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. _.... 1. L'ALFABETO, LA PIÜ GRANDE
. ....... ;· .
RIVOLUZIONE DELLA STORIA .
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Queste ver~ti~éi lettere .·sorn.~ i ·s~gni "dell 'al- 1 tanza deila scrittura e ad impararla. .
fabeto che noi usiamo. La sua invenzior1e e .·La parola a(fa.belo vuol dire semplicr.rnente
1
stata Ja pi\_¡ grande ri volu0ione. della storia: ·. .a .b, le prime. due lettere, che in greco si chia-
non piu un segno:.per og·n.i:-paroJa ma un se-·· ·mano alfa e beta. Del resto, anche in italia-
gno per ogni suo"no. ·. · · · : . · 1 · : no, diciamo aimparare l'abbicl" (cioe a, b, e)
·ctok:e). · · .1
56
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______ _,_,_~,,...........,. .....,,.....,.,-.,-+ '
···=¡ LE ~TR~TT~RE DELLA C~MUNICAZIONE
1
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2. SEGNI E SUONI: '.
GRAFl?MI E FO"'EMI- · ·.
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1 • /.. • -~ IV .. 1, E ... -:·.
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J lirig-uisti distinguono. le' l~ttere' dell 'alfabe-:: .
to in grafumi (segni,. lettere $.critte) e f one- ·
mi (suoni delle lettere). , .
Il grafema e il f onema.'sonci le piu piccole .
unita dellq lingua, prive dF significato: · ·
Gli studiosi sono riusciti a 6ontare una qua-.
rantina di fonemi. Noi ci 1-iinitiamo qui a eLen-
care i piü comui1L relativi°all'alfabeto ita-
liano. ·.
.s.a .... ·
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.·, 5. VOCAa.1
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düusa rnénlo, arnésrJ; vedérr! · U~) chi_usa ba.lcóne, festóso, autóre
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aperta
1 ' •
bello, caffe, ·n.úse'i:ia ·[~l aperta .. avÓ-i"io, buóno, atto
:r-;¡1
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. · ululo, buio, luna
66
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SEGNI E SUONI
6. OMONllVU • 1
. .
Di solito, scrivenclo', non mettiarno l'accento." mano om·(>gra,f~ ( = scr.i.tti nello stesso mo-
. s~1 .vucab.oli cornepescq, e; óoúe, perché il senso·: do) o pi.U ct-n1:mnernente omonimi (-= nomi
della frase ci spiega .i! válo.re'.\!ella parola .. uguali). · . ·'
Qucsti nom i che harrno sign.ificato cli,N;rso· Ecoo a1cJ.túí clei pili con1uni ornonimi ('.On le
rna che sonn scritti allo:stes.so modo si chia- vóc:ali' e e.o·~
;;,;;-1.~. el~:':~;~~- ¡".()!:': ™-aperta _ con
.
[ill chius'a
-----;·---·---~--_¿..-'--- .
~n [f] aperta
accéU\l, scure :·.. acce.Úa, da. .O:ccet- bótte, recipiente: · bótte, percosse
.· tare. cóUo, istruito 1 colto, da cogliere
qff1¿u.o, t.¡iglio .~ : · ·· ¡ ":
reue. · ci:ffrtto, pas~ione ,
j .fó~:se, da essere ., 1 fóss_e, buche, scavi
E', congiunzione · e, yerbO · pos.e, da por.re.: .. ·' i·p.6.se, atteggiame. nti
r'sca, cibo . 1 (~.>ca: ..da ·1.ls.c'ir'd pQst(i, "messa • · · posta, luogo fisso
1P{i[JI'. uh~"1:1_1a." .: · . ·'... :(.~(~~[~r/, e.la i1!.9úe/.á s6rtá; da Sorgrrnz· 1 sarta, specie
111/:nto, par~.ff del : " ( t;órta, tipo cli dok<;. t.órta, drr torcere
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i ~ contentum ce.hténto menteni. ménte calOrem. caló re oct<5brem ottóbre
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credere . cr.édere sedecim sédidi coronain . coróna pDntem pónt.e
debilerri. clébole· . timiJre temére d6num dóno: velOcem velóce
__
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I~a [l]ü~~e~~"r1i. dat6·origine alla ~zj apere, .·.La [fj breve ha dato origine generalmente
ta o 'á¡ dittongo ie: . ·alla l.~litl aperta: .
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béne . ben.e llfoem
·. lieve dólum dolo módum modo
cüJchnurn ··dedn10. ·;n.f?clicv'ln medico forum faro novem. nove
héri ieri péllem pelle 1 glóbum glObo p6pulum popo lo
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··sc::A\NIHlt
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B)B::i'.. }~~
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LA PIETRA ... --'. - :· "- ..... ,. · ·
. ·;··A:p(,> ..... ·· /qpQsti:>'. f · :··norl"er fü....
:::D'INCIA:M.PO ... , :pravocato da p'arole
. comportctmer\ti o atti" . detto';"vogliamo" · · perseguibfu dalla · '·
ScandaZo ·e un- · contrar.i alla: morale· · . ricordare, a titolo di legge e i loro·debiti ·
vocabolo clei:ivato da! . . ·che suscitavano .. ·cuhosita, che si erano estinti: O gran
!~tino scandalu(m.),. . . riprovazione, 'sdegno· e chia!'nava: pietra dello bonta dei creditori
pres.o dal greco disgusto. Da questá.: séandalo ·nell'antica antichi!, diciamo
sk.dndalon,c;he . ·.'parola e nata la .. · . • I{oina un macigno nei parafrasando
significava iri Qdgine" .. · f()Cuiio11e" latina 'petra pr:es;:;i del Campidoglio l'Ariosto. Quanti
«piet.ra d'incii~inpo ... fn · : scmi.dcili,. tradptta in sul'quale andavano a pentiti, se !'usanza
segl!ito acqui'sto il - · italiano con pietra sedersi coloro che fosse durata,
senso figurat.o di dello scanclalo, die· erano dichiarat.i fallit.i. vedremmo oggi seduti
insidia, trabocdre.t.t.o, compare n~lla locuzitme · ··Con questo· atto essi sui macigni a
q11incli di . «essere Ia pielra cleHo riconoscevano la crogiolarsi al bel sole
impeclirnehto. Ne! séa~1dalo .. col sen:so · · · · cess1one dei' loro beni d'Italia!
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:.~~ LE STRUTTl.J~·E Dl;LLA COMUNICAilONE
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In n¡ppcirto agii' organi chi;; im~oviamo o. al· p\lnto: ü1 cuí lE? articoliamo,' le c~nsonanti si
dividono· in: ·
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'
i,; 1á.biali .:: . ·... ¡ . · :;~ sono artiColate eón .le tibbra: p, b, f. v. m
-.'...----·--;-;-..-.-.--~~---
i • lingual(o: alv~blarf -· sono . . .
se
articülate.. con.la punta della lingua: l, r
dentali se la Jingtia. $Í appoggia .ai· den ti anteriori: d, t, s, z, n
palatali .. ~e
la lin.gua si appoggia al palato: e e g dolci
-----
~utturali ~· velari :".. ·se la lingua si appoggia vers?' la gola: c.. e g dure, q
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nas ali __ ___.__ : --·~
se sonü' . emesse. .attrav€rSo il naso
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. SEGNI E SUONI)
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harmo suono durQ o gqt~ui;al~ (nel,pronun: ·e -i:Q.'u.ta, non si pronuncia, non rappresenta
ciarle la li~guél;· si appoggi~ vers~ la gola0: un :súonci' o fonema, ma serve solo come se-
gno. g~afico: .
davanti a a, o, u: casa, costo, cubo, tacco,
gara, gola, gusto, agguato;· a) per dare a· e' e gil suono duro gutturale
davanti a cons·onahte: crema, declamare, .·dayanti a e e, i: che, chiara, tare hiato,
scrollare; í . . ghiotto,: margherita, ghermire; ·
in fine di parola: tic tac,· bloc-.notes. : b) ·in: alcuri.e voci del verbo avere: ho. hai,
ha, hanno (meno usate le forme o, ai, a,
I-Ianno: suono:dolce o palatale (nel·pronuh- ·.-ctnno); .
Cia,rle 1a lingua si appoggia al paláto ): c). nelle .esclamazioni o interiezioni come ah,
" .ahi, .eh, ih, .uh, deh ecc.
davanti a e, i: cena, cima.;,. acceso, piccino,
gesto, giro,· legge,. muggito.
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LE STRUTTURE DELLA. COMUNICAZIONE
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segni normali (sala., stel.la:, rosso,_:p~zo,' zuc-:
Jf ca); la .s. e. l!l.:Z. sonore ·so.no in:vece indicate· . . . . · ...
con i segl'.i". 3 :.:~-J (to fa:, ..Jbagliare, i fola, be p 'con me n
1 •
~~;;;~!s ;ft~fri'~'",~\~~:~'!t~:Jl:l~lf~i~i!1~E
· ·· · ;' · · · · · · · '· · · · · · · ·. · · · · · : ctiHsolMere·-tfü.rbbfifi:..ptopositO?':- ·'. · _,:...
La pr~nuncia defgrµppi·.qú ~:cu lI1 . · >: ·,
Fossihit{ó 'tüttaY:i~~suggerire.:un~:>Y.~
i; · · i taliapo ;e.· Q'Uasi_· i~~~~ica\(q~c;i~inP 9}J-O§;ic" ··: · ~$pgg1'.énte.:P.r#iC'o >;q~t.P. ;~11~·,J~;{;ft~stni> ·
· ·· -·: · : ·; · :< Ungu~/h~ PQGií1ssim~·paro1e··co.rit,(frnmti
· ; .. . . , · cúf yócitle~ nonTesta che irripa.rare .
·. ql)elle· di úso corrente (acuire~ circuire,
. circuito, cospicuo, cui, cu,ocere, cuoio,
·ci?J,ore., innocuo, percuotére, profic'u.O,
p[?rsp~~uo, proniiscuo, ric;cuotere,.
s9uótere, scuola, taccuino, vacuo).
'. !
1 .
-. . Rest~no fuori dall'elenco ·pochissimi
artii vocaboli di uso assai raro. Il nostro
¡. alfabeto e tra quelli. che si avvicinano
maggiorinente alla perfezione, dopo il
· sari.scrito,· l'indiano e lo slavo. Tutte le
" :-_ . ·altr.e ·lingue presentano maggiori
difficolta; specie l'inglese e il francese,
,_che sono registrate tra le meno
· -perfette: Si confronti a questo proposito
la· pronuncia e la grafia di parole inglesi
come Cha:·rles (Charlie) Cha.pl~n e
Shakespeare o di parole francesi come
e
Bordeaux Toulouse Lautrec.
'18
..
..
."
SEGNI E SUONI
11. DIGRAMMI E TR.GRAMMI
. ......------·--:
--------·-·----
... ·
. · t'-:;. . .....
fetta. Ad esempio ci sono d eifonemi 'che veh- '"/::.~~'.T:::· ·=;.··;,":.
' · gor1<~ e:sp ~·es·si ;:1'ttra\:e tso·grafenú composti d·a
1 1
s"c"E, .. N:.A. '.'· ._ )
gruppi f 1 <. UP o. tre 1. Ptten~:· · . <--:---,..:-·'...:.·~·--'---·:·....:.·..;.__-"-'----'..c._-------__,
I digrammi usati in italiano sono sette: i Nelle par:ole in c'i e in .o.i, corne ccurl'icia e gior-
no, la ie un puro segno grafico che serve a
gl clavant.i a ;i cgli,.,fiqU (in pochi ca- l
1 dare. alla e ·e ~alla g il suono dolce o palatale,
glfrine ecc.).
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legno, :carnpi;.,gnd (non.
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.t Una consohaj;rte ~addoppÍ~ta i;mó ..~~·m- ·jale;.Comodo, abüe, addizione. Con questo
.i:'· biare 'totalmente U-significato di una pa- non abbiamo. pero risposto alla domanda:
··r·
1
¡,•
rola. ·· quando si raddoppia una consonante?, A vol te
. .. ..:cr puo aiutar·e 1' origine de lle parole, come nel
Ma quando si usano le semplici o le doppie? "·:caso di"cappotto che deriva da cappa; nella
· · • · • 1 :maggi'or parte dei casi, pero, dobbiamo ricor-
Si dice'.capott;o o cap7)otlo,. ·sái,Jfale o seafa- re.re al vocabolario, perché non esistono re-
¡.' i
1 r
1 •
le, cornodo o cmnmodo, abile o abb'ile, ad- goie in ·proposito. Possiamo tuttavia darvi
r ci'izzione o addi.zione? Si dice cappotto, scaj- due norme.per evitare gli errori piu comuni:
1
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i:' ragfone, nazione;
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o.bile, mobile.
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·111~~1tlllf~~t·il'.(!:h'. ·•·.
sidd"etto;radd · .· 1afüe:rit ;. ,.
~fu~~~t{~~t~i{Jllwr*Bu ,,
della.consohante~m1zfate''tle1la-: tla:;: . . , . .
~~;~~~~~¡~~,:~~l:~~~·~~?-~l~~~tz~!·,
Beco i .p rin~-ipaU ~as1 ;. :.. __:_ ;;,:< ;"\F 1:/:"'. 'i~"f"/ "': ' ".",- ····2~;:j~r~~~y7:{1i;~;;-~'.1f=~rtT~/r:R~~}f·~~~~:·t~<· ., .;
~; a+ Dio= .addio; ·. -.: · · : . :·:i '· :·; · ·· .:g~~~t;,·;.·gi~~ta.rpSp~-~ :gi~·s#~~~p1fré :ecc;<j
a+ car!tQ =". a,éc;:into;· " . ·· · . .. . 1 • >'-;.,.
a+pena,;, -appena;:" la: la+dove= ·laddove; · .
a+venúe.'d ·ávVentre; la+su~ ~~,_·.:;.,..s_u_«:e_·c_c_.__________..___....:.__
a+dietro~ ·addíetro ecc. má~ ma+· 'dhe= .macché
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... , ·.-··Ac·cENTO TO:NICO
:.s··ACCENTO GRAFICO
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. ·.
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...
' tronche c~n l'accento sull'iiltima siHaba~ virtu
. . ' ...
pian e . . con l 'accento ·sulla penul~ir:na: sillaba: ca vallo
sdrucciole con')' accento sull'a terzultima. sillaba: tavola
bisdrucciole con l'.accento sulla quartultima siÜaba: visitano
96
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LE STRUTTURE DELLA COMUNICAZIONí:
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···---'----~-.'---¡- i La paro.la bafia, che ricorre due vol te nelle
::::.~,;;~;·· didascali~ .q.. fato, e scritta allo stesso modo
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i'.~'&'.ff .ma si pr0runcia in· due maniere di verse e ha
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·. i .
i,
fr/!~<
:,..·, . . . ,_ :·· due
· significati:"
·· · r · •· t
.·'.j ;,
··j :
bálfa = potete, mercé
·halia =: donna che allatta bambini altrui
anche fa parola principi ha due significati
l ln balia ·
delle ori;d~ ~
Lucia era
lamia balia ·
que dall'accento o dal contesto se l'accentc
non e segnato.
----·-----~~---..,--------
3. OM~~Q~I
. . ..... . . .;. . '' '..
. 7' ,; .. .
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1 •
. ·.... · ...
=. ·:: ...
" ~:. :·,~·~:-~ ••• : >','' .:1::
¡:~mr=1x~¡=;mrt11~b
1 Q~esto -~~,Qdnon e cotto. Il tuo e un ipj.§fi~ da sciocco.
·----·
. .
Vi s'ono anche parole, come riso nelle clue fra- Le parole che hanno la stessa forma ·
si in: figura, che si.'~criv.pf!o ~-si Ieggono allo ·lo -st~sso suo1.10 ma significato divers'
stessa modo.ma·haitn~;sfgnificati .diversi; nel- · si dicono omo'foni.( = di suono uguale) o
ia prima frase riso indiGa)1 cer..eafo. nena, se·- . piu genericamente-, omorumi (v. pag. 69~
conda il. ridere.
. . .: .-..·" ..·· . .: .....· · : ..· · · ·· : .Eccone alcuni:
..
cern =. m.ate?"id Jusi.bite: cera = aspetto
tira =maneta ".'lira = strumento mnsicale
.parte .
.· =. porzione.:
. . . ·. ~
·parte =se ne va
canto canto = io canto
stagno =metalla·. stagno = specchio d 'acqua
russo . =.:nativo ~ella ~ussia russo = io r'USSO
102
"
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•' • 1
LE STRUTTURE:;DELLA COMUNICA%10NE
! ..
. Sl; venerdi
: ···andr?> giil
in citta
·_.a prende:re
'. un buon caffe .
.,·.;
. .. Quando é obbligatorio segnare l 'accento sulle
· .·parole?
i¡
~
(pronome) se (congiunzione)
mette sulla a, sulla i e sulla i¡, (be'nché chiu-
se ), e sulla e e sulla o aperte: Citta, parti., tri- . ·_.~e . (nome di te (pronome)
bu; e; par_lO · · · · · be?Janda)
:·.
• l'accento .acutó s(inette·s~lla e. sulla. o né e (congiunzione) ne (pronome e
. . dl suono ·thhis.o; perc;h~ bótté e diverso d,a · · avverbio)
bOtte? .. . .. __,_,__ _ _~·.~·- . - . - - - - - - - - - - -
''
; cl].é .:(ccmyiunz~one che (pronome e
'
• l' accen:to circonflesso e. 6-tmai in disu- ".·.: =; poiché) · congiunzione)
so: intertompere·gli ·studÍ.(piu.comune_: gli di
'' studi, raro gli studii) ' ( = giorno) di (preposizione)
\
106
. ' .. !
..í
...
. •'.,
.'
.. , . ·1. ELISIONE
' .
. :·· ..
¡¡
.
·'
: <:Ir~n.¿~·.aútoinobilo .· . f:.~.;Ye1l ~e~ft~.' una specie di virgo1a in alto
~:
.1.
; 1
, .,,. . .
1
' ., • • ,:'.· Quel 'segno si chiama apostrofo e in die:
.. all{~!Jntc~rno .. dell~y ar<~a )'-'. ·~n"'elisíone ~da elidere = elímin~re), cio·
J'
·.1
·. i!
·r
r· -: rl . ·. ··
b) con beúó e queÜo; :un.,b~ll.'uomq. queÚ'alt~o; spesso a:nche con questo: quest 'uomc
quest'acqua ecc. ;· ·: _: .": · · : . : ·· · .
. . . ~----'..~ ~·~.~~·~·~-.-,.~~~~~~~~~~~~~-
c) con ci davant:i';a: voci d~t verbo essere coinincianti per e: e' era, c'erano ecc.;
d) ~on santo ~ nome'_P.~Üprib: ~~m'i-nciante p.er vocale: sant'Antonio, sant'Ugo ecc.:
e)· in altte fo1~·i1-lule fisse quali: tutt'.a·l piu; tutt'al,tro, senz'altro, avant'ieri, nient 'afja
to ecc. .. · .: . :..'
L'elisione e invece frequente con la preposii.ióne di: d'amore e d'accordo, jiori d'ara·
cio, vaso d'argerdo,. gioventft, d'oggi.ecc. 'Me·ntre e rara con la preposízione da, e p
lo piu in forme fisse quali: 'd in poi, fin· d 'allora, d 'altra parte ecc. 'or(L
Abbiamo detto prima che ruso dell'elisione · questo anr;Jllo e quest'anello; ci indico e e
e spesso affidato.al gusto pers'onale. Ecco·al- 4ic6; si a/zarono e s'alzarono; ti ascol
cuni esempi: iLná bella idea e una bell 'idea; · t'ciscoZto; se né ando e sen 'ando; vino di
la gr'ar¡,de i?:idustr)a e la grand 'industria; e vino d 'uva.
:.,.,·ó:': . ........ :·.
. '·
. ...
:; ...
1 '
,1 ·,,
·.···
... ELISIONE E' TRc;>NCA'MENTO
. . .
2. TRONCAMENTO
.. : . . .:·.-. ::. · .' . .'-
-:.'·
~-
:
. .
'·
:· .. " ·\·...· : .: . .:· ..:. ·.. "
~).•:>.:__:(.;·.1;l:,.>
. ·.,,.
.. ,
·--. .
e'(?~ º.se-..
·.: ..
se.si sctivessero le parole interamente, la fra-
]3:u.QU gio'rno, se della vignetta sarebbe: buonQ giorno, si-
signor Fabi(), gnare Fabio, quale ~i.ó=venió v·i porta?
Le ·parole buóno, sigñore, quale hanno su-
qual 'b_:u:g,p. v~nto -.b.1,tp una mutilazione, un troncamento, per
r, . vi porta? ragioni' di eu:fonia, cioe di buon suono.
I~
r1 l.·
n"troncame:q.to ·e la caduta della vocale
o della sillaba finale di una parola da-
~ti
,/
v:anti a un'altra,che comincia per consonan-
. te o·per vocale (buon giorrtO, lmon amico).
.. . '
1 •
I? / Il trqncamento ~Qfl)T,.q..pJe J~JJ,P-O.S.trofo.
'//.
1 Lb~-< ·Anche p{'!r il'tronca,mento c'e un uso obbli-
...( gatorio. e un uso soggettivo .
.\--.
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1
LL ·--~------- .~-~
Il troncam~nto .e obbÜgatorio: .
,a) con uno .e cÓmposti (nessuno ... al~unó ecc.) da van ti a vocale-'o ·consonante: un arrá-
¡;
co, Url, cavallo; :nessun libro; . <· · . . .· ._I
d) con santo davanti' a.nome proprio cominciantc;· con consonÚ1te: san Michele, san
\ .. ,-,¡; .. . ·'.
Gennaro; :..·':- i(f,:· .
.. .• .: · . ""
' 'e) conjrate davanti"a rtome. proprio cominciante con· .consonante: fra Jvfatteo;
. · ,·.
1 '
....... •, ..
• 1' ·.,
. 1. L'INTONAZIONE
E L,E•PAUSE
- .
: Ilfreddoinsolito .
.. delJaprimadecade<lilU~ggio, ·.·
· :.Jepioggecontj.h:qe·,. ·. · · ,;:,,;;.:,(:.
" (- sutiittal'ltalia ;
--~-'-------...,..,---....... · .·. li~liiioalter~tol'equilibrio:+;: :,
... ·. · ecologicodiaicuneregionb / ·
·.· delle '.m~diefa.dtµdinL · :. '.,:;
Il freddo in,~ólitc)° ·della ~rima·
decade _di maggio., le·piogge·
continue· su tutta· l'Italia
hanno alte.rato l' equilibrjo
ecologico d.i- alcune. : ..
regioni delle medie lat1tÜdinL
La situazione· determihatasi
nei giorni'scorsi.":' ·. ·
e stata.causata
da una depressione seconda'ria
f orinatasi st.d medio Tirreno
a causa 'del co1ftrasto. (ra. l' atia
stagnante sul .µ}.are e quella rriolto
piit. fredda proveniente d~l nQtd,
1 convogliat3: da un:vastiss'imo::-_
<•~·?i~~"
00
anticiclone ·esteso
dalle Azzórre alla .Sean dina via.
· :• IJ~t~~~'t~~~!~;: it
t.re, JTia unite tra-~óro a gruppJ.,,sécondq il se·n-· . .esprim·~re gioia~ dornani arriva il bab:
so;. jl·:ri't.mo e .l '-irtto,nazione. .Eipron.uri.ciamo, esprimere minaccia: domará arrivc
ad esempio_;. cóm.e·se.fosse :Scritto i~freddo in.-·· babbd! !'! · .
.-s°r!l.itoidellaprí_má..decadedim.aggw, e lep'iog- :ihcoraggiare: clornani arriva. il babbo
· · ge:ecc. o addirittura üjreddinsolito decade- promettere: dpmani a:rriva il babbo
dimaggio ecc.· · · . ~oncLlldere: domani·arriva ti babbo
Le fras-i.pero non sono pr:ommciate tutte al- ,ecc. .
lo stesso-- modo, ma hanrio diverqi to.ni e al-
tezze,' ciÓe dive1~se curve melodiche a· secon- L'andamento dell'altezza o linea melo1
da de lle füriziohi. Una frase come domarli ar- .di un grup¡)o di parole distingue dunq1
: riva. il baqbó, ad esempio, pub essere pro- valor~ dichiarativo, interrogativo, dubi
·., n.undata per: ;.. . vo eé·c. di ur1a frase.
·· 118
.. ·
· ·INTO~AZIO~E E PUNTEGGIATURA
. '.·.·
,\
-: ..
' . · ..
.,
Nelle dichiarazioni 11 tono alto_.indica eccitazione, rabbia, e,ntu-
la voce diminuiscé: •.••• 1.
siasmo, comando ecc.
----------------,.---~~---..
" ...
1 l 1 1
. ' . . . . ··- .· ., - 1
• • : • . . •' . 1 1 1
La linea rnelodica: in ascesa S(Jttoliriea le.'pa-. ¡ In~;omma;· b~s.ta con .queste stone! _J
role che v~glian~o precisaye o rnett.ere:i~ evi-·. . : LY4L ~. . ): ·· ·
denza: · . " . ·: · · ·.. .· . :~~~---·:_--~--·_:_·__ : · · · ·. , .
: : :.
.....
'
.1'·:',
·''r',
,•. '.
·:A s~conda dell'intensita, la voce puó essere
Fabio~a a ~cliola (non Massimo). ·normale, squillante, argentina, límpida, chia-
ra, stentorea, robusta, matura, concitata, vi-
brante, piena, alta, sonora, vivace, giocon-
da,, festosa, allegra, dolce, accarezzevole,
flai.itata, suadenté, armoniosa, vellutata,
morbida·, p~netrante, lamentevole' accora-
Fabio va a scuola (nori:a:1 oineina). 'ta, 'triste, cüpa, sommessa, sottile, concita-
ta, nervosa, rabbiosa, aspra, strídula, sgar-
bata, sgractevole ecc_
.·.
···.·
.1
. ·~ .
. ,.1· <.
. . . .
..
. -·
.,
Ecco, ancora, la rappresentazione &si in si~ A d' t tt. · 1 Lo sai che ho
· · d¡verse:
· . · ·· . · · · · ·: · · . · · / · n iamo u i a 1
tuaz10m 1
. .. . .. . mare.~~.
• . .: • 1·
:@)~ ;
compito? :
· con esít<.?-zione
'-----'------'---4---'I .( =di' pure) usato
affermazione spesso al telefono
.: .: ¡
Non rpe ne
importa nulla
.. ·:·
~- •1'
... ,•
3. VARIETA Le diversita tra tegione· e regÍ¿ne noh sono piccole. Ecco le piU. evi-
REGIONALI de'nti:
--- _______ ..
LA Ll~{!UÁ'C:AMBIA NELLO SPAZIO
. ·. . \ . : ..
b) .'diversita
. . lessicali o di. uso di· vocaboli:
....
....
.. ! ;
~'d
nord: · Tosc<;iná'
- 1
m~.;-~=-=----- ~
adesso ora
1
'·
I¡'
: !:
formaggi9 cacio . . cac10. ,
- 1
strofinare-. · fregare ·º '..}~ropicciare ¡
'
lavorare lavorare fati ca re
~
-- -
·iri seg i:ia..re insegnare imparare
.. ..
___¡
1
· róvesciare (i l vino). , versare· . bu.tfare _____¡
00
I'
,.
¡
..
~; .' .. '.•
:p:c¡io.stN,O~•M .
.. . /~~:~ ·· ~IJ~J:i
·• :::~·'..%>~;;:.·,:~::Y<(~·\Y'~~~r1:r;~:;;\:':é:f>6~~~L,,.n/tr:·,,_:~:\·:·.:c~;:Y.:,1,~:h~t;1r~,. :;,;,
I g~osin9r;iirn,i ·so na· quell$: 11~r()le<ch~·:hannoilo':i;;;;
stesso significato Tna che. ;variano~.da zona: ¡3. zona,.·:. ' , , .
Aquesto proposito, Emilio
Peñ.izz~; irt l¡ri suci.: sag~ .': -'.a:.
gio intitolato Una ?inq~lcipergli ftalia'f1,ihaserit~'.: ..
to che la nostra lingua ha <c.uñ vocabolado na:- ..
zionale per discute re ·.dell' imínortalita dell' ani- .. · ·
ma, per esaltare il valor civile, per descrivere
un tramonto,. per sci?$li~re il .la!n<;nto. ~u di ~n · (::.,
amore perduto» ma e pnva.d1,<cun :v:ocabolano· · ·
comunemente accettat.o e univoco ·per par~are ... _/ ~~"¿¡ _
delle mille piccole cose della vita di tutti i gior-· · ·' ;· "'·
ni, quali sono per esempio le stringhe delle scar- ·
pe» chiarnat.e con il nome di aghetti, legacci, .le-
gaccioli, lacci, lacce,tti e laj;ciuoli se~ondo Íl ter-'
ritorio in cui si adoper'ano. Il fenoméno di que; 1 scodeÜi/in Toscan.a,Íondina al Nord, pialto cu-
sta ricca sinonimia regionale e talmente vasto po·a1 $ud; fa tazza.senza manico e ciotola in To-
che c'e una dÍsciplina specifica, l'orwmasfolo- scana, scod.eUa.aJ Nord;.il cuscinettó di st.offa con
gia, che studia i vari modi con cuí nelle diverse cui si preh(:fono un coóerchio, un tegame molto
regioni si definiscono cose e concetti. Sappiamo ca.ldi si dice.presa o presina a Firenze e a Ra-
cos1 che la forma del pane aliungato si chiama ·verma,.patta, pattina, •cu.scinetto, chiappo ecc.
sjilatino a Roma, spolm.ta a Firenze, .füoncinq atiro've e cosl via. ' ·
altrove; la gonna .in Romagna e inT<?sc:ana si· . Ca lott.a t.ta geosinonirhi, osserva Gianni Papi-
chiama sqttana;. Vappartariiento in Toscari9- e ·:. rii, e spess.o risolta dai cataloghi commerciali:
<'.
in Tren tino si ch~ama. cr1.uirtiere .. nel Sud qu.<kr- grazie.-a: q't1estf il milanese tapparella si e irnpo-
to o q.uart~no;'.gli emilíani p:r:eferiscono.crl{l.;:;etti sto su·serran(i,a:e mmqlgibil.e; f.avwui.ino ha pre-
ª cal.zini, i toscani calz,erotti, i rornani pddali- · valso su lavabo ~.lii:qu.áio; nnsca ha fatto dirnen-
ni; il pia.ttofondo per rtúnestra in brodo si dke ticare: tinozza· e bai;ria:m!n.
572
·. .1
; .
.. ~\
... ,•
----·-----'----:.::- : • • . ·... 1. ¡
. lui.l 'Ü~1iano era una lingua straniera·~· le ·sue lingue erano il francese
¡; .·, ·.... ~ il p~emoi:itese. Alla corte del re delle Due Sicilie si parlava soprat- s.
) -. tutto in spagnolo e in italiano ma,al.cuni documenti ufficiali veniva-
!! ..
. .,
1861 - .195i
R
f
nalfabeti dialettofoni::
)arlavano un po' in italiano....
un po' in dialetto
e ' ' .' . . ... . ..
78%
:.24%>
. ..
analfabeti: díalettofoni
parlavano un po' in italiano
e un po' irt' dialei.to :
: parlavan o ..
"
·.
solo .in italiano
12%
70%
¡____ 18.%
..
.. .
A $econda .'deú~'.· ~irc;~stanz~ TI1~1ti p·arlano italiano con i superiori
. e con gli'estr,ari:ei, ..<;iialetto con amici.~· compagni; italiano in pubbli-
..e() e dialetto' in· privato; italiano neno·.scrivere e dialetto nel parlare
. ·cti ngní giorno. Gli anziani usano il .ci.faletto.. piu spesso dei giovani.
vi
Per concl.u.dere, direrno dÚnqúe che"frt Italia sano quattro possi-
bÜita di. ·.usó ~: ·
. . . . iihg'uistico:-
·.· . . . .
· ·
• il .9i~JfJ.ttl? regioµé],le_; ..
. .
M·a come'sono. nati.questii. dialetti? .Nell;Italia ro~ana non parlava-
no tutti la stessa. lingua, il latino? .
11 problema e abbastanza complesso.: Prima ch~ i romani iniziassero
la loro marcia di espansione alla conquista dell'Italia e dell'Europa,
verso il 500 a.c. la no~tra p~nis.olá.era ·abitata da molti popoli di
diversa origine. Erano·di origine mediterranea i reti, i liguri, i pice-·
ni, gli etruschi, i sardi, i. sic¡;tni; di origine .fodoeuropea i celti, i ve-
neti, gli o~cci-umbü, i:lati~i.· gli ausoni, gli.enqtri, i siculi, i messapi,
. ¡
gli japigi ·e .i greci; di origine semita i· punici della Sicilia orientale
e della'.Sardegna. m.eridionale. . " .. 6.
L'ar:ea del latino er21: molto ristretta: ·a 50 km a.-nord di Roma si par-
lava il falisco, a 40 km a sud~est il· tirenestino. Unificando !'Italia
politicamente., Roma unifico la penisola anche linguisticamente.
Nel49 a.C., quando Cesare estese fino alle Alpi la cittadinania ro-
mana, dalle AlpÍ alla Sicilia· s1 parlava.'Ü Íatín<). ·
La.lingua di Roma.,:. nata dalla fu'sione di elemeriti rustid e cittadini,
· indigeni e . str·anierí, .. piven~o· dunque la prima.lingua d'Italia.
Il latino parlató non e·t~ pero_ ugual.e in tutta la pen~solp.: nelle varie
aree· sottó sotto si se.ntiy.a sémpr~ il colodto delle precedenti parla-
te. E'·quando Roma. cadde,' nel 476 d.C., oltre aÚ'unita politica, si
spezzo anche quell0: liriguistica e riaffiorarono con maggior vigore,
specie nelle aree p~riferí~he, col9riture ed elementi linguisti~i pree-
sistenti. Di qui la nuova frantumazione lingui&tica ·e la nascita poi
delle lingue neolatine, di. cui fanno . parte :anche i dialetti italiani.
574
·.·
1 t 1,
.,_._.
...........
S. i.INGUA ..
.1 1 ·.·
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LA LINGUA CAf9'BI~ NELLO SPAZIO
.1
... ...
~ -: "· .':." ·. í....... ·. .
1
' 1 '
'1
1
•• ·:
1
ecc.; ir·
¡
. • 1ri perdita di mol te ·~.ocáli ·~· conso~ariti, specíe ~e finali: cava/, (ca-
~
. vallo), F?;ara (Ferrara), drniin (dornani) 1· op (~oyo), magné (man-
'··,. ...... 1 .. •r-.1: .:. : 1,,.. :~u: 1· .. :.•~•
giare)' ecc. · ·
. . .
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. . . . .. 1 •• ¡i:. !;;:.ht•h ...... ,, .•• ,_,
• • 1
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• " .... •... ~
!.·· •..
• ' ,.- .: •
1,..
Le caraÜeristíche .Piu cqmuni dei dialett~ centro-meridionaii, rnal-
grado le notevoli varieta fra regione ~-:teg~one, ~ono invece le se-
ñ
~
,.
guel'\ti: · . :· ·· . . . ;-: . . : .
•· nd diyen.ta·nn; .mo;¡no.~mondo ), _ton:~.º. (tondo), .quanno (quando)
ecc.'; ..
}
576 .1
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marcata che unisce La.
Spe..-ia a Rirníni divide : SVIZZERA
idealmtrn.te le dne grandi · .
aree d.ei dialetti
. settentrionalí e centro-
meridionali.
·~
.• .•
.. JUGOSLAVIA
......
·
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1. ·, ·.
.. . . . . •'
. ... ·.
. . ..·... '.
. .
•.,mb diventa mm: .piommo (piombo); sam-
lfK~&fi~rrtf ·::N;Gíl,;·ANDAWx, muca{~~mbuco), tammuro (tamburo) ecc.;
'·
"
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;'~ ¡':
M''wrmmmm
~-~~--"-·--·_·:...___·
· ···
__
. . . . ..
8. OGNI PAESE · ·.·.
HAILSUO . ~ .. ·Pi~monté · rnat, fanciot, cit
RAGAZZO ..' - .. -r·----·~-----··-
. -.-------------· --··-----·---·---
Lombardia fió (Mi), bag<~i
. ----·----·------------------·---
"r9si. munelli. guagliuni. .. · : Ve'ne.t·,c> .'. !.oso, t.osato
ragazzi di oyni pa.rt.e · ·
d '.it.a,lict, in.<pérne, con i lnro .. -.---.----=---.---·-------·-· . ----·------·-
co,s(Únf.7·i ,repi:9!'·ªª· ad _11na · . Friüli :._ , ·. . Iant.at fnit
·:· . i . •f<.es.ta. dt pnrr1av1?.1w in. : · . -...:...:.~.. - - - - - - - - - · - - - - - - '_ _ - · - - - - - - - -
·i AbruzÚ~:Molise . quatranu
. -----:--....:.._...._~-- ---:------ ---:-:--·-----·---- ·-- ---·-····-· -------·-··--
SiCilia carusu
Sai-fJegna . hicciocc:lwr Id 11 ( ('.a)
pizzinu (Nu;
578
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~'-a,falétti sifeb .
.• . .
!C~~~~~~~!1\l.~!~ti'Pi~¡7J';~!~~~~!~;!~~
... : (3::4,;;GL., ~:\C~:IJiod~rna;;-.mµ:ag1ata::.che .· ~i guarda a un patnmo-
_:TiJ~P:cf§.te~sp:pae~é,'°~o,p;~::;-pffrói\O,Je·cltta:~ rna per. · hio pr~zioso. Non biso-
!·scrivei iiJiiigJ:i :·~#.-;:1).11µ0'.'.r./]~Ub.~ll~a·re tÜÚi fa' stesc ottenere t}Úest.O· nci11; e gna credere che i dia]et-
:De Mauro . >«A.cos.t()róJ:::/·saifugua.Laeffettivaco- ·necessariO distruggere il ti siano ''sgrarnmatica-
. dialetti'sembtano·O~uit~; .:: :rnui:~nz.a di lingua crea verde. e· la campagna. ti": hanno i.nvece una lo-
. incivili, sb~liati', e chi la prima base di in tesa E npn" e necessario di- ro .gramrnatica e una lo-
parla dialetto e accusato ali 'interno di una st~ssa stniggere i d'ialetti. ro sint.assi e regole non
di sgrammaticare. Per societa,. e.d e la prima · ·Quandq s9no usati con meno rigorose e precise
costoro, insomrna, una condizione' dl una vera grande spontaneita e- di quelle del!' italiano o di
tren tina di rnilioni di•ita- parita .tra· i c:ittadini di spressiva, danno la pos- qualunque altra lingua.
liani dovrebbero da un · uno stessn paese. Biso- sibil ita cli comunicare in Chi Ji parla non ''sba-
giorno all'a!Lro srneú.ere "· gna dunque cercare di modo seinpli~e ed effica- glia", rna parla un ídío-
dí usare í dialetti e· di. ottenere che al píu pre- ce. Spontaneitaespressi- ma diverso dall'italiano
punto in biari.¡::o dovreb- sto tutti siano in grado di va, semplicita ed effica- comune. E nemrneno de-
bero tutt.i cotninciare a usare l'itali~1r\O .e lo ·USi- cía, che sano caratteristí- ve clirsi che usare il clia-
parlare in og1¡1 nccasione.; no abitu;;i."lmente:.·Ma,: per . che c·o1t\Úni ·ne!· pa,rlare letto ~:un segno di. inci·
·. 'CQme un libro stampa~.O. · . 3.ffiVare-..a qtiesÚ) giusto dialet.to·, PoSS0110 e elevo- vi] ta: a~lZÍ, J'esistenza dei
Bisogna, diCóno c.ostoro,. : obiettivo;.·n.on e necessa: .-' .no.essere l'atmosfera.na- dialetti e il físultato d 'u-
strappare la "malerba' :·.:. rio ·ctispreizare. i · vecchi ·. tu-i·ale entro cui viva !'u- na storia civile ricca,
dei clialetti. . '. . '. dfa!°ebti. e Cércare di di- SQ .della lingua naziona!e. c:omplessa e ant.ica COtne
lnt.endiamoci. E moltó sfruggerli~ r dialétti s'ono DL!nque :vale Ja pena quella italiana."
LINGUE nocidio bianco;· un cieiitto sottire che C:o; npi"'· ~; l lcalia ai danni di si
CHE SI .2.500 000 cittadini «alloglotti», che parlano cioé lingue diverse dal-
PARLAN O l.'italfar:10. L'articolo 6 della nóstra Oostituzione, nel tentativo di ri-
IN ITALIA parare ái danni provocati dal fascismo che aveva imposto una vio-
lenta itali.anizzazione di tutto-il territorio nazionale, dice chiaramente
·che «la.Repubblica.tutela con apposite norme le minoranze lingui-
. · · sticne». 'Ma la·norma costit~zionale
.· non. e .stata quasi mai applicata e. .
: queste ·minoranze sembáhó con-
.. danilate a una rapida estinzione cu!-
.,. turale, tra l'indifferenza dell'opinio-
. ne pl¡bblica, dei polítici, dei giuristi,
" 'degü ·st:oric;i e d~i linguisti. Solo la
. . minoranz¡:t· di lingua tedesca del!' Al-
. to A.dige e qu ella francese della Val
"d.' Aosta hanno avuto il riconosci-
·mento ·~fficiale anche della loro lin-
gua.. -ll:lq.dino e· lo sloveno son o stati
arnmessi nelle scuole.
Sr:riue in sardo ·in un dipinto
Jli 11 ;a/e " Orist.ru10.
Le zone iri cui si.parla una lingua diy~r~a da quella parlata nel terri-
torio dréostante si chi.amano «iso)e linguistiche». In Italia le mino-
ranze linguistiche piU notevoli sano l~. segu~nti:
..'1
Campa~ia, 'SiCilia : 95 ººº·" .e~•"":"º"\. ·. . ·' ~~' ·..
greca Calabria, Puglía .· .. 20 0,00· :·
'1
i .. sardo -
'1 catalana Alghero (Sardegri.a) 15·.00Q' . ·". . . • .:·· _' :· .franco-provenzale-0
ladina Frilili, . . 1~
a anese
_r\
·,Ve t?_.---
,~,,
albanesa
' Trentino-Alto Adige 750 000
: 1
''·«,<~,;;...:~' -:¿;. greco
'1
1
sardo Sarqegn·a .1500 ººº :
i
582 ·.·'
r:~
l!.,
\;;;'
. LA LINGUA CAMBIA NELLO SPAZIO
· ":SAM· DANIELE
"DEL JRIULI
- .il rarr/,cini ~ la li11gu~ degli. zing~i;. un' popo lo senza fissa dimora,
J ché oggi ha un giorn~le in'titolató: [:,ár.io drorn ( = Buon viaggio ).
583
té:!~ . " ..'.
LE ~.ÓRME DELLA COMU,NICAuO~(: ·: ;.· .. .:_. ,· .,
. .: . ·.. . . '. .
.•
.«Il sardo .. ., .av:~va:ocritto Gramsci. una.cinquantina di anni fa - non A
J.
)'>\l'lm?ll e un dfaleho ma una: lingua a sé»; e lo ·dpetono oggi i sardi di ogni /\
lt
corren te politica attraverso la stampa '.é r mezzi di informazione.
•l•~at9 ... Hrdv
•'ClnttPMO'ftnnnot
.ro.,.al'IOtC-a-.1q1<1o1
••Ul'IAHI
q
Diversi gior!l.áli,region~li (<NaziÓf1:e Sai:éla», ;<Sa Sardigna», «Sarde-
·lti~10.pon1.o,c.oMOt
...... i..
•fto<t111tM,itt>qul111e.a. h161'1.1. • •
ª·
S<
•tt"'-'Ol~··""'*nle ...
e
gna:Europél:»; <~St.q:iópulu Sartju>1 «S'.I~ch.ola Sarda») hanno raccolto ií
d
fin:tY~·.~ diC{üáraZioni ·P,er la proposta di legge popolare in tesa a equi-
pararé a tutti·gli effetti lá lirigua sarda aquella.italiana ne lle scuole,
nei tribunali, negli uffici. In aüesa che Roma risponda, nelle uni-
versita.-~i comin~iano. a di~cutere t~si' di laurea ín sardo e qualche
p0rróco.: predica :e tedta mes~a in.:s:~rdo chiudendo con le paro le:
Sa missa estfinida, andai in paxi (lá messa e finita, aúdate in pa-
ce). Ilsindaco di Baúladu, nella zona.di Oristano, ha sostituito nella
toporiomastica local e moltf nomi italiaqi .con· nó!l1i sardi e nella fac-
éiata.:del comune ha fatto scrivere Sa·dommo comunale invece di
Mun29ipio .· .' . ... . . . . ·
Uo. cm.rwncio ¡m/Jlilicitario Nori rnancano,' infine, trad.uzion·i i'n sar9o di imponen ti opere lette-
¡wr cdi.;;ioni in lingua srirda . (arie come l' Odis,sea e la Bibb,ia:: ·. · · ·
................ ~~~~~~~~-
13. FRATELLI L'itali'~no in compens~·sl parla ancl1~ oih~ i con.fí~i del nostro pae- er:
D'ITALIA se e precisamente: .. in
cie'
IN 1"ERRA Ce
STRANIERA nena· Repubblica di. S~n· Mari~~ : .· ... : 20 000 ab. 19
· ~n .Sviz~era
. (la . rriaggi9.ra.í).za
.. .. .
ne1. Canton· Ticino)
. 5Í4 000 ab.
. .
Notevolí co~unita di itali~ni s~no· que.ne· formatesi in olt~e un seco-
.lo· di emigtazione· in Europ~ ~. nel mondo:. .i '
.. ·..
in Germanía . . 6:'.1:'2: :QOO . in Ganad.a 258 000
in Francia ..
.. 582.bOCJ 'in USA< 235 000
in Belgio : 214·060 :ín Argentina '")'.
1336 000
in Gran Bi.etagna 214000 in Brasile 315 000
in Svizzera 575:°QQ.O ·in Venezuela ·212 000
in' altd paesi e~ropei '.327 000. ii:t al tri paesi . '65 000
Europa. 2 514¡.000 .·:· 'Ameiiche.
' .. ..
'• 2 421000
' '
in Asia 18 000.
in Africa 103 000." . . ..
in Australia 291000 ..
586 •• 1 •
t '
' ' .
•,.•
1 ·,
'1 1
-''f
LA LINGUA CAMBIA SECONDO LE CLASSI SOCIALI
Le variéta ·: ..· : :Eccó· ie .·ptlncípali varieta den~: lingua itt rapporto alF ambiente
' · della ·ürigua . :.'· .sódaie· e c-qlturale:·" .. · .. :. .. ·: ·. . . . . . .. . . .
•er
te,
.. . . . . .
ne .... ·: .... :i~D;gJii:.Í>·~po~áre. .quella ¿he ·irnitá il par.lato (e propria degli arn-
>a- .. ·.. . ·: : . . . . . . bienti ·culturalmente poco evoluti ed
0
e per lo·
• • • • pfü sc.?rietta);
la
ssi iing~a famfliai:e. ·: quellcr'ctella comunicazione c~n familiari e amici
.·. . . · · . ·.(:;i.nché questa imita il parlato ed e usata da tutte
le-
· · le:dassi sociali);
ua -. . ..
no lingua comune quella delle comunicazioni normali (e la lingua
:a- · · corretta comune, della radio, della TV, ·della
le- ·' st.á.~·l?ª. ec<); ·
.re
:":lingh4 sostenµta qÚella delle convers'azioni ufficiali (la lingua del-
. o dotta · le· ·1ezioni, della burocrazia, della letteratura
ecc). · .. · ·
ra
:o-
3. LINGUA Per i.sociologi'alla:base.del privilegio,'del successo e del potere sta
E SUCCESSO il possesso pfü ·o meno pieno dello strumento linguistico.
SOCIALÉ. L~ lingua del ~et9 basso· e mol to piU pavera, e disorganizzata di quella
n- del ce to medio e per tale car\:m:a linguistica' i parlan ti del primo grup-
po non ·poss.o.n:o· aspirar$ ·áll'identico. successo sociale dei parlanti
appartenenti 'al secohdo. · · · .
I sociologi distinguono, a qµe.sto proposito, due lingue: una lingua
>e pu,bblica (Qllella d~l ce to basso). e una lingu,a formale (quella. del
'.o; ceto m~dio )'e cl:üamario. la prima codic~ linguistica ristretto, la se-
. conda co(l,ice lingu,istico elaborato'. Es:si si differenziano tra loro per
e
. !<~. diyers·e'ésperierize sociali psichiche dei due gruppi, per cui si
170 · . . crea uno stretto rapporto di intúdipende.nza tra lingua e struttura
'io · · "sociale.' .. :· . · :· . · . · .· " ·
':ÍO $econdo i ~odÓfogi i due codici si differ~nzierebbero per queste ca-
. ratteristiche:/":. · ·
..
a-
codice elaborato · · .codice ristreuo o delle classi povere
o delle classi medio-alte . (pro_letariato e sottoproletariato)
rw . .
, liberta di prodl)zione linguistica minore liberta di produzione linguistica
U:, -· . . -----<
cont.enut.i e costruzione sin~a.ttica complessi
1--~~~~~~~~-'-~~~~~~~~~~~~~-'-~~~~~~--~~----'
poverta di contenuti e di sintassi
tendenza al ragionament.o astratto te~de~za i.ragionamento con~~E!t~ ____ _j
sti
.0- ' ' '
Il ván.taggio del ce to medio sta· nel .fatto the tutto ciO che e espresso
li- in mudo ristretto,puo ess~re espf'.esso anche in modo elabora.to, men-
:lí- ··tre non e possibile pnverso. In: .pratica, mentre chi si esprime in
a- : modo eta.borato pub esprimersi anche in maniera ristretta, chi si
esp_rime in modo ristretto no!'. puo esprimersi in maniera elaborata.
593
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..... : : J .
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LE FORME DELLA c:;Ó.MUNl~llXIÓN~ · :
gio, o meglio, la cornpetenza linguis.ticá, cioe la capacita di pro-
.durre frasi grainmaticalme11te correttP e adatte alla situazione.
"fer aéqu"isfre quésta ·com,p~tenz;:i lir..güis:.~...:é.:. :iccorre, dunque, tener
·contQ prih~ipalme11te tlella·persona a: cui si parla, della persona che
parla, "della cosa dl. cui si parla eº della situazione in cuí ci si trova.
Non si puo parlare., infatti, alfo stesso ·modo. a tu_tti e in tutte le si-
tuázioni: useremo, dunque, un.1i.ri.guaggio diverso a seconda che par-
liarµo con un bambino ·o con µn adulto, con familiari o estranei, con
superiori o subal~e-rni, ~f.l gént!= col~a o poco colta ecc. Cosl parle-
remo in modo diverso a seconda dell'-ambiente in cui ci troviamo:
in:casa, presso amitt press6 séonosciuti, al caffe, in classe, in uffi-
cio, per la stradá ecc;:_; come .pu re cí esprimeremo in modo diverso
se parliamo nelle vesti di uómo della strada, di' uorno político' di in-
segnante, di·av\rocato, di propagandista di prodotti commerciali, di
: · conferenziere 'écc·: · . : · .... · · · · · · · ·
Diverso quindi sara il modo cou·éuf scriveremo una lettera familia-
.. rE\ una lettera d.'affari, una domanda al sindaco, un verbale di una
rhmione, ún .artkolo scientifico écc. -' .
Ogni tipo di registw Ünguístíc.o lrnplica scelte di carattere lessicale
·e sintattico ..Fondamentale.e l'uso deí pronomi allocutiví tu, lei, voi,
l~ro. ·.· · · .· . . .. . . · .
· Cl~i non s.a scegliete le ~giuste parole e il giusto stile non ha compe-
tenza linguistica.: Un coinmerciante ch.e scri:Vesse ad un cliente con
cuí non ha. confidenza «mandami subüo il resto» in vece di «le saro
grato se vorra:prdvv:écf,ere al saldo con cortese sollecitudine», fareb-
be non solo ún errore: di ·compe.tenza lingµistica ma anche un irre-
parabile errore prof.essiémale, quello di perdere il cliente e forse an-
che il denaro. . ....
• 1 • . . •• ·-.: •
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LA LINGUA CAMBIA SECONDO IL ME%%0
...
:si possoro. cosl .riassumere:: · ·.
. .· .
• ffasi g~her~lmente. brevi; e' serúplici; .
• frequenti. ripetizioni e usq. ~i parole gen:eriche come: cosa, coso,
cosare ecc. ; ·.... . . ·
• uso frequente di avverbi di luogo: li'. .. la;
• uso improprio dei. pr,anomi:.· che intan~o lui, io per me ecc.;
• rnolti sottintesi e forn1e abbreviate; ·
• esit~zioni, chiarim~ntii aioe, beh: ·veda, vero ecc.;
· ~ balzi e éarnbiarne;nti improvvisi;
• "rnutamenfrdi .intbnazione; '.
e
•. frasi incom-piute amhtgue; " .
• costruzioni··sü1tattiche so.spese;· .· ..
• uso di ternpi' verbali poco complessi;
· ··~ uso raro del passivo;
• scarsa subordinazione.
. . ...
a
P.
601
, 1 ••
DIVERSI NEL TEMPO
4. DAL LATINO ·Molt.e parole nel passaggio da! latino all'italiano, pur essenclo rima-
ALL'ITALIANO:. . ste qua.si imrnul.at.c i1ella foi·1i1a, .h~n·no· ¡?er<'l carnbiato completamente
UGUALE.... . significa.to. ·: · .". ·· · · · ·
MA DIVE:RSO . . Ecco alGun í." esern p_i :·
--·-----------··-.-·__ :___ - - - - - - - - - - - - - - - - - .
Un~:·volta · · .. :.. .... .. ·oggi ... ·_ .
-----
" -·-·· .. -- -·---··· --~-' -'- -----· - ----·--·-;·-_.,l. - - - - - - -
vill<;:rpÚ; con (.;idfrro. villana·· maleducato
-·--- ---- --··---- -~ . ::--· .. -'--'.;------
721
.. ,
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. :-..:.:.: ...;· ., .~:.- .: .i,,. _:-:-,. ;·.. ;: ~···-:·: "(":;.:, .. ···:·
1. IL LATINO Spesso, lungo li corso delle nostre let.t.ure, abbiamo incontrato pa-
VIVO .: role e frasi lat.ine quali iter, optirnum, gratis, allnnn, in extrernis
·eéc." Ñon occorre pe~o sfqgli.~re giornali o l~ggpr~ in~egne e ¡rnbbli-
cita o prendere:iJ bus per trovare 'il lá~ina .. Esso e rnolt.ó pif1 vicino
a noi, e nelle p~ro¡·e·cornuni di·og,ni gior.nÓ.:'Son(; inTatti norni latini
' .
. _¡\u.rissi n; i: r>c+tná:. !vüa,. á:g1:ná;_. ~ait..~a.. luna, ar¡uila., ala, _r7loria,
. . . .. ..·.... ·. dP,r~· e. rnigliai;:¡. ·di vocaboli die nohlsiamo' ogni giorno .
. ~
·...
· ·: .' '· " .. · Mo)te paro le laline inoltre llanno su bit.o d~loclificazioni t.almen te lie-
..;. 'vi da·essere ancora comprensibili. Eccor\'e alcuni: i-ustü:iá.· nicloria,
ffispanúL, Sard'inia, Bononia, Aihenae, VenP..tiaP, R.lwnus, coh1.m-
ha, historia, amicus, ,cer:uus. ecc ..
.. ~ ·.
.. ...
~ ..
•. . . · . .. .
ll LATINO INTORNO A NOI
: .
dotta: puer ( = fq°rci~ll~); e· p.re~ente in puerÚe, equus ( = ca vallo)
in equino ecc. · · · .,
ta: Praetoria, il t.eát.ro romano con.. muro esterno alto ben 22 m, i re-
stí-delForo con portici, !'Anfiteatro, !'Arco di Augusto e il bellissi-
fl '/h1.l.m 1'1J·111<1:1ui di 1\u.~!~1.
.: · r~1.0 porj~e romano a schiena d 'asino.
cl1n r.on In su.n i·;117)<rr1,~!nz1i. ·. 1. • •
• 1
'
LE FORME DELLA COMUNICAZIONE ·
·---···
•,' . ·.. ·' ·.·..
....
· · - · - - - - - · - - - - - · - - · - - - •••.
.. .• 1 •••
.1
. ~. LA LINGUA _
DELLA CIVILTA
Il latino e dunque vf~o intÓ~~~ nÓi .. Certamen te, non c'e bisogno
di ímparare la lingua di Césare pe'r leggere un giornale o un 'inse-
a
EUROPEA gn;;i. pubblicitar.ia; non e 11et'e,s,sarío. studíare iI latino per f~re rifor-
nímento dísup?ro pe(decifrare.insegne pubblicitarie, targhe o nu-
rneri romani. Da che cosa nasce,·q.llor'a, l'interesse,·per questa lingua?
. . . • • • 1
. ''
La risposta e· che riel latir{o c'e l~·ch iave della no~Úa civil ta. Lingua
di rustíci"e. dí con.tadini, parlato ali.' inizio breve pían a del La-nella
zio, che un ~omo,é1 piedi at.trp.v~rsava in un.a:rriezza giornata di mar-
cía, il latino ebbe una fortuna che po('.he·lingue aLmondo hanno co-
noscíuto. Diffusosi prima in tutf.a l'area ocddentale dell'Impero ro-
mano, tocco poi le coste dell'intero Mediterraneo, penetre> nell' A-
frica. e nell 'Asi~.e árrivo con Ja Chiesa nelle plaghe. piu:.remote del
mondo, dai paesi di ii11gua celt.ico-germanica a queUi dl lingua un-
gherese_ eslava e piU tardi a quelli cl'oltreoceano. Modificato in vari
. rnQj:li., d~v~n~O: la lingua dell 'ltalia, della Francia, della Romanía, della
· ·SJpa:gna, ·del Pórtogallo e del!' Ame.rica latina: _la r~1eta,deij mondo bian-
co yarla oggi lingue néc)-latfne. · ". · . · · · ._. ..'.' · ! · · · . .
.• i
. ·-.NI-a j1 latii10 .fn"soprattuÚÓ. fa lingu~i· conúu1e· di t.ut.t.~ la civilizzazione
... etiroóea·, -che'-ha .segrw:to di un 'imp'ámi:a· lilcanc:ellabile. La civill.a
· :<~ÍJ)·<?p~á e~bé ínfatti la sua ve-ra un ita linguistica. e spirituale at.tra-
. :vei·so il_. lc~t:ino che si parla va negli Studi e nell~ ,Universita qi Bolo-
gi1a ~ d! P<i.dova, d1 ~asilea e San Gallo, _dí Colobnia e_ Magonza,· di
Oxfoq:I e Cambridge, c;li.Barcellona e Coimbra, dí ·Vierina e Bratisla-
va, di:.'Bucla e Cracoy.ia, di Copenagh~n e Lund. Il latino era la lin-
. gua degli, studenti e dei dottí,i della Chiesa e delle co~t.i, la lingua
· ch,~ ~mifico') Europa nella cultura e nel progresso. ·
1
1 •
3. N~L LATINO Ma se pe1~ gli altri popoli ~ifarsi al l;:i.tino significa conoscere meglio
LA.NOSTRA : la civilta .ro~T1an·a e ·ciistiq.na, per noi vuol dire qualcosa di piil. Il
STORIA · '-· .. latino e: infa_ttÍ-.u!1a lingµa .di confr.onto partjcolarmenté adattá all9
studio. ctell'italiariQ, di ~uí 'rJ.0!1'.rappresenta che uno stadio ant.erio-·
re. Ri"fard ál la.tino. per.noi .ita1iani vuor dire tuffarci nella nostra ve-
ra st;orfa:. ripei-c<:>r.r~·rla ai-.tr'averso· il suo millenario evolversi come
lingua_ di cultura;· ricostiuire l'arche.ologia, del nostro _sapere. Non
nel senso: che il latinó appar-tenga.all 'ambito t.radizionale del!' archeo-
logia, ma i1el senso che dobbiai:no siste1)1aticai11ent.e rintracciarvi le
radÍCi piU o·m~ho profonde,· pili o meno sot"térranee del nostro sa-
pei·e; co.nc~sct~t~- i9"/:~:m.us· in::cul ess~ affondano.
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