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LA VITA NELLA FEDE

Che cos’è la Fede? Gesù ne parla spesso nei Vangeli, affermando che chi la possiede può fare
tutto, può realizzare qualsiasi miracolo.
Cito a memoria solo alcune delle Sue frasi più significative:
Ai discepoli: “ Se aveste FEDE quanto un granello di senape, potreste dire a quest’albero:
“ Sradicati e trapiantati nel mare!” e vi ubbidirebbe.”
Al cieco che lo implorava di guarirlo: “ Ricupera la vista! La tua FEDE ti ha salvato!”
Alla donna che soffriva di emorragie e che diceva dentro di sé: “ Se anche riuscirò a toccare
solo un lembo della sua veste, sarò guarita”, Gesù dice: “ Coraggio, figliola, la tua FEDE ti ha
guarita!”
Ai discepoli meravigliati che il fico maledetto da Gesù si era seccato, Gesù risponde:
“ Se aveste veramente FEDE e non dubitaste, potreste dire a questo monte: “ Togliti di lì e
gettati nel mare “, ed esso vi ubbidirebbe. Infatti, tutto quello che si chiede con FEDE, lo si
ottiene.”
Al giorno d’oggi, praticamente quasi nessuno possiede quel tipo di Fede Spirituale di cui
parla Gesù e che dovrebbe essere rivolta soprattutto a Dio, dal momento che è da Lui che la
Fede Certa deriva la sua Energia, il suo immenso potere; in genere nemmeno i Sacerdoti la
possiedono, tranne alcune rare eccezioni di un recente passato, quali Padre Pio e pochissimi
altri Santi.
In compenso esiste un numero sterminato di persone che credono in falsi Idoli materiali, siano
essi il potere del denaro, la fede nella veridicità di ciò che afferma la scienza, l’illusione che
esistano o possano essere fabbricati farmaci che possono guarire qualsiasi malattie, ecc. ecc.
Per comprendere cosa sia veramente la Fede, per prima cosa bisogna togliersi dalla testa
alcune false credenze che ormai sono entrate a far parte del D.N.A mentale di quasi tutti gli
esseri umani e cioè CHE SIA REALE SOLO CIO’ CHE SI PUO’ VEDERE CON GLI
OCCHI E TOCCARE CON LE MANI e CHE SIA VERO SOLO CIO’ CHE E’
RIPETIBILE, E CIOE’ DIMOSTRABILE.
In un mio scritto precedente intitolato La Legge del Ritmo e che invierò gratuitamente a tutti
coloro che me ne faranno richiesta, credo di aver dimostrato quanto sia priva di ogni
fondamento la fiducia che viene riposta nei nostri sensi, da momento che essi e in modo
particolare la vista, vengono di continuo ingannati dal fatto che la retina trattiene in sé
l’effetto di un impulso luminoso, per un tempo più lungo della durata dello stimolo stesso.
Pertanto ciò che vediamo non è la vera realtà, ma solo una parte di essa.
Ma torniamo alla Fede e definiamola con queste semplici parole: LA FEDE E’ RITENERE
REALE CIO’ IN CUI CREDIAMO.
Ora questa mia affermazione se viene accettata e messa in pratica con assoluta convinzione,
produce degli effetti straordinari, il primo dei quali è la momentanea SOSPENSIONE ED
ANNULLAMENTO DELLO SPAZIO E DEL TEMPO ED E’ APPUNTO IN QUESTO
INTERVALLO CHE L’APPARENTE REALTA’ ESTERIORE PUO’ ESSERE
MUTATA IN CIO’ CHE SI VUOLE CHE SIA.
Pertanto abbiamo già definito le condizioni in cui può verificarsi il Miracolo: sostituire alla
illusoria Continuità apparente spazio-temporale di ciò che ci circonda, un Nuovo Tempo e un
Nuovo Spazio, che ci ricorda i Cieli Nuovi ed una Nuova Terra di cui ci parla l’Apocalisse.
( Coloro che temono tanto i disastri apocalittici che angosciano l’intera umanità, dovrebbero
rasserenarsi al “suono” di queste mie parole: LA DISTRUZIONE RIGUARDA SOLO LE
ILLUSIONI, MENTRE LA NUOVA CREAZIONE E’ IL VERO MIRACOLO DELLA
MANIFESTAZIONE DI UNA NUOVA REALTA’. ( Dice il Signore: “ Ecco, io faccio
Nuove tutte le cose.”)
Tantissime persone dicono di credere in Dio, ma in realtà mentono anche se lo dicono in
buona fede, cioè senza rendersi conto del vero significato delle loro parole.
CREDERE VERAMENTE IN DIO, SIGNIFICA IDENTIFICARSI CON LUI, CIOE’
SENTIRSI PARTE INTEGRANTE DI LUI, RICONOSCERSI IN LUI CHE CI HA
CREATO E CHE CI MANTIENE IN VITA CON LA SUA RITMICA PRESENZA
IN NOI.
Normalmente credere di essere Dio, è uno dei sintomi che conducono rapidamente al
manicomio.
Per fortuna, Gesù ha previsto anche questa eventualità e ne parla nel Vangelo, in un colloquio
coi Farisei che si accingevano a lapidarlo; eccovi il brano che è un po’ lungo, ma che bisogna
leggere per intero.
“ Era d’inverno e Gesù passeggiava nel Tempio sotto il portico di Salomone. I Giudei dunque
gli si fecero attorno e gli dissero: “ Fino a quando terrai in sospeso l’animo nostro? Se tu sei il
Cristo, diccelo apertamente!”
Gesù rispose loro: “ Ve l’ho detto e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre
Mio, (i miracoli), sono quelle che testimoniano di Me; ma voi non credete perché non siete
delle Mie pecore.
Le Mie pecore ascoltano la Mia voce ed io le conosco ed esse mi seguono; ed Io dò loro la
Vita Eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla Mia mano.
Il Padre Mio che me le ha date è più Grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del
Padre. IL PADRE ED IO SIAMO UNO.”
I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.
Gesù disse loro: “ Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre Mio; per quale di
queste opere mi lapidate?”
I Giudei gli risposero: “ Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia e perché Tu
che sei Uomo, ti fai Dio.”
Gesù rispose loro: “ Non sta scritto nella vostra Legge: Io ho detto: Voi siete Dei?
Se chiama Dei coloro ai quali la Parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere
annullata), come mai a Colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che
bestemmia, perché ho detto “ Sono Figlio di Dio”?
Se non faccio le opere del Padre Mio, non mi credete; ma se le faccio, anche se non credete a
Me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in Me e Io sono nel
Padre.”
Spesso quando cito questo brano alle persone religiose, mi si risponde: “ Ma Gesù era Figlio
di Dio per nascita e quindi ben diverso da noi che siamo semplici esseri umani.”
Inutilmente cerco di spiegare loro che Gesù era un uomo come noi, nato da donna come noi,
come noi di origine divina, ma a differenza da noi, conscio di essere Figlio di Dio e che solo
identificandosi in Dio con Fede Certa, Egli è divenuto come il Padre.
Ma perché noi uomini abbiamo tanta paura di scoprire, di riconoscere la nostra intrinseca
Divinità?
San Paolo non affermava forse con sicurezza: “ Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in
me”?
E cosa distingueva San Paolo da noi? Non aveva forse anche lui non solo ignorato Cristo, ma
anche perseguitato i suoi seguaci?
Ve lo dico io il perché; perché se scopriamo e crediamo alla nostra divinità, non siamo più
liberi di continuare a comportarci come animali, di fare tutto quello che ci passa per la testa,
con la scusa che “tanto fanno tutti così”.
Scoprire e credere alla propria divinità, CI RENDE RESPONSABILI, CI COSTRINGE A
CAMBIARCI, A CONVERTIRCI, A CREDERE NELLA REALTA’ DEI VALORI
SPIRITUALI, ABBANDONANDO UNA VOLTA PER TUTTE LE ILLUSIONI DELLA
MATERIA.
Purtroppo, noi amiamo appassionatamente la Materia e temiamo tanto la morte, solo perché
non vorremmo mai separarci da essa.
Inutilmente ogni giorno constatiamo che la materia è fugace, fragile, che si invecchia, si
ammala di continuo e ben presto conclude la sua esistenza con la morte.
SOLO LA FEDE NELLO SPIRITO CI PUO’ SALVARE DALLE ILLUSIONI DELLA
MATERIA.
Questo che dovrebbe essere il principale obbiettivo di ogni Sacerdote, di ogni religioso che si
dichiara un uomo di Fede, in realtà viene sempre più spesso trascurato, perché non si riesce
più a compiere miracoli e anche se qualcuno li compisse, molto probabilmente non verrebbero
considerati tali, ma si parlerebbe di suggestione, di isterismo e cose del genere.
I cosiddetti “miracoli” della tecnologia scientifica…, quelli si che vengono creduti, comprati,
utilizzati, senza comprendere che il prezzo pagato per possederli, è assai più alto di quello
sborsato dal portafoglio.
Il vuoto, l’aridità interiore, la superficialità, l’incostanza, l’insensibilità, la stupidità che
consegue all’aver preferito agli eterni valori spirituali, le vane chimere dei sensi, questo è il
vero prezzo pagato e che porta ad una sofferenza senza fine.
E a questo punto, anch’io metto la parola fine a questo forse troppo lungo discorso, con la
speranza che qualche briciola delle Verità che vi ho raccontato, entri in voi come un seme che
darà frutto a suo tempo.
Un fraterno saluto a tutti
Alberto

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