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La situazione tecnica di breve termine del mercato azionario italiano rimane

precaria

Ftse Mib in difficoltà

Un’ulteriore flessione può riportare i prezzi sui minimi dello scorso mese di
settembre. Il petrolio ha subito una brusca correzione mentre il Bitcoin si trova
all’interno di un solido trend rialzista.

di Gianluca Defendi

Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica del mercato azionario
italiano è peggiorata. L’indice Ftse Mib ha infatti subito una brusca flessione ed
è sceso sotto un’importante area di supporto. Il trend di breve termine è quindi
negativo, con i vari indicatori direzionali che si trovano in posizione short. Solo
il forte ipervenduto può impedire un ulteriore cedimento, che avrà un primo
target a 18.550 punti (minimi di settembre). La rottura di questa zona fornirà
poi un pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale, con target teorici a
quota 18.280-18.260 prima e in area 18.050-18.000 in un secondo momento.
Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà invece
necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un eventuale recupero dovrà
invece affrontare un primo ostacolo in area 19.350-19.400 punti e una seconda
barriera a quota 19.600 punti. Positivo solo il ritorno sopra quest’ultimo livello
anche se, da un punto di vista grafico, soltanto il breakout di quota 19.750
potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza
La situazione tecnica di oro e petrolio. L’oro (analizzato tramite il contratto
E-Mini Gold future) non è riuscito a superare la barriera posta a quota 1.935-
1.940 dollari e ha subito una rapida correzione. Il quadro tecnico rimane quindi
contrastato: importante la tenuta del sostegno situato in area 1.885-1.880$ in
quanto può favorire la costruzione di una base accumulativa. Solo il breakout
di quota 1.940 potrebbe fornire una nuova dimostrazione di forza e innescare
un veloce balzo in avanti, con target teorici a quota 1.965-1.967 prima e verso
i 1.980-1.982 dollaro in un secondo momento. Pericolosa invece una discesa
sotto i 1.875$ anche se, da un punto di vista grafico, soltanto la rottura di
quota 1.850$ potrebbe fornire un segnale ribassista di tipo direzionale. Il
petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha subito una brusca correzione ed è sceso
sotto i 38,50 dollari. La struttura tecnica di breve termine si è pertanto
indebolita, con diversi indicatori che registrano un pericoloso rafforzamento
della pressione ribassista. Un ulteriore cedimento può spingere i prezzi in area
37,60-37,50 prima, attorno ai 37 dollari poi e a quota 36,70-36,65 in un
secondo momento. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto una discesa
sotto i 36 dollari potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista di tipo
direzionale. Un eventuale recupero dovrà invece affrontare un primo ostacolo a
quota 40,70-40,80 e una seconda barriera a ridosso dei 41,50$.
Il trend positivo del Bitcoin. Il Bitcoin ($) ha compiuto un veloce balzo in
avanti ed è salito fino a quota 13.350 dollari. L’analisi quantitativa conferma la
presenza di un solido trend rialzista di breve termine, con Macd e Parabolic
SaR che si trovano in posizione long. Prima di poter effettuare un ulteriore
allungo, che avrà un primo target a ridosso dei 13.500$ e un secondo obiettivo
in area 13.650-13.680 dollari, è comunque probabile una fase laterale di
consolidamento, necessaria per scaricare il forte ipercomprato registrato dagli
oscillatori più reattivi. Un’eventuale correzione troverà in valido sostegno in
area 12.050-12.000 dollari. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione
ribassista di tendenza. (riproduzione riservata)

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