DI ULTERIORE CONOSCENZA (ULTERIORE
PENSIERO)E,QUINDI, NON PUÒ’ MAI SOFFERMARSI A RIFLETTERE SULLA
CONDIZIONE DEL GIÀ’ PENSATO.
IL SOGGETTO,CON LA SUA AZIONE CREA SE STESSO DAL NULLA ,AUTOCTISI (DAL
GRECO AUTÒS ,STESSO,E KTISIS,CREAZIONE).CON ESSA IL FILOSOFO INDICA IL
FATTO CHE IL SOGGETTO CREA SE STESSO.

LA DIALETTICA DELLO SPIRITO E L'IDENTITÀ’ TRA STORIA E FILOSOFIA.

IL PENSIERO SI CONOSCE PENSANDO E PENSANDO IL SOGGETTO REALIZZA SE

STESSO. QUINDI,L’UOMO SI REALIZZA CON L’AZIONE DEL PENSIERO.
LO SPIRITO,L’IO,PENSA SOLO SE STESSO;
L'ATTIVITÀ’ DIALETTICA E’ GIÀ’ LA MATERIA DEL PENSIERO E FORMA E MATERIA
NON POSSONO PIÙ’ ESSERE DISTINTE.
IL PENSIERO DIALETTICO SI PONE COME ASSOLUTA REALTÀ’.IN QUESTA
PROSPETTIVA, IL MALE E’ UN PASSAGGIO DEL BENE(DAL MALE SI GIUNGE AL
BENE) E L’ERRORE UN MOMENTO DELLA DIALETTICA DELLA VERITÀ’.
LA VITA DELLO SPIRITO ,NELLA STORIA,SI REALIZZA ATTRAVERSO UNA SERIE DI
OSTACOLI DA SUPERARE,CONSIDERATI COME PASSAGGI DIALETTICI NECESSARI E
INDISPENSABILI.LA STORIA,PER GENTILE, RAPPRESENTA LO SVILUPPO DELLE
AZIONI UMANE NEL CORSO DEGLI EVENTI,FINO ALLA REALIZZAZIONE DELLA
STORIA DEL MONDO,CHE E’ STORIA DELLO SPIRITO.
VICO ,INVECE,HA PARLATO DELLA STORIA GUIDATA DALLA PROVVIDENZA.
MANIFESTAZIONE CONCRETA DELLA SPIRITUALITÀ’ ASSOLUTA E’ L’INDIVIDUO
UMANO.GENTILE DISTINGUE L’IO TRASCENDENTALE (CIOÈ’ LA SOGGETTIVITÀ’
ASSOLUTA O IL PENSIERO IN ATTO) DALL’IO EMPIRICO,OSSIA IL SOGGETTO NELLA
SUA CONCRETA SPECIFICITÀ’.L’IO EMPIRICO,SECONDO GENTILE,E’ POSTO,OSSIA
CREATO DALL’IO TRASCENDENTALE CHE LO PENSA.
COME IN HEGEL,ANCHE IN GENTILE ,LA DIMENSIONE DELLA SPIRITUALITÀ’
ASSOLUTA SI IDENTIFICA CON IL DIVINO. L’ATTUALISMO COGLIE DIO NELLO
SVOLGERSI DELLE COSE FINITE,LE QUALI SONO ESPRESSIONI DELLA CONDIZIONE
DIVINA. LA NATURA E LA STORIA ,IN QUESTA PROSPETTIVA,COINCIDONO:
INFATTI,GENTILE AFFERMA CHE NOI CHIAMIAMO NATURA LA VISIONE ESATTA E
CONCLUSA DEL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA STORIA CHE SI E’ FISSATO NELLA
DIMENSIONE DEL PASSATO.
IL FILOSOFO PROPONE LE IDENTIFICAZIONI TRA STORIA DEL PENSIERO E STORIA
DELLA FILOSOFIA (PERCHÉ’ LA FILOSOFIA AGISCE IN TUTTE LE FORME DEL
PENSIERO) E TRA FILOSOFIA E STORIA,POICHÉ’ SONO TUTTE ESPRESSIONI DELLO
SPIRITO.
RIFERENDOSI AD HEGEL,GENTILE CONSIDERA LA DIALETTICA (LO SVILUPPO)DI
ARTE,RELIGIONE E FILOSOFIA ,CHE RAPPRESENTANO TRE MOMENTI SUCCESSIVI
DI CONSAPEVOLEZZA CRESCENTE NELLA STORIA DELLO SPIRITO.
LA FILOSOFIA COINCIDE E SI IDENTIFICA CON LA STORIA DELLA FILOSOFIA,CHE
RAPPRESENTA LO SVILUPPO DEL PENSIERO,NEL CORSO DELLA STORIA.

LO STATO ETICO

PER GENTILE,LO STATO RAPPRESENTA LA VERA DIMENSIONE ETICA,CIOÈ’ IL BENE

CHE VIENE PRODOTTO DALLO SPIRITO, SI MANIFESTA NELLO STATO.
LO STATO,ESPRESSIONE DELLO SPIRITO,DIRIGE GLI INDIVIDUI VERSO
L’ESPRESSIONE DI SE STESSI. GENTILE AFFERMA CHE LO STATO COSTRINGE
L’INDIVIDUO AL BENE,ATTRAVERSO LE LEGGI.LO STATO FINISCE PER ESPRIMERE
LA VERA ESSENZA DELL’INDIVIDUO.
QUINDI,PIU’ LO STATO È’ FORTE E DOMINANTE,PIÙ’ L’INDIVIDUO ESPRIME SE
STESSO E LA PROPRIA SPIRITUALITÀ’.PIÙ’ LO STATO SI RAFFORZA,PIÙ’ SI
INSTAURA IL GOVERNO DELLA DEMOCRAZIA,CIOÈ’ IL POTERE SOVRANO DEL
POPOLO COME ESPRESSIONE LIBERA E UNITARIA DELL’IO UNIVERSALE(LO
SPIRITO),ASSOLUTO,INFINITO.

GENTILE E LA TEORIA DELLO STATO FASCISTA

L’IDEA DI GENTILE E’ CHE IL FASCISMO INTERPRETI IN FORME MODERNE LO

STATO ETICO DI HEGEL. IL FASCISMO RAPPRESENTA UN MOVIMENTO CHE HA FINI
MORALI,COME LA RIEDUCAZIONE E IL RINVIGORIMENTO DI TUTTA LA
NAZIONE(PROPRIO PER QUESTO ,SI AFFIDA PRINCIPALMENTE AI GIOVANI),INSIEME
AL RAFFORZAMENTO DELLO STATO.
QUEST’ULTIMO E’ CARATTERIZZATO DAL GOVERNO DEL POPOLO; TALE
GOVERNO,A GIUDIZIO DI GENTILE,NON SI PUÒ’ DAVVERO ATTUARE NELLE
DEMOCRAZIE,CHE SONO DEBOLI E CORROTTE,IN QUANTO ESPOSTE AL
PLURALISMO LITIGIOSO DI MOLTI PARTITI.
GIOVANNI GENTILE RITIENE CHE SOLO NEL FASCISMO E NEL SUO LEADER SI PUÒ’
VERAMENTE REALIZZARE IL POTERE DEL POPOLO.
INOLTRE,A SUO GIUDIZIO,IL FASCISMO E’ STATO L’ESPRESSIONE COMPIUTA
DELLA FEDE NELLA PATRIA.