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Modulo B
Duecento e Dante
Modulo C
Storia letteraria del Trecento e Quattrocento
Petrarca, F. Petrarca, dai Rerum familiarum libri: Fam. XII, 10; Fam. XIII, 7; dai
Rerum senilium libri: Sen. XVII, 2; Sen. XVIII, 1 (Posteritati); dal Secretum:
Proemio; La lussuria e l’accidia (II 98 ss.): dal De remediis utriusque fortunae: Tutto è
in perenne lotta; I rimedi alle passioni: ratio e voluntas; dal Canzoniere: 1, 3, 5, 11, 22,
35, 61, 77, 90, 126, 189, 272, 287, 366; dagli Improvvisi: Solitudini; dai Trionfi:
Triumphus Cupidinis, III, vv. 1-24; 79-123 (cfr. i testi in L. Chines, Francesco
Petrarca, Bologna, Patron, 2016).
Alberti, Della famiglia, Proemio del III libro: La difesa del volgare.
Poliziano, I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino.
Pulci, dal Morgante: Morgante incontra Margutte (XVIII, 112-126); Morgante e
Margutte all’osteria (XVIII, 150-160).
Boiardo, dall’Orlando innamorato: Il duello fra Orlando e Agricane: il dialogo
notturno (I, XVIII, 37-55); l’ultima ottava (III, IX, 26).
Sannazaro, Arcadia, prosa I (Il paesaggio pastorale dell’Arcadia)
Modulo D
Storia letteraria del Cinquecento
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Università di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche – Corso di laurea in Lettere (A-L) - a. a. 2019-20.
Letteratura Italiana - Professor Andrea Manganaro (12 CFU)
Bembo: dalle Prose della volgar lingua, I, capp. XVIII-XIX (Sulla differenza fra lingua
scritta e lingua parlata; sulla necessità di prendere a modello Petrarca e Boccaccio)
Castiglione: da Il libro del Cortegiano: I, XXVI (la «sprezzatura»).
Machiavelli, dal Principe: la dedica; i capitoli: I, VI; VII, IX, XV; XVI; XVIII; XXV;
XXVI; Idem, lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513; Idem, dai Discorsi sopra la
prima Deca di Tito Livio: libro I, cap. XII (la religione e la Chiesa); Libro III, cap. 1 (il
ridursi ai princìpi).
Machiavelli, Mandragola, a cura di P. Stoppelli, Milano, Oscar Mondadori (lettura
integrale: circa 100 pp.).
Guicciardini: dai Ricordi: 6, 15, 17, 28, 30, 32, 35, 41, 110, 117, 125.
Ariosto, dall’ Orlando furioso: i canti: I, ottave 1-56; XII, ottave 4-22 (Il palazzo di
Atlante); XVIII, ottave 165-192 (Cloridano e Medoro); XIX, ottave 1-42 (Angelica e
Medoro); XXIII, ottave 100-136; XXIV, 1-13 (La pazzia di Orlando); XXXIV, 70-87
(Astolfo sulla luna); XLIII (Rinaldo e il nappo d’oro); dalle Satire: I, vv. 1-63.
Tasso, dall’ Aminta: atto I, coro: O bella età de l’oro; dalla Gerusalemme liberata (a
cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, oppure a cura di F. Tomasi, Milano, BUR-Rizzoli):
canti I; IV (Concilio dei infernali; Armida nel campo cristiano); VI (Argante e
Tancredi); VII (Erminia tra i pastori); XII (Clorinda e Tancredi) XVI (Il giardino di
Armida); XX.